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Pier Tulip ha scritto: Cita:
Ahriman, lo Spirito del Male, figlio di Zurvan Akaran, il Dio Padre, e fratello di Ahura Mazda, il Dio della Luce, è di fatto il Dio delle Tenebre, inteso non come non-essere, ma come principio opposto alla Luce.
Tale contrapposizione divenne caratteristica non solo del Mazdeismo, ma anche del Manicheismo, che affermava l'esistenza di due principi contrapposti: la Luce e le Tenebre, che formavano assieme l'universo. Dalla Luce deriva lo Spirito, che è il Bene, e dalle Tenebre deriva la Materia, che è il Male.
Tale dottrina in qualche modo ancora non ben conosciuto è arrivata in Occidente, e precisamente in Provenza, dove nacque e si diffuse la setta eretica dei Catari, detti anche Albigesi, che professavano dottrine simili.
Il Mazdeismo si proclama una forma di monoteismo, ma di fatto è stato spesso una forma di enoteismo, cioè di religione in cui viene adorato principalmente un Dio Supremo, ma dove c'è spazio anche per divinità minori, come gli Amena Spenta, i Santi Immortali, sorta di Arcangeli o Spiriti della Luce.
Ottimo! Enkidu.
Quindi Luce-Tenebre, Bene-Male, esattamente come Cautes-Cautopates del mitraismo e il regno della luce e delle tenebre dell'essenismo.
A volte ritornano! o ritornano sempre?
Questa dicotomia c'è anche nel cristianesimo?
Sì, c'è anche nel Cristianesimo, ma "attenuata" dal punto di vista metafisico.
Cioè, per il Cristianesimo, ogni essere ha la sua radice in Dio, compreso il Diavolo e tutti gli esseri malvagi. Non esistono due principi contrapposti per la teologia cristiana, ma un unico principio che è Dio. Il Male non è un principio contrapposto al Bene, è solo un "bene difettoso", cioè un essere malvagio è tale non perché abbia una qualità tenebrosa opposta a quella luminosa, ma perché gli manca una qualità che dovrebbe avere. In questo senso, per la teologia cristiana, il Male è il Nulla assoluto, il vuoto totale.
Ciò però cra una contraddizione, perché ne consegue che non possono esistere esseri completamente malvagi, di conseguenza il Diavolo non può essere del tutto malvagio, né i dannati possono essere veramente tali, perché in qualche modo partecipano comunque della bontà di Dio, per il solo fatto di esistere....
E' una delle innumerevoli contraddizioni della teologia cristiana.