Cita:
La storia di provenienza ebraica ?Quale storia di provenienza ebraica?
Il figlio di dio che muore per le ingiustizie del mondo dominato dalle forze del male ,e risuscita per volere del dio suo padre,alla destra del quale si siede in attesa di giudicare il mondo, ti sembra una storia ebraica?
Ben detto Leviatan, almeno mi rendo conto che in parte sono stata chiara nel formulare la domanda. E allora la integro.
Bene, ci sono due sistemi religiosi: quello ebraico e quello romano e già tra di loro sono incompatibili. Nel periodo in cui Roma domina Israele (almeno sulla pax romana siamo d'accordo o no?) nasce un movimento che non è compatibile con nessuno dei due, tanto che i primi cristiani, vengono avversati sia dagli ebrei che che dai romani. Allora due sono le cose, o si trattava di un manipolo di pazzi o un fondo di verità doveva esserci. Questo Gesù del quale si comincia a scrivere già 50 anni dopo la sua morte, anche se con racconti un po' aggiustati, un qualcosa doveva averlo per far parlare di sé non certo tutto il mondo ma un gruppo ristretto che si è messo contro tutto il mondo conosciuto per i primi 3 secoli sfidando persecuzioni (è innegabile che ci siano state tanto a Roma che in Israele).
Ancora oggi gli ebrei, per la maggior parte,dicono che il cristianesimo è incompatibile con l'ebraismo e allora perché inventare una storia i il cui protagonista sta sulle scatole sia ai romani che agli ebrei?
Sarebbe un po' come se io volendo narrare la storia di un napoletano neoborbonico, lo facessi nascere in Padania in una famiglia leghista...Se voglio inventarmi una storia e renderla credibile cerco di mettere insieme tasselli verosimili: non uso come testimoni della resurrezione due donne...visto che a quei tempi non erano considerate affidabili.
Ci sono tutta una serie di elementi nei vangeli che ne fanno una storia alla rovescia per tanti aspetti e che hanno creato (creano tutt'oggi) uno "scandalo".
Di questo sembra ben consapevole colui che scrive “E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso,
scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani.” (1 Cor. 1, 22-23)
Ci sono voluti tre secoli per addomesticare il messaggio e stravolgerlo al punto che ancora oggi la maggior parte di chi legge i vangeli o li rifiuta tout court oppure lo interpeta esclusivamente con il filtro dottrinale del cattolicesimo.
Non dimentichiamo che fino ad epoche recenti la Bibbia era proibita e messa ll'indice nel senso che i credenti non potevano averla in casa o leggerla privatamente. Per i primi secoli, ovviamente la maggior parte del popolo era analfabeta e, quindi il problema non si poneva. Ma fu proprio la chiesa ufficiale dal 1229 a proibire la Bibbia presso i fedeli enfatizzando invee quegli elementi che più si prestavano ad essere utilizzati per far passare i messaggi che meglio si prestavano ad indottrinare il popolo,
laddove il cristianesimo nella sua essenza è un messaggio di liberazione dal potere politico e religioso.