Rispondo essendo stato direttamente citato, ma
non ho fatto un'analisi storica dello sviluppo del cristianesimo.
Mi sono fermato solo ad un'ipotesi del suo fondatore e ho ipotizzato, per linee generali, un possibile sviluppo nei primi 5 secoli che tenga conto di quella indicazione, non trascurando il fatto che vi è la quasi completa sovrapposizione del mitraismo col primo cristianesimo.
Non ho avuto il tempo, l'interesse e il bagaglio culturale necessario per fare un approfondimento; l'identificazione da me fatta era per me sufficientemente esaustiva.
Su questo argomento molto di più possono dire gli arpiolidi che si appoggiano al prof. Filipponi, in quanto non ho rilevato sostanziali discordanze dal mio pensiero.
Per quello che so io i romani hanno appoggiato da subito il mitraismo, (mi pare però che gli arpiolidi non hanno preso in considerazione questo argomento), e solo con Costantino, principale assertore del Sol Invictus, si ha un primo apparente riconoscimento del cristianesimo. Perchè dico apparente: perchè secondo me sono stati i fautori della corrente cattolica e ecumenica nata a partire dal III secolo che hanno fatto passare Costantino, dopo la sua morte, come il primo imperatore cattolico. La favola della visione "in hoc signo vinces" a mio avviso è stata un'invenzione di Eusebio per spianare la strada del riconoscimento della nuova teologia.
Non so niente delle persecuzioni dei primi cristiani, so solo che erano criticati per la loro "perversa religione".
Diventata religione ufficiale con Teodosio, ma non siamo più nell'impero romano di occidente, il cattolicesimo si è imposto con la repressione di tutti i culti pagani e del mitraismo.
Cita:
A maggior ragione che tutta la storia è ambientata in Israele
Hai detto bene, Hannah,
ambientata in Israele, infatti la mia ipotesi è che il cristianesimo sia nato in Egitto.