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Marziano
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MessaggioInviato: 29/11/2011, 13:12 
bene e male sono relativi, certamente... però siamo pur sempre uomini, con tutti i nostri limiti, e magari qualche virtù. Io sono persuaso che nell'uomo, per un caso fortuito dovuto all'evoluzione, o se si preferisce per un preciso disegno, disegno però non "divino" in senso creazionista, ma quella Divinità come Essere che costituisce tutta la Realtà, di questo universo e degli altri, di ogni tempo che è stato, che è, e che sarà, ci sia un frammento di razionalità, una scintilla, che condividiamo con questo Superessere. Non so se lui si interessi di noi, molti atei sostengono che, siccome contiamo niente, lui non si interessa a noi, ma se è così grande da abbracciare Tutta la Realtà fisica, e quella che per noi è metafisica (ma in realtà è fisica anche questa, anche se al di là della nostra percezione), non penso gli sia impossibile farlo.
Se ci pensi, un essere del genere, che in pratica è l'universo (ma non certo solo il nostro universo osservabile), ha in se tutte le qualità del Dio, ma è molto diverso dal Dio antropomorfo delle religioni abramitiche. Difatto egli E', semplicemente, il suo tempo non si svolge. Io faccio l'analogia per l'universo come fosse un cubetto di ghiaccio, ma in realtà si potrebbe farlo anche per qualsiasi cosa.

Un cubetto appena estratto dal congelatore e messo al sole, rappresenta l'inizio del tempo. Esso si scioglierà, mano a mano, fino a non rimanere più nulla (certo esso si trasforma, ma non è questo il punto, anche prima di essere congelato esisteva, il mio è solo un esempio). Esso ha avuto un inizio e una fine, il tempo ha avuto inizio e fine, agli estremi del quale non c'è NULLA. E tuttavia, esso è esistito, quindi, per il solo fatto di essere esistito, esso E'. In effetti, questo potrebbe rappresentare anche in un certo qual modo una forma di immortalità per le entità dei viventi, che va al di là del disfacimento dei corpi.



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MessaggioInviato: 04/12/2011, 09:54 
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ikaro ha scritto:

scusate la schiettezza ma parlate come se voi foste sicuri di quel che affermate...non mi sembra una grande apertura mentale...
quindi fatemi capire, se voi avete un criceto per esempio voi siete dio per il criceto? non penso proprio....siete solo qualcuno in grado di guardarlo...
non mi risulta che voi sappiate tutto del mondo, le motivazioni per un ipotetico controllo (IPOTETICO) possono esser tante....come fai a sapere se magari non siamo un enorme riserva naturale? o di selvaggina? non dico che è così, ma che è LOGICAMENTE possibile...poi se vuoi vivere con i paraocchi dicendo "non è possibile perche è improbabile" fai pure...le motivazioni per un controllo potrebbero esser tante quante le stelle...
e per il discorso che bene e male sono relativi mi sembra semplice...se tra me e te solo 1 dei 2 puo vivere...chi sta nel giusto? per me è giusto che schiatti tu e non io e per te sarà (ovviamnte) valido il contrario...quindi bene e male sono relativi in base all'osservatore...
per il fatto che siamo tutti uguali è xke di base siamo tutti esseri viventi, tutti nati nello stesso spazio fisico, quindi soggetti per la maggior parte alle stesse leggi di sopravvivenza, e siamo unici perche ognuno di noi ha vissuto esperienze uniche, che rendono unico il proprio essere...
poi certo...bisogna avere un po di apertura mentale per accettare concetti così...."insoliti" lo posso capire...mi aspettavo però che in un forum di ufo ci fosse questa cosa...



L'apertura mentale non c'entra niente con il sentirsi insicuri delle proprie idee, anche se è di moda pensarla così dagli anni 80 in poi.... si chiama "pensiero debole", cioè credere che se sei sicuro e convinto di quello che pensi e di quello che sai, allora sei una persona "poco aperta mentalmente" e rifiuti a priori delle tesi degli altri.
Niente di più falso.... l'apertura mentale non c'entra per niente con la confusione di idee e l'insicurezza filosofica.
Io analizzo equamente tutte le idee altrui, e valuto quanto sono fondate. Un'idea senza un fondamento razionale è una fede, e quindi la si può accettare e rifiutare arbitrariamente, a seconda di come mi gira la luna la mattina, a meno che non si tratti di una convinzione che ci è stata installata da piccoli e di cui non possiamo fare a meno.
Mi irrita abbastanza poi il tuo parlare con un "voi" generico, come se qui ognuno non avesse le sue specifiche idee diverse da quelle degli altri, il che indica che tu ti vedi contrapposto a tutti gli altri.... il sistema migliore per non entrare in dialogo con altri.... chi è dimostra allora una scarsa apertura mentale?
In ogni caso, tutto il tuo discorso mi appare confuso, e a un discorso confuso non si può obiettare, perché non si sa neanche che cosa voglia dire e dove voglia andare a parare....
Le uniche cose che posso dire sono che la vita è breve, e che non possiamo andare ad inseguire le ipotesi più balenghe e inverosimili, sottraendo tempo ed energia nella discussione agli argomenti più credibili.
Come faccio a sapere che non siamo una riserva naturale?
Certamente non ho nessuna certezza assoluta in proposito.... ma tu che certezza assoluta hai che non siamo in realtà una sala feste allestita per i visitatori? O che siamo un asilo per bambini? O che siamo il giardinetto-luna-park per genitori che portano a spasso i bimbi? O un'agenzia di collocamento? O un postribolo?
Tutte queste possibilità le hai considerate? Se no, perché? Non sono meno probabili della possibilità che siamo una riserva naturale, no? LOGICAMENTE PARLANDO!
E un'altra cosa: non mettermi in bocca cose che non ho mai detto. Non ho mai detto che ciò che è improbabile non è possibile! E' una contraddizione in termini, e quasi mi sento offeso che mi sia stato attribuito un errore logico così grossolano!
Ho solo detto che non serve a molto considerare prima le possibilità più improbabili prima di quelle più probabili.... tutto qua.
E la relatività del bene e del male non capisco proprio COSA C'ENTRI con la possibilità che gli alieni si facciano adorare come Dei.... continuo a pensare che sei confuso, almeno nel modo in cui ti esprimi....


Ultima modifica di Enkidu il 04/12/2011, 10:27, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 27/02/2013, 20:36 
Scienziati sperimentano e vedono gli effetti della preghiera!

– 27 febbraio 2013

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Il premio Nobel Prof. Med. Alexis Carrel ha denominato la preghiera come la più potente forma di energia…

Un ricercatore di fama, lo scienziato americano Dr. N.J. Stowel, ha misurato l’effetto della preghiera. Egli racconta: “Ero un cinico, un ateo e credevo che Dio fosse solo un’immaginazione della mente umana. Un giorno lavoravo in un grande laboratorio patologico di una clinica. Ero occupato a misurare la lunghezza d’onda e l’intensità di irradiamento dei cervelli umani. Con i miei collaboratori decidemmo di studiare quello che succede nel cervello umano durante il passaggio dalla vita alla morte. A tale scopo avevamo scelto una donna che soffriva di un tumore maligno al cervello. La donna era perfettamente normale fisicamente e mentalmente. La sua serenità ci colpiva tutti. Sapevamo che doveva morire, e anche lei lo sapeva. Poco prima della sua morte mettemmo nella sua stanza un apparecchio di registrazione ultrasensibile che doveva indicarci quello che sarebbe accaduto nel suo cervello negli ultimi minuti di vita. Sopra al letto aggiungemmo un piccolo microfono nel caso avesse detto qualcosa negli ultimi momenti. Nell’intervallo ci recammo nella stanza accanto. Eravamo 5 scienziati ed io ero quello più insensibile. Nell’attesa restammo in piedi davanti ai nostri strumenti. L’ago era sullo zero e poteva oscillare a 500 gradi a destra nei valori positivi e 500 gradi a sinistra in quelli negativi.

Qualche tempo prima, con l’aiuto dello stesso apparecchio, avevamo misurato una stazione radio il cui programma si irradiava nell’etere con una potenza di 50 kilowat, doveva essere una notizia che doveva essere trasmessa in tutto il pianeta. Durante questa prova constatammo una misura positiva di 9 gradi.

L’ultimo istante dell’ammalata sembrava avvicinarsi. Ad un tratto sentimmo che si mise a pregare e a lodare Dio. Gli domandò di perdonare tutte le persone che le avevano fatto dei torti nella vita e poi disse: “So che tu sei l’unica sorgente di vita degna di fiducia per tutte le tue creature”. Lo ringraziò per la sua forza, con la quale l’aveva guidata in tutta la sua esistenza. Affermava che il suo amore non era diminuito malgrado tutte le sue sofferenze. E nella prospettiva del perdono dei suoi peccati per mezzo di Gesù emanava una gioia inesprimibile. Frementi restammo intorno ai nostri apparecchi senza vergognarci delle nostre lacrime. Improvvisamente mentre la donna continuava a pregare sentimmo un tintinnio sul nostro apparecchio: l’ago si era posizionato a 500 gradi a destra e si agitava a più riprese contro l’ostacolo. Avevamo fatto una scoperta prodigiosa: il cervello di una morente in contatto con Dio sviluppava una potenza 55 volte più forte di tutto l’irradiamento universale della radio diffusione. Per verificare le nostre osservazioni decidemmo di fare un altro esperimento. Chiedemmo all’infermiera di stimolare in tal senso un ammalato. L’uomo reagì con delle ingiurie e delle imprecazioni e si rivolse a Dio in maniera blasfema. Vi furono dei tintinnii sul nostro apparecchio. Eravamo sbalorditi: l’ago battendo contro l’ostacolo si era rotto al di sotto dei 500 negativi a sinistra. Eravamo riusciti incontestabilmente a dimostrare in modo scientifico la potenza positiva di Dio ma anche la forza negativa dell’avversario. Da quel momento la mia concezione atea cominciò a crollare.

In un ospedale furono fatti esperimenti per verificare l’efficacia della preghiera nella guarigione degli ammalati. Un gruppo di persone si rese disponibile a pregare per alcuni degenti scelti a caso. Il risultato fu che questi guarivano prima di altri. Furono fatte altre prove, ma questa volta si associarono dei numeri alle persone ammalate in modo che non si sapesse per chi si stava pregando. Anche in questo caso i risultati furono sorprendenti. Le persone abbinate, a loro stessa insaputa, a dei numeri guarirono prima delle altre.

Negli Stati uniti e in Giappone sono stati effettuati esperimenti sugli effetti della meditazione profonda. Questa faceva diminuire i livelli di ansia, colesterolo e adrenalina mentre faceva aumentare i livelli di serotonina. Inoltre i benefici dimostrati erano: riduzione della pressione sanguigna, del mal di testa, benefici legati a disturbi al colon irritabile, riduzione della produzione del cortisolo (ormone dello stress), aumento notturno della melatonina, riduzione della noradrenalina, (neurotrasmettitore prodotto dallo stress); aumento del Dhea (ormone che agisce sul sistema immunitario), aumento di testosterone; aumento della coerenza cerebrale tra emisfero destro e sinistro. Ma la preghiera non fa bene solo al “destinatario”, fa bene soprattutto a se stessi perché consente il rilassamento neuromuscolare, favorisce la calma, la serenità, la pace interiore.

All’inizio degli anni Novanta, l’Accademia delle Scienze di Mosca riferì una stupefacente relazione tra il DNA e le qualità della luce, misurata in fotoni. In una relazione su questi studi iniziali, il dott. Vladimir Poponin ha descritto una serie di esperimenti secondi cui il DNA umano influenza direttamente il mondo fisico. Il dott. Poponin, leader riconosciuto nel campo della biologia quantistica, era ospite di una istituzione di ricerca americana quando questa serie di esperimenti venne svolta. Gli esperimenti erano iniziati con la misurazione di strutture di campo della luce nel vuoto, all’interno di un ambiente controllato. Dopo aver rimosso tutta l’aria da una capsula appositamente predisposta, la struttura di campo e la distanza fra le particelle di luce prendevano una distribuzione casuale, come ci si attendeva. Le strutture di campo furono controllate e registrate due volte, per essere usate come riferimento nella sezione successiva dell’esperimento. La prima sorpresa si verificò quando dei campioni di DNA vennero posti all’interno della capsula. In presenza di materiale genetico, distanza e struttura di campo delle particelle di luce cambiarono.

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Anziché assumere la struttura diffusa che i ricercatori avevano rilevato in precedenza, le particelle di luce cominciarono ad acquisirne una nuova, che rassomigliava agli avvallamenti di una forma ondulatoria. Il DNA stava chiaramente influenzando i fotoni, dando loro la forma regolare di una struttura ondulatoria attraverso una forza invisibile. La sorpresa successiva si verificò quando i ricercatori tolsero il DNA dalla capsula. Poiché erano fermamente convinti che le particelle di luce sarebbero ritornate al loro stato originario di distribuzione arbitraria, osservarono con sorpresa il verificarsi di qualcosa di molto inatteso: i modelli erano molto diversi da quelli osservati prima dell’inserimento del DNA. Poponin affermò che la luce si comportava “in modo sorprendente e contro-intuitivamente”.

Dopo aver ricontrollato la strumentazione e avere rifatto gli esperimenti, i ricercatori si trovarono a dover fornire una spiegazione su ciò che avevano osservato. In assenza di DNA, cosa influenzava le particelle di luce? Il DNA si era forse lasciato dietro qualcosa, una sorta di forza residua che permaneva anche dopo che il materiale biologico era scomparso?

Poponin scrive che lui e gli altri ricercatori furono “costretti ad accettare l’ipotesi che venga eccitata una specie di nuova struttura di campo…” Per sottolineare che l’effetto era collegato alla molecola fisica di DNA, il nuovo fenomeno fu denominato “effetto fantasma del DNA”. La “nuova struttura di campo” di Poponin suona sorprendentemente simile alla “matrice” della forza citata da Max Planck, e agli effetti a cui accennano le antiche tradizioni.

Questa serie di esperimenti è importante perché dimostra chiaramente, forse per la prima volta in condizioni di laboratorio, l’effetto della preghiera sul mondo fisico. Il DNA usato nell’esperimento era un agglomerato passivo di molecole non collegate al cervello di un essere vivente cosciente. Anche in assenza di sentimenti diretti che pulsassero attraverso l’antenna della doppia elica del DNA, si rilevavano una forza e un effetto misurabile nelle sue immediate vicinanze.

Se ogni cellula dell’organismo di una persona di taglia, peso ed altezza medi, cioè ogni antenna di sentimenti ed emozioni, ha la stessa proprietà di influire sul mondo circostante, allora quanto viene amplificato l’effetto? Quindi, che cosa succede se, anziché parlare di sentimenti che passano attraverso le cellule di una singola persona, parliamo di un sentimento che risulta da una forma specifica di pensiero ed emozione, regolati dalla preghiera di un singolo individuo, e li moltiplichiamo anche solo per una frazione dei sei miliardi di persone viventi oggi sulla terra, cominciamo a percepire il potere che la nostra volontà collettiva rappresenta. Si tratta del potere di porre fine a tutta la sofferenza e di allontanare il dolore che ha caratterizzato il ventesimo secolo. La chiave sta nel lavorare insieme per raggiungere quell’obbiettivo. Questa potrebbe rivelarsi la più grande sfida del terzo millennio.

La lingua che parliamo ci fornisce le parole per descrivere il rapporto dimenticato degli esseri umani con le forze del mondo, con l’intelligenza del cosmo e col prossimo. Usando alcuni dei più sensibili strumenti oggi disponibili per misurare dei campi di energia che cinquant’anni fa non erano neppure conosciuti, la scienza ha convalidato un rapporto che gli antichi conoscevano già duemila anni fa. Abbiamo accesso diretto alle forze del nostro mondo, e siamo ritornati al punto di partenza. Questo è il linguaggio che fa muovere le montagne. E’ lo stesso linguaggio che ci permette di scegliere la vita anziché tumori maligni, e di creare la pace in situazioni in cui crediamo che non esista. Quando leggiamo di guarigioni miracolose avvenute in passato, perché non credere che gli stessi miracoli possano avvenire anche oggi?

La preghiera mi ha mostrato che alcune cose esistono, a prescindere dalla nostra capacità di fornire le prove. So che siamo capaci di grandi possibilità e di un’inespressa e profonda capacità di amare. Cosa forse più importante, so che esiste la possibilità di porre fine alla sofferenza di tutte le creature, rendendo onore alla sacralità della vita. Questo scenario è già con noi qui e ora. So che queste cose sono vere, perché le ho viste. Il momento in cui ammettiamo queste possibilità su una scala di massa, diventa una nuova grande speranza.



L’ASSOLUTO

Tutto nel Cosmo è vita, movimento, armonia

e tutto dice che la nostra esistenza è destinata

ad altre dimensioni, in luoghi di sogno,

dove regnano luci ed aurore profonde ed inestinguibili.

Tutto vibra affinché tutto giunga alla sua perfezione

e a te ritorni nella sfolgorante bellezza dell’esistere.

Tutto è in Te e Tu sei nel Tutto:

ogni frammento racchiude la tua infinita sapienza

ed ogni essere è da te conosciuto

come se fosse l’unico esistente.

Nelle tue leggi severe e ineluttabili

ogni disarmonia subisce l’urto dell’onda di ritorno.

La tua potenza si manifesta incessantemente

nel numero infinito di mondi e di universi

e il volo della libellula non è meno stupefacente

dell’espandersi delle galassie,

l’esplosione di mille supernova

è un bagliore per te simile alla lucciola,

la trasparenza dell’acqua sconvolge la logica dei più miscredenti,

la semplice tela del ragno mette in crisi i più arditi ingegneri.

Davanti a te si eclissa ogni bellezza.

Tu sei il perfetto, l’inimmaginabile:

al di là del tempo e dello spazio

trascendi ogni percezione sensoriale.

Stupefatto ti ammiro o Dio di tutte le dimensioni,

chiunque Tu sia.

(Franco Libero Manco)


Fonte : http://www.stampalibera.com/?p=60522#more-60522

Source: Scienziati sperimentano e vedo...o gli effetti della preghiera!



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MessaggioInviato: 03/03/2013, 00:07 
Ok.... ma il fatto che la preghiera sia un mezzo potente è una cosa che torna a favore delle religioni tradizionali, non a favore della possibilità che chi prega stia parlando in realtà con gli alieni....


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