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 Oggetto del messaggio: Ebrei vs sionisti.
MessaggioInviato: 03/12/2009, 15:14 



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MessaggioInviato: 03/12/2009, 17:58 
l'èlita usa la religione per perpetuare i suoi schifosi interessi.

assassini di MERD*



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MessaggioInviato: 03/12/2009, 19:40 
Cita:
Messaggio di peppe





VERAMENTE STRAORDINARIO!!....

Non avrei mai pensato che potesse accadere una cosa del genere!....

Ora sono convinto che in Israele esistono ancora persone intellettualmente oneste!.. Qualcuno nel forum biblico aveva accennato a questo ma io ero rimasto sempre scettico in merito..

Non ho mai avuto dubbi sul fatto che contro il mondo palestinese erano state usate solo menzogne ed i crimini contro di loro da parte sionista, erano finalizzati a scatenare la rabbia incontrollata dei palestinesi e giustificare così l'intervento repressivo e distruttivo dell'esercito israeliano. (è un vecchio becero schema, fortemente abusato dagli 'yankee' americani contro il popolo dei pellerossa!)

Il tutto rientra in un quadro strategico della destra reazionaria che guida le sorti del popolo israeliano, teso al folle obiettivo di indurre i palestinesi a lasciare le loro terre ed emigrare negli stati arabi vicini. I nazisti volevano la 'grande Germania', i sionisti vorrebbero ripristinare i 'fasti' del regno davidico!...

Poco importa loro se nel frattempo la rabbia ceca dei palestinesi, massacrati nelle loro case dai carrarmati israeliani, colpisca gli stessi civili israeliani con bombe ed attentati di ogni genere.. Tutto ciò ha portato la parte più sensibile e più eticamente motivata del corpus rabbinico ad una tardiva ma sempre salutare protesta, come quella mostrata dal videoclip.


Saluti


Veritas
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MessaggioInviato: 07/12/2009, 09:05 
L’invenzione del popolo ebraico è il titolo del libro, scritto in ebraico, dello storico israeliano Shlomo Sand. È diventato un best seller dopo 19 settimane in cima alla lista dei libri più venduti in Israele. Lo stesso successo ha avuto in Francia, dove ha ricevuto un premio prestigioso, mentre provoca acerbe discussioni in America, dove è stato da poco pubblicato. Atteso in libreria in Italia e Germania, incontrerà probabilmente lo stesso successo, trasformando il suo fortunato titolo in grido di battaglia contro gli ebrei e in favore dei palestinesi.

In epoca di politically correct scoprire che il popolo ebraico è stato inventato, dunque che non dovrebbe esistere, è garanzia di vendita e di dibattiti altamente pubblicitari. Questo, del resto, era lo scopo del professore dell’Università di Tel Aviv. Nato in Austria da genitori ebrei polacchi scampati alla Shoah e rimasti così ardenti comunisti da rifiutare compensi dalla Germania capitalista, immigrato con loro in Israele, Sand è diventato un brillante analista di cultura politica francese dopo una fallita carriera di militante nell’estrema sinistra israeliana. Critico verso la politica di occupazione israeliana e difensore della causa palestinese, il professor Sand ammette di non essere un esperto di storia ebraica, ma ritiene di aver portato un contributo alla miglior comprensione del «problema degli ebrei».
La tesi del libro è succintamente questa. Il popolo d’Israele non è mai esistito come «nazione-razza». È solo una miscela di gente che in vari periodi storici ha adottato la religione mosaica. Sono stati gli ideologi sionisti a inventare il mito degli ebrei come popolo antico, aprendo la strada a una concezione razzista dell’ebraismo. Anche la diaspora ebraica è un mito, dal momento che gli ebrei non avrebbero mai lasciato la Terra santa dopo le guerre e le rivolte contro Roma. Sono perciò almeno in parte progenitori degli attuali palestinesi. Il mito della diaspora, d’altra parte, è stato rinforzato dalla Chiesa, interessata a «convincere gli ebrei che i loro antenati erano stati esiliati come punizione divina». Nel XIX secolo, intellettuali ebrei tedeschi influenzati dal nazionalismo germanico hanno «inventato retrospettivamente» il mito di un popolo ebraico. Gli ebrei, dopo aver perduto uno Stato (che poi stato sovrano effettivamente non era) e girato per il mondo per 19 secoli, sono finalmente riusciti, grazie al sionismo, a tornare alla terra d’origine.

La valanga di critiche che questo libro ha provocato non ha fatto che dargli pubblicità, come era del resto nei piani del suo autore il quale - come esperto di letteratura francese - non ignorava il detto di Voltaire «calunniate, calunniate, qualcosa resterà». Ciò detto, non si può negare che il prof Sand ha ragione su un punto: gli ebrei, in base alle definizioni e ai modelli elaborati dalla scienza politica, non sono mai stati né un popolo, né una nazione (e neppure una religione, se si pensa che la distanza fra un ebreo ortodosso e uno liberale è oggi maggiore di quella fra un cattolico e un protestante). Gli ebrei dalla loro origine biblica ai nostri giorni si sono sempre visti e hanno coscientemente o incoscientemente agito come membri di una «famiglia allargata». Che questa famiglia allargata (assieme a molti adepti) abbia accettato, attraverso una rivelazione divina più o meno mitica, ai piedi del monte Sinai, di farsi portatrice di un monoteismo morale aristocratico è naturalmente opinabile. Non cambia il fatto che una famiglia allargata, un clan, un insieme di persone che ritiene di avere un antenato o di discendere da un ceppo etnico comune, non possa sviluppare un senso di identità capace, prima o poi, di trasformarsi in senso e volontà statale. Gli italiani stessi e molti popoli balcanici possono servire da esempio. L’Arabia saudita è uno Stato moderno che non solo appartiene, ma porta il nome di una famiglia allargata, il clan dei Saudi.
Il libro del professor Sand porta munizioni al tentativo di delegittimare il diritto ebraico alla sovranità politica. Stupisce tuttavia che uno storico di pensiero politico europeo non si sia ricordato della risposta che Wellington dette ai suoi detrattori che si opponevano alla sua nomina di comandante in capo delle truppe britanniche contro Napoleone perché nato in Irlanda: «Gesù - disse - è nato in una stalla. Non per questo era un asino».

fonte>>> http://www.ilgiornale.it/cultura/il_pop ... comments=1



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MessaggioInviato: 07/12/2009, 10:56 
Veramente interessante...è curioso come tante volte ho avuto la sensazione che anche qui da noi si stia lavorando per creare una situazione analoga, con i media e il governo che ci stanno costruendo attorno il "nemico" da cui dovranno proteggerci.



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MessaggioInviato: 07/12/2009, 12:13 
guardate che quello è accadutto non è nuovo leggete il libro dei numeri : 51 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: Quando passerete il Giordano, per entrare nel paese di Canaan, 52 scaccerete davanti a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro alti luoghi. 53 Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in proprietà.


Ultima modifica di Werther il 07/12/2009, 12:14, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/12/2009, 12:17 
e continua :Dividerete il paese a sorte, secondo le vostre famiglie. Alle più grandi darete una porzione maggiore, e alle più piccole darete una porzione minore. Ognuno avrà quello che gli sarà toccato a sorte; le spartizioni verranno fatte in base alle tribù dei vostri padri. 55 Ma se non scacciate davanti a voi gli abitanti del paese, quelli di loro da voi lasciati, saranno per voi come spine negli occhi e pungoli nei fianchi e vi molesteranno nel paese che abiterete. 56 E avverrà che io tratterò voi come mi ero proposto di trattare loro».


terribile direi.

http://www.laparola.net/wiki.php?riferi ... ato_rif=vp

eppure non è niente di nuovo .



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MessaggioInviato: 07/12/2009, 13:26 
Cita:
Messaggio di peppe




nel video si parla di un sito, eccolo :

http://www.nkusa.org/

Non so se quello che parla sia un Rabbi.

Mi sembrano tutti facenti parte del gruppo Hassidim ( I Devoti ).

In Italia Gasparri li definirebbe Anarcoinsurrezionalisti ...

L' omicidio di Rabin è un chiaro esempio del problema esposto.

Sono in molti a dire che Israel è manovrato da una Elite di Ashkenazim.

http://it.wikipedia.org/wiki/Aschenaziti


il libro di Shlomo Sand

http://en.wikipedia.org/wiki/The_Invent ... ish_People

http://en.wikipedia.org/wiki/Shlomo_Sand




PATATA BOLLENTE.



zio ot [V]


Ultima modifica di barionu il 07/12/2009, 13:46, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/12/2009, 14:09 
Lo dobbiamo da ebrei



Discorso del Rabbino Mordechi Weberman per la manifestazione della Coalizione Palestinese per il Dritto di Ritrono (Al-Awda NY/NJ)
tenutasi il 26 luglio 2002 davanti al Consolato Israeliano



"Ci sono che ci chiedono il perché della nostra partecipazione al corteo dei palestinesi. Perché manifestiamo con la bandiera palestinese in mano ? Perché sosteniamo la causa palestinese ?

“Siete ebrei !” ci dicono, cosa state facendo ?

E la nostra risposta, che vorrei condividere con Voi oggi pomeriggio, è molto semplice.

E' PRECISAMENTE PERCHE' SIAMO EBREI CHE STIAMO MANIFESTANDO CON I PALESTINESI, ALZANDO IN MANO LA BANDIERA PALESTINESE.
E' PROPRIO PERCHE' SIAMO EBREI CHE STIAMO CHIEDENDO IL RITORNO DEI PALESTINESI ALLE LORO CASE E LA RESTITUZIONE DELLE LORO PROPRIETA.!

Sì, la nostra Torah ci obbliga ad essere giusti. Siamo obbligati a perseguire la giustizia. E cosa c'è di più ingiusto del programma del movimento sionista, in atto da un secolo, di invadere le terre di un altro popolo, di espellere la gente ed espropriarla dei suoi beni ?

I primi sionisti hanno dichiarato di essere un popolo senza terra, diretto verso una terra senza popolo. A parole, un'impresa innocente. Ma le parole erano totalmente e profondamente false.

La Palestina era una paese appartenente ad un popolo. Un popolo che stava sviluppando una consapevolezza nazionale.

Per noi non vi è alcun dubbio che se i profughi ebrei fossero arrivati in Palestina non con l'intenzione di dominare, non con l'intenzione di crearvi uno Stato degli Ebrei, non con l'intenzione di espropriare, non con l'intenzione di spogliare i palestinesi dai loro diritti fondamentali, essi sarebbero stati i benvenuti dei palestinesi, godendo della stessa ospitalità che popoli musulmani avevano offerto agli ebrei durante il corso della storia. E in tale caso, saremmo vissuti insieme come ebrei e musulmani sino vissuti insieme in precedenza, in pace ed armonia.

Amici musulmani e palestinesi nel mondo, Vi prego di ascoltare il nostro messaggio:

Ci sono ebrei in questo mondo che sostengono la Vostra causa. E quando diciamo di sostenere la Vostra causa, non ci riferiamo ad alcun piano di spartizione come quello proposto nel 1947 dall'ONU che non aveva alcun diritto di farlo.

Quando diciamo di sostenere la Vostra causa non intendiamo i progetti di spartire la Cisgiordania e di tagliarla in pezzi, come fu proposto da Barak a Camp David e non ci riferiamo alle proposte di offrire giustizia per meno del 10% dei profughi.

Noi intendiamo niente meno che la restituzione della Palestina intera, Gerusalemme inclusa, alla sovranità dei palestinesi !

A questo punto, principi di equità richiedono che saranno i palestinesi a decidere se gli ebrei e quanti di loro rimarranno nel Paese.

Questa è l'unica strada che potrà condurre ad una vera riconciliazione.
Ma noi andiamo oltre. NOI riteniamo che non sarà sufficiente riconsegnare le terre ai loro proprietari legittimi. Non ce la caveremo con questo.

Occorre chiedere scusa al popolo palestinese, in modo chiaro e preciso. Il sionismo Vi ha fatto un torto. Il sionismo Vi ha rubato le Vostre case. Il sionismo Vi ha rubato la Vostra terra.

Facendo queste dichiarazioni, noi dichiariamo davanti al mondo che siamo il popolo della Torah, che la nostra religione ci obbliga ad essere onesti e a comportarci con equità, ad essere giusti, fare del bene ed essere gentili.
Abbiamo partecipato a centinaia di manifestazioni a favore dei palestinesi durante gli anni passati ed ovunque andiamo, gli organizzatori ed i partecipanti ci salutano con il consueto calore dell'ospitalità orientale. Che atroce bugia dire che i palestinesi in particolare ed i musulmani in generale avrebbero in odio gli ebrei ! Voi odiate l'ingiustizia, non gli ebrei.
Non abbiate paura, amici miei. Il male non potrà trionfare per molto tempo. L'incubo sionista si sta per finire. Si è consumato. Le sue recenti brutalità sono il rantolo del malato terminale.

Noi e Voi vivremo ancora quando arriverà il giorno che ebrei e palestinesi si abbracceranno, per celebrare la pace, sotto la bandiera palestinese a Gerusalemme.

Ed infine, quando il Redentore dell'umanità sarà arrivato, le sofferenze di oggi saranno dimenticate da molto tempo, rimosse dalle benedizioni del presente."

fonte>>> http://www.nkusa.org/Foreign_Language/I ... ul2602.cfm



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MessaggioInviato: 07/12/2009, 14:46 
E non si può dire che manchino altre voci.

La questione venne affontata anche da Rabbi Elio Toaff nel libro Essere Ebreo edito nel 1994

http://www.ibs.it/code/9788845234149/to ... ebreo.html

Nel capitolo VI Rabbi Toaff esprime, in modo molto più soft, concetti analoghi a quelli del video.


zio ot

( manca qualcuno all' appello ... Ariel è richiesto il tuo punto di vista .[;)] )


Ultima modifica di barionu il 07/12/2009, 15:23, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/12/2009, 15:33 
Cita:
peppe ha scritto:

Lo dobbiamo da ebrei



Discorso del Rabbino Mordechi Weberman per la manifestazione della Coalizione Palestinese per il Dritto di Ritrono (Al-Awda NY/NJ)
tenutasi il 26 luglio 2002 davanti al Consolato Israeliano



"Ci sono che ci chiedono il perché della nostra partecipazione al corteo dei palestinesi. Perché manifestiamo con la bandiera palestinese in mano ? Perché sosteniamo la causa palestinese ?

“Siete ebrei !” ci dicono, cosa state facendo ?

E la nostra risposta, che vorrei condividere con Voi oggi pomeriggio, è molto semplice.

E' PRECISAMENTE PERCHE' SIAMO EBREI CHE STIAMO MANIFESTANDO CON I PALESTINESI, ALZANDO IN MANO LA BANDIERA PALESTINESE.
E' PROPRIO PERCHE' SIAMO EBREI CHE STIAMO CHIEDENDO IL RITORNO DEI PALESTINESI ALLE LORO CASE E LA RESTITUZIONE DELLE LORO PROPRIETA.!

Sì, la nostra Torah ci obbliga ad essere giusti. Siamo obbligati a perseguire la giustizia. E cosa c'è di più ingiusto del programma del movimento sionista, in atto da un secolo, di invadere le terre di un altro popolo, di espellere la gente ed espropriarla dei suoi beni ?

I primi sionisti hanno dichiarato di essere un popolo senza terra, diretto verso una terra senza popolo. A parole, un'impresa innocente. Ma le parole erano totalmente e profondamente false.

La Palestina era una paese appartenente ad un popolo. Un popolo che stava sviluppando una consapevolezza nazionale.

Per noi non vi è alcun dubbio che se i profughi ebrei fossero arrivati in Palestina non con l'intenzione di dominare, non con l'intenzione di crearvi uno Stato degli Ebrei, non con l'intenzione di espropriare, non con l'intenzione di spogliare i palestinesi dai loro diritti fondamentali, essi sarebbero stati i benvenuti dei palestinesi, godendo della stessa ospitalità che popoli musulmani avevano offerto agli ebrei durante il corso della storia. E in tale caso, saremmo vissuti insieme come ebrei e musulmani sino vissuti insieme in precedenza, in pace ed armonia.

Amici musulmani e palestinesi nel mondo, Vi prego di ascoltare il nostro messaggio:

Ci sono ebrei in questo mondo che sostengono la Vostra causa. E quando diciamo di sostenere la Vostra causa, non ci riferiamo ad alcun piano di spartizione come quello proposto nel 1947 dall'ONU che non aveva alcun diritto di farlo.

Quando diciamo di sostenere la Vostra causa non intendiamo i progetti di spartire la Cisgiordania e di tagliarla in pezzi, come fu proposto da Barak a Camp David e non ci riferiamo alle proposte di offrire giustizia per meno del 10% dei profughi.

Noi intendiamo niente meno che la restituzione della Palestina intera, Gerusalemme inclusa, alla sovranità dei palestinesi !

A questo punto, principi di equità richiedono che saranno i palestinesi a decidere se gli ebrei e quanti di loro rimarranno nel Paese.

Questa è l'unica strada che potrà condurre ad una vera riconciliazione.
Ma noi andiamo oltre. NOI riteniamo che non sarà sufficiente riconsegnare le terre ai loro proprietari legittimi. Non ce la caveremo con questo.

Occorre chiedere scusa al popolo palestinese, in modo chiaro e preciso. Il sionismo Vi ha fatto un torto. Il sionismo Vi ha rubato le Vostre case. Il sionismo Vi ha rubato la Vostra terra.

Facendo queste dichiarazioni, noi dichiariamo davanti al mondo che siamo il popolo della Torah, che la nostra religione ci obbliga ad essere onesti e a comportarci con equità, ad essere giusti, fare del bene ed essere gentili.
Abbiamo partecipato a centinaia di manifestazioni a favore dei palestinesi durante gli anni passati ed ovunque andiamo, gli organizzatori ed i partecipanti ci salutano con il consueto calore dell'ospitalità orientale. Che atroce bugia dire che i palestinesi in particolare ed i musulmani in generale avrebbero in odio gli ebrei ! Voi odiate l'ingiustizia, non gli ebrei.
Non abbiate paura, amici miei. Il male non potrà trionfare per molto tempo. L'incubo sionista si sta per finire. Si è consumato. Le sue recenti brutalità sono il rantolo del malato terminale.

Noi e Voi vivremo ancora quando arriverà il giorno che ebrei e palestinesi si abbracceranno, per celebrare la pace, sotto la bandiera palestinese a Gerusalemme.

Ed infine, quando il Redentore dell'umanità sarà arrivato, le sofferenze di oggi saranno dimenticate da molto tempo, rimosse dalle benedizioni del presente."

fonte>>> http://www.nkusa.org/Foreign_Language/I ... ul2602.cfm


questo va in contrasto con la storia delle popolo ebraico da mosè in poi.

come ragionamento potrà essere condiviso ,ma non dal punto di vista storico .mi spiace.



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MessaggioInviato: 07/12/2009, 21:46 
Cita:
barionu ha scritto:

E non si può dire che manchino altre voci.

La questione venne affontata anche da Rabbi Elio Toaff nel libro Essere Ebreo edito nel 1994

http://www.ibs.it/code/9788845234149/to ... ebreo.html

Nel capitolo VI Rabbi Toaff esprime, in modo molto più soft, concetti analoghi a quelli del video.


zio ot

( manca qualcuno all' appello ... Ariel è richiesto il tuo punto di vista .[;)] )


Il mio punto di vista non conta. E non mi va di parlare di politica dei territori liberati.
Posso parlare di queste cose solo con chi è stato sul posto e ci ha vissuto e con chi ha pagato in prima persona il vivere in quella Terra.
Poi, il mio pensiero lo conosci ed è espresso molto semplicemente dal messaggio in Ebraico in calce.
Come vuoi che esprima il mio pensiero (che non è affatto antipalestinese) in una discussione dove veniamo definiti assassini di **********? Sai quanti miei amici sono morti per mano terrorista?, ma finiamola qui, non mi va di continuare a parlare con degli antisemiti.
Dico solo che i religiosi che esprimono queste legittime posizioni sono contro lo stzato di Israele perché per loro la restaurazione doveva avvenire solo per mano di D-O e non per mano umana. questo è tutto. E' un motivo religioso anche quello, non diverso da chi ritiene che i confini di Eretz Israel siamo definiti dal Tanach.
Buona continuazione e buon Natale a tutti gli antisemiti.


Ultima modifica di ariel il 07/12/2009, 21:56, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Werther ha scritto:

guardate che quello è accadutto non è nuovo leggete il libro dei numeri :

51 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: Quando passerete il Giordano, per entrare nel paese di Canaan, 52 scaccerete davanti a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro alti luoghi. 53 Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in proprietà.»



Queste non sono le parole di un Dio 'misericordioso', come gli ebrei di tutte le epoche hanno sostenuto e continuano a sostenere circa il loro Dio. Anche un bambino lo capirebbe. Tuttavia, potrebbero essere state le parole di un uomo molto potente, come poteva essere a quei tempi un FARAONE, definito anche il 'SIGNORE degli ESERCITI'!

Quasi sicuramente, il faraone in questione fu Merenptah, i cui eserciti distrussero Canaan ed Israele: nazioni che esistevano prima ancora che Mosè ed il suo 'seguito' di fuggitivi lasciasse l'Egitto. Tutto ciò si evince dall'importantissima 'Stele di Merenptah', il cui ritrovamento ha comportato la disastrosa rottura delle 'uova' nel 'paniere' degli attuali fondamentalisti ebrei.

La guerra sostenuta dall'Egitto di Merenptah, fu quella contro i popoli della lega di Stati che minacciavano i confini dell'Egitto, sia ad ovest (Libia), sia ad est (Sinai orientale), oltre che la zona del delta. Gli eserciti faraonici riuscirono a sconfiggere i loro avversari.

Tra i popoli della lega vi erano anche i canaanei e gli israeliti. A seguito della sconfitta subita, le loro nazioni vennero devastate in modo terribile dall'esercito egizio, e di ciò troviamo una chiarissima eco nel racconto biblico dell'Esodo. Solo che in tale racconto figurano gli ebrei guidati da Giosuè a provocare un tale scempio (quello di Canaan): chiaro esempio di mistificazione storica tesa a creare un 'background' glorioso del 'popolo di Dio'!

In tale contesto, quello della guerra tra l'Egitto ed i suoi nemici, gli 'eberim' (da cui 'ebrei'), vale a dire quelli che vivevano aldilà del Giordano (attuale Giordania), a motivo della loro radice egizia (Mosè fu un sacerdote del culto del dio egizio Amon/Amen) si schierarono sicuramente con l'Egitto, e questo dietro la promessa da parte del 'signore degli eserciti' (Merenptah) di poter occupare Canaan a guerra conclusa.

L'estremo stato di prostrazione, conseguente alle terribili distruzioni inferte loro dagli egiziani e riportate nella Bibbia (anche se falsamente attribuite a Giosuè ed al suo esercito), non consentì ai canaanei di opporre una valida resistenza agli invasori 'eberim' ("quelli di là del fiume"). Fu così che ebbe inizio la storia degli ebrei.

Ovviamente i governanti egizi erano più che soddisfatti che ad occupare il territorio di Canaan fosse un popolo ad essi strettamente affine, come quello dei 'beney Ammon' (o Amon), chiamati anche 'Ammoniti', e questo giustifica ampiamente le parole della Bibbia sopra riportate ed attribuite truffaldinamente a Dio!


Saluti


Veritas

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Ti preciso Barionu che sono intervenuto solo perché mi hai chiamato in causa, per il rispetto e l'amicizia che ho per te.
Se vuoi affrontare l'argomento lo faremo in privato telefonicamente o per email.
So bene quali sono le ragioni per le quali queste discussioni vengono iniziate e non casco nel tranello di imbarcarmici.
Continua tu che sei saggio e paziente.



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Cita:
Veritas ha scritto:

Cita:
Werther ha scritto:

guardate che quello è accadutto non è nuovo leggete il libro dei numeri :

51 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: Quando passerete il Giordano, per entrare nel paese di Canaan, 52 scaccerete davanti a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro alti luoghi. 53 Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in proprietà.»



Queste non sono le parole di un Dio 'misericordioso', come gli ebrei di tutte le epoche hanno sostenuto e continuano a sostenere circa il loro Dio. Anche un bambino lo capirebbe. Tuttavia, potrebbero essere state le parole di un uomo molto potente, come poteva essere a quei tempi un FARAONE, definito anche il 'SIGNORE degli ESERCITI'!

Quasi sicuramente, il faraone in questione fu Merenptah, i cui eserciti distrussero Canaan ed Israele: nazioni che esistevano prima ancora che Mosè ed il suo 'seguito' di fuggitivi lasciasse l'Egitto. Tutto ciò si evince dall'importantissima 'Stele di Merenptah', il cui ritrovamento ha comportato la disastrosa rottura delle 'uova' nel 'paniere' degli attuali fondamentalisti ebrei.

La guerra sostenuta dall'Egitto di Merenptah, fu quella contro i popoli della lega di Stati che minacciavano i confini dell'Egitto, sia ad ovest (Libia), sia ad est (Sinai orientale), oltre che la zona del delta. Gli eserciti faraonici riuscirono a sconfiggere i loro avversari.

Tra i popoli della lega vi erano anche i canaanei e gli israeliti. A seguito della sconfitta subita, le loro nazioni vennero devastate in modo terribile dall'esercito egizio, e di ciò troviamo una chiarissima eco nel racconto biblico dell'Esodo. Solo che in tale racconto figurano gli ebrei guidati da Giosuè a provocare un tale scempio (quello di Canaan): chiaro esempio di mistificazione storica tesa a creare un 'background' glorioso del 'popolo di Dio'!

In tale contesto, quello della guerra tra l'Egitto ed i suoi nemici, gli 'eberim' (da cui 'ebrei'), vale a dire quelli che vivevano aldilà del Giordano (attuale Giordania), a motivo della loro radice egizia (Mosè fu un sacerdote del culto del dio egizio Amon/Amen) si schierarono sicuramente con l'Egitto, e questo dietro la promessa da parte del 'signore degli eserciti' (Merenptah) di poter occupare Canaan a guerra conclusa.

L'estremo stato di prostrazione, conseguente alle terribili distruzioni inferte loro dagli egiziani e riportate nella Bibbia (anche se falsamente attribuite a Giosuè ed al suo esercito), non consentì ai canaanei di opporre una valida resistenza agli invasori 'eberim' ("quelli di là del fiume"). Fu così che ebbe inizio la storia degli ebrei.

Ovviamente i governanti egizi erano più che soddisfatti che ad occupare il territorio di Canaan fosse un popolo ad essi strettamente affine, come quello dei 'beney Ammon' (o Amon), chiamati anche 'Ammoniti', e questo giustifica ampiamente le parole della Bibbia sopra riportate ed attribuite truffaldinamente a Dio!


Saluti


Veritas

.
Il Dio dell'antico testamento non è un Dio misericordioso,anzi ,è un Dio vendicativo ,infatti non è l'amore ma il timor di Dio che rappresenta le leggi.

Gesù stesso ribadì questo concetto :Dicendo che le leggi dure furono fatte per un cuore duro.

Sono nel nuovo testamento vi è una visione vera di un Dio misericordioso,che immola se stesso per la salvezza dell'umanità intera,

provando su stesso ,la morte, la sofferenza, e tutto quello che compete a l'uomo.

Per il resto negare il popolo di israele e negare l'esistenza stessa del progetto di Dio e del suo redentore.

Il resto non spetta a noi giudicarlo ,non possiamo decidere se lo stato di israele debba esistere o no ,come lo stato palestinese.

tocca alle loro coscienze comprendere che la terra promessa non è un territorio che si delimita da fiumi ,ma un terra dove si deve convivere pacificamente .

Bisogna confidare nel progetto di Dio ,
sia come credenti che come uomini saggi.

(non giudicare e non sarete giudicati ).Cristiani musulmani o ebrei .
questo concetto vale per tutti.



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