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Iliade-Odissea Vs Bibbia
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MessaggioInviato: 16/01/2012, 18:48 
Condivido la tua analisi, eccetto la parte riguardo cosa prenderà prima o poi, inevitabilmente, il suo posto.


Credo che quel momento sia ormai molto più vicino di quanto si immagini.


Del resto il metodo scientifico (Galileo) e le sue rivoluzioni, da Copernico a Darwin, hanno già messo in crisi da secoli la struttura dogmatica.

Non diversamente da come giustamente osservi essere accaduto per l' antico paganesimo, ma con una differenza sostanziale: l' irreversibilità del processo.

Mentre le scoperte di Galileo certo non saranno mai contro-smentite, e così molte altre fondamentali leggi fisiche ormai acquisite, lo stesso non si può dire della sorte delle altre religioni.


Il paganesimo aveva dalla sua di NON essere una fede dogmatica che ambiva a racchiudere in maniera totalitaria la spiegazione a tutto.

Lasciava una enorme libertà di pensiero su quello che era il mondo fisico, fornendo così la base per il fiorire del pensiero filosofico.

La stessa teoria eliocentrica sostenuta millecinquecento anni dopo da Galileo e censurata dalla Chiesa era già stata concepita da alcuni Greci, che avevano piena libertà di sostenerla.


In un' epoca come la nostra in cui il metodo scientifico è un fatto ormai universalmente acquisito dalla società da tempo,

e caratterizzato da altri fenomeni culturali come il risveglio di una coscienza in sintonia con la natura,

il vecchio culto ritorna ad assumere un fascino innegabile.


Io non credo che la c.d. "New Age" sia finita ancora prima di cominciare.

Al contrario, i suoi mille piccoli gruppi indipendenti sono del tutto analoghi alle prime formazioni settarie che caratterizzano il principio di una nuova religione, come è stato per lo stesso Cristianesimo, all' inizio composto di una miriade di piccole sette divise su tutto.

Casomai il problema è COSA ne verrà fuori, se qualcosa di buono o meno, poichè l' articolo "religione" viene sempre abilmente gestito da chi ha il potere per mantenerlo.


Così come l' Islam, per quanto non sia certo nè nuovo nè innovativo, ha dalla sua il potere da non sottovalutare di una nuova spinta fondamentalista,

che propone una visione assoluta, totalitaria, che ha il fascino che hanno sempre le idee del genere: è semplice, non devi lambiccarti troppo il cervello con concetti sofisticati, limiti, etc.

Questo approccio si è già rivelato vincente la volta precedente, quando il match tra le mille nuovi fedi nel mondo romano venne infine vinto dai primi cristiani, a discapito di altri culti come quello di Mithra.


Adesso siamo ancora nella fase in cui si difende lo status quo finchè possibile: i vari componenti della Chiesa non vogliono certo buttare via le loro posizioni.

Ma presto o tardi apparirà inevitabile il tracollo della vecchia fede e si procederà alla sostituzione.

Quando la gente sentirà davvero il bisogno di nuove risposte rinuncerà anche al privilegio di dichiararsi ancora cristiani pure non mettendo in pratica nulla, e andrà ad esplorare nuove strade.


Quello è il momento in cui stare più attenti che non si cada in un nuovo medioevo fondamentalista, a prescindere dalla fede, col conseguente crollo della civiltà occidentale e delle sue conquiste.



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Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 16/01/2012, 20:47 
Ho votato Iliade ed Odissea. Devo dire però che considero l'Eneide di gran lunga superiore ad esse, per contenuti, per il modello esemplare di Pietas offerto, per quanto esposto magistralmente in molti punti (soprattutto nel libro sesto), per le notizie antiquarie che offre, perchè da italiano mi sento infinitamente più vicino al latino che al greco, perché i fatti decisivi si svolgono in Italia, perché sento i romani di gran lunga più vicini a me dei greci e per tante altre ragioni ancora.


Ultima modifica di quisquis il 16/01/2012, 20:48, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/01/2012, 13:55 
Be' certo, come italiani sicuramente dobbiamo essere orgogliosi della grande letteratura latina, in fondo l'italiano non è altro che lo stesso latino in un suo particolare momento storico, così come il greco moderno lo è del greco attico.
Le Bucoliche in particolare sono un capolavoro, imho.

Riguardo la religione, siamo proprio sicuri che vogliamo "sostituirla", ben sapendo che nel momento in cui si abbraccia qualcosa di nuovo, è inevitabile il fervore sia alle stelle, è il fervore della giovinezza in fondo, che fa fare tanti sbagli... ma un conto è se li fa il singolo, un conto è se li fa una civiltà che cade nell'abisso per secoli e secoli. Alla fin fine i vari filosofi e sofisti che hanno demolito, la peraltro libera credenza negli dei, e che alla fine potevano dichiararsi atei come volevano da lungo tempo (Socrate fu accusato tra l'altro di ateismo), finirono nel loro furore distruttivo per aprire la strada ad una credenza molto più opprimente. Ecco perché bisogna stare estremamente attenti e combattere in prima linea contro tutte le posizioni "reazionarie", anche se sul momento possono sembrare esse stesse rivoluzionarie per demolire il sistema in auge, che pure, questo stesso sistema, consente una libertà tale dal metterlo in discussione.



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MessaggioInviato: 17/01/2012, 20:35 
Cita:
Raziel ha scritto:

Be' certo, come italiani sicuramente dobbiamo essere orgogliosi della grande letteratura latina, in fondo l'italiano non è altro che lo stesso latino in un suo particolare momento storico, così come il greco moderno lo è del greco attico.


Lo penso anche io; è vero che la grammatica è mutata, ma in fondo il vero mutamento è stato la perdita dei casi; per il resto, a ben guardare, non è che sia mutato molto; molte parole sono assolutamente identiche, molte altre sono simili, le radici sono le stesse, ed anche le coniugazioni dei verbi si capiscono a "orecchio", in molti casi anche senza averle studiate, anche grazie all'aiuto dei dialetti; è solo questione di pratica. In passato mi sono divertito a leggere e rileggere tutti i libri del "de bello Gallico"; una volta che si sono memorizzate le poche parole diverse dall'italiano ,ma comunque con agganci ad esso, perché le radici sono le stesse, anche se talvolta usate in un senso diverso, si legge che è una meraviglia; nessun non italofono potrebbe ottenere tanto in altrettanto poco tempo; e quello era il latino parlato, quello vero, anzi, essendo scritto da un uomo comunque di "elite" era sicuramente più complesso di quello parlato.

Cita:
Le Bucoliche in particolare sono un capolavoro, imho.


redeunt Saturnia regna...

Cita:
Riguardo la religione, siamo proprio sicuri che vogliamo "sostituirla", ben sapendo che nel momento in cui si abbraccia qualcosa di nuovo, è inevitabile il fervore sia alle stelle, è il fervore della giovinezza in fondo, che fa fare tanti sbagli...


Non capisco a cosa ti riferisci; se ti riferisci ai pochi che in privato si ispirano alla religio prisca, ti assicuro che non vogliono sostituire niente. La propaganda religiosa la si lascia volentieri alle religioni rivelate; chi poi ha davvero a cuore la Religio sta ben attento a non farne bandiera di "lotte" contingenti, soprattutto in un'epoca come questa. La pratica e basta a casa propria.

Cita:
Alla fin fine i vari filosofi e sofisti che hanno demolito, la peraltro libera credenza negli dei, e che alla fine potevano dichiararsi atei come volevano da lungo tempo (Socrate fu accusato tra l'altro di ateismo), finirono nel loro furore distruttivo per aprire la strada ad una credenza molto più opprimente.


Roma fu sempre molto liberale con i culti diversi dai propri (purchè non mirassero a sovvertire le leggi) ed accettò perfino forme più o meno spinte di ateismo. Lo stesso epicureismo era rispettato da molti, altri lo avevano in maggiore antipatia ma di certo non fu mai perseguitato. Quello che contava per l'animo romano era condurre una vita calma ed utile a sé ed alla Patria, e per un certo tipo umano (raro a Roma), l'epicureismo pratico andava benissimo in questa direzione. Epicureismo che poi non era vero ateismo, in quanto gli Dei erano riconosciuti, ma poi relegati in una sfera lontana dagli uomini. In ogni caso a Roma non ci fu mai nessuna "crociata" contro gli atei. La Grecia fu molto inferiore a Roma in tanti aspetti del saper vivere e del vivere civile (ed infatti fu quasi sempre divisa), a mio modo vedere.
Comunque le varie scuole filosofiche del mondo antico, per lo meno le maggiori, stoicismo, platonismo (e neo platonismo), epicureismo, aristotelismo (quello antico, non quello medievale cristianizzato) per certi aspetti si possono considerare diversi Darshana, per dirla all'indù, ossia diversi punti di vista che sono anche altrettante vie verso uno scopo simile. Anche in India ci sono Darshana molto diversi per impostazione, stile, pratica, esplicitamente rivolti a tipi umani diversi, ma tutti nell'alveo dell'induismo classico.


Ultima modifica di quisquis il 17/01/2012, 20:42, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/01/2012, 21:32 
No mi riferivo ad aztlan e alle sue "aperture" a nuove religioni, per me assolutamente deleterie, che si chiamino new age, islamismo, o pinco palla cambia poco... Per religione prisca ti riferisci alla Tradizione Romana e Italica?



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MessaggioInviato: 17/01/2012, 22:14 
O_o

Apertura verso l' islamismo.... IO [?] ! [?]

Ma... hai fumato, Raziel [?]


Il senso del mio discorso era esattamente l' opposto.


Paragonavo l' Islam radicale odierno ad un nuovo Cristianesimo nel senso più negativo del termine.

Ho esplicitamente parlato di "spinta fondamentalista", del "rischio di un nuovo medioevo", ho detto che bisogna "stare attenti"...

Sostenevo che le religioni, come "creazioni umane", prima o poi giungono inevitabilmente al termine e sono sostituite e che bisogna scegliere con cura con COSA fai lo scambio.


Il punto è che gli uomini sono tutti uguali, non le idee, meno che mai quelle religiose.

C' è un abisso tra il movimento New Age nelle sue parti migliori e il credo talebano....

Ma bisogna comunque vigilare perchè chi ha il potere cerca sempre di controllare la religione per mantenerlo e nel farlo non si fa scrupoli a favorire il fanatismo anzi lo predilige.


Questo era il senso del mio discorso....



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MessaggioInviato: 17/01/2012, 23:05 
L'Iliade e l'Odissea faranno parte delle cose che hanno gettato le basi della nostra civiltà,ma la Bibbia ci dice cose che ancora dobbiamo decifrare,da premettere che io sono Cattolico solo perchè mi hanno battezzato senza il mio volere ( non sono praticante).[;)]


Ultima modifica di bleffort il 17/01/2012, 23:08, modificato 1 volta in totale.

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Vogliamo parlare di cose ancora da decifrare [?]


Vogliamo parlare degli "dei" del cielo che prendono le parti nella Guerra di Troia dei mortali [?]


Vogliamo fare un paragone con la Guerra di Kurkushetra dei testi Vedici dell' Induismo [?]


Io credo che la Iliade e pure l' Odissea come ogni altro testo antico, ispirato o comunque importante abbia molto da dirci....

Aztlan



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MessaggioInviato: 17/01/2012, 23:43 
Comunque facendo il paragone fra i due è senz'altro la Bibbia dei miracoli ecc..,che secondo me è ancora più avvolta nel mistero.


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Non sarei così sicuro...


La cosiddetta Bibbia Cristiana altro non è che la Torah Ebraica con l' aggiunta dei quattro Vangeli scelti arbitrariamente tra i molti esistenti...


...con tutte le manipolazioni del caso.


I principali e celebri "racconti allegorici"

- così li definisce oggi la Chiesa ma ieri sarebbe stata un' eresia in quanto te li spacciavano per realtà letterale -

ivi contenuti sono la bruttissima copia degli stessi sumeri e prima ancora di altri, cambiando (di poco) i nomi e di molto il senso originale.


Dell' imponente castello cartaceo di dogmi eretto dal consiglio di Nicea

che costituiscono il vero nucleo della fede cristiana

non c' è traccia nel Libro stesso,


salvo pochi casi con comunque due vaghissime righe di testo assai suscettibili di sospetto circa interpretazione e... autenticità.


Davvero poco per giustificare tutte le solenni sciocchezze che per secoli hanno letteralmente vietato il progresso scientifico sotto minaccia di morte.


Come ho già detto più e più volte, evidentemente non abbastanza, quello è l' ultimo - per ordine di tempo e importanza - tra le fonti cui volgere lo sguardo.

E comunque non certo alla versione approvata ufficialmente dalla Chiesa con bolla, carta quasi straccia frutto di millenni di manipolazioni degne di un falsario di moneta.

Si dovrebbe invece fare un rigoroso lavoro di ricerca e restauro filologico per risalire all' originale stesura, ammesso sia ancora possibile.


E anche così, varrebbe comunque assai meno di una versione parimenti fedeli di testi più antichi e vicini all' originale dei miti in senso generale.

Aztlan



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MessaggioInviato: 19/01/2012, 23:36 
Cita:
barionu ha scritto:

Cita:
Sicuro sia quella dei 70 e non la Masoretica?



Sicuro. Il Tanakh Ebraico vedi :

http://www.mechon-mamre.org/f/ft/ft0224.htm

la pagina è su Esodo XXIV, 16

è tutt' altro : le traduzioni, anche le migliori , sono un macello.

Aggiungo che Biglino prende appunto una cantonata : Kevod di cui sopra

è onore, maestà ( sarebbe kavod, ma nella forma costrutta usata diventa kevod )

mentre pesantezza, oggetto grave etc , è kevdut , molto simile .

lo trovate in Esodo XIV , 25

http://www.mechon-mamre.org/f/ft/ft0214.htm

Peso è kovèd .

La radice del sostantivo onore, maestà e peso è la stessa, da qui l' errore.

Ciò non toglie che quello che dice Biglino abbia una sua indubbia validità e interesse.

le vocali : pizza, pazza, pozza, puzza, pezza ...

stessa cosa in Ebraico , ma in Ebraico è mooooooooolto più complicato ...



zio ot [;)]


Allora, se volete visualizzare il testo Ebraico andate qui :

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=55688222

mio post 19 gennaio 2012 ore 22. 53


zio ot



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