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MessaggioInviato: 21/07/2014, 00:32 
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holocron ha scritto:

Il problema è che lo "schiavo" vede tutto dal suo punto di vista. Normalmente lo schiavo non ha la capacità mentale di capire cosa succede lassù in alto, dove al massimo vede il suo "padrone" mangiarsi una bistecca bella fumante.

Il problema di fondo è proprio questo, lo schiavo è ignorante ma pensa di essere superiore al padrone. Ed è un dato di fatto.
Come disse Andreotti, il potere logora chi non ce l'hà.

Bisogna comunque fare un certo distinguo tra quello che si considera "Schiavo" e quello che si considera "Padrone".
Lo schiavo generalmente è una persona che al di là del suo semplice lavoro, quasi spesso di tipo manuale o di bassissimo profilo intellettuale, vive una vita semplice con poche risorse.
Per quello che fa non ha altri obbligi verso la società o verso il suo "padrone" dopo che ha finito di fare il suo lavoro giornaliero, e può spendere il resto del suo tempo ad attivita più o meno ludiche. Esso può permettersi di vivere "alla giornata",
senza dover pensare al giorno dopo o senza dover strutturare la propria vita.
Non ha obblighi verso altri come lui, al massimo si aiuta con altri del suo livello, ma tutto finisce lì.
E qui è la base di quello che vorremmo definire "Schiavo": una persona che lavora e vive alla giornata, che ha obblighi lavorativi solo nell'ambito del tempo cui ne dedica, usando il resto per proprio svago ma vengono retribuiti col massimo che gli serve per fare una vita pressocchè adeguata, tendenzialmete senza eccessi e senza mancanze.

Poi passiamo alla fascia dei padroni.
Per questi il discorso è diverso. Loro hanno obblighi verso la società, sono responsabili di ciò che dicono e di ciò che fanno, e qualunque sbaglio essi commettano, questo si riverbera come un onda sia in alto che in basso.
Il guadagno a livello economico è più sostanziale rispetto allo schiavo, ma comunque tale guadagno è determinato dal tipo di responsabilità che tengono, al tempo a cui dedicano al lavoro sia dentro l'orario di lavoro, sia fuori l'orario di lavoro.
Il che si traduce che un "Padrone" tendenzialmente non ha un vero e proprio specchio di giornata nel quale effettuare il proprio lavoro, ma che questo si possa frastagliare anche per tutta la giornata.
Un padrone per mantenere il suo stato economico e sociale, deve fare delle scelte, anche impopolari, che debbano ridurre al minimo il rischio che chi sotto di lui o anche sopra di lui (un padrone più in alto) ci rimetta.
Pare strano dirlo, ma purtroppo è così, un padrone deve gestire il lavoro che dovrà fare lo schiavo e gestire il lavoro che un padrone più in alto gli attribuisce. Questo determina che generalmente, un "padrone" abbia sì più vantaggi economici rispetto a uno schiavo, ma meno "tempo libero" per sfruttare appieno ciò che ottiene.
Ne deriva che un padrone è più schiavo del sistema rispetto allo "schiavo" che sta alla base.
Quando poi si passa al "Padrone" che comanda piramidalmente tutti quelli sotto, il concetto appunto si estende ancora più a livello critico. Questo genere di padrone non ha una vita sociale propria, il suo mondo è solo fatto di persone con cui "lavora" e che col tempo tende a considerare quasi una "famiglia" poichè una vera non ha mai avuto il tempo di averla o di gestirla.

Insomma, dobbiamo considerare cosè realmente quella che molti considerano "schiavitù" facendo i soliti luoghi comuni che chi sta in basso sta peggio di chi sta in alto.
Non penso che un "padrone" che stia molto in alto possa avere la possibilità tutti i weekend di andare a ballare o fare baldoria o andare al cinema, perchè un semplice errore da lui commesso anche per una sola distrazione può determinare il destino in maniera molto negativa sia chi sta più in basso di lui, sia a chi sta più in alto di lui.
Non è una cosa con cui andarci a dormire sonni tranquilli..


Come manifesto del pensiero classista di estrema destra non c'è male.... un concentrato così compatto di pregiudizi e di semplificazioni ideologiche e classiste che penso che dovrei metterci delle ore per smentirlo punto per punto....
Una sola cosa mi chiedo: tu ti senti uno dei "padroni" o aspiri semplicemente ad esserlo, idealizzandone la figura?


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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 18/03/2015, 22:58 
La società; una schiavitù perfetta

Immagine

La società è il più alto squilibrio di unione dei popoli.La società non crea, non accomuna, non apre le menti , non lascia spazio elle iniziative.Al contrario divide in classi sociali, tende a mortificare chi è rimasto indietro, ostacola le innovazioni, crea conflitti di interessi, non rende liberi, e tende ad eliminare le sensibili menti poco produttive.

Crea macchine da perfetto consumismo, in cui tutto è prestabilito: il cibo, gli orari, le divise( la moda) , il modo di proporsi e le regole di comportamento.

Una società malsana ( quindi costituita per pochi), tende a emarginare.

Poveri, brutti, ammalati, poco indottrinati sono completamente tagliati fuori.

Cosa bisogna fare per sentirsi protetti dalla “madre società”?!

Bisogna seguire il branco, “il gregge”, non essere curioso e non andare controcorrente.

Studiare si, ma il giusto, non chiedersi mai il perché delle cose, obbedire a rituali lavorativi ed essere un ottimo consumatore cronico di notizie false; occuparsi solo del proprio giardino ed avere dei debiti incalcolabili.

Non chiedersi mai il perché delle cose; ma soprattutto bisogna sempre fingere di essere felici.

- Qui mi riposo un istante, una piccola pausa di riflessione….chiudo gli occhi, mi concedo un attimo per pensare ad un momento di calma, di serenità….?!

- Poi vedo persone che sorridono, sono calme, si salutano, si stringono la mano , non vanno di fretta; parlano, si scambiano emozioni guardandosi negli occhi. Tutto è rallentato, il tempo non si percepisce, la fretta si è modificata diventando un passaggio lieto.

– Non capisco dove siamo; poi immagino meglio e osservo : non è la società moderna è un immagine o un concetto umile ma grandioso ; allora apro gli occhi; ho capito! , tutto è colorato, più morbido, più semplice e onesto; è un’intera folle e immensa “COMUNITA’ ” .

Questo è il mio utopico, folle pensiero di appartenenza come individuo libero, vivere dentro e fuori una comunità , con scambi reciproci, aiuti, senza intolleranze e differenze che tolgono umanità alle persone.

Pensate per un attimo che meraviglia, chi è in difficoltà viene aiutato, e così domani chi è stato in difficoltà diventa un aiuto.
L’arte , il lavoro, il sapere viene messo a disposizione per aiutare ed essere tramandato, senza scopi alcuni.

Solo per vivere una vita felice che non spinge a dividere ma a unire, senza più barriere, con una lingua comprensibile a tutti , per unificare e liberare dal giogo della divisione societaria; piccole comunità dentro una grande comunità!

Questo è un grande sogno, che potrebbe realizzarsi, partendo dalla grande ricchezza d’animo che abbiamo dentro, e che società forti ci hanno impedito di osservare.

Ma la possibilità esiste, basta avere coraggio , leggere dentro, osservare bene la realtà.

Tutti noi lo sappiamo, ma non lo vogliamo fare, rimaniamo aggrappati a piccole cose inutili che abbiamo conquistato, e lottiamo per tenerle; ma dentro di noi la verità è come un vulcano.

Crediamo nelle certezze di cose effimere e ci identifichiamo con loro: il lavoro, i vestiti, l’auto, la casa; siamo arrabbiati perché queste cose ci portano via il tempo per fare quello che ci interessa e ci emoziona.

Forse abbiamo solo paura di vivere veramente e preferiamo ingabbiarci dentro una società che controlla e dice cosa fare.
Molti preferiscono essere pilotati che guardare la propria anima.

Allora io dico che se non avete voglia di lottare per voi , fatelo almeno per gli altri , per quelli che ancora ci credono e per quelli che verranno.

“Superate le barriere, Scavalcate i cancelli” .



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 24/03/2015, 11:06 
ubatuba ha scritto:
Immagine


Link2Universe

Stupenda foto di un panda rosso a riposo sul ramo di un albero. Buongiorno a tutti la fuori! Com'è iniziata la vostra giornata?


Scusate la parentesi filosofica ma questa immagine mi ha suscitato un pensiero...

Se non fossero intervenuti con l'ingegneria genetica per creare uno strumento di lavoro e se in virtù di questa operazione non fosse stato necessario il dono della conoscenza da parte del serpente per emanciparci oggi ci saremmo noi sdraiati su quel ramo.

Noi ci scanniamo tra FEDE (obbedienza) e CONOSCENZA (emancipazione) in un eterno conflitto...

Gli animali non hanno bisogno né di credere né di conoscere... e forse sono più liberi di tutti noi.

Forse già conoscono tutto quello che c'è da sapere perché solo a noi fu negato il frutto dell'albero della vita.

[;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 24/03/2015, 12:29 
Atlanticus ha scritto:
Scusate la parentesi filosofica ma questa immagine mi ha suscitato un pensiero...

Se non fossero intervenuti con l'ingegneria genetica per creare uno strumento di lavoro e se in virtù di questa operazione non fosse stato necessario il dono della conoscenza da parte del serpente per emanciparci oggi ci saremmo noi sdraiati su quel ramo.

Noi ci scanniamo tra FEDE (obbedienza) e CONOSCENZA (emancipazione) in un eterno conflitto...

Gli animali non hanno bisogno né di credere né di conoscere... e forse sono più liberi di tutti noi.

Forse già conoscono tutto quello che c'è da sapere perché solo a noi fu negato il frutto dell'albero della vita.

[;)]



Caro Paolo, quello che hai scritto è un mio pensiero ricorrente..
E' forse quella la vera libertà? E' forse vivere in armonia con la natura senza porsi troppe domande la vera libertà? ... [8]
Forse il bisogno di conoscenza (emancipazione-ribellione) in contrapposizione al bisogno di avere fede (obbedienza) probabilmente non dipende nemmeno dal fatto che noi viviamo più a lungo di molte specie animali (anche perche senno nelle chiese o nelle biblioteche potremmo incontrare tartarughe ed elefanti [:p]) ma più che altro da una determinata predisposizione genetica alla ribellione o alla sottomissione all'interno della stessa specie umana.
Quello che secondo me contribuisce in maniera decisiva e che "ti fa alzare le chiappe dalla sedia" per andare incontro alla ribellione è l'empatia... Cercare motivazioni e soluzioni alla sofferenza.. [8]


Ps:In America la ribellione è considerata un disturbo mentale...evvvaiiii con gli psicofarmaci ai bambini troppo.. ehm.. vivaci! [:(!]



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 24/03/2015, 12:50 
Io credo, cara shighella, che la discriminante di tutto sia da attribuire alla "paura della morte"...

E' sulla paura della morte e sulla sua esorcizzazione che si sono costruiti tutti i sistemi di potere.

Gli animali si interrogano sulla morte? La temono come noi?! La esorcizzano con "religioni"?!

Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi... ecco... la verità che ci renderà liberi consiste nel frutto dell'albero della vita che ci fu negato in origine.

Fatto salvo quanto espresso nel post precedente ritengo che da quella negazione dipenda tutto il casino che abbiamo fatto sulla terra come genere umano.



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 24/03/2015, 19:47 
Certo che gli animali temono la morte e fanno di tutto per evitarla, con i mezzi che la natura gli offre, siano questi "istintivi" o più sofisticati; la differenza tra noi e loro è che loro non sono così stupidi da farsi spiegare come evitarla dai loro predatori.

Noi siamo altrettanto intelligenti?



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 25/03/2015, 10:17 
Premetto che ho letto solo gli ultimi 4 messaggi, e non l'intero topic, che comunque è nella mia lista di cose da leggere.
(Ho dato solo un'occhiata veloce)

MaxpoweR ha scritto:
Certo che gli animali temono la morte e fanno di tutto per evitarla, con i mezzi che la natura gli offre, siano questi "istintivi" o più sofisticati; la differenza tra noi e loro è che loro non sono così stupidi da farsi spiegare come evitarla dai loro predatori.

Noi siamo altrettanto intelligenti?

Probabilmente Atlanticus intendeva dire che gli animali non si pongono il problema della morte perchè non ci pensano, la evitano grazie all'istinto come hai detto tu, ma non si pongono ad esempio il problema di come sarà il momento della loro morte (doloroso o tranquillo), non si pongono la domanda di cosa succederà dopo ecc.ecc.

Gli animali non sanno che fra tot. anni dovranno morire, semplicemente loro vivono il momento, senza pensare a ciò che accadrà.



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 25/03/2015, 13:46 
Seeker ha scritto:
Premetto che ho letto solo gli ultimi 4 messaggi, e non l'intero topic, che comunque è nella mia lista di cose da leggere.
(Ho dato solo un'occhiata veloce)

MaxpoweR ha scritto:
Certo che gli animali temono la morte e fanno di tutto per evitarla, con i mezzi che la natura gli offre, siano questi "istintivi" o più sofisticati; la differenza tra noi e loro è che loro non sono così stupidi da farsi spiegare come evitarla dai loro predatori.

Noi siamo altrettanto intelligenti?

Probabilmente Atlanticus intendeva dire che gli animali non si pongono il problema della morte perchè non ci pensano, la evitano grazie all'istinto come hai detto tu, ma non si pongono ad esempio il problema di come sarà il momento della loro morte (doloroso o tranquillo), non si pongono la domanda di cosa succederà dopo ecc.ecc.

Gli animali non sanno che fra tot. anni dovranno morire, semplicemente loro vivono il momento, senza pensare a ciò che accadrà.


Precisamente!

[:264]

Infatti credo che il nodo gordiano di tutta la faccenda sia proprio la questione della morte e la valenza che le religioni danno ad essa strumentalizzandone a fini utilitaristici l'esorcizzazione della medesima.



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 25/03/2015, 14:00 
MaxpoweR ha scritto:
Certo che gli animali temono la morte e fanno di tutto per evitarla, con i mezzi che la natura gli offre, siano questi "istintivi" o più sofisticati; la differenza tra noi e loro è che loro non sono così stupidi da farsi spiegare come evitarla dai loro predatori.

Noi siamo altrettanto intelligenti?


Bravo Max..Infatti, alla fine non riesco a trovare differenze sostanziali tra noi e loro, anche tra animali possono verificarsi situazioni di empatia e il loro volersi conservare in vita è un dato di fatto..
Solo che loro accettano senza porre ostacoli all'andamento naturale e fisiologico del, passatemi il termine, "divenire"..Perchè?
Bho.. aiutatemi a capire.. [:I] [8]



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 25/03/2015, 14:02 
Perchè a loro non fu negato il frutto dell'albero della vita... e forse istintivamente SANNO quello che succede loro dopo la morte.

E quindi non la temono, o meglio, la temono come senza averne mistero.



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 25/03/2015, 14:09 
Atlanticus81 ha scritto:
Perchè a loro non fu negato il frutto dell'albero della vita... e forse istintivamente SANNO quello che succede loro dopo la morte.

E quindi non la temono, o meglio, la temono come senza averne mistero.


Certo è una ipotesi che vista da una certa ottica ci può stare.. [8]
La temono se qualcuno vuole infliggerla loro.
Non la temono se evento naturale..
Vorrà pur dire qualcosa.(frutto dell'albero della vita? [:291] )



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 03/04/2015, 15:30 
E se il frutto dell'albero della vita fosse...

n.jpg



... e se fosse l'AMORE?

[:)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 03/04/2015, 19:48 
l'amore non ce lo deve donare nessuno è un comportamento innato come l'empatia che è comune a tutti gli animali superiori del resto. Penso che dovremmo iniziare a dare a certe cose il giusto peso invece di elevarli al rango di peculiarità "straordinarie".

Io penso che sia questo legare molti dei nostri comportamenti ad una figura divina alla base dello schiavismo religioso. Sia si tratti di monoteismo, che di paganesimo.

Tra l'altro il massimo esponente, seppur fittizio, del cristianesimo diceva ama il prossimo tuo come te stesso, non mi pare abbia fatto cenno al fatto che questa CAPACITA' ci sia stata donata da dio o che dovremmo essere grati a lui per questo ^_^

Una sorta di peccato originale al contrario. Il divino ti ha reso capace di amare, siine grato e ricambia con la tua devozione e cose del genere :)



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 03/04/2015, 20:41 
Ma forse nel mistero del sentimento e della forza dell'AMORE puro e incondizionato, assoluto oserei dire, si nasconde la chiave di lettura della vita eterna rappresentata dal frutto dell'albero della vita.

Quanti di noi possono dire di AMARE in termini assoluti?

É un discorso difficile quello che mi frulla in testa èe forse non riesco a spiegarlo bene.

[:D]



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 Oggetto del messaggio: Re: Arcadia
MessaggioInviato: 03/04/2015, 21:35 
Cos'è l'amore assoluto? Secondo me non esiste l'amore in senso generico :) Si ama qualcosa\qualcuno\un ideale per motivi peculiari che la maggior parte delle volte sono oscuri quindi dettati dall'istinto che ingloba la nostra memoria di specie magari in quel coacervo di codici che è il DNA spazzatura :)

Non riesco a vedere l'amore senza che questo presupponga insito un sentimento egoistico :) Di conseguenza mi viene difficile pensare che un eventuale dio o essere elevato spiritualmente possa averlo donato.

Dal mio punto di vista, ed è il modo in cui mi sono sempre posto, magari sbagliando eh, non bisognerebbe dire TI AMO perchè ciò presuppone che si stia parlando egoisticamente della propria condizione e cioè stando bene con una persona allora la si ama, ma in realtà si sta in quel modo perchè si è amati, non è detto che la controparte si senta allo stesso modo, a parità di condizioni.

Bisognerebbe FAR SENTIRE l'altro AMATO e non AMARE.

Quindi dal mio punto di vista l'atto "divino" non è amare ma FAR SENTIRE AMATI e tra le 2 cose c'è una bella differenza.

La prima riguarda la propria sfera personale, l'altra invece riguarda la sfera personale dell'altro e vuol dire che quindi si sta dando all'altra persona o alla causa ciò di cui ha bisogno per stare bene\progredire.

Mi sa che è un poco cervellotico anche il mio di ragionamento -.- Ma questi sono temi su cui si può filosofeggiare in libertà ^_^



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