Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3 messaggi ] 
Autore Messaggio

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio: Giovanni di Gamala
MessaggioInviato: 25/11/2012, 05:20 
Buonumore da Facebook.

Cita:

Ok, stemperiamo un attimino...

Vecchia barzelletta: A Gerusalemme viene scoperta una tomba, risalente a circa 2mila anni fa. Il cadavere che viene ritrovato al suo interno è in pessimo stato di conservazione, ma sono ancora visibili i segni dei chiodi su entrambi i polsi e sulle caviglie. L'identificazione è resa ancora più facile dalla presenza di una corona di spine e da una ferita sul costato, ma se ciò non bastasse a dissipare i dubbi la tomba contiene anche un cartiglio che riporta la sigla "J.N.R.I.".

La notizia bomba giunge in vaticano dove il Ratzy, con vari cardinali, sta ricevendo una delegazione di francescani e una di domenicani. Tutti comprendono subito l'immediata implicazione della scoperta: se il cadavere é ancora nella tomba non c'è stata nessuna resurrezione. Nell'ampia sala, riccamente addobbata di opere d'arte, di marmi finemente lavorati e di decorazioni auree cala un silenzio pieno di profonda costernazione...

I primi a riprendersi sono i francescani, cuorcontenti come loro solito, che dicono "Beh, almeno avremo delle nuove reliquie da adorare", cui fanno coro i domenicani "e noi troveremo nuove maniere di interpretare le scritture per adottarle ai fatti". Tutti i frati sono felici, a questo punto, e vanno via. Nell'enorme sala rimangono solo il papa ed i cardinali, in "religioso" silenzio...

Il primo a parlare è proprio il "santo padre" che rompe l'imbarazzo generale dicendo: "Ma quindi è esistito davvero"! [:D]
.


Questa gustosa barzelletta mi ha fornito lo spunto per esporre, all'attenzione di chi legge, un importante aspetto nel quale mi sono imbattuto circa 8 anni fa, nel corso delle mie 'mitiche' scorrerie in Internet, alla ricerca di dati utili per le mie ricostruzioni storiche, concernenti le origini (quelle VERE!) del catto-cristianesimo.

Sebbene io negli anni passati l'abbia sottoposto più volte all'attenzione dei lettori di vari forum, tuttavia ho raccolto sino ad ora solo scetticismo (a parte le solite poche eccezioni favorevoli). Il tutto dovuto al solito 'feroce' ostracismo dei soliti cattoidolatri di turno, i quali hanno sempre cercato 'disperatamente' di svuotare di credibilità tutto quello che ho esposto sino ad oggi in vari contesti 'comunitari'.

L'aspetto a cui mi riferisco è quello riguardante la cosiddetta 'INVENZIONE DI S. STEFANO'.(*)

Al fine di sgomberare subito il campo da possibili (e giustificabili!) equivoci, è necessario premettere che il termine 'invenzione', almeno nei primi secoli della nostra era, non era utilizzato solo per descrivere il concetto dell'invenzione vera e propria, vale a dire creare dal nulla una idea o un oggetto mai esistito prima di allora (in pratica lo stesso significato che per noi ha oggi il termine 'invenzione'), ma anche per indicare il ritrovamento di un corpo (o scheletro) o di una reliquia sacra attraverso un sogno o una 'visione' trascendentale.

Nel caso dell''invenzione' di S. Stefano, il termine si riferisce al ritrovamento delle spoglie del santo in oggetto, grazie ad una visione avuta da tale prete Luciano, vissuto a cavallo del IV-V secolo della nostra era. Sembrerebbe che tale prete abbia avuto una 'visione' notturna nientemeno di Gamaliele, noto personaggio citato negli Atti degli Apostoli.

Nel corso di tale 'visione, Gamaliele ('strano' nome che ricorda la celeberrima Gamala) avrebbe rivelato a prete Luciano il luogo in cui era stato sepolto, aggiungendo che nella stessa sua tomba si trovasse anche lo scheletro di S. Stefano, il cui corpo sarebbe stato trafugato 'rocambolescamente' dalla sua sepoltura in Gerusalemme, e trasferito poi nel sito di KEFAR GAMALA (ebraico per 'villaggio di Gamala'), il quale si trovava a circa 25-30 miglia a nord-est di Gerusalemme, non molto distante dalla sponda occidentale del Lago di Tiberiade.

In realtà, il nome originario (o 'biblico') del sito era BEIT GEMAL ('casa di GEMAL', tradotto in inglese con 'Jemal') ed il cambiamento del nome fu funzionale alla necessità di mistificare un evento estremamente imbarazzante per il clero falsario delle origini e dei loro successori: vale a dire quello del trafugamento del corpo di GIOVANNI ASMONEO, nativo di GAMALA, dalla croce alla quale era stato inchiodato (per il trafugamento, v. i vangeli canonici e Tertulliano, 'De Spectaculis')

Sembrebbe che prete Luciano, 'grazie' alle indicazioni fornite da Gamaliele in 'Eurovisione', non solo avrebbe ritrovato la tomba con i resti di S. Stefano e Gamaliele, ma anche i resti del figlio di quest'ultimo!.. Naturalmente, essendo stato Gamaliele un genuino giudeo, il quale NULLA ebbe a che fare con il catto-cristianesimo, era molto noto nell'ambiente rabbinico del tempo, presso il quale era ben conosciuto il VERO luogo di sepoltura di Gamaliele: assolutamente diverso da quello presunto 'individuato' dal prete Luciano, dipendente dal patriarcato (o diocesi) di Gerusalemme.

Tale ingenua 'invenzione' (nel senso moderno del termine!) non era nata dal nulla. Probabilmente il prete Luciano era venuto a conoscenza della vera dinamica degli eventi che portarono successivamente a creare il 'mito' del Gesù Cristo crocifisso, e così si era recato sulle montagne del Golan alla ricerca dei resti della cittadina di Gamala, rasa al suolo dalle legioni di Tito/Vespasiano nel corso della prima Guerra Giudica.

E' legittimo ipotizzare che Luciano abbia pensato che una tomba, contenente i resti dell'asmoneo Giovanni di Gamala, forse era rimasta intatta, malgrado la devastazione pressochè totale della sfortunata città, tragico simbolo della disperata resistenza giudaica all'invasore romano. In pratica, se le cose andarono realmente così, ciò di cui si era messo alla ricerca il prete Luciano, era uno scheletro con su le mani e sui piedi i segni di una palese crocifissione.

Si sa che le ossa ritrovate da Luciano nel sito di Beit Jemal, vennero inviate a varie chiese, anche esterne alla Palestina. Tuttavia non è conosciuto se tali ossa presentavano i segni dei chiodi della crocifissione.

La natura spuria dell''invenzione' è rimarcata anche dal fatto che Agostino rigettò la validità di tale presunto ritrovamento: probabilmente conscio del fatto che NESSUN testo neotestamentario o patristico dei primi secoli, riportava l'allucinante vicenda/favola della presunta trafugazione del corpo di S. Stefano dalla tomba di Gerusalemme.

Dopo il 1947, quando si diede vita al nuovo Stato israeliano, le autorità governative restituirono il nome originario al sito di 'Kefar gamala', vale a dire 'Beit Jemal'. Lo stesso avvenne anche per altri siti, a cui il clero falsario, quando ebbe il potere di farlo (cioè prima dell'espansionismo islamico), aveva cambiato il nome per motivi di mistificazione storica. (v. anche Dalmanutha/Magdala)

Secondo il contestato 'Rotolo di Safed', Gesù sarebbe stato salvato dalla croce e trasportato presso i suoi compagni, i quali provvidero a curarlo e guarirlo; dopodichè egli sarebbe fuggito in India per mai più fare ritorno.

Ovviamente il personaggio in questione non fu affatto Gesù, il quale NON FU MAI crocifisso (visto che morì lapidato circa due anni dopo la fine ufficiale della prima Guerra Giudaica), ma Giovanni di Gamala, il personaggio del quale i padri 'fondatori' cercarono 'disperatamente' di far scomparire tutte le tracce storiche. Tuttavia, la presunta 'fuga' in India fa parte del bagaglio delle storie e leggende che avvolgono la figura del personaggio Gesù di Nazareth(**).


__________________________________________

(*) - l'evento ebbe luogo nel primo decennio del V secolo.

(**) - oggi non è difficile stabilire che ciò che viene narrato nel Rotolo di Safed (di cui sembra si siano 'perse' le tracce: esattamenete come l'originale della lettera di Clemente Alessandrino scoperta da Mortom Smith) è in realtà una sorta di 'medley' di più racconti e di diverse situazioni non contemporanee, coinvolgenti più di un personaggio 'protagonista'.


Veritas

.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 26/11/2012, 02:11 
Cita:

In realtà, il nome originario (o 'biblico') del sito era BEIT GEMAL ('casa di GEMAL', tradotto in inglese con 'Jemal') ed il cambiamento del nome fu funzionale alla necessità di mistificare un evento estremamente imbarazzante per il clero falsario delle origini e dei loro successori: vale a dire quello del trafugamento del corpo di GIOVANNI ASMONEO, nativo di GAMALA, dalla croce alla quale era stato inchiodato! (per il trafugamento, v. i vangeli canonici e Tertulliano, 'De Spectaculis')
.


"...per il trafugamento, v. i vangeli canonici e Tertulliano, 'De Spectaculis'.."

Per ciò che concerne la testimonianza 'occulta' dei vangeli, è necessario tenere presente che questi testi 'sacri' vennero messi a punto non soltanto per fornire una base dottrinale alla trasmissione orale ed agli scritti utilizzati dai falsari, che fondarono l'allucinante culto catto-cristiano[1], ma anche, e soprattutto, per mistificare agli occhi dei 'creduli devoti'[2] una sconcertante verità, ben conosciuta dal popolo ebraico della diaspora e dai pagani del tempo, i quali potevano contare sulle informazioni fornite loro dai rabbini e da altre erudite persone ebraiche che vivevano in mezzo a loro.

Ecco cosa riporta il vangelo di Matteo in merito al trafugamento del corpo del crocifisso (ovviamente NON Gesù):

Matteo, cap.28

11 Mentre esse andavano, ecco alcuni della guardia giunsero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti quanto era accaduto.
12 Questi allora, radunatisi con gli anziani, deliberarono di dare una cospicua somma di denaro ai soldati,
13 e dissero loro: «Dite: I suoi discepoli sono venuti di notte, e l'hanno rubato mentre noi dormivamo.
14 E se poi la cosa verrà agli orecchi del governatore, lo placheremo noi e faremo in modo che voi non siate puniti».


Da questo passaggio, frutto di un'allucinante e cinica mistificazione, si evince palesemente quella verità che i cinici falsari cercarono 'furbescamente' di obnubilare, vale a dire che i fratelli ed i compagni di Giovanni di Gamala, i quali avevano deciso di avventurarsi nell'ardita impresa di salvare la vita al loro congiunto[3], avevano generosamente SUBORNATO i soldati di guardia perchè chiudessero entrambi gli occhi ("..e l'hanno rubato mentre noi dormivamo.."), mentre loro staccavano dalla croce il corpo ancora in vita di Giovanni, per trasportarlo a Gamala, trasformata puerilmente in 'Kefar Gamala' nell''invenzione' di S. Stefano!...

Che il crocifisso fosse ancora vivo quando i suoi lo staccarono dalla croce (v. anche il Rotolo di Safed), lo si intuisce agevolmente anche dal fatto che gli autori dell'audace impresa, non avrebbero rischiato inutilmente la loro vita solo per staccare un cadavere dalla croce!..

Un altro esempio eclatante di tali stupefacenti mistificazioni storiche, è quella rappresentata dal seguente passaggio degli Atti degli Apostoli:

37 Mentre Paolo stava per essere introdotto nella fortezza, disse al tribuno: «Mi è lecito dirti qualcosa?». Quegli rispose: «Sai il greco?
38 Non sei tu quell'Egiziano che tempo fa insorse e condusse nel deserto quei quattromila briganti?».

39 Ma Paolo disse: «Io sono un Giudeo di Tarso, cittadino di quella non oscura città di Cilicia; or ti prego di lasciarmi parlare al popolo».


Per quanto possa apparire incredibile a credersi, attraverso i miei studi e ricerche ultradecennali, ho potuto scoprire una stupefacente verità (una tra tante), vale adire che Paolo FU PROPRIO L' 'EGIZIANO' che condusse nel deserto 'quei quattromila briganti'!!..

Da tutto ciò è facile intuire che il passaggio venne inserito ad-hoc per far credere, contrariamente a quanto si 'mormorava' in giro tra gli ebrei ed i pagani, che Paolo non fu quel personaggio noto con l'attributo 'egiziano' che condusse quella moltitudine di circa 4000 persone nel deserto!.. Ovviamente il target di tale panzana obnubilante, fu il solito popolino dei 'creduli devoti', del tutto incapaci, data l'assoluta mancanza di istruzione, di discernere il vero dal falso.

Un'altra allucinante e plateale mistificazione, tesa ad ingannare i 'poveri di spirito' (osannati dalle 'volpi' patristiche in quanto facile preda dei loro cinici inganni), fu quella relativa alla sconcertante natività inserita ad-hoc nel vangelo di Matteo, in un periodo compreso tra la metà e la fine del secondo secolo, quando, con l'indebolirsi della 'ferrea' protezione degli Antonini, conseguente alla morte di Antonino Pio e di Marco Aurelio - i 'demoni' a cui si deve la nascita di uno dei più sanguinari ed allucinanti culti religiosi della storia umana - cominciarono ad emergere sconcertanti verità, tenute tenacemente nascoste sino ad allora (v. Celso e la letteratura rabbinica, relativa al Talmud ed alle Toledoth Yeschu).

Una di queste verità venne denunciata dal filosofo pagano Celso, anche se sicuramente non fu il solo, malgrado il fatto che le testimonianze in merito a ciò vennero fatte sparire per sempre, in quanto fortemente compromettenti per lo sconcertante cumulo di menzogne ed inganni su cui venne edificato il culto catto-cristiano.

Come ben si sa, la verità denunciata da Celso (e dal Talmud rabbinico) è quella relativa al fatto che Gesù, quasi sicuramente tra il 33 ed il 37, emigrò in Egitto (Alessandria), dove, come ci dice lo stesso Celso, egli affinò alla 'sorgente' quelle arti magiche che aveva appreso in modo rudimentale alla scuola del maestro gnostico, nonchè MAGO, Giovanni il Battista.

Dal momento che l''emigrazione' di Gesù in Egitto fu un aspetto insopprimibile agli occhi dei 'creduli devoti', in quanto notoriamente conosciuto, i cinici falsari del catto-cristianesimo delle origini, si inventarono la sconcertante 'bufala' della fuga in Egitto della 'sacra' famiglia, per scampare al presunto massacro degli 'innocentini': un evento ignorato del tutto non solo da Luca e dall'erudizione pagana del tempo, ma dagli stessi rabbini, i quali non hanno riportato NULLA del genere nel loro Talmud. Eppure Erode il Grande non fu certo amato da loro: ne consegue che se si fosse verificato realmente un evento come quello della strage di 2000 infanti, lo avrebbero SICURAMENTE riportato nel loro Talmud, ad eterna esecrazione dell'odiato idumeo!

Ma per quale motivo i falsari cattocristiani si inventarono l'allucinante bufala della 'fuga in Egitto'? (del tutto ignorata da Luca, in quanto evento MAI verificatosi, come la presunta crocifissione di Gesù)[4].

Con il senno di poi, oggi NON è difficile rispondere a tale domanda. Dal momento che i falsari, con il venir meno della protezione antonina, non poterono più nascondere alla loro 'plaeta' di creduli devoti il trasferimento di Gesù in Egitto, cercarono di far credere che l'evento ebbe luogo quando Gesù aveva poco più di due anni e quindi ASSOLUTAMENTE non in grado di apprendere quelle arti 'magiche' citate da Celso e dal Talmud rabbinico!

Di esempi del genere, cioè delle allucinanti mistificazioni operate dai padri falsari delle origini per dar vita al culto catto-cristiano, al fine di nascondere o comunque 'mascherare' allucinanti aspetti della loro costruzione truffaldina, se ne possono estrarre a 'iosa' dal contesto neotestamnetario e patristico: basta individuare, con una ricerca a '360°', gli opportuni dati ed i riscontri relativi.

________________________________________

[1] - allucinante soprattuto per ciò che concerne le ciniche modalità utilizzate per costruirlo e, soprattuto, quelle relative all'attività di 'copertura' delle sconcertanti menzogne che costituirono la base di 'crescita' di tale culto.

[2] - cioè i 'poveri di spirito' - schiavi e persone umili del popolino imperiale - che costituirono il 'target' iniziale della predicazione missionaria catto-cristiana.

[3] - SICURAMENTE non ancora morto, malgrado le spudorate mistificazioni degli evangelisti, tese a far credere che il malcapito era già morto, sebbene fossero passate solo poche ore dalla crocifissione e non gli erano state spezzate le gambe, per far sì che la morte giungesse più rapida, secondo quanto dichiarato dagli stessi evangelisti.

[4] - va da sè che la natività di Luca venne introdotta in tale vangelo in piena epoca antonina (140-170, circa), vale a dire in piena epoca PROTETTA, quando nessuno osava, pena sicura morte, contestare le menzogne dei fondatori del catto-cristianesimo, ed è per questo che l'autore del vangelo di Luca non ebbe alcun bisogno di inventarsi l'allucinante panzana della fuga in Egitto. Luciano di Samosata, il quale, a differenza del suo amico Celso, si trovò a scrivere durante il regno di Antonino Pio, fu costretto a ricorrere a sotterfugi e descrizioni 'criptiche per svelare la sua verità!

NOTA IMPORTANTE: nell'Enciclopedia Cattolica (New Advent), la figura dell'imperatore Antonino Pio è descritta quasi alla stregua di quella di un santo. Ciò non deve assolutamente sorprendere, in quanto fu PROPRIO a questo imperatore (e NON a Costantino!!!) che l'attuale clero cattolico deve la nascita della 'gallina dalle uova d'oro', vale a dire la fondazione del culto catto-cristiano.

Veritas


Ultima modifica di Veritas il 26/11/2012, 02:41, modificato 1 volta in totale.


_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 26/11/2012, 02:41 
Cita:

CITAZIONE:

Che il crocifisso fosse ancora vivo quando i suoi lo staccarono dalla croce (v. anche il Rotolo di Safed), lo si intuisce agevolmente anche dal fatto che gli autori dell'audace impresa non avrebbero rischiato inutilmente la loro vita solo per staccare un cadavere dalla croce!..
.


Un'altra stupefacente conferma del fatto che il corpo del crocifisso venne staccato 'clandestinamente' dalla croce, ci viene cripticamente dal vangelo di Bartlolomeo.

Vediamo il passo relativo:

Bartolomeo, cap.1

[5] Bartolomeo disse: "Signore, quando tu andavi ad essere appeso alla croce, io ti seguivo da lontano, ti vidi appeso alla croce e (vidi) gli angeli venire giù dai cieli a adorarti. [6] E quando si fece buio io guardai e ti vidi sparire dalla croce. Udii solo, improvvisamente, una voce nelle parti inferiori della terra, una grande lamentazione e un digrignare (di denti). Annunziami, Signore, dove sei andato dalla croce?".

Penso che questo esplicitissimo passaggio, sebbene parzialmente 'criptico', non abbia bisogno di particolari commenti!...


Veritas

.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 29/04/2024, 06:32
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org