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MessaggioInviato: 14/12/2012, 06:49 
Avere più possibilità di dialogo e confronto, oltre che di spunti di ricerca, non può far che bene a coloro che sono sinceramente interessati alla ricerca della verità storica circa le vere origini del cristianesimo e le vere identità storiche dei vari caratteri coinvolti, a qualunque titolo, nella cosiddetta vicenda evangelica. E' proprio per tale motivo, dunque, che mi sono deciso ad aprire un thread ad-hoc concernente quella grande 'agorà' che è diventata Facebook.

Sebbene siano numerosissimi gli interventi utili per un costruttivo dibattito, ho pensato, senza alcun ordine in particolare, di aprire l'escursus espositivo con un thread aperto dal bravo Giuseppe Verdi. ( http://www.facebook.com/groups/157771280931674/ )

Cita:

Giuseppe Verdi ha scritto:

Perché Giuseppe Flavio non parla di "cristiani" e "cristianesimo", se - stando al NT - il movimento era sulla bocca di tutti e si era diffuso a macchia d'olio, per non parlare del fatto che gli apostoli erano finiti al cospetto del sinedrio e Paolo era stato addirittura in udienza da Agrippa? Come giustificare un semplice (dubbio) riferimento a Gesù e al suo movimento, condensati nelle quattro righe del "Testimonium" e degnati di uno spazio assai inferiore a quello concesso dallo storico anche a sovrani stranieri, ribelli vari, funzionari romani e, addirittura, a vicende da gossip come la telenovela di Mundo e Paolina?
.


Nel fare i miei complimenti a Giuseppe per il suo solito acume e buonsenso, fondato inequivocabilmente su un solido approccio razionale, pienamente condivisibile, entrerò subito nel commento al suo ottimo intervento.

La sua domanda è la stessa di quella che si pongono ricercatori seri da almeno tre secoli a questa parte e, sicuramente, le legittime remore che si celano dietro di essa, non possono altro che essere condivise dalle persone animate da buon senso.

La risposta più sensata, suffragata da un'infinità di dati e riscontri(*), è che nel corso dell'intera esistenza dello storico ebreo Giuseppe Flavio, CONTEMPORANEO dell'uomo passato alla storia come Gesù di Nazareth, NON VI FU MAI un cristianesimo, così come lo intendiamo noi oggi, con la sola eccezione del GIUDEO-CRISTIANESIMO, fondato nella città di Antiochia (v. Atti degli Apostoli) nel periodo che va dall'85 al 90(**), il quale, oltre a non aver avuto NULLA a che vedere con il catto-cristianesimo (fondato dopo circa 50 anni dalla fondazione del giudeo-cristianesimo), neppure contemplava, in alcun modo, la figura di Gesù di Nazareth!

Ovviamente, a tale scomoda quanto 'imbarazante' domanda, gli esegeti ed apologeti filoclericali non potevano che rispondere in maniera estremamente vaga, e con sofismi di ogni genere. Quello che segue è un semplicissimo campione di una letteratura clericale o filoclericale ben più vasta, tesa a rispondere, con evidente autocompiaciemnto (in quanto supponente un'umanità incolta e facilmente plagiabile come ai tempi del Medioevo), a ciò che era - ed ancora è - impossibile rispondere, senza 'prendere il toro per la corna', cioè dire 'papale papale' tutta la verità che si cela dietro le allucinanti menzogne del clero falsario!

Cita:
Jerim Bogdanic Pischedda:

"..Ti sei risposto da solo: "stando al NT..." Dopo di che i motivi per cui un autore antico cita o non cita vari personaggi sono assai diversi da quelli nostri e spesso ci sfuggono. Costruire ipotesi o teorie su questo fatto è quantomeno azzardato..."

Ed ancora: (rispondendo a Ferruccio Rondinella - Iron Iko?)

"..Per il semplice motivo che tali avvenimenti nell'ottica di FG sono irrilevanti. Non si capisce proprio dove sia il problema..."

"...Che ci vuole fare, FG aveva una testa sua e una sua agenda, senza bisogno di chissà quali complotti. Se poi alla gente piace il complottismo da due soldi e lo scambia per storia, non posso farci nulla..."

"...La mia mentalità è quella di chi fa ricerca storica e non complottismo. E poi vi chiedete pure perché nessuno vi prende sul serio..."
.


Al fine di sgombrare il campo da dubbi ed equivoci, qui non abbiamo a che fare con un vero erudito (***), ma di una sorta di bibliotecario delle pontifice biblioteche vaticane. Vale la pena rimarcare, comunque, che il suo presentuoso modo di ragionare e di porsi davanti ai temi esegetici, non è dissimile da quello di altri apologeti ed esegeti cattoclericali dotati di strumenti di studio superiori, derivanti da una preparazione accademica: quella delle facoltà teologiche di stampo cattolico, vere e proprie fabbriche del 'nulla'!..

"..Ti sei risposto da solo...etc...."

Dunque, come volevasi dimostrare, per il nostro ameno saltinbanco di turno è 'vero' solo quello che viene insegnato dal magistero cattolico: tutto il resto, cioè quello riportato dai rabbini, dagli eretici, dagli storici - ebraici o no, - dagli gnostici, dai manichei, dagli arabi, etc., sono solo 'pistolinate' per individui del genere!.. Secondo Jerim Bogdanic Pischedda 'vien dal mare', Giuseppe Flavio non avrebbe parlato dei cristiani in nessuno dei suoi libri perchè aveva 'altro da fare': non perchè, almeno nel suo tempo, non vi era NESSUN cristiano di cui parlare, almeno per ciò che concerneva i catto-cristiani.

Per ciò che concerne invece il giudeo-cristianesimo, non solo Giuseppe Flavio era informato della sua esistenza, ma sembra addirittura che egli ebbe una parte nella fondazione di tale culto, tanto che lo scrittore giornalista ebreo Abelard Reuchlin - informato 'confusamente' di ciò da una sua sorgente 'underground' di riferimento - è arrivato ad affermare che Giuseppe Flavio scrisse i testi del Nuovo Testamento (Abelard Reuchlin, "The True Authorship of the New Testament").

Il coinvolgimento di Giuseppe F. nella fondazione - ad Antiochia (v. gli Atti degli Apostoli), - del giudeo-cristianesimo, ci viene inoltre confermato da citazione inerenti a cardinali dell'VIII-IX secolo, i quali affermavano che Giuseppe era diventato un 'cristiano' (sic!). Ovviamente, tali cardinali omisero di precisare che si trattò di giudeo-cristianesimo, visto che nel tempo di Giuseppe non esisteva ancora nessun 'catto-cristianesimo' a cui convertirsi!..

Idem per ciò che concerne le 'masse' di giudei convertiti, come riportato in alcuni documenti neotestamentari: ovviamente, si trattò di conversioni al giudeo-cristianesimo, un culto praticamente identico al giudaismo ortodosso - cosa, questa, che agevolò la conversione di un certo numero di giudei ortodossi, i quali non si sarebbero MAI convertiti al catto-cristianesimo!, - salvo alcune varianti relative alla figura ed al ruolo del Messia atteso dall'immaginario comune giudaico di sempre.


"..Per il semplice motivo che tali avvenimenti nell'ottica di FG sono irrilevanti. Non si capisce proprio dove sia il problema...."

Allucinante!!...Si stenta a credere che tali parole possono essere state scritte da un essere pensante: almeno sulla 'carta'!...

Ma come??.... In tutto l'impero, stante il racconto dei falsari catto-cristiani, stava 'esplodendo' il fenomeno cristiano e Giuseppe Flavio infilava la testa nella sabbia per non vedere??.. Ma come si possono scrivere di simili corbellerie?... Un fenomeno che riguardò in pieno la stessa Palestina di Giuseppe Flavio ed uno storico come lui che rimane silente?..Ma con chi credono di avere a che fare questi 'illuminati da Dio', con dei ******** come loro??... Ciò che scrivono è soprattutto offensivo per la dignità raziocinante di chi, malauguratamente, si trova ad ascoltarli!..E, per sovrammercato, aggiunge pure 'Non si capisce proprio dove sia il problema'!...Pazzesco!

Questa scellerata osservazione su Giuseppe Flavio, fa praticamente il 'paio' con l'altra riguardante la circostanza che BEN TRE evangelisti su quattro ignorano (o fanno finta di ignorare) l'episodio riguardante la 'resurrezione' di Lazzaro, come riportato dall'evangelisat Giovanni!.. Cos'è?.. Anche in questo caso la cosa apparve 'irrilevante' agli evangelisti che non ne parlano?..Non solo essi non ci dicono nulla dell'evento 'scabroso' (v. Morton Smith e l'Epistola di Clemente Alessandrino), ma non parlano neppure di un discepolo di nome Lazzaro e di un altro di nome Nicodemo (il ruolo di discepolo di Gesù ci appare chiaro dai testi rabbinici - Talmud - in cui tale personaggio è citato come Nekkai), all'atto pratico, quasi sicuramente, la STESSA persona!

"..Se poi alla gente piace il complottismo da due soldi e lo scambia per storia, non posso farci nulla...."

Sono oltre 19 secoli che il clero falsario complotta contro l'intelligenza dei 'poveri di spirito', detti anche 'creduli devoti'..Da che pulpito viene la predica!..

In un successivo messaggio, tratterò invece delle amene 'evoluzioni', sempre inerenti allo stesso thread, di un altro emulo di Jerim Bogdanic Pischedda 'vien dal mare': tale Andrea Massa.

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(*) - oggi finalmente emersi grazie alle macchine 'magiche' chiamate computers ed alla WWW da esse sostenute, le quali permettono di fare ricerche a 360° in ogni angolo della rete collegato alla rete Web.

(**) - e comunque prima del famoso sinodo rabbinico di Jamnia, tenuto nei primi anni 90, in cui si decisero vari provvedimenti per contrastare la diffusione dello stesso 'giudeo-cristianesimo', profondamente detestato dal mondo giudaico ortodosso del tempo. Tra le misure più importanti adottate dal sinodo, vi fu il bando della cosiddetta LXX, vale a dire la Bibbia tradotta in greco ai tempi dei Tolomei d'Egitto. Questo perchè i fondatori del 'giudeo-cristianesimo' (falsari come i fondatori del catto-cristianesimo, i quali si ispirarono al giudeo-cristianesimo per dar vita al loro culto) avevano approfittato di varie discrepanze presenti nella LXX, rispetto all'originale ebraico, al fine di introdurre delle interpretazioni 'ad-hoc' - cioè spudoratamente 'personalizzate', come faranno poi, con assoluta 'non-chalance', anche i fondatori del cattocristianesimo - nella loro nuova dottrina, e che contrastavano visibilmente con il dettame tradizionale della Torah osservata dagli ortodossi.

(***) - per sua stessa ammissione, non è andato oltre la licenza elementare, o anche meno; cosa che, in linea di massima, non dovrebbe impedire a chiunque di formarsi autodidatticamente in modo autorevole: tuttavia non è questo il caso..


Veritas

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MessaggioInviato: 14/12/2012, 07:28 
Cita:

dal predente post:

"..La risposta più sensata, suffragata da un'infinità di dati e riscontri(*), è che nel corso dell'intera esistenza dello storico ebreo Giuseppe Flavio, CONTEMPORANEOdell'uomo passato alla storia come Gesù di Nazareth.."
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Sebbene nato nel 37, cioè dopo circa 31 anni dalla nascita di Gesù, Giuseppe Flavio conobbe il Nazareno di persona, e questo era noto non solo agli ebrei dei primi secoli della nostra era, ma anche ai pagani che si interessarono alle vicende del nascente cristianesimo, grazie alle informazioni che gli eruditi pagani ricevevano dai rabbini della diaspora, a cui si devono le importantissime informazioni raccolte, sebbene quasi sempre in forma 'criptica', nel Talmud e nelle Toledoth Yeschu (Storie di Gesù): una sorta di vangelo 'parodiato', secondo il punto di vista giudaico.

La prima volta che Giuseppe incontrò Gesù, fu a Roma. Successivamente egli lo rivide nel corso della prima Guerra Giudaica: occasione in cui, quasi sicuramente, Giuseppe Flavio convinse Gesù(*) ad entrare nel fronte della ribellione antiromana come uno dei vari caporibelli impegnati nella lotta contro i romani: offerta che Gesù finì con l'accettare (forse perchè gli era stato promesso che in caso di esito positivo della guerra egli sarebbe stato acclamato re di Israele). In tale veste, cioè quella del caporibelle, Gesù partecipò alla difesa di Gerusalemme, assediata dalle legioni di Tito.

Malgrado la distruzione della città, operata dai legionari di Tito, Gesù, e sicuramente anche il suo gemello Giuda Tomaso, riuscì a salvarsi, in quanto, prima ancora che la città cadesse, egli si era rifugiato in una delle numerosissime grotte che si aprivano sotto il suolo di Gerusalemme(**), dove venne creduto morto di inedia.

In realtà, circa due anni dopo la fine ufficiale della guerra (70), Gesù ricomparve presumibilmente in una locanda della città di Tiberias, dove venne arrestato da guardie fedeli ai sacerdoti del tempio, distrutto nel corso della devastazione di Gerusalemme.(v., a tale proposito, la letteratura rabbinica)

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(*) - all'epoca diventato il capobandito (v. Hièrocles) di un piccolo esercito di fuorilegge, il quale scorazzava nell'area compresa tra la sponda occidentale del lago di Tiberiade, la città costiera di Tolemais ed il nord della Samaria: vedere, a tale proposito, l'episodio evangelico del villaggio samaritano che i 'discepoli' di Gesù - cioè i banditi al suo comando - volevano mettere a ferro e fuoco perche i suoi abitanti li avevano respinti. (probabilmente per paura delle rappresaglie romane)

(**) - vedere, riguardo a ciò, l'episodio del Portico di Salomone, riportato dal vangelo di Giovanni (mi sembra) e recentemente discusso presso il forum 'consulenzaebraica'.


Veritas

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MessaggioInviato: 14/12/2012, 15:06 
Cita:

Giuseppe Verdi ha scritto:

Perché Giuseppe Flavio non parla di "cristiani" e "cristianesimo", se - stando al NT - il movimento era sulla bocca di tutti e si era diffuso a macchia d'olio, per non parlare del fatto che gli apostoli erano finiti al cospetto del sinedrio e Paolo era stato addirittura in udienza da Agrippa? Come giustificare un semplice (dubbio) riferimento a Gesù e al suo movimento, condensati nelle quattro righe del "Testimonium" e degnati di uno spazio assai inferiore a quello concesso dallo storico anche a sovrani stranieri, ribelli vari, funzionari romani e, addirittura, a vicende da gossip come la telenovela di Mundo e Paolina?
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Commenti di Alessandro Massa:

Cita:

Alessandro Massa ha scritto:

Cita:

Cosimo Miglietta ha scritto:

GF non parla nemmeno dell'incendio di Roma eppure a quel tempo era proprio in questa città!ma evidentemente la sua testa dura e la sua agenda non glielo permisero: alla faccia dello storico!! La verità è che ne parlò sicuramente ma a qulcuno il racconto non risultò gradito e provvide subito a cancellarlo altrimenti tutti avrebbero capito cosa fu veramente il cristianesimo e la vera natura del suo fondatore. Cosi il povero Giuseppe Flavio diventa uno storico da strapazzo con la testa dura e l'agenda vuota per la gioia di una gang di criminali in saio che nel secondo secolo e dintorni invece di alzarsi la mattina e andare a lavorare, parassitavano tagliando e cancellando senza ritegno e senza vergogna !
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Cosimo Miglietta, da quel che mi risulta l'incendio di Roma è ricordato da Plinio, Eutropio, Cassio Dione e Svetonio. Ma evidentemente il Vangelo secondo Flavio e il Vangelo secondo Salsi impongono altre verità dogmatiche...
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La circostanza riguardante Giuseppe Flavio che, proprio nell'anno 64 (e NON nel 65, come citato 'erroneamente' da Massa) si trovava a Roma in qualità di 'avvocato difensore' (v. l'autobiografia di Giuseppe Flavio), venne rilevata da me diversi anni fa, quando ancora nessuno nel WEB, e nella letteratura critica (almeno per quanto mi risulta) l'aveva fatto. Sebbene inizialmente non fu dato molto peso alla cosa, ora mi accorgo, con soddisfazione, aggiungo, che tale aspetto viene citato con convinzione da coloro che contestano le allucinanti falsità dei 'padri' della chiesa.

Alessandro Massa, sebbene citi vari personaggi storici che ebbero a che fare con l'antica letteratura latina, non si è preso la briga di osservare che NESSUN padre della chiesa dei primi secoli (Giustino Martire, Ireneo, Tertulliano, Ippolito, Origene, Eusebio, Agostino, Lattanzio, Orosio, etc.) ci parla di tale fantomatico incendio del 64!.. Come avrebbero potuto non parlarne, se veramente si fosse verificato, dal momento che tale incendio, secondo quanto riportato presuntamente da Tacito, fu la causa del 'martirio' di molti cristiani, tra cui gli stessi Pietro e Paolo??..

Va inoltre notato che sebbene Plinio il Vecchio e Dione Cassio in alcuni pasaggi delle loro opere citano l'incendio avvenuto sotto Nerone, NULLA ci dicono delle presunte e numerose rappresaglie neroniane contro i cristiani!..

Come è possibile, allora, poter conciliare tutte queste indicazioni apparentemente contrastanti, come ad esempio la testimonianza di Eusebio (Storia Eclesiastica), secondo il quale Nerone avrebbe fatto uccidere il 'povero' criminale Pietro, autore dell'assassinio dei coniugi Anania e Sapphira (v. Atti degli Apostoli) e del tentato omicidio di Simon Mago, senza però nulla dire dell'incendio che avrebbe scatenato le ire di Nerone contro i cristiani (v. Tacito)?.. Ritenere tutto ciò 'normale', come vorrebbero i 'signori' della mistificazione istituzionalizzata, è semplicemente aberrante!

Vi è, infine, un altro aspetto colossale che inchioda i falsari di tutta la poco edificante storia del clero cattolico, alla 'croce' delle loro sconcertanti menzogne. Si tratta della circostanza secondo cui, a detta degli stessi storici latini, Nerone avrebbe deciso di far erigere la sua sontuosissima Domus Aurea, sulle ceneri del fantomatico incendio del 64.

Sicuramente nel 66 tale villa era già agibile, visto le feste che Nerone vi teneva in essa. Non solo, ma negli stessi viali che attraversavano i giardini della sua villa, Nerone avrebbe fatto crocifiggere i poveri 'cristiani' (ritenuti responsabili dell'incendio: v. Tacito) a cui veniva poi appiccato il fuoco al fine di rischiarare (sic!) le notti 'folli' dell'imperatore!..

SI BADI BENE: nei giardini della Domus Aurea, che doveva essere ancora costruita, visto che l'incendio era un evento recentissimo!!...

Se l'incendio si fosse sviluppato nel 64 (cioè nell'anno in cui Giuseppe Flavio era a Roma e che però NON ne parla), come avrebbero potuto le maestranze al servizio dell'imperatore edificare la monumentale Domus Aurea, reperire tutti gli arredamenti da ogni parte dell'impero, in soli due anni, quando almeno un anno era necessario per approntare il progetto, verificare la fattibilità dell'impresa ed il reperimento dei materiali per la costruzione???...

L'unico modo per avere un minimo di convergenza, è quello della tesi che EFFETTIVAMENTE si sviluppò un incendio durante il regno di Nerone (altri se ne svilupparono sotto altri imperatori), tuttavia non solo non ebbe la portata di quello catastrofico apparentemente descritto da Tacito(*) nei suoi Annales (10 quartieri su 14!), descrizione che ben si adatta al devastante incendio avenuto nell'ultimo anno di regno di Tito (78-79), ma, cosa ancora più importante, tale incendio si sviluppò NON dopo il 60-61, altrimenti Nerone non avrebbe MAI potuto usufruire della Domus Aurea solo due anni dopo il 64!

Cita:

Alessandro Massa ha scritto:

Cita:

Ferruccio Rondinella ha scritto:

Andrea Massa cosa contesti col tuo intervento? Cosa hai capito di quello di Cosimo Miglietta? L'incendio fu un evento arcitestimoniato, perciò non è credibile II silenzio di uno storico che, combinazione, trovavasi proprio a Roma in quell'occasione. Immaginiamo un giovane rampante diplomatico israeliano col talento giornalistico che alla fine dell' estate del 2001 sì rechi a visita dal presidente Bush, assiste in diretta all'attacco delle torri gemelle, racconta della sua missione diplomatica in USA e non parla dell' attentato al simbolo del potere mondiale. Persone con la mentalità di Piscedda ritengono che ciò sia ammissibile. Anche tu?
.


Ho capito. Tutto ciò che discorda dal Vangelo secondo Flavio è menzogna, è chiarissimo. Non conta il fatto che ci siano tre-quattro-cinque fonti indipendenti che attestano l'incendio, conta solo il dogma flaviano. E, dato che Flavio che pure attorno al 65 era a Roma non ci parla della congiura di Pisone, dobbiamo dedurre che non ci sia mai stata in realtà? Oppure, visto che non fa cenno alle crudeltà di Nerone, dobbiamo dedurre che fosse un agnellino... Giusto? Era a Roma e non fa cenno di nulla, quindi la conseguenza logica del tuo approccio dovrebbe essere che anche questi eventi non sono storici.
.


"..Ho capito. Tutto ciò che discorda dal Vangelo secondo Flavio è menzogna, è chiarissimo.."

Ora si sconfina decisamente nel 'patetico'!... Atteggiarsi a vittime per fare il carnefice, è uno dei più abusati e beceri strumenti della confutazione clericale, il cui uso, inziato contro gli gli eretici, contro gli gnostici e contro gli ebrei circa 19 secoli fa, si è praticamente protratto sino ai giorni nostri!..

Il clero falsario si lamenta ipocritamente quando si tira in ballo la devastante pratica pedofila tra le file dei preti cattolici, ma poi NON SI VERGOGNA minimamente di gettare fango su persone come il defunto Morton Smith, tacciato di omosessualità(**), al fine di screditarne il suo lavoro e la sua eccezionale scoperta presso il monastero di Mar Saba (v. la lettera di Clemente Alessandrino).

Secondo i padri eresiologi, gli gnostici erano dediti a rituali e pratiche religiose turpi, con orgie e quant'altro, ma quando un Frontone qualunque accusa i cattolici 'ortodossi' delle STESSE pratiche, allora si tratta di menzogne e di malevoli 'blasfemie' anticristiane (sic!)

"..E, dato che Flavio che pure attorno al 65 era a Roma.."

Falso!!..Giuseppe Flavio è CHIARISSIMO in merito!.. Egli ci dice che nel suo 27esimo anno di età si recò a Roma. Giuseppe era nato nel 37: se la matematica non è un'opinione, 37+27 fa 64, NON 65!...

La favola dell'incendio del 64 venne inventata nel tardo Medioevo (Poggio Bracciolini?), per giustificare truffaldinamente la circostanza che Pietro venne fatto giustiziare da Nerone, dal momento che la verità alla base di tale evento era improponibile: tentato omicidio di Simon Mago, insieme alla sua banda di cinici assassini (v. il massacro dei coniugi Anania e Sapphira, ritenuto NECESSARIO (sic!) da Origene, il quale giustificò pienamente l'operato dell'assassino Pietro!!...)

"..non ci parla della congiura di Pisone.."

Giuseppe ne parlò sicuramente: solo che ciò scrisse venne fraudolentemente espunto dalle sue opere! (questo perchè la realtà storica fu ben diversa da come la conosciamo oggi, a causa dei falsificatori clericali!)

Orosio, factotum di Agostino, scrisse, in merito all'espulsione dei giudei da Roma nel nono anno di Claudio, che anche Gisueppe Flavio era d'accordo con tale data (in realtà apparente): tuttavia, non si trova traccia di tale passaggio nelle opere di Giuseppe Flavio: ergo, il passaggio venne espunto e non è difficile capire il perchè. Questo non è il solo caso di espunzione di passaggi scomodi ed imbarazzanti dalle opere di G. Flavio, in quanto ve ne sono una miriade!

"..Oppure, visto che non fa cenno alle crudeltà di Nerone, dobbiamo dedurre che fosse un agnellino..."

Rispetto a certi 'santi' criminali dell'apparatik cattolico, Nerone fu più che un agnellino!!.. Costantino I, che fu infinitamente più criminale di Nerone, è stato definito 'grande' dal clero cattolico ed ancora ogi venerato come un santo dalla chiesa bizantina, in virtù dei grandi favori che questo imperatore fece al clero catto-cristiano: squallido esempio di quel relativismo che pure si intenderebbe condannare, secondo i falsi stilemi mentali di un clero tra i più falsi ed ipocriti del mondo!


_____________________________________

(*) - il quale, sicuramente, non scrisse MAI un pistolinata del genere!..

(**) - come se uno studioso omosessuale non possa essere credibile come uno 'etero'.


Veritas

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Ultima modifica di Veritas il 14/12/2012, 15:12, modificato 1 volta in totale.


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perché non si parla di cristiani durante il cd cristianesimo primitivo? Perché i segusci di Gesù erano definiti con nomi diversi, tra cui discepoli della nuova via o appartenenti alla setta.



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Cita:
Hannah ha scritto:

perché non si parla di cristiani durante il cd cristianesimo primitivo? Perché i segusci di Gesù erano definiti con nomi diversi, tra cui discepoli della nuova via o appartenenti alla setta.
.


No Hannah...Il motivo è perchè nel I secolo della nostra era non esistevano ancora cristiani cattolici. Inoltre Gesù fu uno gnostico genuino, cresciuto alla scuola gnostica di Giovanni il Battista. Tutto quello che è stato detto dai padri 'fondatori' circa i cristiani del I secolo è pura menzogna.

Veritas

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Ultima modifica di Veritas il 14/12/2012, 19:38, modificato 1 volta in totale.


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Il livello gnostico c'è e non si può negare ed è uno dei pochi aspetti che permette di ricostruire una certa continuità tra vecchio e nuovo testamento, nonché con altre religioni.Tuttavia, non si possono trascurare gli altri livelli. È impensabile che le masse possano avere accesso al livello gnostico ma gli altri livelli, seppur "elaborati” non vanno trascurati. La loro strumentalizzazione è un discorso a parte. Credo che nulla sia durati tanto al mondo come le tre religioni monoteiste. Sono cambiati re, regnanti, sistemi politici ma il fulcro è rimasto intatto. Anzi, il fatto che ci sia un messaggio gnostico velato, forse ne ha favorito la sopravvivenza.



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Da: http://www.facebook.com/groups/157771280931674/

Cita:
Giuseppe Verdi:

Credo che questo sia il capostipite dei sostenitori di Giovanni di Gamala...
E' del 1929.

- Daniel Massè: "L'Enigme de Jésus-Christ" -

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=360922300669819&set=o.157771280931674&type=1&relevant_count=1&ref=nf

Qualcuno l'ha letto?
.


Dando un'occhiata all'indice del libro, come appare nella URL specificata sopra, la mia attenzione si è fermata su questo passaggio dell'indice stesso:

CHAPITRE II: LE JUIF APOLLOS D’ALEXANDRIE

Questa circostanza mi ha fatto ricordare di esporre un aspetto che avevo scoperto nel corso delle mie ricerche e che però era entrato accidentalmente nel 'dimenticatoio'.

L'aspetto a cui mi riferisco, è quello relativo al fatto che la citazione degli Atti riguardante 'LE JUIF APOLLOS' (il giudeo Apollo) è una delle infinite mistificazioni contenute nei testi neotestamentari, dal momento che tale 'Apollos' nella città egiziana di Alessandria era conosciuto con tutt'altro nome o pseudonimo, e che fu solo ad Efeso che egli venne conosciuto come 'Apollo'.



Veritas

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Ultima modifica di Veritas il 20/12/2012, 06:25, modificato 1 volta in totale.


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Caro Veritas, ottime osservazioni !


zio ot [;)]



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Veritas, stai leggendo la mia ricerca?

Aspetto le tue considerazioni qui->http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=12611&REPLY_ID=261302



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MessaggioInviato: 23/12/2012, 12:00 
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Pier Tulip ha scritto:

Veritas, stai leggendo la mia ricerca?

Aspetto le tue considerazioni qui->http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=12611&REPLY_ID=261302
.


Sto cercando il tempo per farlo, visto che al momento sono oberato di lavoro. (sto cercando di 'stringere' il più possibile, in modo da poter sperare di concludere il mio lavoro entro un paio di anni, come ho già annunciato)

Colgo l'occasione per riproporre un passaggio da un mio precedente post. ( http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=14250 )

Cita:
Veritas ha scritto:

..vale la pena ricordare che coloro che diedero vita (su 'commissione' del potere secolare del tempo) al culto catto-cristiano ed alla sua letteratura 'sacra' - vangeli ed altro - furono dei teologi gentili e sacerdoti dei vari templi pagani del tempo: probabilmente gli stessi sacerdoti che venivano chiamati 'flamini minori'. Costoro formavano il LUCOS (da cui Luca, il presunto autore dell'omonimo vangelo), vale a dire un consesso di esperti religiosi di varia estrazione, tra cui i superstiti del defunto 'GIUDEO-CRISTIANESIMO' (defunto a causa della sconfitta definitiva dei giudei nella guerra di Bar Kockbah: 132-135), traditori del mondo rabbinico, traditori del mondo gnostico-gesuano, oltre che gli esperti pagani di cui sopra. Tra questi esperti vi furono sicuramente Marcione, Valentino, Polycarpo di Smirne, Aniceto ed altri.
.


Come puoi constatare, la circostanza che io sia 'ferocemente' storicista, non mi impedisce affatto di affermare che i VERI fondatori del culto catto-cristiano furono, per la maggior parte, soggetti genuinamente pagani, i quali con la mitologia, e con tutti i suo fantasiosi e stupefacenti aspetti, erano di casa. Si tratta di pura verità e quindi impossibile, oltre che assurdo, negarlo!

La cosa NON dovrebbe stupire più di tanto, dal momento che il culto catto-cristiano venne pensato per una 'platea' quasi esclusivamente pagana, e NON giudea, visto che solo un folle avrebbe potuto immaginare di convertire i giudei proponendo loro un culto dal 'sapore' palesemente pagano, zeppo di riferimenti ed accostamenti mitologici, come del resto appare ancora oggi agli occhi del mondo ebraico che, almeno ufficialmente, preferisce non esprimersi in merito, per non mettere a repentaglio i forti introiti dovuti al turismo religioso cristiano in Palestina.

Tuttavia, sebbene il culto catto-cristiano nacque in un'ottica palesemente filopagana (e quindi mitologica), piuttosto che filogiudaica, giungere ad affermare che il carattere Gesù di Nazareth sia di origine 'sintetica', cioè non storica, è quanto di più fuorviante si possa immaginare!..

La verità fu che attorno al carattere storico Gesù di Nazareth, il cui alveo di origine fu quello dello gnosticismo giovanneo-nasureo, venne costruito un culto palesemente filopagano, dal momento che coloro che si intendevano convertire ad una visione di vita quotidiana più mite, più tollerante(*) verso le ingiustizie e gli arroganti maltrattamenti da parte dei più potenti, erano i più inquieti ed i più insoddisfatti tra i sudditi dell'impero: vale a dire la gente umile e povera del popolino e la marea di schiavi appartenenti alla ricca aristocrazia fondiaria, da cui essi venivano brutalmente sfruttati, in maniera a dir poco bestiale!...

Fu da questa genia di esseri cinici e perversi(**), che ebbe origine il clero cattolico, il quale, nel corso dei lunghi secoli della sua storia tutt'altro che edificante, mantenne inalterata quella che fu la più peculiare delle sue caratteristiche iniziali: vale a dire il suo totale asservimento al potere secolare, anche se dai molteplici volti...(l'ultimo, ma NON ultimo, quello nazista!)

__________________________________

(*) - in attesa del premio finale: cioè il 'paradiso' post-mortem, sic!..

(**) - a cui si affiancarono, per un processo del tutto naturale, anche scrittori e storici come Svetonio, Tacito ed altri, uniti dalla comune volontà dissacratoria verso Nerone, in quanto palesemente nemico di quella classe sociale che fu matrice dei letterati latini appena citati: vale a dire l'aristocrazia senatoria, atavicamente nemica della struttura imperiale sin dai tempi di Giulio Cesare: finito sotto i colpi di tale genia satanica, fatta passare ancora oggi quale il 'non plus ultra' della democrazia (sic!), quando in realtà si trattò di 'boiardi' ante-litteram!!...


Veritas

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MessaggioInviato: 23/12/2012, 12:05 
Cita:
Dal precedente messaggio :

...La cosa NON dovrebbe stupire più di tanto, dal momento che il culto catto-cristiano venne pensato per una 'platea' quasi esclusivamente pagana, e NON giudea, visto che solo un folle avrebbe potuto immaginare di convertire i giudei del tempo, proponendo loro un culto dal 'sapore' palesemente pagano, zeppo di riferimenti ed accostamenti mitologici, adatti sicuramente ad affascinare un 'audience' pagano e NON certo giudeo!.
.


Sebbene ancora oggi, malgrado i lunghi secoli di 'purghe' dei 'sacri' testi cristiani, gli elementi paganeggianti siano ancora molti nel contesto neotestamentario, tuttavia in origine (metà, circa, del II secolo) essi dovevano risultare molto più numerosi di quanto non lo siano adesso, dal momento che, come ci informa Celso nel suo 'Del Discorso Veritiero', citato da Origene, i 'missionari cristiani' (leggi padri della chiesa) furono costretti a riscrivere ex-novo i loro 'libri' (cioè i vangeli) circa 4 o 5 volte: probabilmente dietro le 'feroci' e divertite critiche degli eruditi pagani che, come Celso, cercavano inutilmente di mettere in guardia i 'poveri di spirito' dal cadere dentro le maglie della rete degli 'aracnoidi' cattocristiani!..(presunti apostoli ed altro).

Da tenere presente che sino alla morte di Marco Aurelio, l'ultimo degli Antonini che si adoperarono per la nascita del catto-cristianesimo, nessuno si azzardava, pena sicura morte (come accaduto a molti gnostici gesuani del tempo, poi fatti cinicamente passare come 'martiri cristiani', sic!), ad avanzare critiche verso i falsari cattocristiani, e fu per questo che Luciano di Samosata, il quale si trovò a scrivere in piena epoca antonina, fu costretto a ricorre ad una sorta di allegoria 'criptica', al fine di esporre la sua verità circa molteplici aspetti riguardanti il catto-cristianesimo delle origini: una verità che Luciano - come del resto il suo amico Celso - sicuramente conosceva alla perfezione, stante il contenuto dei suoi riferimenti 'criptici'!..


Veritas

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MessaggioInviato: 24/01/2013, 17:28 
Cita:
Daniele De Vecchi @Mauro Pesce

"Cercare di scavare nella storia di Gesù con spirito critico, per scoprire come effettivamente le cose sono andate è una straordinaria, pericolosa e terribile lotta con sè stessi perché si tratta di scorticare da noi stessi le nostre convinzioni tradizionali..."

Grazie professore da queste sue righe ho iniziato lo scavo...
.


Ho già scritto in proposito, rispondendo ad Hannah, ciò che si evince dalle parole del prof. Pesce, oggi una potenziale 'pedina molto importante nel tentativo di rinnovamento, visto che agisce dal 'di dentro'.

Se oggi tutti gli eruditi di origine confessionale, ragionassero come il prof. Pesce, forse non sarebbe così lontano il giorno in cui la verità storica esploderà in tutta la sua 'rabbia' repressa!...


Veritas

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MessaggioInviato: 07/02/2013, 17:54 
Dalla bacheca di Betty Galanti:

Cita:
NON ACCETTO RICHIESTE DI AMICIZIA DA ANTISEMITI, IDIOTI CHE CREDONO NEI PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION, TESTE VUOTE CHE PENSANO CHE TUTTI GLI EBREI SIANO MASSONI E CATTIVI, IGNORANTI CHE PENSANO CHE I MASSONI SIANO IL MALE, POVERE PECORE CHE CREDONO CHE LA QABBALAH SIA LA SMORFIA NAPOLETANA. TANTOMENO DAI DETRATTORI DEL CLERO CRISTIANO E DAI CRETINI CHE PENSANO CHE LA CHIESA IL MALE DEL MONDO. INVITO TUTTI QUESTI ESSERI SUBUMANI A NON CHIEDERMI L'AMICIZA. GRAZIE.
.


"...idioti che credono nei Protocolli dei Savi di Sion..... tantomeno dai detrattori del clero cristiano e dai cretini che pensano che la chiesa sia il male del mondo.."

Difficile pensare che ci possano essere persone che abbiano idee confuse come e più di questo ameno personaggio, a cui nessuno ha ancora spiegato che la matrice dell'infame documento noto come il 'Protocollo dei Savi di Sion' è stato proprio quel mondo clericale di cui lei si erge ad esilarante paladina!... Fortunatamente non tutti gli attuali ebrei la pensano come lei.


Giannino

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MessaggioInviato: 13/02/2013, 07:10 
ALLUCINANTE!!

Quello che segue è un tangibile esempio che mostra come una certa sezione di Facebook sia diventata 'cosa nostra', anzi 'cosa loro', dove qualcuno che 'può' (v. la mia bannatura) può esercitare impunemente e spudoratamente la più odiosa delle censure.

Nella pagina http://www.facebook.com/groups/157771280931674/ Stefano Manni (Barionu) ha proposto questo link:

Stefano Manni:

Per i miei lettori : attenzione, se leggete attentamente il topic , vedete che sono il primo a dire che petrò primogenito è un ' ipotesi fortemente speculativa : http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=23099876&st=15
Significato di Petròs - page 2 - Personaggi
consulenzaebraica.forumfree.it

Ebbene, per quanti tentativi abbia fatto, NON SONO RIUSCITO a far apparire la pagina!...A volte la pagina appariva per un attimo poi scattava l'apparato censorio.

In un thread aperto in tale pagina, io avevo esposto la mia ricostruzione circa il REALE significato del termine PETRÒS, il quale non ebbe NULLA a che vedere con pietra, roccia, etc., ma con l'ebraico PETER, significante 'primogenito'!...Evidentemente tale ricostruzione dà MOLTO fastidio a 'chi può': da qui il ricorso alla spudorata e vergognosa censura nei miei confronti!...Ciò che comunque a me interessa, è il fatto che tutto ciò rappresenta una palese conferma che quanto esposto da me è VERITA' 'sonante', e per questo essa da MOLTO fastidio!

NOTA IMPORTANTE:

la censura di cui sopra è resa possibile per il fatto che il link fornito da Stefano Manni, 'passa' attraverso Facebook. Tuttavia, coloro che volessero accedere a tale pagina, possono farlo cliccando su questo link: http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=23099876


Veritas

(Giannino Sorgi su Facebook)

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"..la verità è come la menzogna;
quando essa si manisfesta, viene
riguardata da molti come una nemica.."


- Tertulliano -

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MessaggioInviato: 14/02/2013, 01:03 
Cita:
Tatiana Bogdanova:

Caro Giannino, come te la spieghi il n. 265 papi in 2000 anni? Quanti anni di pontificato toccherebbe ad ognuno? E' allucinante anche questo!
.


Ciao Tatiana!

Non ho afferrato bene quale sia l'elemento che genera il tuo stupore...Comunque, possiamo fare una media per rispondere alla tua domanda.

La religione catto-cristiana (e NON semplicemente 'cristiana'!) non ha ancora raggiunto i duemila anni, essendo stata fondata tra il 140 ed il 150, cioè nella prima metà del II secolo della nostra era.

Ora, considerando che il VERO primo vescovo della 'chiesa cattolica apostolica romana' (l'attributo 'cristiana' verrà in un secondo tempo) fu ANICETO, eletto, grazie alla corruzione di parte dei presbiteri elettori (v. Tertulliano)(*) intorno all'anno 156. Sicuramente Anicetus, da cui Aniceto, non fu il nome di questo personaggio, ma un mero attributo.

Considerando che da allora sono trascorsi 2013 - 156 anni, ciò vuol dire che mediamente ad ogni papa sarebbe toccato un periodo di 'regno' di circa:

2013 - 156 = 1857 : 265 = 7 anni.

Non so però se era veramente questo ciò che volevi sapere....


Ciao!

______________________________________

(*) - la vittima di tale corruzione - la prima di una serie infinita nella storia della chiesa e del clero cattolico - fu Valentino, il quale aveva molte più qualità e titoli per essere eletto. L'umiliazione subita, condusse ben presto Valentino ad abbandonare l''allegra' compagnia di corrotti, così come aveva già fatto Marcione, probabilmente nauseato dalla sparizione di tutta o una parte della somma di ben 200.000 sesterzi che lo stesso Marcione, per conto del potere secolare del tempo (Imperatore + Senato), aveva versato nelle casse del team incaricato di gettare le basi e scrivere la letteratura del nuovo culto: quello catto-cristiano, costruito sulla falsariga di quello giudeo-cristiano, fondato in Antiochia tra l'85 ed il 90, e comunque prima che a Jamnia, città costiera della Giudea, si tenesse un famoso sinodo rabbinico (primi anni 90).


Veritas

_______________________________

Chi non conosce la verità è uno sciocco,
ma chi, conoscendola, la chiama bugia,
è una canaglia.


- Bertolt Brecht -

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