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Hannah ha scritto:
Al di fuori del mondo cristiano abbondano le interpretazioni alternative. Si va da chi afferma l'assoluta invenzione di tutta la faccenda a chi parla di finali diversi, Il punto di vista ebraico è interessante nella misura in cui attesta l'esistenza storica del personaggio Yeshua. Non mi risulta che il mondo ebraico neghi la sua esistenza. È normale che ne parli in modo completamente diverso rispetto al mondo cristiano. Pare che la versione prevalente sia quella di considerarlo un malvagio, evitando di nominarlo direttamente ma attraverso maledizioni e riferimenti indiretti. Tuttavia, le versioni prevalenti, parlano della sua morte a Gerusalemme (ovviamente senza resurrezione). È normale tutto questo perché se il cattolicesimo ha strumentalizzato il discorso Gesù, estrapolandolo dal suo contesto, l'ebraismo per sopravvivere, ha dovuto attaccarlo alle origini.Il fulcro del messaggio di Gesù è che non c'è bisogno di templi, sacerdoti o precetti perché ogni uomo è il vero tempio di Dio. Laddove il tempio, l'organizzazione, i sacerdoti, eccc. erano un centro di potere e di ricchezza incredibili, Gesù aveva smantellato tutto.L'abilità dei fondatori del cattolicesimo fu quello di strumentalizzare tutto il discorso ai fini della nascita di un'altra religione.
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"..Il fulcro del messaggio di Gesù è che non c'è bisogno di templi, sacerdoti o precetti perché ogni uomo è il vero tempio di Dio.."Cara Hannah, come puoi riconoscere da te stessa, tu continui a fare riferimento ad una figura idealizzata che nulla, o quasi, ha in comune con il personaggio reale, vale a dire quello della storia!..
Come accade anche per tutti gli altri fedeli cristiani, la tua visione idealizzata di Gesù di Nazareth deriva, putroppo, da quella mistificata e distorta prodotta, per fini inconfessabili, dal magistero cattolico: vale a dire per stabilire, attraverso il plagio mentale e morale, il dominio psicologico e poi politico-religioso su quegli individui che non riescono a vivere serenamente senza una prospettiva di continuità del proprio ego, anche dopo la barriera della morte(*).
Nessuno meglio di me può capirti, visto che il 'patos' ed il travaglio esisetnziale è stato praticamente lo stesso come per te. Anch'io, infatti, prima di iniziare le mie ricerche, credevo in un Gesù divino, sebbene lo immaginassi ben diverso da quello proposto dal clero infingardo ed assassino (v. l'inquisizione cattolica). Ma, 'all'apparir del vero', come scrisse il poeta, la mia personale 'fortezza' esistenziale crollò, di fronte all'evidenza dei dati e dei fatti che cominciavano, quasi come in una 'danza' macabra, a 'saltellare' impietosi di fronte ai miei occhi.
Tuttavia, il grande merito di tutto ciò, a completa perequazione del travaglio esistenziale attraversato, è stato quello di aver intrapreso un percorso psicologico virtuoso, il quale mi ha portato alle mie attuali convinzioni esistenziali, le quali sono quelle tipiche degli agnostici, sebbene 'sui generis'.
Tornando alle tue remore, io ho più volte cercato di far capire a tutti coloro che vogliono credere ad oltranza - malgrado le infinite prove circa gli inganni e la mistificazione storica operati dal clero falsario - che se si vuole credere a questo o a quell'altro aspetto di Gesù, a questo o a quell'altro aspetto della sua presunta predicazione 'cristiana'(**), è ASSOLUTAMENTE necessario analizzare bene prima il reale carattere storico del personaggio in oggetto: 'conditio sine qua non' per tentare di capire cosa potrebbe aver detto realmente e cosa no lo storico Gesù di Nazareth.
Tieni presente, come un esempio, che NON E' ASSOLUTAMENTE vero che Gesù di Nazareth fu un analfabeta, il quale non avrebbe frequentato la scuola, come si cerca di dare ad intendere nella letteratura 'canonica' (quella 'apocrifa' è di tutt'altro avviso!), dal momento che Gesù NON SOLO frequentò con ottimo profitto la scuola, ma si trattò di accademie di alto livello (Hillel), e questo grazie alle risorse economiche dei ricchissimi nonni materni (v. i vangeli dell'Infanzia).
Grazie a questo 'backgorund' scolastico, l'uomo Gesù fu in grado di scrivere un certo numerosi di testi, i quali, manco a dirlo, stridevano 'sonoramente' con il castello di menzogne e di inganni attraverso i quali i padri 'fondatori' diedero vita all'allucinante culto catto-cristiano! E questo, come è facile immaginare, è il motivo per cui tali testi scritti da Gesù non sono giunti sino a noi. (quasi sicuramente, comunque, copie di tali lavori sono ancora conservati negli oscuri meandri sotterranei degli archivi vaticani).
Per quanto possa essere difficile crederlo, ancora oggi è disponibile all'erudizione planetaria un testo scritto originariamente da Gesù, anche se nessuno, che non appartenga alle alte sfere clericali, potrà mai dire quanto questa copia sia aderente al vero scritto originario. Ovviamente, nessun erudito sa che quel testo venne scritto da Gesù, in quanto, apparentemente, esso è attribuito a tutt'altro personaggio.
Vi sono cose descritte nel magistero catto-cristiano, che hanno un reale fondamento di verità storica. Tuttavia, il modo di riportare e descrivere tali aspetti, assolutamente mistificato e distorto, rende il globale contesto del tutto falso e destituito della pur minima credibilità!
"..Tuttavia, le versioni prevalenti, parlano della sua morte a Gerusalemme.."Assolutamente no!.. Le registrazioni talmudiche parlano della cittadina di Lydda (oggi LUD), situata a cira 20 miglia a nord-ovest di Gerusalemme, quale luogo in cui Gesù venne prima processato e poi giustiziato mediante LAPIDAZIONE.
Che questa sia la verità storica ci è dimostrato, tra l'altro, anche dalla circostanza che i falsari del III-IV secolo si inventarono di sana pianta la figura di un santo, al fine di celebrare e venerare il VERO luogo della 'passione' di Gesù, senza generare sospetti tra i gentili di quei tempi.
Il fittizio santo in questione fu S. GIORGIO, il quale, manco a dirlo, venne processato a Lydda da 72 'giudici' (cioè quanti furono i sinedristi che processarono Gesù), prima di venire giustiziato 'ripetutamente' - in quanto egli 'risorgeva' puntualmente, sic! - attraverso modalità sempre diverse!
Nel sesto secolo, papa Gelasio fece rimuovere tale santo dal martiriologico della chiesa cattolica apostolica romana, in quanto si trattava di una figura del tutto assente sul piano storico (come già detto, si trattava di una figura fittizia inventata di sana pianta).
"..Pare che la versione prevalente sia quella di considerarlo un malvagio.."Attenzione, qui è assolutamente necessario fare un distinguo!..
A ritenere Gesù un malvagio NON furono i giudei del popolino, i quali, come Gesù, detestavano l'alta borghesia farisaica, i monarchici legati al comparto erodiano e la casta sacerdotale del tempio: tutti elementi proni, per i loro interessi, al potere del dominatore romano!.. Cosa questa che classificò loro, agli occhi del popolino, come degli infami collaborazionisti dei romani.
Coloro che ritennero Gesù un malvagio(***) furono soprattutto i sacerdoti del tempio, in quanto Gesù, nel periodo in cui iniziò l'assedio di Gerusalemme da parte delle legioni di Tito, quasi sicuramente, grazie alla sua posizione di caporibelle di un consistente numero di giovani galilei, realizzò le sue personali vendette.
Come conseguenza di ciò, il criminale sommo sacerdote Anania, mandante dell'omicidio dell'amato fratellastro di Gesù, vale a dire di Giacomo il Giusto (v. Antichità Giudaiche di G. Flavio), attraverso l''esecutore' erodiano Paolo/Shaul e la sua banda di assassini, venne assassinato dai ribelli nel corso dell'assedio e prima che la città di Gerusalemme cadesse nelle mani dei legionari romani. Da ciò il profondo odio (ereditato poi da una parte dei successivi giudei della diaspora) del comparto sacerdotale giudaico verso Gesù, definito da tale contesto religioso un 'malvagio'.
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(*) per un assetto confortevole del proprio 'io', di fronte all'inquietante problema esistenziale, è sufficiente la sola fede in Dio. Questo è quello che avevano compreso gli illuministi del XVIII secolo, i quali, attraverso le speculazioni panteistiche del secolo passato e di quello corrente (v. Spinoza), avevano finito con l'aderire, nella maggior parte dei casi, all'idea DEISTA, e cioè un concetto religioso che escludeva tutto ciò che vi era di immanente nella visione religiosa (come, ad esempio, dii e figli di Dio 'incarnati', messaggi 'rivelati', profeti, vergini 'theotokos', santi, apostoli, etc.), lasciando intatto il solo concetto del trascendente: vale a dire la sola e semplice fede in Dio ed in nient'altro. A tale modello religioso venne dato il nome di DEISMO, ed è questo l'UNICO tipo di fede che può essere messo sullo stesso piano del razionalismo ateo.
(**) - Gesù NON fu MAI un cristiano, ma uno GNOSTICO genuino, sebbene egli abbia finito con il personalizzare il suo modello gnostico, tanto che i Mandei/Nasurei della Mesopotamia sud-orientale - dove si rifugiarono i superstiti seguaci di Giovanni il Battista (cioè i 'Nasurei) - hanno scritto nei loro testi sacri che Gesù fu un 'riformatore di culti'.
(***) - v. l'aneddoto talmudico relativo all'età di Balaam/Gesù (Yeschu), in cui quest'ultimo è fatto apparire, per l'appunto, come un 'sanguinario'.
Veritas
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