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MessaggioInviato: 24/01/2013, 01:55 
Il messaggio che segue è stato già pubblicato, in forma di commento al presente thread, sulla mia bacheca Facebook

________________________________

CLAMOROSO!!!...

La satanica 'santa' inquisizione cattolica dei secoli passati, ha praticamente ammesso che Gesù, in un determinato periodo della sua vita, si recò in Babilonia e, con tutta probabilità, anche oltre. (sino ai confini dell'India nord-occidentale: v. Bactria o Bactriana)

E' da tanti anni, ormai, che vado affermando che la cosiddetta prima Epistola di Pietro oltre a NON essere stata scritta da questo personaggio, contiene, in realtà, un po' di materiale, soprattutto nel finale, che una volta era appartenuto ad una lettera scritta da Gesù ai parenti e discepoli che erano rimasti in Giudea. Quella riportata sotto è, per l'appunto, la parte finale dell'Epistola in oggetto.

..................................

1ª Epistola di Pietro:

5:12 - Per mezzo di Silvano, nostro fedel fratello, com’io lo stimo, v’ho scritto brevemente esortandovi; e attestando che questa è la vera grazia di Dio; in essa state saldi.

5:13 - La chiesa che è in Babilonia eletta come voi, vi saluta; e così fa Marco, il mio figliuolo.

5:14 - Salutatevi gli uni gli altri con un bacio d’amore. Pace a voi tutti che siete in Cristo.


...................................

Anche coloro che hanno poca dimestichezza con il latino, leggendo la Vulgata di Gerolamo - un testo rimasto canonico sino al secolo scorso - non tarda a rendersi conto che non vi è NULLA nel finale della 1ª Epistola di Pietro, come riportata da Gerolamo, che possa far pensare ad una chiesa!!..In realtà, l'ELETTA 'che è in Babilonia' altri non fu che Maria SALOME' di Magdala, sposa di Gesù e madre dei suoi due figli (Giovanni detto 'Marco', presunto quarto evengelista, e Giuseppe detto Barnaba, primogenito della coppia).

Grazie alla letteratura apocrifa, sappiamo che Maria Salomè fu anche una discepola di Gesù e quindi un'ELETTA come gli altri adepti della setta guidata dal Nazareno. (per ciò che concerne la setta guidata da Giovanni il Battista, il discorso è assolutamente speculare, essendosi trattato di due sétte gnostiche, dove i 'prescelti' - i seguaci della setta - erano definiti anche 'ELETTI'). Ecco dunque perchè il finale dell'Epistola recita: "..eletta come voi..", dal momento che Maria Salomè era a sua volta un eletta al pari di tutti i seguaci del MAESTRO GNOSTICO Gesù di Nazareth.

Un altro prezioso elemento a supporto della ricostruzione di cui sopra (vale a dire il viaggio e la permanenza di Gesù e della sua famiglia 'ridotta' in Babilonia) ci viene fornito dalla 1ª Epistola di Giovanni: l'unica, delle tre attribuite a questo 'enigmatico' personaggio, ad essere stata scritta da lui, in quanto le altre due, secondo quanto recitato dal canone voluto da papa Gelasio, sarebbero state scritte da Giovani il 'presbitero', il quale chiuse la sua vita ad Efeso, insieme a Giovanni detto 'Marco', presunto 4º evangelista.

La particolarità di questa prima Epistola di Giovanni, risiede nel fatto che nel passato (almeno sino a tutto il XVIII secolo) questa epistola era chiamata anche 'LETTERA AI PARTI'!!..

Non ci vuole molto a chiarire l'apparente enigma, se si riflette sulla circostanza che ai tempi di Gesù tutta l'area orientale della Mesopotamia, e quindi anche Babilonia, era sotto il dominio dei Parti: eterni nemici dei romani!... Risulta difficile stabilire oggi quanto del materiale scritto originariamente da Giovanni nella sua lettera, sia confluito nella attuale lettera attribuita pseudoepigraficamente a lui e che tutti conosciamo...

Grazie ad Origene, oggi sappiamo che, secondo lui, i pagani del tempo confondevano gli atti compiuti da Simon Pietro con quelli compiuti da Gesù. La vicenda della reale paternità della 1ª Epistola di Pietro, ci fa capire, senz'ombra di dubbio, che non furono solo i pagani a fare confusione tra Pietro e Gesù, ma anche i padri della chiesa!...(ovviamente, coloro che attribuirono la paternità di tale epistola a Pietro, non si confusero assolutamente, in quanto sapevano bene cosa facevano: mistificare la verità storica, affinche nulla di essa trapelasse attraverso le scritture neotestamentarie).

Per quanto la cosa possa apparire paradossale, anche Eusebio di Cesarea, in base a ciò che ha riportato nella sua Storia Ecclesiastica, appare confondere Gesù con Pietro: almeno in un determinato passaggio del suo lavoro.

Per ciò che concerne l'aspetto legato all'operato dell'inquiszione dei secoli passati, ed al fatto che attraverso tale operato i falsari clericali ammisero praticamente che Gesù era stato in Babilonia, ognuno può prenderne atto visitando la pagina http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=14360 . Il thread che contiene il messaggio si intitola "Il Talmud e la "coda di paglia" dei censori".


Veritas

(Giannino Sorgi su Facebook)

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MessaggioInviato: 24/01/2013, 03:00 
Cita:
La satanica 'santa' inquisizione cattolica dei secoli passati, ha praticamente ammesso che Gesù, in un determinato periodo della sua vita, si recò in Babilonia e, con tutta probabilità, anche oltre. (sino ai confini dell'India nord-occidentale: v. Bactria o Bactriana)
.


Chi volesse documentarsi sull'antico territorio conosciuto anticamente come 'Bactria', può farlo attraverso la pagina WEB http://en.wikipedia.org/wiki/Bactria (la versione in italiano è più sintetica).

Credo sia utile rimarcare, con l'occasione, che ad est il territorio di Bactria confinava (o quasi) con il territorio oggi conosciuto come KASHMIR. Tutto questo vuol dire che le note 'leggende' relative a Gesù nel Kashmir, circolate abbondantemente sul WEB negli anni passati, hanno probabilmente un fondo di verità, con la premessa, però, che Gesù NON morì in Kashmir, come vorrebbero tali leggende, e meno che mai venne sepolto lì, dal momento che egli fece ritorno in occidente, stabilendosi per un certo tempo in Antiochia di Siria, dopo aver fatto lo stesso in Edessa, capitale del regno di Osrhoene(*)

Dal momento che il suo fratello gemello Giuda Tomaso seguì (forse a malincuore: v. gli Atti di Tomaso) il Nazareno nel suo viaggio in oriente, ciò vuol dire che tutte le 'leggende' che vorrebbero anche Giuda Tomaso(**) viaggiante in oriente (India), hanno anch'esse un fondo di verità storica.

Come il fratello Gesù, neanche lui morì in oriente in quanto la sua morte avvenne, quasi sicuramente, nello STESSO anno e nello stesso luogo (Lydda/Lud) ove venne giustiziato Gesù. E' altamente probabile, in base ai dati raccolti, che Giuda Tomaso venne ucciso nel corso dell'arresto del fratello, probabilmente perchè cercò di opporvisi. (dunque, NON Simon Pietro, il quale, all'epoca - anno 72 - era ormai morto da circa 8 anni, sotto il regno di Nerone)

E' altresì probabile, se non certo, che il forte desiderio che spinse Gesù a viaggiare verso l'India, sia scaturito dalla sua infinita venerazione per Pitagora, la cui dottrina impregnava radicalmente la setta dei nasurei (poi ebioniti) guidata da Giovanni il Battista, presso la quale Gesù si formò come gnostico.

____________________________

(*) - ci sono dei luoghi visitati da Gesù che hanno una precisa motivazione storica per le sue visite. Idem per la moglie Maria Salomè di Magdala.

(**) - a volte chiamato anche Taddeo/Addai, quale traslitterazione dell'ebraico THEUDAS


Veritas

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MessaggioInviato: 24/01/2013, 23:49 
Tratto dal Babli Talmud:

Cita:
Sanhedrin 107b - Sotah 47a


".. Cosa fu detto di R. Yehoshuah ben Perachiah?

— Quando re Ianneo uccideva i nostri rabbi, R. Yehoshuah b. Perachiah (e Yeshu) fuggirono ad Alessandria d'Egitto. Quando sopraggiunse di nuovo la pace, Simeon b. Shetach scrisse a lui: 'Da me, (Gerusalemme) la città santa, a te, Alessandria d'Egitto (mia sorella). Mio marito abita dentro di te e io sono desolata'. Allora lui si alzò e partì, e si ritrovò in una certa locanda, dove gli fu riservato un grande onore. 'Quanto è bella questa Acsania!' [1]. Al che (Yeshu) osservò: 'Rabbi, i suoi occhi sono stretti'. 'Sciagurato!..', ben Perachiah lo rimproverò, 'É dunque così che occupi te stesso!..'. Yehoshuah suonò allora 400 volte la tromba e lo scomunicò. Egli (Yeshu) venne davanti a lui molte volte implorandolo: 'Ricevimi!' Ma egli (Yehoshuah) non gli prestò alcuna attenzione. Un giorno (R. Yehoshuah) stava recitando lo 'Shema', quando Yeshu si presentò davanti a lui. Yehoshuah aveva intenzione di riceverlo e gli fece un cenno con la mano. Ma egli (Yeshu), credendo che il maestro lo stesse respingendo ancora una volta, se ne andò e, dopo aver appeso un mattone, lo adorò. 'Pentiti!..', gli disse Rabbi Yehoshuah. Ma egli (Yeshu) replicò: "Io ho imparato così da te: a colui che pecca e spinge gli altri a peccare, non è garantito il perdono". —

Ed un maestro disse: "Yeshu il Nazareno praticò la magia e portò Israele fuori della retta via."


[1] - la parola può indicare sia locanda che la locandiera; R. Yehoshuah la usò nel primo senso, mentre la risposta che gli venne data faceva riferimento al secondo.
.


Dal momento che tale aneddoto registrato nel Babli Talmud è apparentemente collocato ai tempi del re asmoneo Alessandro Janneo, passato alla storia come un re tirannico e crudele, il quale visse a cavallo dei secoli II-I a.c., molti insulsi apologeti clericali e filoclericali hanno tentato di insinuare che il racconto talmudico non si riferisce al Gesù dei vangeli.

Gli esegeti seri, vale a dire quelli realmente laici, sanno perfettamente che i rabbini furono COSTRETTI, a causa delle criminali e sanguinarie 'attenzioni' della 'santa' inquisizione cattolica, a camuffare i loro racconti in modo tale da sviare e confondere gli inquisitori cattolici.

Che lo Yeshu di cui si parla nell'aneddoto di cui sopra sia realmente Gesù di Nazareth, non solo è testimoniato palesemente dall'ultima frase, "Yeshu il Nazareno praticò la magia e portò Israele fuori della retta via", ma anche da un'infinità di altri indizi presenti nel Talmud e, soprattutto, nelle 'Toledoth Yeshu'

"..Quando re Ianneo uccideva i nostri rabbi, R. Yehoshuah ben Perachiah (e Yeshu) fuggirono ad Alessandria d'Egitto..."

Non è improbabile l'eventualità che questo passaggio venne aggiunto fittiziamente nelle pagine talmudiche, al fine di giustificare l'emigrazione di Gesù/Yeshu in Egitto: esattamente come fece l'autore di Matteo, il quale, per giustificare l'improbabile fuga in Egitto della 'sacra' famiglia, si inventò l'assurda 'favola' secondo cui Erode il Grande ricercava Gesù per ucciderlo!.. Da tenere presente che Gesù nacque nel 6 d.c. - v. Luca - cioè quando Erode il Grande era morto ormai da circa 10 anni!!!... (4 a.c.)

E' difficile, a questo punto, stabilire se il racconto talmudico sia una 'parodia' della fuga in Egitto di Giuseppe, di Gesù e di Maria, quale troviamo oggi descritta in Matteo, oppure che sia stato l'autore di quest'ultimo ad ispirarsi al racconto talmudico. Sebbene il vangelo di Matteo venne redatto, come prima edizione, tra gli anni 140-150, l'episodio della natività di Gesù (con tutto ciò che ne consegue), venne sicuramente inserita in Matteo verso la fine del II secolo d.c..

E' altamente probabile che la versione iniziale della natività inserita nel vangelo di Matteo, era DIVERSA da quella che appare ancora oggi in tale testo, in quanto sappiamo, grazie ad un frammento di un lavoro di Clemente Alessandrino, che la geneologia di Matteo puntava diritta alla figura di Maria Vergine, quale 'depositaria' del presunto lignaggio 'davidico' che ella avrebbe 'trasferito' al figlio Gesù, mentre oggi risulta Giuseppe e non Maria quale improbabile discendente davidico...

Tutto ciò servì anche per mistificare le 'calunniose dicerie' (come affermavano i padri apologisti del II e III secolo) diffuse dai giudei della diaspora, adeguatamente informati da quelli della madrepatria. Secondo tali 'dicerie' (leggi verità sonante!), Maria era di nobile lignaggio, discendente da 'principi e governanti', come si legge ancora oggi nel Talmud. Echi della nobiltà regale di Maria, ci giungono anche da 'padri' minori dei secoli successivi al IV.

Ancora una volta vale la pena rimarcare che solo un folle, debitamente informato circa le REALI circostanze, può credere che dei genitori RICCHISSIMI (v. i vangeli dell''Infanzia'), quali furono appunto quelli di Maria Vergine, avrebbero dato la loro unica, giovanissima e bellissima figlia ad un vecchio falegname squattrinato, per giunta anche con figli a 'carico'!!.. (v. il protovangelo di Giacomo). Questo sconcertante aspetto riguarda soprattutto gli studiosi accademici, i quali non possono accampare disconoscenze circa la verità storica, quand'essa si manifesta palesemente in tutta la sua stupefacente realtà e drammaticità!..

Prima di arrivare al punto più importante circa il mio interesse per l'aneddoto di cui all'inizio, vorrei sottolineare che, con tutta probabilità, dietro alla figura realmente storica di R. Yehoshuah ben Perachiah, gli scaltri rabbini, autori dei vari passaggi talmudici, abbiano voluto nascondere la figura di R. Yehochanan ben Zechariah: al secolo Giovanni il Battista!

Che tra i due personaggi, cioè Gesù e Giovanni, fosse nata della 'ruggine', è una verità che non solo 'aleggia' nel 'tessuto' evangelico, ma è palesemente testimoniata dalla letteratura mandea, dove è riportato che Giovanni inizialmente si rifiutò di 'erogare' il battesimo a Gesù. (segno che qualcosa di particolarmente grave doveva essersi verificato tra i due)

Questo fatto doveva essere stato abbastanza conosciuto (e 'stigmatizzato!) dai giudei contemporanei, se gli evangelisti falsari avvertirono la necessità di mistificare il tutto (agli occhi dei loro 'creduli devoti' plagiati, che giocoforza 'raccoglievano' anche le 'calunniose dicerie' dei 'perfidi giudei') affermando che sì, Giovanni inizialmente si RIFIUTAVA di battezzare Gesù, ma questo perchè egli 'affermava' che non era degno di battezzare chi era più grande di lui (sic!). Quando si dice avere il 'culo' al posto della faccia!....

Dopo la sua 'resurrezione' (gnostica, ovviamente!) Gesù, con tutta probalità, chiese a Giovanni di insegnargli le 'arti magiche ' che egli conosceva. (non si deve dimenticare che Giovanni fu maestro, oltre che di Gesù, di Filippo, di Simon Pietro e di suo fratello Andrea, anche di DOSITEO e SIMON MAGO, due noti 'maghi' dell'antichità)(*).

Tuttavia è molto probabile che, a causa di tale presunto 'screzio', Giovanni si sia rifiutato di aderire alla richeste di Gesù (avanzate perchè, probabilmente, egli era ormai un 'Perfetto', un 'Risorto DAI MORTI', un 'Pneumatico', un 'SALVATORE', come lo stesso Giovanni). E fu così che il Nazareno prese la decisione di recarsi alla 'fonte' delle arti magiche, cioè in Egitto (v. i vangeli, Celso, il Talmud, etc.)

"..Ma egli (Gesù), credendo che il maestro lo stesse respingendo ancora una volta, se ne andò e, dopo aver appeso un mattone, lo adorò.."

Questo è il punto 'nodale' a cui miravo sin dall'inizio. L'esegesi CORRETTA di tale passaggio, non solo ci conferma che lo Yeshu dell'episodio fu REALMENTE Gesù di Nazareth, ma che inoltre esso rappresenta anche un'importante chiave esegetica, capace di portare molto lontano coloro che sono animati da buona volontà e da tanta pazienza...

Quando mi sono imbattuto in tutto ciò, io avevo già ampiamente intuito come erano andate le cose ed il tutto, praticamente, è servito a confermare le mie intuizioni. Per il momento posso solo dire che sono arrivato per caso a decifrare tale messaggio 'criptico', celato dietro questo passaggio talmudico, e questo è avvenuto mentre 'sfruguliavo' dentro la mitologia egizia(**)... Dico questo soprattutto per far capire che io NON escludo a priori l'inferenza dell'antica mitologia nelle costruzioni 'evangeliche', purchè, ovviamente, il tutto venga 'maneggiato' con almeno un briciolo di 'grano salis' e senza eccedere nelle 'evoluzioni' mitologiche!..

____________________

(*) - che Giovani il Battista fosse a sua volta un mago, ci è testimoniato anche dalla letteratura dei Mandei, dove è riportato che "Giovanni eseguiva delle 'opere meravigliose' più potenti di quelle di Gesù" (mero campanilismo!). Non credo che si possa ancora equivocare sul reale significato della locuzione 'opere meravigliose', visto che anche SIMON MAGO era 'accreditato' di ciò. (sebbene veniva aggiunto 'con l'aiuto di Satana e NON di Dio', sic!). 'Opere meravigliose' che, nei libri delle favole scritti dagli 'evangelisti', divennero opere 'trascendentali', atte a testimoniare la 'divinità di Gesù' (SIC!!)

(**) - solo l'ottusità di certi accademici 'sui generis', fatalmente 'incagliati' nel groviglio delle millenarie menzogne del clero cattolico, possono effettivamente credere che i rabbini inserirono gratuitamente una tale apparente assurdità, come quella del mattone da adorare, nel loro testo sacro (il Talmud, per l'appunto) senza una precisa ragione!..TUTTO quello che è riportato nel Talmud e nelle Toledoth Yeschu, anche se camuffato da un'apparente veste parodistica, ha un preciso scopo: informare cripticamente il lettore della sconvolgente verità nascosta dai falsari delle origini dietro la loro allucinante 'creatura': il culto CATTO-CRISTIANO!!


Veritas

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MessaggioInviato: 25/01/2013, 13:50 
VERITAS , CI SIAMO MOLTO VICINI :

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=64467453&st=15


resta da capire come si chiamassa veramente Yeshu ( che , come ben sai , è un acronimo )

ma Arbel sembra proprio la vera Nazaret di cui parla Luca

http://originidellereligioni.forumfree.it/?t=63975065




zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 25/01/2013, 15:46 
Cita:
resta da capire come si chiamassa veramente Yeshu ( che , come ben sai , è un acronimo )

ma Arbel sembra proprio la vera Nazaret di cui parla Luca

L'unico nome alternativo per Yeshu è quello riportato nel mio libro.

Arbel non è la Nazareth dei vangeli perché non è facilmente accessibile. Ti sfido a farti una passeggiata da quella sinagoga (che è del IV secolo) fino a Cafarnao.


Ultima modifica di Pier Tulip il 25/01/2013, 15:46, modificato 1 volta in totale.


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Sono state scritte milioni di pagine per commentare i passi dei Vangeli, interpretandoli in modo letterale e per costruire impalcature teologiche o catechistiche; altri autori li hanno interpretati col fine di confutarli perché avevano individuato discrepanze e incongruenze nella narrazione: tutti sono caduti nell'errore di considerarli una testimonianza di fatti veramente accaduti. da KRST
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MessaggioInviato: 25/01/2013, 19:00 
Mi dici che ostia c' entra Cafarnao ????

La Sinagoga me la danno ( le fondamenta ) del 1 Secolo

ovvero


LUCA IV

28 All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno;

29 si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio.

30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

31 Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente.


Con un Gesù che , marameo , si invola alla star trek che problemi aveva poi ad andare a Cafarnao ???

lA SINAGOGA è A 200 METRI DI DISTANZA DAL PRECIPIZIO !


zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 25/01/2013, 19:06, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/01/2013, 20:26 
Cita:
Mi dici che ostia c' entra Cafarnao ????

Era per dire una località pittosto che un'altra.
Sai che significa passare dalla riva del lago e salire sul monte Arbel? Manda Abramo a farsi una passeggiata.

La città sulle pendici del monte Nitai soddifa pienamente a tutte le richieste.



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Cita:
Pier Tulip ha scritto:

Cita:
Mi dici che ostia c'entra Cafarnao ????
.


Era per dire una località pittosto che un'altra.
Sai che significa passare dalla riva del lago e salire sul monte Arbel? Manda Abramo a farsi una passeggiata.

La città sulle pendici del monte Nitai soddifa pienamente a tutte le richieste.
.


Non ho ancora capito per quale motivo Gamala non soddisferebbe a 'tutte le richieste'...

Il vangelo di Luca, 'stranamente', è l'unico a dirci che la città di Gesù (Nazareth) si trovava in cima ad un monte, dal cui vertice si apriva un precipizio mortale...Sembra che ci sia una precisa volontà nell'escludere ad oltranza tale sito gaulanita...Perchè?..

Il fatto che quello di Luca sia l'unico vangelo canonico a fare tale precisazione, NON E' CASUALE, in quanto tale vangelo venne ricavato (da Marcione o chi per lui: almeno in una PRIMA versione) da un testo che parlava proprio di Giovanni di Gamala e dei suoi fratelli Simone Cepha, detto lo zelota, e Giacomo il 'maggiore', fatti crocifiggere dal procuratore romano Tiberio Alessandro, tra il 46-48. In tale testo la figura di Gesù e dei suoi discepoli non figuravano in nessun luogo di tale lavoro, ora 'perduto'. (*)

Ci sono testimonianze(**) secondo le quali l'autore (o uno degli autori) del testo citato, era legato alla corte domiziana, oltre che, molto probabilmente, alla figura di Giuseppe Flavio(***), il quale, per l'appunto, viveva presso tale corte, essendo stato 'adottato' da Flavio Vespasiano, il padre dell'imperatore Domiziano.

E' probabilmente a causa di ciò che l'israelita Abelard Reuchlin, il pseudonimo dell'autore del libretto intitolato 'The true autorship of the New Testament', arrivò ad affermare che la scrittura neotestamentaria venne redatta da Giuseppe Flavio: un pseudonimo, secondo lui, per un improbabile Arius/Arrius Calpurnio Piso, anche se la ricorrenza del nome ARRIUS non è casuale, in quanto legato al contesto storico che vide nascere il culto catto-cristiano.

Ripeto ancora una volta che la storia delle origini del cristianesimo è MOLTO complessa, in quanto molto complesso fu il personaggio Gesù di Nazareth. Come se tutto ciò non fosse bastato, i falsari fondatori del catto-cristianesimo ce la misero tutta per rendere tale vicenda (per certi versi assolutamente straordianria, considerando il carattere gesuano) ancora più complessa di quanto già era, a causa delle allucinanti menzogne e distorsioni storiche operate nei 'sacri' testi evangelici, per celare ad oltranza una verità INCONFESSABILE!..

La circostanza che da oltre tre secoli, ormai, nessuno studioso al mondo, anche tra i migliori, è riuscito a scrivere la parola fine alle ricerche ed allo studio sulle origini del cristianesimo, è prova TANGIBILE della complessità a cui si è accennato.

Pensare di ricorrere a 'scorciatoie', per scodellare una personale ricostruzione, come ad esempio quella 'miticista', è quanto di più sbagliato e fuorviante si possa immaginare!...Nessuno, comunque, è tenuto a credere a ciò che vado scrivendo...

_______________________________________

(*) - Per una maggiore riflessione, si dia un'occhiata all'incipit del vangelo ricostruito di Marcione e lo si raffronti a quanto narrato nel vangelo di Luca, soprattutto per quanto concerne la citazione relativa al fatto che 'Gesù' (in realtà Giovanni di Gamala in tale contesto), dopo aver lasciato i suoi stupiti 'giustizieri, che avevano minacciato di lanciarlo nel precipizio, 'scese' a Cafarnao. Non ci vuole molto ad intuire che quel Giovanni, di cui si parla nel contesto evocato da Luca, NON fu affatto Giovanni il Battista, ma proprio GIOVANNI di GAMALA!.. (cioè, come già detto, il personaggio sceso a Cafarnao, dove, probabilmente, i suoi fratelli Simone Cephas e Giacomo il ' maggiore' svolgevano l'attività di pescatori)

(**) - per la verità, almeno per quanto mi risulta, un frammento di una lettera scritta o ricevuta da Gerolamo, e conservato presso un biblioteca di un' università tedesca (mi sembra di ricordare)

(***) - tutto ciò era perfettamente noto al 'milieu' del primo cristianesimo, se ancora nel cuore del periodo medievale (VIII-IX secolo) vi furono dei cardinali che affermarono che Giuseppe Flavio si era convertito al cristianesimo (sic!)


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Cita:
dal precedente post:

Per una maggiore riflessione, si dia un'occhiata all'incipit del vangelo ricostruito di Marcione e lo si raffronti a quanto narrato nel vangelo di Luca, soprattutto per quanto concerne la citazione relativa al fatto che 'Gesù' (in realtà Giovanni di Gamala in tale contesto), dopo aver lasciato i suoi stupiti 'giustizieri, che avevano minacciato di lanciarlo nel precipizio, 'scese' a Cafarnao. Non ci vuole molto ad intuire che quel Giovanni, di cui si parla nel contesto evocato da Luca, NON fu affatto Giovanni il Battista, ma proprio GIOVANNI di GAMALA!.. (cioè, come già detto, il personaggio sceso a Cafarnao, dove, probabilmente, i suoi fratelli Simone Cephas e Giacomo il ' maggiore' svolgevano l'attività di pescatori)
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"..NON fu affatto Giovanni il Battista, ma proprio GIOVANNI di GAMALA!.."

Un'analoga distorsione, per non parlare di aperta falsificazione o mistificazione, la si riscontra nel protovangelo di Giacomo: un testo nato originariamente in ambiente ebionita (ebionita-gesuano, molto probabilmente) e poi trasformato in un testo filo catto-ortodosso da sconosciuti autori. Anche in questo testo, la figura di Giovanni di Gamala venne sostituita con quella di Giovanni il Battista, l'infante a cui, assurdamente, Erode il Grande avrebbe dato la caccia per ucciderlo!!...(sic)

Tutti coloro che si interessano di esegesi neotestamentaria, sanno quanto odio Erode nutrisse per gli Asmonei, di cui Giovanni di Gamala era uno dei rampollli della famiglia cadetta(*), rispetto a quella reale che aveva governato la Palestina prima dell'avvento al potere di Erode il Grande.


______________________________

(*) - Attraverso la discendenza Asmonea costituita da Simone, Ezechia Asmoneo e da suo figlio Giuda il Galileo, originari di Gamala.


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Pier Tulip:

Giannino Sorgi non cadere anche tu nella trappola di Giovanni di Gamala. "tale vangelo venne ricavato (da Marcione o chi per lui: almeno in una PRIMA versione) da un testo che..."
hai almeno un minimo straccio di citazione per affermare questo?

"la storia delle origini del cristianesimo è MOLTO complessa"

lo è solo perché si cerca di ricostruire la storia di un personaggio mitico.
.


Perchè pensi che la tesi di Giovanni di Gamala sia una 'trappola'?...

Hai una spiegazione logica per giustificare l'assurdità, contenuta nel protovangelo di Giacomo(* ), secondo la quale Erode il Grande dava la caccia a Giovanni il Battista, perchè quest'ultimo minacciava (sic!) il suo trono?...Perchè, e come Giovanni il Battista poteva avanzare pretese al trono usurpato da Erode il Grande?..

Torno a ripetere che la storia delle origini del cristianesimo è MOLTO complessa, e non sarà certo l'improbabile teoria miticista a fare luce su ciò, e lo dimostra ampiamente il fatto che sebbene tale teoria dati all'inizio del XIX secolo, essa è rimasta tale e quale era all'inizio: vale a dire una teoria appartenente ad un'angusta nicchia di pensiero, che non ha contribuito in ALCUN modo a fare luce sulle nebulose origini del cristianesimo, dal momento che essa è puntualmente 'snobbata' dall'erudizione planetaria a causa della sua assoluta IMPROBABILITA'!...

La tua teoria miticista dovrebbe spiegare, in modo razionale (e NON rigettando a priori ed arbitrariamente tali OGGETTIVE testimonianze di personaggi che, circa 2000 anni fa, furono testimoni OCULARI della vicenda gesuana), perchè i rabbini scrissero nel loro Talmud di Gesù, se questo personaggio non era mai esistito... Dovrebbe spiegare perchè i Mandei, i quali vissero FUORI dei confini dell'impero romano, e quindi al RIPARO della satanica coercizione del comparto cattoclericale delle origini, sostenuto dal potere secolare (Imperatore + Senato), scrissero di Gesù, oltre che di Giovanni il Battista, se il Nazareno fu, secondo la tua teoria miticista, un personaggio di mera sintesi mitologica... Dovrebbe spiegare perchè, nel I e II secolo della nostra era, nacquero oltre 70 sétte gnostiche, TUTTE ruotanti atttorno alla figura di Gesù di Nazareth, se questo personaggio non era mai esistito...

Dando per scontato che tu non sei certo un fesso, rimangono due possibili 'opzioni': o tu ritieni che tutto quello che io espongo sia frutto di mera invenzione, oppure non ritieni ciò e credi che io sia in buona fede. In tal caso, dovresti dare una razionale spiegazione ai dati che io riporto (senza le 'sospirate' coordinate, per i noti motivi di protezione del copyright) a supporto delle mie esposizioni....

Saluti

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(*) - il quale, comunque, contiene dei dati che, una volta privati della loro 'capsula' criptica, appaiono ASSOLUTAMENTE storici.


Veritas

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Pier Tulip ha scritto:

Veritas, mi sono fermato al primo periodo. Non hai notato che non solo il protovangelo di Giacomo ma anche in altri vangeli c'è la sovrapposizione delle natività di Giovanni e Gesù? Si tratta solo di descrizioni mitiche. Giovanni e Gesù hanno la stessa nascita a 6 mesi di differenza perché rappresentano entrambi il sole.
.


L'apparente 'sovrapposizione' riguarda solo il vangelo di Luca, visto che non mi risulta che Matteo, il vangelo che contiene la seconda natività di Gesù, contiene anche quella di Giovanni il Battista.

Sia il protovangelo di Giacomo, sia il vangelo di Luca, ebbero entrambi un comune 'antenato'; o meglio fu il protovangelo ad avere tale antenato, in quanto i falsari che composero l'attuale versione del vangelo di Luca si ispirarono, almeno in parte, al protovangelo di Giacomo: non per nulla tale testo venne chiamato 'PROTOVANGELO'!..

Che la natività di Giovanni, presente nel vangelo di Luca, non fosse in origine quella di Giovanni il Battista, chiunque lo può intuire, dal momento che il Battista fu un NOTO maestro gnostico del suo tempo, e solo un folle od un disinformato può credere che i padri falsari delle origini, 'FEROCEMENTE' antignostici (vedi i padri eresiologi dei primi secoli) avessero voluto celebrare, nei loro testi 'sacri', addirittura la natività di uno di tali odiati maestri gnostici!.. (si pensi a cosa scrissero di Simon Mago, discepolo, insieme a Dositeo, Gesù, Simon Pietro ed Andrea, oltre ad altri personaggi non citati dagli evangelisti, del 'mago' gnostico Giovanni il Battista!)

"..Giovanni e Gesù hanno la stessa nascita a 6 mesi di differenza perché rappresentano entrambi il sole..."

E' molto probabile che Elisabetta partorì un figlio 6 mesi prima che nascesse Gesù, e che a tale figlio venne imposto il nome Giovanni; tuttavia NON SI TRATTO' ASSOLUTAMENTE di Giovanni il Battista, in quanto solo i DISINFORMATI, che non conoscono le antiche tradizioni ebraiche, possono credere che un coetaneo di Gesù potesse diventare il suo maestro!!..

Questa assurda e sconcertante mistificazione, ha fatto sì che i ricercatori di tutte le latitudini siano rimasti disincevati a fare le opportune ricerche in merito a tale 'enigmatico' aspetto.

Vorrei mettere in guardia, a tale proposito, tutti coloro i quali, per un motivo o per l'altro, si attardano dietro l'improbabile teoria miticista, che quest'ultima risulta ASSOLUTAMENTE indolore per i 'santi' falsari della ben nota 'cupola', in quanto essi sanno che tale teoria, ovunque se ne parli, viene, praticamente, rigettata a priori dalla quasi totalità dei creduli devoti plagiati!..

Ben diverso è il discorso attorno ad un Gesù realmente storico, ma con caratteristiche quasi assolutamente diverse dal Gesù 'scodellato' dal magistero cattolico, in quanto in tale evenienza coloro che vengono attratti da tale teoria, si ritrovano incentivati a condurre in proprio delle ricerche, con tutti i pericoli che conseguono per la tenuta dell'allucinante cumulo di menzogne ed inganni su cui venne edificato il culto catto-cristiano!.. A ciò verteva, per l'appunto, l'immonda volontà del clero medievale nel mantenere le masse plagiate nell'ignoranza più nera, arrivando, come se ciò non bastasse, a PROIBIRE la lettura dei 'sacri' testi alle persone 'non autorizzate' (clerici ed affini).


Veritas

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Ultima modifica di Veritas il 28/01/2013, 23:21, modificato 1 volta in totale.


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Vorrei mettere in guardia, a tale proposito, tutti coloro i quali, per un motivo o per l'altro, si attardano dietro l'improbabile teoria miticista, che quest'ultima risulta ASSOLUTAMENTE indolore per i 'santi' falsari della ben nota 'cupola', in quanto essi sanno che tale teoria, ovunque se ne parli, viene, praticamente, rigettata a priori dalla quasi totalità dei creduli devoti plagiati!..

Ben diverso è il discorso attorno ad un Gesù realmente storico, ma con caratteristiche quasi assolutamente diverse dal Gesù 'scodellato' dal magistero cattolico, in quanto in tale evenienza coloro che vengono attratti da tale teoria, si ritrovano incentivati a condurre in proprio delle ricerche, con tutti i pericoli che conseguono per la tenuta dell'allucinante cumulo di menzogne ed inganni su cui venne edificato il culto catto-cristiano!

Che ci sia un personaggio storico all'origine di tutto lo dico anch'io, ma ciò non toglie che i vangeli sono racconti allegorici.
Veritas, ma tu che studi tanto, perché non ti leggi KRST?
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Sono state scritte milioni di pagine per commentare i passi dei Vangeli, interpretandoli in modo letterale e per costruire impalcature teologiche o catechistiche; altri autori li hanno interpretati col fine di confutarli perché avevano individuato discrepanze e incongruenze nella narrazione: tutti sono caduti nell'errore di considerarli una testimonianza di fatti veramente accaduti. da KRST
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Cita:
Alessandro Massaro ha scritto:

Cita:
Giannino Sorgi: (Veritas)

"Vorrei mettere in guardia, a tale proposito, tutti coloro i quali, per un motivo o per l'altro, si attardano dietro l'improbabile teoria miticista, che quest'ultima risulta ASSOLUTAMENTE indolore per i 'santi' falsari della ben nota 'cupola', in quanto essi sanno che tale teoria, ovunque se ne parli, viene, praticamente, rigettata a priori dalla quasi totalità dei creduli devoti plagiati!.."
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Non credo che sia indolore, quanto lo potrebbe essere il fatto di scoprire che la storia e, per estensione di concetto la verità storica, è altra cosa da ciò che viene inculcato con la religione nella nostra cultura. Il punto non deve essere quale 'ragione' sostituire a quella 'catto-cristiana', affinché la sua popolazione se ne allontani. Il punto è cercare di ricostruire una "verità" quanto più vicino possibile ALLA verità. Quest'ultima, penso che sia un pensiero comune a molti di noi, si compone dell'esistenza nei vangeli e nella dottrina cristiana di una parte mitica e di una, più complessa da scoprire, parte storica. Sono due componenti indissolubili, che vanno accettate e possibilmente comprese, ed è perfettamente inutile alzare una bandiera per l'una o per l'altra, perché QUESTO fa il gioco 'loro'. La verità è UNA e solo quella li potrà seppellire. Ma bisogna essere in grado di trovarla e dimostrarla.
.


Hai toccato dei punti con i quali mi trovi assolutamente d'accordo.

Tuttavia, affinchè tali punti di vista siano effettivamente coincidenti, è assolutamente necessario chiarire un aspetto di fondo, 'conditio sine qua no' affinchè si verifichi la suddetta coincidenza di vedute: un conto è affermare che i falsari delle origini (o 'della prima ora') 'saccheggiarono' il mondo mitologico del tempo, per edificare l'allucinante culto catto-cristiano - cosa che mi trova in TOTALE accordo - un conto è sostenere che Gesù non è mai esistito e che egli sia il mero frutto di una sintesi 'sincretica', edificata sulla scorta di modelli mitoligici pre-esistenti alla nascita del cristianesimo stesso. (Horus, Mithra, Khrisna, Apollo, Bacco, Adonis, etc.). Si tratta di una tesi ASSOLUTAMENTE improbabile e fuorviante, che non dà alcun apporto utile allo sforzo per ricostruire la verità storica che fu alle origini della nascita del catto-cristianesimo.

Tengo a rimarcare ancora una volta, che il catto-cristianesimo NON VENNE PENSATO per convertire l'elemento umano del 'milieu' giudaico del tempo, in quanto SOLO UN FOLLE poteva pensare di convertire gli ebrei proponendo loro un modello di culto dal chiaro 'sapore' pagano, quale era (ed è ancora!) il culto catto-cristiano delle origini!!

In realtà, il culto catto-cristiano doveva servire, nelle primitive intenzioni dei suoi fondatori, a convertire le masse più umili e diseredate del comparto pagano (o 'gentile' che dir si voglia). Da qui il cinico e 'spregiudicato' ricorso alle mitologie del tempo, mescolate 'sapientemente' ad un altro tipo di mitologia: quella dell'ebraismo delle origini! (v. Vecchio Testamento)

Sicuramente agli inizi gli elementi pagani, che ancora oggi troviamo nel 'tessuto' della letteratura neotestamentaria e patristica, erano MOLTO più abbondanti che non adesso, se, come è VERO, i 'missionari' delle origini (leggi 'padri della chiesa') furono costretti a riscrivere 4 o 5 volte i loro 'libri' - leggi vangeli - come ci informa lo scrittore neoplatonico Celso. Sicuramente ciò fu dovuto alle 'assordanti' risate degli eruditi pagani, a fronte delle allucinanti incongruenze (presenti in parte ancora oggi nei 'sacri' testi cattolici) contenute nei vari racconti 'evangelici'.

Per quanto la cosa possa sembrare incredibile, tuttavia troviamo un'indiretta conferma, a quanto evidenziato da Celso, nelle opere di un autore arabo vissuto a 'cavallo' dei secoli X e XI. Si trattò di una sorta di libraio, appassionato di antichi testi, il quale si rifece a dei precoci testi manichei e, probabilmente, ai testi degli attuali mandei, visto che il luogo di provenienza di tale autore era prossimo a quello del tradizionale insediamento della comunità mandea.


Veritas

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Ultima modifica di Veritas il 29/01/2013, 15:34, modificato 1 volta in totale.


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