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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Il “Vangelo di Giuda” potrebbe essere autentico
MessaggioInviato: 11/04/2013, 13:03 
IL VANGELO DI GIUDA E' AUTENTICO !


Uno scienziato che ha contribuito a verificare l'autenticita' del vangelo di Giuda ha rivelato che un antico certificato di matrimonio egizio potrebbe giocare un ruolo fondamentale nell'appurare la veridicita' e la datazione degli inchiostri usati nel controverso testo. La scoperta e' stata annunciata durante il 245esimo National Meeting&Exposition della American Chemical Society.

"Se non avessimo trovato uno studio del Louvre su un matrimonio egizio, che risaliva allo stesso periodo e aveva inchiostri simili a quelli usati nel vangelo di Giuda, avremmo avuto molte piu' difficolta' a capire se il Vangelo era autentico", ha spiegato Joseph G. Barabe, microscopista senior della McCrone Associates che ha guidato il progetto di microanalisi alla McCrone di Westmont. Il team di Barabe ha fatto parte di un gruppo organizzato nel 2006 dalla National Geographic Society volto ad autenticare il Vangelo di Giuda scoperto negli anni Settanta dopo essere rimasto nascosto per quasi 1.700 anni. Il testo, scritto in copto egiziano, non dipinge Giuda come traditore di Cristo ma come suo piu' stretto seguace che si trovo' a eseguire l'ordine di tradire Gesu', affinche' la sua missione terrena fosse compiuta. Dopo aver analizzato un campione del documento, Barabe e colleghi avevano concluso che il Vangelo era stato probabilmente scritto con un inchiostro ferrogallico. Anche se questo dato suggeriva che il testo poteva risalire al terzo o quarto secolo dopo Cristo, l'inchiostro usato nel Vangelo era diverso da qualsiasi cosa avessero mai visto prima.

In genere, gli inchiostri ferrogallici - almeno quelli dal Medioevo - erano fatti da una miscela di solfato di ferro e acidi tannici, ma quello del Vangelo di Giuda non conteneva zolfo. Un piccolo studio francese condotto da scienziati del Louvre che analizzava un matrimonio egiziano e i documenti catastali scritto in copto e greco prodotti risalenti al primo al terzo secolo d.C., ha portato pero' alla luce un certificato di matrimonio scritto con inchiostro a base di rame, che conteneva quasi per nulla zolfo, quindi molto simile a quello del Vangelo di Giuda. Secondo Barabe, l'inchiostro usato nel Vangelo di Giuda rappresenta un inchiostro di transizione, un "anello mancante" tra gli inchiostri a base di carbonio del mondo antico e gli inchiostri ferrogallici (fatti con solfato di ferro) che sono diventati molto popolari in epoca medievale.

(AGI) .


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MessaggioInviato: 11/04/2013, 13:30 
Bella scoperta !ghghgh!

Hanno scoperto l'acqua calda ahahah! [:81]

(Vero Eugenio?!)


[:255]



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" La Giustizia del Padre
è lenta ed Inesorabile. "
Eugenio Siragusa
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MessaggioInviato: 22/04/2013, 08:15 
Riporto il vangelo di Giuda tradotto in italiano:

Cita:
Fonte: http://giuseppemerlino.wordpress.com/2012/02/12/vangelo-di-giuda-testo-integrale/

Quando Gesù comparve sulla terra, fece miracoli e grandi meraviglie per la salvezza dell’ umanità. E da allora qualcuno ha camminato nella via della rettitudine mentre altri hanno camminato nella trasgressione e furono nominati dodici discepoli . Egli cominciò a parlare con loro dei misteri dell’altro mondo e che cosa sarebbe avvenuto alla fine. Spesso non comparve ai suoi discepoli come se stesso, ma si trovò fra loro come un bambino. 

Un giorno era con i suoi discepoli in Giudea, e li trovò riuniti assieme e assisi nel pio rispetto. Quando si avvicinò ai suoi discepoli, riuniti insieme assisi ed offerenti una preghiera di ringraziamento sopra il pane, Lui rise. 
I discepoli gli dissero, “Maestro, perché stai ridendo della nostra preghiera di ringraziamento? Abbiamo fatto ciò che è giusto”. 
Egli rispose dicendo loro: “Non sto ridendo di voi. Perché non state facendo ciò per vostra volontà ma perché è attraverso di questo che il vostro Dio sarà onorato”. Essi dissero: “Maestro, sei il figlio del nostro Dio”. Gesù rispose loro: “Come mi conoscete? In verità Io vi dico che nessuna generazione di genti che sono fra voi mi conoscerà”. 

Quando i suoi discepoli udirono questo, cominciarono ad arrabbiarsi ed infuriarsi iniziando a bestemmiare contro di lui nei loro cuori. Quando Gesù capì la loro mancanza di comprensione, disse loro: “Perché questa agitazione vi ha condotti alla rabbia? Il vostro Dio che è presso voi vi ha provocato per turbare le vostre anime. Chiunque di voi che è abbastanza forte fra gli esseri umani metta in evidenza l’ umano perfetto e si ponga davanti alla mia faccia”. 
Tutti dissero: “Noi abbiamo quella forza”. 
Ma i loro spiriti non osarono levarsi davanti a lui, tranne Giuda Iscariota. Egli era in grado di porsi davanti a lui, ma non poteva guardarlo negli occhi, e girò quindi la faccia. 
Giuda gli disse: “So chi sei e da dove sei venuto. Tu provieni dal regno immortale di Barbelo. E non sono degno di pronunciare il nome di colui che ti ha mandato”. 

Sapendo che Giuda stava riflettendo su qualcosa di elevato, Gesù gli disse: “Allontanati dagli altri e ti svelerò i misteri del regno. È possibile per te raggiungerlo, ma dovrai soffrire molto. Qualcun altro prenderà il tuo posto, affinché i dodici discepoli possano venire ancora al completo con il loro Dio”. 
Giuda chiese: “Quando mi direte queste cose, e quando spunterà il grande giorno della luce per la generazione?” 
Ma quando disse questo, Gesù lo lasciò. 

La mattina seguente a questi fatti, Gesù comparve ancora ai suoi discepoli. 
Essi gli dissero: “Maestro, dove sei andato e che cosa hai fatto quando ci hai lasciati?” 
Gesù disse loro: “Sono andato da un’altra generazione grande e santa”. 
I suoi discepoli gli dissero: “Signore, qual è la grande generazione che ci è superiore e più santa, e non si trova adesso in questi regni?” 
Quando Gesù sentì questo, rise e disse loro: “Perché state pensando nei vostri cuori a questa generazione forte e santa? In verità vi dico, nessun nato da questo Eone vedrà questa generazione, e nessun padrone degli Angeli delle stelle regnerà su questa generazione, e nessun mortale di nascita può associarsi con essa, perché questa generazione non proviene da Loro. La generazione della vostra gente proviene dalla generazione dell’ Umanità”. 
Quando i discepoli udirono ciò, si turbarono spiritualmente. E non poterono proferire parola. 
Un altro giorno Gesù venne a loro ed essi gli dissero: “Maestro, ti abbiamo visto in una visione, quando abbiamo avuto grandi sogni notturni”. 
Gesù disse: “Perché siete andati nel nascondiglio?” 

Essi dissero: “abbiamo visto una grande casa con un grande altare in essa, e dodici sacerdoti e una folla di gente che sta attendendo a quell’altare dove i sacerdoti ricevono le offerte. 
Qualcuno sacrifica i suoi stessi bambini; altri le loro mogli; alcuni dormono con gli uomini; altri sono addetti alla macellazione; alcuni commettono un gran numero di peccati e di atti criminosi. E gli uomini in piedi davanti all’altare invocano il tuo nome e tutti i sacrifici sono portati a completamento”. 
Essi erano molto turbati. 

Gesù disse loro: “Perché siete turbati? In verità vi dico, che tutti i sacerdoti che stanno davanti all’altare invocano il mio nome. Vi dico ancora, che il mio nome è stato scritto su questo libro delle generazioni delle stelle attraverso le generazioni umane ed essi hanno piantato alberi senza frutti, in mio nome, in maniera vergognosa. 
Coloro che avete visto ricevere le offerte all’altare sono ciò che siete. Quello è il Dio che servite, e siete quei dodici uomini che avete visto. Il bestiame che avete visto portare per il sacrificio è la molta gente che allontanate da quell’altare che si alzerà ed userà il mio nome in questo modo, ma generazioni di pii rimarranno a lui leali. 
Dopo di lui, un altro uomo si leverà in piedi là dai fornicatori e un altro si alzerà là dagli assassini dei bambini, ed un altro da coloro che dormono con gli uomini e da coloro che si astengono ed il resto della gente impura e criminale e sbagliata e coloro che dicono siamo come gli angeli sono le stelle che portano tutto alla fine. 
Per le generazioni umane è stato detto: “Guardate Dio ha ricevuto il vostro sacrificio dalle mani dei sacerdoti che sono ministri usurpatori. Ma è il Signore, il Signore dell’Universo, che comanda, e l’ultimo giorno saranno messi nella vergogna”. 
Gesù disse a loro: “Cessate di sacrificare quello che avete sull’altare. Da allora sono sopra le vostre stelle ed i vostri angeli , là sono già arrivati alla loro fine . Così lasciateli intrappolati davanti a voi e lasciateli andare. 

Giuda disse a lui: “Rabbi, che genere di frutta produce questa generazione ?” 
Gesù disse. “Le anime di ogni generazione umana moriranno. Quando, invece, queste persone, comunque, hanno completato il periodo del regno e lo spirito li lascia, i loro corpi moriranno ma le loro anime saranno vive, e portate su in cielo.” Giuda disse: “E che cosa farà il resto delle generazioni umane?” 
Gesù disse, “E’ impossibile seminare il seme sopra la roccia e raccogliere il suo frutto”. 
Dopo aver detto questo, si allontanò. 

Giuda disse: “Maestro, come hai ascoltato tutti, ora ascolta anche me. Perché ho avuto una grande visione”. 
Quando Gesù udì questo, rise e gli disse: “tu sei il tredicesimo spirito, perché ti sforzi tanto? Ma su parla, ed io ti sosterrò”. 
Giuda gli disse: “Nella visione mi sono visto mentre i dodici discepoli mi stavano lapidando e perseguitando molto duramente. Io vidi una casa ed i miei occhi non poterono comprendere la sua grandezza. Persone straordinarie erano nei suoi dintorni, e quella casa aveva un tetto di fogliame, e nel mezzo della casa c’era una folla. 
Maestro, prendimi insieme con queste persone!” 
Gesù rispose dicendo: “Giuda, la tua stella ti ha condotto fuori strada. Nessuna persona mortale di nascita è degna di entrare nella casa che hai visto, perché quel posto è riservato ai santi. Né il sole né la luna regnerà là, né il giorno, ma solo il Santo rimarrà sempre là, nel regno eterno con i santi angeli . Vedi, io ti ho spiegato i misteri del regno e insegnato ciò che riguarda l’errore delle stelle e la verità sui dodici Eoni.” 

Giuda disse: “Maestro, potrebbe essere che il mio seme sia sotto il controllo dei regnanti?” 
Gesù gli rispose dicendo: “ti addolorerà molto quando vedrai il regno e tutta la sua generazione” 
Quando sentì questo, Giuda gli disse: “Che cosa ho ricevuto di buono? tu mi hai allontanato da quella generazione”. Gesù rispose dicendo: “Diventerai il tredicesimo, sarai maledetto dalle altre generazioni e andrai a regnare sopra di loro. Negli ultimi giorni malediranno la tua ascesa verso la santa generazione”. 

Gesù disse: “vieni, io posso insegnarti i segreti che nessuna persona ha mai visto. Perché là esiste un Regno grande e illimitato, la cui estensione nessuna generazione di angeli ha visto, nel quale c’è un grande spirito invisibile, che nessun occhio di angelo ha mai visto, nessun pensiero del cuore ha mai compreso, e non è mai stato chiamato con alcun nome”. 
E là apparve una nube luminosa. Un grande angelo, Il divino illuminato Auto-Generato emerse dalla nube. A causa sua, altri quattro angeli si manifestarono da un’altra nube, e diventarono i compagni per l’ angelico Auto-Generato. 
L’ Auto-Generato disse: “Che tutto venga in essere e venga a manifestarsi”. 
Ed Egli creò il primo astro a regnare sopra di lui. 
Egli disse: “che gli angeli si manifestino per servirlo” ed innumerevoli miriadi si manifestarono. 
Egli disse: “che un Eone illuminato venga ad essere” e questo venne. 
Egli creò un secondo astro a regnare su di lui, insieme a innumerevoli miriadi di angeli, ad offrire servizio. Questo è come ha generato il resto degli Eoni. Li fece regnare sopra di loro, e creò per loro innumerevoli miriadi di angeli, ad aiutarli. 

Adamo era nella prima nube luminosa che nessun angelo aveva mai visto fra tutte quelle chiamate “Dio”. 
Egli fu fatto ad immagine e dopo a somiglianza di questo Angelo. 
Fece comparire l’ incorruttibile generazione di Seth ed i dodici ed i ventiquattro. 
Creò settantadue astri nella generazione incorruttibile, in accordo con la volontà dello Spirito. Gli stessi settantadue astri crearono altri trecentosessanta astri nella generazione incorruttibile, in conformità con volontà dello Spirito, così che il loro numero fosse cinque per ciascuno. 
I dodici Eoni dei dodici astri costituiscono il loro Padre, con sei cieli per ogni Eone, così che ci sono settantadue cieli per i settantadue luminari, e per ciascuno di loro cinque firmamenti, per un totale di trecentosessanta firmamenti. 
Furono dati loro l’autorità e un grande innumerevole esercito di angeli, per la gloria e l’adorazione e, dopo questo, anche spiriti vergini, per la gloria e l’adorazione di tutti gli Eoni dei cieli e dei loro firmamenti. 

La moltitudine di questi immortali è chiamato Cosmo che è separato dal Padre ed i settantadue luminari che coesistono con l’Auto-Generato ed i suoi settantadue Eoni. 
In lui è comparso il primo essere umano con i suoi poteri incorruttibili. 
E l’Eone che è comparso con la sua generazione, l’Eone nel quale sono la nube della conoscenza e l’angelo, è chiamato El che disse: 
“Che dodici angeli si manifestino ed abbiano dominio sul Caos”. 
Adesso osserva: là dalla nube è apparso un Angelo con la faccia che splende come il fuoco e che sembra macchiata con il sangue. Il suo nome è Nebro, che significa il “ribelle” altri lo chiamano Yaldabaoth. 
Nebro generò Saklas ed altri sei Angeli per avere aiuto, e questi generarono dodici angeli nel cielo, ciascuno dei quali ricevette una parte nei cieli. 

I dodici sovrani generarono i dodici angeli: Il primo è Seth, che è chiamato Cristo. Il secondo è Harmathoth, Il terzo è Galila. Il quarto è Yobel. Il quinto Adonaios. Questi sono i cinque che dominavano sull’ inferno, ed il primo di tutti sul Caos. 

Allora Saklas disse ai suoi Angeli: “Lasciateci creare un essere umano a nostra somiglianza e immagine”. 
Modellarono Adamo e sua moglie Eva, che è chiamata, nella nube, Zoe. In questo nome tutte le generazioni cercano l’uomo, e ciascuna di loro chiama la donna con questi nomi. 

Giuda disse a Gesù: “Quanto a lungo nel tempo vivranno gli esseri umani?” 
Gesù disse: “Perché ti stai domandando questo? Quell’Adamo, con la sua generazione, ha vissuto con la longevità e con il dominio, il suo spazio di vita nel posto dove ha ricevuto il suo regno?” 
Giuda disse a Gesù: “Lo spirito umano muore?” 
Gesù rispose: “Ecco perché Dio ordinò a Michele di dare solo in prestito lo spirito alle genti, in modo che potessero offrire i loro servizi, ma l’ Eccelso ordinò a Gabriele di garantire gli spiriti – cioè, lo spirito e l’anima – alla grande generazione senza un sovrano che la domina. Di conseguenza, il resto delle anime perirà. 

Dio fu causa della conoscenza concessa ad Adamo ed a quelli come lui, in modo che i Re del Caos e dell’Inferno non abbiano potere sopra di loro. 
Giuda disse a Gesù: “Allora cosa faranno quelle generazioni?” 
Gesù rispose: “In verità ti dico, per tutti loro le stelle portano i fatti a compimento. Quando Saklas porta a fine il tempo che gli è stato assegnato, la prima stella comparirà con le generazioni, e compiranno ciò che dissero che avrebbero fatto. Poi fornicheranno in mio nome e uccideranno i loro bambini e faranno tutto ciò in mio nome”. 
Dopo ciò Gesù rise. 
Giuda disse: “Maestro, perché stai ridendo di noi?” 
Gesù rispose: “Non sto ridendo di voi ma allo sbaglio delle stelle, perché queste sei stelle vagano con questi cinque combattenti, e tutti saranno distrutti insieme con le loro creature”. 

Giuda disse a Gesù: “Allora, che cosa faranno quelli che sono battezzati nel tuo nome?” 
Gesù rispose: “In verità ti dico, questo battesimo vi segnerà con il mio nome e vi porterà a me. Ma tu li supererai tutti perché sacrificherai l’uomo che mi riveste. Già il vostro corno è stato alzato, la vostra collera è stato accesa, la vostra stella brilla intensamente, ed allora l’immagine grande della generazione di Adamo sarà innalzata, per prima al cielo.La terra e gli angeli, quella generazione, che proviene dai regni eterni, esiste. Vedi, hai sentito tutto. Alza in alto i tuoi occhi e guarda la nube e la luce all’interno di essa e le stelle che la circondano. La stella che mostra il cammino è la tua stella”. 

I loro sommi sacerdoti mormoravano perché lui era andato nella stanza degli ospiti per la sua preghiera. Ma là alcuni scribi lo stavano guardando con attenzione per arrestarlo durante preghiera, poiché erano impauriti della gente, perché era considerato da tutti come un profeta. Si avvicinarono a Giuda e gli dissero, “Che cosa stai facendo qui? Tu sei un discepolo di Gesù.” Giuda gli rispose quello che desideravano. Ricevette dei denari e lo consegnò a loro.


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MessaggioInviato: 22/04/2013, 10:34 
IL VANGELO DI GIUDA: PATACCA O SCOPERTA?

Articolo di Massimo Introvigne
Fonte: http://www.cesnur.org/2006/mi_07_29.htm

Anche l’Italia ha la sua bella versione del Vangelo di Giuda, curato da Rodolphe Kasser, Martin Meyer e Gregor Wurst, con un commento di Bart D. Ehrman. Pubblicato dalla White Star di Vercelli, è uscito originariamente come allegato di National Geographic Italia di maggio, ma ora vive ovviamente di vita autonoma.

Ora, se il Vangelo di Giuda fosse stato pubblicato nel 1993 - quando scrivevo il mio Il ritorno dello gnosticismo, ricostruendo le dottrine degli gnostici antichi per mostrare quanta parte ne sopravvivesse nei nuovi movimenti religiosi e nel New Age - probabilmente sarei stato lieto della sua pubblicazione.

Il testo non soltanto conferma in modo a tratti persino elegante quanto sappiamo della cosmologia gnostica classica, ma dà anche ragione a sant’Ireneo di Lione (130-202), il quale scrivendo nel 180 d.C. e citando un testo chiamato appunto Vangelo di Giuda sosteneva che tra gli eretici gnostici ce n’erano di talmente cattivi che, per dare addosso a quella che chiamavano la “Grande Chiesa” cristiana da cui si erano staccati per fondare le loro piccole conventicole, tributavano un vero culto a tutti i personaggi dipinti come malvagi nell’Antico e nel Nuovo Testamento, da Caino a Giuda.

Molti studiosi dello gnosticismo pensavano che sant’Ireneo, obnubilato dall’avversione per gli gnostici, esagerasse e che questi “cainiti” non fossero mai esistiti.

Ora, il Vangelo di Giuda viene oggi presentato come un “testo cainita” e certamente si accosta con venerazione a Giuda, confermando che - come del resto si sa da altre fonti - sant’Ireneo non simpatizzava certamente per gli eretici e non scriveva da studioso accademico neutrale del XX secolo ma da difensore della fede, riuscendo però nel contempo a fornire informazioni esatte preziose ancora oggi e a non calunniare nessuno.

Quello che dello gnosticismo si conosce da sant’Ireneo è stato sostanzialmente confermato dalle scoperte successive, compreso il famoso ritrovamento nel 1945 da parte di un contadino egiziano di un’intera biblioteca gnostica presso Nag Hammadi.

Certamente lo gnosticismo non è mai stato un sistema monolitico e coerente. Le varie scuole si sono divise quasi su tutto. Vi sono tuttavia alcuni temi generali che - sia pure con molteplici sfumature e varianti - si ritrovano in tutte le scuole: il primato della conoscenza, il dualismo, la presenza di varianti di un mito cosmologico, una dottrina della salvezza, un atteggiamento particolare in materia di culto e di moralità.

Il dualismo spirito/materia

Gnosticismo deriva da gnosis, “conoscenza” in greco. Un sistema gnostico è anzitutto caratterizzato dal primato della conoscenza su qualunque altro mezzo di salvezza per l’uomo: la legge, il rito, l’adesione a una comunità religiosa. Nella sua lotta con il cristianesimo, la conoscenza degli gnostici si contrappone alla fede; ma - più in generale - la gnosis si oppone all’ignoranza di coloro che rimangono immersi nella vita di tutti i giorni e nelle preoccupazioni di questo basso mondo senza occuparsi dei misteri del mondo divino, i soli che contano e che vale la pena di studiare,

Tutti i sistemi gnostici - anche se non tutti nello stesso modo - sono caratterizzati da un dualismo che oppone lo spirito e la materia, con un deciso anticosmismo che svaluta radicalmente il mondo visibile, ridotto a regno del male e delle tenebre. Questo anticosmismo radicale differenzia il dualismo gnostico da quello della religione zoroastriana e da quello platonico, che pure hanno esercitato una certa influenza sugli gnostici. Non a caso i neo-platonici del Terzo secolo non avranno alcuna simpatia per gli gnostici, anzi li combatteranno proprio in ragione del loro anticosmismo. Se tutti gli gnostici sono d’accordo su una svalutazione dualistica del mondo e della materia, le scuole si dividono quando si tratta di valutare i rapporti fra i due principi. Nei sistemi classici dello gnosticismo il dualismo si risolve in un monismo, in quanto il male non è un principio originario ma il risultato di una qualche degradazione - o caduta nel mondo materiale - del bene. Come si vedrà, è proprio questa la prospettiva anche del Vangelo di Giuda.

Verso l’idea di due principi originari si orienteranno invece quelle scuole gnostiche che influenzano il manicheismo, che alcuni considerano una religione successiva del tutto indipendente dallo gnosticismo e altri uno gnosticismo tardivo.

È la conoscenza che salva

Tutti i sistemi gnostici propongono un mito cosmologico che - come spesso è stato notato - ha un carattere “parassitario” in quanto nasce dalla rilettura gnostica di temi mitologici preesistenti iranici, greci o ebraici, talora “contaminati” da riferimenti cristiani. I miti gnostici sono insieme ricchissimi e diversi da scuola a scuola, ma lo schema centrale rimane costante. Possiamo definire lo gnosticismo in molti modi, ma la formula più breve e comprensibile rimane quella del filosofo neoplatonico Plotino (205-270): “Lo gnosticismo è la dottrina secondo cui il creatore di questo mondo è cattivo, e il mondo è cattivo”.

Nella cosmologia gnostica - fedelmente riassunta anche nel Vangelo di Giuda - “il Grande”, la vera divinità positiva per cui si usa malvolentieri l’espressione “dio”, riservata a una pletora di personaggi minori o negativi, ha creato soltanto il Pleroma, il mondo della Luce divina abitato da una pluralità di dei. Per cause che il Vangelo di Giuda non chiarisce - ma che altrove gli gnostici attribuiscono alla caduta fuori del Pleroma di una divinità femminile, Sofia - a un certo punto una parte della Luce divina è uscita dal Pleroma ed è rimasta intrappolata nel mondo materiale.

Quest’ultimo non è una creazione di Dio, ma di una divinità incapace ovvero malvagia, il Demiurgo, assistito da collaboratori, gli Arconti, che sono o violenti o pasticcioni.

Gli ebrei dell’Antico Testamento, secondo gli gnostici, si sono lasciati ingannare dal Demiurgo venerandolo come Dio e fonte di ogni bene, mentre è al contrario la fonte di ogni male, perché la materialità del mondo - e con questa la divisione dei sessi, l’amore, la vita mortale, la procreazione - sono tutte cose malvagie del tutto estranee ai piani del Grande. Alcuni frammenti della Luce divina sono stati concessi dal Grande al mondo materiale come seme di salvezza, e costituiscono le scintille o frammenti di anima di cui alcuni uomini, ma non tutti, sono dotati (molti ne rimangono privi, irrilevanti nel grande gioco cosmico). Gli uomini in cui vive una scintilla divina come anima sono chiamati a diventare gnostici, lavorando perché i frammenti di Luce si riuniscano e tornino al Pleroma.

Quanto alla dottrina della salvezza, per gli gnostici la salvezza viene dalla conoscenza. E tuttavia lo gnosticismo non prevede solo l’auto-redenzione attraverso la gnosi, ma anche l’intervento di figure di redentori su cui gli interpreti hanno sempre discusso. Si è detto che il redentore gnostico, che in molti testi è Gesù Cristo, è sempre un “redentore redento”, perché - se si è lasciato coinvolgere nel mondo materiale - ha in ogni caso bisogno di ricevere una redenzione prima di poterla trasmetterle agli altri.

Ma questa necessità si attenua nei testi più influenzati dal cristianesimo - o da sue forme non precisamente ortodosse - dove il redentore, Gesù Cristo, sembra coinvolto nel mondo, ma si tratta solo di una maschera o di un’apparenza che inganna i non gnostici e oltre la quale il vero gnostico comprende Gesù come un inviato del regno del Grande di natura puramente spirituale. In ogni caso, la salvezza non è per tutti: è riservata ai soli gnostici, e ha un costo. Anche lo gnostico dopo la morte non va direttamente al regno del Grande: l’anima o si reincarna (ma non tutte le scuole credono nella reincarnazione) o deve passare attraverso una serie di prove. Solo alla fine del mondo l’ascesa degli gnostici sarà diretta.

Degli aspetti rituali, sociologici e morali dell’antico gnosticismo sappiamo in realtà pochissimo. Solo alcuni capiscuola come Marcione (85-160 d.C.) si preoccupano di fondare una Chiesa con una struttura formale: altri restano predicatori ambulanti come il Peregrinus messo in scena nella satira di Luciano (120-190 d.C.).

Il culto è visto originariamente come sospetto, come qualche cosa che ha a che fare con il mondo materiale, e lo stesso vale per la morale. Ma questo porta le diverse scuole a conseguenze radicalmente opposte: da un rigoroso ascetismo con un culto ridotto al minimo fino a pratiche orgiastiche che si traducono in una ritualità incentrata sulla magia sessuale. In entrambi i casi si tratta di affermare che il “mondo” - con la sua morale e le sue convenzioni - non ha nessuna importanza. Nelle prospettive più antinomistiche, come si è accennato, i “cattivi” della Bibbia sono tutti rivalutati come buoni e venerati come santi, perché in realtà lottavano contro il dio malvagio creatore di questo mondo: dal Serpente tentatore del Paradiso Terrestre fino a Caino, agli abitanti di Sodoma e Gomorra e appunto a Giuda. Il Vangelo di Giuda conferma appunto che l’attribuzione a certi gnostici estremisti anche di un culto di Giuda non è un’invenzione di sant’Ireneo.

Dan Brown e National Geographic

Tuttavia, nonostante il positivo contributo alla lotta contro i diffamatori di sant’Ireneo, non posso fare a meno di notare che, pubblicato nel 2006, il Vangelo di Giuda rischia di fare danni. Tutti hanno bene inteso che senza Il Codice da Vinci - e la sua pretesa, che nessuno studioso ha preso sul serio ma che ha affascinato il pubblico meno informato - secondo cui i Vangeli gnostici ci descrivono una figura più vicina al Cristo storico di quella dei Vangeli canonici, National Geographic non avrebbe investito milioni di dollari nel lancio pubblicitario e nella pubblicazione del documento, il quale sarebbe stato letto, come è capitato a decine di testi consimili pubblicati negli ultimi anni, solo da qualche centinaio di specialisti in tutto il mondo. Vi è inoltre, come è stato sottolineato in diversi convegni americani, il problema etico che aveva spinto diverse case editrici universitarie a rifiutare l’acquisto e la pubblicazione del testo. Il codice al cui interno si trova il Vangelo di Giuda è frutto di quella che eufemisticamente si chiama archeologia illegale e che più prosaicamente si può definire furto di codici antichi da parte di “tombaroli”. Costoro avvelenano le relazioni fra gli archeologi e gli studiosi accademici e i governi dei paesi dove ci sono ancora reperti da scoprire, e riescono a rivendere il materiale trafugato solo ad antiquari di scarsi scrupoli, che normalmente lo danneggiano non conservandolo a regola d’arte. In questo caso il materiale illegale è stato “legalizzato” con promessa di restituirlo alle autorità dell’Egitto, dove è stato rubato intorno al 1978, ma molte università continuano a pensare che l’“archeologia illegale” non vada comunque né tollerata né pubblicizzata.

Un’assoluta non-notizia

Più grave però è che al pubblico del prime time televisivo e a lettori che non sanno nulla dello gnosticismo il Vangelo di Giuda sia stato presentato come una sorta di conferma che Dan Brown ne Il Codice da Vinci ha ragione, e che tra i primi cristiani circolavano versioni alternative della storia di Gesù Cristo, tutte - si lascia intendere - ugualmente autorevoli, anzi quelle gnostiche semmai più credibili perché più “umane”. Chi poi non si è lasciato convincere a comperare l’edizione commentata del National Geographic - che batte impropriamente la grancassa sulla scoperta “sensazionale” di un testo che assomiglia a un altro centinaio di documenti gnostici già noti - ma ha sentito parlare del Vangelo di Giuda solo dai giornali e alla televisione, senza leggerlo, rischia di non capire neppure esattamente di che cosa si tratta.

Il Vangelo di Giuda ricostruito (non completamente) dal gruppo di Rodolphe Kasser sulla base del codice maltrattato da tombaroli malavitosi e antiquari ricettatori è un testo copto che risale al 400 d.C. Ci sono buone probabilità - ma, come ammettono onestamente i curatori dell’edizione, non la certezza - che sia una tarda traduzione del testo citato da sant’Ireneo nel 180 d.C. e che risale a qualche decennio prima, forse al 150-160 d.C. Il testo non rappresenta (come piacerebbe ai lettori di Dan Brown) una versione alternativa della storia di Gesù Cristo, ma - come la maggioranza dei documenti gnostici - ha natura pedagogica e catechetica. Pochi singoli episodi della vita di Gesù (alcuni diverbi con i discepoli, il rapporto privilegiato con Giuda, la presentazione - peraltro brevissima - del presunto tradimento di Giuda come preordinato e provvidenziale) costituiscono più che altro dei pretesti per insegnare una cosmologia e un’antropologia radicalmente alternative a quelle cristiane.

Il testo deriva da correnti gnostiche estremiste (si chiamassero o no “cainite”) che - se davvero questa è una traduzione abbastanza fedele del Vangelo di Giuda nota a sant’Ireneo - anticipano di diversi decenni una piena consapevolezza del fatto che i ponti sono ormai del tutto tagliati con la “Grande Chiesa” dei cristiani. Lo gnosticismo è, molto semplicemente, un’altra religione che, cercando fedeli in ambiente cristiano ed ebraico, si preoccupa anzitutto di polemizzare ferocemente con il cristianesimo e l’ebraismo.

Gli Apostoli che bestemmiano

Nel Vangelo di Giuda Gesù è un messaggero mandato dal regno immortale del Pleroma a riunire gli gnostici denunciando la natura malvagia del creatore di questo mondo, il personaggio venerato come Dio nell’Antico Testamento. Nel Vangelo di Giuda lo scontro di Gesù con l’ebraismo è radicale; egli deride gli Apostoli quando pregano: perché senza saperlo stanno pregando il dio malvagio, la fonte del male. Leggiamo nel testo (le parentesi quadre indicano lacune colmate dagli editori): “Quando [si fece accosto] ai discepoli, si riunirono e sedettero e offrirono una preghiera di ringraziamento sopra il pane, [ed egli] rise. I discepoli dissero a [lui]: ‘Maestro, perché ridi della [nostra] preghiera di ringraziamento? Abbiamo fatto ciò che è giusto’. Ed egli rispose loro e disse: ‘Io non rido di voi. Voi non fate questo per volontà vostra, ma perché si crede questo, che il vostro dio [ne sarà] glorificato”.

Gli Apostoli gli chiedono se non è forse Gesù “il figlio del dio nostro”. Niente affatto, risponde Gesù: questo è un errore che fate voi, e che faranno anche i cristiani: “In verità vi dico, non una generazione di quanti sono fra voi mi conoscerà”. Gli Apostoli allora “si risentirono e si adirarono, e nei loro cuori presero a bestemmiare il suo nome”. Gesù attribuisce questa rivolta al fatto che “dentro voi” c’è “il dio vostro”, il dio malvagio creatore del mondo dell’Antico Testamento, e che nessuno degli Apostoli è veramente un “perfetto”, cioè uno gnostico. Tranne Giuda, che gli dice: “So chi tu sei e donde sei giunto, Tu vieni dal reame immortale di Barbelò. E io non son degno di pronunciare il nome di colui che ti ha inviato”: che non è il dio venerato dagli ebrei (e dai cristiani) ma il Grande che presiede al mondo spirituale degli gnostici, di cui Barbelò è una delle divinità.

E dormono pure con gli uomini?

Ma - in modo anacronistico, e a conferma che ci troviamo di fronte a un testo simbolico, senza pretese storiche - Gesù se la prende anche con i cristiani, offendendoli crudelmente in quanto hanno di più caro, i martiri. Gesù attacca gli Apostoli (intendendo ricomprendere nell’attacco anche i loro successori, i vescovi) perché manderanno i cristiani a morire, un sacrificio inutile e stupido perché implica che la vita e la morte, l’affermare o negare una fede nel mondo materiale abbiano qualche interesse, mentre tutto quello che avviene nel mondo materiale è per definizione irrilevante. Gli Apostoli hanno una visione del Tempio: vedono “una gran [casa con un vasto] altare [dentro essa, e] dodici uomini - essi sono i sacerdoti, diremmo - e un nome; e una turba di gente aspetta presso l’altare, [finché] i sacerdoti [… e ricevono] le offerte”. Alcuni “sacrificano i figli, altri le mogli”; e - dicono gli Apostoli a Gesù - “gli uomini che stanno [dinanzi] all’altare invocano il [nome] tuo, e in tutti gli atti del loro difetto, i sacrifici sono portati a compimento”.

Gli Apostoli, al solito, rimangono turbati e Gesù spiega la visione smascherando la menzogna del cristianesimo e degli stessi Apostoli: “Quelli che avete veduto ricevere le offerte all’altare, quello è ciò che siete. Quello è l’iddio che servite, e siete voi i dodici uomini veduti. Le bestie che avete veduto condurre al sacrificio sono le molte genti che voi sviate dinanzi a quell’altare”. I martiri che pensano di morire per il vero Dio in realtà servono il dio malvagio di questo mondo, che incita a ogni sorta di iniquità.

Nella stessa visione infatti i “sacerdoti” che gli Apostoli vedono nel Tempio (e che sono, spiega Gesù, gli Apostoli stessi e i loro successori) “dormono con uomini” (un’accusa che cristiani e gnostici si scambiavano di frequente a vicenda nel secondo secolo), sono coinvolti in omicidi, “commettono una moltitudine di peccati e atti d’illiceità”. A questo, spiega Gesù, porta il contatto con il dio dell’Antico Testamento, che è la fonte di ogni male, tramite la preghiera. Chi lo prega non è uno gnostico, e non ha un’anima immortale: “le anime di ogni generazione umana periranno”.

C’è però uno che non prega, Giuda. Gesù lo riconosce come gnostico e lo istruisce segretamente nei misteri del Grande. “Partiti dagli altri e io ti darò i misteri del regno. A te è possibile giungere là” - cioè Giuda, a differenza degli altri Apostoli, è uno gnostico con un’anima immortale - “ma ne avrai molto a soffrire. Poiché un altro ti sostituirà, al fine che i dodici [discepoli] possano ancora giungere a completezza con il dio loro”, che come ormai sappiamo è il dio malvagio. Lo confermano “i misteri del regno” che Gesù rivela a Giuda.

“Esiste un regno grande e senza fine, la cui vastità non una generazione di angeli ha veduto, [dove] è [uno] [Spirito] grande, invisibile, che alcun angelo mai vide, né un moto del cuore ha mai compreso, e che mai ebbe un nome”: il Grande. Questo vero dio “che mai ebbe un nome” fa “venire in essere” (emana) “un grande angelo, l’illuminato divino Autogenerato”: l’Autogenes, che è il vero figlio di Dio in molti testi gnostici. Per causa dell’Autogenes, “altri quattro angeli vennero in essere da un’altra nube, ed essi divennero servi dell’angelico Autogenerato”. L’Autogenerato in seguito emana i “luminari” - chiamati in altri testi gnostici Hormozel, Oroiael, Daveithai ed Eleleth - e “miriadi innumerevoli” di altre entità spirituali che costituiscono il complicato mondo divino tipico delle cosmologie gnostiche.

Il Demiurgo, gli Arconti e lo stolto

A furia di moltiplicarsi, tuttavia, alcuni “immortali” cadono fuori del regno divino. “La moltitudine di quegli immortali è detta cosmo, ossia perdizione”. In questo mondo di perdizione fa irruzione “dalle nubi” un personaggio “col volto balenante di fuoco e sozzo di sangue a vedersi”. Secondo il Vangelo di Giuda “Nebro si chiamava, che sta per ‘ribelle’; per altri è Yaldabaoth”, che è uno dei nomi del Demiurgo. Dalla nube esce pure un collaboratore del Demiurgo, Saklas, il cui nome significa “stolto” in aramaico. Un assassino “sozzo di sangue”, il Demiurgo, e uno stolto, Saklas, creano dunque il nostro mondo, ed emanano dodici arconti perché li assistano. Il racconto biblico della creazione dell’uomo non è falso, ma va inteso come creazione da parte di questa accolta di divinità criminali: “Allora Saklas disse ai suoi angeli: ‘Creiamo un uomo a somiglianza e immagine’” - a immagine e somiglianza di Saklas, cioè dello stolto per antonomasia - “e fecero Adamo e la sua sposa Eva”.

Il Demiurgo dota gli uomini dello spirito, che garantisce una lunga vita, ma alla fine “lo spirito dell’uomo perisce”, cioè si ribadisce ancora una volta che l’uomo di per sé non ha un’anima immortale.

Tuttavia “il Grande ordinò a Gabriele”, un angelo buono, “di concedere spiriti alla gran generazione senza arconte sopra di essa, o sia, lo spirito e l’anima”. Grazie all’intervento del Grande, nel mondo entra “la conoscenza”, la gnosi, e alcuni eletti, gli gnostici, da allora sono dotati di anima oltre che di spirito e possono sfuggire al dominio degli arconti “così che i re del caos e dell’infero non signoreggino su di loro” e vivano per sempre.

Agli gnostici non è promessa una vita facile. Giuda, l’unico gnostico fra gli Apostoli, sarà “maledetto dalle altre generazioni” e dai cristiani, che credendo di essere battezzati in nome di Gesù Cristo in realtà “offrono sacrifici a Saklas” e fanno “tutto quel che è male”. Tuttavia, alla fine gli gnostici trionferanno e questo mondo sarà distrutto. La cosmologia gnostica è spesso legata a una complessa astrologia: “per tutti le stelle portano le cose a compimento”.

Quando comincerà a finire la vita di Saklas - che non è immortale - “la prima stella apparirà con le generazioni, ed essi finiranno quel che dicono di voler fare. Allora fornicheranno in nome mio e ammazzeranno i figli loro”. Ma questo dominio delle “sei stelle vaganti” - la Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, che nell’astrologia gnostica sono strumenti del Demiurgo per controllare gli uomini -, dopo avere prodotto gli ultimi danni apocalittici, è destinato a finire: “tutti saranno distrutti con le loro creature”; tutto il mondo come lo conosciamo “sarà distrutto”.

Ma il mondo e gli uomini prigionieri della materia e servi del Demiurgo e di Saklas non sono l’unica realtà. “Quella generazione, che proviene dai reami eterni, esiste”. Ci sono - e ci saranno ancora nei tempi apocalittici - degli gnostici. Giuda ne fa parte e negli ultimi giorni “perverrà a dominare sulle altre generazioni”, che “malediranno l’ascesa tua alla [generazione] santa”. Anche ogni gnostico è legato a una stella, una che non è sotto il dominio delle divinità malvagie. E a Giuda Gesù dice: “Ti è stato detto tutto. Leva gli occhi e osserva la nube e la luce in essa, e le stelle intorno. La stella che indica la via è la tua stella”.

Nelle ultime righe del documento - le uniche note ai lettori di molti quotidiani - Giuda è lodato perché con il presunto tradimento permette a Gesù di deporre il ripugnante travestimento che lo faceva scambiare per un membro a pieno titolo del mondo umano e materiale creato dal dio malvagio, e che aveva dovuto adottare per farsi capire dagli gnostici smarriti nel mondo del Demiurgo.

Ucciso, Gesù ridiventa quel puro spirito del tutto privo di caratteri umani che, per lo gnostico che sapeva vedere al di là delle apparenze, era sempre stato. Mentre gli stolti ebrei e cristiani offrono preghiere e sacrifici al padre della stupidità Saklas, tu Giuda - gli dice il Maestro - “sarai maggiore tra loro. Poiché sacrificherai l’uomo che mi riveste”. Così, quando gli è proposto il tradimento dai sacerdoti e dagli scribi, “Giuda rispose a quelli come essi volevano, E ricevette dei denari e lo consegnò loro”.

E dei peones chissenefrega

Il Vangelo di Giuda - a volerlo leggere nell’anno del Signore 2006, l’anno del film Il Codice da Vinci - conferma semmai che Dan Brown si può pure dichiarare uno gnostico, ma non ha capito rigorosamente alcunché del vero gnosticismo. Quest’ultimo non propone un Gesù più ma meno umano, di cui ogni carattere di umanità è mero “rivestimento”; condanna tutti gli elementi umani e materiali - compresi l’amore, la sessualità, la procreazione - come parti di questo mondo creato dal Dio malvagio e invita i pochi gnostici che hanno speranza di salvarsi (tutti gli altri sono una massa dannata, peones della storia di cui né lo gnostico né Gesù perdono tempo a interessarsi) a tenersene il più possibile lontani (le stesse già citate pratiche orgiastiche, in alcune conventicole gnostiche peraltro minoritarie, non sono una celebrazione del sesso ma una dimostrazione che per lo gnostico il sesso, come del resto il bene e il male nel mondo del Demiurgo, sono irrilevanti).

Quanto alla Maddalena, su cui insiste Dan Brown, non se ne parla nel Vangelo di Giuda ma è vero che è evocata in altri testi gnostici. Ma il Vangelo di Tomaso, che piace particolarmente a Brown, ben lungi dall’essere un testo proto-femminista ne fonda la grandezza sul fatto che “si fa maschio”.

A Simon Pietro che obietta “Maria deve andare via da noi! Perché le femmine non sono degne della Vita”, Gesù risponde: “Ecco, io la guiderò in modo da farne un maschio, affinché ella diventi uno spirito vivo uguale a voi maschi. Perché ogni femmina che si fa maschio entrerà nel Regno dei cieli” “. Certo, vi è qui una nozione gnostica di androginia che non va presa alla lettera: ma siamo comunque ben lontani dal femminismo del Codice da Vinci.

Si fa presto a dire Filippo...

Brown insiste pure su un brano del cosiddetto Vangelo di Filippo, dove si leggerebbe che “la Maddalena era la compagna del Salvatore. Cristo la amava più degli altri discepoli e la baciava sulla bocca”. Gli specialisti fanno osservare che non esiste a rigore nessun Vangelo di Filippo (questo titolo è stato attribuito da studiosi moderni a un testo che di titolo è privo), che la parola copta (questa la lingua in cui ci è pervenuto il testo, anche se Dan Brown pensa erroneamente che si tratti di aramaico) tradotta con “compagna” ha una pluralità di significati, e che in corrispondenza della parola “bocca” nel testo c’è una lacuna, per cui la frase suona “la baciava su…”, e “sulla bocca” è una congettura desunta dal fatto che altri personaggi nello stesso testo e in testi della stessa epoca ricevono “baci sulla bocca”, a indicare una stretta comunanza spirituale.
Ma queste obiezioni da specialisti non sono neppure necessarie a fronte del fatto che il cosiddetto Vangelo di Filippo è piuttosto anch’esso un catechismo gnostico di scuola valentiniana del tardo II o del III secolo. Come tale, non aspira a trasmettere informazioni reali sul Gesù storico ma solo a dire che cosa deve credere un buon gnostico valentiniano che, a questo punto della storia, fa già parte di una religione diversa e separata dal cristianesimo della “Grande Chiesa”.

Dal Pleroma al New Age

Una lettura completa del cosiddetto Vangelo di Filippo mostra la contrapposizione radicale che questa scuola gnostica, agli antipodi di Dan Brown e de Il Codice Da Vinci, stabiliva fra il nostro mondo com’è, creato da un Dio minore e malvagio, e l’ideale mondo degli gnostici. Le caratteristiche più evidenti del carattere decaduto e malvagio di questo mondo sono la sessualità e la procreazione. Il rapporto che Gesù ha nel testo con i discepoli e con la Maddalena è un rapporto del tutto privo di caratteri sessuali, e il “bacio” che ne è il simbolo sta precisamente a indicare questo mondo alternativo. Il Vangelo di Giuda va nella stessa direzione, come del resto tutti i testi gnostici noti.

Una religione interessante, lo gnosticismo, di cui si trovano tracce nel neo-gnosticismo moderno, nel New Age e in nuove religioni come Scientology (che va alla ricerca di nuovi gnostici cui proporre la salvezza, i thetan, spiriti immortali creatori del mondo rimasti intrappolati negli universi di MEST - materia, energia, spazio e tempo - che attraverso il lungo ciclo delle reincarnazioni si sono dimenticati di avere essi stessi creato). Ma una religione certamente lontanissima dal cristianesimo, rispetto a cui non offre un supplemento di umanità e di interesse per il mondo (come sembra pensare Dan Brown), ma un invito a rifuggirlo come la peste.

Nei casi peggiori, una religione pericolosa, perché se tutto quanto succede nel mondo creato dal Demiurgo è senza rilievo possono avere ragione anche i Giuda e i Caino, e magari i terroristi di tutte le risme, Hitler o Stalin (portatori a loro modo - è la nota tesi di Eric Voegelin, 1901-1985 - di una gnosi rivoluzionaria). Per chi invece cerca informazioni su Gesù Cristo e sul cristianesimo, meglio rivolgersi al Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica. Oltre tutto, costa meno e non è passato dalle mani poco pulite di tombaroli e ricettatori.


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MessaggioInviato: 22/04/2013, 10:36 
IL VANGELO DI GIUDA

Articolo di Filippo Goti
Fonte: http://www.fuocosacro.com/pagine/gnosti ... aliano.htm

Ha sollevato numerosi polemiche in ambito cristiano la traduzione del Vangelo di Giuda. Chi si è dichiarato scettico sull'autenticità dell'opera, chi non l'accetta per le verità in essa contenute, e chi invece la considera veritiera.
La storia raccontata in questo Vangelo, narra di un Giuda discepolo prediletto a cui viene affidata il compito di tradire Gesù, affinchè quest'ultimo potesse compiere la sua missione di salvezza e redenzione dell'umanità.
In verità non si tratta di un'assoluta novità, anche perchè i Padri della Chiesa avevano denunciato l'esistenza di questo vangelo ascrivendolo alla comunità cainita (Ireneo 180 d.c.). Inoltre in numerose scuole neognostiche Giuda viene considerato il più grande dei Maestri alla corte di Gesù, un vero dottore delle scritture, una grande personalità l'unica in grado di agevolare la missione salvifica del Cristo, e già nei canonici il "rapporto" fra Giuda ed il Sinedrio emerge, seppur nella forma di corruzione.
Lo scalpore nasce nell'ambito di un più generalizzato "attacco" culturale nei confronti della Chiesa, a cui non è nostro compito rispondere, ma solamente porre in evidenza come il Vangelo di Giuda si tratta di uno scritto la cui datazione è molto ravvicinata ai vangeli canonici, e che offre sicuramente spunti di riflessione simbolica. La mia personale convinzione è come questo vangelo vada vissuto in chiave "onirica", di ricerca interiore, e non tanto come una serie di verità storiche, ma piuttosto di metodologia operativa.
Neppure dobbiamo stupirci per come Giuda sia il fulcro a cui ruota questo vangelo, in quando è necessario come in numerose comunità gnostiche era in uso la pratica dell'inversione di miti, storie e personaggi, in chiave di "rivolta di conoscenza". Nel complesso mondo di miti e simboli ( strumenti principi della trasmissione gnostica ), i personaggi ( attori e comparse ) dell'Antico e del Nuovo Testamento, erano rovesciati proprio in funzione o correlazione della visione cosmogonica ed escatologica peculiare agli gnostici, dove la Creazione tutta era espressione di un Dio minore.
Se il Dio veterotestamentario è il Demiurgo corrotto che ha dato vita, per arroganza e cecità, ad un mondo distorto, capovolto, prigione dello Spirito, e quindi chiunque ad esso si ribelli ( serpente, Caino, Lilith) diventa un errore gnostico, ciò può essere tradotto in modo grossolano come il fare il bene attraverso il male. Un mero coscienziale e conoscenziale. I canaiti appartenevano a tale ambito gnostico.

APERTURA

La segreta rivelazione che Gesù conferì a Giuda Iscariota durante la settimana, e precisamente tre giorni prima, della celebrazione della Pasqua.

IL MINISTERO TERRENO DI GESU'

Quando Gesù venne alla terra, compì grandi miracoli e meraviglie per la salvezza dell'umanità. Poichè alcuni camminavano sul sentiero della rettitudine, mentre altri nella loro trasgressione, vennero chiamati i dodici discepoli. Cominciò a parlare con loro dei misteri oltre il mondo, e che cosa avviene all'estremità della vita. Non è comparso spesso ai suoi discepoli come Se stesso, ma si trovava fra loro come un bambino.

SCENA I – DIALOGHI DI GESÙ CON I DISCEPOLI. : LA PREGHIERA DEL RINGRAZIAMENTO O DELL'EUCARESTIA
Un giorno era con i suoi discepoli in Giudea, e li trovò seduti insieme in modo pio e rispettoso. Si avvicinò ridendo ai suoi discepoli seduti insieme, e intenti ad offrire una preghiera di ringraziamento del pane. I discepoli gli dissero: “Maestro perché ridi della nostra preghiera di ringraziamento? Abbiamo fatto ciò che è giusto”! Rispose loro:” Non sto ridendo di voi. Non state facendo ciò a causa della vostra volontà, ma perché così il vostro Dio vuole essere elogiato” E loro dissero: “Maestro, tu sei (…) il figlio del nostro dio”. Gesù rispose loro : “Come mi conoscete? In verità vi dico che nessuna generazione della gente che è fra mi conoscerà”.

I DISCEPOLI SI ARRABBIANO

Quando i discepoli udirono ciò iniziarono ad arrabbiarsi ed infuriarsi, e a bestemmiare contro di lui nei loro cuori. Quando Gesù si accorse della loro mancanza di comprensione disse loro “Perché questa agitazione vi ha condotti alla rabbia? Il vostro Dio che è presso di voi [ ...], vi ha provocato per farvi arrabbiare dentro le vostre anime. [ lo lasci ] chi di voi sia [ abbastanza forte ] fra gli esseri umani da mettere in evidenza l'uomo perfetto innanzi al mio volto." Tutti dissero “ Noi abbiamo la forza”. Ma i loro spiriti non hanno osato levarsi in piedi [a lui ], tranne Giuda Escariota. Egli riuscì a levarsi in piedi innanzi a lui, ma non guardarlo negli occhi, e girò il suo volto lontano. Giuda [ disse ] a lui, "conosco chi sei e da dove sei venuto Provieni dal regno immortale di Barbelo. E non sono degno di pronunciare il nome di colui ti ha inviato."

GESÙ PARLA A GIUDA PRIVATAMENTE

Sapendo che Giuda stava riflettendo su qualcosa di eccelso Gesù gli disse “Allontanati dagli altri e ti dirò i misteri del Regno. Per te è possibile raggiungerlo, ma ti addolorerai molto. Qualcun altro ti sostituirà affinchè i dodici [discepoli] possano venire a completamento con il loro dio”. Giuda gli disse “ Quando mi dirai queste cose, e (quando) sarà il giorno dell'alba luminosa per la generazione?” Ma quando disse queste cose Gesù lo lasciò.

SCENA DUE: GESÙ COMPARE NUOVAMENTE AI DISCEPOLI.

Dopo che tutto ciò è accaduto, Gesù (appare) nuovamente ai suoi discepoli la mattina successiva. Gli dissero: ”Maestro, dove siete andato, e cosa hai fatto quando ci hai lasciato?” Gesù disse: “ sono andato ad un’altra generazione grande e santa” I discepoli dissero “Maestro, che cosa è la generazione che è più grande e santa di noi, e che non è ora in questi regni??”. Gesù sentendo questo rise, e disse loro: “ Perché voi state pensando nei vostri cuori alla generazione grande e santa? In verità vi dico che nessun nato in questo eone vedrà quella (generazione), e nessun arconte degli angeli delle stelle regnerà su quella generazione, e nessuna persona dalla nascita mortale può associarsi con essa, perché quella generazione non viene da [...] quale è diventata [...]. La generazione della gente fra (voi) proviene dalla generazione dell' umanità (..),che [... ] altri poteri [... ] [ che ] attraverso cui regnate."”. Quando i discepoli sentirono ciò, furono turbati nello spirito. Non poterono dire una parola. Un altro girono Gesù andò da loro. Gli dissero: ” Maestro, noi ti abbiamo visto in una [visione], abbiamo avuto grandi [sogni ...] nella notte [...]". [Egli disse], “Perché avete [voi ... quando] siete andati dentro ciò che è celato?” [38]

I DISCEPOLI VEDONO IL TEMPIO, E NE DISCUTONO

Essi dissero, “Abbiamo (visto) (.. una casa con un )grande altare [ ..attorno.. esso, e] dodici uomini - erano sacerdoti, riteniamo - e un nome; e una folla di gente che attendeva a quell'altare [fino..] i sacerdoti [ ... e riceve] le offerte. [Ma] noi abbiamo continuato ad attendere.[Gesù disse] ” A chi [i sacerdoti] assomigliavano?”. Essi [ dissero.”qualcuno ...] due settimane;[alcuni] sacrificavano i loro figli, altri le mogli, scambievolmente, con umiltà e venerazione; alcuni dormivano con uomini: altri stavano macellando; altri ancora commettevano un gran numero di peccati e atti contrari alla legge. E gli uomini che si levavano in piedi all’altare invocavano il tuo [nome], e in tutte gli atti della loro mancanza, i sacrifici sono portati a compimento [...]”. Dopo aver detto questo, essi rimasero calmi perché erano turbati.

GESU' OFFRE UN'INTERPRETAZIONE ALLEGORICA DELLA VISIONE DEL TEMPIO

Gesù disse loro, "Perché siete turbati? In verità vi dico, che tutti i sacerdoti che si innalzano davanti all'altare invocano il mio nome. Vi dico ancora ,che il mio nome è stato scritto su questo (..) delle generazioni delle stelle attraverso le generazioni umane. (e…) hanno piantato alberi senza frutti, in mio nome, in maniera vergognosa." Gesù disse loro, "Quelli che avete visto ricevere le offerte all'altare, sono ciò che siete. Quello è il Dio che servite, e siete quei dodici uomini che avete visto. Il bestiame che avete visto portare per il sacrificio è la molta gente sviata(40) davanti a quell' altare. (..) si alzerà ed userà il mio nome in questo modo, e generazioni di devoti rimarranno a lui leali. Dopo (lui) un altro uomo si leverà in piedi là dai (fornicatori), e un altro si alzerà là dagli assassini dei bambini, ed un altro da coloro che dormono con gli uomini, e da coloro che si astengono, ed il resto della gente impura e contraria alla legge, e a coloro che nell’errore dicono, " Siamo come gli angeli"; sono le stelle che portano tutto alla relativa conclusione. Per le generazioni umane è stato detto, "Guardate, Dio ha ricevuto il vostro sacrificio dalle mani di un sacerdote, che è nell’errore. Ma è il Signore, il Signore dell'universo, che comanda, e "L'ultimo giorno saranno relegati a vergogna .'"(41) Gesù disse (a loro), "Cessate di sac(rificare..) quello che avete (..) sopra l'altare, perchè sono sopra le vostre stelle ed i vostri angeli , e sono già giunto alla fine . Così lasciate chi ( ..è intrappolato) innanzi a voi, e lasciateli andare ( 15 linee mancanti) generazioni(..). Un panettiere non può nutrire tutta la creazione (42) sotto (il cielo). E (..)a loro (..) e (..) a noi e(..). Gesù disse loro, "Smettete di lottare con me. Ciascuno di voi ha la sua propria stella, e ognuno (17 linee mancanti) (43) in (..) chi è venuto(... primavera) per l'albero(..) di questo eone (..) per un certo tempo (..) ma lui è venuto a innaffiare il paradiso di Dio, e la (generazione) che durerà, perché (lui) non corromperà ( il cammino della vita ) che la generazione, ma (..) per tutta l'eternità."

GIUDA CHIEDE A GESU' RIGUARDO QUELLA GENERAZIONE ED ALLE GENERAZIONI UMANE

Giuda chiese a ( lui, "Rabb)i, che genere di frutta produce questa generazione ?" Gesù disse, "Le anime di ogni generazione umana moriranno. Quando questa gente, tuttavia, ha completato il periodo del regno e lo spirito le lascia, i loro corpi moriranno ma le loro anime saranno vive, e innalzate su (in cielo).” Giuda disse, "E che cosa faranno le rimanenze delle generazioni umane?" Gesù disse, "E' impossibile (44) seminare il seme sopra (la roccia) e raccoglierne la relativa frutta. (questo) è anche il senso(..) la generazione (corrotta) (..) e Sophia corruttibile (..) la mano che ha generato la gente mortale, in modo che le loro anime vanno fino ai regni eterni qui sopra. (In verità) vi dico,(..) la potenza dell’angelo (..)potrà vedere quello (..) questi a chi(..) le sante generazioni(...)."Dopo aver detto questo, si allontanò.

SCENA 3: GIUDA RACCONTA UNA VISIONE E GESÙ RISPONDE

Giuda disse, "Maestro, come hai ascoltato tutti, ora ascolta anche me. Perché ho avuto una grande visione ." Quando Gesù udì questo, rise e gli disse, "tu sei il tredicesimo spirito, perché ti sforzi tanto? Ma su parla, ed io ti sopporterò." Giuda gli disse, "Nella visione mi sono visto mentre i dodici discepoli mi stavano lapidando e (45) perseguitando ( molto severamente). Ed inoltre sono venuto al posto in cui (..) dopo di te. Ho visto (una casa.), ed i miei occhi non poterono (comprendere) le dimensioni. Molta gente era nei suoi dintorni, e quella casa aveva un tetto di fogliame, e nel mezzo della casa c'era (una folla)( 2 linee mancanti), Maestro, portami dentro con queste persone .'" (Gesù) rispose dicendo, "Giuda, la tua stella ti ha condotto fuori strada." e continuò , "Nessuna persona mortale di nascita è degna di entrare nella casa che hai visto, perché quel posto è riservato al Santo. Né il sole né la luna regnano là, né il giorno, ma la volontà santa rimarrà sempre là, nel regno eterno con i santi angeli . Vedi, io ti ho spiegato i misteri del regno (46) e insegnato circa l'errore delle stelle; e(..) tramandalo(..) sui dodici eoni."

GIUDA CHIEDE NOTIZIE SUL SUO DESTINO

Giuda disse, "Maestro, potrebbe essere che il mio seme sia sotto il controllo degli arconti?" Gesù gli rispose dicendo, "Vieni, che io (2 linee mancanti), ma ti addolorerà molto quando vedrai il regno e tutte le sue generazione." Quando sentì questo, Giuda gli chiese, "Che cosa c’è di buono in quanto ho ricevuto? Avete disposto diversamente (per me) da quella generazione." Gesù rispose dicendo, "Diventerai il tredicesimo, sarai maledetto dalle altre generazioni e andrai a regnare sopra di loro. Negli ultimi giorni malediranno la tua ascesa (47) verso la santa (generazione)."

GESU' INSEGNA A GIUDA CIRCA LA COSMOLOGIA: LO SPIRITO E IL GESU’ AUTOGENERATO

Gesù disse, "(vieni), io posso insegnarti i (segreti) che nessuna persona (ha) mai visto. Perché esiste un regno grande e illimitato, la cui estensione nessuna generazione di angeli ha visto, (nel quale) c'è (un) grande (spirito) invisibile, che nessun occhio di angelo ha mai visto, nessun pensiero del cuore ha mai compreso, e non è mai stato indicato con nessun nome."E una nube luminosa vi comparve. Disse, "Genera un angelo come mio strumento ." "Un grande angelo, Il divino illuminato Auto-Generato emerse dalla nube. A causa sua, altri quattro angeli si manifestarono da un'altra nube, e diventarono gli strumenti per l' angelico Auto-Generato. L' Auto-Generato disse, (48) 'lasciano [... ] venire all'esistenza [... ], e venne all'esistenza [... ]. E lui (creò) il primo astro per regnare sopra di lui. Egli disse, Che gli angeli siano creati per servir (lo),'e miriadi senza numero ne ha creati. Egli disse, "(che) un eone illuminato sia creato,"e questo venne creato. Egli generò un secondo astro (..) per regnare su di lui, insieme a una miriade di angeli senza numero, per offrire servizio. Questo è come ha generato il resto degli eoni luminosi. Li fece per regnare sopra di loro, e creò per loro innumerevoli miriadi di angeli, a servirli.

ADAM E GLI ASTRI

"Adam era nella prima nube luminosa che nessun angelo aveva mai visto fra tutti quelli che “Dio ha chiamato”. Egli (49) (..) che(..) a immagine(..) e somiglianza di (questo) angelo. Fece comparire l'incorruttibile (generazione) di Seth(..) i dodici (..)i ventiquattro(..). Creò settantadue astri nella generazione incorruttibile, in conformità con la volontà dello Spirito. Gli stessi settantadue astri crearono altri trecentosessanta astri nella generazione incorruttibile, in conformità con volontà dello Spirito, in modo che il numero fosse cinque per ciascuno. "I dodici eoni dei dodici astri (luminari) costituiscono il loro padre, con sei cieli per ogni eone, così che ci sono settantadue cieli per i settantadue luminari, e per ciascuno (50) (di loro cinque) firmamenti, (per un totale di) trecentosessanta (firmamenti...). Furono dati loro l'autorità e (un grande) di innumerevoli angeli, per la gloria e l'adorazione, (e dopo questo anche) spiriti vergini, per la gloria e (l'adorazione) di tutti gli eoni del cielo e dei loro firmamenti.

IL COSMO, IL CAOS, E IL MONDO SOTTOSTANTE

"La moltitudine di questi immortali è chiamato cosmo che è, separato- dal Padre ed i settantadue luminari che coesistono con l'Auto-Generato ed i suoi settantadue eoni. In lui il primo essere umano comparso con i suoi poteri incorruttibili. E l' eone che è comparso con la sua generazione, l'eone nel quale sono la nube della conoscenza e l'angelo, è chiamato (51) El. (..) eone (..) dopo che (..) disse, " Che dodici angeli siano creati (al) e dominio sul caos e sul (mondo sottostante) E osserva, là dalla nube è apparso un (angelo) con il volto che splende come il fuoco e che sembra contaminato con il sangue. Il suo nome era Nebro, che significa il "ribelle" altri lo chiamano Jaldabaoth. Inoltre un altro angelo, Saklas, è venuto dalla nube. Così Nebro creò sei angeli, cosìcome Saklas, per essere di aiuto, e questi crearono dodici angeli nel cielo, ciascuno domina una parte nei cieli.

GLI ARCONTI E GLI ANGELI

"I dodici sovrani parlarono con i dodici angeli: Che ciascuno di voi (52) (..) e che la loro(..) generazione (una linea perduta) angeli del: Il primo è (S)eth, che è chiamato Cristo. Il (secondo) è Harmathoth, che è (..). Il (terzo) è Galila. Il quarto è Yobel. Il quinto (è) Adonaios. Questi sono i cinque che dominavano sul mondo sottostante, ed in primo luogo sul caos.

LA CREAZIONE DELL' UMANITÀ

"Allora Saklas disse ai suoi angeli, “ Creiamo un uomo a nostra immagine e somiglianza. 'Modellarono Adamo e sua moglie Eva, che è chiamata, nella nube, Zoe. In questo nome tutte le generazioni cercano l'uomo, e ognuna di loro chiama la donna con questi nomi. Ora, Saklas non com(anda) (53) tranne (..) le gene(razioni) questo (..). E il (arconte) disse ad Adam, "Vivrai a lungo, con i tuoi figli .'"

GIUDA CHIEDE NOTIZIE SUL DESTINO DI ADAMO E DELL' UMANITÀ

Giuda disse a Gesù, "Qual è la durata del tempo che vivrà l’essere umano? Gesù disse, "Perché ti stai domandando questo, che Adam, con la sua generazione, ha vissuto la sua vita nel posto in cui ha ricevuto il suo regno, con la longevità (conferita??) dal suo arconte?"Giuda disse a Gesù, "Lo spirito umano muore?" Gesù rispose, "Ecco perché Dio ordinò a Michele di prestare solamente lo spirito alle genti, di modo che hanno potuto offrire il servizio, ma l’Eccelso ha ordinato Gabriel di assegnare gli spiriti alla grande generazione senza sovranità su di essa -- cioè lo spirito e l'anima. Di conseguenza, [ resto ] delle anime [ 54 ] [ - - una linea che manca --].

GESU' DISCUTE LA DISTRUZIONE DEL MALVAGIO CON GIUDA E GLI ALTRI

(..) Luce di (quasi due linee mancanti) intorno (..) lasciate [... ] lo spirito (che è)dimora in questa (carne) fra le generazioni degli angeli. Ma Dio ha indotto la conoscenza in Adam ed a quelli con lui, in modo che i re del caos e del mondo sotterraneo non abbiano potere sopra di loro." Giuda disse a Gesù, " Allora cosa faranno quelle generazioni?" Gesù rispose, "In verità vi dico, per tutti loro le stelle portano i fatti a compimento. Quando Saklas terminerà il tempo che gli è stato assegnato, la prima stella comparirà con le generazioni, e compiranno ciò che fu detto che avrebbero fatto. Poi fornicheranno in mio nome e uccideranno i loro bambini (55) e (faranno) (..) e ( mancano circa sei righe e mezzo) il mio nome, e volontà (..) la tua stella sopra il (trent)esimo eone." Dopo ciò Gesù (rise).(Giuda disse), "Maestro, (perché stai ridendo di noi)?”(Gesù) rispose a (e disse), "Non sto ridendo di (voi) ma dell’errore delle stelle, perché queste sei stelle vagano con questi cinque combattenti, e tutti saranno distrutti insieme con le loro creature."

GESU' PARLA DI COLORO CHE SONO BATTEZZATI, E DEL TRADIMENTO DI GIUDA

Giuda disse a Gesù, "Allora, che cosa faranno quelli che sono battezzati nel tuo nome?" Gesù rispose, "In verità (vi) dico, questo battesimo (56) (..) il mio nome ( circa nove linee mancanti) a me. In verità (Io) ti dico, Giuda, (coloro che) offrono sacrifici al Dio di Saklas (..) (tre linee che mancanti) tutto ciò che è diabolico. "Ma tu li supererai tutti. Perché sacrificherai l'uomo che mi riveste. Già il tuo corno è stato alzato, la tua collera è stato accesa, la tua stella brilla intensamente, ed il tuo cuore ha (..).(57) "In verità (..) il tuo ultimo(..) diventa (circa due linee e mezzo mancanti), addolorati (circa due linee che mancano) l'arconte, fino a quando sarà distrutto. Ed allora l'immagine della grande generazione di Adam sarà innalzata, prima del cielo, della terra e gli angeli, quella generazione, che proviene dai regni eterni, esiste. Osserva, hai udito tutto. Alza in alto i tuoi occhi e guarda la nube e la luce all'interno di essa e le stelle che la circondano. La stella che regola il cammino è la tua stella." Giuda alzò in alto i suoi occhi e vide la nube luminosa, e vi entrò dentro. Quelli che si alzarono sulla terra udirono una voce venire dalla nube, dire, (58) (..) grande generazione (..)... immagine (..) (circa cinque linee mancanti).

CONCLUSIONE: GIUDA DENUNCIA GESU'

(..) I loro sommi sacerdoti mormoravano perché (lui) era andato nella stanza degli ospiti per la sua preghiera. Ma là alcuni scrivani lo stavano guardando con attenzione per arrestarlo durante la preghiera, poiché erano impauriti della gente, dato che era considerato da tutti un profeta. Si avvicinarono a Giuda e gli dissero, "Che cosa stai facendo qui? Tu sei un discepolo di Gesù." Giuda gli rispose come desideravano. Ricevette dei denari e lo consegnò a loro.


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MessaggioInviato: 02/05/2013, 04:01 
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...Sapendo che Giuda stava riflettendo su qualcosa di elevato, Gesù gli disse: “Allontanati dagli altri e ti svelerò i misteri del regno. È possibile per te raggiungerlo, ma dovrai soffrire molto. Qualcun altro prenderà il tuo posto, affinché i dodici discepoli possano venire ancora al completo con il loro Dio”.
.


Il Giuda di cui si parla, cioè l''Iscariota', altri non fu che lo stesso Simon Pietro: ergo, il colloquio di cui sopra si svolse, in realtà, tra Gesù e Pietro. Dal momento che si ha notizia di un discorso analogo che si svolse tra due personaggi, i cui nomi vennero usati come pseudonimi per Gesù e Simon Pietro, il passaggio di cui sopra, contenuto nel vangelo di Giuda, ha un'alta probabilità di essere vero, cioè storico.


“..Allontanati dagli altri e ti svelerò i misteri..”

Gli 'altri', in questione, furono quasi sicuramente gli altri discepoli della setta di Giovanni il Battista, da cui Pietro si allontanò per seguire Gesù. Tutto questo si svolse dopo il ritorno di Gesù dall'Egitto (36-37), dove egli vi aveva trascorso circa 3 anni. Infatti, una volta ritornato in Palestina, Gesù, il quale era entrato in conflitto con Giovanni prima ancora di 'emigrare' in Egitto, decise di fondare una sua propria setta, di stampo ovviamente gnostico, e quindi sulla falsariga di quella di Giovanni.

Oltre a Pietro, anche suo fratello Andrea, Filippo, Matteo/Bartolomeo e qualcun altro, decisero di seguire anch'essi Gesù. Tuttavia, suo fratello Giacomo il 'minore' decise invece di rimanere con Giovanni, e fu così che ne ereditò la guida della setta dopo la morte violenta di quest'ultimo. I superstiti della setta, chiamati 'nasurei' al tempo di Giovanni il Battista, sotto la guida di Giacomo il minore (o il 'Giusto') vennero chiamati 'ebioniti', dalla radice ebraica 'ebion', significante povero.

“..affinché i dodici discepoli possano venire ancora al completo con il loro Dio..”

Il vangelo di Giuda venne composto tra il 130 ed il 180, visto che fu Ireneo da Lyone il primo a citarlo (Euaggelion Iouda, Iudae evangelium; Adv. haer. I 31, 1). Successivamente esso verrà citato anche da Epifanio di Salamina e da Teodoreto di Ciro.

Detto vangelo è ritenuto, dagli attuali 'specialisti', come un testo gnostico. Tuttavia, per gli gnostici la favola dei 'Dodici Apostoli' era qualcosa di assolutamente alieno;) mentre, al contrario, essa era un pilastro fondamentale della dottrina cattolico-ortodossa. Comunque, nel vangelo di Giuda sono presenti anche elementi inequivocabilmente gnostici ("..Tu provieni dal regno immortale di Barbelo") e questo porta ad escludere che si sia trattato di un vangelo cattolico: ortodosso o meno.

Secondo alcuni esperti, i quali hanno ripreso le indicazioni fornite dai prima padri della chiesa (Ireneo, Epifanio ed altri), il vangelo sarebbe stato utilizzato dalla comunità dei 'Sethiani'(*). Tuttavia, dal momento che questa setta fu genuinamente gnostica, la presenza di elementi 'ortodossi', cioè cattolici, porta ad escludere CATEGORICAMENTE che tale vangelo possa essere stato utilizzato dalla setta dei Sethiani. Ergo, più verosimilmente si trattò di una setta 'bastarda', vale a dire formata da elementi gnostici fusisi con elementi fuoriusciti dal mondo cattolico-ortodosso. (cosa, questa, che rende il vangelo di Giuda un documento unico nel suo genere, e quindi di estremo interesse per tutti coloro che sono impegnati nello studio del cristianesimo primitivo).

E' molto probabile, invece, che il vangelo di Giuda abbia radici 'valentiniane', in quanto Valentino, almeno nei primi anni dalla fondazione del culto catto-cristiano, appartenne alla 'chiesa cattolica apostolica romana', di cui, molto probabilmente, fu anche uno dei co-fondatori; salvo poi uscirne tra il 156-160, a causa della frode di cui rimase vittima per colpa del corrotto clero (o proto-clero) del tempo, il quale, attraverso corruzione (v. Tertulliano), preferì Aniceto a lui, nella carica di PRIMO vescovo della neonata chiesa cattolica apostolica romana: la PRIMA nel suo genere. Successivamente Valentino fondò una sua setta gnostica, nota comunemente come 'setta dei Valentiniani'.


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(*) - setta gnostica fondata probabilmente dallo stesso Gesù, il quale, come a scimmiottare Giovanni il Battista, millantava di essere la reincarnazione del 'Figlio dell'Uomo', vale a dire di Seth, presunto figlio di Adamo: cioè l'UOMO per antonomasia. Giovanni, invece, era ritenuto la reincarnazione del GIUSTO Enoch. [tutti gli appartenenti alla setta di Giovanni, erano chiamati anche i 'Giusti' - per via di Enoch - e quindi NON soltanto Giacomo il 'minore' (perché il più piccolo tra i fratelli)]. Secondo gli strati più antichi della kabbalah ebraica, sia Enoch che Seth erano ritenuti depositari di una superiore 'conoscenza' (da cui 'gnosis', gnostico) circa una 'verità' segreta, che sarebbe derivata loro direttamente da Dio. Tale conoscenza 'misterica', in quanto comprensibile solo agli iniziati, venne successivamente trasmessa, di generazione in generazione, sino al mondo gnostico giudaico del I secolo della nostra era.

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