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 Oggetto del messaggio: Jehoshua di Angelo Filipponi
MessaggioInviato: 21/09/2013, 14:24 
http://www.angelofilipponi.com/



Jehoshua




* Jehoshua fu kayin, tecton), una specie di architetto, qanah, Maran mashiah e non fu Rab (rabbi, rabbuni) né figlio di Dio.

Gesù fu Kayin, non un semplice falegname, fu qanah, zelota, fu maran (re) e fu chiamato mashiah (Meshika)(Christos)


- Il termine Kayin evidenzia una classe sociale che in greco designa i tectones, cioè uomini abili a progettare e realizzare lavori di costruzione sia come carpentieri che come muratori,oikodomoi, considerati moltissimo, dopo le classi privilegiate sacerdotali, superiori a tutti gli altri tecnitai, richiesti nel periodo romano ellenistico, data la mole di costruzioni e la ricerca di nuove tecniche.

Forse erano davididi in quanto probabilmente erano qeniti, una stirpe di fabbri (artigiani creativi, abili ad usare molti materiali che si dicevano discendenti di Caino)
- qanah corrispondente a zelotes e a sicarius (successivamente), quindi, ha valore di partigiano che combatte, spinto da uno zelo (o amore geloso, esclusivo) per la propria terra contro invasori e, quindi, contro i romani, secondo lo schema di una guerriglia montana e desertica (o anche urbana), determinata e mantenuta viva da santoni (esseni ), da farisei e da asceti come Giovanni il Battista, che battezzano secondo un rito iniziatico penitenziale e militaristico (Cfr Flavio, Antichità Giudaiche, XVIII,116-119 e Luca,3.10-16).



Jehoshua in quanto discepolo di Giovanni, e in quanto battezzato, ha fatto il suo corso formativo di penitente e di combattente.

- Maran vale re (Basileus, melek) Il titolo poteva essere dato solo da Roma: indebita era l’acclamazione popolare che con l’elezione regale aveva compiuto un atto di rivoluzione (stasis, novitas) e quindi doveva attendersi la punizione da parte del senato e dell’imperatore che governavano l’impero (La Giudea, Samaria ed Idumea avevano un governo retto dal procuratore romano che dipendeva dal governatore di Siria, responsabile di tutto il settore orientale).
Il titolo regale, inoltre, è dato probabilmente da Artabano III, re di Partia e quindi Gesù era re illegittimo come Antigono che era stato eletto da Pacoro nel 38 a.C. (al contrario di Erode, re legittimo eletto nello stesso tempo da Antonio e Ottaviano)



* Gesù e il suo regno effettivo (collocato tra la pasqua del 32 e la pasqua del 36 )


egli fu proclamato re dal popolo, con il riconoscimento e il benestare di Artabano III, dopo la morte di Seiano (18 ottobre 31) e dopo la successiva esautorazione di quasi tutti gli amministratori dell’area orientale, specie siriana, bollati come seianei (Pilato, procuratore di Giudea, Erode Antipa re di Galilea e Perea, Pomponio Flacco governatore di Siria, incaricato di mantenere l’ordine militare lungo il confine eufrasico).



- E perciò
. il regno si poté forse costituire a seguito di una serie di trattati locali con Izate di Adiabene, con Artabano III, re dei parti e con Areta re dei nabatei, grazie anche a ricompattamenti ideologici tra i giudei di Mesopotamia e quelli dell’impero romano ( sia palestinesi che ellenistici della cosiddetta diaspora ) oltre che con i samaritani;


. Il regno di Jehoshua durò quasi cinque anni, dopo la conquista del tempio, avvenuta con spargimento di sangue per la presenza della guarnigione romana sulla torre Antonia, sovrastante il tempio, e data l’importanza finanziaria del tempio, difeso da sadducei e dalle loro guardie;



. Il regno dovette essere tranquillo, dopo la conquista, avvenuta mediante resa delle singole città, che accoglievano i delegati galilaici, inviati a chiedere l’adesione, mediante la formula persiana erodotea (acqua e sale cambiata in acqua e pane): fu purificato il tempio, si celebrò la pasqua essenica col nuovo calendario solare di 364 giorni, fu giurato il nuovo patto di alleanza con Dio del popolo, come quello di Nehemia;



. Il regno per quasi quattro anni non ebbe pericoli esterni poiché era connesso con la federazione partica e poiché Tiberio si disinteressava della questione orientale, intento a debellare i suoi nemici interni, seguaci di Seiano e ad organizzare la propria successione;



. Il regno di Jehoshua dovette finire con la spedizione di L. Vitellio, nominato proconsole, dopo E. Lamia (che non era mai partito),ed incaricato di ripristinare l’ordine nella provincia di Siria con un mandato antipartico ed antinabateo (Flavio Antichità Giudaiche, XVIII,90-126, Tacito, Annales, VI,31-38, Svetonio,Tiberio,41,66; Caligola,13; Vitellio,2; Dione Cassio, Storie, LVIII,26,1-4 )



. Vitellio, costretto Artabano a difendere i suoi stessi confini con un’abile manovra militare e politica, pressate e costrette le popolazioni scitiche ed iberiche all’invasione del territorio partico, su ordine di Tiberio, concede la tregua al re dei re che, visto il suo territorio occupato ed invaso, chiede un accordo e un trattato, stipulato a Zeugma sull’Eufrate, prima della Pasqua del 36;



. Partecipa a questo trattato anche Erode Antipa al seguito di Vitellio, che tratta con Artabano, il quale rinuncia ai territori transeufrasici, dà ostaggi (il figlio Dario e un gigante giudaico di nome Lazar) come garanzia di pace. La clausola di non interferenza nell’orbita romana, voluta dai romani fu una condanna a morte per il maran Jehoshua, abbandonato al suo destino e per lo stesso Areta IV, lasciato all’ira di Tiberio;


. il caso di Jehoshua diventò una questione interna al mondo romano e quindi Vitellio, dopo aver dato l’ultimatum alla città di Gersusalemme, assediata, ricevette dai sadducei e dai farisei, che fecero prigioniero il ribelle messia, che venne fatto crocifiggere: la città fu salva, si ripristinò l’ordine romano, si purificò il tempio e si celebrò la pasqua sadducea tra il tripudio popolare, alla presenza del governatore.


. Il tradimento di Giuda è un equivoco, dovuto al termine tradere consegnare in latino (la negatività del termine traditor comincia in epoca severiana quando alcuni vescovi e fedeli consegnarono ai magistrati i segni sacri del cristianesimo e quindi tradirono, facendo apostasia) si usa per tradire/ prodere e per traditore/proditor(cfr. Gerolamo Epistola a Pammachio 2-3 );



Nel caso della consegna di Cristo ad opera di Giuda a Vitellio e a Pilato si tratta di una procedura, a seguito di una richiesta espressa del proconsole romano, che comporta, dopo la resa della città, come ultimo atto di un sinedrio dimissionario, il mandato di dare il reo di crimen maiestatis ai romani (il termine prodotes greco aveva rapporto con proditor e non con traditore, che aveva valore di uomo che consegna, come nel corrispondente aramaico, dove è marcata la funzione di intermediario- mediatore- ambasciatore in una trattativa).


In Occidente, dunque, sotto i Severi i cristiani indicano Giuda col termine traditore bollandolo per l’eternità, con l’aggiunta probabile dell’episodio dei trenta denari e della morte.



Giuda Iscariota in quell’epoca divenne il simbolo del tradimento, quando invece l’uomo di Kerioth (Iscariota) ebbe l’ncarico dal sinedrio (e forse dallo stesso Messia ) di consegnare il deposto maran ai romani, che assediavano la città, essendo ormai finito il potere del Khristos/Messia;
-Di Vitellio si conoscono due entrate in Gerusalemme, ambedue festose: la prima, dopo la resa della città, quando viene ucciso Gesù e la seconda dopo la guerra iniziata contro Areta IV, interrotta per la morte di Tiberio: la nuova entrata in Gerusalemme coincide col giuramento di fedeltà fatto dalla città al nuovo imperatore Gaio Caligola, che fu acclamato proprio dai Giudei per primi nella Pasqua del 37.



Vitellio, tornato a Roma con Pilato, destituito, divenne un cortigiano, e creò il modello di cortigiania orientale a Roma, facendo prima il confidente di Caligola e poi di Claudio, con cui fu anche console e da cui ebbe la reggenza imperiale nel periodo della spedizione britannica (Peccato che i suoi Commentarii non siano stati tramandati!)




Probabilmente la repressione di Avillio Flacco, governatore di Egitto (32-38), dell'estate del 38, è conseguenza del Malkuth: i giudei alessandrini avendo accolto i parenti fuggiaschi vengono puniti con l'atimia (perdita dei diritti civili) e viene permessa la strage da parte dei greci nemici della etnia giudaica predominante (l'acefalia di In Flaccum e la mancanza di una Palinodia come seguito di Legatio autorizzano tale supposizione, avvalorata anche dall'accenno a Seiano, che aveva perseguitato sumpan ..to ethnos In Flaccum 1)




Jehoshua Rabbi e figlio di Dio.


. Gesù non fu un rabbi (con questo titolo ci è stata tramandata la figura di Gesù, secondo gli Evangelisti, che hanno ripreso la figura di Socrate (469-399 a.C.) che, comunque, non fu maestro neppure lui e che non ebbe discepoli - cfr. Platone, Apologia di Socrate 21 ...e maestro non lo sono stato mai di nessuno, solo che non ho impedito a nessuno, giovane o vecchio di ascoltarmi, se voleva quando parlavo o attendevo al mio compito ..io mi offro egualmente al ricco e povero perché possano interrogarmi e rispondere alle mie domande ... io non ho mai promesso di insegnare nulla a nessuno...)


e lo stesso Flavio nel XVIII di Ant. Giud., scrivendo in epoca domizianea, parla di sophos e non di sophisths, termine in cui poteva anche sottendere Rab (Rabbi, Rabbuni), già usato da Yohanan Ben Zaccai e dai suoi discepoli fino a Rab Aqiva e discepoli.(cfr Ma, Gesù, chi veramente sei stato? e.Book Narcissus,2012)...



. Gesù non fu Figlio di Dio, sintagma successivo alla fine del Tempio quando si cominciò ad usare la terminologia di Morte di un Dio attribuita a Caligola e poi a Domiziano, ambedue imperatori Theoi ed infine a Commodo e a Caracalla, anche loro, pur essendo l'uno antonino e l'altro severo, giunti al titolo di Theos, secondo la titolatura ellenistica, uccisi violentemente...



L'usurpazione del titolo avviene per gradi e si radica nella mentalità popolare cristiana insieme a quello di rabbi nel corso del II e III secolo quando l'impero romano sempre più intensifica la sua azione per dare divinità all'imperatore nomos empsuchos/legge vivente, autokrator, sothr ed evergeths fino alla costituzione della Tetrarchia di Diocleziano.(cfr. La morte di un Dio e cfr. uios monogenhs angelofilipponi.sito) ...





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Il libro di Angello Filipponi Jehoshua o Jesous ?

lo trovate solo in cartaceo qui :


la bibliofila

38, Via Bassi Ugo - 63074 San Benedetto Del Tronto (AP) |

tel: 0735 587513



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MessaggioInviato: 21/09/2013, 23:55 
Ma ti rendi conto, Barionu, che se i vangeli sono solo racconti allegorici, come le fiabe dei fratelli Grimm o il Pinocchio di Collodi, questa pregevole analisi filologica ed esegetica non vale niente?

Che mi importa di "Gesù fu Kayin, non un semplice falegname" se poi in realtà faceva il panettiere?

Zio Ot perdi sempre di vista i contenuti mitici e misterici dei vangeli che fanno presuppore che i testi che sono giunti fino a noi siano una caterva di bugie, o comunque sono così incasinati che di questo personaggio si può dire quello che si vuole, cosa che ha effettivamente fatto la ricerca storica:
A) Come riformatore sociale:
Il maestro sapienziale: R. Funk e il Jesus Seminar
Il filosofo cinico e l’asceta: J. D. Crossan e M. Borg
Gesù storico e movimento gesuano: B. Mack e M. Pesce
B) Come predicatore carismatico:
Lo Hasid: G. Vermes
Il mago: M. Smith
Il maestro della Legge: D. Flusser
C) Come rivoluzionario antiromano:
Il messia popolare: R. Horsley
Il re davidico: J. Tabor
Il presunto messia: P. Fredriksen
D) Come apocalittico giudaico:
Il maestro apocalittico: E. Sanders
Il profeta millenarista: B. Ehrman e D. Allison
Il giudeo marginale: J. Meier
E) Come messia enochico:
Il Figlio dell’uomo: P. Sacchi
La riscoperta del giudaismo enochico: l’Enoch Seminar

Poi si mettono pure gli arpiolidi e gli pseudo-miticisti e mi dici come e perché dovrei scegliere fra una di queste figure?
Se ha ragione Ehrman ha torto Tabor, e perché dovrebbe aver ragione Ehrman se ha tutti gli altri contro?
Perché dovrebbe aver ragione Filipponi?



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Sono state scritte milioni di pagine per commentare i passi dei Vangeli, interpretandoli in modo letterale e per costruire impalcature teologiche o catechistiche; altri autori li hanno interpretati col fine di confutarli perché avevano individuato discrepanze e incongruenze nella narrazione: tutti sono caduti nell'errore di considerarli una testimonianza di fatti veramente accaduti. da KRST
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