Cita:
giallop ha scritto:
"Gesù nella sua vita terrena non ha mai detto di essere il figlio di DIO e che in Dio c' erano tre persone, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo."
Nei vangeli tutto ciò non compare e quindi sotto questo punto di vista egli non lo ha detto. Ergo, il gesuita teologo Joseph Moingt sembra affermare il vero.
Tuttavia, come ho sempre cercato di far capire, il Gesù della storia è stato notelvomente diverso da quello della fede, intuizione che prima di essere la mia è stata di illustri eruditi che mi hanno preceduto in questa affascinante materia, vale a dire la ricerca delle vere origini del cristianesimo. Ergo, se si vuole cercare di scoprire cosa Gesù realmente disse e fece è assolutamente necessario far emergere prima il suo vero profilo storico: cosa assolutamente non facile, dal momento che egli fu un un personaggio estremamente 'poliedrico', dalle numerose identità. Quando capiva di essere stato identificato, egli cambiava città ed identità. Vediamo questo interessante passaggio del vangelo di Marco.
Marco - cap.1[32]Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. [33]Tutta la città era riunita davanti alla porta. [34]Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare,
perché lo conoscevano. Non vi è alcun dubbio, almeno con il senno di poi (e ci sono voluti quasi duemila anni per arrivarci!), che Gesù, il quale "impediva" ai demoni di parlare perchè SAPEVANO CHI ERA (v. anche l'episodio dell'"indemoniato" nella presunta sinagoga di Cafarnao), si trovava in tale luogo in incognito, vale a dire sotto falsa identità.
Questa peculiare tendenza di Gesù a cambiare identità (causa primaria della sua difficile identificazione storica)(*) è anche evocata nel vangelo di Giovanni, dove Gesù, dopo che i fratelli avevano cercato invano di convincerlo a recarsi ad una festa a Gerusalemme, decise poi di andarci sotto mentite spoglie.
E' altamente probabile che ciò servì a mistificare un aspetto storico particolarmente "imbarazzante": vale a dire l'entrata trionfale (v. Domenica delle Palme) di 'Gesù il Galileo' in Gerusalemme, alla testa del suo piccolo esercito di circa 600 giovani galilei armati (v. G. Flavio). Ciò avvenne in piena guerra giudaica del 66-70, e questa fu una delle ragioni che portarono i falsari a mistificare tale evento (secondo i vangeli, infatti, a quella data Gesù doveva essere morto da un pezzo!)
Per tornare al tema, è probabile che Gesù abbia parlato di una pseudo trinità costituita dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo; ma NON come ancora oggi l'intende il clero cattolico, ma piuttosto una trinità sul modello di quella indù, dove Shiva e Visnù non sono altro che manifestazioni di Brahama: quindi non tre entità individuali in una, come nell'assurda ed inspiegabile trinità cattolica, ma una sola entità che appare in tre forme distinte. Un po' come un attore che si traveste in più personaggi prima di apparire in pubblico!
Un particolare sfuggito a molti eruditi, è che sicuramente i falsari cattocristiani rubarono agli gnostici tale modello di trinità (una tra le infinite "rapine"!). Ciò lo si evince dal fatto che Origene, il quale scriveva intorno al 240, si mostra meravigliato quando espone una tale trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo), utilizzata da una setta gnostica da lui citata. Se le cose stanno effettivamente così, vuol dire che il concetto della trinità che oggi caratterizza il culto cattolico, venne "imbarcato" nella dottrina cattocristiana sul finire del III secolo o agli inizi del IV.
Saluti
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Nota:
(*) - Non è un caso che Gesù accostò la sua figura a quella di una "certa" divinità ellenica, la quale è tutta un "programma" riguardo a ciò!