Leggendo qualche testo ho scoperto che vi sono correnti di pensiero tra i teologi cattolici che affermano (parole di Joseph Moingt gesuita teologo):
Gesù nella sua vita terrena non ha mai detto di essere il figlio di DIO e che in Dio c' erano tre persone, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Due fattori sono all'origine del cristianesimo, la fede nella resurrezione di Gesù e il dono dello Spirito Santo, ovvero della presenza e della forza di Dio durante la Pentecoste, cinquanta giorni dopo la resurrezione.
Sarebbe stata la resurrezione di Gesù a scatenare tutto, gli apostoli avrebbero capito che avevano avuto a che fare con un profeta, e più che un profeta. E' a partire da quel momento che gli apostoli hanno rivisto la loro vita e l' insegnamento di Gesù e che i Vangeli sono stati dapprima annunciati oralmente e poi messi per iscritto.
Gesù, cito testuali parole, non pensava di fondare una religione dissidente rispetto all'ebraismo anche se criticava le pratiche di culto come del resto facevano gli Esseni.
Tre sono le fondamenta del cristianesimo:
1)Lo Spirito Santo, la Forza di Dio che si manifesta sugli uomini, abbiamo vissuto nell'era di Dio (vedi antico testamento), nell'era di Gesù (vedi Vangeli) oggi ci troviamo in quella dello Spirito.
2)La dissacrazione del mondo religioso
Gesù criticava le pratiche di culto: "Con Gesù Dio esce dalla cerchia del sacro in cui era stato rinchiuso (la montagna, il tempio) e noi non ci mettiamo più in relazione con Lui attravero i sacrifici o l'obbedienza alle sue leggi. Dio ci libera dal peso della religione e del sacro, con tutte le paure che vi sono connesse e tutti gli obblighi che ne conseguono. (Purtroppo) Con il cristianesimo siamo ricaduti nella religione, era necessario inevitabile. La religione è l'espressione pubblica e sociale della fede. Da appigli certezze. Molto spesso inoltre, la religione nasce dalla paura.
Abbiamo ritrovato il legalismo e il ritualismo, così essenziali alle religioni e alla vita consacrata delle religioni. Gesù però ci insegna che il loro superamento è sempre necessario.
3)L'insegnamento di Gesù sull' amore di Dio e del prossimo (Mt 22,37-39):
Gesù ritiene questo comandamento il più importante, la novità consiste nel fatto che questo duplice annuncio (amore per Dio, amore per il prossimo) è messo sullo stesso piano, "da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti".L'amore per il prossimo è considerato alla stregua dell'amore per Dio.
Questi concetti a mio avviso rispondono all'affermazione di Greenwarrior di ritornare alle origini del messagio cristiano:
Cita:
La lettura dei testi sacri deve servire per ripercorrere a ritroso la storia delle religioni, in modo da ritornare alle origini.