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giallop ha scritto:
Non centra molto con quello detto prima...
Gli esseni non sono mai esistiti?
Secondo la Prof.ssa Rachel Elior, i cui studi sull’argomento saranno presto resi noti, sarebbe sbagliata la teoria che propugna gli Esseni come un gruppo religioso ebraico esistente in Giudea prima della distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C.
Non conosco di preciso quale sia l'opinione della Prof.ssa Rachel Elior, tuttavia, se ho ben capito, riguardo agli esseni è quello che vado sostenendo io da almeno 7 anni!... Ho anche fornito una probabile traccia che conduce alla parola 'esseno', dal momento che tale parola, secondo quello che ha scritto Filone Alessandrino, è sinonimo di "therapeutes", vale a dire 'medico', 'guaritore'.
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Elior è contro l’opinione diffusa tra gli studiosi dei rotoli del Mar Morto secondo la quale gli Esseni hanno scritto i ‘rotoli’ a Qumran. La studiosa sostiene invece che questi siano stati scritti a Gerusalemme dai sacerdoti del Tempio spodestati.
Secondo l'opinione che io mi sono fatto, in base alle mie ricerche, non è esatto quello che afferma tale prof.ssa. Infatti, quando (attorno alla metà del II secolo a.c.) i sacerdoti 'separatisti' del tempio si separarono dai loro colleghi, una parte di loro confluì a Qumran, dove sicuramente esisteva già una comunità di monaci esseni, cioè guaritori. Quale fosse il preciso indirizzo religioso di tali monaci è difficile assodarlo, almeno per il momento.
Chiaramente a scrivere i rotoli di Qumran non furono i monaci, ma proprio i sacerdoti dissidenti del tempio che si erano mescolati a loro. Più tardi, a partire dalle prime ribellioni messianiste (v. gli Asmonei di Gamala) nella comunità di Qumran, già promiscua per i motivi appena esposti, si infiltrarono anche elementi zeloti (ribelli messianisti, derivanti dalla "scuola" di Giuda il Galileo), il cui obiettivo era quello di pianificare una rivolta in grande stile, al fine di scacciare l'invasore romano. (i "kittim" nei rotoli di Qumran, anche se in precedenza lo stesso termine era stato utilizzato anche nei confronti dell'invasore greco)
Dal momento che l'attività di tali gruppi 'eversivi' (zeloti) rappresentava una seria minaccia per la salute della Palestina (come la storia sta lì a dimostrare!), essi erano duramente avversati dalle autorità giudaiche di Gerusalemme, sia politiche che religiose (i sacerdoti del tempio).
In particolar modo, la casta religiosa del tempio, ed anche quella dei rabbini ad essa più vicina, temevano molto la prospettiva, anche se remota, di un successo della ribellione, perchè questo voleva dire un gravissimo pericolo per la propria sopravvivenza, a motivo del fatto che gli esponenti di tali caste si erano mostrati sempre collaborazionisti dei romani. Così, sia il potere politico (sinedrio), sia il potere religioso (la casta sacerdotale del tempio) avevano dato vita ad una vera e propria istituzione di "agenti segreti", il cui compito era quello di scovare i ribelli zeloti: cioè i "messianisti"!
Da tenere presente che se tradotta in greco tale parola, essa ci restituisce lo stesso attributo usato per indicare i cattolici-cristiani, vale a dire CHRISTIANOI). Paolo/Saul, personaggio assolutamente distinto da 'Paolo di Tarso', era appunto una di queste figure, vale a dire una sorta di agente segreto al servizio degli erodiani, dei sacerdoti del tempio (il sommo sacerdote Anania fu un suo grande protettore) e degli stessi romani. Probabilmente Paolo/Saul visitò più volte la comunità di Qumran, vale a dire la 'comunità di DAMASCO', alla ricerca di infiltrati zeloti o per carpire notizie utili al loro arresto. Da ciò si dovrebbe intuire che laddove negli Atti degli Apostoli è scritto che Paolo Saul, all'inizio della sua carriera, perseguitava i "cristiani", in realtà egli perseguitava i ribelli zeloti/messianisti, definibili allo stesso modo dei catto-cristiani, vale a dire 'christianoi'. Sottolineo ancora una volta che il 'catto-cristianesimo' nacque a Roma tra il 140-150, quindi circa un secolo dopo l'attività repressiva di Paolo/Saul!
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...A suo avviso sono stati sprecati sessanta anni di ricerca per tentare di trovare nei rotoli tracce degli Esseni, ma questi non sono mai esistiti, sono un’invenzione da Giuseppe Flavio (storico ebreo-romano). Nel suo libro “La Guerra Giudaica”, Giuseppe Flavio descrive gli Esseni come una setta religiosa ascetica e mistica che viveva in astinenza dai piaceri mondani, compreso il sesso. E’ una storia di errori che semplicemente non ha senso.
Altrettanti anni si sono sprecati per trovare tracce del primo catto-cristianesimo a Qumran, dal momento che i 'nazareni', dalla cui matrice fiorì Gesù di Nazareth, avevano una visione teologica sostanzialmente diversa da quella degli abitanti di Qumran, dato che questi ultimi erano dei rigidi osservanti giudeo-ortodossi (Ossim ha-Torah), mentre i nazareni, al pari dei samaritani e di altri gruppi minori, avevano a suo tempo rigettatto la riforma giudaica dell'ebraismo delle origini, ed erano rimasti fedeli alla primitiva legge mosaica (Notzrim ha-beryth). Ergo, sicuramente Gesù non ebbe MAI NULLA a che fare con i 'qumraniani'.
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Molti studiosi dichiarano che gli Esseni furono i primi cristiani o erano collegati a Giovanni il Battista e a Gesù Cristo. Il Prof. James Charlesworth, studioso della Bibbia, specializzato anche nei rotoli del Mar Morto, in Giuseppe Flavio e nel Vangelo di Giovanni, pensa che Giovanni il Battista visse tra gli Esseni per almeno un anno e attinse alcune delle sue idee centrali da loro.
Tutto questo perchè a tutt'oggi l'erudizione ufficiale non è stata ancora in grado di far emergere la vera 'identità' dei nazareni, ed ha continuato ad accettare la versione cattolica, vale a dire che i nazareni erano dei "semplici" abitanti di Nazareth, o quella giudaica, secondo cui essi erano dei semplici 'capelloni' nazirei (vale a dire giudei che avevano fatto il voto di nazireato!). Sia in un caso che nell'altro, si trattò di una plateale mistificazione, attuata per raggiungere scopi molto simili tra loro!
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Elior pensa che Giuseppe Flavio abbia ideato la figura degli Esseni ispirandosi alle descrizioni di vita nella città greca di Sparta. Non vi è alcuna testimonianza storica dell’esistenza degli Esseni in ebraico o in aramaico. E’ impensabile che migliaia di persone vivessero in astinenza, in contrasto con la legge della Torah, e che nessuno abbia mai parlato di loro.
Non credo che G. Flavio abbia inventato qualcosa del genere! La figura dell'esseno, vale a dire del 'guaritore', esisteva già da vari secoli prima della nascita di Giuseppe Flavio. Quasi sicuramente, la la parola 'esseno' (o "iessen") derivò dal greco Iasous/Iasoun/Iason/Iesoun, la cui accezzione, nel mondo antico, era sinonimo di guaritore, cioè di "thèrapeutes". Lo stesso pseudo-nome Gesù (il Nazareno aveva un nome che in ebraico era sensibilmente diverso dal presunto Yehoshuah) deriva dal greco Iasous/Iesous, in quando Gesù, come emerge chiaramente dai vangeli, si conquistò la fama di potente guaritore taumaturgico.
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Il Prof. Hanan Eshel della Bar-Ilan University, al contrario, ritiene privo di fondamento negare l’esistenza degli Esseni. Circa settanta studiosi sostengono che un gruppo di Esseni è vissuto a Qumran. Uno dei rotoli descrive un piccolo gruppo di persone vivente in comunità. Come è possibile che provenissero da Gerusalemme?
Diversi secoli prima della nascita di Gesù, vi era già insediata una comunità a Qumran. Si trattò sicuramente di una comunità di monaci dedita all'ascesi e quindi al rigetto dell'unione con la donna. Si potrebbe far risalire l'origine di tale comunità a quella dei "rechabiti", i quali avevano uno stile di vita molto simile a quello degli abitanti di Qumran. I rechabiti non erano totalmente avversi all'unione tra uomini e donne, tuttavia, tale unione doveva essere mirata al puro scopo procreativo. Avvenuta la nascita di un figlio maschio, gli uomini si sarebbero dovuti separare dalle donne per vivere in 'purezza'. Qualora si fossero avuti più di un figlio maschio, allora solo al maggiore era demandata la funzione della "continuità della specie", mentre il minore si sarebbe dovuto astenere dal matrimonio, rimanendo, almeno in apparenza, "vergine".
Saluti
Veritas
PS: riguardo all'"espropriazione" (di fatto) che il Vaticano ha operato nei confronti dei rotoli di Qumran, sottratti alla studio ed alle analisi degli eruditi di tutto il mondo, attraverso l'azione del compiacente team guidato da p. De Vaux, personaggio molto discusso, vi è da sottolineare che quasi sicuramente le amene teste porporate del Vaticano sapevano sicuramente che in tali rotoli non vi sarebbe stata traccia di Gesù di Nazareth, in quanto egli la sua fama se la guadagnò fuori dei confini della Palestina. Tuttavia, gli abitanti del Vaticano temevano fortemente che nei rotoli vi potessero essere tracce di Paolo di 'Tarso' (cioè di Paolo/Saul), il quale, per i motivi sopra esposti, sicuramente frequentò la comunità di Qumran.
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