Barionu, hai probabilmente centrato il nocciolo della questione...
Come mai esiste sulla massoneria un così, diffuso pregiudizio tanto da far assumere al termine stesso con cui quest'ordine viene designato, una valenza tanto negativa?
Proviamo a partire dall'inizio e a comprendere quali obblighi e a quali regolamenti debba attenersi un massone quando presta giuramento all'ordine.
Il giuramento massonico di affiliazione, secondo quanto riportato nel blog dell'avvocato Paolo Franceschetti (
http://paolofranceschetti.blogspot.com/ ... results=17), è il seguente:
“Liberamente, spontaneamente, con pieno e profondo convincimento dell’animo, con assoluta e irremovibile volontà, alla presenza del Grande Architetto dell’Universo, prometto e giuro di non palesare giammai i segreti della Massoneria, di non far conoscere ad alcuno ciò che mi verrà svelato, sotto pena di aver tagliata la gola, strappato il cuore e la lingua, le viscere lacere, fatto il mio corpo cadavere e in pezzi, indi bruciato e ridotto in polvere, questa sparsa al vento per esecrata memoria di infamia eterna. Prometto e giuro di prestare aiuto e assistenza a tutti i fratelli liberi muratori su tutta la superficie della terra, prometto e giuro di consacrare tutta la mia esistenza al bene e al progresso della mia patria, al bene e al progresso di tutta l’umanità, prometto e giuro di adempiere ed eseguire tutte le leggi, i regolamenti e le disposizioni tutte nell’Ordine e di portare ossequio e obbedienza alla suprema autorità e a tutti quanti sono i miei superiori. Prometto e giuro di conservarmi sempre onesto, solerte e benemerito cittadino ossequiente alle leggi dello stato, amico membro della mia famiglia e massone per abbattere sempre il vizio e propugnare la virtú. Prometto e giuro di non attentare all’onore delle famiglie dei miei fratelli. Finalmente giuro di non appartenere ad alcuna società che sia in opposizione con la libera massoneria, sottoponendomi rispetto alle pene personali piú gravi e terribili”
Le implicazioni di questo giuramento, precisa l'avvocato, non sono di poco conto a livello legale, in quanto il massone si impegna a rispodere ad un ordinamento interno che resta per lo più inaccessibile ai profani.
Sempre al link sopra citato, leggo:
Cita:
Premettiamo che all’interno della massoneria vi è un Organo giudicante simile all’organo giudiziario dello stato.
Se un massone viola una legge massonica (si macchia di qualche colpa nei confronti di altri fratelli) questo viene denunciato (con tavola d’accusa) al Tribunale massonico.
Vi sono anche qui tre gradi di giudizio (con tanto di previsione delle Sezioni Unite) ed, a livello procedimentale, è simile al processo penale: competenza territoriale, connessione, ecc….
Ovviamente le leggi massoniche sono differenti dalle leggi dello stato, come anche le condanne.
In soldoni se la cantano e se la suonano tra di loro. Bene, nulla di male, vi sono diverse organizzazioni strutturate in modo analogo, si pensi al tribunale sportivo: se commetti un illecito sportivo ti giudicherà il tribunale sportivo.
Ma la domanda è: se un massone commette un reato penalmente rilevante che succede?
La domanda è lecita, la risposta imbarazzante, ma illuminante: nulla!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Prima di spiegare meglio questo punto, però, vi racconto una storia (ma ne potrei raccontare anche tante altre, sempre naturalmente con tanto di documentazione) e poi vi dico cosa ha deciso, con sentenza a Sezioni Unite, il Tribunale massonico.
Un giorno un massone viene a sapere che il Gran Maestro avrebbe chiesto ed ottenuto tangenti su affari “profani” di interesse dei Fratelli. La cosa lo sconvolge e, alla prima riunione, si rivolge al Gran maestro con queste parole: “E perciò Fratello XXX, tieni ben presente, almeno questa sera, che le tue risposte ai quesiti che ti verranno posti dovranno essere assolutamente veritiere, chiare e non equivoche e possibilmente documentate e documentabili in modo incontrovertibile. Perché potrei io stesso un giorno essere chiamato dal giudice Vigna a rendere testimonianza, o prendere io stesso l’iniziativa per essere chiamato da tale giudice a testimoniare; e riferirei dettagliatamente le risposte da te date qui, chiamando, ove occorresse, a testimoniare altri illustri fratelli qui presenti questa sera e pronti a servire, come sempre, la verità e la giustizia”.
Ovvero, come si dovrebbe fare tra uomini liberi, rispettabili ed onesti, venuto a conoscenza di un fatto penalmente rilevante commesso da un fratello, chiede a questi chiarimenti.
Vi domandate cosa è successo?
Ve lo raccontiamo noi.
Il malcapitato che aveva chiesto informazioni è stato denunciato al Tribunale massonico e, dopo tre gradi di giudizio, con sentenza del tribunale del Grande Oriente d’Italia, del 28/X/1978, Corte Centrale a Sezioni Unite, viene espulso dalla massoneria con la seguente motivazione:
“di avere, nella riunione del collegio circoscrizionale dei MM. VV. del Lazio, apostrofato con arroganza il Gran Maestro ….., minacciandolo di adire il giudizio profano, violando così anche il principio n. 1 Cap. IV degli Antichi Doveri”.
Ora possiamo, finalmente, capire qualcosa in più.
Le costituzioni dell’Ordine non prevedono che possa essere espulso un delinquente, ma un uomo onesto pronto a dire quello che sa alla magistratura si.
Questo perché chi entra in massoneria giura di non riconoscere legittimità al Tribunale profano (ovvero l’organo giudiziario previsto dalla Costituzione italiana), considerato indegno di giudicare i fratelli, uomini illuminati.
Pur non dubitando che tra i massoni possa esserci bravissima gente, le conclusioni di franceschetti sono che chi aderisce a tale associazione, nella migliore delle ipotesi, si impegna a non poter denunciare nè cacciare i fratelli che eventualmente dovessero macchiarsi dei reati riconosciuti comunemente dallo stato...
Stando a quanto detto sopra, verrebbe a delinearsi dunque uno scenario complesso, in cui il massone giurando di aderire ad un ordinamento interno noto unicamente agli affialiati, di fatto antepone al rispetto di legge profana che regolamenta la vita di tutti i cittadini di uno stato, quella di una legge di elite fatta per pochi eletti che però il più delle volte ricoprono cariche di altissimo livello in uno stato di profani... Per dirla con le parole di Orwell "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri"...
Il pregiudizio nei confronti della massoneria, potrebbe affondare le sue radici in questi fatti, cosa ne pensate?