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greenwarrior ha scritto: Cita:
Enkidu ha scritto:
Renzo Baschera? Ah, ecco, mi pareva! Un campione di pensiero reazionario!
Comunque io non ho mai detto che l'uomo non è cambiato in questi secoli.
Credo che mi hai frainteso.
Lumanità cambia sempre, per certi aspetti. Cambia nell'etica, nella cultura, nella religione, nella visione del mondo, nelle tecniche, nel modo di rapportarsi agli altri e a se stessi e anche nel modo in cui usa e abusa di se stesso.
Certo, certe cose rimangono immutate, ma altre cambiano profondamente.
Perciò dico che la nostra epoca non è peggiore delle altre, e se anche fosse così, bisognerebbe dimostrarlo con i fatti. Inutile pensare che la nostra sia un’epoca di “peccatori” che si sono allontanati da Dio, mentre le altre sarebbero state epoche “virtuose” e obbedienti a Dio.
Di fatto, la battaglia tra il Bene e il Male rimane sempre uguale in ogni epoca, solo cambia di aspetto.
Una delle cose che cambiano, è la famiglia. Non esiste nessun "modello originario" della famiglia. La famiglia cambia di cultura in cultura. Non ho detto che “deve” cambiare, dico che la famiglia è già cambiata nella storia innumerevoli volte.
Una cultura è poligamica, un'altra è poliandrica, un'altra è monogamica, un'altra ancora è aperta ai rapporti promiscui, una accetta che l'uomo abbia le sue concubine e persino i suoi concubini, un'altra no, ma magari accetta il divorzio. Una pensa che i veri figli di un uomo devono essere i figli della sorella, un’altra arriva a considerare la madre, e non il padre, il capofamiglia e il custode dei beni di famiglia, e le figlie e non i figli i suoi eredi.
Una arriva anche ad accettare le unioni omosessuali, come certe tribù di Americani Nativi, per esempio (ma non solo loro).
La famiglia così come viene concepita nel Cristianesimo tradizionale è solo uno dei tanti modelli concepiti: il più rigido, indubbiamente.
E non può dimostrare in alcun modo che il suo modello sia quello originario. Anche perché storicamente parlando, la cosa non ha alcun fondamento.
Che poi chi vuole destabilizzare la società cerchi di "attaccare la famiglia" beh... questa è un'affermazione del tutto gratuita e che non vedo dove si poggi, né a quali fatti si riferisca.
E poi, cosa significa "destabilizzare una società"? Per i reazionari, tutte le forme di rinnovamento e di trasformazione, o di rivoluzione, sono "destabilizzazioni". E poi, chi lo dice che una società deve essere "stabile"? Cosa significa essere "stabili"? Forse significa essere immobili, incapaci di qualsiasi evoluzione?
Chi lo dice che la crescita spirituale deve fondarsi su canoni prestabiliti, eterni, che tutte le generazioni sarebbero condannate a dover seguire?
Non è cambiato per quanto riguarda i suoi difetti. Qualsiasi cambiamento deve partire con basi solide, e una di queste è la famiglia.
Bah.... e chi stabilisce quali sono i suoi difetti e quali le sue virtù? In base a quale criterio di giudizio morale, o storico, o scientifico?
Su cosa basi queste affermazioni?
E poi, scusa, tu consideri "base solida" la famiglia? Mai vista una base più fragile di questa!
In un altro messaggio arrivi a dire che gli italiani si fermano di più in famiglia e perciò la famiglia non è tanto male!
Sarebbe come dire che se gli ergastolani stanno più in carcere, se ne deduce che sono quelli che amano di più il carcere!
Ma scusa, ma stiamo scherzando???
A parte il fatto che non hai minimamente risposto alle mie obiezioni, soprattutto quando ti chiedo che diavolo vuol dire "destabilizzazione". Cosa intendi con questo termine? Ti sei guardato bene dal rispondere a questa domanda, perché sai che avresti dovuto dare una definizione profondo e non superficiale ai tuoi concetti, e questo non ti andava.
La famiglia, così come è cattolicamente intesa, è disastrosa. E' fonte di ipocrisie, di oppressioni, di menzogne, e lo dice uno che viene da una buona famiglia cattolica, borghese e disastrata.
Per me, criterio della crescita sociale non dovrebbero essere le istituzioni famigliari, ma l'interesse per il benessere delle persone, che NON scaturisce dalle istituzioni familiari, ma dall'attenzione per le specificità degli individui, che non sono riducibili a canoni di comportamento fissi e statici, uguali per tutti e per tutte le epoche.
Questo è il senso della libertà individuale che purtroppo la cultura cattolica non accetta e anzi rifiuta apertamente considerandolo come "ateo" o "anticristiano" o "peccaminoso" etc; etc;
Io comunque vorrei potermene andare via dalla mia famiglia, perché mi ha rovinato la vita, e non posso per senso del dovere! E' così disastrata che non può arrangiarsi da sola!
Dimostrazione che la famiglia non è fonte di felicità, per me come per molte altre persone, che devono sacrificare la loro libertà e la loro felicità per dover subire situazioni che non sono dovute alla "destabilizzazione" ma al non voler rendersi conto dei problemi degli altri.
Sono le persone che contano, non le istituzioni, volete capire????