Cita:
Questa conoscenza, la scrittura, o re, renderà gli egiziani più sapienti e più capaci di ricordare, perché con essa si è ritrovato il farmaco della memoria e della sapienza»
Thot(Platone, Fedro)
Cita:
«O ingegnosissimo Theuth, c'è chi è capace di creare le arti e chi è invece capace di giudicare
quale danno o quale vantaggio ne ricaveranno coloro che le adopereranno. Ora tu, essendo padre
della scrittura, per affetto hai detto proprio il contrario di quello che essa vale. Infatti,
la scoperta della scrittura avrà per effetto di produrre la dimenticanza nelle anime di coloro che
la impareranno, perché fidandosi della scrittura si abitueranno a ricordare dal di fuori mediante
segni estranei, e non dal di dentro e da se medesimi: dunque, tu hai trovato non il farmaco
della memoria, del richiamare alla memoria. Della sapienza, poi, tu procuri ai tuoi discepoli
l'apparenza e non la verità: infatti essi, divenendo per mezzo tuo uditori di molte cose
senza insegnamento, crederanno di essere conoscitori di molte cose, mentre come accade per
lo più, in realtà, non le sapranno; e sarà ben difficile discorrere con essi, perché sono
diventati portatori di opinioni invece che sapienti.» re Thamus,
Riportare in segni, lettere, un'esperienza è un'astrazione, un "riassunto" di ciò che è stata l'esperienza,
ma l'esperienza genera anche emozioni e per quanto "bravo" possa essere lo "scrivano",
nell'usare verbi e aggettivi, per chi legge, tutto ciò si avvicinerà alla realtà ma non sarà la vera realtà.
Questo ha un'impatto sull'immaginazione che stimolata va a comparare
il vissuto del lettore con quanto letto, quindi
una rappresentazione, non
la rappresentazione
"La mappa non è un territorio " significa che
un'astrazione derivata da qualcosa, o una reazione ad essa,
non è la cosa in sé, che la descrizione di qualcosa non è la realtà stessa
in altre parole, il dito che punta a un oggetto non è l'oggetto stesso.
"Nel momento in cui eliminiamo l'identificazione" diventiamo consapevoli
dell'astrazione e ricordiamo in modo permanente
e istintivo che l'oggetto non è l'evento, che l'etichetta non è l'oggetto,
ecco perché Gurdjieff, o scuole esoteriche come Zen, Sufi favoriscono un'intensa consapevolezza
del momento presente, qui e ora
Una volta che abbiamo applicato etichette (parole) agli "oggetti", iniziamo la sequenza di astrazione,
la maggior parte della nostra comunicazione non sono parole su oggetti ma parole su parole,
per esempio, ET Bell riguardo al "Tutto" e ascendere ad esso, lo definisce "miserabile monosillabo"
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Una delle abitudini più perniciose che abbiamo acquisito
emotivamente dalla vecchia lingua è il sentimento di totalità,
di concretezza, in connessione con l'UNO, un'identità di "elemetalismo"
Le nostre menti non sono finestre trasparenti sulla realtà,
quando guardi una roccia, non sperimenti la roccia stessa,
ma la rappresentazione della roccia della tua mente ,
ricostruita dai fotoni che rimbalzano sulla sua superficie.
Lo zucchero in sé e per sé non è intrinsecamente dolce
ha solo delle proprietà chimiche che il tuo cervello interpreta come dolce.
La distinzione tra mappa e territorio è un'utile metafora delle differenze
tra impressione e realtà,Ciò che pensi sia qualcosa di diverso da ciò che è realmente,
le tue percezioni della realtà possono essere considerate mappe.
Il tuo cervello prende ciò che percepisci attraverso i tuoi sensi e crea mappe della realtà scritte in schemi neurali
Così, mentre creiamo le nostre rappresentazioni interiori del mondo esterno,
lo facciamo utilizzando informazioni incomplete e distorte.
Di conseguenza, spesso finiamo con convinzioni che non corrispondono alla realtà.
"La mappa non è il territorio", le persone spesso confondono
i modelli della realtà con la realtà stessa.
in generale non hanno accesso alla conoscenza assoluta della realtà,
ma semplicemente possiedono un sottoinsieme di quella conoscenza che viene poi
colorato attraverso le lenti della loro esperienza.
La distinzione tra mappa e territorio è un'utile metafora delle differenze tra impressione e realtà.
Così, mentre creiamo le nostre rappresentazioni interiori del mondo esterno, lo facciamo utilizzando informazioni incomplete
e distorte, di conseguenza, spesso finiamo con convinzioni che non corrispondono alla realtà.
Le percezioni della realtà possono essere considerate mappe.
Semantica Generale Alfred Korzybski
http://digilander.libero.it/valmont_bo/SEMANTICA%20GENERALE.doc