03/10/2020, 18:13
Ciò che lei chiama "il passato storico di una nazione",
io lo contraddistinguo come "dimensione culturale dell'inconscio collettivo", e ciò che lei chiama il passato storico
dell'umanità, lo definisco come " dimensione archetipica".
I miti romani e greci si trovano ovunque nell'inconscio collettivo occidentale.Marie Louise von Franz
Cioè la tendenza a reagire emotivamente, cognitivamente e comportamentalmente a situazioni specifiche
Vale a dire passare da un'esistenza inconscia all'interno
dei confini ristretti degli stereotipi di un mito collettivo ad una vera individualità.
17/10/2020, 18:03
Dodici anni fui il fabbro del mio io, cinque anni lo specchio del mio cuore. In un
anno spiai ciò che germogliava tra loro due. Allora vidi che ero cinto alla vita da
uno zonnâr(cintura ). Mi applicai a tagliarlo per dodici anni. Mi osservai ancora. Scoprii
che un altro zonnâr mi legava dentro. Lo tagliai di nuovo; cinque anni spesi
domandandomi come venirne fuori, cosa che mi fu rivelata. E guardai dalla parte
delle creature e vidi che erano tutte "morte".Bayazid Bistami
24/10/2020, 18:01
Ho conosciuto me stessa e ho raccolto le mie membra disperse;
non ho seminato una procreazione per l’arconte ma ho strappato le sue radici.
So chi tu sei, perché io sono di quelli che vengono dall’alto.
11/11/2020, 17:21
Queste ossa non appartenevano a nessun dinosauro, è stato Satana a ingannare le menti in modo
che le persone non credessero alla cronologia biblica. Watchtower
"Alcione, la stella più luminosa dell'ammasso delle Pleiadi
rappresenta il" trono di mezzanotte "il punto centrale dell'intero sistema gravitazionale, e da cui l'Onnipotente
governa l'Universo". Charles Taze Russell
È impossibile essere consapevoli e proiettare allo stesso tempo,
le emozioni stesse sono sempre in qualche modo contagiose,
ma diventano estremamente contagiose quando il contenuto proiettato
dal soggetto è identico ai contenuti inconsci dell'interlocutore.
L'allievo inizia a credere che il maestro sia in possesso di una conoscenza segreta,
che detenga una “chiave”, persa dalla chiesa ufficiale, attraverso la quale può
essere rivelata la grande verità redentrice. Identificazione con l'archetipo
Finché questa proiezione rimane intatta non è possibile un incontro tra l'Io e il Sé. Jung
28/11/2020, 12:11
Circa 75 milioni di anni fa Xenu, il governatore di una Confederazione Galattica di 76 pianeti,
trasportò miliardi di suoi alieni in astronavi simili a DC-8 su un pianeta chiamato Teegeeack (Terra).
Essi furono collocati nei pressi di vulcani e uccisi facendo esplodere bombe all’idrogeno, dopo di che i
loro “thetan” (anime) si congiunsero ai terrestri , causando all’uomo di oggi
un gran danno spirituale e l’infelicità, che possono essere eliminati attraverso tecniche particolari
che coinvolgono un elettropsicometro (E-meter) in un processo chiamato auditing.
Ciò che il nostro sistema nervoso può percepire e sperimentare non è che un'astrazione della totale esperienza
possibile, e le nostre reazioni a ciò che accade sono ancora un'altra astrazione.
Qualunque cosa "riduciamo a linguaggio", o qualunque pensiero e sensazione astraiamo dalle nostre esperienze,
sono "costruzioni umane" che riflettono valutazioni proprie.
“La maggior parte delle persone pensa alla paura come a una fuga da qualcosa. Ma c'è un altro aspetto, corriamo "da qualcuno "
John Bowlby
19/12/2020, 11:46
Questa conoscenza, la scrittura, o re, renderà gli egiziani più sapienti e più capaci di ricordare, perché con essa si è ritrovato il farmaco della memoria e della sapienza»
Thot(Platone, Fedro)
«O ingegnosissimo Theuth, c'è chi è capace di creare le arti e chi è invece capace di giudicare
quale danno o quale vantaggio ne ricaveranno coloro che le adopereranno. Ora tu, essendo padre
della scrittura, per affetto hai detto proprio il contrario di quello che essa vale. Infatti,
la scoperta della scrittura avrà per effetto di produrre la dimenticanza nelle anime di coloro che
la impareranno, perché fidandosi della scrittura si abitueranno a ricordare dal di fuori mediante
segni estranei, e non dal di dentro e da se medesimi: dunque, tu hai trovato non il farmaco
della memoria, del richiamare alla memoria. Della sapienza, poi, tu procuri ai tuoi discepoli
l'apparenza e non la verità: infatti essi, divenendo per mezzo tuo uditori di molte cose
senza insegnamento, crederanno di essere conoscitori di molte cose, mentre come accade per
lo più, in realtà, non le sapranno; e sarà ben difficile discorrere con essi, perché sono
diventati portatori di opinioni invece che sapienti.» re Thamus,
Una delle abitudini più perniciose che abbiamo acquisito
emotivamente dalla vecchia lingua è il sentimento di totalità,
di concretezza, in connessione con l'UNO, un'identità di "elemetalismo"
28/02/2021, 12:25
18/04/2021, 11:54
Perciò non ti preoccupare
della grande folla e disprezza coloro che stanno al di fuori del mistero
Il rischio insito nel processo
di ricomposizione della coscienza e dell’inconscio dell’uomo è
che l’Io apparentemente asservito al Sé, riprenda il centro della personalità in modo
imprevisto scambiandosi per il Sé, e negando la sua ombra. Effetto di tale
rovesciamento sono appunto i sentimenti di disprezzo e biasimo verso chi ignora il
mistero, il tipico sentimento di elezione e superiorità rispetto ad altri gruppi o altre fedi
o ancora una imitatio Christi falsamente compresa, in cui l’io si identifica con il
Cristo interiore. Quando ciò accade, “l’io si è perso nel Sé, cioè all’insaputa
di sé stesso, con tutta la sua insufficienza e oscurità, è diventato un dio e si crede
innalzato al di sopra del suo prossimo non "illuminato" Jung
08/05/2021, 16:57
Gli Dei sono furiosi, sacrifichiamo una vittima in olocausto,
affinché si plachi il loro risentimento
10/05/2021, 11:16
rew63 ha scritto:Gli Dei sono furiosi, sacrifichiamo una vittima in olocausto,
affinché si plachi il loro risentimento
Olocausto, letteralmente :bruciato per intero
Nel poema babilonese Enūma Eliš,
Ea "impasta" il sangue di Kingu all'argilla, creando così l'uomo
allo scopo di liberare gli altri dei da ogni lavoro o incombenza.
Da quel momento l’uomo avrebbe pensato a tutto, e gli dei sarebbero stati assolti da ogni
faccenda gravosa. La vita umana si configurava quindi come doppiamente sacrificale,
nata dal sangue di un dio ribelle ucciso, e destinata ad espiare una colpa
non sua con un servizio sacrificale agli dei
Dunque nell'uomo viene proiettato da parte degli dei
l'odio e il disprezzo che nutrivano nei confronti del dio ribelle,
e con una tale premessa si può comprendere i' infausto destino riservato.
Questi Dei amavano particolarmente "l'odore di bruciato",
si immolava una vittima, animali o bambini, nel fuoco,
ciò che ne scaturiva aveva un "effetto calmante" per loro.
Yahweh non era da meno, rivendicava i primogeniti per sé, sia tra i capi di
bestiame sia tra i bambini: I primogeniti dei tuoi figli li darai a me, proprietà di Yahweh
Tanto era radicata questa usanza che Isacco stesso non oppose
nessuna resistenza quando suo padre Abramo lo condusse sull'altare sacrificale
Anche la chiesa di Roma continuò questo rituale ,tra presunte
streghe, indemoniati, nemici della chiesa, eretici, un numero, che per difetto
si stima sia di 100.000 vittime, furono immolate,
ultimo martire illustre fu Giordano Bruno
L'orrore, arsi vivi, si poteva riservare loro una morte
diversa, invece si perpetuò ciò che da millenni era "normale"
Quegli Dei amano "l'odore di bruciato".
Essi sono ancora tra noi, li omaggiamo tutti i giorni
avendo dato il loro nome ai giorni della settimana ,usanza che
non infastidì la chiesa romana, perché come disse san Paolo: In cielo ci sono tanti dei, noi abbiamo scelto questo
"Essere figli di kingu" è un archetipo potente
è presente nel nostro inconscio collettivo, si perpetua da secoli
Questa "forza" ,ha il potere
di ridurre l'uomo in uno stato di sudditanza
ed una volta identificato sarà schiavo per sempre,
non si chiederà mai il "perché", ne si ribellerà,
un automa, una macchina, il "progetto" originario degli dei
12/05/2021, 19:24
shighella ha scritto:rew63 ha scritto:Gli Dei sono furiosi, sacrifichiamo una vittima in olocausto,
affinché si plachi il loro risentimento
Olocausto, letteralmente :bruciato per intero
Nel poema babilonese Enūma Eliš,
Ea "impasta" il sangue di Kingu all'argilla, creando così l'uomo
allo scopo di liberare gli altri dei da ogni lavoro o incombenza.
Da quel momento l’uomo avrebbe pensato a tutto, e gli dei sarebbero stati assolti da ogni
faccenda gravosa. La vita umana si configurava quindi come doppiamente sacrificale,
nata dal sangue di un dio ribelle ucciso, e destinata ad espiare una colpa
non sua con un servizio sacrificale agli dei
Dunque nell'uomo viene proiettato da parte degli dei
l'odio e il disprezzo che nutrivano nei confronti del dio ribelle,
e con una tale premessa si può comprendere i' infausto destino riservato.
Questi Dei amavano particolarmente "l'odore di bruciato",
si immolava una vittima, animali o bambini, nel fuoco,
ciò che ne scaturiva aveva un "effetto calmante" per loro.
Yahweh non era da meno, rivendicava i primogeniti per sé, sia tra i capi di
bestiame sia tra i bambini: I primogeniti dei tuoi figli li darai a me, proprietà di Yahweh
Tanto era radicata questa usanza che Isacco stesso non oppose
nessuna resistenza quando suo padre Abramo lo condusse sull'altare sacrificale
Anche la chiesa di Roma continuò questo rituale ,tra presunte
streghe, indemoniati, nemici della chiesa, eretici, un numero, che per difetto
si stima sia di 100.000 vittime, furono immolate,
ultimo martire illustre fu Giordano Bruno
L'orrore, arsi vivi, si poteva riservare loro una morte
diversa, invece si perpetuò ciò che da millenni era "normale"
Quegli Dei amano "l'odore di bruciato".
Essi sono ancora tra noi, li omaggiamo tutti i giorni
avendo dato il loro nome ai giorni della settimana ,usanza che
non infastidì la chiesa romana, perché come disse san Paolo: In cielo ci sono tanti dei, noi abbiamo scelto questo
"Essere figli di kingu" è un archetipo potente
è presente nel nostro inconscio collettivo, si perpetua da secoli
Questa "forza" ,ha il potere
di ridurre l'uomo in uno stato di sudditanza
ed una volta identificato sarà schiavo per sempre,
non si chiederà mai il "perché", ne si ribellerà,
un automa, una macchina, il "progetto" originario degli dei
E' vero, parte della nostra sudditanza è insita nel DNA ma questo da solo non basterebbe a non farci porre pericolose domande, per questo hanno dovuto inventare le religioni e il "premio" da esse promesso dopo la morte... ciò ha contribuito non poco al servilismo generale..Solo pochi umani sono immuni e qualcuno di loro è stato bruciato per intero. Hanno metodi poco ortodossi fanno terrorismo, si deve essere disposti a lasciarci la vita ed è anche per questo che non ci ribelleremo
13/05/2021, 05:26
rew63 ha scritto:quel "qualcosa" che l'eretico cerca in vita in se stesso e che potrebbe sopravvivere alla "morte" non
appartiene ai "creatori"
16/05/2021, 15:13
"Occorre sapere che il contrasto è presente in tutte le cose, che la giustizia
è conflitto e che tutto accade necessariamente come frutto di una lotta".
Eraclito
Dell’arco invero il nome è vita, ma l’opera è morte
«Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi la pace, ma la spada.
L'unità interiore è ottenuta nell'uomo per 'frizione', per mezzo della lotta
Se un uomo vive senza lotta interiore, se in lui tutto accade senza opposizione
allora resterà come è. Ma se una lotta ha inizio in lui allora inizierà a cristallizzare. Gurdjieff
18/05/2021, 05:21
19/05/2021, 03:07