Cita:
Iron Iko ha scritto:
Un saluto cordiale a tutti, in particolare al Maestro Concertatore barionu e al ritrovato Veritas che torno a leggere con rinnovato interesse dopo qualche annetto di allontanamento dal forum OR che me lo ha fatto conoscere.
Butto giù qualche pensiero in ordine sparso e me ne scuso.
- Per Veritas:
Montesi nel dire (pressappoco) "Gesù e gli Apostoli mai esistiti" credo abbia voluto fare solo una estrema semplificazione per sottolineare la sostanziale falsità delle Sacre Scritture su cui si fonda quella struttura di potere che come aniclericale militante intende avversare. Montesi non ha velleità storicistiche e le sue affermazioni nel discorso conclusivo della riunione di Mulazzo vanno inquadrate nel contesto generale di una posizione ideologica atea, antireligiosa, anticristiana e antivaticana.
Nel leggere i tuoi posts degli ultimi tempi in questo forum sono ritornato con la mente ai tuoi scritti su OR e così sono costretto a rimeditare la "tua" interpretazione della genesi della figura di Gesù, per me ancorata alla sbiadita immagine di un messia terreno che, fallendo il suo tentativo di insurrezione armata contro il potere di Roma a Gerusalemme, fu crocifisso, più probabilmente nel 36. Ciò che mi colpisce nei tuoi scritti è che parli tranquillamente di Gesù di Nazareth e non capisco se usi un'espressione letteraria o storica. In questo secondo caso allora devo chiederti: 1. se per te esisteva Nazaret nella prima metà del I secolo n.e., 2. se per te l'appellativo Nazareno ha a che vedere con Nazaret (ma ricordo che su Nazareno scrivesti moltissimo e certo non lo collegavi a Nazaret), 3. se ammetti, come fa G. Tranfo, la possibilità che la creatura divina allo stadio terminale del suo sviluppo nel grembo dei padri falsari sia il risultato di una mescolanza tra quel messia davidico morto in croce con quello gnostico vissuto qualche decennio dopo (in questo caso tu e Tranfo sareste abbastanza in sintonia e vi differenziereste in sostanza per il peso relativo che assegnate a ciascuno dei due personaggi storici ispiratori)
Ciao Iron Iko!
Quando Montesi afferma che Gesù non ebbe mai 12 apostoli, afferma esattamente il vero: almeno sino a quando per apostoli si intende ciò che vuole che si intenda il clero falsario! Se, invece, si parla semplicemente di seguaci, allora sicuramente Gesù ne ebbe molti di più di dodici!
Secondo ciò che il riporta il Talmud, Gesù ebbe 5 discepoli, vale a dire persone che gli furono costantemente accanto e che lo aiutarono. Interpretando quest'ultimo concetto con quello di 'assistenti', come sarebbe logico, allora troviamo una sorprendente conferma di quanto riportato nel Talmud in Pistis Sophia, in cui si parla, per l'appunto, di 'cinque assistenti del Salvatore'.
Per la cronaca, il passaggio del Talmud appena citato, riporta anche i nomi dei discepoli/apostoli di Gesù: Mattai, Netzer, Nekai, Buni e Todah. Dalle mie ricerche sono scaturiti i probabili abbinamenti con altrettanti personaggi evangelici: Matteo per 'Mattai', Giovanni detto Marco per 'Netzer', Nicodemo per 'Nekai', Giuseppe Barnaba per 'Buni' e Giuda Tomaso per 'Todah'. Quest'ultimo nick fu, con ogni probabilità, la corruzione (voluta?) del termine ebraico 'tomah', il cui significato è 'gemello': vale a dire Tomaso, al secolo Giuda, fratello gemello di Gesù. Buni, con buona probabilità, fu l'accorciativo di 'rabbuni', vale a dire 'maestro', intendendo con ciò 'ben Rabbuni', cioè 'figlio del Maestro'. In ambito neotestamentario Giuseppe era chiamato 'Bar-Naba': praticamente lo stesso che 'ben rabbuni', anche se da un punto di vista letterario vi è un po' di differenza nel concetto, tanto che i giudei ostili a Gesù (il mondo religoso giudaico), in base al concetto che sta alla base della locuzione 'bar Naba', chiamarono Gesù anche con l'appellativo 'Balaam', sebbene le analogie con questo personaggio biblico non si fermassero solo a questa. Netzer in ebraico significa 'germoglio' e l'aggettivo non poteva che essere applicato a Giovanni detto Marco (personaggio diverso dal presunto evangelista Marco!!), vale a dire il più giovane dei figli di Gesù. (*)
Ciò che contesto al Montesi è la sua adesione acritica alle teorie, praticamente confinate in una stretta nicchia di pensiero, secondo le quali Gesù non fu un carattere storico, ma costruito sincreticamente a 'tavolino', sulla scorta di non ben precisati modelli mitologici correnti o antichi: soprattutto della mitologia ellenica ed orientale. Questo, ovviamente, non vuol dire che gli 'arpioliti', come sono stati definiti 'pittorescamente' nel forum da cui provieni, abbiano torto quando affermano che la religione cattolica ha molti risvolti pagani, sebbene attraverso i secoli il clero falsario, attraverso esilaranti revisioni e 'limature', abbia cercato in tutti i modi di scrollarsi di dosso questa 'ingombrante' eredità!
"..Ciò che mi colpisce nei tuoi scritti è che parli tranquillamente di Gesù di Nazareth e non capisco se usi un'espressione letteraria o storica.."Quando Gesù nacque, Nazareth era un villaggio modesto, abitato da famiglie nazarene. Qui va assolutamente chiarito che fu il villaggio a mutuare il suo nome dai nazareni che l'abitavano e NON viceversa! Il miserevole quanto insulso tentativo (con cui il clero falsario ancora oggi tenta di umiliare anche l'intelligenza di chi 'povero di spirito' non è) di far credere che i nazareni si chiamavano così in quanto abitavano il villaggio di Nazareth, è destinato a crollare miseramente, dal momento che il mondo giudaico che conta, vale a dire quello erudito, ha SEMPRE preso le distanze da una simile interpretazione cattofalsaria, dal momento che essi hanno sempre affermato che la radice del termine nazareno non può assolutamente derivare dal nome Nazareth! Del resto, che quella degli antichi padri, interessati a mistificare il reale significato che si nascondeva dietro il termine 'notzrim' (nazareni), sia stata una sconcertante msitificazione, è provata dal fatto che il mondo religioso giudaico, già molto tempo prima che Gesù nascesse, avevano accostato il significato di 'notzrim' a quello 'nazirei', i quali non furono altro che dei normalissimi giudei ortodossi che avevano fatto (o chequalcuno lo aveva fatto per loro quando ancora in tenerissima età) il cosiddetto voto di 'nazireato'. Ma i notzorim non erano affatto questi e per capirlo occorre scavare a fondo nella storia degli ebrei.
Se nella dottrina cattolica, almeno quella più antica, vi sono e vi erano vari elementi tipici del mondo pagano, questo non lo si deve solo alla truffaldina opera falsaria degli antichi 'padri', ma anche a Gesù e al suo essere un nazareno, dal momento che la caratteristica essenziale della comunità dei nazareni, fu quella di essere rimasta fedele all'ebraismo delle origini: essenzialmente POLITEISTA!
Quando ho affermato che il villaggio di Nazareth, ai tempi di Gesù, era abitato da famiglie nazarene, non sono stato completamente corretto, in quanto il villaggio, in realtà, era abitato prevalentemente da donne nazarene: madri, mogli, figlie e figli più piccoli dei nazareni, i quali convivevano con le rispettive donne per il tempo strettamente necessario per concepire, dopodichè ritornavano a condurre una vita separati dalle loro mogli. Quasi sicuramente, la parola Nazareth (Notzoreth nella pronuncia galilea) derivava da Nazaroth, il cui significato era 'nazarene'. Probabilmente, il termine venne usato inizialmente dai giudei ortodossi che vivevano fuori dell'ambiente nazareno, per indicare che quello era il 'villaggio delle nazarene'.
Gesù non nacque da una famiglia nazarena e neppure a Bethlehm di Giudea, come hanno voluto far credere i padri falsari. Il luogo in cui Gesù ed il suo gemello Giuda Tomaso nacquero, non si trova molto distante da Nazareth e, sebbene NESSUNO dei vangeli canonici lo afferma (a differenza dei cosiddetti 'vangeli dell'infanzia', i quali invece citano tutto ciò), Gesù e suo fratello nacquero REALMENTE in una grotta!...
E' abbastanza probabile che non si trattò affatto di una 'emergenza', legata all'approsimarsi imprevisto del parto, ma di una scelta di Maria Vergine, la quale, con tutta probabilità, aveva scelto quel luogo già diversi giorni prima del lieto evento. E' chiaro che se gli allegri falsari, chiamati eufemisticamente 'evangelisti', si sono ben guardati dal citare la grotta, ma abbiano parlato genericamente di 'stalla', vuol dire che i 'furbastri' volevano mantenere celato un aspetto che a loro procurava un forte imbarazzo! L'evento della nascita è da collegare al censimento voluto da Ottaviano, vale a dire quello coordinato dal governatore Quirino nel 6 d.c.: esattamente come ha indicato l'evangelista Luca. Tale censimento si rese necessario in quanto la Giudea e la Samaria, nel 6-7 d.c., vennero tolte ad Erode Archelao (di lì a poco inviato in esilio dallo stesso Ottaviano) e trasformate in provincia romana (provincia della Giudea-Samaria) la quale, da quel momento in avanti, verrà governata da un procuratore, salvo la breve pausa connessa al regno di Agrippa I.
Con tutta probabilità, fu solo alcuni anni dopo il parto che Maria Vergine, rimasta sola (il suo compagno, il legionario romano Tiberius Iulius Abdes Panthera, venne trasferito per servizio in Renania, dove vi resterà sino alla morte), decise di chiedere ospitalità alle donne nazarene di Nazareth, le quali l'accolsero ben volentieri(**).
Nel villaggio di Nazareth Gesù venne allevato ed educato sino alla sua prima fanciullezza. Dai monaci esseno-nazareni, i quali prestavano il loro servizio presso il tempio esseno-nazareno edificato in una delle valli del Monte Carmelo, Gesù imparò i primi erudimenti culturali ed i metodi curativi per i quali gli esseni andavano famosi. Dopo il periodo della fanciullezza, Gesù ed il fratello Giuda si trasferirono in Giudea, per ricongiungersi alla madre che, nel frattempo, si era unita ad un altro uomo, da cui ebbe il suo terzo figlio: Giacomo il 'minore'. (il termine 'Giusto', con cui qualche volta è chiamato nei testi neotestamentari e patristici, in realtà NON era riservato solo a lui, ma a tutti i componenti della setta a cui egli apparteneva)
L' 'interferenza' della croce con il personaggio Gesù, il quale NON venne MAI crocifisso, io l'ho spiegata in numerosissimi posts, dove spesso mi sono ripetuto. Penso che se la cosa ti interessi realmente, potresti ricercare qualcuno dei miei numerosi posts, in cui tale argomento è esposto.
Cita:
p.s. = anch'io attendo il libro, dacci sotto!
Ti ringrazio per il tuo interesse! Anch'io sono impaziente di rendere noto il frutto delle mie ricerche e dei miei studi. Tuttavia vi è ancora bisogno di un certo tempo. Attualmente sto portando avanti un lavoro 'propedeutico', vale a dire quello di riunire in un capiente hard-disk tutti gli archivi elettronici che attualmente sono sparsi in vari HDD 'off-line' (quando ho bisogno dei dati contenuti in essi, devo affrontare un lavoro certosino, consistente nel collegare 'fortunosamente' un'interfaccia USB al computer su cui lavoro). Una volta riuniti i dati, potrò strutturare l'archivio risultante in modo organico, il quale, tra l'altro, mi consentirà di fare dei salvataggi su DVD o CD ROM, per esser certo di non vederli andare perduti. Allo stesso scopo, sto cercando di procurarmi una buona scorta di inchiostro per ricaricare la cartuccia della mia stampante HP, al fine di poter eseguire delle stampe del materiale più importante.
Saluti
________________________________________
Nota:
(*) - è tuttavia incerta la possibilità che Gesù e Maria Salomè di Magdala (una delle DUE Maddalene) possano aver avuto, prima dei maschi Giuseppe (Barnaba) e Giovanni (Marco), anche una figlia. Se così fu, allora è abbastanza probabile che questa fanciulla possa aver ricevuto violenza da un certo Tolomeo. Considerando che tra i discepoli di Gesù vi fu anche un 'certo' Bartolomeo (vale a dire 'figlio di Tolomeo') allora il cerchio si chiude. Il fatto potrebbe essere stato la conseguenza di una sorta di 'vendetta', dal momento che Gesù (v. la lettera di Clemente Alessandrino scoperta da Morton Smith e lo stesso vangelo di Marco, in cui si parla di un 'giovane rimasto nudo per sfuggire alla cattura da parte dei soldati romani') aveva abusato sessualmente di un giovane: vicenda che, incredibilmente, trova riscontro negli scritti di un autore pagano! Aspetto ancora più esplicativo, nella stessa lettera di Clemente Alessandrino, di sicuro un documento autentico (almeno con riguardo all'originale), malgrado le feroci prese di posizione negazioniste da parte del clero falsario, si parla anche del 'GIOVANE CHE GESU' AMAVA'!.. Non di un 'discepolo' o di un 'apostolo' che Gesù amava, ma di un GIOVANE! (in pratica, il 'Lazzaro' del vangelo di Giovanni, prudentemente NON NOMINATO dagli autori dei sinottici!). La madre di questo giovane potrebbe essere stata Susanna (di cui si parla nel contesto neotestamentario: probabilmente la vera sorella di Martha di Betania). Di questo personaggio si dice che fu la moglie di un funzionario erodiano: infatti, Tolomeo fu un PUBBLICANO! Nel contesto evangelico, seguendo una linea mistificatrice ben consolidata, egli è chiamato ZACCHEO! Sarebbe interessante verificare se la radice ebraica di questo termine abbia lo stesso significato della radice greca del nome Tolomeo. Infine, come ultima curiosità, quasi sicuramente il vero nome di Lazzaro (derivante da 'El-Azarus': un personaggio della mitologia egizia il quale si rese protagonista di una 'resurrezione', grazie ai poteri di Horus, a sua volta una figura mitologica quasi speculare a Gesù, nella leggenda che gli fu 'cucita' addosso!) fu Nicodemo, citato nel Talmud con il nome Nekai.
(**) - sebbene romanzata ed anche abbondantemente mistificata, la vicenda si trova narrata in un testo patristico.
Veritas
.