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Bhagavad-Gita - Così com’è. http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=23&t=21726 |
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Autore: | catwalk [ 30/10/2023, 14:40 ] |
Oggetto del messaggio: | Bhagavad-Gita - Così com’è. |
Bhagavad-Gita Così com’è. Libro di Bhaktivedanta Swami Prabhupada http://www.prabhupada-books.de/translat ... _Swami.pdf |
Autore: | catwalk [ 30/10/2023, 15:06 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
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Autore: | catwalk [ 05/11/2023, 10:27 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
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Autore: | catwalk [ 05/11/2023, 17:17 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
Autore: | catwalk [ 21/07/2024, 09:49 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
Cap 8 Raggiungere L'Assoluto ![]() Cap 9- La conoscenza più confidenziale ![]() Cap.10 - Le glorie dell'Assoluto ![]() Cap 11 La Forma Universale ![]() |
Autore: | catwalk [ 30/08/2024, 12:22 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
Om bhur bhuvah svah ![]() KRISHNA GAYATRI MANTRA 108 Chanting 1 Hour for Inner Peace and Prosperity, Removes Negative Energies ![]() |
Autore: | catwalk [ 30/08/2024, 16:46 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
https://www.audioterapia.net/sublimen/d ... creatrice/ Il Big-Bang e la Musica (vibrazione) creatrice In principio fu il Verbo, cioè la Parola: il Suono “pensato” da Dio ebbe (ed ha) il potere di creare, di dar vita all’intero Universo. Il suo rumore fu certamente quello della grande esplosione del Big Bang. Da allora le sfere celesti, nel loro eterno ruotare, emettono una vibrazione che potremmo definire “celestiale”: del resto proprio così viene definita la sinfonia che si sente nel Paradiso cristiano e musulmano, presupponendo che la musica sia un linguaggio divino. Anche chi torna dallo stato di coma spesso ricorda di aver sentito una meravigliosa musica di sottofondo, impossibile a descriversi né tantomeno ad essere riprodotta dall’uomo. La scienza moderna oggi mostra che questi ritmi geometrici giacciono al centro delle strutture atomiche. Ora, la parola è suono e il suono è vibrazione; il pensiero genera energia e l’energia è vibrazione; la luce è vibrazione. Secondo antiche narrazioni indiane, con i suoni è possibile materializzare degli oggetti e addirittura esisterebbero delle città invisibili. (Dio disse… e fu… …di tutte le cose visibili e invisibili…). Un antico racconto vedico narra che il saggio Narada andò da Dio a lamentarsi del disordine e della disarmonia che regnava a quel tempo sulla Terra e ricevette da Lui, come rimedio, le note musicali e le leggi delle interrelazioni tra i suoni. Il principio del “Suono Cosmico” è alla base della cultura vedica. Il suono permea profondamente le culture orientali a tal punto che lo studioso Guy Beck le descrive come “Teologie soniche”. In esse la genesi del mondo e della materia avvengono tramite un “suono primordiale” che dà forma ad un “pensiero” di Dio e lo proietta nell’universo, il che non appare poi così lontano dalla visione simbolica giudaico-cristiana. Il comandamento “non pronunciare il nome di Dio invano”, sembra derivi dal fatto che per gli ebrei alcuni nomi sono impronunciabili, a causa del loro potere e della loro appartenenza ad esseri spiritualmente superiori e vicini a Dio. Sempre in India, a proposito dei Vimana (letteralmente “uccelli artificiali abitati”) si narra che su alcuni di essi fosse incisa la sillaba sacra dell’OM e mediante determinati canti e preghiere i sacerdoti sapessero comandarli. Dice Giovanni nel prologo al Vangelo omonimo: “in principio c’era colui che è ‘la parola’. Egli era con Dio; Egli era Dio. Egli era al principio con Dio. Per mezzo di lui Dio ha creato ogni cosa…”. Dice la Genesi: “Dio disse… e fu”. Alla base della più antica filosofia greca vi era la corrispondenza: pensiero-parola-realtà. Ma la filosofia greca ha attinto dall’Egitto. E infatti la genesi egiziana di Menfi recita: “Ptah, il grande, è il cuore (cervello) e la lingua (parola) dell’Enneade degli dei, lui creò gli dei, nacque nel cuore e nacque sulla lingua qualcosa nella forma di Atum. Ora, Atum è il creatore, ma si capisce che lui stesso è stato creato, grazie al cuore (sede del pensiero secondo gli Egizi) e alla voce (lingua). Anche gli Egizi hanno attinto la filosofia dal vicino Oriente e così via fino ad arrivare là dove è attestata la più antica filosofia: l’India. Brahma è il Tutto, è Dio, anima universale. Alla base della Genesi hindu vi è, inutile dirlo, il suono. Anche le tradizioni Hopi e Navajo asseriscono che in tempi antichi gli sciamani proferivano parole sopra la sabbia e creavano modelli (nel senso di forme e calchi), un concetto non dissimile al Mandala e gli Yantra indù che si dice siano espressione della vibrazione divina. (continua...nel link) I flauti di Krishna Nei testi vedici troviamo spesso riferimenti al suono del flauto. A proposito dei flauti di Sri Krishna, Srila Bhaktivedanta Svami Prabhupada nel “Nettare della Devozione” (cap.26) afferma: “Krishna suona tre flauti, il primo si chiama venu, il secondo murali e il terzo vamsi. Il venu è molto corto, non supera i quindici centimetri e ha sei fori. Il murali è lungo circa quarantacinque centimetri e ha un foro all’ estremità e altri quattro lungo la canna. Produce un suono che è fra i più incantevoli. Il vamsi è lungo trentasette/trentotto centimetri e ha nove fori. Krishna suona questi flauti secondo l’occasione. Egli possiede un vamsi più lungo che si chiama mahananda o sammohini, ed un altro ancora più lungo chiamato akarsini. Ma il più lungo di tutti è l’anandini. Quest’ultimo affascina moltissimi i pastori ed è conosciuto col nome più tecnico di vamsuli. Questi flauti possono essere incastonati di pietre preziose, oppure fatti di marmo, o anche di una canna vuota di bambù. Quando un flauto è fatto di pietre preziose è un sanmohini, quando invece è d’oro è un akarsini”. Altri riferimenti vedici ai “Flauti” di Sri Krishna li troviamo in varie Scritture, nello Srimad-Bhagavatam, 10.35.15, le Gopi a Madre Yasoda narrano: “Quando tuo figlio suona il flauto, Shiva Brahma e Indra (che sono considerati i personaggi più nobili e anche i più eruditi) rimangono confusi. Benché occupino un’alta posizione, quando sentono il suono del flauto di Krishna si prosternano umilmente e si raccolgono con gravità, assorti nello studio di questa vibrazione”. Nello Srimad-Bhagavatam dove viene descritta la casa eterna di Dio, troviamo: “Krishna, L’eterno affascinante soffia il Suo flauto, accompagnato dal Suo fratello più vecchio Balarama e gli altri ragazzi bovari e le vacche entrano nella bella foresta di Vrindavana per goderne l’atmosfera. Loro camminano nel mezzo di fresche foglie adulte di alberi, i cui fiori assomigliano a penne di pavone. Sono inghirlandati da quei fiori e si decorano con il gesso dello zafferano. Qualche volta ballano e cantano e lottano l’uno con l’altro. Mentre Krishna balla, alcuni dei ragazzi bovari cantano ed altri giocano con i flauti; alcuni suonano la tromba sulle corna dei bufali indiani , o battono le loro mani, mentre lodano Krishna, ‘Caro fratello, stai ballando molto bene'”. Il primo verso della Brahma Samhita – l’invocazione – (uno dei testi più antichi e sacri della letteratura vedica), descrive l’aspetto personale del Summum bonum e le sue trascendentali attività: tra cui quella di suonare magnificamente il flauto: venum kvanantam ara vinda-dalayataksam barhavatamsam asitambuda-sundarangam kandarpa-koti-kamaniya-visesa-sobham govindam adi-purusam tam aham bhajami “Adoro Govinda, il Signore primordiale, i cui occhi sono simili ai petali del loto appena sbocciato; Egli suona il flauto in modo meraviglioso e una piuma di pavone orna la Sua testa. Il Suo corpo, raggiante di bellezza ha il colore di una nuvola carica di pioggia. La Sua incomparabile grazia affascina milioni di Cupìdi”. Nella spiegazione del capitolo 4 verso 6 della Bhagavad Gita, Srila Prabhupada afferma: “[…]Egli appare grazie alla Sua potenza interna, nel Suo corpo originale. In altre parole, Krishna appare in questo mondo nella Sua forma immutabile ed eterna, con un flauto tra le mani. Egli appare nel Suo corpo eterno, che non è assolutamente contaminato dalla materia[…]”. note: (1) Le Armoniche sono le frequenze multiple della frequenza fondamentale di un’onda elettromagnetica. Un’onda che non sia perfettamente sinusoidale e che abbia la frequenza di 100 Hz sarà composta dalla frequenza fondamentale di 100 Hz e da numerose frequenze armoniche da 200, 300, 400 500 Hz e così via, con ampiezze d’onda variabili. |
Autore: | catwalk [ 01/09/2024, 11:42 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
catwalk ha scritto: note: (1) Le Armoniche sono le frequenze multiple della frequenza fondamentale di un’onda elettromagnetica. Un’onda che non sia perfettamente sinusoidale e che abbia la frequenza di 100 Hz sarà composta dalla frequenza fondamentale di 100 Hz e da numerose frequenze armoniche da 200, 300, 400 500 Hz e così via, con ampiezze d’onda variabili. Ops...in evidenza: https://www.audioterapia.net/sublimen/d ... creatrice/ La scienza moderna afferma che circa quindici miliardi di anni fa una poderosa sinfonia di flauto dava la nascita al nostro Universo. Le onde sonore increspavano i gas incandescenti da cui avrebbe preso forma l’Universo attuale. Questa Musica ricorda le antichissime intuizioni di saggi, filosofi e matematici, convinti della equivalenza tra le simmetrie musicali, la matematica e i processi celesti, l’ordine degli astri in cielo come sintomo della segreta armonia del Cosmo e della Natura, che l’uomo può captare e comprendere. Sembravano sogni o fantasie esoteriche, ma oggi è la scienza e la cosmologia più avanzata a fornirci, sulla base di dati fisici, delle conferme a quelle intuizioni e a svelarci persino i timbri e le scale armoniche di quel possente concerto che avrebbe dato inizio al mondo. Le armoniche(1) individuate parlano infatti di un “flauto cosmico” nel quale onde sonore pari alla lunghezza fondamentale del flauto (300.000 anni luce) hanno poi armoniche di lunghezza pari alla metà, a un terzo e così via. L’esperimento “Boomerang” L’équipe internazionale di scienziati, guidati dall’astrofisico italiano Paolo De Bernardis dell’Università La Sapienza di Roma e responsabile del team italiano del progetto Boomerang, ha scoperto dei “fossili” di antichi suoni tra le increspature delle radiazioni di fondo cosmico. Sono suoni armonici con il timbro caratteristico di un flauto, prodotti dalle onde d’urto dell’espansione inflazionaria dell’Universo. Gli armonici sono la materia stessa del suono. Se, a parità di nota, riusciamo a distinguere il suono di un violino, di un flauto o di un oboe lo dobbiamo agli armonici, a come si mescolano tra loro, a quali emergono o a quali rimangono in secondo piano; si dice che non ci siano due voci umane uguali tra loro: è come se gli armonici si mescolassero in maniera diversa e unica. I primi risultati dell’esperimento sono stati pubblicati il 27 Aprile del 2000 su “Nature” e hanno avuto notevole risonanza sui vari media. Un’analisi più approfondita degli stessi dati ha permesso di aggiungere nuove informazioni nel 2001. Nel gennaio 2003 l’esperimento è tornato alla ribalta dopo aver ottenuto dei dati fondamentali in questo campo nel 2000 e nel 2001. Lo strumento utilizzato è un telescopio installato su una “gondola”, un particolare tipo di alloggiamento, appesa ad un pallone aerostatico. Il pallone viene messo in orbita da una base che si trova in Antartide e quando raggiunge la quota di circa 40 chilometri osserva le microonde che costituiscono la cosiddetta radiazione cosmica di fondo, residuo del Big Bang. La scoperta ha rilanciato il modello standard della cosmologia scientifica, il modello del cosiddetto Big Bang caldo nella versione inflazionaria che ne hanno dato, all’inizio degli anni ottanta, il russo Anrej Linde e l’americano Alan Guth. Ma ha rilanciato anche l’idea metafisica dell’armonia cosmica. Viviamo in un Universo informato e modellato da un Ordine matematico così armonioso da assomigliare a una sinfonia. Secondo la teoria dell’inflazione, subito dopo il Big Bang, l’espansione dell’Universo ha subìto una brusca accelerazione che ha portato le sue dimensioni ad aumentare in modo esponenziale ad una velocità impressionante. Il tutto in un tempo brevissimo, qualche frazione di secondo. L’Universo? Una nascita a suon di musica (di Foresta Martin Franco, Corriere della Sera del 28 aprile 2001 – pagina 16). “ROMA L’Universo neonato si dilatava velocemente, percorso da onde sonore che risuonavano come quelle di un flauto. L’immagine è poetica, eppure non scaturisce dalla fantasia di uno scrittore, ma dall’ultimo lavoro di un’equipe internazionale di scienziati. Al progetto partecipano ricercatori della Nasa e dell’ Esa, ma anche di istituti scientifici italiani come il Cnr, l’Enea e l’Asi. I risultati della scoperta saranno ufficialmente presentati domani a Washington dai due responsabili, l’italiano Paolo De Bernardis, dell’Università La Sapienza di Roma, e Andrew Lande del California Institute of Technology. Anche la nuova scoperta è stata fatta grazie a un telescopio portato fino a 37 chilometri di altezza da un enorme pallone chiamato «Boomerang», sopra i cieli incontaminati dell’ Antartide. Questo straordinario strumento ha la capacità di raccogliere la tenue “radiazione di fondo”, cioè quel che resta dell’intensa vampata di energia che accompagnò la nascita dell’Universo, circa 15 miliardi di anni fa. Fino a pochi anni fa gli strumenti non erano in grado di discernere alcun dettaglio nella radiazione di fondo. Poi, nel 1991, il satellite Cobe della Nasa fornì una prima, grossolana, immagine in cui si intravedevano i grumi della materia nascente. E, nel 2000 arrivarono, pubblicate sull’autorevole rivista Nature, le immagini ben più nitide di Boomerang, che mostravano gli embrioni delle galassie. Le ultimissime immagini, ancora più dettagliate, dimostrano che l’Universo primordiale, mille volte più caldo e un miliardo di volte più denso rispetto a oggi, era attraversato da onde sonore. L’onda sonora fondamentale corrisponde alle strutture più grandi osservate, di circa un grado (una misura pari al doppio della grandezza della Luna vista dalla Terra). Ma, assieme alla fondamentale, sono state osservate anche delle risonanze armoniche, proprio come quelle generate da un flauto, che corrispondono a strutture più piccole. Si potrebbe azzardare che la materia si formava rispettando quell’armonia musicale immaginata per primo da Pitagora. La nuova immagine, spiega il professor De Bernardis, conferma le previsioni del modello “inflazionario”, quello secondo cui l’Universo nascente si sarebbe dilatato rapidamente a partire da dimensioni subatomiche.” ... |
Autore: | catwalk [ 13/09/2024, 18:00 ] | |||
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. | |||
https://i0.wp.com/thepathofbhakti.com/w ... 1024&ssl=1 http://vedic-cosmology.blogspot.com/201 ... ts_20.html https://medium.com/@narahari_82077/the- ... f51e8e2ad1 HARI-DHAMA "Questa e' la mia casa, il mondo trascendentale di natura sac-cid-ananda - (Eterna, piena di Conoscenza e Felicita'), dimora del Signore Supremo nelle Sue forme illimitate. Le sue 5 suddivisioni sono chiamate : Goloka Vrindavana, Navadvipa, Mathura, Dvaraka, Ayodhya e Vaikuntha (generalmente dette Hari-dhama)." https://www.radiokrishna.com/cosmologia.htm
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Autore: | catwalk [ 16/09/2024, 13:02 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
Cap.IV LA CONOSCENZA TRASCENDENTALE ![]() Il Signore Beato disse: Ho insegnato questa Scienza Immortale dello yoga a Vivasviin, il deva del Sole, e Vivasviin l'ha insegnata a Manu, padre dell'umanità, e Manu a sua volta l 'ha insegnata a lksvaku . SPIEGAZIONE Questo verso narra la storia della Bhagavad-gitli fin dai tempi piu antichi , quando il suo insegnamento fu impartito a i sovrani dei pianeti dell'universo. I dirigenti di ogni pianeta hanno il compito di proteggere i popoli , perciò hanno il dovere di capire la scienza della Bhagavad-ghita se desiderano governare perfettamente lo Stato e salvare i cittadini dalla cupidigia che li incatena alla materia. La vita umana deve servire a coltivare la conoscenza spirituale e a riscoprire la relazione eterna che ci unisce a Dio, la Persona Suprema. Spetta dunque ai dirigenti di ogni nazione diffondere questa conoscenza tra i cittadini offrendo loro educazione e cultura e insegnando il principio della devozione a Dio. In altre parole, i capi di Stato devono diffondere la Scienza di Krishna affinché tutti possano trarre beneficio da questa grande Scienza e possano vivere un 'esistenza utile, traendo il miglior vantaggio dalla forma umana. Sul Sole, fonte di tutti i pianeti del sistema solare, il deva principale è chiamato, nella nostra era, Vivasvan . Brahma dice nella sua Brahma-samhitli: "Adoro Govinda (Krishna), Dio, la Persona Suprema e Originale. È Lui che dà al Sole, re di tutti gli astri,il suo immenso potere e il suo intenso calore. Il Sole rappresenta l 'Occhio del Signore, e ruota nella sua orbita per obbedire ai Suoi ordini . "(B.s. , 5 . 52) Il Sole è il re degli astri perché li illumina e li riscalda tutti. Al deva che lo governa, Vivasvan, Krishna insegnò in origine la scienza della Bhagavad-ghita facendo di lui il Suo primo discepolo. La Bhagavad-ghita non è dunque una raccolta di speculazioni per vuoti eruditi , ma un 'opera autentica che presenta una conoscenza spirituale trasmessa, da maestro a discepolo, da tempo immemorabile fino ai nostri giorni. Il Mahiibhlirata traccia la storia della Bhagavad-ghita: "All 'inizio della seconda era (il tretli-yuga), Vivasvan insegnò a Manu la Scienza che dà all'uomo la capacità di ritrovare la relazione che lo unisce al Supremo . A sua volta, Manu, progenitore dell'umanità, trasmise questa scienza a suo figlio lksvaku, re della Terra e antenato della dinastia Raghu, in cui apparve l 'avatlira Ramacandra."(M.b. , Stinti parva, 348 . 5 1 -52) La Bhagavad-ghita è dunque conosciuta dall'uomo fin dall 'epoca di Maharajal Iksvaku. Noi viviamo attualmente nel kali-yuga, età che dura 432 000 anni, di cui 5 000 soltanto sono già trascorsi . Precedenti a quest'età erano lo dvlipara yuga (864 000 anni), il tretli-yuga ( 1 296000 anni) e il satya-yuga ( 1 728000). All'inizio del tretli-yuga Manu ricevette la conoscenza della Bhagavad-ghita e l'insegnò al figlio e discepolo Maharaja Iksvaku, re della Terra, circa 2 165 000 anni fa (1 296 000 più 864 000 più 5 000). Un 'Era di Manu dura circa 305 300 000 anni, di cui 120 400 000 sono già trascorsi . Poiché il Signore enunciò la Bhagavad-gltli al Suo discepolo, il dio del Sole (Vivasvan), prima della nascita di Manu, possiamo calcolare in modo approssimativo che questo insegnamento ebbe luogo non meno di 1 20400000 anni fa. L'uomo beneficia di questa conoscenza da piu di 2 000 000 anni. E il Signore l'ha nuovamente esposta ad Arjuna circa 5 000 anni fa . Questo è, in sintesi ,il passato storico della Bhagavad-ghita, secondo la Scrittura stessa e i l suo autore, Sri Krishna. ... VERSO 2 Questa Scienza Suprema fu trasmessa attraverso la successione di maestri e i re santi l'hanno ricevuta in questo modo. Ma col tempo la successione dei maestri si è interrotta e questa Scienza cosi com'è sembra ora perduta. P.s.: "Proprio come abbiamo un corpo grossolano e uno sottile, legati nello stesso posto, allo stesso modo, la luna, il sole e tutti gli altri pianeti e stelle hanno anche un livello sottile dove vivono i deva, gli upadeva (semidei) e altre entità viventi." Questa realtà è inaccessibile agli astronauti e alle loro astronavi. http://vedic-cosmology.blogspot.com/201 ... vedas.html |
Autore: | catwalk [ 01/04/2025, 14:16 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
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Autore: | catwalk [ 09/04/2025, 10:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Bhagavad-Gita - Così com’è. |
Cap 7 La Conoscenza dell'Assoluto ![]() |
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