Genesi, capitolo 1
26 Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra".
Nota CEI: 1, 26 Il termine uomo, in ebraico adam, può essere fatto derivare da adamah, terra, da cui l’uomo, secondo cfr. Gen 3, 23, fu tratto. Qui adam ha valore collettivo: maschio e femmina (cfr. Gen 27).
Mi domando: con chi parlava Dio? A chi chiedeva collaborazione? C'era già qualcuno a Sua immagine e somiglianza?
Se qui "uomo" ha valore collettivo (maschio e femmina), si può pensare che Dio si rivolgesse ad una divinità femminile?
http://www.bibbiaedu.it/pls/labibbia/Ge ... capitolo=1Genesi, capitolo 2
16 Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino,
17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire".
Nota CEI: 2,17 La proibizione di mangiare frutti dell’albero della conoscenza del bene e del male sta a indicare che l’uomo non può pensare di essere lui la misura di tutto.
http://www.bibbiaedu.it/pls/bibbiaol/Ge ... Capitolo=2Genesi, capitolo 3
1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: "È vero che Dio ha detto: "Non dovete mangiare di alcun albero del giardino?".
2 Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,
3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete"".
4 Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto!
5 Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male".
6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò.
22 Poi il Signore Dio disse: "Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre!"
23 Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto.
24 Scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all'albero della vita.
Nota CEI: 3,1 Il serpente rappresenta una sapienza alternativa a Dio.
Mi domando: avendo l'uomo avuto accesso alla conoscenza del bene e del male è diventato una divinità in tal senso? Con chi parlava Dio? Si rivolgeva ad altre divinità? Quindi la conoscenza non è legata all'immortalità come Dio aveva detto in precedenza? (nel giorno in cui ne mangerai, certamente dovrai morire). Esisteva anche l'albero della vita, che è quello dell'immortalità. Quindi Dio aveva mentito all'uomo dicendo che era immortale?
E il serpente aveva detto la verità?
http://www.bibbiaedu.it/pls/bibbiaol/Ge ... Capitolo=3I riferimenti sono tratti dalla Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana 2008 (Bibbia Cattolica).
Onestamente, più leggo più mi si confondono le idee su Dio.