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 Oggetto del messaggio: La resurrezione del Gesù Cristo figlio di Dio
MessaggioInviato: 11/09/2009, 06:32 
<div align="left">
L'ascensione di Gesù
</div id="left">

vangelo di Matteo 28,16
L'apparizione in Galilea. Gli undici discepoli se ne andarono in Galilea, sul monte, nel luogo indicato loro da Gesù. Al vederlo lo adorarono; alcuni invece dubitarono. Allora Gesù disse loro. <Ogni potere mi è stato dato in cielo e in terra. Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato. Ed ecco: io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo.

vangelo di Marco
Non parla di ascensione perché l'epilogo è stato aggiunto nel IV secolo.

vangelo di Luca 24, 50
Poi li condusse fuori, verso Betania e alzate le mani, li benedì Mentre li benediceva, si separò da loro e veniva portato nel cielo. Essi, dopo averlo adorato, se ne tornarono a Gerusalemme con grande gioia. E stavano sempre nel tempio lodando e ringraziando Dio.

osservando:


Solo due vangeli sinottici raccontano dell'ascensione.
Per Matteo l'ascensione avviene in Galilea per Luca verso Betania cioè in Giudea, è chiaro che un luogo esclude un'altro.
Secondo il vangelo di Luca, Gesù condusse gli apostoli da dove era a loro apparso in Gerusalemme, verso Betania, secondo Matteo invece gli apostoli aspettarono Gesù in Galilea su un monte da lui indicato, eventi totalmente diversi.
Secondo il vangelo di Matteo alcuni apostoli che erano vissuti con lui per anni, dubitarono che fosse il Gesù cioè non lo riconobbero.

Secondo il vangelo di Luca gli apostoli dopo la morte di Gesù restarono sempre in Gerusalemme,
per i Vangeli di Matteo e di Giovanni andarono invece in Galilea.
Secondo il vangelo di Luca, gli apostoli dopo l'ascensione se ne tornarono a Gerusalemme con grande gioia. E stavano sempre nel tempio lodando e ringraziando Dio mentre secondo il vangelo di Giovanni andavano a pescare nel lago di Tiberiade.

Spiegazione delle divergenze


Già nella Chiesa antica è stato notato che fra i primi tre vangeli sinottici, esistono concordanze sbalorditive:
• presentano quasi lo stesso contenuto;
• possiedono una struttura complessiva simile e, soprattutto nella seconda parte, la sequenza dei singoli capitoli corre parallela;
inoltre, si trovano addirittura passi dal testo identico.

Particolarmente sorprendente è che quasi tutto il vangelo secondo Marco — ovvero 630 su 661 versetti, il 95,3% — si ritrovi in Matteo.
Nel vangelo secondo Luca si ritrovano 550 su 661 versetti, l'82,3% del vangelo secondo Marco.

Osservando la sequenza del contenuto, Matteo e Luca concordano l’uno con l’altro solo quando in questa sequenza corrono paralleli anche con Marco.

Se uno dei due, Matteo o Luca, non osserva la sequenza comune con Marco, la sua disposizione dei contenuti non concorda più nemmeno con quella che l’altro evangelista ha strutturato nel suo vangelo.

Osservando la sequenza del contenuto, Matteo e Luca concordano l’uno con l’altro solo quando in questa sequenza corrono paralleli anche con Marco.

Se uno dei due, Matteo o Luca, non osserva la sequenza comune con Marco, la sua disposizione dei contenuti non concorda più nemmeno con quella che l’altro evangelista ha strutturato nel suo vangelo.

In altre parole, se Luca non si muove più parallelamente a Marco, non lo fa nemmeno con Matteo.

Così, subito dopo il terzo annuncio della passione da parte di Gesù (Mc 10,32-34), Marco racconta di rivalità fra i discepoli; esse vengono provocate dal fatto che Giovanni e Giacomo, i figli di Zebedeo, aspirano a una posizione particolare (Mc 10,35-40). Luca, al contrario, colloca questa disputa dopo l’Ultima Cena (Lc 22,14-23), anche se manca il riferimento a Giovanni e Giacomo (Lc 22,24-30). Luca pone l’istituzione dell'eucaristia prima di Marco. In Matteo la sequenza sia del l’annuncio della passione (Mt 20,17-19), sia del la cena (Mt 26,26-29) corrisponde a quella di Marco.

Da ciò emerge che il filo rosso comune che Matteo e Luca seguono è il vangelo secondo Marco.

Poichè in Marco originario, mancano le apparizioni e l'ascenzione, infatti al vangelo di Marco terminava in 16,8 "Quelle però, uscite dal sepolcro fuggirono prese da tremore e da stupore, e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.

L'epilogo è stato aggiunto nel IV secolo con lo scopo di conciliare gli altri vangeli, facendo meglio che si poteva.

Ecco che gli evangelisti Luca e Matteo per creare il loro mito ancora più perfetto si inventano entrambi, le apparizioni e l'ascensione, ma poiché in realtà tutto ciò non si è mai verificato, ecco spiegato le loro enormi diversità.

Tutto chiaro e logico, perché, mancando la guida comune di Marco, quando Luca scriveva non sapeva cosa si inventava Matteo, e viceversa.

E come se non bastasse la stessa cosa succede pure con le apparizioni.

Ma allora è proprio vero che la resurrezione non è mai avvenuta.!!!!

Per maggiori approfondimenti:

http://www.storiacristianesimo.it


Un caro saluto a tutti.


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MessaggioInviato: 11/09/2009, 13:17 
Un caro e amichevole saluti a tutti, per cortesia sarei riconoscente e felice di ricevere dellle critiche al messaggio precedente.

E' strutturato troppo tecnicamente e di difficile comprensione?

Se prima di tale analisi, io avevo ancora qualche piccolissimo dubbio sull'esistenza reale della resurrezione; ora sono convinto al 100% che non c'è mai stata. Tale prova la deduco direttamente dall'analisi stessa dei vangeli canonici.

Un caro saluto con ringraziamento.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 11/09/2009, 13:27, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 11/09/2009, 14:00 
non ero a conoscenza che l'epilogo del vangelo di Marco fosse posticcio e non contemporaneo alla prima stesura del vangelo stesso. Di Giovanni invece cosa si sà? cioè qual'è la sua versione? e x quanto riguarda gli apocrifi? c'è qualcuno dei vangeli apocrifi che descriva la sua versione della resurrezione/ascenzione?


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MessaggioInviato: 11/09/2009, 14:49 
Cita:
Messaggio di Giovanni dalla Teva

<div align="left">
</div id="left">

[...]
Già nella Chiesa antica è stato notato che fra i primi tre vangeli sinottici, esistono concordanze sbalorditive:
[...]


Scusa la pignoleria ma i Vangeli sinottici sono solo 3 e non capisco le tue parole "fra i primi tre vangeli sinottici" come se fossero in numero maggiore.
Seconda osservazione: se non esistessero "concordanze sbalorditive" non si chiamerebbero sinottici.


Ultima modifica di The Guardian il 11/09/2009, 14:50, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 11/09/2009, 16:09 
Guardian, anche il vangelo di Giovanni, benchè si discosti - e non poco - dai primi 3, è considerato ufficialmente parte dei 4 vangeli canonici ( come ovviamente sai ), e viene considerato il 4° vangelo sinottico. Anche se non ha senso, è così.


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MessaggioInviato: 11/09/2009, 16:11 
ma
da profano.....

quanti vangeli reali cioe' del periodo subito dopo cristo esistono?

quanti sono convergenti o divergenti?

quanti parlano della resurrezione di cristo?

quanti testi "esterni" cioe' scritti da altri parlano del cristo e degli apostoli oltre che dei fatti dei vangeli?

i rotoli del mar morto contengono frammenti della bibbia ma anche dei vangeli?

penso che una datazione chiara sia indispensabile....

grazie



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MessaggioInviato: 11/09/2009, 16:23 
Cita:
Sirius ha scritto:

Guardian, anche il vangelo di Giovanni, benchè si discosti - e non poco - dai primi 3, è considerato ufficialmente parte dei 4 vangeli canonici ( come ovviamente sai ), e viene considerato il 4° vangelo sinottico. Anche se non ha senso, è così.


Mi spiace dissentire ma forse non ci intendiamo sul termine "sinottico".

D'accordo sul fatto che i Vangeli canonici siano 4 (Matteo, Marco, Giovanni e Luca), ma sinottici sono solo 3 (Marco, Matteo e Luca) poichè quello di Giovanni non può essere incasellato in una tabella sinottica come gli altri tre.

Sui Vangeli sinottici esiste un'ampia e controversa letteratura con diverse scuole di pensiero.



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MessaggioInviato: 11/09/2009, 17:59 
Allora, spero di non doverlo ripetere all'infinito.I vangeli sono documenti che non possono essere interpretati in senso storico come viene intesa la storia moderna. Son il frutto di tradizioni orali che circolavano tra le prime comunità poi sono state confrontate e, infine, in un certo senso assemblate per iscritto solo più tardi. Inoltre, per un certo periodo ci sono state correzioni, man mano che si conoscevano altri fatti o si trovavano altri testimoni. Alcune discordanze si spiegano proprio a causa di questi "copia ed incolla" primitivi. Il numero di vangeli scritti o orali di quei tempi è siucramente enorme. Si è deciso di considerre canonici i 4 attuali vangeli, tre sinottici più quello di Giovanni perchè presentavano una certa concordanza e, quindi, considerati affidabili. Inoltre, presentavano quattro dverse prospettive. Toro, Aquila, Uomo, Leone: l'aspetto sacrificale di Gesù, quello divino, quello umano e quello regale.
Altri ci vedono un riferimento a simboli astrologici.
Credo che gli stessi primi cristiani attribuissero alle scritture un significato spirituale che "trascende" l'aspetto storico e letterale, tanto da affermare che "la lettera uccide ma lo Spirito vivifica".
Poi non deve scandalizzare nessuno che sia tra i discepoli che tra i primi cristiani c'era chi vedeva in Gesù un maestro, chi il messia, chi il figlio di Dio, chi Dio incarnato chi ne apralaa di un uomo come Dio, ecc. ecc.
Se ci stiamo scervellando ancora oggi dopo 2.000 anni significa che un po' di arrosto in mezzo a tutto questo fumo doveva pur esserci.



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MessaggioInviato: 11/09/2009, 18:09 
ciao,
ma da ignorante quale sono....i vangeli apocrifi, in ke posto li possiamo mettere?
un saluto! [;)]



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MessaggioInviato: 11/09/2009, 18:22 
Cita:
Sig. Sirius scrive:
non ero a conoscenza che l'epilogo del vangelo di Marco fosse posticcio e non contemporaneo alla prima stesura del vangelo stesso. Di Giovanni invece cosa si sà? cioè qual'è la sua versione? e x quanto riguarda gli apocrifi? c'è qualcuno dei vangeli apocrifi che descriva la sua versione della resurrezione/ascenzione?



Carissimo sirius;

Per quanto strano possa sembrare, i manoscritti originali del vangelo di Marco, che pure è la fonte evangelica più antica, alla quale tutti gli altri si sono ispirati, non riferiscono affatto che Gesù sia risorto e sia apparso alla gente.

Marco conclude drammaticamente la sua storia di Gesù con la potente immagine della tomba vuota.

Ultimo versetto del vangelo di Marco (16, 8) dice: «Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura».

Per ovvie ragioni non poteva essere consentito che il testo si concludesse così bruscamente, in modo tale da apparire incompleto. Quella fine era probabilmente considerata inopportuna e incomprensibile dai cristiani dei primi secoli.

Nel frattempo, il cristianesimo era stato costruito sull'idea che Gesù fosse risuscitato e riapparso in varie occasioni. Come poteva Marco fare a meno di riferirlo?

Verso il IV secolo, oltre trecento anni dopo che il testo originale era stato composto, i devoti autori cristiani che trascrivevano Marco costruirono per lui un finale e lo aggiunsero al testo.

Questi periodi conclusivi, raccolti nei versetti 16, 9-20, non si trovano in alcuna delle antiche, affidabili, copie di Marco.

Si tratta infatti di un maldestro riassunto delle apparizioni elencate da Matteo, Luca e Giovanni.

Non contiene materiale indipendente che possa essere specificatamente identificato come proveniente da Marco, e lo stile della lingua greca nel quale è scritto non è decisamente quello dell'evangelista.

Due dei primi studiosi cristiani, Clemente di Alessandria e Origene, che vissero nel III secolo d.C., non conoscevano neppure l'esistenza di questo finale "più lungo».

Ai loro tempi non era ancora comparso. Autorevoli padri, come Eusebio di Cesarea e il grande autore della Vulgata, Girolamo, il primo all'inizio e il secondo alla fine del IV secolo, vennero a sapere della sua esistenza, ma rilevarono che era assente da quasi tutti i manoscritti greci che conoscevano.

 Due altri finali «costruiti" furono messi più tardi in circolazione.

 Chiaramente era difficile per i fedeli accettare che Marco finisse il suo libro come forse egli stesso aveva scelto di fare. Quella conclusione brusca era troppo problematica e provocatoria per la fede cristiana.

Le moderne traduzioni del Nuovo Testamento hanno trattato questo antico problema in diversi modi. Molte di loro includono ancora il finale allungato, ma inseriscono una nota a pie di pagina, che indica come il vangelo originale di Marco finisca al versetto 16, 8. Spesso questo richiamo non viene nemmeno notato dal lettore medio. Altri stampano i versetti 16, 9-20 fra parentesi doppie. Per aver riprodotto il finale non originale a caratteri più piccoli, in una nota a piè di pagina, separandola dal testo autentico, la Revised Standard Version, pubblicata nel 1946, causò una protesta generale, tanto che l'edizione successiva la ricollocò al suo posto con una nota esplicativa. La Conferenza episcopale italiana pubblica i versetti 16, 9-20 nella versione ufficiale della Bibbia, ma ammette, in una nota, che essi «sono un supplemento aggiunto in seguito».

Quello che l'originale di Marco ci suggerisce è che quando fu scritto, il resoconto della risurrezione di Gesù e delle sue apparizioni a diversi individui e gruppi di persone, non era considerato una parte necessaria della storia del "Vangelo". (La dinastia di Gesù -James D. Tabor- pag.248-249)

Un caro saluto.


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MessaggioInviato: 11/09/2009, 18:37 
Secondo me ci sono delle cose belle ed interessanti dal punto di vista spirituale anche lì, così come per i vangeli gnostici. Certo alcuni vangeli apocrifi son proprio delle favolette e si nota subito come nel caso del vangelo dell'infanzia di Gesù. Inoltre, sono tutti molto molto tardivi rispetto ai vangeli canonici. Si è scoperto che alcuni risalgono ad epoche anche molto recenti. Inoltre, alcuni miracoli di Gesù sono aggiunti e vengono enfatizzati in maniera quasi spettacolare, laddove lo stile dei vangeli canonici è sempre piuttosto asciutto e misurato. I miracoli nei vangeli canonici sono chiamati più propriamente segni e non sono mai fine a se stessi ma racchiudono anche un profondo signiifcato simbolico. Lo zoppo che cammina è chis i è liberato dai lacci di una certa mancanza di libertà spirituale, il cieco nato che vede rappresenta anche chi apre gli occhi per scoprire una nuova realtà spirituale, ecc. Poi chi studia bene queste cose ha potuto notare tutte le differenze di stile, di linguaggio, ecc. che ci sno nei vangeli apocrifi rispetto ai testi canonici. Io non sono un'esperta ed alcune di queste cose le ho apprese sul forum cristianesimo primitivo: http://cristianesimoprimitivo.forumfree.net/ o anche su unsito di studi biblici gestito da alcuni studiosi cattolici, provenienti dal mondo ecclesiastico, molto sui generis (in altre epoche sarebbero stati torturati anche loro e mandati sicuramente al rogo) http://www.studibiblici.it/homepage.htm Se clikki sulle sezioni a sinstra trovi molte cose interessanti. L'anno scorso ho partecipato anch'io ad una conferenza di Padre Maggi ed è molto piacevole da ascoltare. Ci sono anche delle audio e video conferenze che si possono e vedere. Pensa che uno dei libri scritti si intitola "come leggere il vangelo e non perdere la fede che aiuta proprio ad aprire uno spiraglio nelle contraddizioni a cui fanno riferimento gli storici o gli atei. Tipi in gamba anche questi di studi biblici!
Sembra una contraddizione rispetto a quello che ho detto in alcuni post precedenti sulla cheisa cattolica ma questi sono avanti anni luce rispetto a tanti loro colleghi ed estremamente preparati.


Ultima modifica di Hannah il 11/09/2009, 18:39, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 11/09/2009, 18:38 
Cita:
Sig. Guardian scrive;
Scusa la pignoleria ma i Vangeli sinottici sono solo 3 e non capisco le tue parole "fra i primi tre vangeli sinottici" come se fossero in numero maggiore.
Seconda osservazione: se non esistessero "concordanze sbalorditive" non si chiamerebbero sinottici.



Egregio Sig. Guardian, primo di tutto, un grande ringraziamento per il suo intervento, preciso e mirato.

Si dicono i primi tre vangeli sinottici, quando si vuole sottolineare anche l'aspetto temporale e non solo quello della somiglianza dei contenuti.

Le concordanze sbalorditive sono dovute alla copiatura con qualche piccola variazione di scrittura, e non alla descrizione dei stessi fatti.

Nel Vangelo di Matteo e Luca non c'è stato riporto della tradizione orale, ma copiatura per grandissima parte da altri documenti scritti.

Quando Matteo scrive il suo vangelo, ha a disposizione tre libri che trattano direttamente di Gesù:
Il vangelo di Tommaso;
Il vangelo degli Ebioniti;
Il vangelo di Marco;
e usa questi tre libri come aiuto e schema — come fonte — per formulare il suo vangelo.

Quando Luca scrive il suo vangelo, ha a disposizione tre libri che trattano direttamente di Gesù:
Il vangelo di Tommaso;
Il vangelo degli Ebioniti;
Il vangelo di Marco;
e anche tutti gli scritti di Giuseppe Flavio
e usa tutto questo materiale come aiuto e schema — come fonte — per formulare il suo vangelo.

Un caro saluto.


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Cita:
Sig. Sirius scrive:
Guardian, anche il vangelo di Giovanni, benchè si discosti - e non poco - dai primi 3, è considerato ufficialmente parte dei 4 vangeli canonici ( come ovviamente sai ), e viene considerato il 4° vangelo sinottico. Anche se non ha senso, è così.




Questo Vangelo è completamente diverso dai tre precedenti chiamati sinottici perchè simili tra loro. Fu scritto dopo il primo secolo in Asia o in Siria e venne sicuramente aggiornato secondo i bisogni, le esigenze dei primi padri della Chiesa che non gradivano l'originale e se non fosse ormai noto a tanti l'avrebbero fatto sparire come tanti altri scritti.

Le aggiunte più importanti sarebbero l'episodio dell'adultera, le apparizioni ai discepoli, e l'epilogo.

Non può essere stato scritto dall'apostolo Giovanni perchè secondo i sinottici questo era un povero pescatore. La Chiesa lo vorrebbe scrittore, poeta geniale, conoscitore di concetti filosofici greci, cantore della Divinità del Cristo, dopo aver superato i cent'anni ma purtroppo non riesce a spiegare come mai non ricordasse i nomi dei suoi compagni apostoli vissuti assieme per lunghi anni, e anche per questo per aiutarlo ci ha aggiunto un prologo.
Non può essere scritto dall'apostolo Giovanni perchè costui non era l'apostolo che Gesù amava come la Chiesa vorrebbe farci credere. L'apostolo che Gesù amava sempre secondo il vangelo falsamente attribuito a Giovanni era Lazzaro. Lazzaro era il cognato del messia esseno politico il Cristo, ed era anche il suo discepolo prediletto "Le due sorelle mandarono a dirgli: <Vedi, Signore, colui che tu ami é ammalato>" (vangelo di Giovanni 11,3) <Gesù amava molto Marta,sua sorella e Lazzaro> vangelo di Giovanni 11,5 <Dissero allora i giudei (riferito a Lazzaro): Vedi come (Gesù) lo amava> vangelo di Giovanni 11,36.
Lazzaro era il capo dei sicari che si suicidarono nella notte di Pasqua a Masada nell'anno 73 d. c..
Verità molto scomode!!!!!!!!

Un caro saluto.


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MessaggioInviato: 11/09/2009, 18:55 
riformulo la domanda forse e' scappata.....

ma
da profano.....

quanti vangeli reali cioe' del periodo subito dopo cristo esistono?

quanti sono convergenti o divergenti?

quanti parlano della resurrezione di cristo?

quanti testi "esterni" cioe' scritti da altri parlano del cristo e degli apostoli oltre che dei fatti dei vangeli?

i rotoli del mar morto contengono frammenti della bibbia ma anche dei vangeli?

penso che una datazione chiara sia indispensabile....

grazie



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Cita:
Sig. ra/na Tarantina scrive:
ciao,
ma da ignorante quale sono....i vangeli apocrifi, in ke posto li possiamo mettere?
un saluto!




Carissima Tarantina, la ringrazio infinitamente per la sua gentilezza, che ha mostrato, nel salutare un povero rifugiato come me, Le auguro tutto il bene possibile immaginabile.

I vangeli apocrifi sono tutti quelli che per le loro esagerazioni fantastiche, non son stati ritenuti idonei ai padri falsari della chiesa.

Ti porto ad esempio un passo del vangelo di Pietro.

Infatti coloro che scrissero delle cose assurde, impossibili, vennero dichiarati apocrifi successivamente, ad esempio il Vangelo di Pietro. (I vangeli apocrifi - Einaudi tascabili - pag. 295)
" 38. Allora quei soldati, vedendo ciò, svegliarono il centurione e gli anziani: infatti erano anche loro presenti, per fare la guardia.

3 9. E mentre stanno raccontando ciò che hanno visto, di nuovo vedono uscire dal sepolcro tre uomini: due sostenevano l'altro, e una croce li seguiva.

40. La testa dei due giungeva fino al cielo, mentre quella di colui che era condotto per mano da loro oltrepassava i cieli.

4 1. E udirono una voce dai cieli che diceva: - L'hai annunziato ai dormienti?

42. E si udí rispondere dalla croce: - Sí.


I testi apocrifi sono tutti quelli non ammessi alla lettura pubblica nelle comunità Cristiane.
Il contenuto dei numerosi Vangeli «apocrifi», gli Atti degli Apostoli, le Epistole e le Apocalissi, i Vangeli mostrano in modo evidente come la figura del Messia Esseno venne fascinosamente trasfigurata dalla fantasia dei cristiani.
 E' vero che nel IV secolo, accingendosi alla definizione del canone del N.T., la Chiesa li ha espulsi, dichiarandoli costruzioni leggendarie successive (ma anche i Vangeli «autentici» lo erano in misura notevolissima!).

In un primo tempo, comunque, gli «Apocrifi» (dal gr. apokrypto = celo, nascondo) non erano affatto considerati tali: l'opera propagandistica ebbe luogo con tutti gli scritti sacri.
Padri della Chiesa più famosi si fecero garanti di quei testi poi condannati.
La maggior parte degli antichi teologi li ritennero di derivazione apostolica e quindi assolutamente veri, e alcuni furono talvolta preferiti ai libri neotestamentari.
Inoltre numerosi scritti cristiani sono più antichi del N.T., per non parlare del fatto che talune parti degli Apocrifi vennero interpolate negli antichi Codici neotestamentari,

Nessun autore sapeva se scriveva o correggeva o aggiungeva a un testo canonico o apocrifo


TESTI CHE LA CHIESA DEFINISCE APOCRIFI

Vangeli della nascita e infànzia

Protovangelo di Giacomo
Vangelo della nascita di Maria
Codice Harundel 404
Codice Hereford 039
Vangelo dello pseudo-Matteo
Vangelo dello pseudo-Tommaso
Vangelo arabo sull'infanzia del salvatore

Vangeli della predicazione

Citazioni dei Padri della Chiesa di Vangeli perduti:

Vangelo degli Ebioniti
Vangelo dei Nazorei (Nazareni)
 Vangelo degli Ebrei Frammenti Copti
Vangeli gnostIcl
Vangelo dì Tommaso
Vangelo di Filippo
 Vangelo di Maria
Vangelo di Verità
numerosi altri...

Vangeli della passione

Vangelo di Pietro
Memorie di Nicodemo
Vangelo di Gamaliele
Vangelo di Bartolomeo


Un caro saluto e un profondo ringraziamento.


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