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L'ascensione di Gesù</div id="left">
vangelo di Matteo 28,16L'apparizione in Galilea. Gli undici discepoli se ne andarono in Galilea, sul monte, nel luogo indicato loro da Gesù. Al vederlo lo adorarono; alcuni invece dubitarono. Allora Gesù disse loro. <Ogni potere mi è stato dato in cielo e in terra. Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato. Ed ecco: io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo.
vangelo di MarcoNon parla di ascensione perché l'epilogo è stato aggiunto nel IV secolo.vangelo di Luca 24, 50Poi li condusse fuori, verso Betania e alzate le mani, li benedì Mentre li benediceva, si separò da loro e veniva portato nel cielo. Essi, dopo averlo adorato, se ne tornarono a Gerusalemme con grande gioia. E stavano sempre nel tempio lodando e ringraziando Dio.
osservando:Solo due vangeli sinottici raccontano dell'ascensione.
Per Matteo l'ascensione avviene
in Galilea per Luca verso Betania cioè
in Giudea, è chiaro che un luogo esclude un'altro.
Secondo il vangelo di Luca, Gesù condusse gli apostoli da dove era a loro apparso in Gerusalemme, verso Betania, secondo Matteo invece gli apostoli aspettarono Gesù in Galilea su un monte da lui indicato, eventi totalmente diversi.
Secondo il vangelo di Matteo alcuni apostoli che erano vissuti con lui per anni, dubitarono che fosse il Gesù cioè non lo riconobbero.Secondo il vangelo di Luca gli apostoli dopo la morte di Gesù
restarono sempre in Gerusalemme, per i Vangeli di Matteo e di Giovanni
andarono invece in Galilea.Secondo il vangelo di Luca, gli apostoli dopo l'ascensione se ne
tornarono a Gerusalemme con grande gioia. E stavano sempre nel tempio lodando e ringraziando Dio mentre secondo il vangelo di Giovanni
andavano a pescare nel lago di Tiberiade.Spiegazione delle divergenzeGià nella Chiesa antica è stato notato che fra i primi tre vangeli sinottici,
esistono concordanze sbalorditive:• presentano quasi lo stesso contenuto;
• possiedono una struttura complessiva simile e, soprattutto nella
seconda parte, la sequenza dei singoli capitoli corre parallela;
inoltre, si trovano addirittura passi dal testo identico.
Particolarmente sorprendente è che quasi tutto il vangelo secondo Marco — ovvero 630 su 661 versetti, il 95,3% — si ritrovi in Matteo.
Nel vangelo secondo Luca si ritrovano 550 su 661 versetti, l'82,3% del vangelo secondo Marco.
Osservando la sequenza del contenuto,
Matteo e Luca concordano l’uno con l’altro solo quando in questa sequenza corrono paralleli anche con Marco.Se uno dei due, Matteo o Luca, non osserva la sequenza comune con Marco, la sua disposizione dei contenuti non concorda più nemmeno con quella che l’altro evangelista ha strutturato nel suo vangelo.
Osservando la sequenza del contenuto, Matteo e Luca concordano l’uno con l’altro solo quando in questa sequenza corrono paralleli anche con Marco.
Se uno dei due, Matteo o Luca, non osserva la sequenza comune con Marco, la sua disposizione dei contenuti non concorda più nemmeno con quella che l’altro evangelista ha strutturato nel suo vangelo.
In altre parole, se Luca non si muove più parallelamente a Marco, non lo fa nemmeno con Matteo.
Così, subito dopo il terzo annuncio della passione da parte di Gesù (Mc 10,32-34), Marco racconta di rivalità fra i discepoli; esse vengono provocate dal fatto che Giovanni e Giacomo, i figli di Zebedeo, aspirano a una posizione particolare (Mc 10,35-40). Luca, al contrario, colloca questa disputa dopo l’Ultima Cena (Lc 22,14-23), anche se manca il riferimento a Giovanni e Giacomo (Lc 22,24-30). Luca pone l’istituzione dell'eucaristia prima di Marco. In Matteo la sequenza sia del l’annuncio della passione (Mt 20,17-19), sia del la cena (Mt 26,26-29) corrisponde a quella di Marco.
Da ciò emerge che il filo rosso comune che Matteo e Luca seguono è il vangelo secondo Marco. Poichè in Marco originario,
mancano le apparizioni e l'ascenzione, infatti al vangelo di Marco terminava in 16,8 "
Quelle però, uscite dal sepolcro fuggirono prese da tremore e da stupore, e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.L'epilogo è stato aggiunto nel IV secolo con lo scopo di conciliare gli altri vangeli, facendo meglio che si poteva.Ecco che gli evangelisti Luca e Matteo per creare il loro mito ancora più perfetto si inventano entrambi, le apparizioni e l'ascensione,
ma poiché in realtà tutto ciò non si è mai verificato, ecco spiegato le loro enormi diversità.
Tutto chiaro e logico, perché, mancando la guida comune di Marco, quando Luca scriveva non sapeva cosa si inventava Matteo, e viceversa.
E come se non bastasse la stessa cosa succede pure con le apparizioni.Ma allora è proprio vero che la resurrezione non è mai avvenuta.!!!!Per maggiori approfondimenti:
http://www.storiacristianesimo.itUn caro saluto a tutti.