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 Oggetto del messaggio: Riflessioni personali
MessaggioInviato: 22/12/2008, 17:41 
Ciao a tutti,

E' tanto che avevo voglia di confrontarmi con qualcuno su delle riflessioni che stanno maturando in questo periodo.

Credo e spero di trovare persone che possano capire il mio punto di vista, e magari sollecitare in me nuovi spunti di riflessione che possano portarmi ad avere delle idee un po' più chiare.

Sono una ragazza ( [:I] beh dai in fondo 29 anni non sono tanti passatemi il termine ragaza [:)]) che fin da piccola è cresciuta imparando a conoscere la religione cattolica.

Ho una famiglia molto cattolica, con esempi viventi di quello che i valori di questa religione insegna. Ho avuto sempre una strada in salita nel corso della mia vita, con molte difficoltà da affrontare. Ho dovuto crescere in fretta e responsabilizzarmi prima del tempo.

Ho frequentato l'oratorio fino a poco prima di sposarmi e ho avuto ruoli da animatrice/educatrice per qualche periodo.

Tutto quello che ho vissuto è stato incredibilmente bello, istruttivo, determinante per farmi essere quella che oggi sono.

Anche la mia fede è nata in questo scenario, ho passato le mie difficoltà, i miei dubbi; ho fatto le mie esperienze e oggi posso affermare la mia fede in modo più che consapevole.

Il ruolo che ha avuto la chiesa in tutto questo è molto importante in quanto probabilmente non avrei potuto mai arrivare a credere, sentire e vivere l'esperienza di Gesù.

E' una premessa, questa, obbligata per darvi un quadro generale di quello che è stato un mio percorso.

Oggi (o meglio da qualche anno) non sono più inserita in questo scenario, vuoi perchè da quando mi sono sposata mi sono trasferita, vuoi perchè è subentrato un lavoro altamente stressante, vuoi per le tremila giustificazioni possibili e immaginabili.. in realtà credo che la motivazione più vera e sincera con me stessa sia una gran pigrizia che ha avuto il sopravvento su molti buoni propositi.

Il punto è che oggi ci sono molte cose che mi lasciano perplessa.
Oggi sento che qualcosa non quadra. Io non riesco a comprendere alcune posizione della chiesa circa molti argomenti (gay, sacerdoti nubili, annullamento di matrimonio, eutanasia, ecc..).

Non mi schiero con chi critica la Chiesa in tutto e per tutto, non ritengo che tutto sia marcio, per il semplice fatto che so che non è così dappertutto. Ma non mi schiero nemmeno con chi non mette minimamente in dubbio tutto ciò che dice.

Io non voglio essere una di quelle persone che crea una religione a suo uso e consumo (vale a dire che prende ciò che gli piace e criticando il resto lo butta via), però non riesco nemmeno ad accettare completamente quello che questa "guida" mi propone.

E' qui il problema. Io in qualche modo ho perso un po' il punto di riferimento. Fermo restando che in linea di principio il mio riferimento è Gesù, rimane il problema della comprensione di quello che Gesù ci insegna.

Il Vangelo per me è il "libro di testo" tuttavia vacilla un po' la fiducia sul "professore" ovvero chi spiega quanto scritto sul libro di testo.

Non so se si capisce il mio pensiero...

E' come voler avere ripetizioni ma non trovare nessuno a dartele.

Vorrei capire il perchè di alcune posizioni, il perchè di troppe incongruenze su quello che ci insegna e quello che avviene (una cosa per tutte: perchè... se è scritto "l'uomo non divida ciò che Dio unisce" è previsto l'annullamento di un matrimonio e perchè quindi il divorzio viene così demonizzato? Se è vero che non si può dividere ciò che è stato consacrato allora nemmeno l'annullamento di un matrimonio è accettabile).

Un'altra cosa che non capisco è questo essere contro le unioni gay in ambito legale. Perchè non voler far fare delle leggi che nulla hanno a che ledere del libero arbitrio di ciascuno di noi? Ammesso anche che non sia giusta questa unione, secondo me la scelta non deve essere imposta ma ispirata. Così come l'eutanasia, l'aborto ecc.

Con questo, per quello che mi riguarda sono a favore della vita sempre e comunque, e condivido il pensiero della chiesa sul valore di un matrimonio e quant'altro. Solo che come io scelgo liberamente di aderire a questo pensiero è giusto che sia possibile per gli altri non farlo. Ognuno secondo me deve essere libero di esercitare le proprie scelte in libertà senza ledere la libertà altrui.

Quello che voglio dire, è che secondo me Nostro Signore, si, ci vuole tutti convertiti, ma con coscienza maturata. La fede non si può imporre. Si può solo farne assaporare il gusto con la propria vita.
Se riesco a dimostrare con la mia vita quanto è bello essere cristiano e perchè ha senso provare a cambiare allora posso sperare di aver convinto qualcuno a tentare di avvicinarsi alla mia fede. E' allora che il mio Signore è contento.

Questo è quello che in linea di principio credo io....

Voi che ne pensate?

Scusate la lunghezza del post... e grazie a chi aggiungerà un pezzetto di se a questa riflessione.

Piccola G


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MessaggioInviato: 22/12/2008, 18:24 
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Messaggio di giusyna

Il punto è che oggi ci sono molte cose che mi lasciano perplessa.
Oggi sento che qualcosa non quadra. Io non riesco a comprendere alcune posizione della chiesa circa molti argomenti (gay, sacerdoti nubili, annullamento di matrimonio, eutanasia, ecc..).

....................................

Io non voglio essere una di quelle persone che crea una religione a suo uso e consumo (vale a dire che prende ciò che gli piace e criticando il resto lo butta via), però non riesco nemmeno ad accettare completamente quello che questa "guida" mi propone.

.....................................

Il Vangelo per me è il "libro di testo" tuttavia vacilla un po' la fiducia sul "professore" ovvero chi spiega quanto scritto sul libro di testo.



Tutti i tuoi dubbi nascono dalla constatazione abbastanza naturale, che oggi l'istituzione denota molto più che in altri tempi, il suo distacco dall'insegnamento.
Insegnamento cristico che non comprendono più e che per i "dottori della Chiesa" é diventato solo una conoscienza mentale, intellettuale, non interiore.
La Chiesa é creazione di uomini, fatta di uomini e gli uomini sbagliano.
L'insegnamento ha origine divina, quindi in contrasto é più che naturale.
Il professore, come lo chiami tu, oggi sta dimostrando tutta la sua impreparazione e tutta la sua arretratezza...non può spiegare perché lui per primo non comprende più quello che dice.
Ha perso il senso dei valori che palpitano dietro l'insegnamento e ha ridotto tutto ad una ritualità fine a se stessa e priva di utilità.
Se qualcosa non quadra é giusto dissentire ed é giusto cercare la verità dove stà, e non dove ti hanno sempre detto che é.
La verità spirituale e divina é semplice....continuare a dipingerla come un mistero crea solo confusione e smarrimento.


Ultima modifica di Sognatore il 22/12/2008, 18:27, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 22/12/2008, 18:45 
Ciao Sognatore,

intanto ti ringrazio per la tua rispota [:)]

Sai... quello che dici è un po' l'idea che mi sono fatta anche io....

L'esempio del "professore" è stato il primo a venirmi in mente... credo che sia abbastanza centrato...

Il problema rimane che io mi sento ancora un alunna con tante cose da imparare e soprattutto correggere... e in questo momento il professore non riesce a spiegarmi la materia, ed ho come la sensazione che ne stia scrivendo una parte....

E' vero .... la Chiesa è fatta da uomini .... lo dico sempre anche io... uomini che probabilmente rischiano di perdere il contatto con la loro vocazione che è quella di avvicinare la gente alla figura di Gesù, far conoscere chi è e cosa ha fatto e far riflettere su questo prima di "dettare" regole e consigli in maniera assoluta fondata, si, su dei principi giusti, ma estrememante limitata in un contesto che rimane un po' troppo al di fuori da quello che oggi è la realtà.

I valori devono rimanere ma i consigli devono essere a mio parere contestualizzati e adattati a ciascuna persona. Quello che secondo me si è perso per strada è che Gesù si è fatto uomo per insegnarci cos'è l'amore... non ha mandato un fax o una lettera scrivendoci le regole per entrare nel suo regno.

Quello che voglio dire è che bisogna prima capire a chi si parla e poi entrare in comunicazione con lui. Tenendo conto dei suoi limiti e delle sue potenzialità.

E' giusto vivere la fede in una comunità, condividere ed entrare in comunione, ma bisogna ricordare che la comunità è fatta di individui con una propria personalità, con il proprio limite e le regole da imporre non possono essere fatte non considerando questi aspetti.

Quello che va bene per me potrebbe non andare bene per un altro...


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MessaggioInviato: 22/12/2008, 19:09 
La chiesa cattolica non ha i diritti sulle parole di Gesù come ci vogliono far credere. Puoi ritrovare gli insegnamenti di Cristo anche rileggendo il vangelo da sola o con altre persone. Non ci sono leggi scritte dall'uomo che possano parlare per il Signore.
Non bisogna battezzarsi da piccoli per essere buoni cristiani.
Non bisogna confessarsi con un prete per esserlo. e cosi via.
La maggiorparte della dottrina cattolica è inventata.

è un cammino personale. Basta leggere il vangelo
se vuoi aprirti gli occhi http://libreriarizzoli.corriere.it/libro/kung_hans-la_chiesa_cattolica_.aspx?ean=9788817868938

Quello che dicono non è legge. Purtroppo la fanno diventare legge i nostri politici. Ma è un altro discorso



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MessaggioInviato: 22/12/2008, 21:42 
Cita:
giusyna ha scritto:
Il problema rimane che io mi sento ancora un alunna con tante cose da imparare e soprattutto correggere... e in questo momento il professore non riesce a spiegarmi la materia, ed ho come la sensazione che ne stia scrivendo una parte....


La verità é dentro ognuno di noi e non abbiamo bisogno di intermediari per accedervi, come loro vogliono farci credere....questo serve solo a garantire le posizioni di privilegio che hanno assunto nella società.
I sacerdoti dovrebbero essere i docenti delle cose sacre (lo dice la parola stessa), non si dovrebbero occupare di gestire ricchezze, ne di politica, ma dello spirito e di rendere libere le anime...invece fanno esattamente l'opposto (ovviamente non tutti, ma molti, soprattutto quelli che contano in Vaticano).
Sono ciechi che pretendono di mostrare ad altri ciechi la strada....allora tanto vale che cammini sa sola...almeno sceglierai tu per dove andare e quando girare da una parte o dall'altra!

Cita:
giusyna ha scritto:
I valori devono rimanere ma i consigli devono essere a mio parere contestualizzati e adattati a ciascuna persona. Quello che secondo me si è perso per strada è che Gesù si è fatto uomo per insegnarci cos'è l'amore... non ha mandato un fax o una lettera scrivendoci le regole per entrare nel suo regno.


Pensi forse che li tratterebbe diversamente da come tratto i mercanti nel tempio?!

Cita:
giusyna ha scritto:
Quello che voglio dire è che bisogna prima capire a chi si parla e poi entrare in comunicazione con lui. Tenendo conto dei suoi limiti e delle sue potenzialità.


Ma non vedi che pretendo di parlare della famiglia, e di capire la gioventù...tanto per loro é comodo, non hanno famiglie da sfamare e figli da crescere. Vogliono poter parlare? Ok...mi sta bene...allora vivano come tutti...aboliscano il celibato che alimenta solo omosessualità e pedofilia in molti casi, si sposino abbiano figli e quando conosceranno allora potranno esprimersi. Loro vivono in un mondo tutto loro....dove tutto é amore...pieno di soldi però!

Cita:
giusyna ha scritto:
E' giusto vivere la fede in una comunità, condividere ed entrare in comunione, ma bisogna ricordare che la comunità è fatta di individui con una propria personalità, con il proprio limite e le regole da imporre non possono essere fatte non considerando questi aspetti.


La fede é fatta di atteggiamenti spontanei e semplicità d'animo....tutto il resto...che molti chiamano fede..é solo un comodo paravento per giustificare le proprie paure. La fede é fatta di opere d'amore...se non c'é questo di che fede parliamo?
Secondo me il punto é proprio in una parola che hai detto..... "imporre"....se nelle loro parole ci fosse qualcosa che viene da Dio non avrebbe bisogno di imporsi....perché l'Amore non impone ma propone...offre senza forzare.

Cita:
giusyna ha scritto:
Quello che va bene per me potrebbe non andare bene per un altro...


Questo é verissimo...ma fare come dici giustamente te, vorrebbe dire rendere le persone "libere" e questo il potere Vaticano, come qualsiasi altro potere materiale e terreno, non lo ammette nella maniera più assoluta.

Mi scuso se posso sembrare duro, ma dico sempre quello che penso con franchezza e senza voler offendere le idee di nessuno. Non riesco ad essere comprensivo con chi inganna le persone per i propri interessi. Lo sanno quello che fanno...per questo non meritano giustificazioni.

Ripeto comunque quello che ho detto all'inizio.
L'unico vero maestro e la vera guida é la nostra interiorità e per entrare in contatto con la divinità e avere le risposte che soddisfino i nostri bisogni non ci servono intermediari...ognuno può farlo nella sua intimità.


Ultima modifica di Sognatore il 22/12/2008, 21:44, modificato 1 volta in totale.


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