IPAZIA COME JESHU: CHE BUFFONATA!
Agorà un film antisemita
Data: 2010-05-05
Autore: Gherush92

"Per me la vera cristiana è l'atea e tollerante Ipazia, il suo martirio l'avvicina a Gesù più di chiunque”. “Sono stato educato in una scuola cattolica ma mi ritengo ateo: credo nella natura e del cristianesimo mi interessano solo i valori predicati da Cristo, contro ogni stupido fondamentalismo" (Amenabar , regista del film).

Le parole di Amenabar sono una premessa insopportabile e una manipolazione inammissibile. Spinto da una giovanile prosopopea si spinge in elucubrazioni su tematiche al di sopra della sua capacità. Cominciamo col dire che Ipazia, come ogni studioso, non è tollerante per il solo fatto che questo termine non si addice ad uno scienziato o a uno studioso. Inoltre, è noto e lampante, anche al regista, che Ipazia sia stata perseguitata, scorticata viva, fatta a pezzi e bruciata dai cristiani, per ordine di San Cirillo, vicario di Jeshu. Lo stesso regista, tuttavia, afferma che il suo martirio l’avvicina a Jeshu più di chiunque. Ora, come è possibile che Ipazia sia come Jeshu se questi sono i protagonisti di due storie inconciliabili?

La risposta di questa manipolazione è nel cristianesimo, una malattia grave, che obnubila le teste. Il cristianesimo impasta storia ed eventi, ostacola il pensiero critico ed oggi si appropria anche di Ipazia. L’idea è ingegnosa, il cristianesimo si impossessa e manipola le emozioni fondamentali, legate alla nascita (inno alla natività), alla sofferenza (inno all’indigenza, al peccato, all’infermità), all’amore e alla morte (inno alla crocifissione). Questi soggetti - riprodotti mille volte in letteratura, pittura, scultura, sceneggiatura - fanno breccia nel sentimentalismo della gente, circuita e irretita in un’apparente verità di valori cristiani universali.

Ecco il segreto della ricetta: decontestualizzare eventi e personaggi storici, trascurando filo logico e consecutio; confondere deliberatamente vittime e persecutori; isolare e mettere a fuoco il solo tema della sofferenza e appropriarsene; indugiare su emozioni e turbamenti fino a che assumano valore proprio e universale; lasciare che trionfi l’ignoranza, Jeshu, il cristianesimo.

Il film è stato tagliato, a bella posta, dallo stesso regista di venti minuti rispetto alla versione originale. Così, soprattutto, ne risente la sequenza dove i parabolani massacrano a colpi di pietra un gruppo di ebrei riuniti in una cerimonia festosa. La spedizione punitiva ebraica nel film risulta sproporzionata e gli ebrei sono rappresentati come violenti. Il regista taglia il film, si autocensura su ordine del cristianesimo, e così può associare Ipazia a Jeshu. Cosa resta, dunque? Restano gli ebrei tratteggiati nel film, secondo il cliché antisemita, come gli antesignani di ogni fondamentalismo.

Riguardo alla morale attuale del film, il regista è convinto “Non ho mai voluto offendere il cristianesimo ma denunciare con Agora l’intolleranza a tutti i livelli. Il mio film, ad esempio, non verrà fatto vedere ad Alessandria d’Egitto per tutelare la minoranza cristiana di questa città.
Sono passati oltre 1.700 anni da quel tempo ma la storia non è poi così cambiata. Oggi la gente continua ad uccidere per alcuni ideali, esistono forti forme di integralismo, penso soprattutto all’Islam. Al contrario, credo che l’atea e pagana Ipazia sia una figura molto vicina a quella di Cristo”.

Ecco architettato il rovesciamento mistificatorio: i massacratori cristiani diventano vittime e gli islamici (insieme agli ebrei) l’emblema dell’intolleranza. Insomma, Ipazia tollerante, Ipazia laica, Ipazia pagana, Ipazia atea, Ipazia cristiana, veleggiando sui tempi Amenabar applica le sue etichette vuote per discriminare ora gli ebrei ora gli islamici, questi ultimi del tutto estranei all’intera vicenda (se non altro per anno di nascita) e per nascondere le responsabilità del cristianesimo.

La realtà è che ai tempi di Ipazia trionfava il fondamentalismo cristiano contro ebrei e pagani, e Cirillo fu profondamente antisemita e antipagano. Nei suoi attacchi contro gli ebrei, parla della loro ignoranza e della loro malattia, li chiama spiritualmente accecati, uccisori del Signore e suoi crocifissori. La realtà è che nel 414 Cirillo si impadronì di tutte le sinagoghe d'Egitto e le trasformò in chiese cristiane, fece assalire e distruggere le sinagoghe dalla folla che scacciò più di 100 000 ebrei e provocò lo sterminio della comunità ebraica alessandrina, la più numerosa della diaspora, che esisteva da oltre 700 anni.

Non esistono martiri universali, non esistono sofferenze universali, non esistono valori universali. Se esistono sono appropriazione indebita, furto, manipolazione della realtà.

Al regista rispondiamo dicendo che Ipazia deve essere associata a Giordano Bruno, agli ebrei, ai pagani, agli indigeni massacrati dal cristianesimo, non a Jeshu , ispiratore e causa di coloro che li hanno perseguitati, ovvero i cristiani; rispondiamo dicendo che né il cristianesimo né Jeshu esprimono i valori della tolleranza ma perseguono solo l’idea del potere e della sopraffazione.

fonte>>> http://gherush92.com/news_it.asp?tipo=A&id=2945

In verità noto che oggi si palpa un odio nei confronti dei cristiani per gli orrori di ieri, poco importa se siamo tutti brave persone, l'importante è perseguitare, oltraggiare, financo augurarsi:

perchè l'odio è figlio del Tempo.

L'odio genera di per se altro odio e solo delle convinzioni molto forti possono trasformarlo in amore. Nel mio intervento, in tempi non sospetti e quando non si sapeva ancora se e quando il film sarebbe stato proiettato in Italia ebbi a chiedere scusa per una colpa non mia, il risultato qual è stato?



Io ho cercato un confronto leale e sincero, ma mi pare che chi si dichiara non credente sia diverso da chi voglia portare all'eliminazione fisica della controparte.

Sento in alcuni interventi postati, non la, giusta, indignazione, ma proprio l'odio:



Si, ha semplicemente riportato da altra fonte, ma ciò vuol dire che condivide questa impostazione, contraddicendo quasi quanto aveva postato riferendosi a radioradicale e a Gianfranco Cercone.

Con l'intervendo di Cercone si può essere anche daccordo, almeno nella sua conclusione e per sommi capi.

Un plauso a Leviatan, la sua analisi schietta è addirittura piacevole da leggere.

In realtà la rimugino in testa, ma il discorso così è addirittura sintetizzato, a questo punto si può concludere e andare tutti a casa.

Ma io volevo provare a vedere quanto avesse scosso questo film, come io sono stato scosso.

Nella metafora del film, ripeto, il rovesciamento dell'immagine è allusivo ad un cambiamento che comunque era nell'aria.

Bene aveva pre-detto Gesù:



Evidentemente anche i cristiani hanno nel loro dna il seme della diaspora. Peccato. A questo punto appare addirittura inutile proseguire il dibattito, visto che magari a finire lapidato, perchè cristiano cattolico, potrei essere proprio io.

Ciò non di meno avrei voluto affrontare il discorso proprio partendo dalla condizione femminile nel quarto secolo e cioè alle soglie del medio evo. alla luce della prima lettera a Timoteo il discorso è impopolare, de more maiorum la donna è stata sottomessa all'uomo (ma la cosa non mi pare molto vera, almeno vera in via assoluta); ma se andiamo a guardare cosa san Paolo scrive nella sua prima lettera a Timoteo, dopo essersi occupato delle donne al capitolo 2, prosegue nel terzo riferendosi ai vescovi/presbiteri:



Cosa voglio dire? Voglio dire che l'atteggiamento verso le donne e verso i ministri ordinati è cambiato; e da tanto.

Oltre all'odio, anche la cultura è figlia del Tempo.

Questo forum (anzi il vecchio forum) ha fatto allontanare una ragazza, credente, perchè l'ambiente era diventato insopportabile, chi si ricorda di Dafne?

Odio doverlo pensare, ma se mi ritrovo da solo a dire che Gesù è amore, rischio di diventare come don Chisciotte della Mancia che lotta contro i mulini a vento...



...
...
...

Sono pressocchè deluso da alcuni interventi forieri di caccia alle streghe... ops caccia al cristiano.

Se vogliamo portare avanti interventi sul film, arpiolidi tutti, deponete le armi e parlamentiamo, civilmente.

ah!

P.S.

pace.

Magnifico Cecco !!

Caro Fgb ,personalmente ,non nutro odio per nessuno,spesso pero' le mie osservazioni sono semplicemente mosse dall'indignazione.
Se Dafne si e' ritirata dal forum , ripeto se;non e' stato certo per colpa nostra ma della sua fede ,evidentemente non molto forte!!

Un saluto

cit fgb



Questa è la tua vsisione, caro fgb , che ammiro e rispetto , come quella di tanti Credenti che parlano direttamente con Dio , senza bisogno di intermediari.



Questo solo dopo che il Vaticano sarà stato distrutto.



zio ot

Vi segnalo un pregevole post di Veritas su Ipazia

in data 7 maggio 2010 ore 18.17

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... ichpage=11


zio ot

Caro Cecco,



Tanto per cominciare siamo almeno in due a intercedere presso l'idoletto.... mi si passi il termine. In second'ordine la "Giustizia" è spesso sinonimo di vendetta, e ciò si può tradurre con...



In ogni caso io vedo una Chiesa e un Vaticano vivi ed operosi, con una moltitudine di persone pronte a donare la propria vita per gli altri.... senza contropartita, ed oggi, questo appare alqunto bizzarro. Cosa poi vaneggi sui Bush? semmai li faranno santi allora divento suora!!!

Caro leviatan, mi sei piaciuto (ed hai ricevuto anche un "plauso" da parte mia) perchè nel tuo schietto intervento non ho trovato traccia di odio... è in questa direzione che vorrei lavorare, se mi si accetta per quel che sono.

Caro barionu, le posizioni di intransigenza portano al muro contro muro e non si risolve nulla, il Vaticano è allo stato attuale uno stato sovrano, può piacere o meno come può piacere la Cina, o gli Stati Uniti o l'Afganistan, o il Brasile, o Cuba ecc. ecc. Dubito che in tutto il mondo ci sia una sola persona per il quale le cose, in politica, vadano bene così come vanno. L'unico sistema che funziona... è il Paradiso, ma qui in terra lo abbiamo perduto.

E' vero, soprattutto in Italia il Vaticano è influente, ma grazie a Dio, il pluralismo è ancora garantito, e l'eliminazione fisica del mio avversario, è un'opzione deprecabile, (mi verrebba da dire "buon per voi").

Non mettiamo limiti alla Provvidenza di Dio. Se Io prego, opero, concorro, aiuto, contemplo, da fastidio a qualcuno? E perchè?

Ho la netta sensazione che la scena del rovesciamento nel film è qui, ed è oggi.

Mi sento io nei panni di Shylock.

Mi sento io nei panni di Ipazia.

Mi sento io nei panni di Giordano Bruno.

Mi sento io nei panni di Galileo Galilei.

Mi sento nei panni di quanti hanno subito un ingiusto trattamento da parte dei cristiani. Paradosso? No, Comprensione, ma comprendo anche che non è con il muro contro muro che possiamo andare avanti, io mi impegno a portare avanti per quanto possibile, e con enorme sacrificio, l'analisi del film dimenticandomi di essere cristiano, mi aspetto che chi vuole andre avanti metta da parte le armi e condividi questo cammino, a prescindere (caro barionu) dalla capitolazione del Vaticano... altrimenti per molto tempo ancora non avanzeremo di un solo passo.

E in tal ipotesi, saluto tutti e ci si sente su altri argomenti, magari di natura strettamente ufologica visto che il forum è di ufologia.

Rinnovo l'augurio di pace.

Procedo nell'analisi del film e posto la mia attenzione su Dabo.

Lo schiavo di Ipazia.

Dabo appare come fortemente infatuato della sua padrona, è però una mente vivace che sa cogliere alcuni aspetti che sfuggono ai più. Dabo percuoterà Teone durante una rivolta e per quel gesto Ipazia, paradossalmente, lo libera, la sua ascesa tra i paraboliani è vivace e trascinata da Ammonio.

Nel film nutrirà qualche dubbio, ma non avrà il coraggio di opporsi al trascinante impeto dei paraboliani.

Verrà accostato a Giuda con quel bacio a Ipazia denudata pochi attimi prima di essere uccisa, nel film lapidata, nella realtà storica che ci è stata tramandata, fu scorticata, fatta a pezzi e bruciata.

Dabo appare in ultima analisi come quella persona che è affascinata dalla novità e vi si getta a capofitto poichè l'alternativa (amare Ipazia) è per lui irraggiungibile.

Il fatto che sia diventato cristiano, a questo punto, è quasi una colpa di Ipazia stessa.

Al di la del fatto che non so se Dabo sia o non sia esisitito... cosa ne pensate di questa figura?

Il solito "pretino" che trova pagliuzza nell'occhio del prossimo e non vede la trave nel suo...

Nel messaggio di radio radicale si sottolineava la condizione della donna dovuta agli effetti di una educazione che ha risentito dei "benefici" effetti dell'educazione CATTOLICA... che fa il paio con le considerazioni sulla condizione della donna dovuta all'effetto obnubilante della religione CATTOLICA - che tutto è tranne che CRISTIANESIMO - da quando paolo di Falso mise per iscritto le allucinazioni avute nel deserto. Dov'è vedi la contraddizione???

ps
estrarre una frase da un contesto per trasformarne il significato di quel contesto porta a questo:

buona visione

Goddag, Dober dan, Labdien, mirë dita, SALVETE, Jambo, Bom dia, Laba diena, Tere, Goedendag, Grüezi, Bonjour.... insomma, Buongiorno.

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Grazie per il "pretino", ma non sono degno di cotanta considerazione.
Quanto poi alla trave... bhé non è una sola, usa pure il plurale.

Cio non di meno, ritengo che i due post che hai pubblicato, peppe, si esprimino in toni decisamente diversi.

E comunque, lungi da me estrarre frasi da contesti per cambiarne il significato, rilevavo soltanto che quella frase fosse sintomo di un disprezzo e di un odio nei confronti della religione cattolica.

Scusa se esisto.

Io non ritengo di avere antipatie per nessuno, semmai qualcuno ha atteggiamenti irrispettosi e irriguardosi nei confronti della mia sensibilità religiosa.

Che ci volete fare, in tempi di crisi personale chi mi è stato vicino è stato un prete.

Sono cresciuto tra i salesiani e quando ero tra loro era vivo e presente l'ombra di don Bosco.

Ho vissuto la mia giovinezza in un quartiere dell'estrema periferia barese dove l'unica istituzione era la parrocchia.

Durante il mese di naja che ho fatto il miglior aiuto è giunto dal cappellano militare.

Nella realtà in cui vivo la parrocchia è punto di riferimento per la società locale.

Sono in contatto con realtà missionarie in Bangladesh, Cambogia e Uruguay.

Non ho ancora incrociato un prete che sia un malfattore (Per inciso, io i malfattori li punisco).

E' la mia cultura, non mi sembra di aver demonizzato anche le posizioni più avverse che ho incontrato e se l'ho fatto è semplicemente per diritto di replica. Mi auguro di avere con il mio comportamento dimostrato il rispetto per tutto e per tutti, chiedo almeno che mi si riconosca la dignità di esseri umani, prima ancora che di cristiani, per me e per tutta l'umanità, nessuno escluso.

Chiedo troppo?

Allora scusate se esisto, veramente e pace

P.S. bel video.

A ri P.S.

Su Dabo nessun intervento?

Al tempo, caro fgb, al tempo ....

Intanto annoto con soddisfazione che a Bologna il film è presente in ben 3 sale.

zio ot

Ottima osservazione.
Noi sappiamo chi è e dov' è Dio, lo abbiamo sempre saputo e nella nostra memoria genetica e poi chissà perchè, ci siamo inventati un veicolo che avesse la pretesa di darci spiegazioni sulla divinità del creatore, o forse il perchè lo sappiamo, il controllo delle masse.
La bontà è un fattore biologico esente da condizionamenti religiosi, lo dimostra la storia di Ipazia per lo meno per come è stata ricostruita nel film.

Non ho mai difeso la chiesa in quanto istituzione, ma alcuni loro e meritevoli appartenenti.