Cita:
Negev ha scritto:Cita:
from:
http://www.alexa.com/siteinfo/essene.comAbout Essene Nazarean Church of Mount Carmel (essene.com): Essene Nazarean Church of Mount Carmel is the congregation of the B'nai-Amen Temple Order, an esoteric spiritual Order, which fully embraces the deeper levels of the ancient Nazarite 'Way' of Yeshua Ha Mashiakh (Jesus the Messiah).
Qualcuno dei nostri ospiti israeliani potrebbe spiegarmi la differenza tra B'NAI-AMEN e BENE' AMEN?... Grazie.
Saluti
Veritas
Bnay amen o bene' amen sono la stessa cosa. Probabilmente l' autore ha traslitterato "bnay amen" affinché in inglese risulti la pronuncia "bene'"
Grazie per la risposta!
A volte, sempre nel sito degli "esseno-nazareni", mi è capitato di leggere anche 'Beney Amen'
Ritengo che lo studio della etimologia dei nomi, nel caso specifico della lingua ebraico-aramaico e della storia degli ebrei, unitamente alle loro tradizioni, specialmente a fronte di un contesto molto critico, sia di vitale importanza.
So che tu non sei d'accordo in merito, tuttavia ho ragione di credere che la stupefacente mistificazione e manipolazione degli eventi storici, operate dai cosiddetti 'padri della chiesa', necessari per supportare l'allucinante cumulo di menzogne, confezionate ed utilizzate da detti padri per dar vita al culto catto-cristiano (*), abbia avuto come 'modello' arcaico la mistificazione e manipolazione storica operata dal re Gioasia e dai suoi collaboratori del tempio. (quelli che 'ritrovarono' il testo della Legge ebraica: guarda caso, perfettamente aderente alle mire di Giosia ed Hilkya!...).
In mancanza di prove puntuali, o, per meglio dire, della loro scarsità, è giocoforza rifarsi a qualsiasi indizio, per quanto piccolo, senza tenere eccessivamente conto della provenienza: almeno NON in prima battuta! Tra queste potenziali 'sorgenti' di indizi, lo studio dell'etimologia dei nomi, SOPRATTUTTO DI QUELLI TEOFORI, ne rappresenta una di vitale importanza.
Alla luce di tutto ciò, le analogie scaturite dalle mie ricerche mi portano a sostenere, con sufficiente conforto, che l'originaria struttura del patronimico BENAY AMEN o BENEY AMEN, con molta probabilità sia stata 'BENE YAMEN'. Tuttavia, a ben guardare, dal momento che fu AMEN e non YAMEN la divinità a cui si intendeva riferire la tribù dei 'Beney Amen' (comune anche ai 'Leviti'), è chiaro che l'etimologia circa l'originaria struttura del patronimico in oggetto, anche in virtù di altre enalogie, non può che portare a 'BENE YAH-MIN', cioè, figli di Yah e di Min.
Chi sia stato Yah, ormai dovrebbe essere un dato acquisito, almeno per coloro che danno un peso alle mie esposizioni. Si trattò, all'atto pratico, del dio LUNA, il quale nella Mesopotamia centro-nordorientale, era chiamato SIN, mentre in quella nord-occidentale era chiamato 'YAH' o anche 'YAHU', come ad esempio ad Ugarit e nel successivo mondo fenicio-canaaneo.
Il discorso per MIN è un po' più complesso. In origine esso fu un dio distinto dagli altri dèi, venerato in Egitto come il dio protettore della fertilità, sia umana, sia degli armenti, sia della vegetazione.
Nel mondo semitico e mesopotamico, data la maggiore importanza data all'elemento femminino, rispetto a quello mascolino, le stesse prerogative che gli antichi egizi attribuivano a Min, erano invece attribuite a delle dèe, come ad esempio Isthart/Astharte (Asherat per gli antichi ebrei: ovvero la paredra di Yahweh).
Con l'unificazione dei due regni, quello del nord e quello del sud, Amon/Amen, originariamente la maggiore divinià degli egiziani del sud (**), divenne la principale divinità di tutto l'impero faraonico e venne associato sincreticamente con la maggiore divinità dell'ex regno del nord: vale a dire il dio Rha (o Rè), di cui il Sole era la personificazione. Fu così che Amon divenne 'AMON-RHA'.
Ma il sincretismo non si fermò qui. Min, che sino ad allora aveva goduto di una individualità propria, venne associato al dio Amon, divenendo così la peculiarità fertilizzatrice e creatrice dello stesso Amon. Praticamente, una sorta di Spirito Santo: concetto MOLTO importante per ciò che concerne l'ecomia esegetica, sia per quanto riguarda le origini dell'ebraismo, sia per quanto riguarda le origini del cristianesimo: realtà assolutamente inprescindibili, sotto l'aspetto esegetico.
Dunque, per quanto esposto si intuisce facilmente che le locuzioni "BENE YAH-AMEN" (o Bene Yamen) e 'BENE YAMIN' avevano la stessa, identica valenza.
Il concetto supportante il patronimico composto di cui sopra, era lo stesso di quello riscontrabile nei nomi teofori ebraici, quali, ad esempio, ELYSHA'YAHU (anche contratto in EL'YAHU: traslitterato nelle lingue occidentali con ELIA) e YEHOSHUA'YAHU (spesso contratto in YESHU'AH), la cui accezione (***) era, in pratica, Yahweh e Yahu salvano o 'sono la salvezza'.
Tuttavia, l'uso del termine semitico 'EL', in luogo del termine YEH (diminutivo per Yehowah o Yahweh), come nel caso di ELYSHA'YAHU, deve pur avere un significato....
Considerando che il commento si è piuttosto dilungato, conto di riprendere la trattazione in un prossimo messaggio,
Saluti
_________________________________
Note:
(*) - prefisso 'catto': da non intendersi come un gratuito tentativo di denigrazione, ma solo come una necessaria ed indispensabile specificazione, dal momento che l'attributo 'cristiano' è assolutamente generico. (v. giudeo-cristiani)
(**) - tratterò la nota in un post separato.
(***) - malgrado i tentativi mistificanti dell'apparato religioso giudaico di tutti i tempi, a partire dalla riforma giosiana, tesi a far credere che Yehowah e Yahu fossero la stessa cosa.
Veritas
.