Riporto anche qui, quanto scritto su cristianesimo primitivo.
Eusebio nella sua opera contro Ierocle (Contra Hieroclem, I) ci fornisce un’informazione notevole. In un passaggio infatti ci dice:
Contro il resto del contenuto del Philaletes [l’opera di Ierocle], per quanto egli abbia pensato di intitolare questa sua opera contro di noi, non sarebbe neppure utile prestargli attenzione oggi, poiché essa non appartiene a lui, ma è stata plagiata da altri autori, nella più vergognosa delle maniere, non solo per quanto riguarda il contenuto generale delle idee espresse, ma persino nelle parole e nelle sillabe.Ierocle sarebbe un plagiario dunque, ma di chi?
Nientemeno che di Celso.
Eusebio infatti ci informa che Origene ha già provveduto, in ben otto libri, a confutare il libro scritto da Celso dal titolo ‘Vera Ragione’. Ierocle e Celso condividevano le stesse idee sul cristianesimo primitivo, tanto che Eusebio accusa formalmente Ierocle di plagio. D’altra parte sappiamo che secondo Ierocle:
Christum [ ] a Iudaeis fugatum collecta nongentorum hominum manu latrocinia fecisse.
Cristo [ ], scappato dai Giudei, raccolse novecento uomini per dedicarsi al brigantaggio.Non solo per Ierocle dunque ma anche per Celso il Cristo fu un capo-brigante. Tuttavia quanto riportato da Eusebio è solo una conferma di quanto già sapevano. Celso infatti (o meglio Origene nella sua confutazione) non lascia dubbi in proposito.
Contra Celsum III, 61
Ma poiché Celso dopo aver nominato tutti questi peccatori abominevoli*, aggiunge ancora per rendere la sua accusa più atroce : “Chi altri potrebbe un brigante (lestes) chiamare a sé col suo proclama?”*ladri, saccheggiatori, avvelenatori, sacrileghi, predoni di cadaveri
Contra Celsum, III, 7.
Altri, che erano Giudei, ai tempi di Gesù si rivoltarono contro lo stato giudeo e si misero al suo seguito.Contra Celsum, III, 8
Una rivolta (stasin) fu all’origine della costituzione politica dei Giudei e successivamente dei cristiani."Celsus does not identify Jesus as a robber" (Cook, p. 270)
Cook dicendo "Celsus does not identify Jesus as a robber" e guardandosi bene dal citare i passaggi sopra menzionati contraddice letteralmente Celso. Lo stesso fa l'autore dell'articolo su questo sito:
http://elijahsix.blogspot.com/2009/11/c ... -gesu.htmlCelso è formale, il Cristo fu un brigante (lestes = rivoltoso) oltre che un impostore accusato di stregoneria.
Il cristianesimo primitivo fu per Celso un movimento politico-religioso sedizioso e le citazioni di cui sopra bastano a dimostrarlo.
Tale fu il parere di Celso e Ierocle le cui opere, non dimentichiamolo mai, non ci sono pervenute, se non in frammenti riportati da autori cristiani.
Alla luce di queste citazione, i numerosi paragoni che Celso fa nella sua opera, tesi ad assimilare il Cristo ad un capo-brigante assumono un significato ben preciso.
Impossibile dopo la lettura di Contra Celsum, III, 7 non menzionare il testo dello Josippon su Eleazar.
“In quei giorni, vi furono dei combattimenti e dei dissensi in Giudea tra i Farisei e i ‘briganti del nostro popolo’ che seguivano il figlio di Giuseppe, etc ...[lacuna] Eleazar, che commise grandi crimini in Israele fino a quando i Farisei non l’ebbero vinto”http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=42232860Sostenere che la tesi che identifica il Cristo con un ribelle anti-romano sia una tesi moderna è semplicemente ridicolo. Il Cristo è morto su una croce per crimine di lesa maestà, per ordine di Pilato prefetto romano,c'è bisogno di ricordarlo? Si può discutere sul fatto che le accuse contro di lui fossero o meno fondate (e secondo me lo erano) ma parlare di tesi moderna è davvero incredibile. Abbiamo visto Ierocle e Lattanzio, ma abbiamo anche i Vangeli! Sarebbero dunque una fonte moderna?
Luca 23:1-2:
Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: “Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re.”Luca 23:5:
Ma essi insistevano: “Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui”.
Gv:18:29-30:
Uscì dunque Pilato verso di loro e domandò:“Che accusa portate contro quest'uomo?”. Gli risposero: “Se non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato”Tertulliano (Apologeticum, cap x) alla fine del secondo secolo ammette:
Noi siamo accusati di sacrilegio e di lesa maestà. Tale è il nostro principale capo d’accusa, la nostra causa tutta intera.
Itaque sacrilegii et maiestatis rei convenimur. Summa haec causa, immo tota est.Sulla natura del cristianesimo alla fine del I secolo si veda anche:
http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=42173237