Io personalmente penso che le "religioni" spariranno solo quando l'uomo avrà raggiunto la verità, qualunque essa sia. Allora l'uomo non avrà più bisogno di credere in niente, perché saprà con assoluta certezza ciò che è vero e ciò che è falso. Probabilmente la verità non coincide con nessuna delle credenze umane, perché l'Essere è e sarà sempre più grande di qualsiasi immagine che noi ci facciamo di esso. Esso è infinito, non trovando confine se non nel Nulla, e si sa che, per definizione, il Nulla non esiste, quindi appunto l'Essere è infinito perché non può confinare con Nulla. Quindi noi non potremo mai conoscere l'Essere tutto, poiché il finito non può contenere l'infinito. Può solo divenire consapevole di esserne parte, e raggiungere così una verità senz'altro assoluta, ma parziale. Sembra un vuoto e astratto sillogismo, in realtà è un assioma filosofico che dimostra come o l'Essere lo si pensa coerentemente, o non lo si pensa. In ogni caso, tutto il resto, al momento, è campo della Fede, sia essa cristiana o no, e perciò nessuno può dimostrare o negare i dogmi di qualsiasi fede. Sul conto di Cristo si è detto tutto e il contrario di tutto: che non è morto sulla croce, ma è rimasto in catalessi tre giorni, che in realtà è morto sulla croce, ma il suo corpo è stato trafugato, che al suo posto è morto qualcun altro e lui è fuggito di nascosto, che dopo essere "risorto" per finta è scappato in India, dove si è sposato, che in realtà è morto durante l'assedio di Masada perché in realtà era uno dei capi dei ribelli ebrei, che ha sposato la Maddalena e i suoi discendenti si sono rifugiati in Provenza e sono diventati gli antenati dei Merovingi, che in realtà lui era innamorato di Giovanni Evangelista, e che Giuda l'ha tradito perché era geloso della loro relazione, che Giuda era d'accordo con lui per tradirlo e renderlo così un martire, che in realtà era un Esseno e da giovane aveva appreso certe dottrine segrete in India e in Persia, che in realtà non è esistito e non è altro che una reinterpretazioni di vari Dei morti e risorti come Osiride, Mitra, Dioniso, Adone, Telipinu. Che in realtà era un alieno, e con l'Ascensione è tornato al suo mondo. Che era una persona dotata di poteri paranormali al più alto livello, e quindi poteva guarire gli ammalati, camminare sulle acque, prevedere il futuro, leggere nel pensiero, teletrasportare oggetti, e perfino alla fine risorgere da morte. Che in realtà era un abile illusionista, e ha intortato tutti fino a quando qualcuno, stanco dei suoi trucchi, l'ha fatto ammazzare. Che in realtà lui non ha mai detto di essere Figlio di Dio, né il Messia, e che avrebbe annunciato che dopo di lui sarebbe venuto un altro profeta. Che in realtà lui era un impostore e un usurpatore, e il vero Messia era Giovanni Battista. Che... chissà che altro. E quali ipotesi possono essere vere? Tutte e nessuna, perché di Cristo, diciamocelo, non ci sono tracce, né storiche né archeologiche. Ci sono solo indizi su cui gli "esperti" discutono e battibeccano, ognuno non per il gusto di cercare la verità, ma piuttosto per giustificare la propria fede o la propria ideologia. I Vangeli, apocrifi e non, sono ben poca cosa rispetto ai documenti storici ed archeologici. Cristo non era né un Alessandro Magno né un Giulio Cesare, su cui ci sono moltissime testimonianze. Su Cristo invece non ce n'è nessuna. I suoi contemporanei non si sono accorti di lui. E' diventato importante solo molto tempo dopo, e già questo dovrebbe farci riflettere sulla reale importanza di questo personaggio. I cattolici da una parte, a difendere le interpretazioni tradizionali, gli "eretici" da un'altra a difendere interpretazioni nuove, e infine i non-cristiani, o gli atei, che invece vogliono dimostrare che dietro Cristo non c'è niente di miracoloso o divino. Una bella pretesa, dato che non riescono a dimostrare che non c'è niente di divino neanche nel mondo che ci circonda, figuriamoci in una persona vissuta 2000 anni fa! Come si può credere che si possa arrivare alla verità, se non c'è nessun documento sicuro su cui basarsi? E in fin dei conti, che importanza ha? Che importanza ha se Cristo è risorto o no? Il valore delle parole del Vangelo non credo debba essere necessariamente misurato sui miracoli, ma sulla loro capacità di dare risposte all'uomo. L'importante è che le persone siano lasciate libere di credere in ciò che vogliono, anzichè fare diatribe su cose su cui non è possibile stabilire con sicurezza quale è la verità. Penso anche che queste discussioni nascano soprattutto per la rabbia che suscita in molti l'enorme ingerenza della Chiesa Cattolica nella politica italiana. Se riuscissimo a liberarci dal clericalismo, penso che queste discussioni cadrebbero nel vuoto, dato che non sarebbero più sentite come necessarie. Il fatto è che in realtà sono perfettamente inutili.... non è certo così che si può sradicare il clericalismo dalla società italiana....
Ultima modifica di Enkidu il 11/01/2009, 19:32, modificato 1 volta in totale.
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