Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 6 messaggi ] 
Autore Messaggio

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11932
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio: DOV'E' ARIMATEA ?
MessaggioInviato: 03/12/2009, 20:38 
Giuseppe di Arimatea è uno dei personaggi più misteriosi dei Vangeli

Ma chi è Veramente ?

http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_di_Arimatea

E in particolare dov' è questa città di nome Arimatea ?

In questi 40 anni di studio ne ho sentite parecchie .

Arimatea non esisterebbe, in quanto vuol dire solo " Città d' altura ".

Mi sembra fosse il Craveri a Dirlo.

Gli esegeti cattolici la identificano con Rama,

di Matteo II , 18

http://it.wikisource.org/wiki/Sacra_Bib ... Luzzi_1925)/Nuovo_Testamento/Vangeli/Vangelo_secondo_Matteo/capitolo_2


o Ramataim, o Ramla.

http://it.wikipedia.org/wiki/Ramla


MA ESISTE UN' ALTRA IPOTESI.

di derivazione filologica.

Il primo a parlarne fu lo studioso francese Couchoud , ma , giurerei , sulla
mano del leggendario ABATE TURMEL COME MANDANTE.

OVVERO CI TOVIAMO DI FRONTE A UN ALTRO GHOST:

La ( presunta ) manomissione dei testi Archetipi
Sono fenomeni linguistici che chiamo GHOST.
Ovvero gli echi e le tracce di quelle che ritengo le manomissioni sui testi Archetipi.

ARIMATEA :

SI TRATTA DI UNA GRECIZZAZIONE.

ANDIAMO A VEDERE COSA CI DICE LA TRADIZIONE EBRAICA E LA LINGUA ARAMAICA.

ancora oggi in Israel ad occuparsi dei morti è una speciale corporazione chiamata :

HEVRAH' QADISHA'

HEVRAH' : in Ebraico vuole dire Componente, partecipante, membro

QADISHA' : con la tipica lettera finale aramaica in Aleph : sta come " corporazione dei morti " o simile.

in Ebraico moderno Kaddìsh

http://www.comunitadibologna.it/index.p ... iew&id=143

un rituale funebre.

HEVRAH' QADISHA'

In antichità anche qualcosa come l' antica Compagnia della Morte che assisteva i condannati a morte nel medioevo.

E HEVRA'H QADISHA' si poteva accostare a una tipica espessione Aramaica
di quel periodo ( da vedere nel Talmud )

HARE(I) ( HU ) MAT ovvero , in Aramaico

ecco il morto , ecco lui è morto :



HARE' ( I ) : ecco


H : HE con HATA'F PATACH ( la A )

R : RESH con TSERE' ( la E )

E : YOD ( IN ARAMAICO e' possibile leggre hare' o hari' )



HU : Lui è ( il verbo essere in Aramaico e Ebraico non c'è )



H : HE

U : WAV con SHUREQ ( la U )

" : ALEPH ( CHE NON SI PRONUNCIA )




MAT : Morto

M : MEM con QAMETZ ( la A )

T : TAV


HARI MAT nel tramandarsi dei vari testi è il GHOST originante di Arimatea

In pratica : Giuseppe ecco la morte.

un modo di designare un operatore delle onoranze funebri.




zio ot


P.S. HO APERTO ANCHE QUI :

http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=44576749



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 334
Iscritto il: 11/09/2009, 05:56
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 04/12/2009, 07:35 
Immagine:
Immagine
33,73 KB


Arimatea, città di cui sono state perse le tracce, per non dire che fu inventata dall'evangelista Marco o chi per Lui, un gentile di Roma che della Palestina sapeva ben poco.


L'evangelista Marco che si inventò o riadattò il processo del Nazareno, da cui copiarono successivamente gli altri evangelisti il filo conduttore; si inventò pure Arimatea, città che nessuno conobbe e che giustamente gli Esegeti cercano attualmente di identificare con l'odierna Rantis (24 km a est di Giaffa), o con Er Ram (8 km a nord di Gerusalemme), o con Rarnallah El Bìra (13 km a nord di Gerusalemme).


Nessun altro documento storico a mia conoscenza, parla della città di Arimatea, ma tutti e quattro gli evangelisti sono concordi nella sua esistenza, ciò avalla maggiormente l'ipotesi della copiatura dall'invenzione di Marco.

Nell'Atlante della Bibbia del Touring Club Italiano, Arimatea compare al tempo degli Asmonei, come città di incerta localizzazione a nord di Mondin, per poi scomparire nella cartina della Palestina durante la vita di Gesù.

Sicuramente per i padri apostolici l'esistenza della città di Arimatea non giustificò la sua costruzione successiva ai vangeli, come invece avenne per Nazareth.

Ecco cosa nasconde l'invenzione della città di Arimatea!!


Quindi l'ultimo che rimaneva dei fratelli di Gesù riportati dai Vangeli canonici, Giuseppe, corrispondeva a Giuseppe l'unico figlio ancora in vita di Giuda il Galileo. Infatti l'evangelista Marco o chi per lui, non potendo dire la sua paternità (figlio di Giuda il Galileo) e provenienza (Gamala); dovettero inventarsi Arimatea, città del discepolo segreto, un ebreo di alto rango (Lc 23,50), ricco (Mt 27,57), e onorevole (Mc 15,34). Il tutto corrisponde esattamente al ritratto che Giuseppe Flavio fa di Menahem. Tutta questa confusione perché nessuno doveva sapere chi effettivamente fosse, questo Giuseppe fratello del Gesù dei vangeli.

Di certo il ritratto che ne fa Giuseppe Flavio è di un uomo ricco e potente, meglio ancora, appartenente a una famiglia potente. Ora dai vangeli sappiamo dell'esistenza di un uomo, ricco, potente appartenente ad una famiglia potente che faceva parte del Sinedrio, ed esattmente un discepolo segreto, un ebreo di alto rango (Lc 23,50), ricco (Mt 27,57), e onorevole (Mc 15,34) e che si chiamava Giuseppe e veniva da Arimatea.

E poi Giuseppe che vive a Arimatea, quasi sicuramente con tutta la sua famiglia viene a farsi il proprio sepolcro a Gerusalemme!!! (Vangelo Mt 27,57.59) Possibile ma molto strano.

Inoltre c'è ancora della confusione, per il vangelo di Luca, Giuseppe di Arimatea era "membro del sinedrio, uomo giusto e buono, che non si era associato alla loro deliberazione ed alla loro azione" quindi ufficialmente, senza alcun timore l'opposto di quello che dice il Vangelo di Giovanni "ma segreto per paura dei giudei".

Osservando bene, sempre per il vangelo di Luca, Giuseppe di Arimatea era "membro del sinedrio, uomo giusto e buono, che non si era associato alla loro deliberazione ed alla loro azione"
invece per Matteo 27,1 "Quando si fece, giorno, tutti i sommi sacerdoti e anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire", e altrettanto Marco 14,64 "tutti lo giudicarono reo di morte" l'opposto, qui una posizione esclude l'altra.

Di questo Giuseppe, gli evangelisti sembrano concordare solo sul nome della città di provenienza Arimatea, infatti non potevano dire che era di Gamala e che suo padre era Giuda il Galileo.

Ecco, il vero nome di Menahem figlio di Giuda il Galileo era Giuseppe.

Ora, dopo aver maggiormente esaminato la figura storica di Teuda, mi sono convinto delle affinità che potrebbe aver avuto con suo fratello minore Menahem.


Ebbene, Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche identifica e riporta il personaggio storico di Teuda, non con il suo vero nome cioè Giuda, ma con il nome con cui veniva identificato dalla gente di quel tempo e luoghi.

Così potrebbe essere anche per Menahem, il cui vero nome era Giuseppe. Probabilmente non ci furono falsificazioni o censure.

Giuseppe Flavio potrebbe aver riportato esattamente il nome di Menahem, con cui veniva identificato da tantissime persone, tale personaggio.

Un nome dal significato estremamente negativo, che rifletteva la cattiva reputazione, che tale persona poteva godere fra la gente di quel tempo e di quei luoghi per i collaborazionisti romani.

Non dimentichiamo che Giuseppe Flavio in Guerra Giudaica libro II, 143 definisce Menahem "boia paesano" un termine talmente dispregiativo che io personalmente non ricordo di aver più incontrato nei suoi scritti.


L'evangelista Marco o chi per Lui non poteva dire, che Giuseppe, essendo il fratello minore di Giovanni il Galileo, appena crocifisso per insurrezione armata, il futuro Gesù Nazareno figlio di Dio per i Cristiani, era l'unico che poteva richiedere il suo corpo per la sepoltura.

Dal vangelo di Marco e poi di Giovanni si comprende che Giuseppe da Arimatea appoggiava la rivolta armata per edificare il regno di Dio in Israele (venne e si fece coraggio. Marco) ma forse non aveva partecipato in modo evidente come invece gli altri fratelli maggiori.

In quei casi il corpo della persona crocifissa, potevano richiederlo per la sepoltura, solo i parenti più vicini. Se così era, Giuseppe da Arimatea non centrava niente, centrava invece suo fratello Giuseppe figlio di Giuda il Galileo.
Giuseppe, ancora giovane, era l'unico dei figli di Giuda il Galileo non ancora impegnato formalmente nella rivolta armata. Invece tutti gli altri fratelli non potevano presentarsi alle autorità perchè erano ricercati, come guerriglieri attivi. Il Vangelo Mc 15,43.45.46 "con coraggio andò da Pilato " conferma.

Anche se la legge concedeva ai parenti più intimi di richiedere la salma, se nessuno di questi osava comunque farlo non era tanto per la certezza di ricevere un rifiuto quanto per non correre il rischio di essere accusato di correità con il condannato per una postilla giuridica che si ritrova ancora nel Codice Teodosiano secondo la quale "doveva essere punito d'infamia chiunque avesse operato un intervento a favore del giustiziato". (vedi Plutarco anton.2-Cicerone Filippiche II 7,17; Filone in Flaccum 10,83; Svetonio in Augusto 13). La richiesta del corpo da parte di un certo Giuseppe D'Arimatea, per giunta anche estraneo ad ogni parentela con il crocifisso, non è che un'altra favola che si aggiunge a tutte le altre per sostenere la grande Favola di Cristo.- Luigi Cascioli- La Morte di cristo Cristiani e Cristicoli. pag.110,111.


Appare così, chiaro e veritiero il contenuto dei vangeli dove vengono elencati i nomi dei fratelli del presunto Messia, Vangelo di Mc 6,3 , Mt 13,55. Non è egli forse il figlio dei carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? (Mt. 13,55)

Giovanni il Galileo, il futuro Gesù Cristo figlio di Dio dei Cristiani crocifisso nel 36 circa " riportato dai Vangeli"
Giuda, decapitato nel 45 "riportato da Giuseppe Flavio"Ant. Giud. XX, 5.1 -97-99"
Giacomo, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio Ant. Giud. 20. 5.2-102
Simone, crocifisso nel 46 "riportato da Giuseppe Flavio" Ant. Giud. 20. 5.2-102"
Giuseppe, fu ucciso durante la guerra giudaica nel 66 d.c. Giuseppe Flavio in "La guerra giudaica II, 17".


Un caro saluto.


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Non connesso


Messaggi: 208
Iscritto il: 11/01/2009, 19:58
Località: Brusciano NA
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 04/12/2009, 09:25 
Cita:
Messaggio di barionu
In pratica : Giuseppe ecco la morte.

un modo di designare un operatore delle onoranze funebri.

Ambelain... [;)] [;)] [;)]



_________________
http://blog.libero.it/LaTorretta
"IL NEMICO NON ESISTE. Il nemico e' inventato dal potere per conservare se stesso..." (Giuliana Conforto)
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 04/12/2009, 10:05 
Cita:
Messaggio di barionu


Giuseppe di Arimatea è uno dei personaggi più misteriosi dei Vangeli

Ma chi è veramente?



Con molta probabilità, egli potrebbe essere stato Giuseppe, l'anziano 'sposo' di Maria Vergine: in realtà il PADRE e quindi il nonno naturale di Gesù (nei vangeli dell'infanzia egli è chiamato fraudolentemente 'Gioacchino', per impedirne un'inviduazione storica che avrebbe potuto far crollare tutto il castello di menzogne edificato dai santi padri falsari!)

Il fatto che nella resa leggendaria (cioè fraudolenta) della vicenda STORICA relativa alla Maddalena in Gallia, la figura di Giuseppe d'Arimatea sia stata accostata alla celebre coppa del 'Santo Graal', lasciando spudoratamente credere che con quella coppa Giuseppe d'Arimatea avrebbe RACCOLTO IL SANGUE DI GESU' (chiaro riferimento al legame di sangue tra i due), sgorgante dalla ferita (dopo morto!!) che il soldato Longino avrebbe inferto al costato di Gesù crocifisso (in realtà lapidato), la dice lunga sulla discendenza davidica della dinastia francese dei Merovingi!

Infatti, quale nonno di Gesù, Giuseppe (d'Arimatea o non) fu anche il bisnonno di Giuseppe Barnaba, primogenito di Gesù di Nazareth (altro motivo, cioè il nome di 'Barnaba', per accostare il 'Santo Graal alla figura di Giuseppe d'Arimatea), da cui, quasi sicuramente, derivò una discendenza (Massimino?) che finì, in un determinato tempo, per unirsi alla dinastia dei Merovingi. (forse un antico esponente di tale dinastia si legò ad una fanciulla proveniente dalla 'tribù' di Giuseppe Barnaba). E' da escludersi che tale discendenza possa essere iniziata con Giovanni 'Marco', secondogenito di Gesù, visto che quest'ultimo rimase 'vergine' (cioè non si sposò, per una tradizione legata ad elementi 'tribali').

Un'altra ipotesi potrebbe essere che Giuseppe d'Arimatea possa essere stato il fratello di Maria Vergine. Tuttavia si tratta di un'ipotesi debole, in quanto che, probabilmente, Maria Vergine fu figlia unica.

"..E in particolare dov' è questa città di nome Arimatea ?"

In una cartina associata ad una vecchia Bibbia valdese, Arimatea risultava essere a meno di 10 km a nord di LYDDA, la cittadina dove Gesù venne giustiziato mediante lapidazione. Non è improbabile, dunque, che il ricchissimo Giuseppe, nonno di Gesù, potesse avere avuto in tale cittadina, sicuramente assai più importante di Arimatea, una tomba pronta per la sua futura sepoltura. Dal momento, però, che quando Gesù venne sepolto (anno 72) il nonno era sicuramente morto da un bel pezzo, è probabile che la nuovissima tomba in cui il Nazareno venne sepolto, possa essere stata una tomba di famiglia ancora vuota.


Saluti


Veritas
.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 394
Iscritto il: 08/10/2009, 13:04
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 04/12/2009, 12:10 
Lc.[2/3]Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
Lc.[2/4]Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme
Lc.[2/39] Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret.

Nonno Peppe non morì, resucitò ad Arimatea insieme alla sua tomba,
che prima era a Gerusalemme.
Pari, pari alla santa casa, che da Nazareth è resuscitata a Loreto.
Le storie si riproducono spesso nelle menti degli illuminati.

Saluti Cecco


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11932
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/12/2009, 00:49 
Ma c'è un altra ipotesi che mi piace citare.

E' quella che porta Gardner ne " La linea di sangue del Santo Graal "

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la_ ... _graal.php


nel capitolo VI Gardner ipotizza che Arimatea non fosse una città,

ma un TITOLO.

Cosa che nella Bibbia succede spesso , Cristo infatti non è un nome ma un Titolo, e sta per l' Ebraico Mashìah , con il significato di Capo , in tutte le sue variabili.

ARIMATEA sarebbe dunque una commistione fra l' Ebraico Ramah e il Greco Theos

RAMAH, in Ebraico ancora oggi vuol dire altipiano, altura.


R : RESH con QAMETZ ( la A )

M : MEM CON QAMETZ ( la A )

H : HE


THEOS : in Greco sta per Dio.


Una specie di Altezza di Dio . Un Titolo con cui identifica Giacomo, il fratello di Gesù.

Il secondo nella Linea Dinastica per il trono di Davide.

Non voglio entrare nel merito,

ma Arimatea come titolo è un ipotesi che mi piace.



zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 06/12/2009, 00:50, modificato 1 volta in totale.


_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 6 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 17/05/2024, 19:00
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org