Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 21 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Autore Messaggio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 31
Iscritto il: 13/09/2009, 09:21
Località:
 Oggetto del messaggio: Cristiani o Zeloti?
MessaggioInviato: 11/12/2009, 20:03 
Su un frammento perduto (finito nel gorgo storico...) del libro V delle Historiae di Tacito conservato nella Chronica di Sulpicio Severo (2.30.6-7) cronografo cristiano vissuto a cavallo tra il IV e V secolo.
A proposito della distruzione del Tempio di Gerusalemme ad opera di Tito.

Fertur Titus adhibito consilio prius deliberasse, an templum tanti operis everteret. etenim nonnullis videbatur, aedem sacratam ultra omnia mortalia illustrem non oportere deleri, quae servata modestiae Romanae testimonium, diruta perennem crudelitatis notam praeberet. at contra alii et Titus ipse evertendum in primis templum censebant, quo plenius Iudaeorum et Christianorum religio tolleretur; quippe has religiones, licet contrarias sibi, isdem tamen ab auctoribus profectas; Christianos ex Iudaeis exstitisse; radice sublata stirpem facile perituram.

Si dice che Tito prima di tutto considerò, convocando un consiglio di guerra, se fosse necessario distruggere un Tempio di tale fattura. Poiché sembrava giusto a qualcuno che un Tempio consacrato, distinto dalle cose umane, non dovesse essere distrutto, poiché esso sarebbe dovuto servire come testimonianza alla moderazione romana, mentre la sua distruzione avrebbe rappresentato un marchio perpetuo di crudeltà.
Ma altri, al contrario, tra i quali lo stesso Tito discordavano. Essi argomentavano che la distruzione del Tempio era una priorità al fine di distruggere completamente la religione dei Giudei e dei Cristiani, poiché, sebbene tra loro in conflitto, esse nondimeno si sono sviluppate dagli stessi autori. I Cristiani hanno origine dai Giudei: con la radice rimossa, il germoglio viene ucciso facilmente.


Tito, nel frammento di Tacito preservato da Sulpicio Severo, considera i cristiani come i principali promotori della guerra giudaica. Una setta giudaica da estirpare (radice sublata stirpem facile perituram) una definizione che ben si addice all’exitiabilis superstitio che troviamo altrove. La radice (i Giudei ed il Tempio) va rimossa al fine di uccidere il germoglio (i Cristiani).
Sappiamo che Giuseppe Flavio al contrario attribuisce tutte le colpe della distruzione di Gerusalemme alla setta dei fondamentalisti zeloti che ebbe come fondatore Giuda di Gamala, morto, come i suoi figli, per la causa indipendentista palestinese.
Chi ha ragione, Tacito o Giuseppe Flavio? Zeloti o Cristiani?
La risposta a questo terribile dilemma secondo la mia opinione è che hanno ragione entrambi, poiché nel primo secolo Cristiani e Zeloti costituiscono un’unica identica entità.
Per chi desidera approfondire la questione consiglio l’articolo di Laupot : Tacitus' Fragment 2: The Anti-Roman Movement of the Christiani and the Nazoreans

http://www.infidels.org/library/modern/ ... reans.html

e l'altrettanto interessante risposta di Courrier (nelle intenzioni dell’autore una confutazione...)

http://www.infidels.org/library/modern/ ... aupot.html

Per tutti gli approfondimenti l’articolo di Laupot è dotato di una ricca bibliografia.



_________________
Saulnier
Top
 Profilo  
 

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 31
Iscritto il: 13/09/2009, 09:21
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/12/2009, 20:52 
Molto istruttivo al riguardo Paolus Orosius, praticamente contemporaneo di Sulpicio Severo, che nel libro VII, delle Historiarum Adversum Paganos, (un libro che nel Medioevo faceva autorità in un’epoca in cui gli storici romani annegavano nell’oblio) ci dice:

Sed ad expugnandam interiorem templi munitionem, quam reclusa multitudo sacerdotum ac principum tuebatur, maiore ui et mora opus fuit. quod tamen postquam in potestatem redactum opere atque antiquitate suspexit, diu deliberauit utrum tamquam incitamentum hostium incenderet an in testimonium uictoriae reseruaret. sed Ecclesia Dei iam per totum orbem uberrime germinante, hoc tam quam effetum ac uacuum nullique usui bono commodum arbitrio Dei auferendum fuit.

Ma gli occorse molta forza e molto più tempo per conquistare la fortificazione interna del Tempio. Un certo numero di sacerdoti e i principali capi si erano chiusi dentro e mantenevano la sua difesa. Quando Tito finalmente ebbe il controllo su di esso, la costruzione e l’antichità del Tempio conquistarono la sua ammirazione. Egli rimase per qualche tempo indeciso se bruciarlo poiché la sua sopravvivenza avrebbe incoraggiato il nemico o se preservarlo in memoria della sua vittoria. Ma ora che la Chiesa di Dio era già riccamente sbocciata in tutto il mondo, fu la volontà di Dio a decidere che questo edificio dovesse essere rimosso come un guscio vuoto sopravvissuto alla propria utilità.


Il passaggio di Orosio deriva chiaramente dalla stessa ‘source’ di Sulpicio Severo, tuttavia il discepolo di Agostino è stato molto più cauto del collega aquitano e nella recita di Orosio non è più questione di Cristiani.
L’opera di Orosio al pari della Historia Ecclesiastica di Eusebio e dell’Apologeticum di Tertulliano è un’opera altamente istruttiva. Un’apologeta cristiano alle prese con la Storia.
Un esempio?

Historiarum Adversum Paganos, Liber VII, 6

Anno eiusdem nono expulsos per Claudium urbe Iudaeos Iosephus refert. sed me magis Suetonius mouet, qui ait hoc modo: Claudius Iudaeos impulsore Christo adsidue tumultuantes Roma expulit; quod, utrum contra Christum tumultuantes Iudaeos coherceri et conprimi iusserit, an etiam Christianos simul uelut cognatae religionis homines uoluerit expelli, nequaquam discernitur.

Nel nono anno del suo regno, Claudio espulse i Giudei da Roma. Sia Giuseppe che Svetonio registrarono questo evento, ma io preferisco comunque, la narrazione del secondo, che ci dice “Claudius Iudaeos impulsore Christo adsidue tumultuantes Roma expulit”. Di fatto non si capisce se Claudio represse e arrestò dei Giudei che provocavano tumulti contro il Cristo o se egli voleva espellere anche i Cristiani quali membri di una religione alleata.

Per Orosio impulsore Christo (e non Chresto) può tranquillamente diventare contra Christum e cambiando una parolina può cambiare il corso della Storia. Claudio dunque, secondo Orosio, non avrebbe espulso i Cristiani da Roma, al contrario, li avrebbe protetti dagli attacchi dei malvagi Giudei. Questo il senso vero della recita di Svetonio (senz’altro da preferire quindi a quella di Flavio Giuseppe, del resto finita nel gorgo storico…). Siamo stupiti? E di cosa? Non vediamo forse al cap.4 dello stesso Libro (VII) Tiberio proporre al Senato di considerare il Cristo come un dio?

Tiberius cum suffragio magni fauoris rettulit ad senatum, ut Christus deus haberetur

D’altra parte il resoconto che gli aveva inviato Pilato (anch’esso nel gorgo) non poteva lasciare adito ad alcun dubbio...



_________________
Saulnier
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11911
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/12/2009, 22:41 
INTANTO UNA OLA PER IL RITORNO DEL GRANDE SAULNIER !!!

Era tempo che ritornasse con noi !

Il problema è che ogni suo post merita una meditazione e studio tali
che rimango sempre in retroguardia per le repliche ...

Saulnier ha aperto anche qui

http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=44749097



zio ot [;)]



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/12/2009, 10:57 
Cita:
Saulnier ha scritto:

Molto istruttivo al riguardo Paolus Orosius, praticamente contemporaneo di Sulpicio Severo, che nel libro VII, delle Historiarum Adversum Paganos, (un libro che nel Medioevo faceva autorità in un’epoca in cui gli storici romani annegavano nell’oblio) ci dice:

«Sed ad expugnandam interiorem templi munitionem, quam reclusa multitudo sacerdotum ac principum tuebatur, maiore ui et mora opus fuit. quod tamen postquam in potestatem redactum opere atque antiquitate suspexit, diu deliberauit utrum tamquam incitamentum hostium incenderet an in testimonium uictoriae reseruaret. sed Ecclesia Dei iam per totum orbem uberrime germinante, hoc tam quam effetum ac uacuum nullique usui bono commodum arbitrio Dei auferendum fuit.»

«Ma gli occorse molta forza e molto più tempo per conquistare la fortificazione interna del Tempio. Un certo numero di sacerdoti e i principali capi si erano chiusi dentro e mantenevano la sua difesa. Quando Tito finalmente ebbe il controllo su di esso, la costruzione e l’antichità del Tempio conquistarono la sua ammirazione. Egli rimase per qualche tempo indeciso se bruciarlo poiché la sua sopravvivenza avrebbe incoraggiato il nemico o se preservarlo in memoria della sua vittoria. Ma ora che la Chiesa di Dio era già riccamente sbocciata in tutto il mondo, fu la volontà di Dio a decidere che questo edificio dovesse essere rimosso come un guscio vuoto sopravvissuto alla propria utilità.»



Saluti Saulnier!

Ho letto sempre con infinito piacere i tuoi costrutti, in quanto vi ho sempre riscontrato un acume che difficilmente è riscontrabile nei posts che traboccano da tutti i forums della rete, ed anche in questo caso non ti sei smentito!.. Complimenti!

Ciò che tu hai riportato (come è avenuto anche in altri casi) non fa che confortarmi nelle mie deduzioni e ricostruzioni storiche, circa la nascita del 'catto-cristianesimo'. Ovviamente tutto ciò, per essere facilmente comprensibile, ha bisogno di un'adatta 'chiave' di lettura. A me sono occorsi molti anni per arrivare a scoprirla, ma ora ne sono più che soddisfatto. Vediamo di commentare efficacemente ciò che hai riportato.

"...Ma ora che la Chiesa di Dio era già riccamente sbocciata in tutto il mondo, fu la volontà di Dio...etc."

Chiaro commento di un antisemita cristiano: figura tipica della chiesa catto-cristiana di allora. Tale odio antigiudaico non derivava tanto dal fatto che i giudei avessero giustiziato Gesù (mediante LAPIDAZIONE e non attraverso la crocifissione!)(*), ma soprattutto perchè agli occhi delle alte sfere religiose cattoliche essi erano PERFIDAMENTE responsabili di comunicare ai pagani la verità circa Gesù, sua madre e tutti gli altri personaggi interessati dalla vicenda evangelica. Una verità che si discostava enormemente da quella fasulla costruita a tavolino dai santi padri falsari!

Cita:
Il passaggio di Orosio deriva chiaramente dalla stessa ‘source’ di Sulpicio Severo, tuttavia il discepolo di Agostino è stato molto più cauto del collega aquitano e nella recita di Orosio non è più questione di Cristiani.
L’opera di Orosio al pari della Historia Ecclesiastica di Eusebio e dell’Apologeticum di Tertulliano è un’opera altamente istruttiva. Un’apologeta cristiano alle prese con la Storia.

Un esempio?

Historiarum Adversum Paganos, Liber VII, 6:

Nel nono anno del suo regno, Claudio espulse i Giudei da Roma. Sia Giuseppe che Svetonio registrarono questo evento, ma io preferisco comunque, la narrazione del secondo, che ci dice “Claudius Iudaeos impulsore Christo adsidue tumultuantes Roma expulit”. Di fatto non si capisce se Claudio represse e arrestò dei Giudei che provocavano tumulti contro il Cristo o se egli voleva espellere anche i Cristiani quali membri di una religione alleata.



Perfettamente d'accordo!... Tale sorgente non fu altro che i lavori originari di Giuseppe Flavio. Particolare attenzione deve essere riservata alla frase "Sia Giuseppe che Svetonio registrarono questo evento.."

Analogamente a ciò che è avvenuto per la citazione di Origene, secondo il quale Giuseppe Flavio NON credeva che Gesù fosse il Messia, così pure il passaggio citato da Orosio (cioè che Giuseppe era d'accordo con Svetonio circa la data di espulsione dei giudei), non compare nelle versioni di Giuseppe Flavio oggi disponibili all'erudizione ufficiale. Tutto ciò è segno PIU' che evidente che sia Origene che Orosio leggevano delle versioni flaviane assolutamente diverse da quelle che leggiamo noi oggi alle soglie del III millennio!

Ciò che gli eruditi avrebbero dovuto fare (e che, purtroppo, non hanno fatto) era di domandarsi il perchè di tali espunsioni dai testi flaviani. Non si fa nulla per nulla: ergo, un motivo ben preciso doveva pur esserci! E quale motivo più logico di quello di 'eclissare' una verità oltremodo scomoda?..

Cita:
Per Orosio impulsore Christo (e non Chresto) può tranquillamente diventare contra Christum e cambiando una parolina può cambiare il corso della Storia. Claudio dunque, secondo Orosio, non avrebbe espulso i Cristiani da Roma, al contrario, li avrebbe protetti dagli attacchi dei malvagi Giudei. Questo il senso vero della recita di Svetonio (senz’altro da preferire quindi a quella di Flavio Giuseppe, del resto finita nel gorgo storico…).

Siamo stupiti? E di cosa? Non vediamo forse al cap.4 dello stesso Libro (VII) Tiberio proporre al Senato di considerare il Cristo come un dio?

Tiberius cum suffragio magni fauoris rettulit ad senatum, ut Christus deus haberetur

D’altra parte il resoconto che gli aveva inviato Pilato (anch’esso nel gorgo) non poteva lasciare adito ad alcun dubbio...



"..Per Orosio [b]impulsore Christo (e non Chresto) "[/b]

L'"impulsore CHRESTUS" di Svetonio fu PROPRIO Chrestus: vale a dire Gesù di Nazareth!..

Che sia questa la verità, affannosamente mistificata da 'esegeti' ed apologeti clericali e filoclericali, lo si intuisce facilmente dal fatto che tanto Giustino Martire, tanto Tertulliano che Lattanzio, si lamentavano del fatto che i pagani 'storpiassero' il termine 'christianus' con 'CHRESTIANUS'!.. E da dove poteva derivare un tale attributo se non da CHRESTUS??... Non solo, ma ancora oggi in Francia i cristiani sono appellati CRESTIANI! (chrètiens = chrestiens = CRESTIANI).

Tutto ciò ha una precisa giustificazione storica, dal momento che a far conoscere per primo Gesù di Nazareth agli abitanti della Gallia meridionale del I secolo, fu il secondogenito di Gesù: Giovanni detto 'MARCO'. Costui, che in Gallia fondò anche una setta chiamata dei 'Marcosiani', dal nickname che egli aveva scelto (**), parlò ai residenti di 'IESOUS o CHRESTOS' (o 'Iesus Chrestus')(***) e non di Gesù Cristo!.. Da qui la tradizione di appellare coloro che, in un modo o nell'altro, facevano riferimento alla figura carismatica di Gesù di Nazareth, con l'attributo 'chrestiani': ESATTAMENTE come avveniva in Italia e, in particolare, nella capitale dell'Impero!...

"...Claudio dunque, secondo Orosio, non avrebbe espulso i Cristiani da Roma, al contrario, li avrebbe protetti dagli attacchi dei malvagi Giudei.."

Grandissimo acume!...Complimenti!

"..Tiberio proporre al Senato di considerare il Cristo come un dio?..""

Questa balla 'spaziale' meriterebbe di essere analizzata più a fondo.. soprattutto nell'ottica di ciò che si era verificato nei secoli precedenti a quello di Orosio. Come disse un 'tale': gratta gratta, qualcosa di utile può sempre emergere..


Saluti

____________________________________

Note:

(*) - anche se può apparire incredibile, la figura di Gesù di Nazareth venne maltrattata MOLTO di più dagli esponenti religiosi cattolici che non da quelli pagani!!.. Questo dovrebbe servire a dare la misura dell'estremo cinismo e mancanza di scrupoli che informò l'operato dei santi 'padri fondatori'!

(**) - il quale attualmente serve al clero falsario per cercare di far credere che Marco, il presunto autore del relativo vangelo canonico e Giovanni Marco furono la stessa, identica persona: NULLA di più falso!..

(***) - cioè Gesù il 'Buono': il Maestro Buono dei vangeli canonici. Anche in questo caso, così come è nello spirito di TUTTI e quattro i vangeli, la citazione venne fatta per mistificare ciò che era ampiamente conosciuto dal mondo pagano, ad 'uso e consumo' dei creduli devoti!..

Veritas
.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 31
Iscritto il: 13/09/2009, 09:21
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/12/2009, 20:38 
Voglio innanzitutto ringraziare sia Barionu che Veritas per gli apprezzamenti.
Sono stato poco presente in scrittura sui forum in quanto impegnato su 'altri' fronti (ma la materia di studio è sempre la stessa). Tuttavia leggo sempre tutto con estremo interesse e voglio ringraziare pubblicamente Barionu e gli amministratori di Ufoforum per l'apertura della splendida sezione sul Gesù Storico.

Per Veritas
Naturalmente anche io ho letto moltissimi dei tuoi interventi che considero di grande valore e anche per me fonte di spunti di notevole importanza. Auspico quindi che tu voglia intervenire ancora sui forum prima della pubblicazione del tuo libro che naturalmente anche io come molti attendo con impazienza.
Dico questo a prescindere dalle mie idee di fondo sul cristo storico che come sai sono molto differenti dalle tue. Non nascondo tuttavia che su alcuni punti sono senz'altro più vicino al tuo punto di vista rispetto a quello 'arpiolide' è il caso ad esempio della questione Paolo/Saul (fratello di Costobar) che sto approfondendo da diverso tempo e sulla quale spero di riuscire a dire presto la mia (temo che difficilmente la questione possa risolversi con un topic...).

Infine riporto anche qui ulteriori sviluppi sulla questione frammento di Tacito scaturiti dopo la risposta su cristianesimo primitivo.
Che il frammento di Severo appartenga a Tacito è una congettura ovviamente, ma una congettura assolutamente ben argomentata. Il primo ad avanzare quella che è molto più di una semplice ipotesi fu Jacob Bernays in "Über die Chronik des Sulpicius Severus" ed il consensus degli studiosi sulla questione è piuttosto ampio. Cito a tal proposito le parole dello storico Arnaldo Momigliano (Quinto contributo alla storia degli studi classici e del mondo antico, Volume 1, 1975):

“Nel 1861 egli (Bernays) pubblicò quello che può a ragione essere considerato il suo capolavoro nell’interpretazione storica: Über die Chronik des Sulpicius Severus. Bernays era eccezionalmente ben informato riguardo la situazione politica e religiosa alla fine del IV secolo d.C. e in maniera arguta ha presentato la visione di Sulpicio Severo del suo tempo. Ma la sua più straordinaria congettura fu che il racconto di Severo della distruzione di Gerusalemme riassumesse la perduta porzione delle Historiae di Tacito. Non c’è dubbio che Sulpicio Severo concordi con Valerio Flacco (I,23) contro Flavio Giuseppe (VI, 4,3) nell’affermare che la distruzione del Tempio fu decisa da Tito. Come Bernays vide, la versione di Giuseppe deve essere trattata come un tentativo di ripulire Tito agli occhi dei Giudei sopravvissuti. Sulpicio Severo utilizzò Tacito altrove, e questo particolare passaggio mostra tracce dello stile Tacitiano sotto la patina dei primi anni del V secolo. E’ perciò ragionevole concludere con Bernays che Sulpicio Severo dipenda da Tacito. La sua congettura è stata infatti generalmente accettata. Un recente tentativo di Montefiore semplicemente sostituisce il nome di Tacito come fonte di Sulpicio con il nome dell’uomo che fu probabilmente la fonte di Tacito, Antonius Iulianus: nessun passo in avanti e più grande oscurità.”


Diverso il caso, della seconda parte della quotazione di Sulpicio Severo quella che in maniera specifica coinvolge i Cristiani. Il motivo principale per il quale tale parte viene da molti considerata un’interpolazione cristiana è dovuto al significato politico che essa sottende. E qui entrano in gioco le importantissime considerazioni di Richard Carrier che ipotizza che un interpolatore cristiano avrebbe semplicemente sostituito la parola Zeloti originariamente contenuta nel testo con la parola Cristiani. Carrier dimostra in maniera brillante come quanto riportato da Sulpicio Severo (che naturalmente aveva a sua disposizione un Tacito integro) si adatti molto meglio alla setta Zelota piuttosto che a quella Cristiana (intesa ovviamente nel senso di cristiano-paolina). Ma perché inferire un’interpolazione nel passaggio di Sulpicio? I motivi sono ovvi. Inferire una interpolazione è assolutamente necessario. Se così non fosse bisognerebbe riconsiderare sotto un punto di vista totalmente diverso la storia del cristianesimo primitivo. E’ questo il punto fondamentale dell’intera questione. Questo passaggio delle Historiae di Tacito sarebbe dovuto finire nel buco storico e dobbiamo solo all’imprudenza di Severo (inconsapevole naturalmente poiché ai suoi tempi Tacito circolava ancora integro) la sua conservazione. Quello che dice Carrier è molto giusto:

Laupot potrebbe insistere sul fatto che la struttura della teologia Cristiana (che ad ogni livello, ha utilizzato Gesù per soppiantare il culto del Tempio considerato come obsoleto) costituisca uno sviluppo più tardo, ma egli sarebbe poi costretto a sostenere che tutte le epistole sono dei falsi fabbricati dopo la guerra giudaica, la qual cosa è sicuramente una tesi incredibile. Egli sarebbe inoltre costretto ad affermare che gli Atti costituiscono quasi interamente una fiction. Questo è l'unico modo attraverso il quale la sua teoria potrebbe sperare di ottenere anche solo un minimo di probabilità.

Tutta qui è la questione.
La domanda con la D maiuscola è stata posta sul forum di cristianesimo primitivo:
Perchè avrebbe uno scrittore cristiano inserito i cristiani in quel contesto?
Già, perchè?
Intanto è notevole rilevare come per una volta ad inferire un'interpolazione sia qualcun altro...

Partendo dall’assunto che, tanto Sulpicio Severo quanto Paolo Orosio, cronografi cristiani, disponevano delle opere (o di porzioni di opere) di autori romani a noi non pervenute, quello che è davvero interessante da rilevare è che attraverso le loro Historiae possiamo ricavare informazioni storiche preziosissime concernenti le origini del cristianesimo che altrimenti sarebbero andate irrimediabilmente perdute. Sotto la patina apologetica si nasconde la verità storica che seppure parzialmente talvolta siamo in grado di recuperare.
Ancora sul Tempio di Gerusalemme, stavolta ai tempi dell’ultima rivolta giudaica (132 d.C) Sulpicio Severo (Libro II, cap.XXXI) riporta un passaggio stupefacente:

Sub Adriano deinde Iudaei rebellare voluerunt, Syriam ac Palaestinam diripere conati; misso exercitu subacti sunt. qua tempestate Adrianus, existimans se Christianam fidem loci iniuria perempturum, et in templo et loco Dominicae passionis daemonum simulacra constituit. et quia Christiani ex Iudaeis potissimum putabantur - namque tum Hierosolymae non nisi ex circumcisione habebat ecclesia sacerdotem - militum cohortem custodias in perpetuum agitare iussit, quae Iudaeos omnes Hierosolymae aditu arceret. quod quidem Christianae fidei proficiebat, quia tum paene omnes Christum Deum sub legis observatione credebant.

Poi sotto Adriano i Giudei tentarono di ribellarsi e tentarono di saccheggiare sia la Siria che la Palestina, ma essendo stato mandato un esercito contro di loro, essi furono soggiogati.
In quel momento Adriano, pensando che avrebbe distrutto la fede cristiana infliggendogli un danno sul luogo, piazzò delle immagini di demoni, sia nel tempio, sia nel luogo in cui il Signore aveva sofferto. E poiché i cristiani erano creduti essere una setta composta principalmente di ebrei (infatti la chiesa di Gerusalemme di allora non aveva un sacerdote non circonciso), ordinò che una coorte di soldati montasse una guardia costante al fine di evitare a tutti i Giudei di avvicinarsi a Gerusalemme. Questo, invece piuttosto beneficiò alla fede cristiana, perché quasi tutti dopo crederono in Cristo come Dio, pur continuando nel rispetto della legge.


Secondo la cronaca di Severo i Giudei erano già stati soggiogati quando Adriano, con l’obiettivo di distruggere la setta cristiana, ordinò di piazzare statue di demoni nel Tempio di Gerusalemme.
Non solo, ancora una volta per punire i Cristiani, Adriano colpisce tutti i Giudei, interdicendo loro l’ingresso a Gerusalemme. Sappiamo come è finita. Gerusalemme rasa al suolo e dispersione del popolo ebraico.
Le parole di Sulpicio Severo indicano in maniera evidente un coinvolgimento diretto dei Cristiani (Zeloti) anche nell’ultima grande rivolta giudaica.
Qual è la fonte di Sulpicio Severo?
Dione Cassio? Ammiano Marcellino?
Non lo sapremo mai, i due autori, per il periodo in questione, si fanno compagnia nel gorgo storico.
In verità di Dione Cassio abbiamo l’epitome di Xifilino, ma il racconto del monaco presenta tante e tali incongruenze da essere fortemente soggetto a cautela (ad esempio Xifilino afferma che fu la decisione di Adriano di dedicare un Tempio a Jupiter a Gerusalemme a scatenare il conflitto, il che è un falso storico essendo dimostrato che la distruzione di Gerusalemme avvenne solo alla fine della guerra giudaica).
Sulpicio Severo afferma con grande naturalezza che in questo periodo (130 d.C.!!) nonostante sia trascorso quasi un secolo dalla predicazione paolina e nonostante il continuo avvicendamento di papi al soglio pontificio di Roma, ancora i cristiani erano considerati una setta composta principalmente di ebrei. La verità, nascosta tra le pieghe del racconto di Severo, è che Adriano colpendo il Tempio di Gerusalemme voleva, esattamente come Tito, colpire i Cristiano-Zeloti, fomentatori di tutte le rivolte giudaiche dei primi due secoli dell’era cristiana. Sulpicio Severo non può disconoscere questi scomodi antenati.
Analizziamo a questo punto la vicenda come narrata da Orosio (Libro VII, 13), per vedere in quale maniera il monaco spagnolo utilizza le fonti che ha a disposizione sulla questione.

Hadrianus rempublicam iustissimis legibus ordinauit; bellum contra Sauromatas gessit et uicit. 4 Iudaeos sane, perturbatione scelerum suorum exagitatos et Palaestinam prouinciam quondam suam depopulantes, ultima caede perdomuit, ultusque est Christianos, quos illi Cocheba duce, cur sibi aduersum Romanos non adsentarentur, excruciabant; praecepitque, ne cui Iudaeo introeundi Hierosolymam esset licentia, Christianis tantum ciuitate permissa: quam ipse in optimum statum murorum exstructione reparauit et Aeliam uocari de praenomine suo praecepit

Egli (Adriano) governò lo stato in maniera giusta e condusse una guerra vittoriosa contro i Sauromati. In un massacro finale egli soggiogò i Giudei, i quali, eccitati dai disordini causati dai propri crimini, stavano saccheggiando la provincia palestinese, che una volta era stata loro. In questa maniera egli vendicò i Cristiani, che i Giudei, sotto il comando di Cocheba, stavano torturando in quanto essi non si univano a loro contro i Romani. L’imperatore diede l’ordine che a nessun Giudeo fosse consentito di entrare in Gerusalemme e che ai soli Cristiani fosse permesso di occupare la città. Egli la restaurò in tale maniera in grande prosperità ricostruendo le mura e nominandola Aelia, dal suo primo nome.


Orosio afferma esattamente il contrario di quanto detto da Sulpicio Severo. Adriano vendicò i Cristiani che i Giudei, sotto il comando di Cocheba, stavano torturando in quanto essi non si univano a loro contro i Romani (Giustino Martire, Apologia I, 31 docet). Lungi dall’aver voluto punire i Cristiani, al contrario Adriano ingiunse che ai soli Cristiani fosse consentito di occupare la città di Gerusalemme. Insomma per Orosio Adriano merita la beatificazione, come Claudio che aveva espulso i Giudei* che fomentavano rivolte contro i cristiani e come Tiberio che voleva ammettere il Cristo al rango degli dei.


*La traduzione inglese dell’opera di Orosio a cura di Irwing Woodworth Raymond dal titolo “Seven Books of History against the Pagans: The Apology of Paulus Orosius, 1936” traduce la citazione di Svetonio Claudius Iudaeos impulsore Christo adsidue tumultuantes Roma expulit con Claudius expelled the Jews from Rome because in their resentment against Christ they were continually creating disturbances dando in questa maniera implicitamente ragione ad Orosio contro l’evidenza del testo. Traduttore=Traditore, sarebbe interessante recensire cosa riportano le altre traduzioni dell’opera



_________________
Saulnier
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 334
Iscritto il: 11/09/2009, 05:56
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 06:08 
cliccare sopra l'immagine

Immagine:
Immagine
76,96 KB



un caro saluto


Top
 Profilo  
 

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 31
Iscritto il: 13/09/2009, 09:21
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 09:46 
Grazie di cuore Giovanni [:)]



_________________
Saulnier
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 11911
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 13:08 
CIT DA VERITAS

Per Orosio impulsore Christo (e non Chresto) può tranquillamente diventare contra Christum e cambiando una parolina può cambiare il corso della Storia. Claudio dunque, secondo Orosio, non avrebbe espulso i Cristiani da Roma, al contrario, li avrebbe protetti dagli attacchi dei malvagi Giudei. Questo il senso vero della recita di Svetonio (senz’altro da preferire quindi a quella di Flavio Giuseppe, del resto finita nel gorgo storico…).

Siamo stupiti? E di cosa? Non vediamo forse al cap.4 dello stesso Libro (VII) Tiberio proporre al Senato di considerare il Cristo come un dio?

Tiberius cum suffragio magni fauoris rettulit ad senatum, ut Christus deus haberetur

D’altra parte il resoconto che gli aveva inviato Pilato (anch’esso nel gorgo) non poteva lasciare adito ad alcun dubbio...




????????????????????????????????????

zio ot


Urca, [8)] forse ho esagerato con il lambrusco :

Veritas, ma da dove arriva questo dialogo surreale ? ( ho messo in verde le risposte )

SU STA STORIA DI TIBERIO, PER NON ANDARE OFF TOPIC, SI PUO' APRIRE SUBITO UN 3D DEDICATO

Nicolotti e Marta Sordi indiziati

Santo Mazzarino scrisse a fondo su questa cosa. ( non trovo il libro ! [xx(] )


Un sito interessante :

http://itis.volta.alessandria.it/episte ... -papi2.htm


Ultima modifica di barionu il 13/12/2009, 13:21, modificato 1 volta in totale.


_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 13:17 
Cita:
Saulnier ha scritto:

Naturalmente anche io ho letto moltissimi dei tuoi interventi che considero di grande valore e anche per me fonte di spunti di notevole importanza. Auspico quindi che tu voglia intervenire ancora sui forum prima della pubblicazione del tuo libro che naturalmente anche io come molti attendo con impazienza.
Dico questo a prescindere dalle mie idee di fondo sul cristo storico che come sai sono molto differenti dalle tue.



Mi vergogno a dirlo, ma ancora non mi appare chiara la tua posizine in merito all'argomento relativo al 'Gesù Storico'. Potresti chiarirmela in qualche modo?..

Cita:
...E qui entrano in gioco le importantissime considerazioni di Richard Carrier che ipotizza che un interpolatore cristiano avrebbe semplicemente sostituito la parola Zeloti originariamente contenuta nel testo con la parola Cristiani.



"...sostituito la parola Zeloti originariamente contenuta nel testo con la parola Cristiani."

Ma gli zeloti ERANO dei cristiani!... Ovviamente non 'catto-cristiani' e neppure 'giudeo-cristiani: semplicemente cristiani.

Che gli zeloti fossero dei 'messianisti', vale a dire dei ribelli che fondavano la loro disperata azione nella quasi certezza della vicinissima 'materializzazione' del 'messia atteso', non è un mistero per nessun erudito.

Ora, dal momento che in ebraico il termine 'unto' è reso dalla parola 'moshah' [in aramaico 'meshiah': quasi sicuramente 'mesh Yah', vale a dire unto(mesh) di Dio (Yah)], il termine 'messianisti' viene necessariamente tradotto con 'moshahim', con il significato di 'untisti' o 'untiani' (come dovrebbero essere chiamati in italiano gli attuali cristiani!); se poi si ritraduce questa parola in greco, otteniamo CHRISTIANOI, vale a dire CRISTIANI!!...

Su tale ambiguità i falsari che diedero origine al culto cattolico basarono molte delle loro menzogne ed inganni storici, a cominciare dalla citazione (v. Atti degli Apostoli) secondo la quale Paolo/Saul (fratello di Costobarus, come tu hai giustamente detto) all'inizio della sua 'avventura' storica avrebbe perseguitato i cristiani! (*)

Paolo/Saul fu un agente erodiano e gli erodiani, come pure i sadducei e la casta religiosa del tempio, detestavano fortemente il fronte ribelle degli zeloti, in quanto suscettibile di scatenare una terribile risposta da parte romana (come puntualmente avvenne nella guerra del 66-70). Ergo, l'obiettivo dell' 'agente' Saul furono i ribelli zeloti messianisti (cioè 'cristiani', per quanto sopra detto), anche perchè per vedere un 'catto-cristiano' dovremo attendere il 140-150, quando tale culto venne fondato!

Del resto, la stessa balla relativa al 'cristiano' Stefano serve egregiamente a capire tutto ciò!

Per la cronaca, Stefano non seppe mai cosa fossa il cristianesimo, anche perchè egli fu un semplice funzionario di origine greca (forse con mansioni di 'ufficiale di collegamento' tra la sede di Gerusalemme e quella di Cesarea) alle dipendenze dei romani.

Dal momento che Paolo/Saul fu un erodiano e come tale molto vicino al dominatore romano, è quindi comprensibile la sua amicizia con Stefano. Quest'ultimo venne ucciso da un gruppo di ribelli zeloti (o comunque molto vicini a tale movimento) i quali lo avevano sorpreso in viaggio lungo una delle strade principali che conducevano a Gerusalemme.
Dopo averlo ucciso e depredato di tutto ciò che aveva, molto probabilmente e con intento simbolico (verso l'auspicato destino del potere romano in Palestina) gli stessi gli lasciarono accanto, disteso in terra, il suo mantello rosso, tipico delle truppe romane.

La scellerata perfomance zelota fu forse dovuta ad un cieco desiderio di vendetta, per ciò che era accaduto precedentemente in Gerusalemme durante i festeggiamenti della Pasqua ebraica, in cui, per colpa dei soldati romani, rimasero uccisi diverse centinaia di giudei (Giuseppe Flavio parla di migliaia, ma sicuramente fu un'esagerazione).
Come conseguenza di tale sconsiderata azione, si ebbe una terribile reazione da parte romana, per volontà dello stesso procuratore in carica. Molti villaggi prospicenti il luogo dell'agguato vennero distrutti e numerosi abitanti, scampati alla morte, vennero fatti prigionieri e venduti come schiavi.

Questi episodi, debitamente mistificati, sono anche narrati negli Atti degli Apostoli. La mistificazione appare chiarissima. Infatti, da tale racconto non si capisce per quale motivo i romani avrebbero dovuto scatenare una reazione così forte verso i giudei se ad essere rimasto ucciso (secondo le menzogne degli autori del testo) fu un 'cristiano'!.. La cosa appare ancora più assurda se si pensa che, sempre secondo i falsari, i cristiani (non i messianisti, ma i 'catto-cristiani', come chiaramente inteso dai falsari), erano odiati dai romani!!..



Cordialissimi saluti.

_________________________________

Nota:

(*) - ancora aspettiamo che il clero falsaro fornisca una spiegazione plausibile del perchè i 'cristiani', ammesso e non concesso che in tale periodo storico esistessero dei cristiani così come li intendiamo oggi, dovessero essere perseguitati, dal momento che i romani, i quali COMANDAVANO in Palestina, erano ampiamente tolleranti verso i culti religiosi praticati dai sudditi dell'impero.


Veritas

_____________________________________

Tutto il materiale postato da Veritas, o con altri nicknames riconducibili a lui, deve essere considerato rigorosamente copyright®
.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 574
Iscritto il: 26/05/2009, 20:37
Località: Sabina
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 14:22 
Cita:
barionu ha scritto:


Urca, [8)] forse ho esagerato con il lambrusco :

Veritas, ma da dove arriva questo dialogo surreale ? (ho messo in verde le risposte )

SU STA STORIA DI TIBERIO, PER NON ANDARE OFF TOPIC, SI PUO' APRIRE SUBITO UN 3D DEDICATO

Nicolotti e Marta Sordi indiziati

Santo Mazzarino scrisse a fondo su questa cosa. (non trovo il libro ! [xx(] )


Un sito interessante :

http://itis.volta.alessandria.it/episte ... -papi2.htm

zio ot



Probabilmente Saulnier ti può illustrare meglio la cosa. Per riassumere in breve, sembrerebbe che qualche ameno individuo (non si sa di quale secolo) abbia scritto un testo in cui si dice che Tiberio venne informato di ciò che i 'perfidi' giudei avrebbero commesso ai danni di Gesù. (cosa altamente esilarante se si pensa, stante la versione degli stessi evangelisti, che a far giustiziare il Nazareno fu Pilato e NON i giudei!).

Ovviamente chi scrisse tutto ciò era sicuramente informato del fatto che, contrariamente a quanto appare nei vangeli 'canonici', a giustiziare Gesù furono EFFETTIVAMENTE i giudei, ma non attraverso la crocifissione, ma mediante la lapidazione. Si trattava di un argomento 'tabù', e nessuno dei padri 'informati dei fatti' ne potevano parlare, pena il disfacimento del truffaldino impianto evangelico circa l'improbabile crocifissione di Gesù, su cui ancora oggi il clero 'volpino' mangia a crepapelle!

In base a tali 'informazioni', Tiberio, oltre a dar ordine di punire adeguatamente i giudei per aver ucciso il 'figlio di Dio', presentò anche la richiesta al senato affinchè approvasse una legge che riconoscesse Gesù come un Dio e quindi rendesse 'licita' la religione cristiana. (quest'ultimo aspetto, almeno nella sostanza, potrebbe anche essere vero, solo che l'evento si verificò nel II secolo e NON ai tempi di Tiberio!)

Per saperne un po' di più, puoi visitare il seguente sito:

http://www.italyday.net/antiquitas/bibl ... e_dio.html


Saluti


Veritas
.



_________________
http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 334
Iscritto il: 11/09/2009, 05:56
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 15:57 
Cita:
Esprimo profondo rispetto per l'Egregia Signora Marta Sordi, contesto solo la sua analisi storica.

Innanzitutto colpisce una concomitanza: proprio in quello stesso periodo, Tiberio invia in Oriente Vitellio il quale, arrivato a Gerusalemme, rispedisce Pilato a Roma e destituisce Caifa dalla carica di Sommo Sacerdote. E' un provvedimento punitivo che ha qualcosa a che fare con l'illegale condanna di Gesù?Marta Sordi da anni studia questa storia straordinaria. La sua indagine comincia da un autore cristiano, Giustino il quale scrive nell'Apologia, attorno al 150 d.C., che vi fu una relazione di Pilato a Tiberio sulla vicenda di Gesù. Giustino fu un intellettuale, visse e insegnò a Roma dove morì martire nel II secolo e se - per quella relazione di Pilato - egli rinvia i suoi contemporanei agli archivi imperiali è segno che non teme smentite. Pilato dunque forniva a Tiberio notizie circa la fede nella divinità di questo Gesù che si stava diffondendo in Palestina, dove - secondo molte testimonianze




Osservando lo scritto sempre di Eusebio da Cesarea, Storia Ecclesiastica, libro I, argomento 9, "I tempi di Pilato" qui di seguito riportato:

"Anche lo storico su menzionato conferma che Archelao detenne il potere dopo Erode. Descrive poi anche il modo in cui egli ricevette il regno sui Giudei grazie al testamento del padre Erode e al decreto di Cesare. Aggiunge inoltre che, spodestato dopo dieci anni di regno, i fratelli Filippo ed Erode il giovane ebbero le proprie tetrarchie insieme con Lisania. Lo stesso storico, nel diciottesimo libro delle Antichità, attesta che Ponzio Pilato divenne governatore della Giudea nel dodicesimo anno del regno di Tiberio (quest'ultimo ereditò la guida dell'impero da Augusto, che l'aveva detenuta per cinquantasette anni), e ricoprì questa carica per dieci anni interi, fino alla morte dell'imperatore. Dunque si smaschera facilmente la falsificazione di coloro che in passato hanno scritto Memorie contro il nostro Salvatore: già da solo infatti il tempo indicato nel titolo basta a dimostrare che i loro autori hanno raccontato il falso. Essi infatti pongono sotto il quarto consolato di Tiberio, che coincide col settimo anno del suo regno, i supplizi che i Giudei osarono infliggere al nostro Salvatore. In quel periodo però Pilato non era ancora stato designato governatore della Giudea, se si deve prestare fede alla testimonianza di Giuseppe, che indica chiaramente, nel libro già citato, che tale designazione avvenne nel dodicesimo anno del regno di Tiberio.

si possono notare alcune falsificazioni di Eusebio da Cesarea, (il primo cristiano che, in virtù della sua posizione altolocata nella corte di Costantino, poté accedere agli archivi imperiali e manomettere o eliminare quei rotoli che interessavano i veri protagonisti del cristianesimo primitivo. da Emilio Salsi)


La prima di queste falsificazioni riguarda " che Ponzio Pilato divenne governatore della Giudea nel dodicesimo anno del regno di Tiberio (quest'ultimo ereditò la guida dell'impero da Augusto, che l'aveva detenuta per cinquantasette anni), e ricoprì questa carica per dieci anni interi, fino alla morte dell'imperatore."
Eusebio viene smentito da Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche libro XVIII, 89,:
"Vitellio allora mandò Marcello, suo amico, ad amministrare la Giudea e ordinò a Pilato di fare ritorno a Roma per rendere conto all'imperatore delle accuse fattegli dai Samaritani. " e qui siamo nella primavera del 36 d.c. durante la prima prima discesa a Gerusalemme del console Lucio Vitellio.

Noi sappiamo che l'imperatore Tiberio muore il 15 marzo del 37 d.c. e che il console Lucio Vitellio ne prende notizia mentre si trova a Gerusalemme durante la sua seconda discesa nella primavera del 37 d.c., Antichità Giudaiche libro XVIII, 123:
"Al suo arrivo(Lucio Vitellio), fu salutato con speciale calore dalla moltitudine giudaica. Restò qui tre giorni durante i quali depose il sommo pontefice Gionata dal suo ufficio e pose al suo posto Teofilo, fratello dì Gionata. Nel quarto gli fu recapitata la lettera che gli annunziava la morte di Tiberio , ed egli condusse il popolo a giurare obbedienza a Gaio. Richiamò poi l'esercito, ordinando che ognuno rientrasse al proprio quartiere d'inverno poiché non era più autorizzato, come prima, a fare guerra all'estero ora che il comando era passato nelle mani di Gaio"

Ora esaminando lo scritto di Eusebio sopra riportato:"Dunque si smaschera facilmente la falsificazione di coloro che in passato hanno scritto Memorie contro il nostro Salvatore: già da solo infatti il tempo indicato nel titolo basta a dimostrare che i loro autori hanno raccontato il falso.
ci comunica indirettamente che, sotto il quarto consolato di Tiberio, che coincide col settimo anno del suo regno (nel 21 d.c.), ci fu un'altra crocifissione molto scomoda da riportare e quindi censurata successivamente dai padri falsari, quella relativa a Giuda il Galileo, l'autore della quarta filosofia.

Ricordiamo che Giuda il Galileo fu il padre di Giovanni di Gamala e che Giovanni di Gamala verrà crocifisso nella primavera del 36 d.c. da Lucio Vitellio, dopo una insurrezione armata, con cui aveva conquistato il potere a Gerusalemme, mentre prefetto era Ponzio Pilato.
Successivamente quest'ultima crocifissione sarà usata per costruire la storia di Gesù Cristo di Nazareth il figlio di Dio.

Le "Memorie" sono gli Atti di Pilato, già menzionati da Giustino in "I Apologia" 35,6 e 48,3:

35,6. La frase: "Mi trafissero le mani ed i piedi" era la spiegazione dei chiodi infissi sulla croce, nelle mani e nei piedi di Lui. Dopo averlo crocifisso, i suoi crocifissori trassero a sorte la Sua veste e la divisero tra loro. Che tutto questo sia veramente accaduto, potete apprenderlo dagli Atti redatti sotto Ponzio Pilato.48,3. Che Egli abbia compiuto queste azioni, lo potete apprendere dagli Atti redatti sotto Ponzio Pilato.

e diffusi nel 312 d.c. al tempo di Massimino Daia come riportato da Eusebio da Cesarea in "Storia Ecclesiastica", libro IX, argomento 5° "I falsi atti":
"Inventati allora Atti di Pilato e del Salvatore nostro , pieni di ogni bestemmia contro il Cristo, vennero inviati per decisione dell’imperatore in tutte le province a lui sottomesse, ordinando per mezzo di circolari che fossero esposte in pubblico in ogni luogo, nei campi e nelle città. Si ordinò pure che i maestri di scuola li dessero a studiare a tutti gli studenti al posto delle loro lezioni e glieli facessero imparare a memoria."

Quindi si può notare che per Eusebio e i padri falsari, le verità storiche erano bestemmie.

Infatti, risulta che ne furono inviate copie anche alle scuole affinché i bambini le imparassero a memoria e si rendessero conto della pericolosità sociale dei cristiani.

Strano ed irritante è altresì il fatto che, con l'avvento di Costantino, questa documentazione, venne letteralmente fatta sparire e soppressa, mentre nessun tentativo di contestarla o confutarla nel merito risulta compiuto dalla Chiesa cristiana dell'epoca; perchè questo avrebbe lasciato trasparire ciò che ultimamente Emilio Salsi ha individuato e riportato di seguito a grandi linee dal sottoscritto:
"Verso un periodo dell'anno del 35 d.c. circa, si pianificava e si attuava una delle numerose rivolte armate messianiche esseno/zelote a Gerusalemme, favoriti da una carestia e da un conflitto fra Roma e il Regno dei Parti , quando prefetto della Giudea era Ponzio Pilato che però risiedeva a Cesarea Marittima.
IL presunto Messia Giovanni di Gamala, capo degli insorti, con i suoi fratelli, entrava trionfalmente a Gerusalemme facendosi proclamare Re dei Giudei, occupava il tempio e il popolo lo riconosceva come “Salvatore”, da cui deriva il nome Gesù.
Successivamente a causa dell'intervento del console Lucio Vitellio Luogotenente, dell'imperatore Tiberio, con pieni poteri su tutto l’Oriente,(Giuseppe Flavio- Antichità Giudaiche libro XVIII, 90 e successivi) che con le legioni romane incominciava l'assedio a Gerusalemme; gli erodiani, i sadducei e una parte di farisei anche a causa di tradimenti, ripresero il potere a Gerusalemme e istaurarono trattative di resa e di richieste. Le richieste esaudite furono che Vitellio rilasciò in perpetuo agli abitanti della città tutte le tasse sulla vendita di prodotti agricoli, e acconsenti che l'abito del sommo pontefice, e con esso tutti i suoi arredi, fossero custoditi dai sacerdoti nel tempio. Antichità Giudaiche libro XVIII, 90.
Il re dei Giudei Gesù per i Vangeli, in realtà Giovanni di Gamala, pragmaticamente si convinse che la resa, rimaneva la situazione migliore in quel momento, e si sacrificò per tanti, arrivarono ad arrestarlo, le guardie del tempio e forse anche i soldati romani.
Ecco perchè non ci fu alcuna battaglia, né tradimento di Giuda Iscariota .
Il possibile tradimento fu operato da alcune persone importanti Ebree, nel togliere l'appoggio politico al Giovanni figlio di Giuda il Galileo, re non autorizzato da Roma, sconvolti dall'arrivo delle legioni di Vitellio.(Giuseppe Flavio- antichità Giudaiche libro XVIII, 90 e successivi). Non dimentichiamo le parole di Caifa. "«E' meglio che un uomo solo muoia per il popolo». (vangelo di Giovanni 18,14) Quindi, fu crocifisso il deposto re, Giovanni di Gamala figlio di Giuda il Galileo, senza tanti processi formali e pomposi; una semplice esecuzione di morte, da parte di soldati romani, su ordine del console Lucio Vitellio, Luogotenente, dell'imperatore Tiberio, con pieni poteri su tutto l’Oriente, dopo che aveva trattato la resa della città di Gerusalemme, con i suoi nuovi padroni.
Si ricorda, che Pilato era già stato destituito, con l'arrivo a Cesarea Marittima di Marcello, mandato in precedenza da Vitellio. (Giuseppe Flavio- antichità Giudaiche libro XVIII, 89)"


Se una qualche documentazione pubblica o un rapporto di Pilato favorevole a Gesù fosse materialmente esistito, senza dubbio esso sarebbe stato trionfalmente pubblicato dai cristiani una volta raggiunto il potere.
Il fatto che venga invece fatto sparire sembra ulteriormente dimostrare che tale rapporto doveva essere assai sfavorevole, sia pure limitandosi a descrivere gli eventi che condussero al processo a Gesù/Giovanni di Gamala ed alla sua successiva condanna per "sedizione".


Un caro saluto.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 13/12/2009, 16:25, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 31
Iscritto il: 13/09/2009, 09:21
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 16:42 
cit. Veritas
Cita:
"...sostituito la parola Zeloti originariamente contenuta nel testo con la parola Cristiani."

Ma gli zeloti ERANO dei cristiani!... Ovviamente non 'catto-cristiani' e neppure 'giudeo-cristiani: semplicemente cristiani.


Naturalmente. Infatti Carrier involontariamente dà ulteriori importanti elementi alla tesi del suo avversario.

cit. Veritas
Cita:
Mi vergogno a dirlo, ma ancora non mi appare chiara la tua posizine in merito all'argomento relativo al 'Gesù Storico'. Potresti chiarirmela in qualche modo?..


Nessun problema.
Molto brevemente e senza nessuna pretesa di esaustività.
Io credo che il personaggio di Gesù-Cristo, protagonista dei Vangeli, sia una creazione mitica.
L’origine del mito Gesù, dio allegorico, nasce dalle speculazioni metafisiche delle sette gnostiche giudaiche, di credo profondamente millenarista e di derivazione caldaica ed egiziana.
Tali sette gnostiche, giudaiche e millenariste, facevano incarnare nei loro Vangeli, il Dio Gesù, nell’uomo Cristo, essere di carne, personaggio storico reale in una maniera non differente da quella così comune nei miti greci e romani. Il Dio Gesù nei vangeli gnostici entrava nella carne dell’uomo Cristo già adulto e lo abbandonava prima della sua crocifissione che certificava il fallimento della sua missione.
A queste sette, che consideravano i due personaggi ben distinti, intendeva rispondere Cirillo di Alessandria dicendo:

“Se qualcuno divida nell'unico Cristo dopo l'unione le ipostasi riunendole con la sola congiunzione che avviene conformemente a dignità o anche autorità o potestà e non piuttosto con un riunirsi conformemente ad un'unità secondo natura, sia anatema.”

Io ritengo che il Cristo storico, supporto di carne del Dio Gesù, fosse il figlio primogenito di Giuda di Gamala, il profeta dell’Apocalisse, annunciante la venuta del figlio di Dio, nel quale egli stesso sarebbe stato trasfigurato e che fu crocifisso nel 36 A.D.
La missione del Cristo storico, soprannominato Giovanni o Gesù o Barabba, fu una missione politica e religiosa (liberazione dal giogo romano e distruzione del mondo extra-giudaico) e il suo manifesto di guerra fu l’Apocalisse.
A poco a poco l’uomo è stato fatto sparire dalla Storia, mentre allo stesso tempo, attraverso successivi ritocchi, non coordinati nel tempo e nello spazio, e mediante sanguinose controversie durate quattro secoli, l’uomo venne trasfigurato nel Dio che annunciava.
Quello che nella realtà storica non era avvenuto, si materializzò sulla carta.
Il personaggio chiave per la comprensione degli scritti evangelici (e per la loro origine) è il millenarista Papia di Ierapoli.

cit. Veritas
Cita:
Su tale ambiguità i falsari che diedero origine al culto cattolico basarono molte delle loro menzogne ed inganni storici, a cominciare dalla citazione (v. Atti degli Apostoli) secondo la quale Paolo/Saul (fratello di Costobarus, come tu hai giustamente detto) all'inizio della sua 'avventura' storica avrebbe perseguitato i cristiani!


Io ritengo Paolo un personaggio inventato, ma costruito sulla base di personaggi storici reali, il principale dei quali è Saul fratello di Costobar, che fino alla sua morte non ha smesso di perseguitare la setta zelota. Giustamente Salsi reclama delle prove, che arriveranno...

Cit.Barionu
Cita:
????????????????????????????????????

zio ot


Urca, forse ho esagerato con il lambrusco :

Veritas, ma da dove arriva questo dialogo surreale ? ( ho messo in verde le risposte )


In effetti devi aver esagerato con il lambrusco. Il dialogo surreale lo scritto io. Ovviamente ero sarcastico ma quanto ho scritto proviene da Orosio (Historiarum Adversum Paganos) un libro del quale raccomando la lettura (buttando sempre un occhio sul testo latino originale onde evitare di incappare in traduzioni fuorvianti come quella di Irwing segnalata in precedenza)
Tuttavia la ‘balla spaziale’ riguardante Tiberio non è farina del suo sacco ma deriva da Tertulliano (ne vedremo altre altrettanto istruttive dell’apologeta africano) ed è strettamente correlata alla lacuna in Tacito per gli anni 29-31 A.D. e sulla quale rimando a quanto già detto nella sezione sul buco storico.

Cit. Saulnier
Cita:
Per quali motivi gli Annales sono stati tagliati in quel punto?
I padri della Chiesa fissavano nel 29 A.D. la crocifissione di Cristo (sotto il consolato dei due Gemini) come testimoniano tra gli altri Origene (Contra Celsum, IV, 22) Lattanzio (De mortibus persecutorum) ed Agostino (De civitate dei, XVIII, 54).

Extremis temporibus Tiberii Caesaris, ut scriptum legimus, dominus noster Iesus Christus a Iudaeis cruciatus est post diem decimum Kalendas Apriles duobus Geminis consulibus.

Nel 29 A.D. abbiamo visto iniziare la lacuna in Tacito e Velleius Paterculus.
Appare interessante allora analizzare quanto secondo Tertulliano (II-III secolo) sarebbe avvenuto a Roma dopo la morte del Cristo, in Apologeticum, V, II ci dice:

Tiberius ergo, cuius tempore nomen Christianum in saeculum introivit, adnuntiata sibi ex Syria Palaestina, quae illic veritatem ipsius divinitatis revelaverant, detulit ad senatum cum praerogativa suffragii sui. Senatus, quia non ipse probaverat, respuit, Caesar in sententia mansit, comminatus periculum accusatoribus Christianorum.

Tiberio, sotto il cui regno il nome cristiano ha fatto la sua entrata nel secolo, sottopose al senato i fatti di Siria e Palestina che gli erano stati comunicati, fatti che avevano in quei luoghi rivelato la divinità del Cristo ed egli manifestò il suo parere favorevole. Il senato avendo lui stesso verificato questi fatti votò contro. Cesare persistette nel suo proposito e minacciò gli accusatori dei Cristiani

Secondo Tertulliano dunque (ripreso anche da Oroso, Eusebio e Gerolamo) in quel periodo si sarebbe discusso in senato sulla possibilità per i Romani di accettare tra gli dei il Cristo.
La questione viene ripresa e sviluppata con dettagli anche dall’interpolatore della Storia della Città di Vienna sotto i dodici Cesari di Trebonius Rufinus (citato da Plinio in una delle sue lettere)
L’opera tradotta dal latino (secondo un unico manoscritto mutilato e non pervenuto) in francese da Mermet è on line qui:

http://books.google.it/books?id=h1APAAA ... q=&f=false

vi possiamo leggere (Libro VI, 7)

“Inoltre si dice che Tiberio propose al senato di ammettere il Cristo al rango degli dei, ma, l’affare essendo stato esaminato con cura, si rimase convinti che sarebbe stato pericoloso ammettere un culto la cui base era una uguaglianza assoluta tra gli uomini. D’altronde pareva sconveniente deificare un individuo punito con il supplizio degli schiavi, con il consenso di un procuratore romano”

Il copista che ha operato il taglio negli Annales, non ha avuto la sfacciataggine di inserire una tale baggianata nell’opera dello storico romano, tuttavia ha avuto cura, tra una lacuna ed un'altra, di lasciare una frase sibillina

[lacuna] Quattuor et quadraginta orationes super ea re habitae, ex quis ob metum paucae, plures adsuetudine [lacuna]

[lacuna] Furono pronunciati ben quarantaquattro discorsi sull'argomento, di cui pochi dettati da serie preoccupazioni e i più dall'abitudine all'adulazione [lacuna]

La frase, con ogni probabilità appartenente al Tacito originale, così estrapolata dal suo contesto poteva lasciare credere che i discorsi in questione, riguardassero proprio la faccenda discussa al senato concernente la divinità del Cristo, dando credito in questo modo alla ridicola storia di Tertulliano.

Tuttavia io non credo che Tertulliano abbia inventato di sana pianta tutta la faccenda.
Molto probabile che il fatto storico, sul quale è stata ricamata questa menzogna cristiana, fu un rapporto di Pilato a Tiberio riguardante gli avvenimenti di Palestina e gli exploit del cristo zelota. Rapporto a cui fece seguito un dibattimento in senato, con Seiano (il cui antisemitismo è di matrice cristiano-zelota) come protagonista. Tacito e Paterculus ne parlavano ma la solerzia dei copisti ci ha sottratto due anni di Storia.
Le lacune di Tacito e Velleius Paterculus ci hanno privato di resoconti che avrebbero potuto gettare un po’ di luce sulle oscure origini del cristianesimo, nondimeno io penso che bisogna andare avanti perché chi falsifica inevitabilmente lascia tracce.


Aggiungo solo che anche Orosio fissa la crocifissione sotto il consolato dei due Gemini (29 A.D.)

Cit. Giovanni della Teva
Cita:
Marta Sordi da anni studia questa storia straordinaria. La sua indagine comincia da un autore cristiano, Giustino il quale scrive nell'Apologia, attorno al 150 d.C., che vi fu una relazione di Pilato a Tiberio sulla vicenda di Gesù. Giustino fu un intellettuale, visse e insegnò a Roma dove morì martire nel II secolo e se - per quella relazione di Pilato - egli rinvia i suoi contemporanei agli archivi imperiali è segno che non teme smentite. Pilato dunque forniva a Tiberio notizie circa la fede nella divinità di questo Gesù che si stava diffondendo in Palestina, dove - secondo molte testimonianze


Sulla natura del rapporto che Pilato deve aver fornito a Tiberio su Gesù, temo che difficilmente potrò concordare con la Sordi.
L’esegeta cattolica a volte si lascia andare a delle considerazioni sorprendenti, ad esempio:

cit Sordi
Cita:
Questo quadra perfettamente con l’arrivo di Aquila e di Priscilla da Roma, che erano arrivati prosphàtos, dice il testo, cioè recentemente, da poco, in seguito all’espulsione degli ebrei da Roma da parte di Claudio – attenzione, ho detto degli ebrei, e non dei cristiani e degli ebrei come si ritiene generalmente, perché questo è un falso, è un’interpretazione tarda di Orosio: chrestos non è Cristo, è un normale ebreo di Roma; il nome Crestus era molto diffuso tra gli ebrei, perché voleva dire buono.


Chrestos un nome molto diffuso tra gli ebrei? Crestos significa buono in greco non in ebraico, e che un ebreo della prima metà del I secolo, avesse adottato questo nome di circoncisione appare quantomeno sorprendente. La Sordi avrebbe dovuto fornire qualche esempio relativo alla diffusione di questo nome tra gli ebrei. D’altra parte che degli ebrei si siano rivoltati e messi al seguito di un greco nominato Chrestus mi pare altrettanto inverosimile.



_________________
Saulnier
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 394
Iscritto il: 08/10/2009, 13:04
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 17:18 
Carissimo Giovanni

Per avvalorare più approfonditamente le falsità del più grande falsario di quell’epoca, oltre il tuo post sotto esposto, ci viene anche in soccorso-approf. Il prof. Filipponi.

““Osservando lo scritto sempre di Eusebio da Cesarea, Storia Ecclesiastica, libro I, argomento 9, "I tempi di Pilato" qui di seguito riportato:

"Anche lo storico su menzionato conferma che Archelao detenne il potere dopo Erode. Descrive poi anche il modo in cui egli ricevette il regno sui Giudei grazie al testamento del padre Erode e al decreto di Cesare. Aggiunge inoltre che, spodestato dopo dieci anni di regno, i fratelli Filippo ed Erode il giovane ebbero le proprie tetrarchie insieme con Lisania. Lo stesso storico, nel diciottesimo libro delle Antichità,””
http://www.angelofilipponi.com/html/la tetrarchia di Lisania.php Lisania era figlio di Tolomeo di Menneo, signore di Calcide (un padre che uccise Filippione ,suo figlio, marito di Alessandra, figlia di Aristobulo, e che ne sposò la moglie cfr Flavio Ant.Giud. XIII, 392,XIV,126, ) che , alleato di Aristobulo II , aveva accolto Antigono dopo la morte di suo fratello Alessandro, con le sorelle a corte , aveva fatto una politica antiantoniana e filoparta ed aveva riportato nella sua terra il cognato , all'atto dell'invasione di Pacoro , figlio di Orode,re dei parti. Questi aveva conquistato tutta la Fenicia ed era arrivato al Mediterraneo,ma non era padrone del mare per la presenza della flotta antoniana, mentre Barzafrane e Labieno (Ant .Giud.XIV,330, Dione Cassio,XLIX,19-21) agivano nell'interno della Siria e Celesiria. Lisania, morto il padre , strinse alleanza con Antigono e lo aiutò a conquistare Gerusalemme e a consolidarsi nel potere, facendo,quindi ,una politica avversa ad Antonio. Quando,però, Pacoro fu vinto, nel 38 a.c. da Ventidio Basso, che già aveva sconfitto ed ucciso Barzafrane e Labieno ,gli furono imposte ,dopo la vittoria di Gindaro, tributi e condizioni di pace da trattare con Antonio stesso. Antonio, vincitore per legatum dei parti, già innamorato di Cleopatra, ucciso Antigono in Antiochia, aveva imposto Erode come sovrano in Giudea ed aveva assegnato in dono a Cleopatra la tetrarchia di Lisania (che, accusato di aver favorito i parti e di aver cospirato contro i romani, era stato ucciso Ant. Giud. XV,92)
http://www.angelofilipponi.com/html/la_ ... isania.php

Come ha potuto Heusebio scrivere questo; i fratelli Filippo ed Erode il giovane ebbero le proprie tetrarchie insieme con Lisania.
Se Lisania morì nel 38 a.e.v. ucciso da Marco Antonio?
E’ proprio vero le “vie delle penne” sono in-finite.

Saluti dal “sempre” tuo amico Cecco


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 334
Iscritto il: 11/09/2009, 05:56
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 17:22 
Cita:
Il Sig. Saulnier scrive:

Sulla natura del rapporto che Pilato deve aver fornito a Tiberio su Gesù, temo che difficilmente potrò concordare con la Sordi.
L’esegeta cattolica a volte si lascia andare a delle considerazioni sorprendenti, ad esempio:



Perfino il Sig.[size=175] Vittorio Messori nel suo libro "Patì sotto Ponzio Pilato?" a pag. 107 scrive:"Ma quanto a ipotizzare addirittura un intervento imperiale presso il Senato: beh, questo è davvero troppo!"[/size]

Un caro saluto.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 13/12/2009, 17:27, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 334
Iscritto il: 11/09/2009, 05:56
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/12/2009, 18:49 
Dalle mie parti, appena sotto la grande montagna, in queste lunghe e fredde sere d'inverno, è consuetudine dei nonni raccontare delle storielle ai loro nipotini davanti al fuoco del camino, mentre la nomma sferuzza la vicino bevendo ogni tanto dal bicchiere del marito.

L'altro ieri, per fatal combinazione mi ritrovai immerso in tale poesia, in modo tale da poter sentire questa storia incredibile.

Una volta, l'anima di una santa donna arrivò tutta felice e contenta all'ingresso del paradiso, ma all'improvviso sentì un vocione che gridava:"Ferma! Ferma! non può entrare"

L'anima della Santa donna si girò e vide per la prima volta San Pietro; era davvero un grande e grosso barjona che incuteva paura.

Con il suo vocione le urlò:"Lei non può entrare subito in Paradiso,qui nel mio registro c'è scritto che deve fare prima un po' di purgatorio"

La santa donna intimidita e incredula con voce tremante gli rispose:"Come!!! Nella vita di studiosa e insegnante di storia romana ho sempre difeso la storia cristiana con un tal entisiasmo che quasi sempre esageravo."

Rispose San Pietro:"Si!! Sii!! ma qui nel mio registro compare una lagnanza di Ponzio Pilato con il Nostro Salvatore. Infatti leggo che Ponzio Pilato da Lei si aspettava qualcosina di più"

Disse la santa donna prima in greco e poi in latino, lingue che aveva studiato molto bene: "Guardi, che io di Ponzio Pilato ho scritto e insegnato che già in sua coscienza era Cristiano, come sosteneva Tertuliano"

Sinon Pietro le rispose: "Sì! Anche questo è vero, ma Ponzio Pilato, lamentandosi con il Salvatore, da Lei pretendeva qualcosina di più di quello che già diceva Tertuliano"

Rispose lei:"Ad esempio?"


Eslamò San Pietro:"Pilato da Lei voleva che si adoperasse per farlo proclamare Santo, e prottetore di tutti i cristiani che davanti alle ingiustizie della terra si lavano le mani"

A questo punto intervenne la nonnetta:"Ma Nani non si dicono queste cose ai bambini, vergognati! Questa sera dirai un PaterAverNostrum in più"

Un caro saluto a tutti.

Chiedo scusa , cancellate pure senza timore, ma quando si diventa vecchi si ritorna anche un po' bambini e si ricordano i tempi passati.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 13/12/2009, 19:03, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 21 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 23/04/2024, 15:20
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org