Vista la delicatezza e l'importanza dell'argomento (specialmento parlando di SUICIDIO) riposto, eccezionalmente infrangendo il mio splendido isolazionismo, un contributo su tale tema. Non scherziamo sulla Vita (concessaci).
Sedici anni fa subii un infarto, completo, cioè con arresto cardiaco dovuto ad "infarto acuto del miocardio"complicato da fibrillazione ventricolare, una aritmia cardiaca rapidissima, caotica che provoca contrazioni non coordinate del muscolo cardiaco dei ventricoli nel cuore. Il risultato è che la gittata cardiaca cessa completamente. La fibrillazione ventricolare è uno dei quattro tipi di arresto cardiaco. Venni rianimato con massaggio cardiaco e un paio di scariche a 360 joules! ( Non fui nemmeno operato, perché tanto era successo l'inevitabile); mi trattatarono il sangue con l'RTPA (un anticoagulante) e flebo vari.
Comunque, mi resi perfettamente conto che non ero di qua ... Anche se è stato per qualche minuto! Queste esperienze l'uomo deve averle sempre avute per cui sicuri di una vita oltre ... Oggi si sta prendendo in modo più serio l'argomento, vista la tecnologia di rianimazione. Mi sono semplicemente ritrovato di là ... sapendo, anzi, essendo perfettamente conscio che non era un'allucinazione, un sogno, una dimensione parallela e tutte le balle che si è soliti giustificare per non ammettere l'esistenza della Vita oltre la morte.
Non succede a tutti necessariamente allo stesso modo: un mio parente, all'ospedale , si vide sospeso verso il soffitto, in alto, e vedeva cosa gli succedeva intorno ... Medici ed infermieri che lo stavano operando, ed avevano avuto dei problemi. Ad un collega, in coma, successe che incontrò sua moglie, morta nello stesso incidente che ebbe assieme a lei, sorridendo, gli disse di non preoccuparsi ... che non era ancora arrivata la sua ora ...
Non mi sono accorto di nulla; mi dissero che improvvisamente ero crollato sul lettino del Pronto Soccorso con gli occhi rovesciati.
Mi sono trovato istantaneamente in un posto luminosissimo avvolto di luce bianca ma che non abbagliava; vedevo molta gente intorno che parlava, passeggiava ... ed io a quel punto, quasi "gridando" a me stesso (non mi vedevo, giustamente) dissi: "ma questo non è un sogno!" nel senso che avevo consapevolezza di non essere , come dire, sulla terra, ma in un luogo, altrove, che non potevo immaginare dove ...!
Poi, un gruppo di persone, vestite con abiti simili a tuniche, attraversarono il mio essere senza che mi ... vedessero! Quella fu per me la conferma che non ero ancora al "mio posto", non era giunta la "mia ora"! Quasi subito ripresi coscienza rinvenendo ma svenendo subito dopo per altre cause dovute alle cure immediate, con collassi frequenti e via discorrendo... Ma tutto fu lucidissimo e pieno di coscienza di ciò che mi era accaduto!
I sogni sono tutt'altra cosa! Non ci sono paragoni e non si ricordano così bene! Era bello, consapevole e pace ... Di una cosa però fui sicuro: ero perfettamente consapevole: che solo con l'anima non mi sentivo, come dire, completo ... Sarà perciò senz'altro come ci dice Gesù Cristo: che un giorno il nostro corpo si riunirà alla nostra anima trasformandosi in "corpo glorioso" (senza difetti o malformazioni; di questo potranno esserne certi tutti quelli ritenuti disabili!).
Comunque non è stata affatto un'esperienza tipo "OBE", per intenderci; certo anche queste cose sono interessanti; ma certamente ben diverse dalle esperienze di "pre-morte" o come si voglia chiamarle. Nelle "OBE" è come un "allungare il braccio della mente" potendo vedere cose anche distanti, ma pur sempre terrene.
E comunque, per me, sono ugualmente la prova che non di solo corpo siamo fatti ..! Anche un'esperienza tipo "OBE" lo dimostra ... Infatti sono simili perché spontanee e finiscono altrettanto spontaneamente, per quel che ho letto. La differenza tra quest'ultime e l'esperienza pre-morte è che le "OBE" si limitano a "girovagare" nella nostra..."dimensione", mentre le altre ...
Insomma, ben altro sono le esperienze che si hanno in pericolo di vita ... Lì è come se l'anima, distaccata temporaneamente dal corpo, non sappia dove ... ANDARE in quei pochi minuti di "sospensione"! Rianimando poi il corpo, avviene di nuovo la congiunzione. Ma il tuo "IO" senti che è nell'anima ... Ecco perché ciò che mi è successo la ritengo un'esperienza reale, di stato effettivo, di esperienza diretta, altrimenti non mi sarei trovato a "gridarmi": "ma questo non è un sogno!" Intendendo che stavo continuando a vivere effettivamente, anche in quel momento, ma in una dimensione elevata e continuativa la mia vita, seppur incompleta ... Come se mi fossi affacciato per alcuni istanti in un mondo al quale ancora non appartenevo (infatti non mi notò nessuno di quelli che vedevo!). Perciò non considero affatto stati alterati di coscienza, cellule cerebrali, e ipotesi del genere! Queste sono solo supposizioni di chi non ha mai sperimentato una simile situazione ...
Ho saputo anche di esperienze di tentati suicidi.... Roba da far rabbrividire i migliori cultori dell'horror! Nero pece, presenze diaboliche, maligne all'inverosimile, l'essere coscienti di sentirsi "trascinati" in un pozzo senza fine! "Mani" che tiravano da ogni parte per accaparrarsi, senza scampo, chi aveva profanato la Vita o commesso peccati gravi. L'isolamento completo da Dio chi ci ama: questo deve essere l'Inferno! Il ripetersi all'infinito del prendere coscienza degli errori e malvagità commesse di proposito, consapevolmente, ed il rifiuto di Dio pensando di bastare a sé stessi e rivivere all'infinito gli errori commessi e non essersi pentiti in vita! Questa esperienza mi fece comprendere moltissime cose!
Una tale esperienza la ritengo una prova che non di solo corpo siamo fatti...! Ed anche un'esperienza "OBE" lo dimostra...
Sento di paragonare questa vita ad una sorta di ... rodaggio. Mentre gli Angeli hanno deciso istantaneamente (compresi quelli ribelli), noi non essendo puri spiriti ( anche se non inferiori ) abbiamo bisogno di decidere attraverso il percorso della nostra vita che poi, paragonata all'Eternità, è comunque ... un "istante"; diverso, ma un istante! Di là comunque è il vero stato dell'essere! L'esperienza della sofferenza non è senz'altro piacevole, specie se vi è una malattia (e questo è il "mistero" della sofferenza ...), ma se capita come è successo a me o una morte improvvisa è un "interruttore che spegne" (o meglio: commuta) e ti trovi di là, nella pace e nella più completa coscienza! Si ha la vera consapevolezza, e non si dimentica nulla, anzi ...
Se poi, come sembra, non ci saranno più imperfezioni fisiche e avremo tutti gli anni di Gesù Cristo (alla sua morte) siamo a posto, no? Avremo l'immediata conoscenza del tutto, saremo in grado di conoscere gente sentita nominare e mai potuta vedere! Tutti nel TUTTO. Insomma: il Paradiso! Come afferma S. Agostino: "saremo tutto in tutti!" Mentre chi lo rifiuta, soffre per l'Eternità della mancanza della beatifica visone del Creatore e di tutto il resto, prima di tutto la mancanza dell'Amore ma Odio eterno, cioè ... l'INFERNO! Privazione e tormento (per ciò che si è commesso, verso il prossimo e, di "conseguenza", verso Dio) ; questa è la Libertà, il Libero Arbitrio, ed è scelto da noi (altrimenti saremmo pupazzi programmati)!
Saluti
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