Al di là del mondo sensibile: luci ed ombre della Coscienza
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23/09/2010, 09:44

"Adesso vi insegno come si picchiano le mogli"
di Gian Micalessin

In tv il predicatore egiziano Saad Arafat spiega serafico che "Allah ha onorato le donne istituendo la punizione delle bastonate". Che però vanno date secondo regole precise: senza lasciar segni visibili e solo per una buona causa. Ad esempio se lei si nega



http://www.ilgiornale.it/esteri/adesso_vi_insegno_come_si_picchiano_mogli/23-09-2010/articolo-id=475184-page=0-comments=1

Se non fosse assurdamente vero, anche questo articolo potrebbe essere tranquillamente spostato in "cacchiate dal web"

[8)]
Ultima modifica di rmnd il 23/09/2010, 09:44, modificato 1 volta in totale.

23/09/2010, 10:01

misteri della morale umana [8)]...

23/09/2010, 18:49

C' è ben poco mistero purtroppo cara Bliss.


Il fatto è che l' uomo - stavolta inteso nel senso del solo esemplare maschile della specie homo - ha sempre usato la religione e altre ideologie per giustificare il modello patriarcale della società, dove l' uomo si comporta nei confronti della donna peggio di un padrone di un animale.

E questo viene visto assolutamente "naturale" ancora nella maggior parte del mondo, essendo il sistema in essre da migliaia di anni.

Solo la nostra società ha emancipato la donna - in parte, certo, il cammino non è finito ancora - ha riconosciuto la parità tra uomo e donna, e gli stessi diritti. Una evoluzione che è stata possibile in una società democratica ma che è purtroppo un' eccezione in un mondo decisamente autoritario maschilista.

23/09/2010, 19:21

Be az...Zeus ha inghiottito Maat, ma senza masticarla [;)]

25/09/2010, 03:20

Ehm.... potresti spiegare in maniera meno criptica?

Non ho colto il riferimento, anche perchè se la memoria non mi inganna si tratta di due divinità di religioni differenti, quindi dubito assai ci sia un mito con entrambe.... è per caso una tua metafora?

Sarei lieto di conoscerne il senso. [;)]

25/09/2010, 11:24

[:)]
spiegare, ci provo.
Diciamo che metto in relazione la figura di maat con quella di metis (il suo corrispettivo greco)...così facendo allargo il significato del mito di zeus che divora matis e lo universalizzo a rappresentazione del momento in cui la società matriarcale è stata retrocessa in favore di quella patriarcale.
Maat-Matis(il cui simbolismo però allarga il riferimento a tutte le grandi dee dell'origine), nel mito greco è colei che libera gli dei, fra cui anche Zeus, dal Padre Cronos, che li aveva ingoiati. Nota che bella questa simbologia: Cronos il tempo era il padre che ingoiava i propri figli, perchè quando il tempo è chiuso in se stesso, non può esserci il ciclo della vita, tutto è in potenza e nulla in essere. Meti, è una dea dalla doppia faccia, è la dea dell'ordine cosmico, del saggio consiglio, dell'intelligenza, manche della perfidia ( infatti presenta alcuni tratti comuni con la figura di lilith), costringe Cronos a vomitare i propri figli, in poche parole apre il tempo e da il via al succedersi della nascita e della morte. Zeus successivamente si innamora di Metis e le da la caccia riuscendo alla fine ad averla, facendo di lei la sua prima sposa. A questo punto un oracolo avverte il dio che il figlio concepito con metis lo avrebbe detronizzato e zeus per impedire la realizzazione della profezia, usando la furbizia ( proprio una delle prerogative di metis), la trae in trappola e la divora. Come conseguenza dell' atto, Zeus partorirà Atena, che salterà fuori dalla sua testa già adulta e armata. Ecco qui scongiurata la profezia dell'oracolo e sovvertito l'ordine vigente fino a quel momento: il figlio non è più della madre, ma è la figlia ad essere del padre. Solo del padre, infatti Atena è l'eterna vergine, mai madre e mai sposa. Considera poi che Atena è una figura contrapposta ad Ares, stessi campi d'azione ma prerogative opposte.
Va aggiunta un' ultima cosa, Metis divorata da Zeus, non scopare completamente, ma si fa sentire consigliando Zeus dall'interno, non per niente è la dea del saggio consiglio.
E' la funzione femminile integrata e nascosta nella società patriarcale.
C'è, non è distrutta e si sa che chi viene ingoiato, può essere sempre rivomitato [;)]
Inoltre è interessante il fatto che la "figlia del padre" non partorisce figli.
A dispetto di tutto, sono i figli della madre quelli che hanno una discendenza [;)]

01/10/2010, 23:25

Aztlan ha scritto:

C' è ben poco mistero purtroppo cara Bliss.


Il fatto è che l' uomo - stavolta inteso nel senso del solo esemplare maschile della specie homo - ha sempre usato la religione e altre ideologie per giustificare il modello patriarcale della società, dove l' uomo si comporta nei confronti della donna peggio di un padrone di un animale.

E questo viene visto assolutamente "naturale" ancora nella maggior parte del mondo, essendo il sistema in essre da migliaia di anni.

Solo la nostra società ha emancipato la donna - in parte, certo, il cammino non è finito ancora - ha riconosciuto la parità tra uomo e donna, e gli stessi diritti. Una evoluzione che è stata possibile in una società democratica ma che è purtroppo un' eccezione in un mondo decisamente autoritario maschilista.


L'uomo ha usato solo le religioni monoteistiche-patriarcali abramitiche per giustificare il suo predominio.... ma è indubbio che esistono culti ben diversi, dove l'aspetto femminile del Divino non è relegato in un angolo e quindi non vengono usate per giustificare il maschilismo.....

09/10/2010, 15:42

Concordo, caro Enki, in linea teorica bisogna assolutamente distinguere tra le cosiddette "grandi" tre religioni e i culti più diversi sparsi nel mondo, specie quelli antichi.

Ma alla prova dei fatti, poi l' uomo - intendo, noi maschi - è sempre riuscito a piegare tutto all' interpretazione che più gli faceva comodo, e questo non penso che me lo negherai.

Finchè la religione sarà appannaggio di una casta sacerdotale che ha l' esclusiva della scrittura e dell' interpretazione e della divulgazione del messaggio spirituale, questo verrà, come sempre è stato finora, piegato ai loro scopi di potere.


- E guarda caso quasi sempre nelle religioni la casta sacerdotale è esclusivamente maschile: nel Cristianesimo, nell' Islam, nell' Ebraismo, e in molte altre ancora -


Per cui per quanto in teoria si riconosca una diversità costituente tra i diversi culti, alla fine tutte vengono piegate al medesimo scopo: legittimare il sistema di potere vigente.

E così è sempre stato e sempre sarà fino a che non si de-autoritarizzerà la religione, superando concetti come "dogma", "eretico", etc e abolendo privilegi fonte di iniquo potere come l' esclusiva dell' interpretazione, l' esclusività maschile della casta sacerdotale, etc.

E naturalmente, come giustamente pensi e io per primo anticipo, fino a che non si riscopriranno valori spirituali antichi come era ma molto più moderni nello spirito dei "dinosauri" teologici odierni.


Spero di aver esposto quello che è il mio pensiero senza venire frainteso - cosa che ormai sembra essere un destino comune.

Saluti,

Aztlan

10/10/2010, 10:59

Che l'autoritarismo maschile sia un problema ancora grosso nelle istituzioni religiose è senz'altro indubbio, ma quando parliamo di "religioni", cosa intendiamo? Se intendiamo "istituzioni religiose" è un conto, se invece intendiamo anche "tradizioni religiose", "concetti religiosi", "dottrine religiose" e "scelte di fede", allora il campo si estende illimitatamente e non può essere trattato in modo semplice, facendo di ogni erba un fascio o distinguendo fra "bianco" e "nero", come è uso ancora oggi fare, seguendo magari proprio quel tipo di mentalità clerico-fascista che distingue solo fra "buoni" e "cattivi". Da questo tipo di mentalità dobbiamo liberarci tutti, e non solo i preti, e nemmeno soltanto noi maschi.
Il potere dei preti cattolici, degli imam musulmani, dei bramini induisti e dei pastori evangelici fondamentalisti, oltre che dei capi delle varie sette fanatiche che imperversano per il mondo, li si combatte innanzitutto, per me, mostrando che si può parlare della Divinità in modo diverso da come ne parlano loro, e quindi parlare di "religioni" e di "religiosità" in modo diverso da come ne parlano loro.
Certo, capisco che chi è ateo risolve la cosa in modo più semplice e radicale: non parlare di niente che può essere considerato religioso, o parlarne male.
Ma io, non essendo ateo, non posso trovarmi su questa linea.....
Che i maschi si siano serviti della religione per asservire le donne, è senz'altro un fatto indubitabile e questo vale sicuramente ancora adesso per le religioni abramitiche, con poche eccezioni. Ma appunto se ne sono serviti come di qualsiasi altra cosa: l'origine dell'oppressione delle donne non sono le religioni: sono i maschi e solo loro! Punto. Sarebbe come dire che se un uomo bastona una donna, la colpa sia anche del bastone.... il bastone è solo uno strumento che magari è stato costruito allo scopo, ma che può essere usato per qualsiasi altra cosa, compreso per esempio restituire le botte all'aggressore!
Di fatto, quindi, in molte religioni (non l'Islamismo e il Cattolicesimo, certo!) si comincia a capire questo, e si permette alle donne di accedere alla carica sacerdotale. Nel caso delle religioni pagane o neo-pagane che dir si voglia, devi concordare con me che, di fatto, le donne hanno assunto addirittura un ruolo predominante.
Nelle religioni afro-americane e in quelle stregonesche, le donne costituiscono addirittura la maggioranza fra i sacerdoti.
Di fatto, sembrerebbe che mentre nell'uomo la vocazione sacerdotale sia più teorica e dottrinale, più "teologica", nelle donne essa si caratterizza in modo più "sciamanico", più "profetico", nel senso originario del termine, cioè nel senso che il profeta è colui che parla a nome della Divinità e cerca di parlare con essa.
Questo ruolo religioso della donna, prima represso, oggi torna in auge. La "strega", la "sciamana", la "profetessa" o la "veggente" sono figure che prima erano relegate nell'ambito dell'emarginazione sociale, se non addirittura disprezzate e perseguitate, mentre ora tendono a far parte della cultura generale, anche se non vengono prese comunque troppo sul serio dalla "cultura ufficiale" (come tantissime altre cose del nostro tempo), non solo in quanto donne, ma soprattutto perchè considerate prodotto di culture "irrazionali" o "tribali".
Siamo solo agli inizi, certo. Di fatto, a parlare di religione sono quasi sempre ancora gli uomini, ma sono sicuro che questa situazione durerà ancora poco perché le religioni tradizionali stanno attraversando una crisi epocale globale che sta sconvolgendo un ordine stabilito nei secoli.
Lo dimostra il fatto che, per esempio, qua in Italia nessuno parla di statistiche sul numero di cattolici nella popolazione, perché si sa che ne risulterebbe che, contrariamente a quello che si pensa, gli italiani non sono più cattolici, con gravi conseguenze politiche per chi sta al potere....

Re: ISLAM ? NO, GRAZIE.

07/09/2017, 15:30


UNA GRAN BRUTTA STORIA ---


http://www.lastampa.it/2017/03/16/cultu ... agina.html


zio ot

Re: ISLAM ? NO, GRAZIE.

07/09/2017, 16:50

Mamma che vergogna -_-

I sedicenti combattenti dell'isis sono dei chierichetti in confronto.

Re: ISLAM ? NO, GRAZIE.

09/09/2017, 14:07

Già, proprio una brutta storia.
La guerra, quel senso di impunità che genera, non può essere presa a scusa per questi atti criminali. Eppure fino a questi anni la questione è stata sottaciuta vergognosamente.
[xx(]

Re: ISLAM ? NO, GRAZIE.

12/09/2017, 21:00

Non capisco come mai prendere sul serio il teatro terrestre allestito da altri per altri.
[:305] [:306] [:304]

Re: ISLAM ? NO, GRAZIE.

15/03/2018, 11:11


SPAVENTOSO


Guarda su youtube.com


Penso a Giulio Regeni .

Poi , se qualcuno pensa che vogliamo buttare giù

santa romana per poi beccarci i fanatici sopra descritti

dal video ... [:188]




zio ot [:305]

Re: ISLAM ? NO, GRAZIE.

15/03/2018, 13:06

Medioevo. Ma anche in italia ne siamo pieni di gente così e non sono mussulmani :)
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