27/12/2009, 14:14
27/12/2009, 14:53
Messaggio di nuvolo
Finché Everett non postulò la sua teoria degli universi paralleli. La teoria di Everett infatti è dimostrabile con diversi esperimenti anche semplici, e scalza totalmente le altre riportando l'universo ad una forma elegante che si ricongiunge con i modelli di Einstein.
27/12/2009, 15:55
27/12/2009, 16:06
Messaggio di nuvolo
Einstein formulò l'ipotesi della relatività postulando un universo ordinato e coerente. Tutti i suoi esperimenti trovavano immancabile conferma quando applicati all'infinitamente grande, ma secondo taluni (schrodinger e bohr) nell'infinitamente piccolo le cose funzionavano diversamente e gli esperimenti di Einstein "fallivano".
Lui indispettito e per niente convinto rispose che dio non gioca a dadi. Da questi eventi "miseramente narrati da me" nacque la fisica quantistica che per i più rimane impenetrabile, disciplina che promette miracoli ma che produce domande imbarazzanti.
Nel famoso esperimento del gatto Schrodinger postula che una cosa esista in diverse realtà o probabilità finché l'occhio di un osservatore non si posi su di essa e le "imponga" la sua.
Finché Everett non postulò la sua teoria degli universi paralleli. La teoria di Everett infatti è dimostrabile con diversi esperimenti anche semplici, e scalza totalmente le altre riportando l'universo ad una forma elegante che si ricongiunge con i modelli di Einstein.
Se ciò è vero ogni decisione che prendete da il via ad una "deviazione" da cui nasce un altro universo in cui avete deciso diversamente, se calcolate il numero di persone esistenti sul pianeta e tutte le decisioni che prendono quotidianamente..... quanti universi esistono? più di quanti sia possibile calcolare. E qui casca l'asino. Ovvero, se fosse vero perché mai all'universo dovrebbe interessare se decido di portare fuori il cane o sopprimerlo? Perché l'universo dovrebbe essere condizionato dalle scelte di un mammiferetto qualsiasi come ognuno di noi? Credo piuttosto che sia l'universo a condizionare le scelte di ognuno di noi, quindi diversi universi e diverse scelte e non viceversa.
Che ne pensate?
27/12/2009, 16:10
27/12/2009, 16:12
nuvolo ha scritto:
Lawliet, perché dici che la tua vita non avrebbe senso? Tu non saresti consapevole degli "altri" tu sei tu sempre e comunque. Il senso del mio argomentare è proprio questo, vediamo la cosa in modo troppo antropomorfo. Non sono io ad influenzare l'universo, è stato proprio l'universo a darmi forma, quindi la sua influenza è enorme. Mi condiziona talmente che ne faccio parte.
Non ho motivi nel non credere ad Everett, in fondo la sua matematica è estremamente elegante, si ricongiunge con quella del suo mentore Einstein in un disegno perfetto. E ripeto ci sono esperimenti che confermano la teoria di Everett, lo stesso non può dirsi di altri.
Uno famoso è quello sui fotoni. Sparando un singolo fotone contro un muro su cui è disposto un sensore, attraverso una feritoia, il muro dovrebbe essere colpito da un singolo fotone, e non da N fotoni in diverse zone oltretutto.
Chi a diviso\moltiplicato\riflesso quel singolo fotone?
27/12/2009, 16:13
nuvolo ha scritto:
Non ho motivi nel non credere ad Everett, in fondo la sua matematica è estremamente elegante, si ricongiunge con quella del suo mentore Einstein in un disegno perfetto. E ripeto ci sono esperimenti che confermano la teoria di Everett, lo stesso non può dirsi di altri.
Uno famoso è quello sui fotoni. Sparando un singolo fotone contro un muro su cui è disposto un sensore, attraverso una feritoia, il muro dovrebbe essere colpito da un singolo fotone, e non da N fotoni in diverse zone oltretutto.
Chi a diviso\moltiplicato\riflesso quel singolo fotone?
nuvolo ha scritto:
Lawliet, perché dici che la tua vita non avrebbe senso? Tu non saresti consapevole degli "altri" tu sei tu sempre e comunque. Il senso del mio argomentare è proprio questo, vediamo la cosa in modo troppo antropomorfo. Non sono io ad influenzare l'universo, è stato proprio l'universo a darmi forma, quindi la sua influenza è enorme. Mi condiziona talmente che ne faccio parte.
nuvolo ha scritto:
Ciao Leandro, grazie per le tue precisazioni, però non mi hai realmente risposto, cos'è successo a quel povero fotone durante il viaggio?
27/12/2009, 16:17
nuvolo ha scritto:
Ciao Leandro, grazie per le tue precisazioni, però non mi hai realmente risposto, cos'è successo a quel povero fotone durante il viaggio?
27/12/2009, 16:36
27/12/2009, 16:39
27/12/2009, 16:40
nuvolo ha scritto:
Ciao Leandro, grazie per le tue precisazioni, però non mi hai realmente risposto, cos'è successo a quel povero fotone durante il viaggio?
27/12/2009, 16:52
27/12/2009, 18:39
27/12/2009, 19:47
27/12/2009, 20:52
nuvolo ha scritto:
Si, bè educata sta particella......
Dunque mi sto leggendo\guardando quest'esperimento in varie salse......
Continuo a non capire l'ipotesi di bohr se ad un singolo atomo è concesso esistere in super-imposizione, perché io, che sono composto di atomi non potrei?
nuvolo ha scritto:
Se poi consideriamo che se osservata "direttamente" si comporta "normalmente"....... ma come farebbe una particella a sapere che è sotto osservazione? Sembra la pubblicità dell'acqua lete.......
Se invece la sua condizione le è dettata dall'osservatore ......?...... sarebbe come dire che se metto 10 persone in una stanza, tutte convinte di poter volare, che fanno? volano?