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philadelphia experiment

30/01/2010, 23:49

. All'inizio del 1943 sul cacciatorpediniere «Uss Eldridge» vennero montate due enormi bobine a poppa e a prua, con l'intenzione di iper-magnetizzarlo. L'obiettivo minimo era di rendere la nave invisibile alle mine a innesco magnetico: l'Atlantico ne era intasato, perche' era in corso la Seconda guerra mondiale e i tedeschi le disseminavano per bloccare il traffico degli angloamericani. Alcune navi gia' montavano dei congegni anti-mina piu' semplici e parzialmente efficaci. Ma chi tento' l'esperimento aveva delle speranze ulteriori: rendere le navi invisibili ai radar o, addirittura, invisibili del tutto o persino traslarle nello spazio-tempo per eludere il nemico. Sempre secondo questa versione, il 2 luglio, oppure il 28 ottobre, oppure in entrambe le date, il test sfocio' in un evento traumatico. L'«Eldridge» sembro' sparire dalla base militare di Philadelphia dov'era all'ancora, lasciando dietro di se' solo una nebbiolina verdastra. Dopo qualche minuto il cacciatorpediniere torno' dov'era, ma l'equipaggio aveva subi'to danni terrificanti: molti marinai erano spariti, altri impazziti, alcuni erano orrendamente fusi nelle strutture metalliche della nave. Che cosa era successo all'«Eldridge»? I pochi marinai in grado di parlare raccontarono di essere entrati in un iperspazio in cui si potevano attraversare gli oggetti, salvo poi essere sorpresi dal ritorno al nostro mondo e finire fusi nel metallo. La nave sarebbe stata traslata per qualche minuto nello spazio fino a Norfolk, in Virginia, 600 chilometri piu' in la', dove alcuni testimoni l'avrebbero vista da riva. Un'ulteriore versione vorrebbe l'«Eldridge» traslato addirittura nel tempo (per la durata di quei pochi minuti) fino al 1983, 40 anni dopo. Fermiamoci qui, perche' la carne al fuoco e' gia' troppa. Versione negazionista. Tutte balle, non esiste neanche un documento ufficiale che parli di quest'esperimento. Il cacciatorpediniere «Eldridge» non si trovava nemmeno a Philadelphia nell'estate 1943, era in mare e i libri di bordo lo dimostrano. E i marinai che vi prestarono servizio e sopravvissuti alla guerra negano ogni test. Controreplica: ovvio, c'e' un complotto per celare l'accaduto. Lasciando per un attimo da parte la controversia poliziesca sui fatti (o non fatti), proviamo a considerare l'aspetto scientifico. Che cosa c'era alla base del test? In quegli anni, come anche oggi, i fisici lavoravano intensamente a una teoria unificata dei campi elettromagnetici e della gravita', con l'unica differenza, rispetto a oggi, che credevano di averla a portata di mano. Albert Einstein propose una soluzione (che non ha retto al tempo) e lo stesso fece uno scienziato e inventore genialoide, ma fuori dagli schemi, cioe' quel Nikola Tesla che e' stato interpretato da David Bowie nel film «The Prestige». Tesla negli Anni 30 sperimento' la possibilita' di muoversi nello spazio-tempo e di rendere invisibili gli oggetti. Nel 1939 comincio' a lavorare all'universita' di Princeton, vicino a Philadelphia. Che abbia proposto un esperimento per rendere invisibili le navi da guerra o farle addirittura muovere nello spazio-tempo e' verosimile, come e' verosimile che abbia trovato fra i militari degli interlocutori interessati. Che poi questi obiettivi fossero realistici e' tutta un'altra questione. Tesla e' sempre stato molto abile a farsi finanziare ricerche improbabili da ricchi industriali e da enti governativi, forse ci sara' riuscito anche quella volta. Il test potrebbe esserci stato e il complotto per la secretazione pure. Fra le dicerie sull'«Eldridge» c'e' che alcuni dei suoi marinai siano scomparsi MISTERIosamente anche in seguito. Uno, in particolare, sarebbe svanito nel bel mezzo di una rissa in un bar pochi giorni dopo l'esperimento. Una recente testimonianza di un vecchio marinaio rivela che quel tipo «spari'» solo nel senso che lo si fece svicolare dal retro, perche' era minorenne e il proprietario del bar non voleva far sapere alla polizia di avergli dato da bere. Questa e' presentata come prova anti-esperimento di Philadelphia, ma potrebbe rivelarsi un boomerang. Se ne deduce, infatti, che i racconti di sparizioni MISTERIose dei marinai del cacciatorpediniere erano gia' moneta corrente allora: ci si scherzava su nel 1943, non sono stati fabbricati anni o decenni dopo. In un'indagine poliziesca si accenderebbe una lampadina nella testa del detective. Quanto alla scienza: un articolo di «New Scientist», del tutto slegato dall'esperimento di Philadelphia, racconta che alcuni fisici cinesi hanno ottenuto dei discreti risultati sulla via dell'invisibilita', mettendo in fila delle particelle nanometriche galleggianti nell'acqua. Per indurle ad assumere la posizione giusta sono stati usati dei campi magnetici. Dopotutto le aspettative di Tesla sul magnetismo non erano cosi' campate in aria e, se per caso, i militari americani, per un po', gli hanno dato credito, non erano cosi' fessi.
fonte periodico tuttoscienze
da dire che se effettivamente l'esperimente sia avvenuto e che ad esso partecipo'tesla si potrebbe intuire come mai dopo la sua morte tutti le sue ricerche furono fatte sperire dai servizi segreti

31/01/2010, 00:34

Mi sembrava che si fosse detto, anche su questo forum, che non esiste nessuna prova che l'Esperimento di Filadelfia sia avvenuto, e che sarebbe stata una costruzione del signor Allende.... qualcuno può postare dei link in proposito?

31/01/2010, 08:46

nella mia discussione ho postato un articolo abbastanza completo

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... Y_ID=85297

buona lettura [:)]

31/01/2010, 10:46

Ed anche sul mio ... Però non lo escluderei, anzi.
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