VIRUS HIV E PATOLOGIA AIDS, DUE FANTASMI
Nel 1984 in Dottor Rober Gallo annunciò la scoperta del virus o retrovirus dell’HIV, il dottor Gallo, senza una prova convincente per ricercatori medici illustri, sostiene che l’HIV provoca l’AIDS. Secondo Gallo, il virus ucciderebbe le cellule e soprattutto il linfocita T4. Gallo ha depositato un brevetto per un test per la ricerca d’anticorpi, conosciuto come test dell’AIDS; però i test all’AIDS reagiscono positivamente agli anticorpi contro vari virus; Gallo ha affermato che il retrovirus HIV distrugge le cellule del sistema immunitario.
Il dottore francese Luc Montagnier, dell’istituto Pasteur di Parigi, è lo scopritore ufficiale del virus HIV, ciò malgrado ha poi dichiarato di non credere che l’HIV sia la causa dell’AIDS, il test per la sieropositività all’AIDS rivela gli anticorpi contro l’HIV ma è impreciso; infatti, il virus dell’HIV si trova anche nel sangue di persone sane, sono gli anticorpi che danno la sieropositività all’AIDS, anche l’influenza e la vaccinazione possono dare un test positivo.
Nel 1984 il Dottor Gallo collegò la sieropositività all’HIV ai rapporti anali, quindi vi dovrebbero essere soggette anche le donne, ma non è così, infatti in occidente colpisce soprattutto maschi drogati. Malgrado sia definita malattia infettiva, sembra che l’AIDS colpisca soprattutto gli uomini; comunque, malgrado le promesse, nessun vaccino è stato ancora approntato contro l’AIDS. La relazione tra HIV e AIDS nasce dal fatto che molti pazienti affetti da AIDS hanno gli anticorpi contro HIV, gli anticorpi esistono quando l’organismo ha sconfitto l’infezione, però i virus vivi dell’AIDS non si sono strti trovati.
Ci sono persone che hanno i sintomi dell’AIDS senza avere l’infezione da HIV, altre sono infettate da HIV, ma non hanno segni di malattia AIDS; malgrado le promesse dei catastrofismi, l’AIDS non si è diffusa, pare che colpisca maschi omosessuali e tossicodipendenti, l’HIV potrebbe essere un virus vecchio sempre esistito. Secondo molti studiosi, in realtà l’AIDS è dovuta a circa 30 malattie diverse ed è rilevata dagli anticorpi per HIV; al test sul sangue, la tubercolosi sembra AIDS senza HIV, esistono migliaia di casi di AIDS senza HIV e senza immunodeficienza.
In Usa la sanità ha incentivato a diagnosticare più casi possibili di AIDS, perché il governo federale ne paga le spese sanitarie, ma non le paga ai malati che risultano negativi al test di HIV; a volte, i test danno anche risultati falsi positivi, è probabile che alcuni ceppi di HIV siano benigni. Scimpanzé infettati in laboratorio da virus HIV, non hanno sviluppato l’Aids. Gli africani muoiono d’alcune malattie, come la diarrea e la malaria, da sempre, e poi sono classificati come vittime dell’AIDS, perciò l’epidemia oggi non sembra aumentare in Europa e America, ma in Africa.
L’AIDS è il nome di circa 30 malattie già conosciute, come candida, erpes, epatite, influenza, polmonite, diarrea, polmonite, cancro, parassitosi e tubercolosi; è definita la sindrome di immunodeficienza acquisita, una condizione di tutti gli organismi facilmente attaccabili dalle malattie, infatti, tutte le malattie sono il risultato di immunodeficienza; queste persone sono definite affette da AIDS quando presentato un test positivo al virus HIV, se non hanno anticorpi al virus HIV, si dice che si hanno la polmonite, la tubercolosi o altre patologie, in realtà, non sembra esserci una relazione diretta tra HIV e AIDS.
A causa di questa relazione inventata tra HIV e AIDS, i casi di AIDS sono aumentati, poi, soprattutto in Africa, tra i malati di AIDS sono stati inclusi anche quelli senza alcun sintomo e anche quelli risultati negativi al test HIV; la definizione di AIDS è stata artificialmente ampliata, moltiplicando i casi di AIDS. Non vi è prova che il virus dell’HIV possa provocare l’AIDS o altra malattia. Non è stato ancora isolato il virus dell’HIV, ma solo particelle o scorie organiche che non si riproducono, dal virus isolato si determina lo specifico anticorpo verso di esso; la produzione d’anticorpi è la reazione dell’organismo, cioè la risposta immunitaria contro l’agente infettivo.
Oggi in America il numero dei sieropositivi diminuisce, però non è stato il preservativo ad impedire la proliferazione del virus HIV. I morti per AIDS sono molti meno di quelli per malattie cardiovascolari, per cancro o per errori medici; si era detto che il virus dell’HIV, prima di generare l’AIS, era latente per un mese, poi questa scadenza è stata spostata a cinque anni e quindi a 15 anni.
Nel 1993 il premio nobel per la chimica K. Mullis ha dichiarato che il. virus dell’HIV non è l’agente causale dell’AIDS, dal contatto con il sangue di malati di AIDS in laboratorio, traspare che questa malattia non è contagiosa, pochi americani omosessuali sono colpiti da AIDS, il 99% degli africani non ha l’AIDS. I bambini africani muoiono per altre malattie, generalmente per diarrea, tubercolosi, infezioni parassitarie e malnutrizione, inoltre, gli anticorpi alla tubercolosi sono risultati positivi al test all’AIDS.
In Usa la malattia colpisce soprattutto omosessuali maschi e drogati, i bambini che presentano un test sieropositivo alla nascita sono tali perché non hanno ancora sviluppato un sistema immunitario; le donne incinte sieropositive che si curano con il farmaco tossico AZT, distruggono le loro cellule, fanno danni al loro sistema immunitario, danneggiano i loro organi, abortiscono e producono deformità al feto; usando AZT, risultano poi positive al test dell’AIDS. In Africa l’AIDS è diagnosticata, senza analisi del sangue, con la febbre, la perdita di peso, la tosse e la diarrea, cioè con gli stessi sintomi della tubercolosi, delle infezioni parassitarie e della malnutrizione.
Malgrado si ritenga che l’HIV/AIDS sia infettivo e trasmissibile sessualmente, generalmente non colpisce eterosessuali e prostitute; nel 1988 K. Mullis ha affermato che non c’è relazione tra HIV e AIDS, l’indebolimento del sistema immunitario può avere diverse origini, anche da tossine e droghe. In Usa l’AIDS sembra colpire solo gay maschi.
Nel dicembre del 1987, il virologo Peter Duesberg, dell’Università di Berkley, il più grande esperto di retrovirus, affermò che, eccettuati i pochi retrovirus che causano il cancro, la maggioranza era innocua e che l’HIV era regolarmente neutralizzato dagli anticorpi; aggiunse che i moribondi di AIDS avevano pochi anticorpi HIV. Due anni dopo Duesberg affermò che l’HIV dovrebbe essere presente in tutti i casi di malattia e dovrebbe infettare sempre, soprattutto quando è introdotto in altri ospiti sensibili, cioè con sistema immunitario ridotto, ma ciò non accade.
Poiché nessun operatore sanitario contrae l’AIDS, nel 1992 Duesberg ipotizzò che l’AIDS fosse determinato da droghe e dal farmaco AZT usato per curare l’HIV. Se l’AIDS può essere trasmesso con le trasfusioni, l’HIV non è il solo fattore a favorire l’ AIDS; secondo la ricercatrice Eleni Papadopulos Eleopulos, la droga è un ossidativo cellulare, che favorisce un basso livello di cellule T4 e l’AIDS; perciò ne sono a rischio drogati, emofiliaci e gay. l’AIDS quindi, come nelle malattie non infettive, sarebbe confinata nei gruppi a rischio, come i malati di pellagra, beriberi e scorbuto, queste patologie sono causate da una deficienze di vitamine.
Si è riscontrato che gli animali a cui è stata somministrata l’HIV non hanno sviluppato AIDS e che il miglioramento di HIV e AIDS si ha con gli antiossidanti; Luc Montagnier ha affermato che l’ossidazione delle cellule porta cancro, invecchiamento e AIDS; l’HIV non uccide tutte le cellule T4 ed una bassa quantità di queste non porta alla malattia, l’HIV è dovuta a molti fattori patologici.
L’AZT non uccide l’HIV e non serve a curare l’AIDS, ma è dannoso all’organismo perché è tossico, i pazienti trattati aumentano il rischio di morte, continuano a sviluppare AIDS e polmonite, avviene la stessa cosa nella chemioterapia per la cura del tumore. Il Dottor Donald Abrams, dell’Ospedale Generale di san Francisco, non somministra gli antiretrovirali ai suoi malati sieropositivi e perciò questi vivono più a lungo di quelli trattati con AZT.
L’AZT, la terapia antiretrovirale per eccellenza, è tossico per tutte le cellule, non registra regressione virale e nessuno guarisce, nemmeno la terapia combinata HAART, cioè un cocktail di farmaci, di cui fa parte anche l’l’AZT, serve allo scopo; per il dottor Michael Saag, dell’Università dell’Alabama, questi medicinali accelerano la morte; secondo il dr. Harold Varmus, retrovirologo e premio Nobel, è impossibile eliminare dall’organismo un virus il cui genoma fa parte del genoma ospite.
Probabilmente l’AIDS è contratta con l’uso della droga, HIV e l’AIDS non sono diffuse tra prostitute, ma solo tra quelle che usano stupefacenti, le altre non diventano sieropositive. I test di sieropositività sono diversi, da una nazione all’altra, perciò, un africano positivo, non risulterebbe positivo in Australia; la malattia non si trasmette per via sessuale e l’HIV è correlato alla presenza di circa 10 proteine. Negli ospedali americani si è riscontrato che circa il 10% degli uomini il 4% delle femmine sono positivi al testo dell’HIV, circa 1% degli uomini sono omosessuali; invece in Africa sembra che un terzo degli eterosessuali adulti di alcune regioni sono contagiati da HIV.
Gli africani sono esposti a più agenti infettivi, che producono anticorpi e danno falsa reattività ad HIV, anticorpi di microbi reagiscono alle proteine dell’HIV. Il modo di trasmissione della malattia è sconosciuto, non esiste uno standard uniforme per determinare la presenza di anticorpi HIV nel sangue umano. L’HIV purificato potrebbe essere solo un groviglio di detriti cellulari, e non un retrovirus, perché non si riproducono.
Le proteine di HIV non sono state trovate nella placenta di donne sieropositive, ma sono state trovate nella placenta di donne sane; non è stato ancora individuato un genoma completo di HIV e non si sa quanti genomi contenga l’HIV. Gli anticorpi delle proteine HIV compaiono dove non c’è HIV e in molto più individui di quelli che contraggono l’AIDS; per la Dottoressa Eleopulos, l’HIV non esiste e se esiste non provoca l’AIDS.
Nel mondo i finanziamenti per combattere l’AIDS sono elevati, la maggior parte di questo denaro però non va alla ricerca, me per finanziare viaggi e conferenze, se ne spendono del più per le ricerche sull’AIDS che per malattie cardiache; bisogna sapere che gli africani non muoiono per mancanza di profilattici, ma per mancanza di acqua potabile, di adeguata alimentazione, per infestazioni intestinali, malaria, tubercolosi; sono poveri e muoiono di miseria.
Per Peter Duesberg, la guerra all’AIDS è stato un colossale fallimento e un imbroglio, rilancia la tesi del virus inventato senza uno straccio di prova, infatti, il virus non è stato isolato e per questo non è stato allestito un vaccino, malgrado le case farmaceutiche siano attaccate ai vaccini. Duesberg ha accusato Luc Montagnier e Robert Gallo di essere dei farabutti, afferma che la causa della sindrome è l’utilizzo di droghe, di farmaci, l’alimentazione scorretta, di promiscuità sessuale e di stress.
Duesberg nota che i malati di AIDS occidentali sono colpiti da pneumocisti, polmonite, sarcoma di Kaposi e demenza, invece gli africani da perdita di peso e diarrea, conseguenza di scarsa nutrizione, scarsa igiene e infezioni parassitarie; i paesi africani non usano i test per la sieropositività, perché costano troppo e perciò preferisco fare stime; in occidente sono colpiti maschi, omosessuali e tossicodipendenti, invece in Africa maschi e femmine. Duesberg afferma che i farmaci come l’AZT, usati per curare l’AIDS, provocano la morte per ADS.
A tale proposito, le case farmaceutiche hanno impedito al SudAfrica di nominare una commissione di studio di scienziati, per approfondire la questione, in cambio si sono dette disponibili a fornine farmaci a prezzo scontato. In Uganda i malati positivi all’HIV hanno diritto ad ottenere un’assistenza sanitaria prioritaria, per queste sono diagnosticati in numero maggiore.
La società farmaceutiche Wellcome e Glaxo non sono riuscite ad isolare il virus, mostrano solo delle particelle organiche che però non dimostrano l’esistenza del virus. Attualmente circa 30 malattie già esistenti sono etichettate come AIDS, quando sono accompagnate da un test di HIV positivo fatto su anticorpi, che reagisce a tante malattie che non hanno niente a che fare con l’AIDS e con l’HIV.
Dal 1992 in USA i casi di AIDS decrescono, mentre in Africa, qualunque malattia che si protrae per più di un mese, è diagnosticata come AIDS, il che gonfia i casi di AIDS, ma che sarebbero in realtà vecchie malattie; inoltre, forse per favorire gli aiuti internazionali con campagne d’informazione ad hoc, per il numero di africani colpiti si ricorre anche a stime, che poi, per sollecitare la solidarietà internazionale, sono sbandierate in televisione.
In Usa un terzo degli individui sieropositivi all’HIV non sanno d’essere infetti, tra le condizioni che possono dare test erroneamente positivi, c’è anche gravidanza, vaccinazioni, epatite, malaria, tubercolosi e influenza; il test è arbitrario e, a distanza d’alcuni giorni, può dare risultati diversa. Il governo sudafricano non vuole fornire i medicinali raccomandati contro l’AIDS, perché ritiene che i malati di tubercolosi, a causa dei maggiori aiuti finanziari, sono fatti passare per malati di AIDS.
Tubercolosi e malaria possono dare un risultato falso positivo, a volte in Africa non si distinguono i sieropositivi da HIV dai malati di AIDS, inoltre, in Africa si fanno pochi test di HIV; i giovani africani che muoiono per AIDS, spesso muoiono a causa degli antivirali usati per combatterlo. Per dimostrare il numero d’adolescenti africani colpiti da AIDS, l’OMS fa statistiche false, poi riportate dalle televisioni.
Sotto la paura si fanno test e, se questi sono positivi, ci si cura con AZT o altri medicinali tossici che abbreviano la vita. L’AZT prima era stato usato anche per curare il cancro ed è cancerogeno, è uno dei tanti medicinali che procurano la malattia che dicono di voler combattere. L’epidemia di AIDAS ha avuto cospicui finanziamenti ed il famigerato virus HIV potrebbe non esistere affatto; secondo gli scienziati di corte, le categorie a rischio prima furono gli omosessuali maschi e tossicodipendenti, poi prostitute, emofiliaci e poi negri africani; l’AIDS non è contagioso, è dovuto a sostanze chimiche, droghe, parassiti, malnutrizione e medicine.
Nel 1984 il ministro della sanità Usa promise entro cinque anni un vaccino contro l’AIDS, però questo non sarà pronto nemmeno entro il 2015; d’altra parte, durante la replicazione, il virus HIV, se esistesse, potrebbe mutare, rendendosi immune ai farmaci antiretrovirali. Pare che il selenio come le vitamine siano di contrasto all’HIV, alla cui infezione segue affaticamento, ingrossamento dei linfonodi, sudori, diarrea, psoriasi, insufficienza immunitaria, depressione, demenza e cancro.
Perché insorga l’AIDS dovrebbe essere presente un cofattore, come i micobatteri della tubercolosi, però l’HIV non si trasmette per via aerea, mentre i micobatteri della tubercolosi si diffondono per inalazione; Luc Montagnier, che scoprì il virus o retrovirus dell’HIV, oggi ritiene che i micoplasmi siano un cofattore. Un terzo della popolazione mondiale è infetta da microbi della tubercolosi, se la tubercolosi non si sviluppa, vuol dire che il sistema immunitario funge da muro; quando il sistema immunitario s’indebolisce, le possibilità di ammalarsi sono maggiori, la tubercolosi è una delle principali cause di morte dei soggetti sieropositivi.
Secondo alcuni scienziati, i micobatteri sono capaci di danneggiare il sistema immunitario e di provocare l’AIDS, agiscono come cofattori, assieme all’HIV, uccidendo cellule sane; i micoplasmi sono in grado di persistere in forma occulta e la demarcazione tra batteri e virus non è netta; alcuni virus sono stati riconosciuti come batteri o micoplasmi. Perciò alcuni retrovirus, come quello l’HIV, potrebbero essere dei batteri.
Il dottore Lawrence Broxmeyer è convinto che a provocare l’AIDS siano batteri come quello della TBC, ipotizza che l’HIV possa essere il risultato di micoplasmi o micobatteri atipici. Malgrado ciò, consideriamo che la cura dell’AIDS, come quella del cancro, è dispendiosa e si può fare solo con l’aiuto dello stato, perciò queste patologie sono spinte da Big Pharma; la medicalizzazione e le case farmaceutiche contano molto su vaccini, AIDS e cancro.
Chi crede all’AIDS, crede alla peste o influenza aviaria, a quella suina e a quella bovina, crede al papilloma virus per le adolescenti, alla medicalizzazione spinta ed ai vaccini; alcuni si sono suicidati a causa dell’AIDS, altri sono morti per curasi da AIDS, presentata come la peste del 2000. L’AIDS è un calderone di malattie diverse, non c’è correlazione tra test e malattia e tra HIV e AIDS.
Il test è anche associato ad un aumento delle immunoglobuline, come in tante malattie autoimmuni, infezioni, malaria, lebbra, parassitosi e vaccinazioni antinfluenzali. Le infezioni virali hanno tempi di sviluppo di pochi giorni, mentre l’AIDS, per chi ci crede, anche di 15 anni; alla base del problema forse c’è la tossicodipendenza e non il contagio sessuale; l’AIDS non è contagiosa e sembra anche un’arma biologica in grado di attaccare il sistema immunitario.
Il maggior virologo esistente, Peter Duesberg, esperto mondiale di retrovirus, il primo ad aver isolato un gene del cancro, smascherò la montatura di Gallo e Montagnier, sottolineò la truffa economica dietro l’operazione, originata dal presidio medico-farmaceutico di Big-Pharma. I medici che si sono espressi contro l’AIDS, sono stati boicottati dall’OMS; nel 1980 il premio nobel della chimica, Walter Gilbert, ha affermato che nessuno ha dimostrato che l’AIDS è causato da un virus chiamato HIV.
Charles Thomas, professore di biochimica ad Harward, ha affermato che, l’idea che la malattia chiamata AIDS sia causata dal retrovirus chiamato HIV, è priva d’ogni fondamento scientifico; il microbiologo americano Joseph Sonnabend ha affermato che l’AIDS è la conseguenza dell’esposizione a molteplici fattori tossicologici e ambientali e non a contagio; il dr. Albert Sabin, scopritore del vaccino antipolio, afferma che il sieropositivo ad AIDS non è agente di contagio.
Il Dottor Robert Root-Bernstein afferma che non esiste prova della malattia e della sua trasmissione. Per il dottor Llaila Afrika, l’HIV è una particella inerte, non può mangiare riprodursi, crescere, muoversi, attaccare o essere attaccata, cioè non è un virus; non può dormire inerte per anni e svegliarsi all’improvviso. Per il Dottor Harry Robin, l’AIDS non è una malattia, ma è dovuta a diverse cause; per il Dottor Robert Willner, la maggior parte dei malati di AIDS sono morti a causa del farmaco AZT, in molti casi somministrato ad individui sani, terrorizzati dal test della sieropositività.
Secondo la dottoressa Rachel Bagalley, British Health Advisor, in Africa nessuno muore di AIDS, ma di malaria, tifo, tubercolosi; gli anticorpi della malaria sono positivi all’AIDS, i microrganismi responsabili di tubercolosi, malaria e lebbra danno risultati falsi sieropositivi; tutti questi presunti malati di AIDS hanno il sistema immunitario compromesso. E’ una follia prescrivere AZT a donne incinte e neonati, l’AIDS è curato con medicinali incredibilmente tossici, capaci di creare la malattia e di uccidere, l’HIV è un virus che non esiste.
Guerre ed epidemie sono servite a ridurre la popolazione, nel 1974 un memorandum di Henry Kissinger puntava alla riduzione della popolazione nel terzo mondo, la cartella Global 2000 prevede un piano di riduzione delle bocche da sfamare. Questo piano è condiviso dal principe Filippo di Edimburgo, da Rockefeller e dal barone Rothshild, perciò oggi l’eroina viene tagliata con sostanze che massacrano il sistema immunitario, mentre il terzo mondo è inondato con vaccinazioni di massa che contengono anche anticoncezionali.
L’HIV potrebbe perciò essere un prodotto dell’ingegneria genetica, il Dottor Jacob Segal, docente di biologia alla Humboldt Università di Germania, ha detto che l’AIDS è nato nel laboratorio di Fort Derrick del Maryland, centro di ricerca per armi chimiche e batteriologice; fu testato prima sui carcerati e poi sugli omosessuali, quindi fu utilizzato durante un piano di vaccinazione contro l’epatite B.
Nunzio Miccoli
http://www.viruslibertario.it numicco@tin.itFonte: Nexus Magazine – Edizione Italiana:
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