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24/04/2010, 13:40
È un aereorobot che viaggia nello spazio l’arma segreta dell’amministrazione Obama: a lungo protetta dal più stretto riserbo, la navetta X-37B si è svelata decollando dalla rampa di Cape Canaveral in Florida in quello che ad alcuni esperti appare come il primo passo verso la militarizzazione dello spazio. L’X-37B è un veivolo di dimensioni ridotte: 2,9 metri di altezza, 8,9 di lunghezza e un’apertura alare di 4,5 metri per un peso complessivo di 4990 kg. A conti fatti le dimensioni equivalgono a circa un quarto della grandezza dello Shuttle in via di pensionamento. Ad accomunarlo allo Shuttle c’è anche il fatto che decolla spinto da un razzo e torna sulla terra planando come un aliante. Ma ciò che conta è tutt’altro: la capacità di volare senza pilota per un massimo di 270 giorni nello spazio potendo svolgere qualsiasi tipo di missione militare, dai test di nuove tecnologie all’osservazione di intelligence fino all’uso di armi - come ad esempio i laser - capaci di distruggere i missili intercontinentali quando escono dall’atmosfera.
Era stato il presidente Ronald Reagan, con il programma «Strategic Defense Initiative» nel 1984, a ipotizzare il posizionamento di laser nello spazio per creare una barriera dal cielo capace di bloccare una possibile pioggia di missili intercontinentali sovietici e, 26 anni dopo, a renderla possibile sono stati gli scienziati del «Defense Advanced Research Project Agency» (Darpa) consegnando al capo del Pentagono Robert Gates la versione spaziale dei droni senza pilota impiegati oramai in gran numero dall’Air Force. L’X-37B era stato in origine immaginato come una produzione della Nasa per accompagnare l’esplorazione del Sistema Solare ma la decisione dell’amministrazione Obama di assegnarlo ad un’unità segreta della Us Air Force conferma quanto trapelato già in occasione della pubblicazione della «Nuclear Posture Review» sulla strategia nucleare: la Casa Bianca ha deciso di accelerare la creazione di un arsenale di nuove armi non atomiche e altamente tecnologiche, capaci di prolungare nel XXI secolo la superiorità militare Usa.
Lo scorso febbraio l’Us Air Force ha testato con successo proprio il laser capace di abbattere missili: si tratta dell’«Airborne Laser Testbed» che, montato sul naso di un Boeing 747, si è dimostrato in grado di distruggere vettori a breve o media gittata. E’ su questa base che si rende ora possibile iniziare a sperimentare un simile laser sull’aereorobot spaziale anche se i portavoci militari negano l’esistenza di progetti mirati a portare armi nel cosmo. Gli altri due tasselli dell’avveniristico arsenale convenzionale a cui sta lavorando l’amministrazione americana sono aerei e missili capaci di portare sull’obiettivo testate ad alto potenziale percorrendo lunghe distanze a grandi velocità. Negli ambienti militari c’è chi sostiene che i missili destinati a mettere a segno il «Prompt Global Strike» (attacco globale immediato) sono stati progettati partendo dai prototipi dei razzi V-1 e V-2 con cui l’esercito tedesco bombardò Londra nell’ultima fase della Seconda Guerra Mondiale.
L’aereo ipersonico sul quale si sta lavorando prevede invece la possibilità di portare una testata di oltre 5 mila kg a 9 mila miglia nautiche di distanza entro un arco di tempo inferiore ai 120 minuti. Ciò che accomuna l’X37B, i missili del «Prompt Global Strike», l’aereo ipersonico e il laser antibalistico è la volontà di possedere armamenti in grado di neutralizzare velocemente minacce in arrivo verso il territorio degli Stati Uniti: che si tratti di un missile intercontinentale sulla rampa di lancio, o già in viaggio, andrà a infrangersi contro uno Scudo non basato sul territorio di altre nazioni ma nello spazio, in cielo o in basi militari Usa. Tutto ciò senza ricorrere ad armi nucleari, proprio come vuole arrivare a fare il presidente Barack Obama. Se si alza il velo su questi segreti è a seguito del lancio dell’aereorobot da Cape Canaveral. Il Pentagono fa fatica a limitare l’impatto del test: «Ciò che vogliamo enfatizzare ora è il veicolo e non cosa potrà fare in futuro» si limita a commentare Gary Payton, sottosegretario per i programmi spaziali dell’Aviazione, smentendo «ogni ipotesi di militarizzazione dello spazio».
Ma per Joan Johnson-Freese, capo del programma di sicurezza nazionale al Collegio di Guerra della Us Navy a Newport, siamo ad un punto di svolta perché «se il test avrà successo l’Air Force comincerà a pensare come adoperare» il drone spaziale. A Mosca non sfugge quanto sta avvenendo. Il generale Oleg Ostapenko, capo delle forze spaziali russe, si è affrettato a precisare che «noi non progettiamo armamenti nel cosmo», ricordando che il Trattato sullo Spazio Esterno del 1967 e lo Start del 1979 proibiscono di posizionare nello spazio «armi di distruzione di massa». Nel 2008 Mosca e Pechino suggerirono di firmare un nuovo accordo per estendere il bando a «ogni tipo di arma» ma Washington si oppose e difficilmente ora sarà d’accordo. Prompt Global Strike E’ un’arma convenzionale capace di colpire ovunque nel mondo con una testata di enorme potenziale, lanciata a velocità altissima e con precisione chirurgica verso obiettivi come Osama bin Laden o un missile nordcoreano in fase di decollo.
Avrà la potenza distruttrice di un’arma nucleare senza esserlo. Il bombardiere laser A metà febbraio l’Agenzia missilistica del Pentagono ha testato con successo l’«Airborne Laser Testbed» montato sul naso di un Boeing 747. Il laser chimico ha agganciato e distrutto un missile in fase di lancio. Il laser potrà essere usato per eliminare missili a medio e corto raggio lanciati da terra o da navi. L’utilizzo pratico non è tuttavia imminente. L’aereo ipersonico Il veicolo ipersonico tecnologico Htv-2 è stato progettato per portare un carico di 5.443 kg a 9 mila miglia nautiche di distanza (in pratica l’Oceano Pacifico) in meno di 2 ore. E’ la versione più avanzata dei bombardieri strategici. I primi test dovrebbero essere imminenti alla base californiana militare di Vandenberg.
tratto da
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... 8&sezione=
24/04/2010, 19:46


MAH!
![Compiaciuto [8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif)
È un aereorobot che viaggia nello spazio l’arma segreta dell’amministrazione Obama:
a lungo protetta dal più stretto riserbo, la navetta X-37B si è svelata decollando dalla rampa di Cape Canaveral in Florida in quello che ad alcuni esperti appare come il primo passo verso la militarizzazione dello spazio. L’X-37B è un veivolo di dimensioni ridotte: 2,9 metri di altezza, 8,9 di lunghezza e un’apertura alare di 4,5 metri per un peso complessivo di 4990 kg. A conti fatti le dimensioni equivalgono a circa un quarto della grandezza dello Shuttle in via di pensionamento. Ad accomunarlo allo Shuttle c’è anche il fatto che decolla spinto da un razzo e torna sulla terra planando come un aliante. Ma ciò che conta è tutt’altro: la capacità di volare senza pilota per un massimo di 270 giorni nello spazio potendo svolgere qualsiasi tipo di missione militare, dai test di nuove tecnologie all’osservazione di intelligence fino all’uso di armi - come ad esempio i laser - capaci di distruggere i missili intercontinentali quando escono dall’atmosfera.
Era stato il presidente Ronald Reagan, con il programma «Strategic Defense Initiative» nel 1984, a ipotizzare il posizionamento di laser nello spazio per creare una barriera dal cielo capace di bloccare una possibile pioggia di missili intercontinentali sovietici e, 26 anni dopo, a renderla possibile sono stati gli scienziati del «Defense Advanced Research Project Agency» (Darpa) consegnando al capo del Pentagono Robert Gates la versione spaziale dei droni senza pilota impiegati oramai in gran numero dall’Air Force. L’X-37B era stato in origine immaginato come una produzione della Nasa per accompagnare l’esplorazione del Sistema Solare ma la decisione dell’amministrazione Obama di assegnarlo ad un’unità segreta della Us Air Force conferma quanto trapelato già in occasione della pubblicazione della «Nuclear Posture Review» sulla strategia nucleare: la Casa Bianca ha deciso di accelerare la creazione di un arsenale di nuove armi non atomiche e altamente tecnologiche, capaci di prolungare nel XXI secolo la superiorità militare Usa.
Lo scorso febbraio l’Us Air Force ha testato con successo proprio il laser capace di abbattere missili: si tratta dell’«Airborne Laser Testbed» che, montato sul naso di un Boeing 747, si è dimostrato in grado di distruggere vettori a breve o media gittata. E’ su questa base che si rende ora possibile iniziare a sperimentare un simile laser sull’aereorobot spaziale anche se i portavoci militari negano l’esistenza di progetti mirati a portare armi nel cosmo. Gli altri due tasselli dell’avveniristico arsenale convenzionale a cui sta lavorando l’amministrazione americana sono aerei e missili capaci di portare sull’obiettivo testate ad alto potenziale percorrendo lunghe distanze a grandi velocità. Negli ambienti militari c’è chi sostiene che i missili destinati a mettere a segno il «Prompt Global Strike» (attacco globale immediato) sono stati progettati partendo dai prototipi dei razzi V-1 e V-2 con cui l’esercito tedesco bombardò Londra nell’ultima fase della Seconda Guerra Mondiale.
L’aereo ipersonico sul quale si sta lavorando prevede invece la possibilità di portare una testata di oltre 5 mila kg a 9 mila miglia nautiche di distanza entro un arco di tempo inferiore ai 120 minuti. Ciò che accomuna l’X37B, i missili del «Prompt Global Strike», l’aereo ipersonico e il laser antibalistico è la volontà di possedere armamenti in grado di neutralizzare velocemente minacce in arrivo verso il territorio degli Stati Uniti: che si tratti di un missile intercontinentale sulla rampa di lancio, o già in viaggio, andrà a infrangersi contro uno Scudo non basato sul territorio di altre nazioni ma nello spazio, in cielo o in basi militari Usa. Tutto ciò senza ricorrere ad armi nucleari, proprio come vuole arrivare a fare il presidente Barack Obama. Se si alza il velo su questi segreti è a seguito del lancio dell’aereorobot da Cape Canaveral. Il Pentagono fa fatica a limitare l’impatto del test: «Ciò che vogliamo enfatizzare ora è il veicolo e non cosa potrà fare in futuro» si limita a commentare Gary Payton, sottosegretario per i programmi spaziali dell’Aviazione, smentendo «ogni ipotesi di militarizzazione dello spazio».
Ma per Joan Johnson-Freese, capo del programma di sicurezza nazionale al Collegio di Guerra della Us Navy a Newport, siamo ad un punto di svolta perché «se il test avrà successo l’Air Force comincerà a pensare come adoperare» il drone spaziale. A Mosca non sfugge quanto sta avvenendo. Il generale Oleg Ostapenko, capo delle forze spaziali russe, si è affrettato a precisare che «noi non progettiamo armamenti nel cosmo», ricordando che il Trattato sullo Spazio Esterno del 1967 e lo Start del 1979 proibiscono di posizionare nello spazio «armi di distruzione di massa». Nel 2008 Mosca e Pechino suggerirono di firmare un nuovo accordo per estendere il bando a «ogni tipo di arma» ma Washington si oppose e difficilmente ora sarà d’accordo. Prompt Global Strike E’ un’arma convenzionale capace di colpire ovunque nel mondo con una testata di enorme potenziale, lanciata a velocità altissima e con precisione chirurgica verso obiettivi come Osama bin Laden o un missile nordcoreano in fase di decollo.
Avrà la potenza distruttrice di un’arma nucleare senza esserlo. Il bombardiere laser A metà febbraio l’Agenzia missilistica del Pentagono ha testato con successo l’«Airborne Laser Testbed» montato sul naso di un Boeing 747. Il laser chimico ha agganciato e distrutto un missile in fase di lancio. Il laser potrà essere usato per eliminare missili a medio e corto raggio lanciati da terra o da navi. L’utilizzo pratico non è tuttavia imminente. L’aereo ipersonico Il veicolo ipersonico tecnologico Htv-2 è stato progettato per portare un carico di 5.443 kg a 9 mila miglia nautiche di distanza (in pratica l’Oceano Pacifico) in meno di 2 ore. E’ la versione più avanzata dei bombardieri strategici. I primi test dovrebbero essere imminenti alla base californiana militare di Vandenberg.
Lastampa.it
http://www.ufoonline.it/2010/04/24/obam ... ale-x-37b/
Ultima modifica di
Ufologo 555 il 24/04/2010, 20:03, modificato 1 volta in totale.
25/04/2010, 07:43
La cosa più interessante da rilevare è come questa navetta-drone sia già stata destinata ad una "unità segreta della Air Force".
Il che significa, ai militari. E' difficile quindi credere che non costituisca un primo passo nella militarizzazione dello spazio, anche se per via del trattato sono costretti a negarlo.
Almeno fino a che non saranno pienamente operativi, e allora non solo sarà evidente, ma sarà anche troppo tardi per le altre potenze.
Vorrei sottolineare quello che all' inizio, ad un occhio distratto, potrebbe sembrare un particolare: il fatto che il Trattato proibisca le "armi di distruzione di massa", ma quando Russia e Cina - le principali potenze avversarie degli USA - hanno proposto di allargare il divieto a "ogni tipo di arma", l' amministrazione americana si è rifiutata di firmare un simile accordo, quasi avesse una riserva mentale a proposito....
Ora che dispone pure di un veicolo capace di fungere da trasporto militare orbitale, si passa dalla possibilità teorica a quella pratica.
Un importante passo in più verso quello che i militari chiamano "Dominio dell' Intero Spettro" - terra, mare, cielo, spazio - il Sacro Graal del Pentagono.
Adesso bisognerà seguire con attenzione gli sviluppi non solo dal versante americano, ma anche la relativa reazione delle potenze rivali.
Saluti,
Aztlan
25/04/2010, 19:14
da sottolineare come la russia consideri questa nuova arma in effetti cerca di considerarla come propria arma nucleare in quanto vuole negoziare nell'accordo x la riduzione delle testate nucleare anke questo nuovo ordigno
26/04/2010, 22:52
E col cavolo che lo otterrà!
Gli Americani avranno investito milioni di dollari in quella navetta, non penso proprio si facciano fermare dai Russi! Oltrettutto, non dalla Russia di oggi....
Guardate che la Russia ha perso molto del suo potere, ormai è una non-potenza, conta solo per il suo peso.... energetico nei bilanci esteri. Come l' Arabia.
Se non è riuscita a fermare l' America prima, figurarsi ora che mendica l' elemosina della UE.... e sta probabilmente per subire lo SDI.
Saluti,
Aztlan
27/04/2010, 10:40
sara'come tu dici cmq la russia ha messo nel contesto di un negoziato nucleare anke questo argomento non e'detto che lo ottenga(sai provare non costa nulla)anke se obama ha sempre parlato di cooperazione globale
di problemi da risolvere con il dialogo quindi quersto rilievo russo ha un sua logica,bisogna vedere se pesera'piu' il suo volere o il peso dei militari
28/04/2010, 03:28
Hai perfettamente ragione, il discorso è sul tavolo, intendevo solo che la risposta finale dell' America non sarà troppo diversa da quella data finora. IMHO.
Obama non avrebbe stanziato milioni se non miliardi di dollari, in un momento di crisi economica come questo, per un progetto che intende abbandonare.
Se ha stanziato quei fondi e dato il suo assenso al programma, evidentemente è in sintonia con questo progetto.
Personalmente dubito che la strategia di Obama debba essere per forza diametralmente opposta a quella dei militari: se non fosse stato d' accordo con questo progetto, lo avrebbe fatto finire ancor prima di nascere semplicemente negando i fondi e destinandoli ad altro - e avrebbe solo l' imbarazzo della scelta.
Del resto, non sta scritto da nessuna parte che Obama debba essere la Nemesi dei militari: questa è l' illusione nutrita nel periodo post-Bush.
La guerra fortemente voluta dall' ala neo-con del governo Bush, furono eseguite dai militari in quanto ordini, ma spesso non condivise.
In realtà, se leggiamo attentamente la storia recente, ai tempi della precedente amministrazione, i vertici militari non erano entusiasti della politica di Bush.
L' intero Pentagono fu decapitato e sostituito da ufficiali in linea con Rumsfeld, e simile fine toccò alla CIA - ricordiamo il caso del Direttore.
Rumsfeld ebbe persino l' ardire di voler scrivere una nuova "dottrina" militare, come si dice in gergo l' insieme di regole di ingaggio e la visione del tipo di conflitto, che fallì miseramente.
La chiamava, se ricordo bene, la "guerra leggera": l' invasione di un intero Paese per lui poteva essere eseguita come un blitz, sia in termini di rapidità che di ridotto numero di unità e mezzi impiegati.
Ovviamente ricordiamo tutti come è andata a finire.
Intere regioni del Paese divennero sacche di resistenza dei fedeli al vecchio regime, la città di Falluja vide l' impiego di armi proibite - un bel paradosso vista la ragione per cui la guerra era stata lanciata - e dopo 5 anni la situazione è tutt' altro che stabile, col governo assediato dai terroristi.
I vertici militari che erano contrari alla guerra avevano visto giusto: occupare militarmente non uno ma due Paesi insieme non è cosa da prendere alla... leggera.
Gli errori ed orrori dell' Amministrazione Bush furono tali che il popolo americano non si fidà di eleggere il successore di Bush nel partito, ma preferìil candidato democratico, portando per la prima volta un uomo di colore al seggio di Presidente degli Stati Uniti, etc etc.
E da allora il mito di "Obama il non-violento" si è propagato, più che altro perchè rappresentava la speranza di un popolo che ne aveva abbastanza di lutti, ma a discapito delle attese, il primo atto di Obama NON fu il ritiro immediato di tutte le truppe dall' Iraq e Afghanistan, bensì un lunghissimo tentennamento in cui rimase lo status quo.
Consapevole che il ritiro getterebbe due Paesi mediorientali nel caos, con forte rischio di instaurazione di regimi autoritari e anti-americani, insomma un pericolo per la sicurezza nazionale, ma ben consapevole anche che un invio di altre truppe sarebbe stato oltremodo impopolare, Obama rispose "Ni" per mesi ai militari, fondamentalmente non-decidendo.
E così mentre gli uomini sul campo lamentavano sempre più la scarsità di mezzi per proteggersi, poichè non venivano più rimpiazzati quelli distrutti, il Presidente rimandava all' infinito la questione, lasciando di fatto quegli uomini al loro destino, non volendo nè riportarli a casa nè aiutarli con rinforzi.
Io penso che dopo tutto questo, e dopo la riproposizione del progetto dello Scudo Spaziale, e dopo lo stanziamento di milioni di dollari per lo sviluppo di una navetta spaziale destinata all' Air Force come mezzo strategico, e la decisione di intraprendere lo sviluppo di nuove armi altamente tecnologiche per garantire la superiorità militare americana nel XXI secolo, la sua reputazione di "pacifista" va un pò a farsi friggere.
O almeno dovrebbe a rigor di logica, peccato che alla gente piaccia continuare a illudersi, e a credere alla propaganda.
Io non sono un avversario di Obama, anzi molte cose che ha fatto mi piacciono, ma semplicemente rilevo che il "mito" che si è costruito su di lui è oltremodo esagerato e spesso privo di fondamento, contraddetto dalle sue stesse scelte politiche.
Scusate il lunghissimo OT, ma volevo chiarire due cosette e togliermi dei sassolini dalle scarpe.
Per quanto riguarda la cosa in questione, ho già espresso la mia opinione.
Credo proprio che la navetta-bombardiere strategico verrà usata eccome, alla faccia dei Russi.
Saluti,
Aztlan
29/04/2010, 01:19
ciao aztlan probabilmente i militari non erano d'accordo su soluzioni di tipo come tu scrivi leggero,in quanto soluzioni di tale genere ha grandi possibilita' di intoppi imprevisti,magari erano d'accordo su soluzioni piu'massice,in effetti devi convenire che x un'azione militare massiccia puo'avere maggiore possibilita' di riuscita(da considerare che con azioni militari proporzionate alla potenza avversaria hanno avuto qualche intoppo)
Ultima modifica di
ubatuba il 29/04/2010, 01:20, modificato 1 volta in totale.
29/04/2010, 07:42
Può darsi che sia così, di sicuro i vertici militari non erano affatto favorevoli alla politica di Bush e Rumsfeld, tanto che furono rimpiazzati.
Questo per portare avanti una certa strategia, di cui si sono visti i risultati....
Ora con il cambio dell' Amministrazione, non so chi ci sia al Pentagono, a livello di alti ufficiali. E quale sia la loro visione strategica, anche se si comincia a capire....
Staremo a vedere.
Saluti,
Aztlan
29/04/2010, 10:54
Aztlan ha scritto:
Può darsi che sia così, di sicuro i vertici militari non erano affatto favorevoli alla politica di Bush e Rumsfeld, tanto che furono rimpiazzati.
Questo per portare avanti una certa strategia, di cui si sono visti i risultati....
Ora con il cambio dell' Amministrazione, non so chi ci sia al Pentagono, a livello di alti ufficiali. E quale sia la loro visione strategica, anche se si comincia a capire....
Staremo a vedere.
Saluti,
Aztlan
ciao aztlan come capo del pentagono e'le stesso dell'amministrazione precedente cioe' gates in effetti ha cambiato strategia avendo l'appoggio dei militari passando dal "leggero"(della dottrina rumsfeld) al massiccio basta vedere l'aumento delle truppe in afganistan tanto x fare un esempio
29/04/2010, 13:07
A quanto pare si è adeguato alle esigenze politiche del momento.... questi del Pentagono assomogliano sempre più a politici che non a militari.
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
Del resto in America da un certo livello in sù le alte gerarchie militari hanno sempre avuto una propria tendenza a politicizzarsi.
Spesso ex militari in carriera si sono candidati o sono divenuti Presidenti o esponenti di spicco dell' Amministrazione, da Eisenhower a Colin Powell.
Comunque tornando a bomba visto che stiamo in OT da un pezzo, bisogna vedere se i Russi non svilupperanno contromisure per la X-37 B.
Saluti,
Aztlan
29/04/2010, 23:57
ciao aztlan con ogni probabilita' i russi svilupperanno contromisure,essendo questo drone parte delle guerre stellari,avevano sempre sostenuto che con lo sviluppo di questo nuovo tipo di armamento,avrebbero analizzato adeguate contromisure
30/04/2010, 08:06
Sì infatti sarebbe interessante sapere quali misure adotteranno, considerando che la Russia non dispone certo degli stessi mezzi della NASA.
Dubito che svilupperanno una navetta similare rivale, non hanno abbastanza esperienza nel campo. Non è una notizia che sono stati superati dagli USA.
Ricordiamo che mentre la navetta standard russa è ancora la vecchissima Soyuz sovietica, gli Americani hanno creato lo Space Shuttle e una serie di navette derivate da questa esperienza, ultima delle quali la X-37 B.
Per cui credo che le contromisure russe saranno più passive che attive, come un sistema difensivo e/o armi destinate ad abbattere le navette, ma non credo che potranno disporre di navette eguali, almeno non nell' immediato e con queste premesse finanziarie.
Sono proprio curioso.
Staremo a vedere.
Saluti,
Aztlan
01/05/2010, 00:57
ciao aztlan sono perfettamente d'accordo con te i russi dovrebbero sviluppare armi x cercare di abbattere simili veicoli,in questo non sono inferriori a nessuno,basti pensare come abbatterono l'u2 che era consoderato invulnerabile,anke se nel 1960,ma e' anke il modo x contenere i costi,cmq a quanto letto stanno sviluppando nuovi tipi di missili balistici,nel tentativo di controbilanciare le nuove armi spaziali
01/05/2010, 11:07
Air Force Falcon: sparisce l’aereo ipersonico
(maggio 1, 2010 centroufologicotaranto )

Dopo avervi parlato del misterioso mezzo volante senza passeggeri umani simile a un piccolo Shuttle chiamato X37-B, la Air Force statunitense ha testao un altro speciale e forse ancora più interessante mezzo chiamato Falcon Hypersonic Technology Vehicle 2.
Si tratta di un aereo ipersonico capace di coprire distanze incredibili in pochissimo tempo, del tipo 6000 km in appena 40 minuti. Purtroppo però il volo di prova è finito decisamente male, l’esatto contrario delle stime della vigilia.
Falcon è parte del progetto Aurora e integra una serie di tecnologie e di servizi segreti, può superare la barriera dei Mach 6 spingendosi addirittura fino a Mach 15 e Mach 20. Parte del progetto è anche la progettazioni di missili che colpirebbero soggetti proprio a velocità Mach 5, anche a raggio intercontinentale.
Falcon Hypersonic Technology Vehicle 2 della DARPA nasce dunque come aereo senza pilota destinato alla sicurezza internazionale, lanciato da un razzo che poi plana nell’atmosfera terrestre sfruttando la spinta iniziale e la naturale discesa per sfondare barriere di velocità prima impensabili. Il razzo vettore usato è un Minotaur 4-Lite che lo porta a svariate decine di km di altezza poi Falcon si sgancia e plana a 20.000 km/h. In mezzora è andato dalla Vanderberg Air Force Base fino all’atollo di Kwajalein, percorrendo 6000 km
Peccato che a test concluso il Falcon si sia disintegrato in mare aperto non lasciando traccia di sé nemmeno come detriti e la stessa DARPA pare abbia gettato la spugna per il recupero. I contatti radio sono scomparsi 9 minuti dopo il distacco dal razzo.
Fonte:
http://www.tecnocino.it/articolo/air-fo ... ico/19657/
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