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Variazione delle leggi della Fisica nell'Universo

13/09/2010, 14:27

Le leggi della Fisica potrebbero variare nell'Universo

Immagine

Illustrazione della variazione della costante di struttura fine secondo i dati ottenuti dai telescopi Keck, nelle Hawaii, e VLT, in Cile - Credit: Julian Berengut, UNSW

di Corrado Ruscica

Fonte:
http://astronomicamentis.blogosfere.it/ ... .html#more

Le costanti della Natura potrebbero non essere costanti. E' quanto emerso da uno studio recente condotto da un gruppo di astrofisici australiani e inglesi. I loro risultati implicano che la costante di struttura fine assumerebbe valori diversi in diverse regioni del nostro Universo.
"Le implicazioni sono profonde. Se le leggi della fisica hanno una validità locale ciò vorrebbe dire che alcune parti dell'Universo sono adatte per lo sviluppo della vita, come noi la conosciamo, e altre no", spiega John Webb dell'University of New South Wales. La variazione della costante di struttura fine, che indica l'intensità dell'elettromagnetismo, sono comunque piccolissime, una parte su centomila, ma è possibile che esistano variazioni maggiori al di là dell'orizzonte osservabile del nostro Universo.

Le costanti fondamentali giocano un ruolo cruciale per le nostre attuali teorie fisiche. Se è vero che effettivamente esse variano allora avremo bisogno di capire ancora più in dettaglio le leggi della Natura.


Articolo scientifico
http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/100 ... 3907v1.pdf

Fonte:
http://astronomicamentis.blogosfere.it/ ... .html#more

Vedi anche:
http://www.altrogiornale.org/_/content/ ... ontent.313

13/09/2010, 14:46

MA perchè queste notizie mi fanno così felice?
[:D]

13/09/2010, 14:58

Blissenobiarella ha scritto:

MA perchè queste notizie mi fanno così felice?
[:D]



ahahahaha....... sapessi a me.... [:D]

13/09/2010, 15:09

(Il ridimensionamento degli ... scienziati) [;)]

13/09/2010, 15:09

Messaggio di Thethirdeye

La variazione della costante di struttura fine, che indica l'intensità dell'elettromagnetismo, sono comunque piccolissime, una parte su centomila..


Il "problema" è che le leggi della fisica nostre sono delle mere approssimazioni.. ma questo è risaputo! E non potrebbe essere altrimenti.

In questo preciso istante non mi viene in mente un esempio migliore... ma immaginate di avere un contenitore pieno di palline di diverso colore.
L'osservatore NON sa che in quel contenitore ci sono delle palline.. è piuttosto in grado di vedere soltanto il colore della sua superficie.

Scuotendo il contenitore le palline più grandi (che per convenzione diciamo essere rosse) tenderanno a rimanere in superficie.. in questo modo l'osservatore noterà un "pavimento" rosso.

L'osservatore ripete l'esperimento migliaia di volte, e alla fine arriva ad una conclusione... scuotendo questo contenitore ottengo un pavimento dal colore rosso.
E' nata una legge fisica (lasciatemi passare l'assurdità dell'esempio). Ma l'osservatore non ha la minima idea che il colore è dovuto alla grandezza delle palline e che di queste ce ne sono tantissime di colore diverso.

Risulta, dunque, che alcune volte il pavimento non è di un rosso acceso. Altre volte presenta macchie di altro colore, etc.
Tutto ciò avviene, chiaramente, perché l'osservatore fino ad oggi è stato in grado solo di osservare le conseguenze delle sue azioni, non perché queste avvengano.

Tutte le nostre operazioni fisiche sono dotate di una certa approssimazione.
Ad esempio è risaputo che i calcoli quantistici siano notevolmente più precisi di quelli riguardanti il macrocosmo (e non è difficile, logicamente, capire il motivo).

In altre zone dell'universo, non necessariamente remote, le cause che determinano, ad esempio, la costante di gravitazione presente nel nostro sistema solare potrebbero essere leggermente diverse. Il problema è che noi non abbiamo la minima idea di come sia strutturata la gravità, e dunque queste ci risultano in tutto e per tutto delle "anomalie".

Certo.. è comunque un sollievo sapere che in questo caso l'approssimazione (e cito l'articolo postato da TTE) sia errata solo di una parte su centomila. [:)]

Ufologo 555 ha scritto:

(Il ridimensionamento degli ... scienziati) [;)]


Senza di loro non saresti in grado di conoscere né le leggi fisiche, né il fatto che queste subiscano delle minuscole variazioni. [:p]

P.S. 2di7 aveva già postato questo articolo (da fonte diversa) qui: http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=7831 [;)]
Ultima modifica di Lawliet il 13/09/2010, 15:15, modificato 1 volta in totale.

13/09/2010, 15:29

Un ' esempio calzante Law.
Certamente c'è scienza e scienza e ci sono scienziati e scienziati. LA scienza quando è ricerca, apertura al nuovo, indagine e scoperta, è una risorsa preziosa di cui assolutamente non possiamo fare a meno.
La polemica deve essere contro la corruzione di tale risorsa, quando questa rischia di essere trasformata in mero dogmatismo sterile e rinchiso in un sistema di potere che di questo dogmatismo si serve per potere rimanere tale.
In quest'ottica quest'articolo mi piace: senza rinnegare nulla di quella che è la nostra esperienza scientifica, la relativizza, subordinandola ad un concetto di località, che apre lo spazio a nuove possibilità...

13/09/2010, 16:34

Chiedete a 100 cosmologi, in forma amichevole, come credano sia nato l'universo in dettaglio.. otterrete 100 risposte diverse.
Fate chiedere agli stessi cosmologi, da parte dei loro studenti, e quindi in forma ufficiale, come sia nato l'universo. Vi daranno tutti la stessa risposta.

Credo non sia necessario aggiungere altro. [:)]

La scienza (intesa questa volta come insieme di studiosi) necessita* di abbracciare una tesi a favore di un'altra a seconda della sua corroborazione anche qualora questa sia in parte errata.. e qui vi rimando ad una lettura su Popper.
In realtà, tuttavia, ogni suo componente la pensa in modo diverso, e tenta "segretamente" di avvalorare la propria opinione. E' così che procede la conoscenza.

* Con i se e con i ma non si potrebbe insegnare nulla.
Immaginate una lezione del genere sulla struttura reale dell'atomo in un'aula universitaria dell'800. Tizio pensa che l'atomo riproponga la struttura planetaria ed in effetti gli elettroni sembrano ruotare attorno all'atomo, eppure Caio afferma che... e Pincopallino invece.. ma c'è anche Tale che dice.. etc.
La formazione dello "scienziato" presuppone, tra le tante cose, che questo riesca mediante il proprio percorso di studi a discernere una conoscenza CERTA (la spinta di Archimede?) da una parziale (Big Bang?) a seconda delle prove che vengano messe sul tavolo.. nonostante esse vengano proposte sostanzialmente alla stessa maniera.

Purtroppo è difficile per chi non può presiedere a dibattiti scientifici capire quanta discordanza ci sia realmente in questo settore. Dal di fuori sembra di sbattere contro un "muro di saccenza". [:)]
Ultima modifica di Lawliet il 13/09/2010, 16:45, modificato 1 volta in totale.
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