Mi ricordo che nell'ormai non vicino 1992 a Rieti si parlava di far partire la produzione di macchine alimentate ad aria compressa, poi non se ne fece più nulla.
Dal punto di vista energetico non mi sembra un granché, occorre comunque consumare energia per comprimere l'aria. In pratica di notte, nel garage di casa propria, si dovrebbe comprimere l'aria che poi di giorno l'auto rilascia. L'altro svantaggio è che una macchina di questo tipo pone comunque diversi problemi di sicurezza, dovuti all'alta pressione presente nelle bombole. I vantaggi stanno nell'assenza di pile, quindi niente problemi legati allo smaltimento, e nel tenere sotto controllo l'inquinamento: niente gas di scarico inquinanti per le strade. Però l'inquinamento ci sarebbe sempre, in quanto attualmente servirebbe bruciare più carbone o petrolio per produrre l'energia elettrica necessaria a comprimere l'aria di tutte le auto italiane. Solamente che sarebbe un inquinamento localizzato a livello di centrali elettriche e quindi più facilmente controllabile e gestibile.
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quisquis il 29/01/2012, 09:49, modificato 1 volta in totale.