Sottotitolo: Aumentano i ghiacci dei poli, scendono le temperature.
L' inverno sta finendo ed è tempo di bilanci climatici. Tra due settimane, esatte da oggi, inizierà una primavera poco tranquillizzante per i sostenitori del surriscaldamento globale. Nonostante la grande quantità di neve caduta fin dall 'autunno, in realtà nell' emisfero nord del pianeta non ha fatto gran freddo. Eppure, la maggior estensione dei ghiacci, nei due poli, è un dato di fatto. Il modello di global warning creato dalle attività umane è in crisi. Ha finito con il sollevare grandi discussioni soprattutto l' evidenza di un Polo Nord piu bianco e meno azzurro, i cui ghiacci hanno sorprendentemente smesso di decrescere e anzi hanno per la prima volta dal 1978 recuperato postazioni. Il 1978 è un fondamentale anno di riferimanto perchè è dagli anni 70 che hanno iniziato le misurazioni satellitari, le piu certe e precise. Il pensiero diffuso è che per effetto dei gas serra emanati dalle attività umane i ghiacci si stiano sciogliendo e continueranno inesorabilmente a diminuire. Batta un colpo chi non l' ha sentito dire un milione di volte. Invece al Polo Sud i ghiacci sono costantemente aumentati e el Polo Nord si assiste ad una ripresa, anche se ancora ben al di sotto dalla linea meridiana 1978-2000. Parallelamente le temperature medie globali hanno smesso di aumentare da qualche anno. Il meteorologo Guido Guidi, dal sito
http://www.climatemonitor.it/ apre gli occhi sul catastrofismo climatico. L' aumento o la diminuzione dei ghiacci artici potrebbero essere dovute semplicemente alle anomalie del vento o della pressione atmosferica sull' area polare. é un ipotesi di un team di ricercatori della Nasa. Pare influiscano anche le variazioni dalla temperatura di superficie degli oceani- legate a oscillazioni cicliche di lungo periodo- con la quantità di ghiaccio presente alle alte latitudini. I grandisostenitori del surriscaldamento globale iniziano ad entrare in crisi. Con qualche imbarazzo, illustri sostenitori ne parlano apertamente. Isaac Held, della Noaa ( National Oceanic and Atmospheric Administation ), l' agenzia federale Usa che segue le condizioni degli oceani e dell' atmosfera, in un articolo apparso su Discovery News intitolato "Uno studio rileva che il riscaldamento potrebbe essere in attesa", scrive: " E' possibile che l' ultima parte del recente e rapido riscaldamento che ha coinvolto il pianeta dal 1970 è stato causato da una variazione naturale e imprevista del clima. Tuttavia, in generale,per spiegare i fenomeni in controtendenza, si sotiene ancora che anche i raffreddamenti, le piovosità, lesuper nevicate erano"previsti" dal modello di global warning. Insomma, se fa freddo o nevica tanto trattasi di normale variabilità, se fà caldo trattasi di global warning.
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