Allora,ottemperando alle regole ,spiego agli utenti che questo topic è dedicato al problema dei quasars
MA ANCHE AL CONSERVATORISMO DELL'AMBIENTE SCIENTIFICO UFFICIALE,denunciato ,nell'articolo che vi propongo,da un noto astrofisico.
Ecco il passaggio chiave:
Sono trascorsi esattamente cinquant'anni fa da quando è stata stabilita per la prima volta la distanza di un quasar, le potentissime sorgenti radio che emettono un'energia equivalente a quella di migliaia di galassie in base a meccanismi che sono ancora decisamente oscuri. A fare il punto su quanto oggi si sa su questi enigmatici corpi celesti è un articolo pubblicato su “Nature” in cui Robert Antonucci, docente di astrofisica all'Università della California a Santa Barbara, denuncia come negli ultimi trent'anni, a dispetto di un notevole aumento dei dati osservativi, vi sia stata una sostanziale mancanza di progressi nella comprensione dei quasar, anche a causa di un eccessivo “conservatorismo” teorico di tanti suoi colleghi.
COMMENTO MIO
Rileggete ancora una volta tutto il brano E DUE O TRE VOLTE LA FRASE FINALE.
Quindi....continuate leggendo tutto l'articolo:
http://www.lescienze.it/news/2013/03/14 ... i-1560936/Qui si parla di un astrofisico qualificato,di un lavoro su Nature e di quanto la psicologia
chiusa di certi studiosi impedisca ,di fatto,il progresso scientifico.
Qui si dimostra che l'astrofisica dovrebbe riconoscere
i propri limiti e le problematiche dei suoi modelli.
ciau
APPENDICE
L'articolo originale in inglese:
http://www.nature.com/nature/journal...l/495165a.html