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"Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2"

17/11/2016, 18:26

Scoperta italiana choc: "Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2"
Studio Niguarda-Statale Milano svela sequenza misteriosa e apre a nuove prospettive di cura

MEDICINA

http://www.adnkronos.com/salute/medicin ... xvKoJ.html

Pubblicato il: 17/11/2016 11:40

C'è del Dna 'alieno' nelle cellule cancerose di oltre la metà dei malati di leucemia mieloide acuta, una famiglia di tumori del sangue che solo in Italia fa registrare ogni anno 2 mila nuovi casi. La scoperta, di quelle probabilmente destinate a cambiare la storia della medicina oncoematologica, è tutta italiana - milanese - e appare oggi su 'Scientific Reports', rivista del gruppo Nature.

Uno studio che ha portato a conclusioni inedite e inaspettate. "Scioccanti" a detta degli stessi autori che nelle cellule neoplastiche del 56% dei pazienti analizzati, 125 adulti in trattamento all'ospedale Niguarda di Milano, si sono trovati davanti a un sorprendente intruso: "Una sequenza nucleotidica che non ha corrispondenza in nessuna delle sequenze umane finora conosciute", spiega all'AdnKronos Salute Roberto Cairoli, direttore dell'Ematologia dell'Asst meneghina, coordinatore del lavoro insieme ad Alessandro Beghini del Dipartimento di scienze della salute dell'università Statale del capoluogo lombardo.

"Non ci ho dormito la notte - confessa lo scienziato - Abbiamo sottoposto il lavoro il 1 giugno e la pubblicazione è arrivata oggi, dopo verifiche approfonditissime da parte di referee internazionali". La sequenza misteriosa 'abita' nel gene che codifica per una proteina chiamata WNT10B, sovraespressa nella cellula leucemica. Per capire "da dove viene, come ci arriva e chi ce la porta" si aprono "diverse ipotesi ancora tutte da esplorare", precisa Cairoli. Ma una delle piste da seguire è quella microbiologica: un virus o un batterio, di certo un organismo non umano.

Cairoli ripercorre la storia che ha portato al sorprendente risultato. "In un primo momento - racconta l'ematologo, responsabile della parte clinica del lavoro, diretto da Beghini per la parte accademica - abbiamo visto che le cellule leucemiche sovraesprimevano WNT10B". Già in uno studio di 4 anni fa, sempre a firma delle 2 équipe milanesi, si era osservato che la proliferazione cellulare incontrollata, tipica dei meccanismi tumorali, presentava un'iper-espressione della stessa proteina. "E siccome dietro una proteina c'è sempre un gene che la codifica - ricorda Cairoli - ci siamo focalizzati sulla corrispondente porzione di Dna".

In altre parole "siamo andati a ritroso - sottolineano Cairoli e Beghini - chiedendoci chi impartisse l'ordine in grado di attivare un loop autoproliferativo senza interruzione. Grazie a una serie di tecniche di biologia molecolare molto avanzate, usate solo in pochi centri a livello mondiale, siamo quindi riusciti a identificare una variante dell'oncogene WNT10B e lo abbiamo studiato". Un'opera 'certosina' che si è avvalsa del "prezioso contributo" di Francesca Lazzaroni, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di scienze della salute dell'università degli Studi di Milano, e di Luca Del Giacco, ricercatore del Dipartimento di bioscienze dell'ateneo.

Ed ecco spuntare "l'intruso": nell'area 'interruttore', cioè quella che regola l'accensione o lo spegnimento del gene, è stata individuata una sequenza di nucleotidi (i 'mattoni' che compongono il Dna) che sicuramente non è di origine umana. "In questo - puntualizzano i ricercatori - ha giocato un ruolo fondamentale anche l'uso di sequenziatori automatici diciamo un po' 'vintage'. E' stata la nostra fortuna, perché i macchinari di ultima generazione avrebbero scartato le sequenze non umane in automatico senza neppure analizzarle".

"Il confronto con tutti i database delle sequenze nucleotidiche umane non ha prodotto alcuna corrispondenza con la sequenza misteriosa riscontrata - prosegue Cairoli - Abbiamo dunque a che fare con una sequenza aliena inserita in un Dna umano". La scoperta è "importantissima", assicurano gli scienziati, pur non nascondendo "perplessità e qualche paura" per il lavoro ciclopico che si apre: "Negli anni a venire - evidenziano - servirà tutta una serie di approfondimenti per risalire alla specie a cui appartiene questa sequenza nucleotidica". Un 'corpo estraneo' in cerca di identikit, un 'oggetto non identificato' al quale va dato un nome.

La fase di matching, ossia di confronto con tutte le sequenze non umane note, sarà molto complessa e "richiederà necessariamente la collaborazione con enti di ricerca internazionali che mettano a disposizione banche di Dna non umano molto vaste". Un'impresa ancora più cruciale considerando un'altra correlazione trovata dal team meneghino: la stessa alterazione genetica si riscontra anche in alcune cellule di cancro del seno. In questo senso "le evidenze sono al momento meno approfondite", ma si tratta di un input di ricerca che potrebbe delineare "novità importanti" anche per il 'big killer in rosa'.

Nel frattempo, tra le corsie di Niguarda e i corridoi della Statale le ricadute della scoperta sul trattamento della leucemia mieloide acuta sono ritenute "promettenti": si è infatti identificato all'interno del gene WNT10B delle cellule leucemiche "un nuovo target per lo sviluppo di nuove, future terapie intelligenti a bersaglio molecolare". Per Cairoli "il sogno è impedire 'il matrimonio con l'alieno', ovvero fare in modo che la cellula sana non subisca la perturbazione di questa sequenza nucleotidica anomala". Oppure, se le 'nozze' avvengono, "cercare di limitarne il più possibile i danni".

Lo studio 'made in Milano' è un esempio vincente di ricerca italiana pubblica e indipendente. "Un lavoro completamente autofinanziato - tengono a dire da ospedale e ateneo - possibile anche grazie al sostegno del volontariato": dell'Associazione malattie del sangue di Milano - fondata e presieduta dalla storica primaria ematologa di Niguarda Enrica Morra, "mamma scientifica" di Cairoli che ne ha ereditato il timone alla guida del reparto - e dell'associazione Cho-Como Hematology and Oncology, fondata dallo stesso Cairoli nei suoi anni di primario all'ospedale Valduce.

Le leucemie mieloidi acute sono malattie con una prevalenza di casi maschile e un picco di insorgenza dopo i 60 anni. "Considerandole in tutti i tipi, in ogni fascia d'età - stima Cairoli - possiamo dire che oggi curiamo bene circa il 40-45% dei pazienti. Questo però vuol dire che, a seconda dell'età e del tipo di leucemia, ci sono malati con una probabilità di cura del 90-95% e altri con appena il 10-15% di chance". E' soprattutto per questi ultimi che si auspicano ulteriori progressi, in una branca della medicina - l'oncoematologia - che ha potuto vantare negli ultimi decenni successi fra i più grandi e insospettabili in passato.

A far sperare in un impatto positivo del nuovo lavoro c'è infine un ultimo elemento: "I pazienti che presentano la sequenza genetica aliena - conclude Cairoli - non sono quelli a prognosi migliore, né quelli in cui il tumore è secondario a chemio o a radioterapia". Potrebbero essere loro, i malati più 'difficili', a beneficiare maggiormente di questa scoperta al 100% tricolore.

Re: "Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2"

17/11/2016, 21:29

Titolo acchiappa views ( del giornalista ovviamente) . Sicuramente non si intende "alieno" nel senso di extraterrestre , ma extra-umano. In tal senso potrebbe essere attribuito ( a quanto leggo) ad un virus /batterio che modifica il dna

Re: "Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2"

18/11/2016, 05:49

Il DNA umano è,in parte alieno.

Ma la parte aliena non provoca malattie ed è ben integrata con il resto.

È questo DNA che ha accelerato l'evoluzione ,ma è anche questo stesso DNA che ha poi causato l'involuzione.

Questo non perché esso sia ,in qualche modo,letale,ma perché l'umanità NON HA RETTO tempi,ritmi e velocità di ascesa.

Gli alieni sono parassiti interessati alla salute della loro specie allevata .

La campagna salutista moderna è anche opera loro.

Ooooh,come dice il lux,un uomo che vive a lungo,sano ,privo di vizi....il nostro ideale.

I rettili non sono molto d'accordo ma,per qualche ragione sembrano sottomettersi,mentre i grigi....vigilano e...altro.

Io adoro gli uomini di mezzo,gli angeli di mezzo i diavoli di mezzo ,gli alieni di mezzo:

sono ibridi interessanti e sexy,a volte molto sexy.

buona ses... .

Re: "Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2"

18/11/2016, 14:42

Beh il termine alieno non è sinonimo di extraterrestre o di vita extraterrestre. Alieno, in italiano, vuol dire "estraneo a"

alieno
a·liè·no/
aggettivo e sostantivo maschile
1.
aggettivo
Che appartiene ad altri; non com., estraneo, fuor di proposito.
2.
aggettivo
Contrario, avverso: essere a. da una cosa, non esservi inclinato (essere a. dai compromessi); non essere a. dal credere, esservi propenso.


e quindi direi che il titolo ci sta tutto.

Sta poi a chi legge non associare le parole a concetti preconfezionati ma restare neutrali.

Ciò che invece mi colpisce e trovo del tutto senza senso è questo:

Ed ecco spuntare "l'intruso": nell'area 'interruttore', cioè quella che regola l'accensione o lo spegnimento del gene, è stata individuata una sequenza di nucleotidi (i 'mattoni' che compongono il Dna) che sicuramente non è di origine umana. "In questo - puntualizzano i ricercatori - ha giocato un ruolo fondamentale anche l'uso di sequenziatoti automatici diciamo un po' 'vintage'. E' stata la nostra fortuna, perché i macchinari di ultima generazione avrebbero scartato le sequenze non umane in automatico senza neppure analizzarle".


!!!!!!!

Ma perchè? In sostanza stanno scartando A PRIORI una delle principali cause e cioè l'attacco genetico che parassiti virus e batteri fanno DA SEMPRE al nostro organismo, al punto da vere intere sequenze di virus inglobati nel nostro DNA. Perchè scartano a priori questa ipotesi, addirittura ESCLUDENDOLA dalle analisi? E se anche gli altri tumori fossero causati da attacchi di tipo "genetico" come pare abbiano dimostrato con questo studio? In sostanza vorrebbe dire che hanno sbagliato tutto o quasi fin'ora... Assurdo.

Re: "Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2"

18/11/2016, 15:05

rafnevercry ha scritto:Titolo acchiappa views (del giornalista ovviamente).

Acchiappa views? Chi? L'ADNkronos?

rafnevercry ha scritto:Sicuramente non si intende "alieno" nel senso di extraterrestre, ma extra-umano.

Certo... infatti è stato postato in "Tecnologia, Fisica e Scienza"...... [;)]

MaxpoweR ha scritto:
Ed ecco spuntare "l'intruso": nell'area 'interruttore', cioè quella che regola l'accensione o lo spegnimento del gene, è stata individuata una sequenza di nucleotidi (i 'mattoni' che compongono il Dna) che sicuramente non è di origine umana. "In questo - puntualizzano i ricercatori - ha giocato un ruolo fondamentale anche l'uso di sequenziatoti automatici diciamo un po' 'vintage'. E' stata la nostra fortuna, perché i macchinari di ultima generazione avrebbero scartato le sequenze non umane in automatico senza neppure analizzarle".


!!!!!!!

Ma perchè? In sostanza stanno scartando A PRIORI una delle principali cause e cioè l'attacco genetico che parassiti virus e batteri fanno DA SEMPRE al nostro organismo, al punto da vere intere sequenze di virus inglobati nel nostro DNA. Perchè scartano a priori questa ipotesi, addirittura ESCLUDENDOLA dalle analisi? E se anche gli altri tumori fossero causati da attacchi di tipo "genetico" come pare abbiano dimostrato con questo studio? In sostanza vorrebbe dire che hanno sbagliato tutto o quasi fin'ora... Assurdo.

Esatto.... il punto interessante, a mio avviso, è proprio questo.

Re: "Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2"

18/11/2016, 23:17

Scusate è che ultimamente noto sempre piu' la deriva delle testate online. Un titolo del genere su fb immaginate il delirio che causerebbe! Comunque si fra l'altro è un po' oscuro in certi punto l'articolo [:291]

Re: "Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2"

19/11/2016, 01:16

rafnevercry ha scritto:Scusate è che ultimamente noto sempre piu' la deriva delle testate online. Un titolo del genere su fb immaginate il delirio che causerebbe! Comunque si fra l'altro è un po' oscuro in certi punto l'articolo [:291]


A me non sembra che ci sia un aumento cosi rilevante da poter parlare di deriva. Al contrario invece vedo un aumento dei titoli che gridano al "gomblotto".
Ma del resto estremizzare da una parte o dall'altra e' quello che serve per aumentare i click.

Vabbe', comunque per chi e' interessato al merito della notizia qui c'e' la pubblicazione scientifica:

http://www.nature.com/articles/srep37201

Re: "Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2"

22/11/2016, 10:51

il "gomblotto" è un faddo reale,soldando ghe non è gosì grave gome digono!

(saggio africano)
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