Forum dedicato alla Teconologia, Fisica & Scienza
Rispondi al messaggio

08/07/2014, 13:31

Ahhh vedo che qua ci sono molti professori.
Beh, stando a quanto riguardano i dati nel mondo, non mi pare che la disoccupazione sia un'invenzione della fantasia.
Vedi, nel mondo (parlo di quello industrializzato e di quello in crescita) cè all'incirca un tasso di disoccupazione che spazia dal 7% fino addirittura a oltre in 20% in alcuni paesi.

Ora, mi dirai che queste persone le ricollochi con uno schioppo di dita.. ah no, qualcuno ha detto che ci vuole del tempo per ricollocarle.
Aspetta, nel tempo che le ricollochiamo, intanto muoiono di fame.
Però col tempo che passa, l'automazione aumenta e perciò aumenta il numero di disoccupati.
Ovviamente questi disoccupati sicuramente mangiano qualcosa o lavorano in nero, perchè pare quasi assurdi un 13% di disoccupati che non lavorano e non mangiano, ma esistono.

Thethirdeye, te parli di riqualificare i lavoratori, ma ricordati che nel momento che una tecnologia sparisce per farne posto ad un'altra migliore, è ovvio che il passaggio avverrà migliorando la tecnologia di produzione e ahimè, diminuendo la forza lavoro necessaria.
Quella forza lavoro rimasta verrà riqualificata, mentre il resto rimarrà nella sua ignoranza.
E qua spesso si parla non di giovanotti, ma anche di 40-50enni che spesso e volentieri non hanno nè la possibilità nè la voglia di fare corsi speciali per determinati lavori.
Guarda sui vari siti di lavoro quanti annunci ci sono, di tantissimi tipi di lavoro diversi.
Ora guarda le specializzazioni che richiedono, le mansioni, l'esperienza.. circa il 90% della forza lavoro "non occupata" come minimo non supporta i requisiti.

L'economia del dono, per quanto UTOPICA (andatevi a leggere il termine per rinfrescarvi la memoria, l'etimologia delle parole è una cosa importante!) è ovviamente non fattibile.
Il mondo perfetto non esiste. E finquanto abiti con 6 miliardi di persone, è ovviamente impossibile.
Questo non è un albergo dove ordini e ti viene servito il pranzo sempre e comunque.
Tu sei un ANIMALE, non una pianta. Per carità, ho fatto un paragone esagerato, perfino le piante si fanno la guerra per il cibo.

Ora, la tua economia del dono, e ancora non lo capisci, cozza con le esigenze personali di ognuno dei 6 miliardi di individui del pianeta.
Io, se vado a scavare il ferro sottoterra col rischio di morire per una esplosione di gas sotterranea e avere una durata di vita stimata in 50 anni grazie alle esalazioni che mi respiro per tirare fuori il minerale che serve a costruirti la macchiinetta con la quale vai a fare il weekend al mare, voglio essere pagato PIU' di TE.
Tu che diritto hai, con la tua aspettativa di vita di 100 anni sollevando solo fogli di carta, di lavorare solo 5 giorni la settimana, ad avere lo stesso trattamento di un minatore che di ore ne lavora anche 12 per 2 settimane di fila?
Tu non ti rendi conto che chi ricopre il ruoli di lavoro più rischiosi deve, anzi VUOLE ricevere un trattamento economico migliore. Altro che dono.
Si vede che te non sai cosa significhi spaccarsi la schiena dentro una miniera per 12 ore, al buio, perchè se lo sapessi capiresti che quelle persone lo fanno perchè la paga gli permette di mantenere con 1 stipendio solo la famiglia.

Vuoi anche sapere perchè gli stipendi sono così bassi per operai e impiegati?
Vedi, io non studio finanza, ma la risposta cè solo se la vuoi cercare.
TU NON DEVI ESSERE PAGATO TANTO.
Limitare la portata di acquisto di un individuo limita il suo spreco.
Se tu togliessi costi come energia, riscaldamento etc.. aumenteresti la portata di spesa delle persone. Un aumento della spesa aumenterebbe i consumi a dismisura, creando forti squilibri nella gestione delle risorse a livello mondiale.
Non puoi dire solo:"Beh, aumenta la domanda, aumenta l'offerta" perchè l'offerta non può aumentare all'infinito, prima o poi subisce un arresto o un limite.
Tu sai cosa sono le Terre Rare? Immagino di no.
Queste Terre Rare sono gli elementi che servono a produrre i circuiti stampati, telefonini, televisori e tutto quello che concerne l'elettronica e informatica.
Si chiamano così perchè sono rare in natura, e la loro produzione non è illimitata, tantè che stanno aumentando i costi legati ad esse per via dell'altissima richiesta e della non grandissima disponibilità.
E noi abbiamo bisogno dell'elettronica, perchè ormai fa parte integrante del nostro sistema e della nostra vita.

Questo sistema basilarmente si applica sopratutto sul cibo. Chi "comanda" sa esattamente quanto cibo serve a una persona per vivere.
Ti danno quanto basta per vivere o sopravvivere, a seconda dei casi.
Così chi compra sa automaticamente (o dovrebbe sapere) che non deve fare alcuno spreco.
E quelli che guadagnano milioni di euro? Non mangiano di più di chi guadagna 1000 euro, il tuo stomaco o quello di un milionario è lo stesso, e funziona allo stesso modo.
Mangerà cose più costose, migliori. Chi gliele ha vendute pagherà i suoi dipendenti per questo. Ma pur sempre mangerà la stessa quantità.
Il fatto è che i poveracci che abitano al piano di sotto, rispetto a chi è nato con i miliardi, tende, nel momento che ha a disposizione più soldi, a SPRECARE molte più risorse senza motivo.
E' un dato di fatto, psicologicamente certificato.
Il ragazzo che prima si compra una Panda perchè guadagna 1000 euro al mese e va a mangiarsi una pizza al mese, quando vince 10 milioni di euro alla lotteria va a comprarsi 2 ferrari e fa una festa al giorno sprecando cibo con buffet per tutti e quello che avanza dritto nel bidone.

Per ultimo ti riservo una brutta notizia sull'energia gratis.
Trovare un sistema unico che fornisca energia gratis è tanto bello quanto rischioso.
Se per un qualunque motivo, uno QUALUNQUE (e succede SEMPRE) quella tecnologia viene distrutta da un evento particolare (nel nostro caso possiamo parlare di tempeste magnetiche solari o quant'altro possa danneggiare i sistemi elettronici), con cosa te la caveresti dopo?
Da belli e felici al buio più totale, senza alcun piano di emergenza.
La vita è facile per chi, dal basso, non deve mai pensare alle conseguenze delle proprie decisioni, quando queste non nuociono mai in maniera grave nemmeno agli insetti.

Qua si fa la sopravvivenza della specie umana, non siamo bambini che vanno all'asilo, siamo ormai adulti che vanno per la loro strada.

Se fosse facile come la fai tu, perchè mai gli alieni non sono già scesi a darci messaggi di pace e amore e regalarci le loro tecnologie?

08/07/2014, 13:53

holocron ha scritto:



Ora, la tua economia del dono, e ancora non lo capisci, cozza con le esigenze personali di ognuno dei 6 miliardi di individui del pianeta.
Io, se vado a scavare il ferro [bla bla bla], voglio essere pagato PIU' di TE.



La frase in grassetto, e soprattutto quella evidenziata in giallo, dimostra che non hai capito nulla dell'economia del dono... Ci rinuncio...

Ma prima ti dico questo...

Domandati PERCHE' vuoi essere pagato più di me che sollevo le carte.

Un indizio... economia è in primo luogo soddisfazione dei bisogni.

Come soddisfi OGGI i tuoi bisogni? Con lo scambio... ergo hai bisogno di soldi!

E se i soldi non ce li hai?! Amen ai tuoi bisogni... puoi pure morire di fame.

Se i tuoi bisogni fossero soddisfatti in altro modo avresti ancora bisogno di soldi?

Ragionaci su...

[;)]

PS
Siccome l'off-topic è durato fin troppo suggerisco di continuare la discussione sull'economia del dono in "Rinascita Sociale Globale" dove ho postato questo

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=337383
Ultima modifica di Atlanticus81 il 08/07/2014, 14:06, modificato 1 volta in totale.

08/07/2014, 14:17

nel nostro caso possiamo parlare di tempeste magnetiche solari o quant'altro possa danneggiare i sistemi elettronici), con cosa te la caveresti dopo?


ma questo vale già anche oggi! [8D]

ciao
mauro

09/07/2014, 11:34

Atlanticus81 ha scritto:

holocron ha scritto:



Ora, la tua economia del dono, e ancora non lo capisci, cozza con le esigenze personali di ognuno dei 6 miliardi di individui del pianeta.
Io, se vado a scavare il ferro [bla bla bla], voglio essere pagato PIU' di TE.



La frase in grassetto, e soprattutto quella evidenziata in giallo, dimostra che non hai capito nulla dell'economia del dono... Ci rinuncio...

Ma prima ti dico questo...

Domandati PERCHE' vuoi essere pagato più di me che sollevo le carte.

Un indizio... economia è in primo luogo soddisfazione dei bisogni.

Come soddisfi OGGI i tuoi bisogni? Con lo scambio... ergo hai bisogno di soldi!

E se i soldi non ce li hai?! Amen ai tuoi bisogni... puoi pure morire di fame.

Se i tuoi bisogni fossero soddisfatti in altro modo avresti ancora bisogno di soldi?

Ragionaci su...

[;)]

PS
Siccome l'off-topic è durato fin troppo suggerisco di continuare la discussione sull'economia del dono in "Rinascita Sociale Globale" dove ho postato questo

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=337383




A me viene da ridere.. Cioè. io ti faccio un discorso con delle basi e argomentazioni, ti spiego come funziona il sistema e il perchè funziona così.
Tu invece estrapoli una singola frase di un mio discorso, ne elimini completamente tutto il contesto fatto su quella frase e provi a girare la frittata con il concetto del "dono".
Scusa, o sommo sapiente, perchè allora non ci illustri come far funzionare il sistema del dono semplicemente con le risorse attuali del nostro pianeta? No, perchè mi sa che su questo forum sei sprecato, dovresti essere piuttosto nella stanza dei bottoni a decidere.

Comunque, visto che non è così semplice cercare di far ragionare uno che fa solo 1+1 invece che leggere bene tutta l'equazione ti propongo (anzi, vi propongo) una sorta di TEST.
Ovviamente non ci sono risposte giuste o sbagliate, è solo per vedere e magari aprirvi gli occhi sulla natura dell'uomo.

Andatevi a guardare questo video, ma guardatevelo tutto (purtroppo l'ho trovato solo visibile su facebook).

https://www.facebook.com/photo.php?v=838837309463572

Dopo averlo visto vi chiedo 3 cose alle quale dovrete rispondere in maniera del tutto sincera:

1:Cosa avete provato a guardare questo video?

2:Secondo voi, E' stato giusto quello che questi uomini hanno fatto?

3:Se ci fosse stata L'ELITE che governa il mondo a terra e voi al posto degli uomini in piedi (nello stesso preciso contesto) Voi cosa avreste fatto?


Dopo aver risposto a queste domande, vi pongo 2 quesiti ai quali dovrete rispondere in maniera concisa, senza giri di parole o senza scappatoie:
1-Voi vedete un neonato che gioca con la mamma e questo è felice. All'improvviso vedete nel futuro del neonato e scoprite che costui un giorno diventerà parte dell'elite che governerà il mondo, ovviamente il quale rimarra come quello attuale, con uguaglianze e diseguaglianze.
Voi non potete parlare con la madre, ma avete una pistola. Se uccidete il neonato, avrete risolto il problema, ma la madre sarà addolorata.
Se invece non farete niente, la madre sarà felice e anche il neonato, ma il suo destino sarà proprio di diventare colui che gestirà la vita della popolazione umana.
Solo 2 possibilità, cosa farete?


2-Siete in una cabina chiusa con un pulsante, e un terrorista di fronte a voi sta chiusa in una cabina uguale con un pulsante.
Il terrorista ha un pulsante che può uccidere un miliardo di persone innocenti tranne lui, tu, e i tuoi familiari.
Il vostro pulsante invece è collegato a una carica esplosiva che potrà uccidere tutti i vostri familiari e il terrorista ma salvare 1 miliardo di persone innocenti e la tua vita.

Qualè la scelta che farete? Solo una delle due potete scegliere. E siate sinceri.

Ovviamente non apprezzerei dei post di risposta come:"Ehh, ma sono cavolate quelle che scrivi, mi rifiuto di rispondere, cè sempre una terza soluzione.." etc etc.
Vi dò solo 2 scelte da fare, qualora vogliate rispondere.

Non è una professorata psicologica messa così su dal nulla; quello che vi ho scritto e quello che vi chiedo è solo per vedere almeno, spero tutti insieme, di cosa è fatta la natura umana.
Non dovrei parlare oltre perchè quello che ci sarebbe da dire ancora verrà dato dalle risposte che darete, ovviamente se avrete voglia di mettervi alla prova.

Ve lo chiedo un'ultima volta, siate sinceri, non cercate scappatoie alle risposte, e usate solo gli elementi che vi ho descritto.
Ultima modifica di holocron il 09/07/2014, 11:35, modificato 1 volta in totale.

09/07/2014, 12:16

holocron ha scritto:

Dopo averlo visto vi chiedo 3 cose alle quale dovrete rispondere in maniera del tutto sincera:

1:Cosa avete provato a guardare questo video?

Profonda tristezza.

2:Secondo voi, E' stato giusto quello che questi uomini hanno fatto?

Ovviamente no.

3:Se ci fosse stata L'ELITE che governa il mondo a terra e voi al posto degli uomini in piedi
(nello stesso preciso contesto) Voi cosa avreste fatto?

Io non avrei fatto nulla.

Tuttavia, va detto, che gli uomini che hanno compiuto quel massacro, nella realtà dei fatti,
sono proprio al soldo di quell'Elite che tanto difendi. Bello eh?

1-Voi vedete un neonato che gioca con la mamma e questo è felice. All'improvviso vedete nel futuro del neonato e scoprite che costui un giorno diventerà parte dell'elite che governerà il mondo, ovviamente il quale rimarra come quello attuale, con uguaglianze e diseguaglianze.
Voi non potete parlare con la madre, ma avete una pistola. Se uccidete il neonato, avrete risolto il problema, ma la madre sarà addolorata.
Se invece non farete niente, la madre sarà felice e anche il neonato, ma il suo destino sarà proprio di diventare colui che gestirà la vita della popolazione umana.
Solo 2 possibilità, cosa farete?

Io non avrei fatto nulla. Avrei lasciato vivere quel neonato.

2-Siete in una cabina chiusa con un pulsante, e un terrorista di fronte a voi sta chiusa in una cabina uguale con un pulsante. Il terrorista ha un pulsante che può uccidere un miliardo di persone innocenti tranne lui, tu, e i tuoi familiari.
Il vostro pulsante invece è collegato a una carica esplosiva che potrà uccidere tutti i vostri familiari e il terrorista ma salvare 1 miliardo di persone innocenti e la tua vita.

La morte di un miliardo di persone, a casa mia, è un evento karmico di tipo collettivo...
e non può essere quindi SOLO il frutto di una scelta individuale.
Comunque, dovendo scegliere tra le due (questo impone il tuo "gioco")
sceglierei la seconda possibilità.

Ho vinto qualche cosa?

E dopo avermi risposto, mi dici dove vuoi arrivare con questi quesiti?
Così... giusto per capire.....

09/07/2014, 14:12

holocron ha scritto:



A me viene da ridere.. Cioè. io ti faccio un discorso con delle basi e argomentazioni, ti spiego come funziona il sistema e il perchè funziona così.

Tu invece estrapoli una singola frase di un mio discorso, ne elimini completamente tutto il contesto fatto su quella frase e provi a girare la frittata con il concetto del "dono".



A me viene da piangere invece... perché non riesci a capire nonostante l'abbia detto in tutte le salse che finché i tuoi ragionamenti restano all'interno del paradigma del libero scambio E' OVVIO che le conclusioni a cui giungi sono quelle che regolano l'attuale "Sistema".

Ho forse detto che sono errate? No... ho solo detto che esiste la possibilità teorica di realizzare un nuovo modello economico-sociale descritto nelle opere degli autori che ti ho presentato (e che probabilmente non ti sei nemmeno degnato di leggere) che permette di rivoluzionare il modello dello status-quo.

holocron ha scritto:



Scusa, o sommo sapiente, perchè allora non ci illustri come far funzionare il sistema del dono semplicemente con le risorse attuali del nostro pianeta? No, perchè mi sa che su questo forum sei sprecato, dovresti essere piuttosto nella stanza dei bottoni a decidere.

Comunque, visto che non è così semplice cercare di far ragionare uno che fa solo 1+1 invece che leggere bene tutta l'equazione ...



Se questo è il tono sul quale vuoi impostare la discussione ritengo inutile continuare poiché risulta evidente che hai già eretto un muro rispetto alle mie parole.

Non prima di aver raccolto la sfida concettuale che poni con le tue domande.

holocron ha scritto:



1:Cosa avete provato a guardare questo video?



Desolazione nel constatare che l'umanità resta prigioniera di se stessa e delle divisioni risultato dei grandi inganni a suo danno.

holocron ha scritto:


2:Secondo voi, E' stato giusto quello che questi uomini hanno fatto?


Assolutamente no.

holocron ha scritto:


3:Se ci fosse stata L'ELITE che governa il mondo a terra e voi al posto degli uomini in piedi (nello stesso preciso contesto) Voi cosa avreste fatto?


Il problema non sussiste poiché qualora fossimo noi in piedi e l'Elite a terra si sarebbero semplicemente invertiti i ruoli diventando noi ELITE detentrice di quel "Potere" nefasto e viceversa.

Il problema non è chi siede nella "stanza dei bottoni"... il problema E' "la stanza dei bottoni"

(e torno al concetto di società gilaniche, economia del dono... etc.etc.)

holocron ha scritto:


Dopo aver risposto a queste domande, vi pongo 2 quesiti ai quali dovrete rispondere in maniera concisa, senza giri di parole o senza scappatoie:

1-Voi vedete un neonato che gioca con la mamma e questo è felice. All'improvviso vedete nel futuro del neonato e scoprite che costui un giorno diventerà parte dell'elite che governerà il mondo, ovviamente il quale rimarra come quello attuale, con uguaglianze e diseguaglianze.
Voi non potete parlare con la madre, ma avete una pistola. Se uccidete il neonato, avrete risolto il problema, ma la madre sarà addolorata.
Se invece non farete niente, la madre sarà felice e anche il neonato, ma il suo destino sarà proprio di diventare colui che gestirà la vita della popolazione umana.

Solo 2 possibilità, cosa farete?



La scelta presuppone l'ineluttabilità del futuro. Se così fosse significa che ogni mia azione è già stata predestinata e quindi non avendo libero arbitrio in realtà non potrei decidere cosa fare. Quindi una risposta a tali condizioni non avrebbe senso.

Se invece io fossi dotato di libero arbitrio tale condizione varrebbe anche per il neonato... e pertanto esso deve vivere non potendo sapere a priori quali saranno le sue decisioni riguardo al suo futuro.

holocron ha scritto:



2-Siete in una cabina chiusa con un pulsante, e un terrorista di fronte a voi sta chiusa in una cabina uguale con un pulsante.
Il terrorista ha un pulsante che può uccidere un miliardo di persone innocenti tranne lui, tu, e i tuoi familiari.
Il vostro pulsante invece è collegato a una carica esplosiva che potrà uccidere tutti i vostri familiari e il terrorista ma salvare 1 miliardo di persone innocenti e la tua vita.

Qualè la scelta che farete? Solo una delle due potete scegliere. E siate sinceri.



Altro classico esempio di "dilemma del prigioniero" di Tucker... immagino caratterizzato da informazione completa, ma manca il risultato dell'operazione per poter ottenere il massimo paretiano dell'operazione e neppure l'equilibro di Nash.

Detto ciò, ipotizzando l'informazione completa, e sapendo il terrorista che sia la sua vita che la mia sono entrambe nelle mie mani probabilmente egli deciderà di non schiacciare il bottone, poiché comunque sarò io a decidere del suo destino.

Ergo aspetto di vedere cosa fa... non schiaccio il bottone.

Se lui lo schiaccia comunque... muoia sansone con tutti i filistei!

[:D]

Hai chiesto di rispondere senza troppi giri di parole... mi dispiace ma ciò non è possibile volendo rispondere seriamente e con la massima cognitio causa alla sfida che hai lanciato.

[:)]
Ultima modifica di Atlanticus81 il 09/07/2014, 14:17, modificato 1 volta in totale.

09/07/2014, 17:59

Una chicca per Holocron... per dimostrare che non si tratta tanto di scarsità di risorse, quanto di un abominevole distribuzione inefficiente e inefficace delle stesse, risultante da un modello di economia di libero-scambio che risulta pertanto totalmente fallace nell'ottica di soddisfazione dei bisogni dell'umanità.

Si rifletta su questo aspetto.

Il pianeta che muore di fame spreca un terzo del cibo prodotto

Nel giorno dedicato all’ambiente sono in molti, giustamente, a concentrare l’attenzione sul focus di quest’anno: gli sprechi alimentari. Una follia da sempre, ma particolarmente in un mondo dove la gente muore, letteralmente, di fame con 900 milioni di persone denutrite o malnutrite; il mutamento climatico con il suo corollario di fenomeni atmosferici estremi è una realtà, e nei prossimi quarant’anni si prevedono due miliardi di “ospiti” in più.

Un mondo dove le risorse, sempre più scarse, sono letteralmente scialaquate. Qualche dato, scelto tra i milioni disponibili in rete, mostra l’effetto a cascata di queste disfunzioni non sempre colpose.

Secondo il recente rapporto della FAO ogni anno nel mondo si buttano via 1,3 miliardi di tonnellate di avanzi, pari a un terzo di tutto il cibo prodotto: quattro volte quanto servirebbe a nutrire quasi un miliardo di persone che soffrono la fame. Tradotte in denaro le perdite ammontano a quasi 680 miliardi di dollari nei paesi industrializzati e a circa 310 miliardi di dollari per quelli in via di sviluppo.

E accade così che, di fronte a chi non ha di che nutrirsi, ci siano dei “privilegiati” che possono permettersi di sprecare ogni giorno una quantità di cibo pari a circa 2.054 chilocalorie, il fabbisogno calorico quotidiano per un essere umano.

In Italia contribuiamo volonterosamente: la Coldiretti ha calcolato oltre dieci milioni di tonnellate di cibo sprecato: si stima che finisca nel bidone della spazzatura circa il 25% di quello acquistato dalle famiglie. Nel dettaglio, in base ai dati dell’Osservatorio sugli sprechi di Last Minute Market, il 30% della carne, il 32% dei latticini, il 28% di pane e pasta, il 15% del pesce, il 17% dei prodotti ortofrutticoli. Il conto ammonta a 1.693 euro l’anno per famiglia.Se lo preferite in chili, fanno 76 kg a testa.

E non si tratta di solo cibo, ma anche dell’acqua, della terra, del petrolio e dell’energia impiegati per produrlo. Le rilevazioni dell’Università di Bologna, che dedica particolare attenzione al tema, dimostrano come il 3% dei consumi energetici sia attribuibile allo spreco alimentare dal campo alla tavola: al prezzo di oltre tre milioni di tonnellate di CO2.

Sotto accusa è anche l’agricoltura, o almeno un certo modo di concepirla e praticarla. Sottolinea Riccardo Valentini, direttore del dipartimento di Scienze dell’ambiente forestale e delle sue risorse all’università della Tuscia, premio Nobel per la pace nel 2007: “Il nostro sistema alimentare incide per il 27 per cento sul totale delle emissioni di gas serra: il 15 è dovuto alla attività agricola, il resto all’abbattimento delle foreste tropicali, tagliate per fare spazio alle coltivazioni”.

E naturalmente la distruzione delle foreste aumenta l’effetto serra, l’anidride carbonica, alimentando il mutamento climatico…Tutto si tiene. Purtroppo.

http://www.lastampa.it/Page/Id/1.0.2299703590


Diglielo holocron a quella ELITE benefattrice che pontifichi in continuazione... Perché mi sa che nel loro tentativo di salvaguardare e tutelare l'umanità che tu attribuisci loro gli deve essere sfuggito questo piccolo dettaglio...

[V]

10/07/2014, 04:01

holocron ha scritto:

Dopo averlo visto vi chiedo 3 cose alle quale dovrete rispondere in maniera del tutto sincera:

1:Cosa avete provato a guardare questo video?

Profonda tristezza.


Bene, hai espresso profonda tristezza. Ora, noi non sappiamo cosa ha spinto quelle persone a fare ciò che hanno fatto, forse quelli inginocchiati erano terroristi o assassini, oppure erano oppositori a tale regime, ad ogni modo quello che è avvenuto è un dramma in maniera unilaterale.
Quello che è più importante da capire è che l'uomo, in sè, è carnefice e vittima delle proprie decisioni, spesso dettate o influenzate da infanzie felici o infelici.
Tendenzialmente, una società senza controllo sugli individui di cui è composta, può provocare simili delitti. Nella, se si può dire, nostra società moderna esecuzioni pubbliche come queste non avvengono poichè noi stessi esercitiamo un controllo (ed esigiamo direttamente o indirettamente lo stesso) sulle nostre vite e sulle nostre azioni.
Questo controllo avviene tramite appunto l'educazione (scolastica e civile), le leggi (che devono essere rispettate), e l'erogazione di beni e servizi che soddisfino i bisogni delle persone.
Qualora una di queste tre viene a mancare, possiamo ben capire i danni che potrebbe provocare, a macchia d'olio, su tutta la popolazione.

2:Secondo voi, E' stato giusto quello che questi uomini hanno fatto?

Ovviamente no.



La tua risposta rispecchia il tuo senso di giustizia, ma che si trova naturalmente nella sfera della giustizia personale.
Proprio aver scritto "Assolutamente" esprime il tuo disappunto personale all'azione compiuta, senza sapere realmente in quale contesto l'esecuzione avveniva.
Come scritto sopra, potevano essere terroristi o stupratori, i quali possono essere stati puniti con la morte dai loro aguzzini, ciò non toglie che nessuno, almeno secondo te, debba venire ucciso per un reato commesso.
Poi magari erano innocenti chissà, ma tantè che per Te sicuramente è stato un atto Violento oltre ogni misura.
Logicamente tutto concerne alla cultura nella quale sei nato, dove ti viene insegnato che chi commette un reato non viene ucciso, ma lasciato vivere in prigione.
Questo ci fa capire che ognuno di noi ha un concetto di giustizia diverso che cambia in base all'educazione civile che ha ricevuto.

3:Se ci fosse stata L'ELITE che governa il mondo a terra e voi al posto degli uomini in piedi
(nello stesso preciso contesto) Voi cosa avreste fatto?

Io non avrei fatto nulla.


Questa risposta è tanto sincera e onesta quanto agghiacciante. Ovviamente non in senso brutto :).
Il concetto è che hai davanti quell'elite che da una vita combatti, che ha fatto soffrire milioni di persone, fatto morirne di fame altrettante, e che esercita un controllo su tutta la popolazione mondiale.
In quel momento hai la possibilità di risolvere tutto questo, ma la tua mano è ferma.
E' la reazione che mi aspettavo che avessi, e che mi aspetto che abbiano tutti. Ci sono 2 fattori che generalmente non ti fanno premere il grilletto.
Uno è che nonostante tutto quello che hanno fatto, il tuoi pensieri verrebbero invasi da esami di coscienza su come hai vissuto fino ad ora la tua vita, se sia stata così brutta o no, se "ucciderli" possa influire negativamente sulla tua morale.. Insomma, chiunque abbia un'esitazione in una situazione simile verrebbe invaso letteralmente come da sensi di colpa. E questo proprio grazie alla cultura alla quale tu hai avuto accesso nel corso della tua vita.
Due, è che probabilmente non sai realmente cosa vuoi. Vorresti ucciderli, ma è eccessivo, potresti buttarli in galera, ma sarebbe una pena esigua per le azioni che hanno commesso o potresti farli vivere anche a loro con 1000 euro al mese, ma poi sai che pena non è perchè cè chi campa anche con meno. Vorresti giustizia, ma quale giustizia è più adatta in una situazione del genere? Noi umani non sappiamo realmente cosa vogliamo, per questo spesso scegliamo qualcuno che ci indichi una direzione o ci dica quello che dobbiamo fare o volere. Nel momento di prendere una decisione importante, quando sappiamo che tale decisione va oltre quelle che riteniamo il massimo carico di responsabilità, ci tiriamo indietro e aspettiamo che sia qualcun'altro a spianare la strada.


Tuttavia, va detto, che gli uomini che hanno compiuto quel massacro, nella realtà dei fatti,
sono proprio al soldo di quell'Elite che tanto difendi. Bello eh?



Al soldo degli elite o meno, il video è puramente dimostrativo.
Ti ho mostrato un gesto compiuto, non so in nome di chi o al soldo di chi, quello che importa in questo contesto era di avere una risposta che potesse essere analizzata in ambito psicologico.
Di certo coloro che lo hanno compiuto non hanno avuto nè, se fosse come dici tu, rifiutato il denaro di un'elite nè alcun rispetto per le leggi o per la vita umana. In un contesto simile, giustifichi la colpevolezza delle loro azioni scaricandola a un'ELITE solo perchè sono stati pagati?
L'uomo opera scelte personali a volte per motivi di sopravvivenza, e altre per scopi ludici o prettamente di proprio vantaggio per sè e per la collettività.
Se l'Elite fosse stata in ginocchio di fronte a te, e qualcun'altro gli avesse sparato e uccisi tutti mentre tu non facevi nulla, sono sicuro che avresti reagito contro gli assassini. E ti saresti sentito in colpa per non aver evitato tale massacro.

1-Voi vedete un neonato che gioca con la mamma e questo è felice. All'improvviso vedete nel futuro del neonato e scoprite che costui un giorno diventerà parte dell'elite che governerà il mondo, ovviamente il quale rimarra come quello attuale, con uguaglianze e diseguaglianze.
Voi non potete parlare con la madre, ma avete una pistola. Se uccidete il neonato, avrete risolto il problema, ma la madre sarà addolorata.
Se invece non farete niente, la madre sarà felice e anche il neonato, ma il suo destino sarà proprio di diventare colui che gestirà la vita della popolazione umana.
Solo 2 possibilità, cosa farete?

Io non avrei fatto nulla. Avrei lasciato vivere quel neonato.


Anche qui, hai fermato la tua mano. Hai un profondo rispetto per la vita e per la vita degli altri, sebbene tu sapessi già che quel bambino diventerà parte di quel mondo che odi tanto.
Hai sacrificato la tua libertà per la felicità di 2 individui, sai bene a cosa andrai in contro pensando che comunque sopravvivrai come hai fatto fino ad oggi.
E' il nostro presente, di come lo viviamo e sopratutto nel contesto economico/sociale di cui siamo parte che spesso influenza le nostre scelte future.
Che tu abbia fatto bene o male, lo sai solo in cuor tuo; ad ogni modo rimarrai fiducioso che un giorn, forse, il mondo cambierà come lo vuoi tu.

2-Siete in una cabina chiusa con un pulsante, e un terrorista di fronte a voi sta chiusa in una cabina uguale con un pulsante. Il terrorista ha un pulsante che può uccidere un miliardo di persone innocenti tranne lui, tu, e i tuoi familiari.
Il vostro pulsante invece è collegato a una carica esplosiva che potrà uccidere tutti i vostri familiari e il terrorista ma salvare 1 miliardo di persone innocenti e la tua vita.

La morte di un miliardo di persone, a casa mia, è un evento karmico di tipo collettivo...
e non può essere quindi SOLO il frutto di una scelta individuale.
Comunque, dovendo scegliere tra le due (questo impone il tuo "gioco")
sceglierei la seconda possibilità.



Beh, l'aver messo un miliardo di persone era giustificato dal fatto che ogni decisione che prendiamo può dare giovamento solo a un certo numero di persone, le
quali speriamo sempre siano la maggioranza.
Tu hai preferito mettere davanti a tutto il bene collettivo. Per quanto doloroso sia uccidere tutti i tuoi familiari (e il terrorista) li hai scelti come vittime sacrificali per permettere agli altri di vivere. Sicuramente, tra coloro che sono sopravvissuti, oltre a quelli che canteranno le tue lodi, ci potrebbero essere alcuni che metteranno in dubbio la tua scelta, che la disprezzeranno e che ti biasimeranno per aver tradito tutti quelli che ti hanno cresciuto.
Ovviamente già soffrirai senza che qualcuno tra di loro te lo ricordi con auguri di morire nella stessa maniera, ma tu in quel momento hai dovuto fare la scelta che avesse causato il minor danno collaterale possibile.
Questa risposta che hai dato è molto importante quando la sia analizza perchè ti impone di metterti teoricamente nei panni di chi prende decisioni molto importanti o "critiche" per la collettività.
Ripensandoci, non ti senti più "responsabile" delle tue azioni o decisioni?

Questo "gioco", o come lo vogliamo chiamare, serve a farci riflettere principalmente su come noi tendiamo a dare risposte scontate a domande complicate senza però
approfondire non tanto la domanda o la risposta, quanto alle motivazioni, influenze esterne, opinioni personali, stile di vita, condizioni economiche, orientamenti politici, cultura personale, che ci hanno portato a dare tale risposta.
Quante volte noi ci poniamo domande sulle nostre stesse risposte? Se lo facessimo più spesso, scopriremmo (se abbiamo voglia di cercare) che esistono tante piccole risposte, che a loro volta ne produrranno altrettante.

Ho vinto qualche cosa?

E dopo avermi risposto, mi dici dove vuoi arrivare con questi quesiti?
Così... giusto per capire.....


Beh, cosa vincerai dipende da te. Secondo me hai già vinto qualcosa, con le risposte che mi hai dato :)

10/07/2014, 04:02

1:Cosa avete provato a guardare questo video?



Desolazione nel constatare che l'umanità resta prigioniera di se stessa e delle divisioni risultato dei grandi inganni a suo danno.


Come vedi, basta che analizzi la tua risposta per capire che in tutto questo, l'uomo non ne uscirà mai come vorresti, in un mondo perfetto.
L'uomo si fa ingannare, ma non necessariamente solo da chi sta più in alto di lui, ma anche da chi sta più in basso. Noi siamo carnefici e vittime dei nostri desideri e sogni dei quali siamo sempre affamati. Questo è anche in parte dettato dal nostro istinto come animale "gregario" al quale non possiamo opporci. Vogliamo un leader, un Maschio alfa che guidi le nostre azioni e al quale affidare il nostro destino. Facendo così, noi diamo Fiducia al leader, il quale può, grazie ad essa, uniformare il consenso ottenuto e orientarlo dove vuole.
E' proprio nel momento in cui si dà piena fiducia a qualcosa o qualcuno che si diventa automaticamente soggetti ad inganni.

holocron ha scritto:

2:Secondo voi, E' stato giusto quello che questi uomini hanno fatto?

Assolutamente no.

Qua ti potrei rimandare alla risposta data a TTE, posso comunque solo apprezzare che di fronte a una vista simile, ti rifiuti categoricamente che l'uomo debba comportarsi in maniera così barbara a prescindere dalle motivazioni. Quell' "assolutamente" è essenzialmente categorico per te.
holocron ha scritto:

3:Se ci fosse stata L'ELITE che governa il mondo a terra e voi al posto degli uomini in piedi (nello stesso preciso contesto) Voi cosa avreste fatto?

Il problema non sussiste poiché qualora fossimo noi in piedi e l'Elite a terra si sarebbero semplicemente invertiti i ruoli diventando noi ELITE detentrice di quel "Potere" nefasto e viceversa.

Qua, almeno su un tuo possibile post, avrei scommesso 50 euro stravinti che avresti evitato la risposta.
Le risposte che mi dai non sono giuste o sbagliate, servono solo per riflettere su come una risposta possa avere implicazioni diversei in un determinato contesto.
Ma tu hai sollevato un discorso notevole: Se noi avessimo il potere di vita o di morte su qualcuno, come lo useremmo? In questo caso ti ho messo L'Elite ai tuoi piedi, pronta per l'esecuzione per capire se, nonostante tu la odi così tanto, saresti in grado di ucciderla.
Non è che penso male se premi il grilletto, dopotutto per i "crimini" commessi una pallottola potrebbero anche meritarsela. Ma tu non lo farai, perchè per quanto strano possa essere, vivere sotto "l'ala" protettiva (è un'eufemismo ovviamente) che questa elite ha posto sopra di te educandoti al rispetto civile ed insegnandoti che uccidere è sbagliato, influenzerà la tua decisione.
Non vuoi trovarti nella situazione di dover decidere della vita di altri, perchè pensi che sia rischioso e che sia una responsabilità troppo grande probabilmente. E quasi sicuramente lo è.
Il problema non è chi siede nella "stanza dei bottoni"... il problema E' "la stanza dei bottoni"
(e torno al concetto di società gilaniche, economia del dono... etc.etc.)

Le stanze dei bottoni ci sono sempre state e sempre ci saranno. Di quanti bottoni sia composto dipende comunque da quanto è complessa una società.
Ma l'uomo, per quanto animale sia, ha pur sempre bisogno di qualcuno che quei bottoni li prema al posto suo.
Non siamo più esseri primitivi, abbiamo una vita così complessa che non possiamo gestire tutto da soli. Per questo esistono i leader, naturali o imposti, ai quali la gente affida le loro vite.
Che sia un capotribù, un politico, un re, un imperatore, un elite, chiunque possa avere le capacità di gestire una parte della nostra vita alla quale non possiamo dedicare tempo, è da sempre ricercato. Ce lo racconta la storia e ce lo illustra la Natura.

holocron ha scritto:

Dopo aver risposto a queste domande, vi pongo 2 quesiti ai quali dovrete rispondere in maniera concisa, senza giri di parole o senza scappatoie:

1-Voi vedete un neonato che gioca con la mamma e questo è felice. All'improvviso vedete nel futuro del neonato e scoprite che costui un giorno diventerà parte dell'elite che governerà il mondo, ovviamente il quale rimarra come quello attuale, con uguaglianze e diseguaglianze.
Voi non potete parlare con la madre, ma avete una pistola. Se uccidete il neonato, avrete risolto il problema, ma la madre sarà addolorata.
Se invece non farete niente, la madre sarà felice e anche il neonato, ma il suo destino sarà proprio di diventare colui che gestirà la vita della popolazione umana.

Solo 2 possibilità, cosa farete?


La scelta presuppone l'ineluttabilità del futuro. Se così fosse significa che ogni mia azione è già stata predestinata e quindi non avendo libero arbitrio in realtà non potrei decidere cosa fare. Quindi una risposta a tali condizioni non avrebbe senso.

Se invece io fossi dotato di libero arbitrio tale condizione varrebbe anche per il neonato... e pertanto esso deve vivere non potendo sapere a priori quali saranno le sue decisioni riguardo al suo futuro.

Invece la risposta (da te evitata) ha un impatto enorme sulle scelte che noi facciamo.
Il quesito posto non ti dice che quello che farai sia giusto o sbagliato. Serve a farti capire che ad ogni azione giusta per te, può essere sbagliata per qualcun altro e procurargli un danno.
Salvare il bambino può essere giusto, ma condannerai il futuro di coloro che verranno dopo di te.
Ma anche ucciderlo può essere giusto, e il futuro dell'uomo e dei tuoi figli sarà probabilmente migliore di quello attuale.
Non è una questione di libero arbitrio, tanto quanto una questione di quello che ognuno di noi ritiene giusto in cuor suo. Quante volte ci è capitato di contestare una pena irrisoria a seguito di una condanna al delinquente?
Il neonato diventerà un elite o finirà in una tomba.
Ma sono sicuro che tu saresti troppo buono per uccidere un neonato, anche se questi potrebbe diventare da grande il tuo peggior nemico. E non è una debolezza, anzi, è una grande prova di forza interiore!
holocron ha scritto:

2-Siete in una cabina chiusa con un pulsante, e un terrorista di fronte a voi sta chiusa in una cabina uguale con un pulsante.
Il terrorista ha un pulsante che può uccidere un miliardo di persone innocenti tranne lui, tu, e i tuoi familiari.
Il vostro pulsante invece è collegato a una carica esplosiva che potrà uccidere tutti i vostri familiari e il terrorista ma salvare 1 miliardo di persone innocenti e la tua vita.

Qualè la scelta che farete? Solo una delle due potete scegliere. E siate sinceri.


Altro classico esempio di "dilemma del prigioniero" di Tucker... immagino caratterizzato da informazione completa, ma manca il risultato dell'operazione per poter ottenere il massimo paretiano dell'operazione e neppure l'equilibro di Nash.

Detto ciò, ipotizzando l'informazione completa, e sapendo il terrorista che sia la sua vita che la mia sono entrambe nelle mie mani probabilmente egli deciderà di non schiacciare il bottone, poiché comunque sarò io a decidere del suo destino.

Ergo aspetto di vedere cosa fa... non schiaccio il bottone.

Se lui lo schiaccia comunque... muoia sansone con tutti i filistei!

-Occhio, non so se hai letto bene. Il terrorista se preme il suo pulsante salva anche la sua vita oltre la tua e quella dei tuoi familiari.-

Beh, ricordati che hai a che fare con un terrorista. Non avrebbe sicuramente scrupoli a far saltare in aria un miliardo di persone, col vantaggio di rimanere in vita pure.
Saresti più veloce di lui a premere il pulsante?
E' possibile che tu metta davanti gli interessi personali molto più che verso la collettività. Non è una scelta facile ovviamente, ma questo pone degli aspetti del tutto particolari.
Il terrorista fondamentalmente non ha le tue stesse opinioni. Ha le sue, come qualunque individuo. E se ci tiene a vivere, oltre che a fare ciò che vuole fare (perchè è sua intenzione farlo), non ha molta scelta.
Dall'altro lato ci sei tu, che puoi decidere della sua vita (e ti vedrebbe come una minaccia ulteriore), e di quella dei tuoi familiari. Tu hai molto di più da perdere a livello personale, ma per il bene del mondo sapresti scegliere in fretta la cosa più giusta da fare?
"Muoia sansone con tutti i filistei" - In psicologia si potrebbe dire che quest tua risposta potrebbe significare che pensi solo al tuo giardino e che della gente non te ne potrebbe importare nulla.
Invece quello che dici non è sbagliato come si può pensare. Torno appunto ai concetti sui quali noi basiamo le nostre risposte. Tu fai una scelta legata al fatto che vuoi proteggere le persone a te care e non vi è niente che non vada in ciò.
In Natura avviene normalmente, un capobranco deve essere l'elemento più forte che protegge il gruppo al quale appartiene. Attua la sopravvivenza della propria specie o della propria famiglia.
Potrebbe essere una cosa già a te nota, ma non credi appunto che le nostre decisioni non sempre portano beneficio a tutti? Come già detto a TTE, magari i tuoi familiari potrebbero perfino rinnegarti per aver ucciso un miliardo di persone. Ci sarà sempre qualcuno che obbietterà e non accetterà le tue decisioni.
Curiosamente nel mondo animale, questi elementi tendono (quando riescono) a spodestare il Maschio Alfa dalla sua posizione per prendere il controllo del Branco. Il perchè è quasi scontato.
Hai chiesto di rispondere senza troppi giri di parole... mi dispiace ma ciò non è possibile volendo rispondere seriamente e con la massima cognitio causa alla sfida che hai lanciato.

Non era una sfida, era un modo per farti scrivere delle risposte e fare in modo che tu le analizzassi anche per conto tuo. Le nostre risposte sono influenzate da tanti fattori, dobbiamo andare a ritroso domandandoci proprio il perchè di tali risposte.
Cosa ne otterrai, lo vedrai solo se avrai il coraggio di metterti in dubbio. :)

10/07/2014, 08:54

In tal caso lascia che ti ringrazi per questo "gioco".. ti assicuro che non esito a mettermi in gioco ogni volta che lo sento utile per me e per coloro che mi stanno intorno.

Permettimi due considerazioni... (anzi forse più di due)

[:p]

Come fai a dire a un certo punto che sia stata l'elite a "educarci al rispetto civile ed insegnandoci che uccidere è sbagliato" e non invece l'esperienza individuale e l'osservazione del mondo che ci circonda?

A voler guardare, valutando i comportamenti dell'elite rappresentata da multinazionali, banche, governi più o meno occulti, è vero l'esatto contrario! Questi non esitano a uccidere, soggiogare, prevaricare miliardi di persone attraverso divisioni di territori, di censo, di religioni, etc.etc. e, cosa più grave ESCLUSIVAMENTE per i LORO interessi.

Per i LORO interessi... non per i NOSTRI.

Potresti dire che non sia così?!

Secondo te le scelte delle grandi multinazionali e dei grandi organismi sovranazionali (più o meno occulti) sono dettate dal profitto e dall'interesse personale o dalla volontà di perseguire un interesse collettivo universale?

L'esperienza individuale invece, il confronto con le altre persone e gli insegnamenti che possiamo raccogliere dalla storia ci porterebbero a conclusioni differenti se solo fossimo in grado di applicare due semplici regole universali:

- ama il prossimo tuo come te stesso
- non fare agli altri ciò che non volessi fosse fatto a te

Regole applicabili ai diversi 'strati' della società, dalla famiglia, alle nazioni, al mondo intero.

Nelle tue osservazioni tendi a paragonare il comportamento umano a quello animale... per questo motivo nelle tue parole ho identificato subito il ragionamento del Player A, il quale, se leggi il mio thread "Scacchiera degli Illuminati", ritiene l'Uomo proprio un animale incapace di evolversi e condannato a sottostare alle leggi dell'istinto, ovvero di quella parte di cervello definito "rettiliano" dagli stessi scienziati.

Io invece conservo la speranza che l'Uomo, seppur 'rettiliano' dentro, possa grazie alla ragione e al 'cuore', sfruttare al meglio una capacità implicita di armonia soffocata dalla società disegnataci attorno proprio dall'ELITE.

Chi ha ragione tra noi due? Chi ha ragione tra il Player A e il Player B?

"Homo homini lupus" come diceva Plauto e che ritroviamo anche in Erasmo da Rotterdam e in Francis Bacon, ma soprattutto in Hobbes? Quindi preferibilmente da mantenere in una 'gabbia' seppur apparentemente 'dorata'?

O invece aveva ragione Locke nella sua esposizione poi ripresa da Kant con le seguenti parole nel suo saggio "Cos'è l'Illuminismo?"

« L'illuminismo è dunque l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro, Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro


Forse ci manca questo coraggio...

A mio avviso la contrapposizione filosofica tra Hobbes e Locke ci aiuta a comprendere molte dinamiche sociali sulle quali ci troviamo a dibattere e per questo consiglio a tutti l'approfondimento di questi due grandi filosofi.

Ovviamente nessuno dei due conosce la risposta esatta. Così come non la conosciamo noi. Così come non la conoscono i due Player A e B...

A tal proposito sarebbe bello poter fare un esperimento, già citato da qualche altra parte.

Prendiamo 20 bambini, diciamo 15 neri e 5 bianchi e mettiamoli su una isola deserta, separati dal resto del mondo, dal "Sistema" e dalle sue convenzioni e convinzioni sociali e dogmi.

Vediamo come si comportano.

1 - Realizzeranno una economia del dono o una economia basata sullo scambio?
2 - Collaboreranno tra di loro o nasceranno discriminazioni basate su sesso, razza etc.etc.?
3 - Instaureranno una società gilanica orizzontale o autoritaria verticistica e piramidale?

in estrema sintesi si comporteranno come homini lupus o come ama il prossimo tuo come te stesso?

Il risultato di questo esperimento è per me sconosciuto... ma certamente fornirebbe la risposta ai due Player (e a noi) di cosa sia in grado di fare la razza umana.

Potrai dire che finché si tratta di 20 persone è un conto e che quando sono 2 miliardi è un altro... non credo. Un modello, sociale o matematico che sia, se funziona nel piccolo è replicabile, attraverso gli strumenti idonei, in grande. E nel nostro caso lo strumento per l'opzione del Player B è solo la consapevolezza contrapposta all'ignoranza.

Se non funziona nemmeno per quei 20 bambini, ripeto, separati totalmente dall'attuale 'mondo', significa che l'utopia auspicata dal Player B non è effettivamente realizzabile.

Non ho certezze, ma solo la convinta speranza che sia così.

In caso contrario beh... allora sarebbe stato meglio che con il Diluvio ci estinguessimo tutti! (vediti a tal proposito il film Noah con R.Crowe)

[;)]

Riguardo al tuo gioco... guardati anche un altro film... "Quella casa nel bosco"... un finale che fa riflettere.

[:p]
Ultima modifica di Atlanticus81 il 10/07/2014, 08:59, modificato 1 volta in totale.

10/07/2014, 21:03

Wolframio ha scritto:

holocron ha scritto:
Se non ci fosse un'economia basata sul debito, che ti fa svegliare la mattina col pensiero di doverlo restituire, per te non avrebbe senso la vita. O quello che fai.



Io esco dal letto e vado a lavorare perchè devo sfamarmi, non perchè ho un debito.
Se mi dovessi alzare dal letto perchè devo pagare un debito che non è mio, preferirei nemmeno piu svegliarmi.

Non capisco nulla di economia, ma ho una mia azienda che produce e guadagna soldi veri che altri hanno sudato, non soldi stampati da lazzaroni che ti impongono di fare un debito per averli ed in cambio glie li devi restituire con gli interessi. E non sono Euro.



Se permetti ritorno sull'argomento, giusto per darti l'idea di come funzionerebbe un po meglio il mondo. Chi comanda deve essere il popolo, le elite devono solo obbedire.

http://www.rischiocalcolato.it/2014/07/ ... lcolato%29

http://www.pasqualemarinelli.com/index2 ... ude_id=102
Ultima modifica di Wolframio il 10/07/2014, 21:14, modificato 1 volta in totale.

11/07/2014, 01:08

Che bello deve essere vivere in un paese così in cui si discute dei veri problemi e soprattutto si è CONSCI dei veri poblemi.

11/07/2014, 02:58


L'esperienza individuale invece, il confronto con le altre persone e gli insegnamenti che possiamo raccogliere dalla storia ci porterebbero a conclusioni differenti se solo fossimo in grado di applicare due semplici regole universali:

- ama il prossimo tuo come te stesso
- non fare agli altri ciò che non volessi fosse fatto a te

Regole applicabili ai diversi 'strati' della società, dalla famiglia, alle nazioni, al mondo intero.

Nelle tue osservazioni tendi a paragonare il comportamento umano a quello animale... per questo motivo nelle tue parole ho identificato subito il ragionamento del Player A, il quale, se leggi il mio thread "Scacchiera degli Illuminati", ritiene l'Uomo proprio un animale incapace di evolversi e condannato a sottostare alle leggi dell'istinto, ovvero di quella parte di cervello definito "rettiliano" dagli stessi scienziati.

Io invece conservo la speranza che l'Uomo, seppur 'rettiliano' dentro, possa grazie alla ragione e al 'cuore', sfruttare al meglio una capacità implicita di armonia soffocata dalla società disegnataci attorno proprio dall'ELITE.

Chi ha ragione tra noi due? Chi ha ragione tra il Player A e il Player B?

"Homo homini lupus" come diceva Plauto e che ritroviamo anche in Erasmo da Rotterdam e in Francis Bacon, ma soprattutto in Hobbes? Quindi preferibilmente da mantenere in una 'gabbia' seppur apparentemente 'dorata'?

O invece aveva ragione Locke nella sua esposizione poi ripresa da Kant con le seguenti parole nel suo saggio "Cos'è l'Illuminismo?"

« L'illuminismo è dunque l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro, Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro


Forse ci manca questo coraggio...

A mio avviso la contrapposizione filosofica tra Hobbes e Locke ci aiuta a comprendere molte dinamiche sociali sulle quali ci troviamo a dibattere e per questo consiglio a tutti l'approfondimento di questi due grandi filosofi.

Ovviamente nessuno dei due conosce la risposta esatta. Così come non la conosciamo noi. Così come non la conoscono i due Player A e B...

A tal proposito sarebbe bello poter fare un esperimento, già citato da qualche altra parte.

Prendiamo 20 bambini, diciamo 15 neri e 5 bianchi e mettiamoli su una isola deserta, separati dal resto del mondo, dal "Sistema" e dalle sue convenzioni e convinzioni sociali e dogmi.

Vediamo come si comportano.

1 - Realizzeranno una economia del dono o una economia basata sullo scambio?
2 - Collaboreranno tra di loro o nasceranno discriminazioni basate su sesso, razza etc.etc.?
3 - Instaureranno una società gilanica orizzontale o autoritaria verticistica e piramidale?

in estrema sintesi si comporteranno come homini lupus o come ama il prossimo tuo come te stesso?

Il risultato di questo esperimento è per me sconosciuto... ma certamente fornirebbe la risposta ai due Player (e a noi) di cosa sia in grado di fare la razza umana.

Potrai dire che finché si tratta di 20 persone è un conto e che quando sono 2 miliardi è un altro... non credo. Un modello, sociale o matematico che sia, se funziona nel piccolo è replicabile, attraverso gli strumenti idonei, in grande. E nel nostro caso lo strumento per l'opzione del Player B è solo la consapevolezza contrapposta all'ignoranza.

Se non funziona nemmeno per quei 20 bambini, ripeto, separati totalmente dall'attuale 'mondo', significa che l'utopia auspicata dal Player B non è effettivamente realizzabile.

Non ho certezze, ma solo la convinta speranza che sia così.

In caso contrario beh... allora sarebbe stato meglio che con il Diluvio ci estinguessimo tutti! (vediti a tal proposito il film Noah con R.Crowe)

[;)]

Riguardo al tuo gioco... guardati anche un altro film... "Quella casa nel bosco"... un finale che fa riflettere.

[:p]


Beh, la risposta alla domanda su come penso che sia stata L'elite a insegnarci a non uccidere e a rispettarci non è così scontata come pensi.
Tu sei cresciuto in un contesto dove legge, religione, istruzione e situazione economica hanno influenzato in modo massiccio a farti diventare ciò che sei ora.
Non te ne rendi conto perchè dai queste cose per scontate, o credi che questi fattori non siano necessari per diventare una persona rispettosa della vita e degli altri.
Eppure, prova ad andare in paesi come la Colombia, Venezuela, Messico.. per quale motivo la criminalità in quei posti dilaga come un fiume e i morti ricoprono le strade tutti i giorni?
Quelle persone che vi abitano, ovviamente non tutte, vivono in contesti sociali-economico-culturali letteralmente fuori controllo.
Per quegli individui la tua vita vale un pacchetto di sigarette, ti ammazzano per 5 dollari perchè non sanno e non gli è stato insegnato che uccidere è sbagliato.
In società complesse come quelle, non puoi arrivare all'istante, costruire scuole, dare lavoro alla gente, e fargli rispettare le leggi perchè non capirebbero.

Lascia stare le questioni di mentalità "rettiliane", che sono comunque solo "congetture" e nessuna prova fisica.
L'istinto è una cosa che hanno tutti gli esseri viventi dell'universo. E' la base stessa che viene sfruttata dalla vita per continuare a sopravvivere, non è stata inventata da qualcuno, ce l'hanno TUTTI.

Il gioco dei 20 bimbi è interessante, ma mancano gli elementi fondamentali sulle quali fare l'esperimento.
Premessa: Replicabile fino a un certo punto, prova a replicarlo per 200 miliardi di persone su un pianeta piccolo come la Terra.. fosse facile come scrivere su una tastiera..

In una situazione simile dovresti presupporre che tutti i bambini siano uguali, sia per carattere che per doti psico/fisiche e che l'isola abbia risorse illimitate per quei 20 bambini.
In questo contesto perfetto, la società gilanica potrebbe funzionare, non cè che dire.
In caso contrario, sarà l'istinto alla sopravvivenza a dividere i bambini tra quelli più forti e quelli che sanno adattarsi meglio.
Un esempio quasi simile potresti trovarlo in un Asilo.
Tanti bamnini della stessa età che non hanno molta percezione o opinioni riguardo religione o politica. Semplici bambini che giocano.
I problemi potrebbero sorgere quando il numero di giochi è limitato e pià bambini vogliono usare lo stesso gioco già in uso da un altro.
Capita che bambini dell'asilo litighino per un giocattolo e questo è un esempio del fatto che già da piccoli noi applichiamo atti di prevaricazione su altri per ottenere ciò che desideriamo.
Guarda come a volte la gente si mena al super negozio per comprarsi il televisore in saldo: pur di sentirsi appagati mentalmente (per il possesso dell'oggetto del desiderio), sono disposti a combattere e a privarsi anche del cibo (immagina che con quei soldi potevano comprare appunto da mangiare invece di un televisore).

Noi siamo questo, che ti piaccia o no. Anzi, forse ci piace, perchè è ciò che ci rende gli uni diversi dagli altri, che rende la nostra vita sì difficile, ma varia e colorata. Io posso comprendere il concetto di una società dove tutti lavorano per il collettivo, come delle api nell'alveare. Che sono quasi il perfetto concetto di società gilanica (hanno solo una regina fondamentalmente, e le api fanno tutte lo stesso lavoro), solo che loro hanno il vantaggio/svantaggio di essere una forma di vita socialmente semplice.
Se tu hai potuto studiare Plauto, Erasmo, Rotterdam, Hobbes, lo devi alla società in cui vivi ora.
Una società gilanica non ha bisogno di capire sè stessa, vivrebbe solo come un alveare pieno di api.
Perchè solo la natura "primitiva" offre questo scenario? Perchè loro ci riescono e noi no?
Potrebbe essere possibile che l'uomo primitivo vivesse in una società gilanica. Cosa gli ha fatto cambiare strada non lo sapremo mai, ma oggi siamo qua e stiamo scoprendo i misteri dell'universo un pezzo alla volta. Le api invece dopo milioni di anni sono rimaste a volare tra un fiore e l'altro, senza porsi domande esistenziali o filosofiche.

Atlanticus81 ha scritto:

In tal caso lascia che ti ringrazi per questo "gioco".. ti assicuro che non esito a mettermi in gioco ogni volta che lo sento utile per me e per coloro che mi stanno intorno.

Permettimi due considerazioni... (anzi forse più di due)

[:p]

Come fai a dire a un certo punto che sia stata l'elite a "educarci al rispetto civile ed insegnandoci che uccidere è sbagliato" e non invece l'esperienza individuale e l'osservazione del mondo che ci circonda?

A voler guardare, valutando i comportamenti dell'elite rappresentata da multinazionali, banche, governi più o meno occulti, è vero l'esatto contrario! Questi non esitano a uccidere, soggiogare, prevaricare miliardi di persone attraverso divisioni di territori, di censo, di religioni, etc.etc. e, cosa più grave ESCLUSIVAMENTE per i LORO interessi.

Per i LORO interessi... non per i NOSTRI.

Potresti dire che non sia così?!

Secondo te le scelte delle grandi multinazionali e dei grandi organismi sovranazionali (più o meno occulti) sono dettate dal profitto e dall'interesse personale o dalla volontà di perseguire un interesse collettivo universale?


Ma secondo te, quali sono i LORO interessi.
In effetti è una domanda particolare. Se uno come loro ha già tutto e possibilmente anche gratis, cosa gli rimane da fare?
E' un pò come il cattivo di turno che combatte i buoni per conquistare il mondo intero. E quando ci riesce cosa fa? Ok, ha conquistato il mondo ora è il padrone e tutti sono suoi schiavi. Però, come se le passa le 24 ore della giornata poi?
Se uccide tutti gli schiavi finisce che rimane da solo ed essere il padrone di un mondo senza che nessuno sia lì a considerarti tale non è "appagante".
E vedere gli schiavi fare tutto quello che lui dice, per quanto bello possa essere, sarebbe prima o poi monotono.

Quando uno ha tutto, cosa gli rimane?
Secondo te, essere parte di un elite simile significa solo avere soldi, fare vacanze, avere auto di lusso, andare a feste tutte le sere, mangiare aragoste fino a scoppiare?.
Abbastanza riduttivo, ma è nella mente di tutti. La sindrome di Robin Hood.
Che poi faccia anche quelle cose, è un vantaggio collaterale in principio delle sue funzioni.
Un bambino dell'africa potrebbe dirmi che io sono un riccone sfacciato che spendo 6 euro per una pizza, mentre lui con 6 euro ci mangia per un mese.
Noi siamo spesso ipocriti quando diciamo che non bisognerebbe giudicare le persone che non conosciamo, o giudicare il lavoro che una persona fa senza avere le sue competenze.
E ci arrabbiamo molto quando qualcuno fa la stessa cosa con noi (non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te).

Per questo io non vedo il motivo di discriminare il lavoro che compie qualcuno al di sopra della mia testa, perchè nello specifico io non so di che lavoro si tratti e di quanto complicato possa essere.
Potrei anche valutare che il risultato non sia eccellente ma pessimo, però non conoscendo tutte le sfumature di cui è composto potrei anche solo aver visto solo la minima parte, quella più visibile, e aver ignorato la parte più grossa ma nascosta.

Io sono diventato estremamente selettivo sulle informazioni che sparano le emittenti e le produzioni di programmi sulle cospirazioni.
Del resto, è un buon modo per tenere a bada e sotto controllo la popolazione, se la gente vuole il pane gli dai il pane. Così non disturba più!

11/07/2014, 11:51

Considerazioni molto interessanti Holocron. Non posso certo dire che siano fuori di logica o irragionevoli anzi.

D'altronde sono le medesime considerazioni che nella mia 'visione del mondo' attribuisco al Player A, che in estrema analisi rappresenta uno dei tre archetipi della condizione umana (e della gestione della stessa), tralasciando per un attimo il discorso del Player C che si comporta in malafede a differenza di A.

L'altro archetipo, al quale mi sento più vicino, è certamente il Player B. La contrapposizione tra i due segue sostanzialmente il dibattito eterno che Hobbes e Locke hanno analizzato nelle loro elucubrazioni filosofiche.

La conclusione che personalmente traggo da questo confronto è che forse entrambi i ruoli siano funzione della coesistenza all'interno della psiche umana di queste due dimensioni.

Se l'elite è funzionale alla società come tu affermi, non possiamo negare, a mio modo di vedere, che anche lo sono le persone che la combattono, in una sorta di tentativo di mantenere un certo equilibrio nel mondo... yin e yang... a metà tra due utopie contrapposte, l'una totalmente verticale, l'altra totalmente orizzontale.

Anche se forse fraintendi chi o cosa io intenda per elite... non il ricco o l'industriale... non ne faccio uno scontro di classe. Parlo di ben altri livelli.

Per questo motivo non mi posso esimere dal continuare a denunciare e condannare le loro nefandezze per evitare che la "bilancia" penda tutta in una direzione, poiché in assenza di uno dei due player si perderebbe l'equilibrio.

Forse oggi, per quello che vedo io, la bilancia pende troppo da una parte. Ben venga quindi la condanna nei confronti dell'elite nel tentativo di ripristinare un equilibrio forse perduto... o forse mai esistito su questo pianeta.

Tu dici che tutto sia necessario e che non comprendendo le motivazioni che spingono l'elite a comportarsi come si sta comportando non possiamo giudicare o denunciare?! Non sono d'accordo. Altrimenti tutto diventerebbe giustificabile, compreso l'eccidio di milioni di persone nei campi di concentramento, lo sgancio di due bombe atomiche sulla popolazione inerme, la schiavitù e persino i sacrifici umani o altre barbarie più vicino a uno stato di natura che a un sistema sociale fondato su etica e morale.

Già... la natura... qui apriremmo un ulteriore dibattito su cosa sia la natura e su come anch'essa abbia elementi positivi e negativi in una sorta di equilibrio del mondo.

Gli animali si comportano in una certa maniera... ma noi siamo uomini... e se ci è stato donato il dono dell'intelletto significa che i nostri comportamenti dovrebbero essere guidati ANCHE da altre argomentazioni rispetto al mero istinto di sopravvivenza.

Altrimenti varrebbe il ragionamento che, come mamma leonessa allontana il figlio più debole dalla cucciolata per non sottrarre risorse alla parte sana della figliolanza, bene facevano i nazisti a sopprimere handicappati e 'inferiori' per non togliere risorse al resto della popolazione ritenuta meritevole e degna.

(scusate l'esempio forte, ma è per rendere l'idea)

Accettabile in natura... ma noi non siamo (o non dovremmo essere) solo vincolati alle leggi di natura se è vero che esiste una scintilla diversa in noi.

A meno che non esista nessuna scintilla, ma non credo, altrimenti non saremmo nemmeno qui a scriverne, non credi!?

Per questo, a mio avviso un tale comportamento (quello seguito dall'elite, seguendo i tuoi ragionamenti) non può essere moralmente accettabile.

Ma ripeto... andremmo a scrivere un romanzo considerando che è circa un migliaio di anni e più che l'Uomo si interroga su questo... soprattutto considerando il fatto che quasi sicuramente abbiamo ragione entrambi, coesistendo entrambe queste dimensioni nell'animo umano (yin e yang, luce e buio e altri simbolismi vari)

[:p]

PS:
il cervello "rettiliano" non è una congettura... è scienza.
http://it.wikipedia.org/wiki/Triune_Brain

PS2:
non penso assolutamente che gli 'interessi' dell'elite si riducano a soldi, macchine, viaggi e aragoste... in ballo c'è ben altro.

[;)]

12/07/2014, 12:06

Mi sembra di intuire che hai capito che noi siamo esseri umani.
Noi, come dici tu, siamo dotati di intelletto superiore. proprio causa di questo, la nostra società è molto più complicata e articolata rispetto a quella animale.
Abbiamo più problemi da risolvere, più bisogni da soddisfare, e sempre meno risorse alle quali accedere.
Siamo in continuo aumento, e non ci sono attualmente fattori naturali che possano causare una nostra diminuzione di numero. Non è come un'infestazione di scarafaggi che quando aumentano usi il veleno e via.
Noi applichiamo sempre più metodi per sopravvivere. Guarda solo gli ospedali, le operazioni chirurgiche, le cure alle malattie.
Nel mondo animale non cè spazio per individui deboli, e quelli feriti gravemente muoiono senza possibilità di essere curati. Quello è un esempio di equilibrio naturale, che noi spesso accettiamo scientificamente e ai quali, sopratutto in contesti selvatici, non interferiamo poichè la natura deve fare il suo corso.
Noi invece andiamo letteralmente contronatura, ma questo perchè siamo guidati, oltre che dal nostro intelletto, dal nostro cuore. La strada per una maggiore evoluzione è affiancata anche dal non lasciare indietro nessuno. Non dico che sia sbagliato, assolutamente, ma è proprio ciò che fanno le razze intelligenti, o per meglio dire, le razze con il potenziale adatto a diventare intelligenti.

Tu dici che tutto sia necessario e che non comprendendo le motivazioni che spingono l'elite a comportarsi come si sta comportando non possiamo giudicare o denunciare?! Non sono d'accordo. Altrimenti tutto diventerebbe giustificabile, compreso l'eccidio di milioni di persone nei campi di concentramento, lo sgancio di due bombe atomiche sulla popolazione inerme, la schiavitù e persino i sacrifici umani o altre barbarie più vicino a uno stato di natura che a un sistema sociale fondato su etica e morale.


Giustificabile o meno, gli uomini prendono decisioni non spesso comprensibili ad altri. Le due Bombe atomiche sul Giappone hanno ucciso migliaia di persone, ma hanno decretato la resa della Nazione stessa. Immagina solo che se non ci fossero state, magari la guerra sarebbe continuata e avrebbe mietuto ancora più vittime, sia militari che civili.
E' un triste esempio di come l'uomo abbia bisogno, a un certo punto, di venire preso letteralmente a bastonate per fermare la sua follia. L'uomo lasciato a sè stesso senza un minimo di controllo potrebbe estinguere sè stesso.
Te lo ricordi il G8 a genova di tanti anni fa? Al di là di quello che è successo, sia della polizia che ha sicuramente abusato della sua autorità (ma premetto: in polizia ci stanno certi scoppiati che deturpano la divisa che indossano, a scapito di tutti quei bravi poliziotti che fanno invece il loro dovere ogni giorno onorando quella divisa) e dei manifestanti violenti che con le loro azioni hanno messo in pericolo anche i manifestanti pacifici, abbiamo visto che gli uomini sono capaci di tutto quando non rispettano le regole.
E noi non siamo abituati a rispettare troppo le regole per via dei nostri istinti e desideri personali.

"«Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione».
[Henry Ford, imprenditore]"

Forse Ford lo ha capito esattamente come lo intendo appunto quando parlo del gioco del Monopoli. Perchè il nostro sistema bancario e monetario è fasullo, fittizio. E' come un gioco.
Magari non è così semplice da spiegare in 4 parole, ma parlando di Monopoli sarebbe più semplice. Giochiamo tutti, chi più chi meno. Il gioco avanza finchè rispettiamo le regole. Chi non le rispetta è fuori dal gioco, o chi si inventa le regole può danneggiare gli altri giocatori.
Questo gioco è messo su solo per far sopravvivere l'uomo, alimentare i suoi desideri, e la sua voglia di progredire, di mettersi in gioco o in competizione. Come dire, sarebbe indirettamente quasi come in una maratona dove tutti possono vincere qualcosa se partecipano.
Si può dire che appunto ti ingannano, ti fanno giocare a questo gioco in maniera forzata. Io vedo questa economia, questo mondo, come se fosse quasi un videogioco. Ho scelto un ruolo, aumento i miei attributi intellettivi e fisici, e li uso per sopravvivere.
Può calzare male questo punto di vista, ma se una Banca ti dicesse che l'economia è solo un gioco costruito ad arte per far progredire e sopravvivere l'uomo, e solo i giocatori migliori possono ottenere i vantaggi più grossi, non pensi che quello che dice Henry Ford potrebbe essere giusto?
Viviamo un grande inganno, un grande gioco. Io vivo sereno con questo concetto, non mi serve più fare la guerra contro l'elite, perchè io ho già scelto che ruolo voglio giocare in questa partita.
Dipende solo da me, dalla mia volontà, migliorare o peggiorare. Ti ripeto, sono partito con 20 euro in tasca e un lavoro in nero come lavapiatti, ora lavoro in una grande catena di supermercati a tempo indeterminato e guadagno 1400 euro al mese e anche più, il tutto grazie alla mia volontà, di mettermi in gioco, di superare anche i miei limiti e superare i miei avversari che giocano la stessa partita. Potrei ottenere ancora di più se volessi, potrei perfino diventare famoso o perfino un membro dell'Elite.
Tutto dipende da quanto voglio mettermi in gioco.
Per alcuni può essere più difficile, ma non credo che sia impossibile. Se l'uomo ha la volontà di migliorare diventa inarrestabile. Non ne sei convinto?
Rispondi al messaggio