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Blissenobiarella ha scritto:
Dio mio NO! dissento..é vero che la creatività viene mortificata in quest'epoca di veline e voyerismo televisivo, ma dire che non c'è è un insulto verso quelli che lottano per affidare la propria arte al tempo!
E' vero, le idee e la creatività non sono morte, sono solo andate in un lungo, lunghissimo letargo. Gli artisti che ancora portano avanti idee nuove, particolari e personali sono pochissimi, una nicchia ristretta che continua a creare opere d'arte per pochi "intenditori".
Da un certo punto di vista, credo che quest'epoca di sfrenato capitalismo abbia strutturato, schematizzato e industrializzato l'arte. Ma come si può schematizzare qualcosa che per sua stessa natura dovrebbe essere libera, fuori da qualsiasi compromesso e schema? Farlo significa sacrificarne l'animo indipendente, quel pizzicco di follia che porta ad osare, a cercare nuove strade, a fregarsene del pensiero altrui.
Lo vediamo tutti i giorni infatti. Il best seller letterario del mese è sempre qualche libro dalla fantasia zero, come il classico thriller storico, il giallo ambientato chissà dove o la cruda storia afgana. Sono queste le cose che vanno oggi, ed è questo che si deve commercializzare. Ed intanto si esaltano le nuove oepre fotocopia, cme se bastassero le tematiche "serie" a fare di un opera qualcosa di profondo ed indimenticabile.
Un certo Alan Moore riuscì, parlando di super eroi, a tirare fuori un fumetto che parlava della guerra fredda, della paura di un olocausto atomico, della follia, di questa società marcia. Il tutto partendo da una storia di super eroi (Watchmen). E adesso c'è chi crede che basti ambientare un romanzo nella seconda guerra mondiale per fare un grandissimo romanzo. Dov'è finita la fantasia?
Non è solo colpa degli "artisti", ma del mercato. C'è una cosa che non ho mai capito. Si da al consumatore quello che il consumatore vuole, oppure sono i pezzi grossi che decidono cosa il consumatore vuole? Il mercato di oggi è diventato un circolo così visioso che non si capisce più chi "comanda": il produttore o il consumatore? Le multinazionali o noi comuni mortali che compriamo il nuovo album di Madonna?