14/04/2012, 01:47
25/06/2012, 12:11
15/10/2012, 03:38
09/02/2013, 13:04
09/02/2013, 15:26
melusina ha scritto:
Ovvero, la materia non è l'origine di questo mondo. Piuttosto la coscienza esisteva prima e da essa si è manifestato il mondo materiale. Questa è la nuova visione scientifica che propongo per il prossimo secolo.
"All'inizio era il Verbo (= Logos= Mente) e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio"
...Ma guarda un po'!
09/02/2013, 20:27
09/02/2013, 21:51
09/02/2013, 22:17
10/02/2013, 03:50
E' questa protocoscienza o coscienza universale (pensieri di tutti i pensieri) che collassa nelle nostre coscienze individuali nei qubit del cervello. Questo avviene ad una media di 40 collassi per secondo corrispondenti ai 40Hz della frequenza cerebrale. La nostra consapevolezza dei pensieri e delle sensazioni interiori è costruita come i fotogrammi dei film alla velocità di 40 fotogrammi al secondo da una coscienza universale. Hameroff e Penrose sottolineano che il modello dell'Orchestrated Objective Reduction (Orch OR) per il calcolo quantistico nella mente sia consistente con gli insegnamenti spirituali nel Buddismo, nell'Induismo e nella Kabbalah e tutti sostengono l'esistenza di una mente universale.
Ora abbiamo un modello del cervello che afferma che la coscienza non è un epifenomeno, risultato dall'attività cerebrale, ma che il cervello dev'essere visto come una grande antenna che riceve una coscienza universale onnipresente nell'universo! Ora la teoria del cervello quantistico ha molti opponenti ed è ancora nella sua infanzia, ma ha già attirato molta attenzione e un giorno potrebbe essere accettata come funzionamento esatto del cervello (3).
10/02/2013, 08:35
10/02/2013, 10:35
Atlanticus81 ha scritto:
Hai il link di quell'articolo Max?
10/02/2013, 10:53
MaxpoweR ha scritto:
Magari è così che ho acquisito questo corpo ma perché vi sono legato finché esso riesce a funzionare? Fondamentalmente stando così le cose la reincarnazione avrebbe un certo fondamento...
10/02/2013, 14:19
Atlanticus81 ha scritto:
Hai il link di quell'articolo Max?
di Jan Wicherink
Tradotto da Richard per Altrogiornale.org
Fonte: http://www.soulsofdistortion.nl/SODA_chapter3.html
10/02/2013, 18:53
14/02/2013, 10:54
CRISI E SUPERAMENTO DEL MECCANICISMO NELLA EVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE BIOLOGICA
Paolo Manzelli , LRE@UNIFI.IT; http://www.edscuola.it/lre.html; http://www.wbabin.net
La transizione tra la società industriale ormai obsoleta, in quanto basata su riduttive concezioni meccaniche e la futura società della conoscenza, trova il un nuovo fondamento concettuale sulla piena comprensione della “vita come rete di comunicazione biologica” .
Pertanto diviene necessario attuare un profondo cambiamento concettuale che complessivamente servirà a capire come sia possibile risolvere i problemi della società contemporanea indirizzando la
diffusione di informazione verso il superamento delle vecchie concezioni meccaniche ormai obsolete proprio in quanto esse pongono a rischio la natura stessa del sistema vivente sulla terra.
Un tale cambiamento delle modalità di pensare e di conoscere si propone quindi di generare una netta differenza tra il sopravvivere in una dimensione di decrescita dello sviluppo ed il vivere in un sistema di sviluppo concettualmente innovativo, più rispettoso delle risorse naturali e della "Bio-diversità evolutiva" dei sistemi viventi, che oggi vengono sistematicamente insidiate e distrutte a causa del perpetuarsi del riduzionismo e delle contraddizioni insite nelle concezioni meccaniche.
Purtroppo la formazione ancora basata su concetti tradizionalmente acquisiti abitua a pensare entro un “box-cognitivo” che ormai non presenta più' soluzioni alternative; pertanto va ricercata una modalità' di pensiero mentalmente più' ampia tale che renda plausibile la soluzione dei problemi contemporanei che sono assieme sociali, culturali e di sviluppo.
Certamente nella storia del pensiero le idee concettualmente creative non trovano immediata risposta, in un determinato periodo storico nel quale prevale ancora la conservazione del vecchio paradigma, ma come e' stato magistralmente indicato da Thomas Kuhn, tale atteggiamento
concettualmente conservativo permane fin quando entra storicamente in crisi irreversibile il vecchio contesto paradigmatico di riferimento delle conoscenze, perché in tal quadro non ritrova più alcuna possibilità di aprire una nuova espressione della creatività umana, della scienza e dell' arte, nell'insieme capace di innestare una nuova dimensione dello sviluppo entro una rinnovata dimensione naturalistica.
Le concezioni meccaniche sono state acquisite e riconosciute come valide nell'epoca industriale e post-industriale della società della informazione, ed esse sono fondate sulla base della netta distinzione tra oggetto ed oggetto della osservazione; ciò ha prodotto la suddivisione cognitiva delle discipline e quella sociale tra le professioni che sono state correlate alla netta separazione tra le scienze umane e la scienza e la tecnologia. Tali discipline di insegnamento e formazione professionale, oggi producono un sovra-numero di attività intellettuali standardizzate, determinando precarietà e difficoltà di lavoro per i giovani laureati e diplomati.
Pertanto oggigiorno e' divenuto necessario rifondare la divisione sociale del lavoro intellettuale, e di conseguenza diviene fondamentale attuare un netto superamento della antiquata dicotomia tra soggetto ed oggetto della percezione del mondo, proprio perché tale impostazione di base delle conoscenze meccaniche limita a priori ogni ricerca creativa finalizzata al superamento delle concezioni riduttive del paradigma meccanico, al fine di costruire una rinnovata dimensione
"Bio-vitalististica" del sapere, fondata sulla più ampia comprensione della "comunicazione biologica" dei sistemi viventi.
Un limite fondamentale della scienza meccanica consiste nell'essere fondata su due concezioni fondamentali , Energia (E) e Materia (M) , mentre la comunicazione di Informazione (I) e stata
considerata come un parametro associato al trasferimento delle forme di Energia o della Materia .
Oggi con la sperimentazione del Teletrasporto Quantistico, abbiamo iniziato a capire che la Informazione (I) , può essere trasferita unicamente come una entità indipendente dalla Energia e
dalla Materia. Pertanto possiamo reinterpretare la comunicazione tra i sistemi biologici sulla base di tre parametri interdipendenti ( E,M,I ) anziché solo due (E,M) come e' stato concettualizzato
nel riduzionismo meccanico, determinando in tal modo una rinnovata parametrizzazione della evoluzione dei sistemi naturali che in sostanza riconosce che la vita e' fondata sulla comunicazione della Informazione (I) sia che essa e sia di origine genetica che facente seguito alla comunicazione derivata dal metabolismo alimentare ovvero da altre fonti di interscambio di informazione.
Notiamo in particolare che il meccanicismo riducendo Informazione ad una conseguenza del trasferimento di forme di Materia e di Energia, ci priva della consapevolezza di cosa sia il pensiero, quale entità immateriale prodotta dal funzionamento del cervello come espressione
massima della "comunicazione biologica".
Quindi per superare le logiche meccaniche, possiamo, in estrema sintesi , iniziare con definire il pensiero come una forma di elaborazione cerebrale della informazione; infatti sappiamo che :
a) senza informazione sia interna alle cellule neuronali (DNA) che ricavata dall'esterno (alimentazione e conoscenze pregresse) il cervello, non potrebbe pensare ; di conseguenza possiamo schematicamente indicare, la elaborazione di informazione, di qualunque provenienza
essa sia come una variazione (v) di Informazione ( vI ) quale parametro che corrisponde all'azione del generica del pensare ;
b) ritenendo inoltre ancora come valido il postulato che ha caratterizzato la scienza moderna, quello che dice che la energia non si crea ne si distrugge , ciò in quanto tutto quanto esiste e'
rappresentabile come una forma di energia, sia che sia composto da Materia (M = Energia compatta e localizzata ) ovvero da Energia Vibrazionale ( E= Energia diffusa e delocalizzata) , ..... allora possiamo assumere che anche la variazione di Informazione ( vI ) possa corrispondere ad una qualche forma di Energia .
Di conseguenza a tale schematica impostazione del ragionamento che include a priori la informazione biologica nella descrizione dei sistemi viventi , allora potremo scrivere, (superando la arbitraria dicotomia tra soggetto ed oggetto), che le variazioni di informazione (vI) sommate
alle variazioni di Energia (vE) e di Materia (vM), (essendo tale somma resa possibile ,in quanto
ora tutti i parametri corrispondono a variazioni di differenti forma di energia), danno un totale
energetico che deve rimanere costante nel tempo .
Quindi in totale avremo: V(I+E+M) = 0 , perche la variazione totale (V) di una costante e' per definizione uguale a zero.
Questo nuovo modo di pensare produce un nuovo orizzonte di integrazione della scienza e della filosofia denominata "Bio-vitalismo" , che comprende anche il pensiero come forma particolare di energia vitale, e cio' costituisce l' inizio concettualmente innovativo finalizzato a decretare la fine definitiva del modello meccanicista che si otterrà formulando di conseguenza un paradigma cognitivo sostitutivo della obsoleta concettualità meccanica, finalmente e' capace di superare la
arbitraria e contraddittoria separazione tra il soggetto e l' oggetto della percezione umana, che impedisce di riformulare una più coerente interpretazione della realtà della "comunicazione
biologica" la quale determina lo sviluppo evolutivo della vita.
Biblio. on Line :
>> Le rivoluzioni scientifiche: http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Kuhn
>> Teletrasporto Qantistico : http://it.wikipedia.org/wiki/Anton_Zeilinger
>> Crollo del meccanicismo:
>>http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/il-crollo-del-vecchio-paradigma-meccanico-dellascienza.php
>> Cervello e pensiero : http://www.ecplanet.com/node/2069
>> Informazione e cervello : http://www.edscuola.it/archivio/lre/cervello.html
>> Scienza della qualita':
>> http://www.egocrea.net/La_Scienza_della ... HYSICS.pdf
>> Biofisica della Evoluzione : http://www.edscuola.it/archivio/lre/biofisica.htm
>> Introduzione al Biovitalismo:
>> http://www.edscuola.it/archivio/lre/INT ... ALISMO.pdf
>> Biovitalismo e informazione:
>> http://www.psicolab.net/2010/realta-inf ... vitalismo/
Una nuova forma di comunicazione neuronale
In un esperimento, soggetti sottoposti a stimolazione elettrica transcrarnica ai lobi temporali anteriori raggiungevano la giusta prospettiva per la soluzione di un problema complesso tre volte più spesso dei soggetti di controllo
Gli innumerevoli campi elettrici che si sovrappongono nel cervello a seguito dell'attività neuronale delle diverse aree non sarebbero un semplice epifenomeno, ma rappresenterebbero un'ulteriore forma di comunicazione neuronale. A mostrarlo è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology (Caltech), del Politecnico di Losanna e della Korea University diretti da Christof Koch e Henry Markram e pubblicata su Nature Neuroscience.
"Finora la comunicazione fra i neuroni è stata pensata come se avvenisse in una macchina localizzata, quella della sinapsi. Il nostro lavoro suggerisce l'esistenza di un altro mezzo di comunicazione neuronale attraverso lo spazio extracellulare, indipendente dalle sinapsi", spiega Costas Anastassiou, primo firmatario dell'articolo. "Le perpetue fluttuazioni di questi campi extracellulari sono il tratto distintivo del cervello vivo e in azione di ogni organismo, e la loro assenza è indice di un profondo stato di coma, se non di morte, del cervello."
In precedenza si riteneva che questi campi fossero in grado di influenzare o controllare l'attività dei neuroni solo in particolari condizioni patologiche, come le crisi epilettiche, che generano campi molto intensi. Pochi studi avevano studiato l'impatto dei campi non epilettici, molto più deboli ma molto più comuni.
Nel nuovo studio i ricercatori si sono concentrati sui campi, relativamente forti e dotati di una lenta oscillazione, detti potenziali di campo locali (LFP), di circuiti neurali di poche cellule. Per misurarli hanno posizionato in cervelli di topo una serie di microelettrodi a una distanza l'uno dall'altro di appena 50 micron.
"I campi di un millivolt per millimetro alterano notevolmente l'attivazione di singoli neuroni e aumentano la cosiddetta spike-field coherence, ossia il sincronismo con cui i neuroni si attivano in relazione al campo. E nel cervello di mammifero sappiamo che ci sono campi che eccedono facilmente i due o tre millivolt per millimetro", aggiunge Anastassiou. "L'aumento di questa coerenza può incrementare notevolmente la quantità di informazione trasmessa fra neuroni. Inoltre, si sa da tempo che gli schemi di attività cerebrale correlati alla memoria e alla navigazione spaziale generano forti campi e aumentano la SFC."
Ciò ha conseguenze interessanti anche per la possibilità di influire sull'attività cerebrale, dato che fisica ci dice che un campo esterno imposto influirà sulla membrana neuronale, osservano i ricercatori. L'effetto dipenderà però anche dallo stato del cervello, e dal fatto che non tute le aree mostrano sempre lo stesso livello di attivazione: "Se il campo imposto avrà un'influenza dipende da quale area è interessata".
Proprio in questa direzione va un'altra ricerca pubblicata su PLoS ONE, dalla quale è risultato che l'applicazione di un campo attraverso una stimolazione transcrarnica ai lobi temporali anteriori è in grado di aiutare la persona a vedere i problemi sotto una luce nuova: nell'esperimento eseguito dai ricercatori dell'Università di Sydney che hanno condotto lo studio, i soggetti sottoposti a simili campi riuscivano a raggiungere la giusta prospettiva per la soluzione di un problema complesso tre volte più spesso dei soggetti di controllo. (gg)