bene bene, eccoci qui.
Continuando la discussione farei un piccolo riassunto.
Si discuteva sul fatto se, il mio ricordo in merito a un prototipo visto in collaudo circa 25 anni orsono, fosse solo fantasia o fosse effettivamente una rimembranza di un fatto reale.
Quindi visto quanto sopra si evince che delle due supposizioni orora espresse la seconda si é rivelata giusta.
Passiamo quindi ora a verificare se anche le mie affermazioni in merito all'insuccesso commerciale dei prototipi fossero giuste o errate.
Per inciso, io ho affermato che secondo me non furono le lacune tecniche dei prototipi all'origine dell'insuccesso commerciale dello stesso ma bensì la non volontà di sviluppare nuove tecnologie da parte di compagnie petrolifere, gas e carbone.
Altri invece asserivano che io mi sbagliassi e che il prototipo non ebbe successo commerciale perché poco sicuro e che il discorso dell'opposizione di compagnie petrolifere ecc. fosse solo un vaneggiamento complottistico.
Alla ricerca di informazioni in merito a tutto ciò ho spedito una mail con alcune domande a un esperto storico del settore.
Mia mail e risposta sono riportate qui sotto.
![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
Da:
ricerca@greaa.chData: 09.04.2012 17.13
A: <heli.archive@bluewin.ch>
Oggetto: Re: elicottero a San Vittore
Salve
Signor M.B.
Si certo mi é stato di grande aiuto. Sono contento di vedere che il
mio ricordo non era fuori luogo.
Davvero interessante questa tecnologia. Assieme ad alcuni miei
conoscenti svolgo l'attività di monitoraggio video del
cielo notturno
registrando costantemente una discreta porzione di cielo. nel contempo
partecipo a un forum che parla
a livello amatoriale di nuove tecnologie
Avrei una domanda a proposito dei prototipi di elicotteri a perossido.
Perché poi visto che la tecnologia era a quanto pare affidabile non si
é poi arrivati a commercializzare il prodotto?
Quali sono le cause che hanno impedito l'attecchimento nel nuovo
sistema di propulsione?
Furono secondo Lei motivi
economici o piuttosto motivi legati a una
non validità del progetto'a impedire la sua diffusione?
Per motivi
economici intendo dire motivi dovuti a una non volontà da
parte di chi detiene il commercio di carbone petrolio e gas,
di voler
promuovere energie rinnovabili e tecnologie di produzione d'energia
pulite.
quale fu il vero motivo
dell'insuccesso commerciale?
In attesa di un Suo commento la ringrazio ancora per le interessanti
informazioni fin
qui fornite.
Cordialmente Nicola Bellotti
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
Date: Tue, 10 Apr 2012 08:04:37 +0000 (GMT+00:00)
From:
heli.archive@bluewin.ch <heli.archive@bluewin.ch> Switzerland
To:
ricerca@greaa.chReply-To:
heli.archive@bluewin.chSubject: AW: Re: elicottero a San Vittore
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Buongiorno Nicola,
in risposta al suo messaggio preciso quanto segue.
In quanto "storico" dell'ala rotante posso
confermarle che l'idea di utilizzare il perossido d'idrogeno come carburante è alquanto vecchiotta e risale addirittura
agli anni Trenta. Nel campo degli elicotteri già nel 1954 il progettista americano Gilbert W. Magil aveva costruito un
mini-elicottero che utilizzava il perossido d'idrogeno. Il modello della Liteco penso infatti che sia una versione più
moderna derivata dal "Pinwheel" di Magil.
I razzi a perossido sono stati testati anche da altri costruttori per
migliorare le prestazioni in fase di decollo di alcuni elicotteri. Qui posso citarle gli esperimenti condotti dalla
Sikorsky negli Stati Uniti sull'S-55 e della Saunders-Roe in Inghilterra sul SARO Skeeter.
La causa principale
dell'insuccesso degli elicotteri che utilizzano il getto all'estremità della pala (non parlo quindi unicamente degli
elicotteri che impiegano perossido d'idrogeno) è da ricondurre all'enorme consumo di carburante. A titolo di esempio
posso nuovamente citarle l'elicottero Djinn. Questo biposto dalle modeste prestazioni consuma 100-120 litri all'ora di
carburante, lo stesso consumo di un Jet Ranger o di un moderno EC 120B Colibrì, che possono però trasportare 4
passeggeri o un carico sospeso quattro volte maggiore rispetto al Djinn.
Un altro motivo dell'abbandono del perossido
d'idrogeno (forse il principale) è quasi certamente dovuto al successo dei motori a reazione nel campo degli aerei e
dei turboalberi nel campo degli elicotteri.
In passato poi l'aspetto ecologico non era certamente di primaria
importanza, questa potrebbe essere un'altra ragione.
Sempre nel campo degli elicotteri c'erano anche problemi pratici,
come per esempio la cappa di vapore che si crea attorno al pilota in volo stazionario nei mesi freddi che gli impedisce
di avere i necessari riferimenti visivi, una situazione molto pericolosa che può facilmente provocare incidenti.
Sembra
che l'uso del perossido d'idrogeno sia però continuato in altri campi, per esempio per far funzionare i siluri delle
navi.
Un'altra "storica" applicazione riguarda la famosa "Rocket belt" usata persino in un film della serie James
Bond. Si tratta di una "cintura" in grado di sollevare un uomo da terra per fargli compiere un balzo. Negli Stati Uniti
(e dove sennò!) viene addirittura messa in commercio (vedasi
http://www.tecaeromex.com/ingles/RB-i.htm)
Saluti
M.B.
![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
Passiamo quindi ad "analizzare" la situazione.
A me sembra che dalle due mail possiamo evincere che il discorso sulla poca sicurezza e stabilità del prototipo avanzato da alcuni utenti sia inpreciso. Da quanto scritto dall'esperto storico il motivo dell'insuccesso commerciale del prototipo furono l'eccessivo consumo di "carburante" ca.100-120 litri per ora di volo e il fatto che volando in surplace in zone fredde si crea una cappa di vapore attorno all'apparechio riducendo così pericolosamente la visibilità del pilota.
per il reso il prototipo era sicuro e molto manovrabile in specialmodo il modello sviluppato dalla compagnia aviatoria con sede in Ticino.
http://www.youtube.com/watch?v=O9S_Qmn-CEMper quanto riguarda le mie affermazioni secondo le quali tale tecnologia fu per così dire messa da parte in favore di consumi di petrolio carbone e gas devo fare parziale ammenda.
Infatti il nostro esperto non parla direttamente di azioni deliberate da parte di poteri finanziari attuate in sfavore dello sviluppo di nuove tecnologie pulite; si può comunque leggere che una delle ragioni per la quale i prototipi non sono poi stati commercializzati, oltre all'eccessivo consumo di carburante e il fatto del vapore condensato, vi erano motivazioni di scarsa sensibilità per problemi ambientali che vigeva a quel tempo.
Si potrebbe concludere che,, anche se in maniera non diretta, le neccessità economiche di alcuni paesi e enti privati legati all'estrazione, raffinazione, trasporto e consumo di petrolio gas e carbone, grazie al loro spiccato senso di menefreghismo verso l'ambiente certe tecnologie che non sono poi così nuove siano per così dire messe nel cassetto.
![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
Sto raccogliendo altre informazioni in merito e non appena sarò pronto vi aggiornerò di nuovo.
Ultima modifica di
GREAA il 11/04/2012, 13:38, modificato 1 volta in totale.