21/03/2012, 10:43
Thethirdeye ha scritto:
Ok.... allora facciamo un'ipotesi, giusto per ragionare insieme:
L'ECAT è una bufala.
Bene.... che cosa ci guadagnerebbe il suo "inventore"?
21/03/2012, 11:47
21/03/2012, 13:04
Trystero ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
Ok.... allora facciamo un'ipotesi, giusto per ragionare insieme:
L'ECAT è una bufala.
Bene.... che cosa ci guadagnerebbe il suo "inventore"?
I finanziamenti alla ricerca.
L'acquisto del "segreto".
Ma soprattutto chi propone queste invenzioni di solito cerca finanziamenti. Mantiene segreta tutta la procedura, non rivela niente a nessuno (nessuno quindi può indipendentemente verificare il procedimento), in modo da incuriosire gli investitori che possono essere tentati a finanziare il progetto.
21/03/2012, 13:28
Thethirdeye ha scritto:
Ok.... allora facciamo un'ipotesi, giusto per ragionare insieme:
L'ECAT è una bufala.
Bene.... che cosa ci guadagnerebbe il suo "inventore"?
21/03/2012, 14:20
Beppe71 ha scritto:
Ora io non so se Rossi ha creato la bufala del secolo, non lo sa nessuno, mi sono però fatto un'idea sulla base di letture sia sull'argomento che su Rossi. Penso che Rossi abbia intuito qualcosa riguardo questa "fusione nucleare" ma al momento manca qualche elemento che dia certezza di funzionamento al progetto.
21/03/2012, 17:44
Thethirdeye ha scritto:
Quindi, ripeto... che benefici può dare il fatto di creare una bufala?
21/03/2012, 18:55
Beppe71 ha scritto:
Quindi da una parte si afferma che l'E-cat è la più grande e rivoluzionaria scoperta scientifica degli utlimi 1.000 anni, con acquirenti che fanno la coda per poter pagare qualche milione di euro un apparecchio che fornirà loro energia elettrica.
Beppe71 ha scritto:
Ora però il discorso, guardacaso nel momento in cui si creano altre falle nella storia, è che il progetto è ancora in fase di certificazione e registrazione del brevetto.
Beppe71 ha scritto:
Ma tutte queste aziende e investitori in coda per acquistare l'E-cat le sanno queste cose o comprano "al buio"?
tommaso ha scritto:
Chi non capisce o fa finta di non capire questo è meglio che si dia all'ippica...
Beppe71 ha scritto:
Ok, ci daremo all'ippica perchè, con tutta onestà, io non ci capisco più nulla.
22/03/2012, 11:26
tommaso ha scritto:Beppe71 ha scritto:
Ora però il discorso, guardacaso nel momento in cui si creano altre falle nella storia, è che il progetto è ancora in fase di certificazione e registrazione del brevetto.
Guarda che la prima sortita pubblica di rossi è del dicembre 2011.
22/03/2012, 13:22
tommaso ha scritto:
Ecco bravo...dai troppe cose per scontate beppe71...dammi retta.
zakmck ha scritto:
Tommaso non credo valga la pena discutere ulteriormente su questi passaggi. Non mi sembra vi siano degli ulteriori elementi di novita'.
Anche i rilievi fatti da Deckard e da Beppe sono cose piuttosto vecchie e gia' ampiamente dibattute, ormai quasi un anno fa.
Deckard ha scritto:
Andrea Rossi ha truccato i test sull’E-Cat, l’accusa di Krivit
Leggi tutto: http://www.greenstyle.it/andrea-rossi-h ... z1oQonVsli
22/03/2012, 14:47
23/03/2012, 00:20
Beppe71 ha scritto:
Allora fateci capire, visto che voi sapete tutto e avete già stabilito cosa funziona e cosa no, illuminate noi poveri dubbiosi mortali.
Perchè secondo te non vale la pensa discuterne? Perchè chi dubita non è all'altezza di ricevere risposte esaurienti?
23/03/2012, 08:45
zakmck ha scritto:
Beppe per cortesia, prima di farti cogliere da questi slanci di sarcasmo vedi di leggere i post nella loro interezza e soprattutto fai anche uno sforzo per cercare di comprenderli nel caso fossero male esposti.
...
Infine, a titolo puramente informativo, ricordo che irrompere in una discussione lunga e piuttosto datata senza prima aver avuto la pazienza di leggere tutto il pregresso, almeno qui da noi, e' considerato quantomeno irrispettoso. Poi non lamentiamoci se qualcuno si preoccupa per la cristalleria.
23/03/2012, 10:53
Sergio Focardi, fisico sperimentale, ha affermato che il rendimento straordinario dell'E-Cat è dovuto a un "ingrediente segreto": questo ingrediente è il contributo originale di Andrea Rossi alle ricerche sulla fusione fredda a cui lo stesso Focardi lavora dai primi anni '90 e che hanno portato a risultati "sempre positivi, ma di scarso interesse commerciale".
L'ingrediente di Rossi avrebbe dunque trasformato in realtà una chimera: la possibilità di ottenere da una macchina più energia di quanta se ne spenda per farla funzionare.
Per capirci, è come dire che con un serbatoio da un litro di benzina un'auto può fare 100 km e avere poi ancora un litro di benzina, o che con un euro si può riscaldare un appartamento e avere ancora indietro lo stesso euro.
Caro Professor Josephson,
la sua posizione è ragionevole, ma, come ho già ampiamente spiegato, non intendo dare altre dimostrazioni del funzionamento dell'E-Cat. A questo punto non avrebbe senso farlo: la produzione industriale è già avviata, stiamo entrando sul mercato, e i nostri clienti ci pagheranno per una macchina che funziona; se non funzionasse, non la comprerebbero. Aggiungo che questa fase è per noi così impegnativa che, anche volendo, al momento non avremmo tempo per organizzare un altro test.
Il Dipartimento di Fisica dichiara che il contratto sottoscritto nel giugno 2011 tra il Dipartimento di Fisica e la EFA srl (la società italiana in cui Rossi è coinvolto) è stato rescisso causa il mancato soddisfacimento delle condizioni al termine contrattuale previsto. Non c'è più alcun rapporto tra il Dipartimento e la EFA srl legato a questo contratto.
Tuttavia, il Dipartimento di Fisica si è reso disponibile con la sua esperienza e le sue strumentazioni per svolgere autonome misurazioni sulla produzione di calore da parte dell'apparecchiatura denominata E-cat al fine di fornire una risposta all'intera comunità scientifica e all'opinione pubblica in merito al fenomeno. I risultati delle misure saranno pubblicati.
Non voglio entrare in dettagli grossolani, ma lasciate che vi dia un’infarinata di Fisica Atomica e Molecolare per comprendere la misura del nonsenso. Perché se l’E-Cat funzionasse come si dice, implicherebbe l’esistenza di una macchina capace non solo di trasmutare gli elementi (finalmente la Pietra Filosofale!) ma, se mal utilizzata, di distruggere l’intero pianeta.
Trapelano le prime indiscrezioni sulla 'fusione fredda' dell'ingegnere Andrea Rossi. A distanza di qualche giorno dalla conclusione del test di prova blindato di Bologna (Vedi Galileo - E-Cat, fusione fredda a porte chiuse), il settimanale svedese Ny Teknik ha pubblicato sul suo sito il primo video con le immagini di cosa è successo all'interno del capannone-laboratorio di via dell'Elettricista.
Secondo le testimonianze dei giornalisti presenti alla dimostrazione, il generatore E-Cat è stato avviato verso le 11 della mattina. Dopo 4 ore di alimentazione elettrica dalla rete fissa, il 'reattore' è diventato operativo funzionando in modalità di autosostentamento fino alle ore 19.10 circa. L'esperimento è stato monitorato da Rossi attraverso un computer e in sole tre ore di funzionamento l'E-Cat avrebbe fornito una quantità di energia pari a 10,5 kWh. L'equivalente, insomma, di quanto consuma un bucato in lavatrice a 90°C.
A prima vista, non sembra niente di eccezionale, ma va tenuto in conto il fatto che durante la fase di alimentazione Rossi ha dovuto fornire una potenza di soli 0,115 kW. Insomma, l'E-Cat genererebbe una potenza di 3kW 'puliti' grazie al calore prodotto dalle reazioni tra nichel e idrogeno. Sembra, in teoria, che questo bilancio positivo sia dovuto a reazioni di fusione nucleare tra isotopi pesanti di nichel e idrogeno che formano rame instabile soggetto a un rapido decadimento. Sulla rete abbondano gli studi condotti all'ombra della comunità scientifica. Un esempio è proprio quello del Journal of Nuclear Physics, la pubblicazione curata da Sergio Focardi, professore emerito di fisica presso l'Università di Bologna e collaboratore di Rossi.
In Italia, il mensile Focus pubblicherà sulle sue pagine una traduzione del rapporto informale sui risultati di Rossi redatto sul posto dal giornalista svedese Mats Lewan. Tuttavia, si tratta ancora di una serie di dati che non sono mai stati analizzati da alcun gruppo di scienziati indipendenti. In attesa di una risposta plausibile, sul web le discussioni tra curiosi e esperti del settore già dilagano. I dubbi più fondati riguarderebbero la fase iniziale di alimentazione, durante cui potrebbe essere stata immagazzinata molta più energia di quanta non ne sia stata prodotta sotto forma di calore. Insomma, niente di più di una semplice pentola a pressione scaldata con la corrente elettrica. La storia continua.
23/03/2012, 17:05
Beppe71 ha scritto:
Oggi, 23 marzo 2012, da Galileonet:Trapelano le prime indiscrezioni sulla 'fusione fredda' dell'ingegnere Andrea Rossi. A distanza di qualche giorno dalla conclusione del test di prova blindato di Bologna...