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MessaggioInviato: 30/04/2012, 16:02 
Microchip. Fine della teoria del complotto,
30 articoli, media ufficiali.


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apr 30th, 2012

CONTINUA>>>
http://conscience-du-peuple.blogspot.it ... uvent.html



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 30/04/2012, 16:19 
proprio pochi giorni fa ho parlato per ben 2 ore, con un signore che lavora per una grossa azienda del nord italia ( lascio volutamente tutto in modo vago ). Vi posso confermare che la tecnologia alla base dell'RFID sta prendendo piede, o per lo meno stanno cercando in tutti i modi di farle prendere piede, anche qui da noi. Per il momento non ho sentito parlare di applicazione su esseri umani, ma nel giro di pochi anni penso che assisteremo ad un boom di questa tecnologia.


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MessaggioInviato: 05/05/2012, 10:18 
Microchip Locator per tenere sotto controllo scolari e studenti!
http://it.paperblog.com/microchip-locat ... ti-991917/


"Uniformi" intelligenti con microchip a radio frequenza.
3 anni fa, il Brasile aveva optato per un microchip RFID sulle automobili, con tutti i dati di identificazione del veicolo e del suo proprietario e istallato dappertutto nel paese, terminali di lettura automatici in punti strategici del paese. Ecco ora che l'utilizzo del microchip RFID è esteso agli abiti indossati tutti i giorni, una prima mondiale:In una città del nord-est del Brasile, Vitoria da Conquista, si utilizzano divise per studenti con microchip incorporati. Entro il 2013, in tutte le città, 43.000 studenti delle scuole pubbliche, dai 4 ai 14 anni, avranno T-shirt con microchip.http://news.yahoo.com/locator-chips-kee ... 36568.html http://www.huffingtonpost.com.../rfid-c ... =Education
Progetti pilota sono stati condotti in Inghilterra, California e Giappone, microchip per monitorare gli studenti:http://www.tested.com/news/articles/43512-would-you-want-your-child-tracked-with-an-rfid-locator-chip/



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MessaggioInviato: 05/05/2012, 10:37 
Cita:
Raziel ha scritto:


Poi ripeto, se ci fosse anche una minima probabilità statistica evidente, che si possano salvare vite umane, o allungare quindi la vita di un individuo, ben venga. Io non ho nulla da nascondere.


Io personalmente non nego che possano esserci dei risvolti positivi nell'immediato; mi viene anche in mente però che quando si vuole far passare qualcosa, all'inizio si pone sempre l'accento solamente sulla parte positiva, vera o presunta che sia; poi però, sul lungo periodo, come non temere dei risvolti negativi? Pensaci bene, si comincia con le magliette con RFID incorporato riservate a studenti (e già qui la libertà individuale va a farsi benedire, a mio parere) e si potrebbe andare a finire facilmente in una vera e propria marchiatura di ogni individuo del pianeta; e chi avrebbe diritto a fare ciò? Chi avrebbe diritto a consultare i dati relativi ad ogni individuo? Perché lo si dovrebbe fare? Perché ogni individuo dovrebbe essere localizzabile in ogni momento? E da chi? Perché ci dovrebbe essere qualcuno in grado di localizzare ed individuare ogni persona? In nome di cosa? Di una ipotetica necessità di sicurezza? E come si coniugherebbe questo con il diritto alla privacy, a momenti di solitudine, ai propri spazi di autonomia e di libertà, alla propria vita? Sulla carta ed all'inizio non è nient'altro che una specie di carta di identità avanzata, ma gli sviluppi possibili sono di vastissima portata.
Si pongono come minimo enormi di gestione.


Ultima modifica di quisquis il 05/05/2012, 10:45, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 05/05/2012, 11:42 
Cita:
quisquis ha scritto:

Cita:
Raziel ha scritto:


Poi ripeto, se ci fosse anche una minima probabilità statistica evidente, che si possano salvare vite umane, o allungare quindi la vita di un individuo, ben venga. Io non ho nulla da nascondere.


Io personalmente non nego che possano esserci dei risvolti positivi nell'immediato; mi viene anche in mente però che quando si vuole far passare qualcosa, all'inizio si pone sempre l'accento solamente sulla parte positiva, vera o presunta che sia; poi però, sul lungo periodo, come non temere dei risvolti negativi? Pensaci bene, si comincia con le magliette con RFID incorporato riservate a studenti (e già qui la libertà individuale va a farsi benedire, a mio parere) e si potrebbe andare a finire facilmente in una vera e propria marchiatura di ogni individuo del pianeta; e chi avrebbe diritto a fare ciò? Chi avrebbe diritto a consultare i dati relativi ad ogni individuo? Perché lo si dovrebbe fare? Perché ogni individuo dovrebbe essere localizzabile in ogni momento? E da chi? Perché ci dovrebbe essere qualcuno in grado di localizzare ed individuare ogni persona? In nome di cosa? Di una ipotetica necessità di sicurezza? E come si coniugherebbe questo con il diritto alla privacy, a momenti di solitudine, ai propri spazi di autonomia e di libertà, alla propria vita? Sulla carta ed all'inizio non è nient'altro che una specie di carta di identità avanzata, ma gli sviluppi possibili sono di vastissima portata.
Si pongono come minimo enormi di gestione.


Ti quoto.



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MessaggioInviato: 05/05/2012, 11:48 
Si, quisquis ha centrato il punto della situazione.
Bisogna capire, che non esiste un complotto, ma un "sistema" i cui meccanismi spesso vengono compresi male o ignorati, o su cui molto più semplicemente non si riflette abbastanza.



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MessaggioInviato: 05/05/2012, 12:03 
Cita:
Trystero ha scritto:

Si accettano scommesse anche su altre bufale, come ad esempio lo slittamento dei Poli, i tre giorni di black-out...


[:)] vorrei sapere come si farebbe a evadere il pagamento dal momento che se avvenisse uno dei due eventi non ci sarebbe più la possibilità materiale di farlo..

in riguardo al microchip, sarebbe parte del piano del NWO per "controllare" la popolazione, non so se ci sarà il tempo materiale per diffondere questa tecnologia ma bisogna dire che le profezie ci avevano già avvertito che ciò sarebbe potuto avvenire..

(Apocalisse 13,16-18)

« Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. »



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MessaggioInviato: 18/05/2012, 22:42 
Questa è la rivista del SISDe ?


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http://gnosis.aisi.gov.it/gnosis/Rivist ... rvNavig/17


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http://gnosis.aisi.gov.it/Gnosis/Rivist ... rvNavig/26



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MessaggioInviato: 30/05/2012, 12:23 
domenica 29 aprile 2012
Parigi, bambini all'asilo con microchip, benvenuti nel NWO!

PARIGI – Dopo cani e gatti, cassonetti della spazzatura, libri, bestiame, vestiti e passaporti, i chip Rfid (identificazione a radio frequenza) equipaggeranno i bambini di un asilo parigino. «La sperimentazione punta a incrementare la sicurezza dei piccoli – dice Patrick Givanovitch, a capo dell’azienda Lyberta -; installeremo in tutti i locali dei rilevatori e, grazie al chip inserito in una maglia, gli uomini del controllo video sapranno in ogni istante dove si trova un bambino, e soprattutto se è entrato o uscito dall’asilo. In caso di uscita imprevista, un sms partirà automaticamente per avvisare i genitori e la direzione dell’istituto».
PRO E CONTRO - L’idea di dotare di chip elettronici dei bambini di tre anni sembra rispondere alle esigenze del momento: ridurre i costi del personale di sorveglianza, placare la fame di sicurezza di genitori e cittadini in generale, in Francia già cavalcata con alterne fortune dal presidente Sarkozy. Ma è una buona idea? «Chiudere i bambini in una gabbia virtuale alimenterà le paura e il senso di essere perennemente in pericolo, rischio peraltro inesistente», ha detto al Parisien Dominique Ratia-Armengol, presidente dell’associazione francese degli psicologi infantili -. L’uso dei chip punta a ridurre la presenza degli educatori, che invece sono fondamentali per la crescita dei bambini». Se, nonostante le polemiche, il progetto parigino sarà confermato, sarà la prima volta che questa tecnologia viene utilizzata in Europa.

DEBUTTO NEGLI STATI UNITI - Negli Stati Uniti il sistema ha fatto il suo debutto qualche settimana fa in una scuola materna di Richmond, California: il chip è inserito in una casacca da allenamento di basket portata da ogni bambino, il costo annuale è di 50 mila dollari ma si stima un risparmio di 3000 ore di lavoro dei dipendenti della scuola, che per adesso sono soddisfatti: «Non devo più passare il mio tempo a riempire il registro con gli orari di ingresso e di uscita di ogni bambino – ha commentato a fine agosto l’insegnante Simone Beauford -. Io sono favorevole, meno burocrazia e più insegnamento». I militanti che si battono per la tutela delle libertà civili sono invece molto preoccupati. «Non ci sono garanzie sulla reale sicurezza di questa tecnologia, i dati sui movimenti dei bambini possono essere letti dagli insegnanti ma anche da chiunque altro a distanza di centinaia di metri – ha dichiarato Nicole Ozer, docente alla Aclu della Northern California -. L’ossessione di risparmiare sui costi e di aumentare la sicurezza potrebbe invece ridurla».

La versione integrale di questo articolo è presente sul sito
http://www.corriere.it/




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MessaggioInviato: 30/05/2012, 18:46 
asp
asp
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io non so se davvero preoccuparsi

chiunque possiede un telefono mobile o un tom tom é già sott'occhio 24/24 365/365


meditiamo gente meditiamo


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MessaggioInviato: 30/05/2012, 21:06 
Cita:
GREAA ha scritto:

asp
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io non so se davvero preoccuparsi

chiunque possiede un telefono mobile o un tom tom é già sott'occhio 24/24 365/365


meditiamo gente meditiamo





Si questo è vero,
ma ciò nonostante io sono libero di lasciarli accesi oppure di spegnerli. Mentre se arriva il microchip sottocutaneo mi dovrei tagliare il braccio. E considera che se quel giorno mi tolgo il microchip non potrò più fare la spesa, andare in banca, eccetera e magari rischierei anche qualche sanzione. [:p]



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MessaggioInviato: 30/05/2012, 22:39 
Cita:
Wolframio ha scritto:

Cita:
GREAA ha scritto:

asp
asp
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io non so se davvero preoccuparsi

chiunque possiede un telefono mobile o un tom tom é già sott'occhio 24/24 365/365


meditiamo gente meditiamo





Si questo è vero,
ma ciò nonostante io sono libero di lasciarli accesi oppure di spegnerli. Mentre se arriva il microchip sottocutaneo mi dovrei tagliare il braccio. E considera che se quel giorno mi tolgo il microchip non potrò più fare la spesa, andare in banca, eccetera e magari rischierei anche qualche sanzione. [:p]




vero anche ciò che tu dici

é vero anche che si é liberi di acquistarne uno o no eppure tutti ne hanno uno

si é liberi sul fatto che si possono spegnere o tenere accesi, cmq sul fatto che questo dia una sicurezza di non essere rintracciabili in non ci metterei la mano sul fuoco specialmente per quanto riguarda gli apparecchi piu nuovi che poi ora chiamarli ancora nuovi é già un eufemismo.

Se si ha un telefono mobile l'unoca maniera per essere sicuri di non essere rintracciabili é quella di lasciarli a casa quando si esce se nn si vuol essere rintracciati.

Ovviamente ai dati relativi alla vostra posizione sono segretati e a disposizione solo di autorità in caso di indagine giudiziaria o a disposizione di enti di soccorso in caso di necessità.

Apparte il fatto che il chip per togliertelo ti devi tagliare un braccio avere un telefono in tasca fin quando si é nel raggio del gsm (quindi dappertutto ormai) si é rintracciabili.


PS

c'é gente che porta con se due o anche tre telefoni,

hehehehe li vedi disposti a lasciarli a casa tutti solo per non essere ritracciati???


Ultima modifica di GREAA il 30/05/2012, 22:44, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 31/05/2012, 09:19 
piccolo appunto finale (per quanto mi riguarda).

i telefoni portatili quando si é in giro non é che se nestanno li zitti e mosca fin quando non li si usano.

Malgrado che non si stia occupando la linea telefonoca attivamente il telefono e le antenne sono sempre in comunicazione. Un poco come un transponder di un aereo.

L'operatore telefonico può determinare la vostra posizione semplicemente guardando a quale antenna in quel momento siete piu vicini. Questo ripeto anche quando non siete in comunicazione attiva. La precisione in tal caso dipende dalla densità di antenne. Nel caso di necessità di più precisione si affidano quindi alla triangolazione incrociando i dati di tre o piu antenne.


Poi ora con il cloud computing hehehehe evviva le tecnologie.


Ultima modifica di GREAA il 31/05/2012, 09:21, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 31/05/2012, 10:50 
Presente? Sì, la scuola ti "tagga". Un microchip per gli studenti del Texas


Le scuole dello Stato americano sperimenteranno un sistema capace di individuare la posizione dei ragazzi all'interno dell'istituto. Uno strumento utile per monitorare gli studenti e contrastare il fenomeno dell'assenteismo, ma che ha suscitato la perplessità della comunità texana

AUSTIN - Non c'è più bisogno dell'appello. Basta controllare su uno schermo per sapere se uno studente è a scuola e dove si trova precisamente all'interno dell'istituto. La novità arriva dal Texas, dove le scuole adotteranno un sistema di rilevamento automatico della presenza degli allievi durante gli orari scolastici basato sull'utilizzo delle radiofrequenze.

Nel Northside Independent School District, Contea di Bexar, i ragazzi avranno a disposizione un microchip dotato di antenna - detto tag - che trasmette le informazioni a un dispositivo di letture a radiofrequenza RFID. La tecnologia in pratica è capace di "taggare" gli studenti: segnalare il loro ingresso nell'istituto, la loro presenza a lezione e la loro posizione all'interno del complesso scolastico. Gli ideatori del programma assicurano che si tratta di un metodo che renderà le scuole più sicure, ma aumenterà anche i fondi statali. La speranza, infatti, è anche quella di combattere l'assenteismo scolastico e ottenere risorse maggiori dallo Stato, dato che gli istituti vengono finanziati proprio in base al tasso di frequenza.

Per il momento si tratta di un progetto pilota che vede coinvolti due istituti, la John Jay High School e la Anson Jones Middle School, e 6000 studenti, più tutti gli allievi con disabilità del distretto. Nel caso in cui ci siano dei riscontri positivi, il programma verrà ampliato a tutte le 112 scuole del distretto, per un totale di circa 100mila ragazzi. Un provvedimento che viene accolto con favore da molti genitori che vogliono sapere dove si trovano i loro figli in ogni momento della giornata. Allo stesso modo, però, è un metodo che perplime il resto della comunità texana: la privacy dei giovani studenti viene rispettata?

http://www.repubblica.it/scuola/2012/05 ... -36075339/



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MessaggioInviato: 31/05/2012, 21:04 
Cara Bliss, malgrado io ne sia un fervido sostenitore la privacy é ormai un concetto del quale solo chi ha la nostra età o più se ne preoccupa.

Un concetto destinato a sparire entro non piu di 40 anni o forse anche meno.

In genrerale osservo come in particolare ai giovani glie ne frega un fico secco della propria privacy anche perché non é un concetto che si riconosce nei loro costumi.

Come vedi anche tu il concetto odierno é::
tagga la foto di qua tagala di la metti in mostra la tua vita e quello é l'importante.

Non so se fai a caso ma le pubblicità per nuove tecnologie vanno specialmente in questa direzione.

Impongono il controllo sottoponendolo alla massa sotto forma di gioco inoquo e invece da anni siamo sott'occhio.

Io dei microchip non me ne preoccuperei più di quel tanto.

Certo interessante come argomento ma appunto come detto già superato dai fatti.


Ultima modifica di GREAA il 31/05/2012, 21:08, modificato 1 volta in totale.

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