Cita:
BOBBY ha scritto: Purtroppo la scienza, ed in modo particolare la fisica, ha delle regole rigide e praticamente inviolabili. Questa rigidità risulta molto indigesta a tutti coloro che non l'hanno mai studiata a fondo.
La scienza ufficiale sta diventando insopportabile per moltissime persone perché la confondono con i dogmi acritici della religione e quindi la rigettano in modo aprioristico come limitante alla loro sguaiata libertá di pensiero.
![Palla Otto [8]](./images/smilies/UF/icon_smile_8ball.gif)
Che dire allora di quelli che credono agli UFO, alle armi climatiche, all'uso strumentale del terrorismo, ecc.
Attenti comunque a scivolare in questo genere di considerazioni. Da qui all'includere tutti quelli che si discostano dal pensiero di main stream il passo e' breve.
Cita:
Si arriva al paradosso che se non credi al moto perpetuo, alla free energy, al superamento della velocità della luce, all'esistenza di altre dimensioni allora sei un troglodita senza speranze.
Vedi e' questa la differenza tra il parlare in termini generali o in termini specifici. Chi su questi argomenti non entra nello specifico, corre il rischio di sviluppare idee avulse dalla realta'.
Cita:
Nella fisica gli eventi non basta immaginarli. Bisogna dimostrarli, misurarli con strumenti, ripeterli e renderli pubblici.
Questa in sostanza e' l'essenza del metodo scientifico oltre che il modo corretto di porsi difronte alle questioni.
Il problema tuttavia sorge quando ci si trova di fronte a risultati che non sono prevedibili con la teoria accreditata. Come comportarsi?
Certo che se si parte dicendo che questo e' impossibile, quell'altro e' impossibile, ecc.. e' difficile muoversi e progredire e lo scontro diventa ideologico oltre che inevitabile.
Tra l'altro in molti casi ci si trincera dietro inviolabili dogmi, come ad esempio nel caso dei principi della termodinamica. Dire che la loro violabilita' non e' possibile e' un errore semantico proprio sulla base della loro assiomaticita' che appunto nasce come conseguenza dell'osservato.
Capisco che questa possa sembrare una questione di lana caprina, ma l'uso delle parole e' importante.
Aggiungo poi che in questi casi, a mio parere, e' inutile sforzarsi in senso negazionista. Non bisogna mai dimenticare che l'onere della dimostrazione spetta sempre a chi conclama risultati straordinari.
Volendo poi tornare all'argomento del topic, direi che, alla luce degli ultimi interventi, occorre fare alcune precisazioni proprio sulla terminologia.
Con moto perpetuo (del primo tipo, dato che linux1989 ha richiamato questa definizione), si intendono macchine capaci di compiere lavoro esterno senza che sia loro fornita energia ne' meccanica ne' termica ne' di alcun altro tipo. Sarebbero quindi macchine in grado di creare nuova energia, in piena violazione appunto del primo principio della termodinamica (principio della conservazione dell'energia). Ad oggi ci sono ragioni teoriche sufficienti a far supporre che un tale dispositivo non potra' mai essere realizzato.
Diverso invece il discorso per il termine "Free Energy", con il quale non ci si riferisce affatto al moto perpetuo, ma a sistemi che consentono di ottenere energia prelevandola da altre fonti, ignote o ancora poco studiate. Questi dispositivi non violano i principi della termodinamica.
Anche il concetto di overunity va inteso in questo senso.
Se si concorda su queste definizioni allora si potra' sviluppare una discussione meno intrisa di fraintendimenti.