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Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

30/01/2020, 18:57

cari amici,
E 'molto importante mantenere la calma e non cedere alla paura. Per mettere le cose in prospettiva, oltre 80.000 persone sono morte per l'influenza comune nel 2018 in soli Stati Uniti, e nessuno sembra preoccuparsi:
E 650.000 persone in tutto il mondo:
Per un essere umano medio, il rischio di andare incontro a questo coronavirus è molto basso e molto probabilmente rimarrà basso:
Il miglior consiglio per chiunque sarebbe quello di questa epidemia minaccia allo stesso modo come l'influenza comune. Questo scaccerà la maggior parte della paura.




È possibile controllare lo stato attuale dell 'epidemia qui:




https://bnonews.com/index.php/2020/01/t ... rus-cases/




E qui:




https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps ... 7b48e9ecf6

ciao
mauro

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

30/01/2020, 19:25

behh , di sicuro qualcuno è preoccupato






Coronavirus. Speranza: “Gestito come colera e peste.

In Italia approccio più protettivo con misure di prevenzione diffuse”



“Siamo in costante collegamento con l’Oms. Tra i Paesi occidentali l’Italia è la più fornita e la più attenta per le azioni da mettere in campo".


In Cina sali a 7.711 il numero dei contagi. Sono invece 9.939 i casi sospetti. Al momento 170 i decessi. " La valutazione del rischio per la diffusione del coronavirus è ancora in atto. Per l'ECDC esiste attualmente una moderata probabilità di rilevare casi importati nei Paesi UE". A fare il punto della situazione è il ministro della Salute durante un'informativa del GOverno in Parlamento.

30 GEN - "I casi confermati del nuovo coronavirus, aggiornati a oggi dalle autorità cinesi, sono saliti a 7.711 nonché 9.239 casi sospetti, mentre sono 170 decessi. Voglio innanzitutto assicurare che il Ministero segue costantemente la situazione e monitora con la massima attenzione la possibile insorgenza di casi sul territorio nazionale. L'emergenza coronavirus, pur essendo classificata come di pericolosità di tipo B, come nel caso della Sars, viene gestita come virus di tipo A, equivalente a colera e peste“.

Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso corso dell'informativa urgente del Governo, prima alla Camera e poi al Senato, ha fatto il punto della situazione sulla diffusione del coronavirus.

“Noi siamo in costante collegamento con l’Oms. Tra i Paesi occidentali l’Italia è la più fornita e la più attenta per le azioni da mettere in campo. Speranza ha poi ricordato come l’Organizzazione mondiale della sanità non abbia dichiarato un’emergenza di sanità pubblica internazionale, ma l’Italia ha comunque “attivato misure di prevenzione: dei 3 Paesi europei, Italia, Inghilterra e Francia, che avevano voli diretti da Wuhan, solo l’Italia ha effettuato controlli preventivi. Il nostro Paese ha immediatamente pianificato misure di controllo”.



“L’operato del ministero è in linea con quanto raccomandato dall’Oms, il quale ha fornito alcune raccomandazioni per essere preparati al contenimento, all’isolamento e alla gestione dei casi, tutti aspetti già coperti dalle misure adottate”.

Riportiamo di seguito il discorso integrale del ministro Speranza.

"In via preliminare, prima di affrontare gli aspetti più specifici e peculiari della attuale situazione epidemiologica, desidero assicurare che il Ministero della salute, con il supporto delle Istituzioni, delle Organizzazioni e degli Enti nazionali ed internazionali coinvolti, segue costantemente gli sviluppi della situazione venutasi a determinare con la diffusione del coronavirus (2019-nCoV) e monitora con la massima attenzione la possibile insorgenza sul territorio nazionale di patologie la cui sintomatologia possa essere ricondotta al contagio originato dal predetto virus.

Caratteristiche del Coronavirus
I coronavirus sono dei virus a RNA presenti sia nel mondo animale che nell’uomo. Sono una grande famiglia di virus respiratori che possono causare malattie che vanno dal comune raffreddore alla sindrome respiratoria mediorientale MERS-CoV e alla SARS.
Quattro sono i coronavirus umani noti sino ad ora (HCoV 229, OC43, NL63 e HKU1) e provocano normalmente affezioni delle alte vie respiratorie.
Gli animali rappresentano invece un importante serbatoio per molti coronavirus. Alcuni di questi ad esempio il coronavirus della SARS e quello che causa la cosiddetta Sindrome respiratoria Medio-Orientale sono stati in grado di fare il salto di specie dall’animale all’uomo: in questi casi il virus, il cui RNA subisce una mutazione, per la precisione una delezione, si adatta rapidamente all’uomo cominciando ad essere trasmesso da persona a persona.
L’attuale crisi è determinata da un nuovo coronavirus di origine animale che ha causato 41 casi di polmonite virale fra l’8 dicembre e il 2 gennaio nella città di Wuhan, in Cina. Il virus, identificato e sequenziato in poco più di una settimana, è appunto un coronavirus simile ma diverso da quello della SARS, col quale condividerebbe dal 70 all’80% del patrimonio genetico.

Situazione epidemiologica
Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, nel sud della Cina. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi.
Dopo la prima segnalazione di questo cluster, altri casi di polmonite dovuti al nuovo coronavirus sono stati riscontrati in viaggiatori che avevano soggiornato a Wuhan al loro arrivo in Tailandia, Giappone e Corea del Sud, nonché in altre città cinesi. Questi pazienti non avevano frequentato il mercato di animali vivi in cui era avvenuta l’esposizione al virus per i primi casi. Ciò ha portato ad ipotizzare la possibilità di trasmissione inter-umana dell’infezione attraverso contatti stretti, come avviene ad esempio all’interno di un nucleo familiare o in ambito ospedaliero. Il periodo di incubazione della malattia, secondo le stime correnti riprese da OMS (report del 27 gennaio) variano tra 2 e 10 giorni.

I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie: gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali diffuse. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche pre-esistenti, quali ipertensione, e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; anche le persone anziane sono più suscettibili alle forme gravi.

Il 9 gennaio 2020, il Center for Disease Control and Prevention-CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica. Il nuovo coronavirus è strettamente correlato a quello della sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Secondo le informazioni diramate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il 29 gennaio scorso, i casi totali confermati sono 6.065, con 132 decessi. I casi si sono manifestati in 30 province della Cina continentale (5.974),a Hong Kong (8), Macao (7), Taiwan (8), Malesia (4), Nepal (1), Sri Lanka (1), Singapore (7), Tailandia (14), Giappone (7), Cambogia (1), Corea del Sud (4), Vietnam (2), Australia (7), Francia (4), Germania (4), Canada (3) e Stati Uniti d’America (5), Emirati Arabi Uniti (4). La Commissione nazionale di sanità cinese alle ore 8.00 di questa mattina ha tuttavia aggiornato il numero dei casi accertati, indicati in 7.711 nonché il numero dei sospetti (oltre 9.239) e dei decessi correlati, indicato questa mattina in n. 170. Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato la trasmissione da persona a persona. I dati sono aggiornati quotidianamente.

Misure di sanità pubblica implementate in Cina
L’OMS ha informato che la Cina inizialmente ha applicato le seguenti misure:
• sono stati identificati e sottoposti a follow up i contatti stretti, inclusi gli operatori sanitari;
• la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha effettuato una ricerca attiva dei casi ed è stata completata l’indagine retrospettiva dell’attuale cluster di pazienti;
• il mercato ittico all’ingrosso di Huanan è stato chiuso e sono state effettuate misure di sanificazione ambientale e di disinfezione;
• sono state implementate attività di comunicazione del rischio per aumentare la consapevolezza e l’adozione di misure di auto-protezione.

A partire dal 23 gennaio 2020, secondo quanto prontamente comunicato dall’Ambasciata d’Italia in Cina, sono stati sospesi tutti i collegamenti aerei e ferroviari da Wuhan e successivamente da altre città della provincia di Hubei (tra le quali Hangwang, Huanggang ed Ezhou); è stato interrotto il funzionamento dei trasporti pubblici e sono state chiuse anche le autostrade di accesso, i luoghi di ritrovo, quali mercati, cinema, internet cafè, e siti culturali.

Sono state sospese le manifestazioni per il Capodanno e chiusi i siti oggetto di assembramento (la Città Proibita) anche a Pechino.
Per ridurre ulteriormente gli spostamenti tra regioni della Cina, ma anche verso l’estero, il Governo cinese ha bloccato negli ultimi giorni (la notizia risale al 24 gennaio) la vendita di pacchetti turistici interni e internazionali da parte di tutte le agenzie di viaggio.
I soggetti con temperatura elevata, o che abbiano avuto contatti stretti con malati, sono isolati in quarantena e sotto osservazione medica. Gli ospedali della città hanno preventivamente ampliato il numero dei posti letto disponibili: 800 in quelli pubblici e altri 1.200 in diverse strutture sanitarie. I controlli sono anche mirati alla ricerca di animali vivi trasportati illegalmente con autoveicoli. Per precauzione sono state chiuse scuole e i templi buddisti hanno allontanato i fedeli. A tutti i cittadini è stato imposto di indossare maschere protettive.

Il nuovo virus, pur essendo per il momento classificato come di tipo B quanto a pericolosità (al pari di quelli della SARS, dell'AIDS e della Polio), viene gestito come se fosse appartenente alla classe A (la stessa del colera e della peste).
Le autorità cinesi stanno adottando anche misure speciali mirate a garantire la cura dei pazienti infettati, tra le quali la costruzione di un nuovo ospedale, che dovrebbe essere pronto già nei primi giorni di febbraio. Le autorità hanno annunciato che ne verrà costruito anche un altro, con un numero maggiore di posti letto, sempre in tempi molto stretti.

Valutazione del rischio e raccomandazioni dell’OMS
Siamo in costante collegamento con l’Oms. Alla riunione della nostra task force del 27 gennaio scorso ha partecipato l’Assistant Director general Raniero Guerra che ha dichiarato: “Tra i paesi occidentali l’Italia è la più fornita e la più attenta”.
Nei giorni scorsi il Dg Tedros è stato in Cina per valutare direttamente la situazione.
L’OMS sta monitorando attentamente la situazione ed è regolarmente in contatto con le autorità nazionali cinesi e di altri Paesi asiatici per fornire il supporto necessario. È stata predisposta una guida tecnica sul nuovo coronavirus, che è aggiornata quando sono disponibili nuove informazioni.
Attualmente, sono ancora in corso le indagini per valutare la portata dell'epidemia.

L’OMS ha riunito il 22 e 23 gennaio scorsi il Comitato per le emergenze previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale per supportare il Direttore Generale nella decisione circa la dichiarazione o meno di un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. Dopo lunghe discussioni con punti di vista divergenti su tale decisione, e tenendo conto delle significative misure messe in atto dalle autorità cinesi, il comitato ha ritenuto di prevedere una nuova riunione entro circa dieci giorni e di fornire nel frattempo indicazioni sulle azioni da mettere in atto. Tra esse, una missione di esperti dell’OMS in Cina, per approfondire le conoscenze scientifiche ed epidemiologiche, e indicazioni alle autorità cinesi per ulteriori iniziative o per rafforzare quelle già in atto. Sono state poi fornite indicazioni a tutti gli altri Paesi, affinché siano preparate al contenimento, anche con sorveglianza attiva, identificazione precoce, isolamento e gestione dei casi, tracciamento dei contatti e prevenzione di ulteriore diffusione del nuovo Coronavirus.
Nella giornata di ieri è stata annunciata una nuova riunione del Comitato alle ore 13 di oggi 30 gennaio.

L’OMS ha pubblicato anche una serie di documenti contenenti procedure per la segnalazione dei casi, per la loro gestione clinica, la protezione degli operatorio, i test di laboratorio, la gestione dei contatti e più in generale la sorveglianza della situazione sul piano epidemiologico.
Nel report del 28 gennaio scorso l’OMS ha anche annunciato la creazione di una banca dati globale sul 2019-nCoV dove i Paesi potranno inserire dati anonimizzati sui casi clinici, per favorirne la condivisione ai fini di conoscenza e studio.

Valutazione del rischio e raccomandazioni del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC)
Premesso che la valutazione del rischio è ancora in atto, l'ECDC, alla data del 26 gennaio 2020, ritiene che:
• il potenziale impatto dell’epidemia da 2019-nCoV è elevato;
• è probabile un'ulteriore diffusione globale;
• esiste attualmente una moderata probabilità di infezione per i viaggiatori UE/EEA che visitano Wuhan;
• esiste un'elevata probabilità di importazione di casi in paesi con il maggior volume di persone che viaggiano da e verso Wuhan (ovvero paesi in Asia);
• esiste una moderata probabilità di rilevare casi importati nei paesi UE/EEA;
• l'adesione ad adeguate pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, in particolare nelle strutture sanitarie nei paesi UE/EEA con collegamenti diretti con Wuhan, fa sì che la probabilità di insorgenza di casi secondari nell’UE/EEA a partire da un caso identificato nell'UE è bassa.
L’ECDC, come comunicato in un documento del 28 gennaio scorso, valuta che l’occorrenza di un singolo caso di trasmissione interumana locale, avvenuta in Germania da una cittadina cinese - a sua volta infettata presumibilmente dai genitori residenti ad Huwan - a un cittadino tedesco, non sia sufficiente a cambiare il livello di rischio generale sopra descritto.

Iniziative poste in essere in Italia
Sebbene, come evidenziato, l’Organizzazione mondiale della sanità non abbia ad oggi dichiarato quest’epidemia un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, l’Italia ha immediatamente attivato significative misure di prevenzione. Secondo quanto evidenziato dalla comunicazione della DG Sante di Bruxelles del 21 gennaio 2020, dei tre paesi europei (Italia, Inghilterra e Francia) che hanno voli diretti da Wuhan, solo l’Italia ha implementato, prima della sospensione dei voli, controlli aeroportuali per i cittadini provenienti dalla zona sede di focolaio.

E’ stato dunque riconosciuto a livello internazionale che il nostro paese, ispirandosi al principio di precauzione, ha immediatamente pianificato ed implementato accurate misure di controllo: misurazione della temperatura corporea, identificazione ed isolamento dei malati, procedure per il rintraccio e la quarantena dei contatti stretti che, unitamente ad un efficiente sistema di sorveglianza epidemiologico e microbiologico, possano garantire il rapido contenimento di eventuali casi.

Più nel dettaglio osservo che:
• L’Italia aveva tre voli diretti verso Wuhan, ora sospesi, (sull’aeroporto di Roma Fiumicino), e numerosi collegamenti con altre città della Cina e provenienze anche non dirette.
Attualmente, dopo la sospensione dei voli da Wuhan (3 a settimana) sono schedulati 34 voli passeggeri settimanali dalla Cina su Fiumicino e 25 su Malpensa.

Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso i due aeroporti è in vigore una procedura sanitaria, gestita dagli Uffici periferici del Ministero della salute - Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera-Servizi di Assistenza sanitaria ai naviganti (USMAF-SASN). Tali uffici sono deputati ai controlli sanitari nei riguardi dei passeggeri e delle merci che transitano attraverso i punti di ingresso transfrontalieri e a erogare l’assistenza sanitaria al personale in navigazione marittima o imbarcato e al personale in navigazione aerea.
La procedura adottata serve per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti dalla Cina di casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento agli istituti specializzati.

La procedura è stata implementata e resa più severa con il progredire della situazione epidemiologica in Cina. Essa comprende la verifica dello stato di salute durate il volo attraverso richiesta formale al comandante e rilascio della Health declaration. E’ previsto il passaggio sotto scanner termografici con sistemi di allerta ove la temperatura superi i 37 gradi installati presso un apposito spazio denominato “canale sanitario”; la misura è stata estesa a tutti i voli provenienti dalla Cina, e prevede - in alternativa, per voli senza segnalazione preventiva di casi sospetti – la verifica della temperatura a bordo da parte del nostro personale sanitario prima dello sbarco. Si segnala che il “canale sanitario” è dotato anche di spazi per approfondimenti (visita) e sosta temporanea del caso sospetto eventualmente identificato, fino al suo trasferimento presso un ospedale specializzato.

Ove sia presente un caso sospetto a bordo, per i contatti stretti è attivata la sorveglianza sanitaria, per l’eventuale attuazione della quarantena, e dell’isolamento. La predetta procedura è attiva su tutti i voli provenienti dalla Cina.

• Nei giorni precedenti al 23 gennaio era stata comunque rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV) con verifica dello stato di salute durante il volo tramite richiesta ufficiale al comandante dell’equipaggio e rilascio della “Health declaration”.

• E’ stata diramata dall’Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV), d’intesa con l’Ente nazionale cper l’aviazione civile (ENAC) un’istruzione (“notam”) con la quale si fa obbligo a tutti i voli privati provenienti dalla Cina di atterrare esclusicamente sugli aeroporti sanitari di Fiumicino o di Malpensa.

• Al fine di consentire un eventuale recupero dei contatti per sottoporli ad accertamenti vengono raccolte dal 23 gennaio, su tutti i voli sottoposti a controllo (anche senza sospetti), schede con informazioni sui passeggeri, la loro destinazione e i riferimenti che vengono acquisiti per tutto il tempo della potenziale incubazione (14 giorni) agli atti dell’USMAF di Fiumicino. E’ in corso un lavoro di ricostruzione dei movimenti dei passeggeri provenienti dall’area a rischio nei giorni precedenti tale data anche in contatto con le autorità sanitarie degli altri paesi interessati. Ai passeggeri sbarcanti viene anche fornito un volantino trilingue (italiano, inglese, cinese) che indica le modalità per contattare il Servizio sanitario italiano, attraverso il numero telefonico del Ministero della Salute 1500. E’ attivo un monitoraggio dello stato di salute di tali passeggeri attraverso contatti telefonici.

• Già il 10 gennaio, prima di conoscere l’agente eziologico dell’infezione, è stato predisposto materiale informativo anche in cinese che è stato affisso negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali. Il materiale è in costante aggiornamento.

• È stata effettuata una ricognizione delle scorte di dispositivi di protezione individuale (DPI) nei vari Punti d’Entrata (porti e aeroporti) ed è in corso una ricognizione della disponibilità generale del Paese di questi dispositivi

• Vengono pubblicati regolarmente sul portale del Ministero della Salute gli aggiornamenti inerenti all’evento.

• Sono state predisposte, pubblicate e vengono aggiornate regolarmente le domande e risposte (FAQ) più frequenti relative all’evento epidemico.

• Il 22 gennaio 2020 presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministero della salute è stata istituita e si è contestualmente riunita la “task-force coronavirus”, composta da rappresentanti del Ministero, dei Carabinieri dei Nuclei Antisofisticazione e Sanità e dai rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’AGENAS, dell’Agenzia Italiana del Farmaco e dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, dalla Protezione civile, da un rappresentante delle Regioni, dagli Ordini dei medici e degli infermieri, delle società aeroportuali SEA e ADR, dallo Stato Maggiore della Difesa – Ispettorato generale della sanità militare.

Detta “task-force” è permanentemente operativa e si riunisce quotidianamente, ed ha il compito di seguire in tempo reale l’evolversi della situazione determinata dal coronavirus, supportando il Ministro nell’individuazione di ogni iniziativa idonea a fronteggiare le eventuali criticità emerse. La task-force sta verificando lo stato di approntamento di misure di preparazione idonee a fronteggiare un ipotetico peggioramento della situazione epidemiologica in quanto a risorse umane (anche attraverso collaborazione con personale di altre strutture, anche militari), test di laboratorio e presidi sanitari, comunicazioni, e relative procedure. Voglio ringraziare tutti i soggetti coinvolti per la prontezza e qualità del lavoro prestato senza sosta fino ad oggi.

Nel corso della prima riunione della “task-force”, tenuto conto che l’OMS sta esaminando la problematica al fine di emanare omogenee linee guida o raccomandazioni per fronteggiare la situazione sanitaria, si è convenuto di diramare nel frattempo una articolata Circolare sul coronavirus (2019-nCoV), alle Regioni e ad altre istituzioni, enti e organizzazioni professionali: “Polmonite da nuovo coronavirus (2019 – nCoV) in Cina”, contenente indicazioni operative sulla individuazione, notifica, sorveglianza, test di laboratorio, gestione dei casi sospetti, predisposta dalla Direzione generale della prevenzione. Tale circolare permette di attivare una sorveglianza mirata a livello nazionale ed individua l’Istituto Superiore di sanità come laboratorio nazionale di riferimento. Successivamente, il 27 gennaio, è stato inviato un aggiornamento relativo alla definizione di “caso per la segnalazione” e alla diagnostica di laboratorio. Di entrambe lascio una copia agli atti della Camera dei Deputati.

La Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri-FNOMCEO e la Federazione nazionale Ordini delle professioni infermieristiche-FNOPI hanno riferito di aver provveduto a diramare a tutti gli Ordini provinciali la Circolare ministeriale del 22 gennaio 2020, mentre lo Stato Maggiore della Difesa ha diramato la stessa ai propri servizi sanitari, per informare adeguatamente le Forze Armate nazionali.

• Il Centro Nazionale Sangue e il Centro Nazionale Trapianti hanno diramato circolari in cui forniscono istruzioni sulle misure di prevenzione della trasmissione del nuovo coronavirus mediante trasfusione di emocomponenti labili e di trapianti.

• In base agli obblighi internazionali, la Direzione generale della prevenzione informa costantemente delle misure adottate a livello nazionale la Commissione Europea e i paesi aderenti alla Global Health Security Initiative e partecipa alle teleconferenze organizzate per armonizzare la risposta a livello internazionale. Da quanto comunicato sinora, risulta che l’Italia sia uno dei Paesi che ha adottato un approccio più protettivo, raccomandando sin dall’inizio dell’epidemia di posticipare i viaggi non necessari, applicando immediatamente procedure di controllo sui voli provenienti da Wuhan e da tutti gli aeroporti cinesi, attivando il canale sanitario e gli screening in entrata agli aeroporti e prevedendo immediatamente misure di prevenzione diffuse tramite i più moderni strumenti telematici.

• Sono costanti i contatti con l’Ambasciata d’Italia a Pechino, l’Unità di crisi del MAECI, la Commissione europea (anche a livello di scambio tra Ministro e Commissario per la salute), l’European Center for Diseases Control, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Organizzazione mondiale della sanità animale, partecipando – ove previste – a teleconferenze o incontri organizzati da tali organismi. Inoltre, nel pomeriggio di ieri ho incontrato l’Ambasciatore cinese in Italia. Dopo aver espresso la nostra solidarietà e l’apprezzamento per le severe misure adottate in Cina, ho soprattutto rappresentato la disponibilità del Ministero della Salute a partecipare, attraverso le nostre istituzioni scientifiche, e in primo luogo con l’Istituto Superiore di Sanità, agli sforzi già avviati per una rapida realizzazione di strumenti diagnostici, terapeutici e di prevenzione vaccinale dell’infezione da 2019-nCoV. Abbiamo concordato di assicurare un costante collegamento affinché la numerosa comunità cinese in Italia, possa essere tempestivamente messa a conoscenza delle ulteriori misure sanitarie che l’Italia che dovessero essere eventualmente adottate e che possano interessarla.

• L’operato del Ministero della Salute è pienamente in linea con quanto raccomandato in data 23 gennaio 2020 dall’OMS al termine della riunione del Comitato per l’Emergenza, il quale – non ritenendo unanimemente vi fossero le condizioni per dichiarare l’esistenza di una situazione di “emergenza sanitaria di interesse internazionale” - ha fornito agli Stati membri dell’Organizzazione alcune raccomandazioni relative alla necessità di essere preparati “al contenimento, alla identificazione precoce, isolamento e gestione dei casi, tracciatura dei contatti e prevenzione”, tutti aspetti che sono coperti dalle misure già in atto o adottate medio tempore.

• In data 25 gennaio si è tenuta una riunione con i rappresentanti delle Regioni volta al miglior coordinamento interistituzionale, e il successivo 28 gennaio ho partecipato personalmente alla riunione della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla gestione delle attività di prevenzione sul coronavirus (2019-nCoV), ritenendo – d’intesa con gli assessori competenti - fondamentale su questa vicenda il massimo di coordinamento tra istituzioni.

• E’ stato rafforzato il personale operativo per il numero di pubblica utilità del Ministero della salute n. 1500, attivo 24 h. Esso opera sia da punto centralizzato di raccolta delle segnalazioni di casi sospetti da parte dei cittadini, per il successivo smistamento – ove necessario – alle strutture sanitarie delle Regioni, che per fornire informazioni alla popolazione sul virus e sulle misure di prevenzione da adottare. A tal fine sono state assunte iniziative per il potenziamento del servizio con ulteriore personale che è stato sottoposto preliminarmente a un programma di formazione. Lunedi scorso mi sono recato in visita alla sala operativa del 1500 per constatarne personalmente la piena operatività Nella sola giornata di ieri 28 gennaio, dalle ore 8 alle 22, il 1500 ha gestito circa 700 telefonate, per un tempo medio di conversazione 6,30 minuti (tempo massimo 30 minuti). In un caso si è provveduto, dopo un primo triage telefonico, a trasferire la chiamata alle strutture sanitarie della regione di provenienza della chiamata, per operare un accesso alle strutture sanitarie in piena sicurezza per il paziente e per gli altri cittadini presenti presso le stesse.
Sta risultando molto importante la presenza, tra gli addetti alla risposta, dei mediatori linguistici che hanno affrontato diverse telefonate effettuate in lingua cinese, contribuendo ad eliminare la possibilità di fraintendimenti e migliorando la conoscenza dei casi e della esposizione al rischio di contagio

• In data 25 gennaio 2020 ho adottato una ordinanza con la quale, oltre a confermare le misure già in atto, ho disposto, per un periodo di 90 giorni, il potenziamento (mediante incarichi di collaborazione coordinata e continuativa in favore di 76 medici, 4 psicologi, 30 infermieri e 4 mediatori culturali) del contingente di personale da impiegare nelle attività di risposta rapida al numero di pubblica utilità 1500, per i controlli sanitari attivati presso gli USMAF-SASN e per i servizi di competenza degli uffici centrali del ministero.

• Per quanto riguarda la nostra comunità a Wuhan, il Ministero della salute collabora attivamente alla predisposizione delle procedure sanitarie relative alla gestione dei cittadini italiani che il Ministero degli affari esteri sta provvedendo a rimpatriare da tale area e alla loro successiva gestione del piano sanitario.

Conclusioni
Nel riservarmi ogni ulteriore e tempestiva comunicazione, nei prossimi giorni, sulla evoluzione del quadro epidemiologico, sono convito che la attuale situazione potrà essere gestita al meglio attraverso una piena e fattiva collaborazione tra istituzioni internazionali e, in ambito nazionale, tra il Ministero della salute, gli istituti scientifici di riferimento nazionale, le Regioni e gli ordini professionali interessati.

Dobbiamo dunque perseverare ed intensificare la collaborazione tra Stati nazionali ed organizzazioni internazionali, potenziando lo scambio di informazioni, a tutti i livelli ed attuando, con rigore e tempestività, le migliori prassi ritenute idonee a limitare la diffusione del virus. Sono in contatto costante con la Commissaria europea Stella Kyriakides competente e con i colleghi dei Paesi europei per uno scambio costante di informazioni, in attesa di una prossima occasione di confronto fra tutti i Paesi UE che ho anche proposto alla Presidenza croata e alla stessa commissaria con lettera formale.
Analoghi sforzi devono essere posti in essere nel contesto nazionale con il supporto di tutti i livelli istituzionali competenti.

In questo senso è fondamentale un dialogo costante e costruttivo tra Governo e Parlamento quale segno visibile di unità nazionale: sarà, in particolare, necessario informare adeguatamente ed in modo capillare gli operatori sanitari e la popolazione, rispettare rigorosamente le misure precauzionali ed i protocolli già comunicati dal Ministero della salute e prestare la massima vigilanza nella diagnosi di possibili eventi critici.

Occorre, in definitiva, un approccio sistemico e multilivello, sia a livello nazionale che internazionale, al quale il Ministero della salute ha da subito ispirato la propria azione e che continuerà a seguire nel governo di questa emergenza sanitaria.
Sarò disponibile a fornire, anche in futuro, ogni aggiornamento sulla evoluzione della situazione ritenuto utile".



30 gennaio 2020

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

30/01/2020, 19:25

behh , di sicuro qualcuno è preoccupato






Coronavirus. Speranza: “Gestito come colera e peste.

In Italia approccio più protettivo con misure di prevenzione diffuse”



“Siamo in costante collegamento con l’Oms. Tra i Paesi occidentali l’Italia è la più fornita e la più attenta per le azioni da mettere in campo".


In Cina sali a 7.711 il numero dei contagi. Sono invece 9.939 i casi sospetti. Al momento 170 i decessi. " La valutazione del rischio per la diffusione del coronavirus è ancora in atto. Per l'ECDC esiste attualmente una moderata probabilità di rilevare casi importati nei Paesi UE". A fare il punto della situazione è il ministro della Salute durante un'informativa del GOverno in Parlamento.

30 GEN - "I casi confermati del nuovo coronavirus, aggiornati a oggi dalle autorità cinesi, sono saliti a 7.711 nonché 9.239 casi sospetti, mentre sono 170 decessi. Voglio innanzitutto assicurare che il Ministero segue costantemente la situazione e monitora con la massima attenzione la possibile insorgenza di casi sul territorio nazionale. L'emergenza coronavirus, pur essendo classificata come di pericolosità di tipo B, come nel caso della Sars, viene gestita come virus di tipo A, equivalente a colera e peste“.

Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso corso dell'informativa urgente del Governo, prima alla Camera e poi al Senato, ha fatto il punto della situazione sulla diffusione del coronavirus.

“Noi siamo in costante collegamento con l’Oms. Tra i Paesi occidentali l’Italia è la più fornita e la più attenta per le azioni da mettere in campo. Speranza ha poi ricordato come l’Organizzazione mondiale della sanità non abbia dichiarato un’emergenza di sanità pubblica internazionale, ma l’Italia ha comunque “attivato misure di prevenzione: dei 3 Paesi europei, Italia, Inghilterra e Francia, che avevano voli diretti da Wuhan, solo l’Italia ha effettuato controlli preventivi. Il nostro Paese ha immediatamente pianificato misure di controllo”.



“L’operato del ministero è in linea con quanto raccomandato dall’Oms, il quale ha fornito alcune raccomandazioni per essere preparati al contenimento, all’isolamento e alla gestione dei casi, tutti aspetti già coperti dalle misure adottate”.

Riportiamo di seguito il discorso integrale del ministro Speranza.

"In via preliminare, prima di affrontare gli aspetti più specifici e peculiari della attuale situazione epidemiologica, desidero assicurare che il Ministero della salute, con il supporto delle Istituzioni, delle Organizzazioni e degli Enti nazionali ed internazionali coinvolti, segue costantemente gli sviluppi della situazione venutasi a determinare con la diffusione del coronavirus (2019-nCoV) e monitora con la massima attenzione la possibile insorgenza sul territorio nazionale di patologie la cui sintomatologia possa essere ricondotta al contagio originato dal predetto virus.

Caratteristiche del Coronavirus
I coronavirus sono dei virus a RNA presenti sia nel mondo animale che nell’uomo. Sono una grande famiglia di virus respiratori che possono causare malattie che vanno dal comune raffreddore alla sindrome respiratoria mediorientale MERS-CoV e alla SARS.
Quattro sono i coronavirus umani noti sino ad ora (HCoV 229, OC43, NL63 e HKU1) e provocano normalmente affezioni delle alte vie respiratorie.
Gli animali rappresentano invece un importante serbatoio per molti coronavirus. Alcuni di questi ad esempio il coronavirus della SARS e quello che causa la cosiddetta Sindrome respiratoria Medio-Orientale sono stati in grado di fare il salto di specie dall’animale all’uomo: in questi casi il virus, il cui RNA subisce una mutazione, per la precisione una delezione, si adatta rapidamente all’uomo cominciando ad essere trasmesso da persona a persona.
L’attuale crisi è determinata da un nuovo coronavirus di origine animale che ha causato 41 casi di polmonite virale fra l’8 dicembre e il 2 gennaio nella città di Wuhan, in Cina. Il virus, identificato e sequenziato in poco più di una settimana, è appunto un coronavirus simile ma diverso da quello della SARS, col quale condividerebbe dal 70 all’80% del patrimonio genetico.

Situazione epidemiologica
Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, nel sud della Cina. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi.
Dopo la prima segnalazione di questo cluster, altri casi di polmonite dovuti al nuovo coronavirus sono stati riscontrati in viaggiatori che avevano soggiornato a Wuhan al loro arrivo in Tailandia, Giappone e Corea del Sud, nonché in altre città cinesi. Questi pazienti non avevano frequentato il mercato di animali vivi in cui era avvenuta l’esposizione al virus per i primi casi. Ciò ha portato ad ipotizzare la possibilità di trasmissione inter-umana dell’infezione attraverso contatti stretti, come avviene ad esempio all’interno di un nucleo familiare o in ambito ospedaliero. Il periodo di incubazione della malattia, secondo le stime correnti riprese da OMS (report del 27 gennaio) variano tra 2 e 10 giorni.

I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie: gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali diffuse. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche pre-esistenti, quali ipertensione, e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; anche le persone anziane sono più suscettibili alle forme gravi.

Il 9 gennaio 2020, il Center for Disease Control and Prevention-CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica. Il nuovo coronavirus è strettamente correlato a quello della sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Secondo le informazioni diramate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il 29 gennaio scorso, i casi totali confermati sono 6.065, con 132 decessi. I casi si sono manifestati in 30 province della Cina continentale (5.974),a Hong Kong (8), Macao (7), Taiwan (8), Malesia (4), Nepal (1), Sri Lanka (1), Singapore (7), Tailandia (14), Giappone (7), Cambogia (1), Corea del Sud (4), Vietnam (2), Australia (7), Francia (4), Germania (4), Canada (3) e Stati Uniti d’America (5), Emirati Arabi Uniti (4). La Commissione nazionale di sanità cinese alle ore 8.00 di questa mattina ha tuttavia aggiornato il numero dei casi accertati, indicati in 7.711 nonché il numero dei sospetti (oltre 9.239) e dei decessi correlati, indicato questa mattina in n. 170. Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato la trasmissione da persona a persona. I dati sono aggiornati quotidianamente.

Misure di sanità pubblica implementate in Cina
L’OMS ha informato che la Cina inizialmente ha applicato le seguenti misure:
• sono stati identificati e sottoposti a follow up i contatti stretti, inclusi gli operatori sanitari;
• la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha effettuato una ricerca attiva dei casi ed è stata completata l’indagine retrospettiva dell’attuale cluster di pazienti;
• il mercato ittico all’ingrosso di Huanan è stato chiuso e sono state effettuate misure di sanificazione ambientale e di disinfezione;
• sono state implementate attività di comunicazione del rischio per aumentare la consapevolezza e l’adozione di misure di auto-protezione.

A partire dal 23 gennaio 2020, secondo quanto prontamente comunicato dall’Ambasciata d’Italia in Cina, sono stati sospesi tutti i collegamenti aerei e ferroviari da Wuhan e successivamente da altre città della provincia di Hubei (tra le quali Hangwang, Huanggang ed Ezhou); è stato interrotto il funzionamento dei trasporti pubblici e sono state chiuse anche le autostrade di accesso, i luoghi di ritrovo, quali mercati, cinema, internet cafè, e siti culturali.

Sono state sospese le manifestazioni per il Capodanno e chiusi i siti oggetto di assembramento (la Città Proibita) anche a Pechino.
Per ridurre ulteriormente gli spostamenti tra regioni della Cina, ma anche verso l’estero, il Governo cinese ha bloccato negli ultimi giorni (la notizia risale al 24 gennaio) la vendita di pacchetti turistici interni e internazionali da parte di tutte le agenzie di viaggio.
I soggetti con temperatura elevata, o che abbiano avuto contatti stretti con malati, sono isolati in quarantena e sotto osservazione medica. Gli ospedali della città hanno preventivamente ampliato il numero dei posti letto disponibili: 800 in quelli pubblici e altri 1.200 in diverse strutture sanitarie. I controlli sono anche mirati alla ricerca di animali vivi trasportati illegalmente con autoveicoli. Per precauzione sono state chiuse scuole e i templi buddisti hanno allontanato i fedeli. A tutti i cittadini è stato imposto di indossare maschere protettive.

Il nuovo virus, pur essendo per il momento classificato come di tipo B quanto a pericolosità (al pari di quelli della SARS, dell'AIDS e della Polio), viene gestito come se fosse appartenente alla classe A (la stessa del colera e della peste).
Le autorità cinesi stanno adottando anche misure speciali mirate a garantire la cura dei pazienti infettati, tra le quali la costruzione di un nuovo ospedale, che dovrebbe essere pronto già nei primi giorni di febbraio. Le autorità hanno annunciato che ne verrà costruito anche un altro, con un numero maggiore di posti letto, sempre in tempi molto stretti.

Valutazione del rischio e raccomandazioni dell’OMS
Siamo in costante collegamento con l’Oms. Alla riunione della nostra task force del 27 gennaio scorso ha partecipato l’Assistant Director general Raniero Guerra che ha dichiarato: “Tra i paesi occidentali l’Italia è la più fornita e la più attenta”.
Nei giorni scorsi il Dg Tedros è stato in Cina per valutare direttamente la situazione.
L’OMS sta monitorando attentamente la situazione ed è regolarmente in contatto con le autorità nazionali cinesi e di altri Paesi asiatici per fornire il supporto necessario. È stata predisposta una guida tecnica sul nuovo coronavirus, che è aggiornata quando sono disponibili nuove informazioni.
Attualmente, sono ancora in corso le indagini per valutare la portata dell'epidemia.

L’OMS ha riunito il 22 e 23 gennaio scorsi il Comitato per le emergenze previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale per supportare il Direttore Generale nella decisione circa la dichiarazione o meno di un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. Dopo lunghe discussioni con punti di vista divergenti su tale decisione, e tenendo conto delle significative misure messe in atto dalle autorità cinesi, il comitato ha ritenuto di prevedere una nuova riunione entro circa dieci giorni e di fornire nel frattempo indicazioni sulle azioni da mettere in atto. Tra esse, una missione di esperti dell’OMS in Cina, per approfondire le conoscenze scientifiche ed epidemiologiche, e indicazioni alle autorità cinesi per ulteriori iniziative o per rafforzare quelle già in atto. Sono state poi fornite indicazioni a tutti gli altri Paesi, affinché siano preparate al contenimento, anche con sorveglianza attiva, identificazione precoce, isolamento e gestione dei casi, tracciamento dei contatti e prevenzione di ulteriore diffusione del nuovo Coronavirus.
Nella giornata di ieri è stata annunciata una nuova riunione del Comitato alle ore 13 di oggi 30 gennaio.

L’OMS ha pubblicato anche una serie di documenti contenenti procedure per la segnalazione dei casi, per la loro gestione clinica, la protezione degli operatorio, i test di laboratorio, la gestione dei contatti e più in generale la sorveglianza della situazione sul piano epidemiologico.
Nel report del 28 gennaio scorso l’OMS ha anche annunciato la creazione di una banca dati globale sul 2019-nCoV dove i Paesi potranno inserire dati anonimizzati sui casi clinici, per favorirne la condivisione ai fini di conoscenza e studio.

Valutazione del rischio e raccomandazioni del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC)
Premesso che la valutazione del rischio è ancora in atto, l'ECDC, alla data del 26 gennaio 2020, ritiene che:
• il potenziale impatto dell’epidemia da 2019-nCoV è elevato;
• è probabile un'ulteriore diffusione globale;
• esiste attualmente una moderata probabilità di infezione per i viaggiatori UE/EEA che visitano Wuhan;
• esiste un'elevata probabilità di importazione di casi in paesi con il maggior volume di persone che viaggiano da e verso Wuhan (ovvero paesi in Asia);
• esiste una moderata probabilità di rilevare casi importati nei paesi UE/EEA;
• l'adesione ad adeguate pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, in particolare nelle strutture sanitarie nei paesi UE/EEA con collegamenti diretti con Wuhan, fa sì che la probabilità di insorgenza di casi secondari nell’UE/EEA a partire da un caso identificato nell'UE è bassa.
L’ECDC, come comunicato in un documento del 28 gennaio scorso, valuta che l’occorrenza di un singolo caso di trasmissione interumana locale, avvenuta in Germania da una cittadina cinese - a sua volta infettata presumibilmente dai genitori residenti ad Huwan - a un cittadino tedesco, non sia sufficiente a cambiare il livello di rischio generale sopra descritto.

Iniziative poste in essere in Italia
Sebbene, come evidenziato, l’Organizzazione mondiale della sanità non abbia ad oggi dichiarato quest’epidemia un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, l’Italia ha immediatamente attivato significative misure di prevenzione. Secondo quanto evidenziato dalla comunicazione della DG Sante di Bruxelles del 21 gennaio 2020, dei tre paesi europei (Italia, Inghilterra e Francia) che hanno voli diretti da Wuhan, solo l’Italia ha implementato, prima della sospensione dei voli, controlli aeroportuali per i cittadini provenienti dalla zona sede di focolaio.

E’ stato dunque riconosciuto a livello internazionale che il nostro paese, ispirandosi al principio di precauzione, ha immediatamente pianificato ed implementato accurate misure di controllo: misurazione della temperatura corporea, identificazione ed isolamento dei malati, procedure per il rintraccio e la quarantena dei contatti stretti che, unitamente ad un efficiente sistema di sorveglianza epidemiologico e microbiologico, possano garantire il rapido contenimento di eventuali casi.

Più nel dettaglio osservo che:
• L’Italia aveva tre voli diretti verso Wuhan, ora sospesi, (sull’aeroporto di Roma Fiumicino), e numerosi collegamenti con altre città della Cina e provenienze anche non dirette.
Attualmente, dopo la sospensione dei voli da Wuhan (3 a settimana) sono schedulati 34 voli passeggeri settimanali dalla Cina su Fiumicino e 25 su Malpensa.

Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso i due aeroporti è in vigore una procedura sanitaria, gestita dagli Uffici periferici del Ministero della salute - Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera-Servizi di Assistenza sanitaria ai naviganti (USMAF-SASN). Tali uffici sono deputati ai controlli sanitari nei riguardi dei passeggeri e delle merci che transitano attraverso i punti di ingresso transfrontalieri e a erogare l’assistenza sanitaria al personale in navigazione marittima o imbarcato e al personale in navigazione aerea.
La procedura adottata serve per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti dalla Cina di casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento agli istituti specializzati.

La procedura è stata implementata e resa più severa con il progredire della situazione epidemiologica in Cina. Essa comprende la verifica dello stato di salute durate il volo attraverso richiesta formale al comandante e rilascio della Health declaration. E’ previsto il passaggio sotto scanner termografici con sistemi di allerta ove la temperatura superi i 37 gradi installati presso un apposito spazio denominato “canale sanitario”; la misura è stata estesa a tutti i voli provenienti dalla Cina, e prevede - in alternativa, per voli senza segnalazione preventiva di casi sospetti – la verifica della temperatura a bordo da parte del nostro personale sanitario prima dello sbarco. Si segnala che il “canale sanitario” è dotato anche di spazi per approfondimenti (visita) e sosta temporanea del caso sospetto eventualmente identificato, fino al suo trasferimento presso un ospedale specializzato.

Ove sia presente un caso sospetto a bordo, per i contatti stretti è attivata la sorveglianza sanitaria, per l’eventuale attuazione della quarantena, e dell’isolamento. La predetta procedura è attiva su tutti i voli provenienti dalla Cina.

• Nei giorni precedenti al 23 gennaio era stata comunque rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019 nCoV) con verifica dello stato di salute durante il volo tramite richiesta ufficiale al comandante dell’equipaggio e rilascio della “Health declaration”.

• E’ stata diramata dall’Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV), d’intesa con l’Ente nazionale cper l’aviazione civile (ENAC) un’istruzione (“notam”) con la quale si fa obbligo a tutti i voli privati provenienti dalla Cina di atterrare esclusicamente sugli aeroporti sanitari di Fiumicino o di Malpensa.

• Al fine di consentire un eventuale recupero dei contatti per sottoporli ad accertamenti vengono raccolte dal 23 gennaio, su tutti i voli sottoposti a controllo (anche senza sospetti), schede con informazioni sui passeggeri, la loro destinazione e i riferimenti che vengono acquisiti per tutto il tempo della potenziale incubazione (14 giorni) agli atti dell’USMAF di Fiumicino. E’ in corso un lavoro di ricostruzione dei movimenti dei passeggeri provenienti dall’area a rischio nei giorni precedenti tale data anche in contatto con le autorità sanitarie degli altri paesi interessati. Ai passeggeri sbarcanti viene anche fornito un volantino trilingue (italiano, inglese, cinese) che indica le modalità per contattare il Servizio sanitario italiano, attraverso il numero telefonico del Ministero della Salute 1500. E’ attivo un monitoraggio dello stato di salute di tali passeggeri attraverso contatti telefonici.

• Già il 10 gennaio, prima di conoscere l’agente eziologico dell’infezione, è stato predisposto materiale informativo anche in cinese che è stato affisso negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali. Il materiale è in costante aggiornamento.

• È stata effettuata una ricognizione delle scorte di dispositivi di protezione individuale (DPI) nei vari Punti d’Entrata (porti e aeroporti) ed è in corso una ricognizione della disponibilità generale del Paese di questi dispositivi

• Vengono pubblicati regolarmente sul portale del Ministero della Salute gli aggiornamenti inerenti all’evento.

• Sono state predisposte, pubblicate e vengono aggiornate regolarmente le domande e risposte (FAQ) più frequenti relative all’evento epidemico.

• Il 22 gennaio 2020 presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministero della salute è stata istituita e si è contestualmente riunita la “task-force coronavirus”, composta da rappresentanti del Ministero, dei Carabinieri dei Nuclei Antisofisticazione e Sanità e dai rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’AGENAS, dell’Agenzia Italiana del Farmaco e dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, dalla Protezione civile, da un rappresentante delle Regioni, dagli Ordini dei medici e degli infermieri, delle società aeroportuali SEA e ADR, dallo Stato Maggiore della Difesa – Ispettorato generale della sanità militare.

Detta “task-force” è permanentemente operativa e si riunisce quotidianamente, ed ha il compito di seguire in tempo reale l’evolversi della situazione determinata dal coronavirus, supportando il Ministro nell’individuazione di ogni iniziativa idonea a fronteggiare le eventuali criticità emerse. La task-force sta verificando lo stato di approntamento di misure di preparazione idonee a fronteggiare un ipotetico peggioramento della situazione epidemiologica in quanto a risorse umane (anche attraverso collaborazione con personale di altre strutture, anche militari), test di laboratorio e presidi sanitari, comunicazioni, e relative procedure. Voglio ringraziare tutti i soggetti coinvolti per la prontezza e qualità del lavoro prestato senza sosta fino ad oggi.

Nel corso della prima riunione della “task-force”, tenuto conto che l’OMS sta esaminando la problematica al fine di emanare omogenee linee guida o raccomandazioni per fronteggiare la situazione sanitaria, si è convenuto di diramare nel frattempo una articolata Circolare sul coronavirus (2019-nCoV), alle Regioni e ad altre istituzioni, enti e organizzazioni professionali: “Polmonite da nuovo coronavirus (2019 – nCoV) in Cina”, contenente indicazioni operative sulla individuazione, notifica, sorveglianza, test di laboratorio, gestione dei casi sospetti, predisposta dalla Direzione generale della prevenzione. Tale circolare permette di attivare una sorveglianza mirata a livello nazionale ed individua l’Istituto Superiore di sanità come laboratorio nazionale di riferimento. Successivamente, il 27 gennaio, è stato inviato un aggiornamento relativo alla definizione di “caso per la segnalazione” e alla diagnostica di laboratorio. Di entrambe lascio una copia agli atti della Camera dei Deputati.

La Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri-FNOMCEO e la Federazione nazionale Ordini delle professioni infermieristiche-FNOPI hanno riferito di aver provveduto a diramare a tutti gli Ordini provinciali la Circolare ministeriale del 22 gennaio 2020, mentre lo Stato Maggiore della Difesa ha diramato la stessa ai propri servizi sanitari, per informare adeguatamente le Forze Armate nazionali.

• Il Centro Nazionale Sangue e il Centro Nazionale Trapianti hanno diramato circolari in cui forniscono istruzioni sulle misure di prevenzione della trasmissione del nuovo coronavirus mediante trasfusione di emocomponenti labili e di trapianti.

• In base agli obblighi internazionali, la Direzione generale della prevenzione informa costantemente delle misure adottate a livello nazionale la Commissione Europea e i paesi aderenti alla Global Health Security Initiative e partecipa alle teleconferenze organizzate per armonizzare la risposta a livello internazionale. Da quanto comunicato sinora, risulta che l’Italia sia uno dei Paesi che ha adottato un approccio più protettivo, raccomandando sin dall’inizio dell’epidemia di posticipare i viaggi non necessari, applicando immediatamente procedure di controllo sui voli provenienti da Wuhan e da tutti gli aeroporti cinesi, attivando il canale sanitario e gli screening in entrata agli aeroporti e prevedendo immediatamente misure di prevenzione diffuse tramite i più moderni strumenti telematici.

• Sono costanti i contatti con l’Ambasciata d’Italia a Pechino, l’Unità di crisi del MAECI, la Commissione europea (anche a livello di scambio tra Ministro e Commissario per la salute), l’European Center for Diseases Control, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Organizzazione mondiale della sanità animale, partecipando – ove previste – a teleconferenze o incontri organizzati da tali organismi. Inoltre, nel pomeriggio di ieri ho incontrato l’Ambasciatore cinese in Italia. Dopo aver espresso la nostra solidarietà e l’apprezzamento per le severe misure adottate in Cina, ho soprattutto rappresentato la disponibilità del Ministero della Salute a partecipare, attraverso le nostre istituzioni scientifiche, e in primo luogo con l’Istituto Superiore di Sanità, agli sforzi già avviati per una rapida realizzazione di strumenti diagnostici, terapeutici e di prevenzione vaccinale dell’infezione da 2019-nCoV. Abbiamo concordato di assicurare un costante collegamento affinché la numerosa comunità cinese in Italia, possa essere tempestivamente messa a conoscenza delle ulteriori misure sanitarie che l’Italia che dovessero essere eventualmente adottate e che possano interessarla.

• L’operato del Ministero della Salute è pienamente in linea con quanto raccomandato in data 23 gennaio 2020 dall’OMS al termine della riunione del Comitato per l’Emergenza, il quale – non ritenendo unanimemente vi fossero le condizioni per dichiarare l’esistenza di una situazione di “emergenza sanitaria di interesse internazionale” - ha fornito agli Stati membri dell’Organizzazione alcune raccomandazioni relative alla necessità di essere preparati “al contenimento, alla identificazione precoce, isolamento e gestione dei casi, tracciatura dei contatti e prevenzione”, tutti aspetti che sono coperti dalle misure già in atto o adottate medio tempore.

• In data 25 gennaio si è tenuta una riunione con i rappresentanti delle Regioni volta al miglior coordinamento interistituzionale, e il successivo 28 gennaio ho partecipato personalmente alla riunione della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla gestione delle attività di prevenzione sul coronavirus (2019-nCoV), ritenendo – d’intesa con gli assessori competenti - fondamentale su questa vicenda il massimo di coordinamento tra istituzioni.

• E’ stato rafforzato il personale operativo per il numero di pubblica utilità del Ministero della salute n. 1500, attivo 24 h. Esso opera sia da punto centralizzato di raccolta delle segnalazioni di casi sospetti da parte dei cittadini, per il successivo smistamento – ove necessario – alle strutture sanitarie delle Regioni, che per fornire informazioni alla popolazione sul virus e sulle misure di prevenzione da adottare. A tal fine sono state assunte iniziative per il potenziamento del servizio con ulteriore personale che è stato sottoposto preliminarmente a un programma di formazione. Lunedi scorso mi sono recato in visita alla sala operativa del 1500 per constatarne personalmente la piena operatività Nella sola giornata di ieri 28 gennaio, dalle ore 8 alle 22, il 1500 ha gestito circa 700 telefonate, per un tempo medio di conversazione 6,30 minuti (tempo massimo 30 minuti). In un caso si è provveduto, dopo un primo triage telefonico, a trasferire la chiamata alle strutture sanitarie della regione di provenienza della chiamata, per operare un accesso alle strutture sanitarie in piena sicurezza per il paziente e per gli altri cittadini presenti presso le stesse.
Sta risultando molto importante la presenza, tra gli addetti alla risposta, dei mediatori linguistici che hanno affrontato diverse telefonate effettuate in lingua cinese, contribuendo ad eliminare la possibilità di fraintendimenti e migliorando la conoscenza dei casi e della esposizione al rischio di contagio

• In data 25 gennaio 2020 ho adottato una ordinanza con la quale, oltre a confermare le misure già in atto, ho disposto, per un periodo di 90 giorni, il potenziamento (mediante incarichi di collaborazione coordinata e continuativa in favore di 76 medici, 4 psicologi, 30 infermieri e 4 mediatori culturali) del contingente di personale da impiegare nelle attività di risposta rapida al numero di pubblica utilità 1500, per i controlli sanitari attivati presso gli USMAF-SASN e per i servizi di competenza degli uffici centrali del ministero.

• Per quanto riguarda la nostra comunità a Wuhan, il Ministero della salute collabora attivamente alla predisposizione delle procedure sanitarie relative alla gestione dei cittadini italiani che il Ministero degli affari esteri sta provvedendo a rimpatriare da tale area e alla loro successiva gestione del piano sanitario.

Conclusioni
Nel riservarmi ogni ulteriore e tempestiva comunicazione, nei prossimi giorni, sulla evoluzione del quadro epidemiologico, sono convito che la attuale situazione potrà essere gestita al meglio attraverso una piena e fattiva collaborazione tra istituzioni internazionali e, in ambito nazionale, tra il Ministero della salute, gli istituti scientifici di riferimento nazionale, le Regioni e gli ordini professionali interessati.

Dobbiamo dunque perseverare ed intensificare la collaborazione tra Stati nazionali ed organizzazioni internazionali, potenziando lo scambio di informazioni, a tutti i livelli ed attuando, con rigore e tempestività, le migliori prassi ritenute idonee a limitare la diffusione del virus. Sono in contatto costante con la Commissaria europea Stella Kyriakides competente e con i colleghi dei Paesi europei per uno scambio costante di informazioni, in attesa di una prossima occasione di confronto fra tutti i Paesi UE che ho anche proposto alla Presidenza croata e alla stessa commissaria con lettera formale.
Analoghi sforzi devono essere posti in essere nel contesto nazionale con il supporto di tutti i livelli istituzionali competenti.

In questo senso è fondamentale un dialogo costante e costruttivo tra Governo e Parlamento quale segno visibile di unità nazionale: sarà, in particolare, necessario informare adeguatamente ed in modo capillare gli operatori sanitari e la popolazione, rispettare rigorosamente le misure precauzionali ed i protocolli già comunicati dal Ministero della salute e prestare la massima vigilanza nella diagnosi di possibili eventi critici.

Occorre, in definitiva, un approccio sistemico e multilivello, sia a livello nazionale che internazionale, al quale il Ministero della salute ha da subito ispirato la propria azione e che continuerà a seguire nel governo di questa emergenza sanitaria.
Sarò disponibile a fornire, anche in futuro, ogni aggiornamento sulla evoluzione della situazione ritenuto utile".



30 gennaio 2020

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

31/01/2020, 10:04

barionu ha scritto:INFATTI

con questa altra questione ...

https://disinformazione.it/2020/01/26/l ... En1EwWc1QE


pensate che ho conosciuto la saga di resident evil solo di recente,

in novembre in ospedale ...

zio ot





Marcello Pamio

Event 201


Il “Johns Hopkins Center for Health Security” in collaborazione con il “World Economic Forum”

e la “Fondazione Bill & Melissa Gates” hanno ospitato l'Event 201: una simulazione di pandemia globale.


Questa esercitazione di pandemia del massimo livello è avvenuta il 18 ottobre 2019 a New York e aveva lo scopo di gestire e ridurre le conseguenze economiche e sociali su larga scala di un'eventuale epidemia virale.
Il centro Johns Hopkins è stato letteralmente subissato di richieste sull’evolversi della situazione attuale, dato che la simulazione prevedeva che il virus (un coronavirus) avrebbe causato “65 milioni” di vittime”.

Giocattoli a forma di coronavirus sono stati distribuiti gratuitamente durante gli incontri dell'esercitazione...
Il 24 gennaio 2020 nel sito ufficiale del Johns Hopkins Center for Health Security hanno dovuto specificare che il loro scenario “era modellato su una pandemia immaginaria di coronavirus” e che hanno “dichiarato esplicitamente che non era una previsione”.
“Non prevediamo ora che l'epidemia nCoV-2019 ucciderà 65 milioni di persone. Sebbene il nostro esercizio da tavolo includesse un finto coronavirus”. (1)

Prima coincidenza
L'esercitazione era basata su una pandemia causata - guarda caso - da un coronavirus, ed è stata fatta qualche settimana prima dell'inizio della vera infezione da coronavirus avvenuta in Cina tra novembre e dicembre 2019.
Tutto questo marasma ha fatto nascere una coalizione sostenuta sempre dall'onnipresente Bill Gates che sta finanziando le ricerche biotecnologiche per sviluppare vaccini contro il “micidiale” coronavirus di Wuhan.
Stiamo parlando di un investimento di 7 miliardi di dollari in uno sforzo congiunto con il National Institutes of Health per utilizzare la sua piattaforma di sviluppo di farmaci genetici per produrre un vaccino sperimentale.
Il colosso della biotecnologia Gilead Sciences sta anche considerando di riproporre un farmaco sperimentale precedentemente testato contro il virus dell'Ebola come trattamento per il ceppo cinese.


Tutti lavorano alacremente per sfornare il rimedio chimico, ovviamente
Dietro questo movimento ci sarebbe “Moderna Inc.” una corporation nata a Cambridge nel 2010, che collabora con multinazionali del calibro di Astrazeneca e Merck, con la Fondazione Bill & Melissa Gates e con il Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) cioè con l'Agenzia del Dipartimento della Difesa americano che si occupa di ricerche militari...
Ogni infezione virale più o meno seria, ogni pandemia più o meno inventata, non fa altro che fornire lubrificante al motore della ricerca e sviluppo del vaccino.
I primi che arrivano a produrlo, saranno quelli che avranno nelle mani il potere!

Seconda coincidenza
Un altra coincidenza interessante è che l'epidemia vera e propria in Cina è scoppiata proprio durante la 50ma edizione del World Economic Forum di Davos, (dal 21 al 24 gennaio 2020).
Il Forum economico mondiale è una Fondazione sorta a Ginevra nel 1971 che ogni anno in inverno invita intellettuali e giornalisti selezionati, esponenti di primo piano della politica, dell'economia internazionale per discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare...
Cosa c'è di più urgente di una pandemia virale letale che si trasmette da uomo a uomo?

Terza coincidenza
Nel 2017 hanno aperto in Cina il primo laboratorio con il massimo livello di biosicurezza (BSL-4), con lo scopo di affrontare le più grandi minacce biologiche del pianeta.

La cosa interessante è che lo hanno costruito esattamente nel centro di Wuhan, la città dove si è registrato il primo caso del nuovo coronavirus.
Si tratta di un centro di ricerca dove studiano i virus più letali al mondo...
Il sospetto che il virus possa essere fuoriuscito da questa struttura e non diffuso al mercato del pesce per colpa di un serpente o di un pipistrello della frutta, è sempre più forte.


Tali sospetti sono alimentati dalle dichiarazioni al Washington Times di Dany Shoham un ex ufficiale dell'intelligence militare israeliana. Secondo l'esperto di guerra batteriologica il laboratorio di Wuhan sarebbe collegato con il programma segreto di armi chimiche di Pechino (2)...

Per maggiori informazioni

L'epidemia coronavirus prevista con puntualità sconcertante
http://piccolenote.ilgiornale.it/43765/ ... s-prevista

A coalition backed by Bill Gates is funding biotechs that are scrambling to develop vaccines for the deadly Wuhan coronavirus
https://www.businessinsider.com/vaccine ... 020-1?IR=T

Moderna Announces Additional Positive Interim Results from Phase 1 CMV Vaccine (mRNA-1647) Study & First Patient Dosed in Phase 2 Study
https://www.modernatx.com

Virus-hit Wuhan has two laboratories linked to Chinese bio-warfare program
https://www.washingtontimes.com/news/20 ... ed-chines/



Note

(1) http://www.centerforhealthsecurity.org/ ... nt201.html

(2) https://www.washingtontimes.com/news/20 ... ed-chines/

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

31/01/2020, 10:09

Wolframio ha scritto:
barionu ha scritto:PORCA BOIA ,

forse l' inghippo è questo

http://www.lescienze.it/news/2017/02/25 ... i-3435336/


barionou, dalla tua esclamazione deduco che non avevi visto il servizio del TGCOM24 che avevo pubblicato qui:
viewtopic.php?p=527342#p527342

e che riporto di seguito:

Guarda su facebook.com


a questo punto non ho dubbi, siamo a una situazione tipo resident evil,

si tratta di vedere quando lo ammetteranno ...

intanto il OSM fa solo delle seghe ai cani

http://www.quotidianosanita.it/



zio ot [:305]

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

31/01/2020, 13:45

barionu ha scritto:PORCA BOIA ,

forse l' inghippo è questo

http://www.lescienze.it/news/2017/02/25 ... i-3435336/

25 febbraio 2017

Un laboratorio cinese per i patogeni più pericolosi del mondo


Sta per aprire il primo laboratorio del massimo livello di biosicurezza della Cina continentale, nato con l'obiettivo di affrontare le più grandi minacce biologiche del pianeta. Per alcuni osservatori si tratta di un passo avanti per lo studio dei patogeni ma sono molte le preoccupazioni relative alla sicurezza, soprattutto al di fuori della Cina, dato che il paese non ha esperienza in questo tipo di laboratori



Ma questa era cosa già nota, è stata riportata anche diverse volte negli articoli precedenti, la cosa simpatica è che se prendete le mascherine in farmacia dietro leggerete MADE IN CHINA prodotte a WUHAN :°) speriamo che i cinesi che le hanno impacchettate non ci abbiano starnutito sopra hahaha


p.s.: HAI VISTO IL LOGO DELLA UMBRELLA che è IDENTICO AL LOGO DEL LABORATORIO? hahaahahahah che coincidenze sinistre!

Immagine

mauro ha scritto:cari amici,
E 'molto importante mantenere la calma e non cedere alla paura. Per mettere le cose in prospettiva, oltre 80.000 persone sono morte per l'influenza comune nel 2018 in soli Stati Uniti, e nessuno sembra preoccuparsi:
E 650.000 persone in tutto il mondo:
Per un essere umano medio, il rischio di andare incontro a questo coronavirus è molto basso e molto probabilmente rimarrà basso:
Il miglior consiglio per chiunque sarebbe quello di questa epidemia minaccia allo stesso modo come l'influenza comune. Questo scaccerà la maggior parte della paura.

È possibile controllare lo stato attuale dell 'epidemia qui:

https://bnonews.com/index.php/2020/01/t ... rus-cases/


E qui:

https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps ... 7b48e9ecf6

ciao
mauro



Ma infatti io davvero non mi spiego questa psicosi generale scatenata fondamentalmente dalle autorità e non è certo partita dal basso come capita di solito, anzi, si continua a ripetere la situazione è gravissima moriremo tutti bla bla bla ma MANTENETE LA CALMA EH, sembra quasi che si pseri scoppi il caos il panico, sembra che quasi i media lo stiano chiamano a gran voce. Si sta cercando di CONTAGIARE la gente con il virus ANTI CINESE più che metterli in guardia contro questa PRESUNTA INFEZIONE che per ora fa meno morti del raffreddore stagionale.

La cosa che però mi tiene in bilico, come detto, è l'allarmismo che viene anche dalle autorità cinesi che stride con l'ipotesi "complotto intergenerazionale contro la Cina". Per me c'è qualcosa di non detto vedo troppe discrepanze tra le varie narrazioni.

Sono invece 9.939 i casi sospetti. Al momento 170 i decessi.


Il tasso di mortalità è: del 1,7% di cui buona parte anziani ed anziani malati, praticamente si ha più probabilità di morire scorreggiandosi nelle mutande!

Direi che come Resident Evil è un pò scarsina anche il tasso di crescita degli infetti non mi sembra velocissimo quanto meno non più veloce di un normale influenza stagionale.


Il tasso di mortalità dell'influenza stagionale va dal 2,5 al 3% OGNI ANNO in tutto il mondo si tratta di centinai di migliaia di morti, DA SEMPRE, e pure in questo caso il consiglio è lavatevi le mani, mettetevi la sciarpa e state al caldo... COn sto corona virus stanno facendo il finimondo boh
Ultima modifica di MaxpoweR il 31/01/2020, 14:08, modificato 1 volta in totale.

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

31/01/2020, 15:11

MaxpoweR ha scritto:Il tasso di mortalità dell'influenza stagionale va dal 2,5 al 3% OGNI ANNO in tutto il mondo si tratta di centinai di migliaia di morti, DA SEMPRE, e pure in questo caso il consiglio è lavatevi le mani, mettetevi la sciarpa e state al caldo... COn sto corona virus stanno facendo il finimondo boh


Non tieni conto della matematica...una pandemia interessa TUTTA la popolazione mondiale, al contrario dei normali ceppi influenzali...

La finta pandemia seguita anche dalla Casa Bianca e basata su proiezioni realistiche per l'incapacità di sviluppare un vaccino entro i primi venti mesi aveva provocato virtualmente 150 milioni di morti a livello globale, il 2 per cento della popolazione.
Il grande incubo nello studio Usa: "Nel mondo 150 milioni di morti"

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

31/01/2020, 18:11

https://www.eurogamer.it/articles/2020- ... onnessione

veramente da toccarsi i maroni ....

in ogni caso parlo di situzione tipo resident evil , ci mancherebbe ....

in ogni caso proprio ora il premier Conte sta facendo una riunione con TUTTI ...

manco fossimo alla 3 guerra mondiale ....

sono curioso di vedere quando butteranno la maschera....


e sper che il grosso dell' infezione non arrivi in europa ...


zio ot [:305]

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

31/01/2020, 19:19

Nel tweet viene indicato infatti come "corona" sia un anagramma di "racoon". La connessione è che alcuni dei giochi di Resident Evil si svolgono a Raccoon City , ma con "racoon" scritto in modo diverso nell'anagramma, perciò non così convincente come i loghi che sembrano così simili.


corona

racoon

l' anagramma c' è .

non mi ricordo in quale film si dice " al destino malevole non manca l' ironia " o simil ....

Mauro, mi chiedo se quella del logo sia un fake, perchè la " coicidenza "

è veramente agghiacciante ....



zio ot [:305]

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

31/01/2020, 19:35

https://nerdmovieproductions.it/laziend ... ronavirus/


È in realtà la terza volta che se ne parla, ma l'incredibile somiglianza tra il logo della Shanghai Ruilan Bao Hu San Biotech Limited e quello della fittizia Umbrella Corporation di Resident Evil è tornato a far parlare di sé proprio durante la diffusione dell'epidemia del nuovo coronavirus cinese. La prima è un'azienda biotecnologica cinese con sede a Shangai, mentre la seconda è un'azienda fittizia che, all'interno del videogioco, ha creato il siero che ha dato vita agli zombi che infestano il gioco. Una somiglianza di situazioni – anche se la Shanghai Ruilan Bao Hu San non c'entra nulla con il coronavirus – che si è casualmente specchiata anche nel logo.



Il simbolo che caratterizza l'azienda cinese è infatti del tutto simile a quello della fittizia Umbrella Corporation: un ombrello stilizzato con 8 fette colorate in maniera diversa e con i bordi esterni arrotondati verso l'interno. Il logo dell'ombrella è identico, con l'unica variante costituita dal colore: l'azienda vera usa il celeste, mentre quella fittizia il rosso. Per il resto, però, il simbolo è del tutto identico. Si tratta ovviamente di una coincidenza, che però ha fatto parlare di sé proprio per la similitudine tra le due aziende, entrambe impegnate nelle biotecnologie.

Ovviamente la Shanghai Ruilan Bao Hu San Biotech Limited non ha nulla a che vedere con il coronavirus, ma è semplicemente un'azienda farmaceutica cinese con sede a Shangai. Peraltro la somiglianza era già emersa diverso tempo fa: nel giugno del 2019 la notizia dei due loghi era stata diffusa dopo che qualche videogiocatore si era accorto della somiglianza. Nel frattempo l'azienda ha modificato il suo logo, che ora appare solo davanti agli uffici e non più sul sito ufficiale. Nel 2017, invece, la stessa similitudine era stata notata con il logo del Medcare Skin Centre di Ho Chi Minh. Anche in quel caso il simbolo è del tutto uguale, peraltro usando anche in questo caso il. rosso.







ok

OK



a questo punto mi viene in menta una cosa che mi diceva il grande Mario Pincherle


Forse , ma da quello che ho intuito è gente molto potente , con grande capacità

creativa , in grado di Manipolare e attivare gli Archetipi , anche solo

immaginando una serie di avvenimenti , ma questo , come sai, è molto

pericoloso , perchè poi gli Archetipi si attivano in modo autonomo ,

e le cose poi succedono .


citato nel mio racconto CAP 6 2/5/2017, 14:01


https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=69179129



zio ot [:305]

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

31/01/2020, 20:42

in grado di Manipolare e attivare gli Archetipi , anche solo

immaginando una serie di avvenimenti


infatti!!

I virus possono diffondersi efficacemente solo quando ricevono supporto dalle forze oscure sul piano del plasma.

naturalmente, sono cose ,per così dire, indimostrabili, tuttavia, sul piano pratico, basterà vedere
se l'infezione si "fermera" in una o due settimane


MA....hanno già in "cantiere"altro...le LOCUSTE [;)]

ciao
mauro

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

01/02/2020, 12:58

Coronavirus: pandemia di scemenze

Immagine

Probabilmente pochi sanno che l’influenza colpisce ogni anno qualche milione di persone in Italia e fa oltre 8 mila morti solo nel nostro Paese, circa 700 mila in tutto il mondo, una cifra spaventosa a cui non si fa caso solo per abitudine, perché questa malattia la prendono un po’ tutti di solito senza particolari conseguenze fino a che gli anni non cominciano a pesare e le complicanze si moltiplicano. A volte poi i virus che causano la patologia mutano e si fanno più pericolosi, causano pandemie come l’asiatica o come la spagnola che infuriò esattamente un secolo fa e che fece dai 40 ai 100 milioni di morti, tanto da superare di gran lunga le vittime della prima guerra mondiale. Avremmo dunque tutti i motivi di preoccupazione in merito alla prevenzione e alla cura di questa affezione, così come a quella ancora più grave della meningite che proprio in questi giorni sta colpendo diverse regioni italiani e che ha un tasso di mortalità del 14% anche in presenza di cure. Avremmo insomma ogni giustificazione per far lavorare la paura su cose reali: invece per un bias cognitivo i media sono pieni di notizie e di allarmi, di quarantene e mascherine sulla epidemia nata in una ristretta zona della Cina dovuta a un coronavirus, una famiglia di patogeni che conosciamo bene perché è quella che procura diversi disturbi lievi tra cui il raffreddore ed eccezionalmente di più severi come la Sars malattia che sembrava essere la fine del mondo e che finì praticamente in nulla: quindi ci troviamo di fronte a qualcosa di non eccessivamente pericoloso ancorché si tratti di un nuovo ceppo ( alla loro comparsa i nuovi agenti patogeni sono normalmente molto più virulenti) , che già all’inizio ha una mortalità inferiore a quella dell’influenza e che finora ha ucciso soprattutto ultraottantenni già fiaccati da altre gravi malattie.


Certo qui opera la fascinazione negativa del remoto e dello sconosciuto, ma lavora soprattutto un’orchestrazione mediatica volta alla demonizzazione della Cina, ignobilmente colpevole di incalzare l’ occidente dalla sua preminenza industriale, nonché di contraddire le oligarchie nostrane con la dimostrazione della superiorità di un economia mista e pianificata rispetto alle ossessioni del privatismo ontologico. Tra l’altro l’efficienza con cui si è stata arginata l’epidemia non ha precedenti e costituisce anzi la prima la prima volta nella storia della medicina in cui il genoma di un virus è stato mappato dopo appena dieci giorni dalla comparsa del primo focolaio, un fatto sorprendente che per fortuna è stato riconosciuto da Nature, una delle più stimate riviste scientifiche. Poco a che vedere con le prestazioni di una fabbrica della salute tutta in mano ai privati e al profitto ( nonché purtroppo anche ai militari e alle loro guerre batteriologiche) che se salva delle vite certamente ne miete moltissime: basti pensare solo alle vittime di farmaci rivelatisi letali (pensiamo solo al Vioxx) che tuttavia sono ritirati con estrema lentezza pensando più che alle vite umane ai bilanci di chi li produce. Le morti da farmaco (e non parliamo delle sostanze psicotrope) arrivano a circa 300 mila l’anno, di cui quasi la metà nei soli Stati Uniti che sono all’origine della campagna volta in realtà a fare della Cina un grande nemico simbolico, una sorta di monatto planetario.


Così nonostante la scarsa pericolosità del nuovo coronavirus e le eccezionali misure per evitare la sua diffusione, l’intero esercito del potere e dell’informazione occidentale e si è buttata a pesce sull’evento mostrandolo come una catastrofe di proporzioni bibliche tanto che l’Oms che non aveva voluto dichiarare lo stato di allarme è stato fatto segno a pressioni enormi e ha dovuto farlo a guarigioni già avvenute e a diffusione in regresso e quando già i ricercatori di mezzo mondo sono impegnati a sedare l’infezione. Mentre chissà i padroni del farmaco a proporre nuove vaccinazioni planetarie, perché si vogliono prendere più piccioni con una fava sola . Al contrario dal virus della paura irrazionale, sparsa a piene mani e quello sinergico della son evidentemente è evidentemente così diffuso da essere l’unica pandemia inguaribile.



Notizia del: 31/01/2020
Fonte:https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-coronavirus_pandemia_di_scemenze/82_32869/

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

01/02/2020, 12:58

Coronavirus: pandemia di scemenze

Immagine

Probabilmente pochi sanno che l’influenza colpisce ogni anno qualche milione di persone in Italia e fa oltre 8 mila morti solo nel nostro Paese, circa 700 mila in tutto il mondo, una cifra spaventosa a cui non si fa caso solo per abitudine, perché questa malattia la prendono un po’ tutti di solito senza particolari conseguenze fino a che gli anni non cominciano a pesare e le complicanze si moltiplicano. A volte poi i virus che causano la patologia mutano e si fanno più pericolosi, causano pandemie come l’asiatica o come la spagnola che infuriò esattamente un secolo fa e che fece dai 40 ai 100 milioni di morti, tanto da superare di gran lunga le vittime della prima guerra mondiale. Avremmo dunque tutti i motivi di preoccupazione in merito alla prevenzione e alla cura di questa affezione, così come a quella ancora più grave della meningite che proprio in questi giorni sta colpendo diverse regioni italiani e che ha un tasso di mortalità del 14% anche in presenza di cure. Avremmo insomma ogni giustificazione per far lavorare la paura su cose reali: invece per un bias cognitivo i media sono pieni di notizie e di allarmi, di quarantene e mascherine sulla epidemia nata in una ristretta zona della Cina dovuta a un coronavirus, una famiglia di patogeni che conosciamo bene perché è quella che procura diversi disturbi lievi tra cui il raffreddore ed eccezionalmente di più severi come la Sars malattia che sembrava essere la fine del mondo e che finì praticamente in nulla: quindi ci troviamo di fronte a qualcosa di non eccessivamente pericoloso ancorché si tratti di un nuovo ceppo ( alla loro comparsa i nuovi agenti patogeni sono normalmente molto più virulenti) , che già all’inizio ha una mortalità inferiore a quella dell’influenza e che finora ha ucciso soprattutto ultraottantenni già fiaccati da altre gravi malattie.


Certo qui opera la fascinazione negativa del remoto e dello sconosciuto, ma lavora soprattutto un’orchestrazione mediatica volta alla demonizzazione della Cina, ignobilmente colpevole di incalzare l’ occidente dalla sua preminenza industriale, nonché di contraddire le oligarchie nostrane con la dimostrazione della superiorità di un economia mista e pianificata rispetto alle ossessioni del privatismo ontologico. Tra l’altro l’efficienza con cui si è stata arginata l’epidemia non ha precedenti e costituisce anzi la prima la prima volta nella storia della medicina in cui il genoma di un virus è stato mappato dopo appena dieci giorni dalla comparsa del primo focolaio, un fatto sorprendente che per fortuna è stato riconosciuto da Nature, una delle più stimate riviste scientifiche. Poco a che vedere con le prestazioni di una fabbrica della salute tutta in mano ai privati e al profitto ( nonché purtroppo anche ai militari e alle loro guerre batteriologiche) che se salva delle vite certamente ne miete moltissime: basti pensare solo alle vittime di farmaci rivelatisi letali (pensiamo solo al Vioxx) che tuttavia sono ritirati con estrema lentezza pensando più che alle vite umane ai bilanci di chi li produce. Le morti da farmaco (e non parliamo delle sostanze psicotrope) arrivano a circa 300 mila l’anno, di cui quasi la metà nei soli Stati Uniti che sono all’origine della campagna volta in realtà a fare della Cina un grande nemico simbolico, una sorta di monatto planetario.


Così nonostante la scarsa pericolosità del nuovo coronavirus e le eccezionali misure per evitare la sua diffusione, l’intero esercito del potere e dell’informazione occidentale e si è buttata a pesce sull’evento mostrandolo come una catastrofe di proporzioni bibliche tanto che l’Oms che non aveva voluto dichiarare lo stato di allarme è stato fatto segno a pressioni enormi e ha dovuto farlo a guarigioni già avvenute e a diffusione in regresso e quando già i ricercatori di mezzo mondo sono impegnati a sedare l’infezione. Mentre chissà i padroni del farmaco a proporre nuove vaccinazioni planetarie, perché si vogliono prendere più piccioni con una fava sola . Al contrario dal virus della paura irrazionale, sparsa a piene mani e quello sinergico della son evidentemente è evidentemente così diffuso da essere l’unica pandemia inguaribile.



Notizia del: 31/01/2020
Fonte:https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-coronavirus_pandemia_di_scemenze/82_32869/


Condivido in pieno il unto di vista espresso da questo articolo stando ai numeri ed alle notizie che circolano in qusti giorni.

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

01/02/2020, 15:03

mauro ha scritto:
in grado di Manipolare e attivare gli Archetipi , anche solo

immaginando una serie di avvenimenti


infatti!!

I virus possono diffondersi efficacemente solo quando ricevono supporto dalle forze oscure sul piano del plasma.

naturalmente, sono cose ,per così dire, indimostrabili, tuttavia, sul piano pratico, basterà vedere
se l'infezione si "fermera" in una o due settimane


MA....hanno già in "cantiere"altro...le LOCUSTE [;)]

ciaopoi, come sapete, da un anno sento arrivare una CATASFROFE , i
mauro


OK.

MA sono 2 cose che mi rendono molto perplesso ... i cinesi stanno perdendo vagonate di miliardi per le misure interne che

hanno intrapreso ,,,,

misure che non hanno precedenti in tutta la storia .



poi, come sapete, da un anno sto " sentendo " una catasfrofe in cina .

stiamo a vedere, a guardia alta .



zio ot [:305]

Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI

01/02/2020, 15:39

Potrebbe essere anche una manovra interna per spingere la popolazione ad accettare delle misure di controllo "sanitario" più stringenti e regolamentare meglio il comparto industriale alimentare che in alcune parti della cina è fermo al medioevo (basti pensare alla questione del crollo del prezzo della carne suina risolto un anno dopo grazie alla miracolosa comparsa della peste suina che ha ridotto la produzione facendo schizzare i prezzi in alto).

A giudicare dai "danni" sembra però più un attacco batteriologico in pieno stile anche se abbastanza soft visto che ha colpito soprattutto l'economia, il numero di vittime ed infetti è trascurabile sia in cina ma soprattutto al di fuori.

E poi non dimentichiamo che nella cultura cinese del partito comunista la manipolazione della natura (in spregio delle conseguenze) è nella loro storia.

https://it.wikipedia.org/wiki/Campagna_di_eliminazione_dei_quattro_flagelli

La campagna
La lotta contro i «quattro flagelli», voluta da Mao Zedong, è stata una campagna d'igiene pubblica su vasta scala. Il presidente Mao stabilì la necessità di sterminare zanzare, mosche, ratti e passeri.

I passeri
I passeri, in particolare la passera mattugia (Passer montanus), furono inclusi nella lista perché la loro abitudine a nutrirsi di cereali sottraeva alla popolazione rurale una parte del raccolto di grano e riso. Per sterminarli, fu mobilitata in massa la popolazione cinese: i contadini furono incaricati di fare rumore (battendo pentole, vasi o tamburi) per spaventare gli uccelli e impedir loro di posarsi sugli alberi, forzandoli a volare fino a cadere a terra morti per lo sfinimento. I nidi furono divelti, le uova distrutte, i pulcini uccisi. Si stima che furono abbattuti otto milioni di passeri e altri uccelli,[2] causando la quasi scomparsa degli uccelli in Cina[senza fonte].

Nell'aprile del 1960, i dirigenti cinesi si resero conto che i passeri non mangiavano solo i cereali ma anche una gran quantità d'insetti. Anziché aumentare, i raccolti di riso ebbero una sensibile diminuzione dopo l'operazione. A seguito di questa scoperta Mao ordinò di fermare lo sterminio dei passeri, rimpiazzandolo con la caccia alle cimici all'interno della campagna di eliminazione dei quattro flagelli. L'intervento si rivelò tardivo: in assenza dei passeri, suoi predatori naturali, la popolazione di cavallette aumentò considerevolmente e ne risultò un'amplificazione dei problemi ecologici della Cina già causati dal grande balzo in avanti. Un tale squilibrio ecologico è stato indicato tra le cause che provocarono la grande carestia cinese durante la quale oltre 30 milioni di persone sarebbero morte di fame.

Gli insetti
Per combattere contro le mosche e le zanzare, e in seguito le cimici, le scuole distribuirono pompe di DDT ai bambini.[3] Nonostante negli anni cinquanta il DDT venisse utilizzato in varie parti del mondo come efficace insetticida, è oggi noto come possibile cancerogeno e, a partire dagli anni settanta del Novecento, è stato proibito in vari stati.

I ratti
Gli scolari furono coinvolti anche nella lotta contro i ratti: per incoraggiarne lo sterminio, in ogni scuola furono organizzati concorsi per premiare chi avesse portato in classe il maggior numero di code di ratto.[3] Il partito promise una piccola ricompensa in denaro anche ai contadini che avessero consegnato carogne di ratti. La derattizzazione, in un primo momento considerata un successo, svelò ben presto la sua vera natura: i contadini, anziché sterminare i ratti già presenti sul territorio, si misero ad allevarli allo scopo di ricevere l'obolo del partito. Smascherata l'astuzia contadina da parte di un funzionario, la campagna contro i ratti fu sospesa.


La storia si ripete, cambiano i tempi e le tecnologie ma la stupidità dell'homo sapiens resta immutata, come criceti che corrono in una ruota :)
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